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23 febbraio 2017 delle ore 05:06
Premio ArteVisione. Martina Melilli è la vincitrice
dell'edizione 2017, e menzioni speciali per
Caterina Viganò e Giacomo Raffaelli
Dopo Riccardo Giacconi e il suo "ritratto" ad
Alberto Camerini, è Martina Melilli (nelle foto)
a vincere l'edizione 2017 del Premio Sky
ArteVisione, nato dalla collaborazione tra Sky
Academy e Careof per promuovere il talento
creativo dei videomaker under 30. Basata sul
tema "Memoria & Identità", tra i 117
partecipanti al bando sono stati selezionati dieci
giovani dalla giuria composta da Chiara
Agnello, curatrice Careof e del progetto
ArteVisione, Denis Isaia, curatore del Mart,
Roberta Lissidini, responsabile di progetto per
Sky Academy, Paolo Moretti, direttore del
Festival du Film de La Roche-sur-Yon, e dal
direttore di Sky Arte Roberto Pisoni con Iolanda
Ratti, conservatrice Museo del Novecento. A
vincere Mum, I’m sorry, "Per l’intensità e
l’urgenza nell’affrontare il controverso tema
dei migranti nel Mar Mediterraneo. Attraverso
un processo di ricerca e uno sguardo ravvicinato
e disincantato, capace di penetrare la texture
degli oggetti appartenuti a corpi senza nome, il
film rappresenta un tentativo di ridare
un’identità e ridefinire distanze geografiche e
culturali”. Per lei 4 mesi di residenza a Careof
e la presentazione del risultato durante la
Giornata del Contemporaneo, il prossimo
ottobre, e l'ingresso nella collezione permanente
del Museo del Novecento. La giuria ha inoltre
segnalato l’originalità dei progetti Confabulazione
di Caterina Viganò (Milano, 1988) e Pauline di
Giacomo Raffaelli (Rovereto, 1988) capaci
entrambi, sebbene su piani e con linguaggi
differenti, di indagare la complessità della
mente umana riflettendo sull’affascinante
ossessione per la conservazione dell’esperienza.
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