Acquisti on-line con la «conciliazione»

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TRENTINO MERCOLEDÌ 22 FEBBRAIO 2017
Marcantoni: «Centro studi, o ci si crede o io non ci sto»
◗ TRENTO
Mauro Marcantoni
L’assessora Sara Ferrari
«O la giunta provinciale crede
in questo progetto, e lo sostiene compatta, o non ha senso. E
io non sono disponibile». Suona come un aut aut quello del
direttore di Tsm Mauro Marcantoni, «padre» del progetto
del Centro studi sull’autonomia che il governatore Ugo Rossi ha rimesso sul tavolo dopo lo
scontro frontale con il Pd consumatosi la scorsa estate. «Stia-
mo ragionando su come coinvolgere l’Università e gli istituti
di ricerca», ha detto Rossi
(Trentino di ieri). La richiesta
del Pd è che la regia sia in mano
alla ricerca, e non a Tsm.
Ma il silenzio dell’assessora
Pd Sara Ferrari, competente
proprio su università e ricerca e
critica fin dall’inizio sull’iniziativa, alimenta il sospetto che
l’accordo sia tutt’altro che raggiunto. «Da quello che sento, e
leggo, colgo che la giunta non è
compatta», rileva Marcantoni.
«Continuo a ritenere strategico
per il Trentino, in una fase complessa come questa, avere un
istituto che studi in modo sistematico il governo dell’autonomia, le dinamiche del gettito legato al Pil, della spesa sociale legata alla demografia. Servono
competenze scientifiche e questo progetto metterebbe in
campo una serie di dottorati e
borse di studio». «Ma - aggiunge il dirigente - per avere fiato
c’è bisogno di una committenza convinta. Se così non è, io
non sono disponibile, lo dico
subito. Non sono in gioco a tutte le condizioni, e arrivato alla
mia età - taglia corto - non ho
nessuna voglia di passare per
quello che viene imposto da
Rossi». Di certo c’è che la delibera non andrà in giunta venerdì, anche perché l’assessora
Ferrari sarà assente, impegnata in una missione in Nepal.
(ch.be.)
Acquisti on-line con la «conciliazione»
Il servizio del Centro consumatori per risolvere le controversie legate all’e-commerce: 50 procedure nel 2016
di Emanuele Del Rosso
Gli elicotteri
usati come taxi
e per le riprese tv
TRENTO. Gli elicotteri della
Provincia utilizzati come mezzo
di trasporto per portare in
quota, presso il rifugio San
Giuliano, alcune persone (su
incarico del Comune di
Caderzone) e impiegati anche
come mezzo per le riprese
televisive in occasione della
granfondo di ciclismo Charlie
Gaul. Nel primo caso con una
spesa di circa 1.600 euro (a
carico del comune) nel secondo
caso con un conto ben superiore
(stimabile fra i 20 e i 30 mila
euro) a carico della Provincia.
E’ quanto emerge da una
risposta a un’interrogazione di
Civettini (su fatti del 2016) in
cui si ribadisce comunque il
rispetto dei regolamenti.
◗ TRENTO
Ieri mattina, al Centro di ricerca
e tutela dei consumatori e degli
utenti di Trento, si è parlato di
e-commerce e dell’utilità del servizio di risoluzione delle controversie “Conciliareonline.it”. Riparlato, in realtà, perché il servizio è attivo da quasi un anno, ma
una rinfrescatina alla memoria
non può far male. Infatti, stando
agli ultimi dati Istat, rielaborati
dall’Ufficio studi Confartigianato, la Provincia di Trento, nel
2016, era quasi in vetta alla lista
dei territori nazionali con il maggior numero di acquisti online.
Un 62,7% degli utenti di internet
ha comprato merci sul web.
Trento era seconda solo alla Valle d’Aosta e precedeva Bolzano
di qualche unità percentuale. In
generale, inoltre, siamo di fronte ad una crescita significativa
dell’e-commerce nazionale, con
un aumento di più di un milione
di acquirenti online, pari al 9,1%
in più del 2015.
In questo panorama è importante, ha affermato Carlo Biasior, direttore del Crtcu di Trento, che il consumatore sia tutelato e che “non si senta solo”. Per
questo motivo il Centro ha voluto attivare Conciliareonline.it,
un servizio che consente al cittadino di segnalare un disservizio
e chiedere l’aiuto di un mediatore neutrale per fare i conti con
Carlo Biasior, Sara Allegrini e Francesco Marcazzan alla presentazione del servizio “Conciliare on line”
l’azienda che gli ha causato un
problema.
La procedura è attivabile unicamente dal consumatore attraverso il sito, ha spiegato Sara Allegrini, responsabile del progetto. Il reclamo giunge al conciliatore, che provvederà poi a contattare l’impresa in questione e
proporre una soluzione di concilio. Se le due parti concorderanno entro sette giorni, la situazio-
ne sarà risolta. Differentemente,
se un punto d’incontro non dovesse essere trovato, si procederà per vie giudiziali: «Questo è
l’unico servizio che funziona in
questo modo - ha aggiunto - perché di solito le parti devono cercare una soluzione da sole».
Importante perché si possa
usufruire della mediazione è
che almeno una delle due parti
sia residente nel territorio del
Ricerca, ateneo e Fem ai vertici
Trentino Alto Adige, e che la questione non sia già stata trattata
da un altro organismo Adr o Oad
(ossia organismi di Alternative
dispute resolution o Online dispute resolution).
«Questo servizio aiuta anche
a valutare l’affidabilità di un’impresa» ha aggiunto Francesco
Marcazzan, Responsabile dello
Sportello europeo consumatori.
Infatti, gli esercenti aderenti a
Conciliareonline.it possono segnalare la loro adesione al portale sul loro sito, così da dare modo all’utenza di sapere che non
hanno nulla da nascondere:
«Chi rispetta le regole deve essere premiato».
I risultati del lavoro di Conciliareonline.it si stanno già vedendo. Nel 2016, ha spiegato Allegrini, le procedure di conciliazione sono state 50, e una buona
metà di queste è andata a buon
fine, con consumatore e utente
favorevoli ad accettare la soluzione proposta dal mediatore.
Per concludere, Biasior ha fatto
notare anche che “la conciliazione non crea precedenti”, perciò
le imprese dovrebbero essere
propense ad aderire al portale
Conciliareonline.it, visto che le
procedure avviate tramite esso
non danneggeranno, in ogni caso, i loro affari futuri.
la battaglia della valle di fiemme
«Punti nascita, il ministero
L’attività svolta in Trentino considerata di primo piano dall’ente di valutazione sospenda ogni decisione»
◗ TRENTO
Dopo il primo posto ottenuto
a dicembre dell’Università di
Trento tra gli atenei è arrivata
ieri dall’Anvur una nuova conferma sulla buona qualità della ricerca in Trentino. Quattro
le aree che spiccano nella valutazione della qualità della ricerca 2011-2014: scienze fisiche, scienze biologiche, scienze psicologiche e scienze politiche e sociali.
L’Anvur ha scelto di presentare i risultati in base alle dimensioni di ciascun ateneo,
non in senso assoluto, ma in
relazione alla consistenza
dell’area scientifica considerata. Quello che emerge è un dato ancora una volta molto positivo per l’Università di Trento.
L’ateneo trentino conquista infatti il primo posto tra gli atenei di medie dimensioni sia
nell’area della Scienze psicologiche, sia in quella delle Scienze politiche e sociali. Ottimo risultato, al terzo posto nella ca-
Un ricercatore della Fondazione Edmund Mach al lavoro in laboratorio
tegoria degli atenei di medie
dimensioni per le Scienze fisiche (seconda di fatto tra gli atenei statali) e al terzo posto tra
gli atenei di piccole dimensioni per le Scienze biologiche
(anche in questo caso, prima
di fatto se si considerano solo
le università statali).
Un risultato di dettaglio che
conferma i dati positivi già resi
noti alcuni mesi fa con Trento
al primo posto tra le università
statali (al sesto se si considera
invece la classifica generale
che include anche le scuole e
gli istituti superiori di ricerca,
come Sant’Anna o Normale di
Pisa).
Grande soddisfazione an-
che alla Fondazione Edmund
Mach per i risultati dello stesso rapporto cheha riconosciuto l’eccellenza di 83 dei 98 articoli richiesti alla Fem per la valutazione della qualità della ricerca nel settore Agraria-Veterinaria. Buona performance
nell'area Biologia con 65 prodotti in eccellenza su 79. Eccezionale anche il risultato nell'
area Chimica, perché tutti i 21
prodotti presentati sono stati
valutati in eccellenza (il 100%).
Una soddisfazione che il presidente Andrea Segrè ha espresso così: «È valsa la pena di continuare a partecipare volontariamente all’indagine; il nostro ente ha fatto un lavoro
straordinario. I risultati di Anvur evidenziano che la Fondazione Mach continua ad essere un centro di eccellenza a livello nazionale e internazionale. Un risultato che conferma,
in prospettiva, la bontà della
scelta di attivare un centro universitario congiunto con l’ateneo».
◗ TRENTO
«Quello che vale per la pianura
non può valere per la montagna». Così Giovanni Zanon (presidente della Comunità di
Fiemme) e Giuseppina Vanzo
(assessore a Cavalese) hanno tirato ieri le conclusioni dopo l’incontro organizzato lunedì sui
punti nascita “periferici” (di cui
il Trentino si è occupato sull’edizione di ieri). Dopo l’incontro è
stato concordato - assieme ad
altri territori - di procedere con
quattro punti: 1)riconoscere la
necessità di un progetto speciale per la sanità di montagna. Le
politiche per la montagna devono considerare l’importanza
dei servizi essenziali (compresi i
punti nascita) nelle aree decentrate e disagiate come questione cruciale contro lo spopolamento della montagna; 2) La
questione sanità e le relative
problematiche devono essere
affrontate unitariamente; 3) va
chiesta subito al ministero la sospensione delle decisioni mini-
Giovanni Zanon
steriali sui punti nascita in deroga; 4) i progetti saranno caratterizzati da una sperimentazione
coordinata e dalla creazione di
una rete tra punti nascita, sia a
livello tecnico che politico, per
garantire l’emersione di una posizione unitaria nei confronti di
questa delicata tematica delle
aree montane.