Sesto Fiorentino qui l`addio è storia "L`incompatibilità chiara dal 2015"

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Transcript Sesto Fiorentino qui l`addio è storia "L`incompatibilità chiara dal 2015"

Sesto Fiorentino
qui l'addio è storia
"L'incompatibilità
chiara dal 2015"
«Che questo
Pd non poteva funzionare noi ce
n'eravamo accorti per tempo,
due anni fa. Soprattutto per l'arroganza, l'eterno clima da buoni
e cattivi. E per il fatto che non c'era più connessione col nostro popolo». Sempre avanti i compagni
di Sestograd, come si chiamava
Sesto Fiorentino ai tempi del Pci.
Chiacchierano davanti al circolo
Rinascita, osservano con distanza le fibrillazioni del Pd da cui tanti sono usciti e oggi quasi tifano
per la scissione che loro hanno
già fatto, che qui è già Storia.
Correva l'anno 2015, luglio.
Dopo mesi di liti furibonde con la
sindaca renziana Sara Biagiotti,
8 consiglieri dem la sfiduciano,
secondo molti ispirati da un
Grande Burattinaio, l'ex sindaco
Gianni Gianassi. Un anno di commissariamento e poi a giugno
scorso il colpo di scena: nuove elezioni, il Pd candida il renziano Lorenzo Zambini e fa un risultato disastroso al primo turno. Va al ballottaggio e viene asfaltato. La
spunta Lorenzo Falchi, Sinistra
Italiana, sostenuto pure dai dem
dissidenti che silurarono Biagiotti. Falchi oggi, come vari ex dem,
sembra guardare con interesse
alla scissione a cui va incontro il
Pd: «Se deve essere la molla per
far nascere anche in Italia un
campo progressista ispirato a
Corbyn e Hamon sono interessato. Sesto come laboratorio: qui la
sinistra ha trovato in anticipo il
coraggio, noi vendoliani ci siamo
alleati con chi aveva deciso di dissociarsi da un Pd che aveva perso
la rotta. E abbiamo vinto».
Quasi 50 mila abitanti, "capitale" della rossa Piana fiorentina, patria della Richard Ginori,
delle case del popolo, dei duri e
puri della sinistra. Luogo di pionieri: nel 1899 Sesto Fiorentino
fu il primo Comune d'Italia insieme a Colle Val D'Elsa ad eleggere
un sindaco socialista. L'anno dopo il secondo parlamentare socia-
lista mai eletto al Parlamento del
Regno d'Italia venne da qui. Per
tutti gli anni'70 e'80 il Pci ha preso il 70% alle elezioni. Storica rivalità con Firenze che si accentua con l'avvento del renzismo.
Che pure viene premiato nel
2014, alle Europee. Fino a che il
Gli scissionisti vedevano
arroganza nei renziani
L'ex sindaca: "Spaccarsi
e un favore ai populisti "
dna dei compagni sestesi, sempre precursori, non torna a farsi
vivo. Otto consiglieri dem rompono col partito e silurano Biagiotti, accusata di scarsa inclinazione al dialogo: «Quell'arroganza,
quella chiusura. Il Pd non funzio-
EZIAA I PRIMA FILA
Sara Biagiotti è l'ex
sindaca di Sesto
Fiorentino. Nella foto è
la prima a sinistra, con
Maria Elena Boschi e
Simona Bonafè ai tempi
delle primarie di Renzi
nava più, si capiva. Ci fu impedito di discutere, di avere una visione critica su temi enormi come inceneritore, aeroporto. Prendemmo la decisione di sfiduciare Biagiotti in 8. Sei di noi sono stati rieletti. Segno che il nostro non fu
un sofismo, i sestesi ci capirono»,
raccontano ex consiglieri dem
dissidenti come Damiano Sforzi
e Giulio Mariani, il primo vicesindaco e il secondo capogruppo della maggioranza di Falchi.
Oggi il loro gesto potrebbe essere replicato, quella frattura diventare nazionale. Con effetti imprevedibili: il Pd di Sesto si è affidato a tre reggenti trentenni per
ripartire dall'opposizione, al referendum di dicembre ha vinto il
Sì. Ma gli iscritti latitano, non arrivano a 500. Il caso Sesto Fiorentino come prima epifania di quel
profondo malessere che oggi
muove la scissione? Il renzianissimo segretario del Pd toscano, il
deputato Dario Parrini, ritiene
Sesto sia «un caso generato da dinamiche locali. Salvo che in una
cosa. Li ricordo quei giorni. Dicevano i "rotturisti" sestesi: se alla
Camera un pezzo di Pd nega la fiducia al governo su Jobs Act e
Buona Scuola che male c'è se un
pezzo di Pd di Sesto sfiducia il sindaco? La semina dei veleni e delle irresponsabilità è andata così». Biagiotti oggi è in prima linea
nella guerra per riportare al Pd i
beni degli ex Ds finiti anche qui
in una fondazione: «Io fui vittima
di personalismi. A chi cerca la
scissione dico occhio: qui è caduto il Pd e ha vinto la sinistra estrema. A livello nazionale se si indebolisce il Pd non arriva Bersani
ma i populismi, Salvini e Grillo».
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SIA REZIAA KO
Nella primavera del 2015 la
sindaca renziana Sara Biagiotti
viene sfiduciata da otto
consiglieri dem
NUOVE ELEZIONI
Le nuove elezioni vedono la
sconfitta netta del candidato di
Renzia vince un candidato di
Sinistra italiana
I SSIETI E SCISSIONE
I dissidenti dem che governano
Sesto Fiorentino guardano con
attenzione ad una possibile
scissione nel Pd