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Persinsala Teatro
Fabrizio Migliorati
febbraio 24, 2017
Il Marché Gare di Lione ha proposto una serata all’insegna
della delicatezza e di una calma antica. Se le sorelle Lightman
con il loro progetto Tasseomancy hanno proposto brevi
composizioni delicate folk, il canadese Andy Shauf ha incantato
una platea in contemplazione dalla bellezza pura
la
Giovani sorelle canadesi, Sari and Romy Lightman si sono presentate sul
palco lionese del Marché Gare con un mix di timidezza e determinazione
suonando qualche breve composizione che ha immediatamente permesso
di testare la temperatura della serata: delicata, quasi eterea.
pe
rs
in
sa
Una buona apertura di serata in attesa del piccolo grande folksinger
canadese Andy Shauf. Dopo un breve soundcheck, eccolo prendere posto
sul palco, quasi in posizione defilata. Una volontà di estrema discrezione
che si esprime in ogni singola nota, in ogni singola parola e in ogni singola
azione. Un’ora esatta di musica che si è dimostrata la negazione stessa del
tempo. Il tempo della musica di Andy Shauf è, infatti, il tempo del sogno,
della carezza onirica che accoglie e che porta via con sé. Presentando un
mix di pezzi più datati e quasi la totalità della sua ultima fatica (The
party, uscito per ANTI-/Epitaph nel 2016), l’artista canadese ha concepito
una serata sognante intessuta da una voce che narra di una quotidianità
dimessa, timida, banale e che la trascende con la forza di una carezza
appena accennata. Shauf mostra di aver integrato la lezione dell’immenso
Elliot Smith mettendo a nudo una personalità integra e lontana da ogni
decisionismo. Rispettando pienamente il formato canzone, il
multistrumentista canadese propone una forma dimessa della
composizione musicale dove tutto è delicatezza ed introversione, ma in
una configurazione che fa della chiarezza la sua arma più potente.
L’aspetto vocale, curatissimo, è rimasto costantemente dimesso senza
concepisce la rabbia, nemmeno quando la narrazione si sposta su amori
finiti (Martha Sways) in una logica di decostruzione di ogni malinconia
che si immerge in una natura di calma e sensualità. Le canzoni si sono
susseguite senza soluzione di continuità ad un ritmo così serrato quasi in
contrapposizione alla delicatezza intrinseca dei brani. Ma questo aspetto
ossimorico apparente si dimostra illusorio quando si accetta di entrare
pienamente nell’universo shaufiano. In quel mondo non esistono
contrapposizioni, negazioni o confusioni: decostruire la malinconia si
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dimostra un’azione che denuda la realtà in tutti i suoi aspetti antinomici.
Se I’m Not Falling Asleep è pura resistenza al sonno e che, fatalmente,
accompagna l’ascoltatore verso quel limitare tra veglia e assopimento, la
magnifica The magician ha chiuso un concerto nella migliore maniera
possibile e il bis con la delicatissima Wendell Walker è stato un regalo
che ha donato un ultimo sorriso a ogni singolo essere che ha avuto la
geniale idea di assistere a questo concerto.
Il concerto si è svolto:
Marché Gare
34 rue Casimir Périer – Lione
giovedì 24 febbraio 2017
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Marché Gare ha presentato
Andy Shauf + Tasseomancy
sa
la
Le Marché Gare de Lyon a offert une soirée délicate de pure beauté. Après une première partie assurée
par les sœurs Lightman avec leur projet folk expérimental Tasseomancy, la soirée a vu se produire le
magnifique chanteur canadien Andy Shauf avec sa musique qui possède le temps du rêve. Une douce nuit
qui restera gravée longtemps dans la tête (et dans les oreilles) des nombreux spectateurs présents au
Marché Gare.
Set
Drink My Rivers
Hometown Hero
Lick Your Wounds
Quite Like You
Jenny Come Home
Twist My Ankle
Eyes of Them All
To You
Alexander All Alone
I’m Not Falling Asleep
Early to the Party
The Worst in You
Martha Sways
The Magician
Encore
Wendell Walker
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