Ospedale, c`è un`ala vuota ma la Asl non trova i locali

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Transcript Ospedale, c`è un`ala vuota ma la Asl non trova i locali

-MSGR - 05_LATINA - 41 - 23/02/17-N:
41
Giovedì 23 Febbraio 2017
www.ilmessaggero.it
Latina
Sequestrate 10 case occupate
Le abitazioni dell’Ater dovranno essere liberate `Gli immobili trovati nella disponibilità
entro 30 giorni altrimenti interverrà la polizia
del clan Di Silvio e di altre persone con precedenti
`
IL BLITZ
Le case erano nella disponibilità di
personaggi ben noti alle forze
dell’ordine, quattro di appartenenti
alla famiglia Di Silvio, uno di Valentina Travali, arrestata nei giorni
scorsi per spaccio di droga. In molti
altri appartamenti vivevano invece
tranquillamente famiglie o singole
persone che non avrebbero avuto
nessun titolo per ottenere un alloggio popolare. Storia vecchia, da tempo monitorata dall’Ater e dalla Questura. Ma ora arriva un provvedimento di sequestro preventivo di 10
degli alloggi Ater abusivamente occupati, al termine di un’attività di indagine coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano.
Si tratta di appartamenti dislocati in diverse zone della città, da via
Corridoni, nel quartiere Nicolosi, a
via Londra, da via Virgilio a via Pionieri della Bonifica, via Bruxelles e
viale Nervi. A tutti gli occupanti è
stato notificato il sequestro con l’intimazione a liberare gli alloggi entro il limite di 30 giorni, altrimenti
si procederà con uno sgombero forzato. Un provvedimento, disposto
dal Gip del tribunale di Latina Giuseppe Cario, che rientra nel protocollo d’intesa siglato a luglio scorso
tra Ater e Questura e finalizzato pro-
RONCON, COMMISSARIO
ATER: «ABBIAMO
CON LA QUESTURA
UN DIALOGO
PARTICOLARMENTE
PROFICUO»
prio a prevenire e contrastare le occupazioni abusive di case popolari,
ripristinando condizioni di legalità
in una città in cui 1.150 famiglie, pur
avendo i requisiti, restano in lista
d’attesa per l’assegnazione. Un’attesa che dura anni, a fronte di una disponibilità di case popolari che nel
2016 era di appena 33 appartamenti. Quattro di questi erano già stati liberati dalla Questura nei mesi scorsi e, tornati nella disponibilità
dell’Ater, sono stati riassegnati a chi
ne aveva diritto. Ma il problema è di
non poco conto.
«Abbiamo trovato con la Questura un’interlocuzione particolarmente sensibile al tema delle occupazioni abusive – commenta Dario Roncon, commissario straordinario
dell’Ater – rispetto alla quale abbiamo cercato di garantire una fattiva
collaborazione. In un momento storico in cui la mancanza di finanziamenti riduce fortemente la possibilità di nuovi interventi edilizi, è nostro compito garantire una corretta
getione del patrimonio esistente per
rispondere, almeno in parte, alla domanda abitativa. Rispetto alle situazioni di bisogno non possono e non
devono essere tollerate scorciatoie
illegali». A parlare chiaro sono i numeri, quelli che indicano, a fronte di
un patrimonio complessivo di 2mila alloggi nel solo comune di Latina,
164 occupazioni abusive, 69 delle
quali sanabili in via amministrativa. Mentre sul piano provinciale, di
oltre 7mila alloggi popolari, 453 risultano occupati, pari al 3,2%. Eppure, si tratta di una situazione perfino
positiva e “confortante” se raffrontata alla percentuale nazionale del
6m4% e a quella del 9,3% che riguarda solo il Centro Italia.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
`Tentò di baciare la ex moglie
nel giorno di San Valentino, ma
la donna si ribellò e poi
presentò denuncia alla polizia.
Ieri l’uomo è stato rinviato a
giudizio con l’accusa di abusi
sessuali, al termine
dell’udienza davanti al giudice
Pierpaolo Bortone.
I fatti risalgono al 14 febbraio
2016, un anno fa. Nella giornata
dedicata agli innamorati, una
donna di 38 anni stava facendo
la spesa in un supermercato a
Fondi quando contattò l’ex
marito concordando un
appuntamento nelle vicinanze
per riportare la figlia che era
ancora con lui. L’incontro
avvenne in un distributore di
benzina in via Diversivo
Acquachiara. L’uomo, arrivato
con la sua auto, iniziò a
palpeggiare la donna contro la
sua volontà.
Le case popolari in via Virgilio
Chiama i carabinieri e lo fa arrestare
una fissa dimora. L’uomo, sul
quale peraltro gravano parecchi
precedenti penali, è stato quindi
ammanettato e tradotto presso
le camere di sicurezza in attesa
della direttissima. Soddisfatto il
proprietario che in un primo
momento aveva scambiato lo
straniero per un ladro e credeva
che la sua abitazione, per
fortuna una seconda residenza,
fosse stata completamente
svaligiata.
Ba. Sa.
Secondo l’accusa, così come
ricostruita sulla base della
versione riportata dalla donna
al momento della denuncia,
l’uomo continuò nonostante
l’invito a smetterla, anche per
la presenza della bambina. Ma
lui tentò di bloccarle le braccia
costringendola a baciarlo,
tentativo fallito solo per
l’opposizione della donna che
fuggì chiudendosi nella sua
auto e scacciando l’uomo con il
piede. La donna riportò anche
una lesione al braccio ma non
si presentò in ospedale per
vergogna. Il processo inizierà il
25 ottobre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Si ritrova dentro casa un clochard australiano
Girovaga da tempo in cerca di un
luogo in cui rifugiarsi finché ha
notato la presenza di un
appartamento non abitato e vi si
è introdotto. Una storia di
occupazione abusiva come tante
che però, questa volta, si è risolta
in tempi da record. Il
proprietario dell’abitazione, sita
nella zona della Portella, nel
centro storico di Fondi, è stato
infatti subito avvertito da alcuni
vicini e si è rivolto
tempestivamente ai carabinieri.
Alle 10:00 di ieri mattina,
quando non erano trascorse
neppure 24 ore dall’irruzione,
gli uomini coordinati dal
tenente Ivan Mastromanno sono
entrati in casa e hanno arrestato
l’uomo. Il tutto non senza
qualche problema dato che lo
straniero si era letteralmente
barricato in casa. Una volta
entrati, i carabinieri hanno
potuto appurare l’identità
dell’occupante: un 46enne di
nazionalità australiana, arrivato
a Fondi ormai molti anni fa dove
tuttora vive senza un lavoro e
Ospedale, c’è un’ala vuota
ma la Asl non trova i locali
FONDI
Le dichiarazioni rilasciate dalla
direttrice sanitaria del presidio
sud Marina Capasso, per la quale
la situazione del “San Giovanni
di Dio” è perfettamente sotto
controllo, hanno sollevato un
polverone a Fondi dove partiti,
comitati e fondazioni si sono riuniti o lo faranno oggi in via
straordinaria. Il Pd, sorpreso da
tali affermazioni, ha convocato
ieri sera un direttivo, mentre
una riunione straordinaria è stata indetta anche dal Comitato
Pro Ospedale i cui membri si incontreranno questa sera alle 20.
Alle 17, invece, si riunirà la commissione sanità con il sindaco
che aggiornerà i vari consiglieri
sul confronto avuto nei giorni
scorsi con il commissario straordinario della Asl di Latina Giorgio Casati dal quale ha ottenuto
rassicurazioni circa la stabilizza-
ACCUSE E POLEMICHE
BIPARTISAN
DOPO LE DICHIARAZIONI
DELLA DIRETTRICE
SANITARIA: «QUI TUTTO
SOTTO CONTROLLO»
zione del reparto di ostetricia e
ginecologia con l’arrivo di nuove
unità mediche. Tra i molti, c’è
anche chi non ha perso tempo e
ha risposto denunciando un’altra questione destinata ad infuocare la polemica ovvero il trasferimento di tutti i servizi territoriali, utilizzati per lo più da anziani e disabili, al quarto piano
della struttura ospedaliera.
«Quel poco che ci è rimasto ci
viene reso impraticabile – ha
commentato il segretario del Psi
Filiberto Rizzi - Usando un po’ di
buon senso si evince che queste
persone non possono fare le scale e tanto meno essere condizionate da ascensori spesso fuori
Sfruttava i connazionali e estorceva
denaro: arrestato “caporale” indiano
L’INCHIESTA
Delle decine di suoi connazionali
impiegati nei campi, alle dipendenze dell’azienda Ortolandia di
Pontinia, decideva praticamente
tutto: turni di lavoro, lunghi anche
12 ore consecutive, senza pause e
senza riposi settimanali, stipendi
e perfino le case, che dovevano essere vicine alla ditta per consentirgli di controllare meglio. Usava
whatsapp per comunicare con i 34
indiani, lavoratori stagionali o a
tempo determinato. Ma non di rado ricorreva alle maniere forti, taglieggiandoli con la minaccia di
perdere il posto di lavoro e riuscendo a farsi consegnare somme
di denaro che andavano dai 300 ai
500 euro. Alle indagini condotte
dalla Squadra mobile di Latina,
guidata dal vicequestore Antonio
Galante, hanno collaborato circa
10 immigrati indiani che hanno
denunciato le condizioni di vita e
di lavoro che erano costretti a subire quotidianamente. Così in manette è finito Karambir Singh, 36
anni, residente a Pontinia e anche
lui dipendente della stessa azienda agricola.Le accuse vanno
dall’intermediazione illecita allo
sfruttamento del lavoro fino
all’estorsione. Quando infatti un
connazionale aveva il contratto in
scadenza, l’uomo si presentava e
chiedeva una somma di denaro in
cambio del rinnovo. Chi si rifiutava perdeva il posto. In qualche caso, arrivava a pretendere perfino
che i primi stipendi finissero nelle
sue mani. Lui stesso, in passato,
Baciò la ex
a S. Valentino
A giudizio
per violenza
era stato lavoratore stagionale della ditta e poi era passato a fare il
caporale, controllando e gestendo
il lavoro degli altri e reclutando
manodopera a giornata, stabilendo compensi e orari. Un sistema
ben collaudato, di cui il titolare
dell’azienda, secondo quanto riferiscono gli investigatori, era completamente all’oscuro. Tutto si
svolgeva ovviamente in spregio alle normative che regolano il lavoro. L’attività investigativa si inserisce nel più ampio contesto dei controlli predisposti dalla Questura
contro il lavoro nero e il caporalato, con particolare attenzione rivolta proprio alle campagne
dell’agro pontino dove viene impiegata manodopera straniera.
La.Pe.
L’ala deserta al primo piano dell’ospedale di Fondi
uso. E pensare che al livello zero
ci sono gli uffici veterinari». Cosa ne è stato fatto di tutta la zona
che si trova alle spalle del cup al
piano terra? Nulla, allo stato attuale è letteralmente deserta. Il
trasloco di tutti i servizi ambulatoriali, avvenuto nel mese di agosto con grande dispendio di risorse economiche e disposto per
fare posto al dipartimento di sa-
IL PD CONVOCA
IL DIRETTIVO
OGGI SI RIUNISCE
IL COMITATO CIVICO
«CI SENTIAMO
PRESI IN GIRO»
lute mentale, è stato reso vano
dal fatto che a Fondi il cim non è
mai arrivato. L’ospedale ora si ritrova dunque con un’ala fantasma, mentre i numerosissimi
utenti stanno mettendo a dura
prova gli ascensori, uno dei quali
già guasto da tempo. «Dire che
tutto va bene – ha commentato
invece piccato il presidente del
comitato Pro Ospedale Lucio De
Santis – è semplicemente una
presa in giro. Il pronto soccorso
non funziona come dovrebbe e il
day surgery che ci è stato promesso non è mai entrato a pieno
regime». Nei prossimi giorni,
inoltre, in vista di un più importante incontro in Regione e al fine di decidere il da farsi con le
stanze e i corridoi ritenuti inidonei dal Nas, sarà effettuato un sopralluogo completo dell’intera
struttura. Ala fantasma compresa.
Barbara Savodini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PROVINCIA DI LATINA
Settore Affari Generali e di Supporto
AVVISO DI GARA
RIAPERTURA TERMINI PRESENTAZIONE
OFFERTE - CIG: 6838847B11
“Gara di appalto per l’affidamento del servizio di gestione,
stampa e postalizzazione delle sanzioni amministrative di
competenza della Polizia Provinciale di Latina”
Con riferimento alla procedura in oggetto, il cui avviso è
stato pubblicato sulla G.U.C.E. n. GU S: 2016/S 216-393425
del 09/11/2016 e sulla G.U.R.I. n. 131 del 11/11/2016, procedura sospesa, in via cautelare, a seguito di ricorso al TAR
Lazio – Sezione di Latina, preso atto della sentenza n.
00010/2017 del 12/01/2017, con la quale è stata rigettata la
richiesta di sospensione cautelare del Bando in oggetto, con
Determinazione Dirigenziale n. 111 del 06/02/2017
SI DISPONE
la riapertura dei termini per la presentazione delle offerte.
Le offerte dovranno pervenire al seguente indirizzo: Provincia di Latina Via Costa, 1 Ufficio Posta in arrivo, a
pena di esclusione entro le ore 13:30 del giorno
22/03/2017. Il Bando integrale, la cui scadenza precedente era fissata alle ore 13:30 del 19/12/2016 è acquisibile
sul sito internet della Provincia www.provincia.latina.it.
Il Responsabile del Procedimento
Dott.ssa Giulia Forte
Per la pubblicità nelle pagine de
edizione
LATINA
Contattare
Via E. di Savoia, 5 - 04100 LATINA
Tel. 0773 668518 Fax 0773.668549
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