Lavoratori del pulimento e della ristorazione collettiva, pronte otto

Download Report

Transcript Lavoratori del pulimento e della ristorazione collettiva, pronte otto

via dei Muredei, 8 38122 TRENTO
UFFICIO STAMPA
Lavoratori del pulimento e della ristorazione collettiva, pronte otto ore di sciopero
Per entrambi i settori saltano i tavoli per il rinnovo dei contratti, scaduti da 4 anni.
Dopo mesi di estenuanti trattative sono saltati i tavoli delle trattative per il rinnovo dei contratti
nazionali, sia per i lavoratori del pulimento e multiservizi, sia per gli addetti dalla ristorazione
collettiva.
Per questa ragione Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti e Uiltucs hanno proclamato lo stato di
agitazione e un pacchetto di 8 ore di sciopero a livello nazionale.
Il rinnovo riguarda migliaia di addetti in entrambi i settori. Si tratta in gran parte di lavoratrici e
lavoratori che operano in subappalto, con condizioni di lavoro incerte e con basse retribuzioni.
Per il settore del pulimento e multiservizi i sindacati giudicano inaccettabile che a 46 mesi dalla
scadenza del contratto nazionale, le controparti datoriali si siano presentate al tavolo di trattativa
con una pregiudiziale legata al peggioramento del trattamento normativo ed economico di malattia
per proseguire nel confronto. Sono state presentate proposte imprenditoriali peggiorative sul salario,
sul cambio di appalto e sulle condizioni di lavoro per i nuovi assunti (con il mantenimento al primo
livello per un tempo superiore a quello attualmente previsto e la riduzione dei giorni di ferie).
L'accordo sembrava ormai vicino, invece, per il comparto della ristorazione collettiva. Non senza
fatica il confronto aveva raggiunto dei punti di equilibrio significativi su aspetti importanti quali la
sfera di applicazione, le norme che regolano i cambi di appalto, la fruizione dei permessi individuali,
la contrattazione territoriale, la bilateralità, il mercato del lavoro.
Anche sulla difficile partita degli aumenti salariali una soluzione appariva ormai a portata di
mano.“Particolarmente grave – per Filcams, Fisascat e Uiltucs - è apparso l’atteggiamento del
mondo cooperativo in costante balia degli umori e delle pretese delle proprie associate (Cir e Camst
in testa) cui va attribuita grande parte della responsabilità di aver fatto fallire un negoziato che
pareva definitivamente avviato ad un esito positivo”.
Nei prossimi giorni partiranno le assemblee tra i lavoratori.
Trento, 23 febbraio 2017