Il NotiziAlsippe del 24 febbraio 2017.

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AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P

NUMERO 1804 VENERDI 24 FEBBRAIO 2017 A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE AD USO INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO DÌ TUTTI_

Il pentito e i favori in carcere ,ombre su un agente penitenziario

PALERMO - C'è anche la storia della presunta complicità di un agente penitenziario nei verbali di Giovanni Vitale. Attraverso il poliziotto penitenziario il neo pentito faceva avere del denaro ad un detenuto con cui aveva gestito il business dello stupefacente. "Sua moglie mi chiamava, (la moglie del detenuto ndr),- racconta ai pm - dice Tony compragli le scarpe, compragli il salmone, compragli.. veniva la guardia, gli davo 100 euro alla guardia". E in cambio del favore l'agente penitenziario, in servizio all'Ucciardone, intascava del denaro.(Live Sicilia)

Agente Della Penitenziaria torna a casa e trova i ladri. Picchiato da una baby gang

Castelnuovo Parano .Botte Da Orbi Tra Il Poliziotto E Cinque Malviventi, Tutti Giovanissimi, Che Fuggono A Mani Vu

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Vecchia Agente (una un'abitazione della via penitenziaria aggredito da una baby gang che era entrata a casa sua per rubare. L'uomo, un cinquantenne di Castelnuovo Parano, è finito in ospedale per le fratture che i pugni e le botte gli hanno procurato. Paura nel tardo pomeriggio di ieri nel piccolo centro aurunco. Tra le diciotto e le diciannove di ieri, in località Sant'Antonio Abate, in via Ausonia parallela alla superstrada Cassino-Formia, in una zona commerciale e molto popolata) una banda di ladri, tutti giovanissimi e a viso scoperto, ha letteralmente preso d'assalto casa, bifamiliare.Secondo le informazioni raccolte sul posto dopo i fatti, le cose sarebbero andate così: rientrando dal lavoro il proprietario di casa, un cinquantenne (agente di polizia penitenziaria a Cassino) ha notato la presenza di tre automobili parcheggiate nei pressi di casa. Pensando di riconoscere all'inter - no un conoscente, avrebbe perfino fatto un gesto di saluto con la mano.Non sapeva ancora che aveva salutato uno dei "pali" della banda di ladri che intanto stavano cercando di ripulire il suo appartamento e quello di suo padre. Per fortuna, gli altri inquilini della casa - il padre del cinquantenne e l'intera famiglia dell'agente - non erano ancora rincasati. Imboccato il cortile di avviandosi cinquantenne ha verso l'ingresso principale, l'uomo ha capito che c'era qualcosa di strano. Sono seguiti rapidi momenti concitati. Poi si è trovato di fronte tre uomini che a quel punto stavano cercando di lasciare la sua abitazione, forse avvisati dagli altri due complici. Il padrone di casa avrebbe tentato di bloccarli: una colluttazione violentissima tra i cinque intrusi contro la vittima, a seguito della quale il riportato diverse contusioni mentre la banda si allontava. Gli stessi, a volto scoperto, avrebbero quindi discusso con un autista di passaggio che aveva parcheggiato in modo tale da ingombrare la strada. L'agente ha chiesto l'intervento dei carabinieri della stazione di Ausonia, comandati dal maresciallo Patrizio, della Compagnia di Pontecorvo, agli ordini del maggiore Fabio Imbratta e del tenente DeLisa.I militari giunti subito sul posto, insieme ai sanitari del 118, hanno trasferito l'uomo al pronto soccorso dell'ospedale di Cassino. Indagini serrate per ricostruire l'accaduto. Da una prima analisi sembra che i giovanissimi abbiano messo a soqquadro l'abitazione al primo piano tentando di ripulire quello dell'agente. Senza riuscirci.

Proseguono in tutta Italia le ricerche dei tre detenuti evasi da Sollicciano

Evasi Sollicciano: forse fiancheggiatori. Rafforzati controlli in scali ferroviari e stazioni bus .Prosegue la caccia ai tre romeni evasi ieri sera dal carcere di Sollicciano a Firenze. Le note di ricerca sono state diramate alle forze dell'ordine su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione a stazioni di treni e bus. Tra le ipotesi, quella che gli evasi, componenti di un'organizzazione specializzata in furti e arrestati i primi di febbraio, siano fuggiti a bordo di un'auto guidata da un complice che potrebbe averli attesi fuori. Per chiarire le modalità della fuga, i carabinieri stanno visionando le telecamere della zona ed effettuando altri accertamenti per verificare la presenza di eventuali fiancheggiatori.

Penultimo regionale a per livello quanto riguarda dell'organico di Polizia Penitenziaria , situazione difficile al carcere di Rimini le condizioni

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Rimini: carcere dei Casetti, se il personale finisce "ingabbiato".Lo hanno definito "il peggiore scuola". carcere dell'organico. A polizia penitenziaria. della sostenerlo Romagna", penultimo a livello regionale dopo quello di Bologna per quanto riguarda le condizioni sono i sindacalisti che si sono ritrovati di fronte alla Casa Circondariale di Rimini per manifestare a sostegno dei suoi agenti di Riguardo a cosa? La mancanza di un funzionario in grado di supportare il comandante di reparto, dato che l'unico che era presente risulterebbe distaccato in altre sedi; le difficoltà della stagione estiva in cui le celle si riempiono, ma non i posti di lavoro; l'assenza di un direttore in pianta stabile che si dedichi alla sola struttura riminese; e soprattutto la scarsezza dell'organico che, secondo i calcoli dei sindacati, sarebbe deficitaria di 44 unità. Queste le lacune e le esigenze dei Casetti - da aggiungersi alle mancanze logistiche e strutturali, e ai problemi non indifferenti dei carcerati - secondo il punto di vista di chi vi lavora dentro. "Così non si può più andare avanti", ci ha raccontato uno dei giovani dipendenti della struttura. "Con il passare degli anni il personale anziano andato in pensione non è stato rimpiazzato. Io sono uno degli ultimi della nuova leva ad essere stato assunto una volta uscito da Quanti altri giovani sono stati inglobati di recente? "Dal 2011 ad oggi sono avvenuti solo dei trasferimenti e non c'è stato alcun ricambio generazionale, nonostante ogni anno vadano in pensione cinque persone. Nel carcere di Rimini c'è una grave carenza di organico".E come incide questa carenza nel lavoro di tutti i giorni? "Implica un maggiore carico di lavoro per tutti. In queste condizioni la direzione si trova a dover accorpare dei servizi. È facile trovare un solo agente in una sezione che può contenere 50 detenuti e di notte le sezioni vengono accorpate, perciò un solo agente può arrivare a seguire anche tre sezioni".Quindi predisporre quanti una detenuti squadra può arrivare a dover gestire un solo agente? "80, 100 detenuti".E che succede se avviene un imprevisto? "Può accadere che di notte qualcuno si senta male e debba essere portato all'ospedale. In tal caso bisogna per accompagnarlo e quindi il carcere rimane quasi completamente scoperto. Tutto ciò è davvero grave e non è più sostenibile".Secondo organizzativa", i sindacati, i poliziotti penitenziari di Rimini hanno bisogno di sentirsi confortati e meritano di lavorare in condizioni più accettabili. Attualmente ai Casetti ci sarebbero anche problemi di sovraffollamento con una eccedenza calcolata in circa 30 detenuti. "L'amministrazione penitenziaria deve dimostrare un maggiore senso di responsabilità e una migliore capacità hanno detto i manifestanti. "Rileviamo una amministrazione centrale assente. Così come essa decide di distaccare funzionari in altre strutture, deve attivarsi per dare al carcere quella linfa che gli serve per rimanere in vita".Secondo le associazioni che rappresentano i lavoratori della casa circondariale, la struttura di Rimini sarebbe quella nelle condizioni più gravi in ( Romagna

ilponte.com)

e che per questo necessiterebbe di interventi non più procrastinabili. Un esempio? Per quanto riguarda l'organizzazione dei turni, "siamo dovuti passare dalla divisione della giornata in quattro quadranti con turni di sei ore - hanno aggiunto - a turni di otto ore che richiedono ai dipendenti di svolgere del lavoro straordinario". Davide Frisoni, Consigliere comunale di Patto Civico e Presidente della Quarta Commissione Consiliare di Rimini, ricorda: "I punti di un disagio ormai di lunga data oltre che di non semplice soluzione". Tra gli altri "il problema degli appalti nelle cucine del personale e in ogni caso le questioni in sospeso non sono poche, a partire dalla necessità rivendicata della presenza di un Direttore fisso". In estate, poi, l'aumento della popolazione cittadina fa aumentare anche quella carceraria. In tal senso, l'auspicio dei dipendenti è che si intervenga con una integrazione del personale nei mesi più caldi. Sarà la volta buona?

Una parte degli agenti di Polizia penitenziaria sono stati già trasferiti, un'altra quarantina non sanno quale sarà la all’OPG di Montelupo loro destinazione, la situazione

Firenze: bufera sull'Opg di Montelupo ancora aperto "sprecati 8 milioni"Per un internato non è stata trovata ancora una sistemazione e Totaro di Fratelli d'Italia attacca: "La Rems non sicura perché è senza sorveglianza adeguata e tre detenuti sono ora in ospedali". Una dismissione costellata di disagi. E con problematiche difficili da risolvere. La vicenda della chiusura dell'Opg, come hanno spiegato Achille Totaro, deputato dei Fratelli d'Italia, e Federico Pavese consigliere comunale di Montelupo Nel Cuore, contiene aspetti "che hanno dell'incredibile", come hanno detto all'uscita dalla villa medicea dell'Ambrogiana. I due politici hanno visitato ieri mattina la struttura a pochi giorni dalla storica chiusura.

Ancora l'Opg non è stato svuotato del tutto. "Dentro c'è ancora un detenuto perché non è stato trovato posto nella Rems di Volterra - spiegano Totaro e Pavese - poi le celle che abbiamo visitato, nelle ex scuderie, sono state tutte ristrutturate, siamo di fronte a un carcere all'avanguardia dove sono stati spesi otto milioni complessivamente, con l'impianto di aspirazioni fumi e che verrà chiuso quando invece a pochi chilometri abbiamo un altro carcere, quello di Sollicciano che si trova in condizioni disastrose". "E non è affatto vero - vanno avanti il deputato e il consigliere comunale - che il Dap (Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria) ha speso questi soldi di sua iniziativa, gli interventi sono stati decisi dal ministero". "Una parte della villa, le ex scuderie in questo caso, dovrebbe rimanere con una destinazione carceraria - aggiungono - per detenuti a fine pena che potrebbero lavorare alla manutenzione del complesso. Oppure la struttura potrebbe essere destinata a Rems". Mentre, invece, attacca Pavese "ancora non si è capito che cosa verrà fatto all'interno della villa". Ci sono poi le Rems che ancora non sono a regime. "Quella di Volterra ha già più ospiti di quelli che potrebbe accogliere - spiega Totaro - ma presenta anche problemi di sicurezza. All'interno c'è un addetto di un istituto di vigilanza che in caso di problemi con gli internati polizia capitolo

Tirreno)

deve chiamare le forze dell'ordine che tra l'altro non hanno l'esperienza adeguata per gestire queste persone a differenza di chi ha lavorato nell'Opg. Tra l'altro nella Rems si è ricominciato a fare contenzione, cosa che non veniva più fatta a Montelupo". Tra l'altro, come spiega il deputato, "abbiamo due internati ricoverati nel reparto di psichiatria di Empoli e uno a Ponte a Niccheri. Le tre persone vengono controllate 24 ore su 24 da agenti di penitenziaria con grande dispendio di soldi pubblici". Infine il degli agenti di polizia penitenziaria che ancora a Montelupo sono una quarantina. "Una parte sono stati già trasferiti - spiega Totaro - gli altri ancora non sanno quale sarà la loro destinazione".(

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Il Consiglio regionale della Lombardia premia Polizia Penitenziaria la

La Regione Lombardia premia la Polizia Penitenziaria .Il Consiglio regionale della Lombardia premia la Polizia Penitenziaria .Ogni anno, nel periodo natalizio, i consiglieri regionali lombardi fanno una colletta, una piccola parte viene destinata al rituale brindisi di fine anno e l’altra ad una associazione che si è distinta per la sua attività nel sociale. Quest’anno gran parte di questa raccolta è stata destinata alla sezione lombarda dell’Associazione nazionale di polizia penitenziaria, “perché - afferma Raffaele Cattaneo, Presidente del Consiglio regionale - le tante cose belle che vediamo accadere nelle carceri sono rese possibili dal vostro impegno e dal vostro sacrificio”. Ringraziamenti sono stati espressi dal Comandante Amerigo Fusco, rilevando che tra i tanti meriti dell’iniziativa c’è quella di aver smontato uno dei tanti luoghi comuni che riguardano il carcere, del quale i media parlano solo quando succede qualcosa di negativo. Si dice che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. “Voi – questa l’opinione di Amerigo Fusco – avete il merito di aver spostato l’attenzione sulla foresta che cresce. Di esservi meritoriamente ricordati di coloro che contribuiscono alla sicurezza di tutti, anche dei detenuti. Di tutti coloro che sono interessati al bene comune”.L’assegno è stato consegnato nelle mani del Comandante della Polizia penitenziaria della Casa di reclusione di Opera, Amerigo Fusco da Daniela Maroni, consigliera dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale.

Criticità negli istituti penitenziari del Piemonte segnalate dai Garanti comunali: la risposta del dipartimento

I casi della case circondariali Lorusso e Cutugno, di quella di Alessandria e della Montaldo di Asti.Il garante regionale dei detenuti Bruno Mellano, che in passato aveva segnalato al dipartimento i problemi strutturali delle carceri italiane e in particolare di quelle piemontesi, oggi presso Palazzo Lascaris annuncia la risposta dell’Amministrazione penitenziaria Santi Consolo sulle problematiche segnalate dal dossier presentato nel dicembre scorso."Il 27 dicembre abbiamo avuto la visita di indirizzata della del capodipartimento Chiamparino sostanziale alla condivisione Casa circondariale 'Lorusso e Cutugno', per una visione diretta dei problemi strutturali evidenziati dalla lettera da noi all'amministrazione penitenziaria del carcere. La conferenza è stata dunque indetta per rendere nota la risposta che abbiamo ricevuto dal dipartimento, per ogni punto da noi tracciato"."È una risposta che ha il pregio dei problemi che abbiamo evidenziato (sapere che su queste problematiche c'è almeno una riflessione è qualcosa su cui lavorare), ma debole nella prospettiva, dal momento che sembra mancare l'interlocutore che abbia il vero potere di agire ed intervenire", ribadisce il garante Mellano. Strutture inadeguate, impianti non a norma di legge e spazi agibili per metà, come le problematiche delle case di reclusione di Alessandria, il cui garante Davide Petrini racconta che nonostante le ristrutturazioni, non ci siano state migliorie e che anzi " i detenuti ci chiedevano delle latte di vernice per poter ridipingere la propria cella".Il caso più eclatante è quello della casa di reclusione "Giuseppe Montaldo" di Asti, chiusa in seguito ad una epidemia di legionellosi:" entro il 26 febbraio abbiamo chiesto che ci venga proposto un progetto concreto, perché con un limitato intervento possiamo riaprire una piccola parte che può arrivare ad ospitare 36 detenuti", aggiunge Bruno Mellano.Una cattiva struttura influisce senza dubbio anche sui detenuti della casa di reclusione a custodia attenuata di Fossano, il cui garante Rosanna Degiovanni spiega: "Custodia attenuata significa spazi detentivi destinati ai ristretti in regime di semilibertà o ammessi al lavoro esterno ex art. 21, spazi che non bastano più, con conseguenze negative sull'intera struttura. Non possiamo unire tipologie diverse di detenuti, per questioni di sicurezza e non solo. I detenuti in custodia attenuata devono passare meno di 8 ore in cella. In queste condizioni, invece, sono costretti a stare insieme agli altri. Le soluzioni a riguardo sono confusionarie".Come puntualizza Mellano, non si riesce ad investire su questa struttura, che potrebbe essere "fiore all'occhiello delle carceri italiane, in cui si potrebbe dar vita alla mensa comune, come nei film americani".I detenuti, come riporta il garante di Torino Monica Cristina Gallo, lamentano materassi bagnati a causa della pioggia, blatte ineliminabili a causa dell'eccessiva umidità:" Sono costretti a mettere i libri sotto le lenzuola per farle asciugare. Non ne possiamo più di ascoltare queste lamentele."Bisogna priorità di interventi, capire che nonostante si parli di alti costi, risulta tuttavia necessario, soprattutto per arginare il quindi fenomeno stabilire sovraffollamento, per cui una struttura di 1000 posti arriva ad ospitare 1300 detenuti."Ogni anno sono destinati solo 10 mila euro per la manutenzione di ogni carcere" evidentemente del insufficienti secondo Cesare Burdese, esperto di architettura ed edilizia penitenziaria. "Se non puliamo una tegola, dopo qualche mese dobbiamo rifarla da capo, e da una tegola diventeranno mille. Ecco perché è importante la costante manutenzione. Troviamo strumenti adeguati e lavoriamo veramente per risolvere i problemi".(Torino Oggi)

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Circolari ministeriali e note D.A.P. febbraio 2017

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---------------------------------------------------------------------------------------------- Revisione ordinamenti e dei ruoli delle Forze di Polizia. Il Direttore Generale del Personale e delle Risorse incontrerà le SS.LL. domani 24 febbraio alle ore 10.00. presso la Sala Minervini di questo Dipartimento per aggiornamenti sulla materia in oggetto Ministeriale n.0065620 del 23.2.2017

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Personale del Corpo P.P. - F.E.S.I. Anno 2017 - rinvio riunione al 3.3.2017 ore 10.00. Ministeriale n. 0066539 del 23.2.2017 Intitolazione dell'ICAM presso la CC.Torino in memoria della Vigilatrice Grazia Casazza. Leggi le www.alsippe.it

Convenzioni regionali per gli iscritti Alsippe

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Convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto per gli iscritti Alsippe e

La Segreteria Generale Alsippe ha definito una convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i propri familiari. Per eventuali preventivi e ulteriori informazioni chiamare al numero di telefono

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è valida unicamente per l’acquisto di biglietti andata e ritorno.L’offerta è acquistabile online oppure presso il Customer Center, le biglietterie aeroportuali italiane o le agenzie di viaggioPer la verifica delle condizioni di accesso alla tariffa dedicata che il militare/poliziotto/vigile del fuoco porti con sé il documento di riconoscimento militare o della Amministrazione di appartenenza; nel caso di estensione al familiare, il predetto familiare dovrà portare con sé idoneo documento militare, ovvero una dichiarazione su carta intestata del comando o della Amministrazione di appartenenza che certifichi lo stato di coniuge o di figlio. La Compagnia si riserva di verificare al momento del rilascio della carta d’imbarco e/o al gate di imbarco, la presenza dei requisiti tariffari. Il mancato imbarco dovuto all’assenza dei requisiti di ammissione alla tariffa non dà diritto

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