Transcript Leggi la rassegna del 22 febbraio 2017
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta RIPORTO DUE ARTICOLI SULL’OMICIDIO STRADALE: UNO CONTRO E L’ALTRO IN DIFESA DELLA LEGGE CON UN COMMENTO DELL’ASAPS http://ungass2016.fuoriluogo.it/2017/02/22/omicidio ‐ stradale ‐ effetti ‐ perversi/
OMICIDIO STRADALE.
EFFETTI PERVERSI
Giorgio Bignami torna sulle conseguenze dell’introduzione dell’omicidio stradale per la rubrica di Fuoriluogo su il Manifesto del 22 febbraio 2017 da Redazione | Feb 22, 2017 | La legge sull’omicidio stradale si sta rivelando una patata assai più bollente rispetto alle pessimistiche previsioni iniziali.
Crescono i dubbi sulla sua costituzionalità, a causa della gravità delle pene – sino a 18 anni di carcere in caso di incidente mortale dopo assunzione di alcol o droga – rispetto a quelle previste per altri reati colposi con conseguenze altrettanto o addirittura più gravi.
Il tribunale di Padova, è vero, ha ribadito che è intoccabile la discrezionalità del legislatore (anche quando di fatto sfocia nel populismo penale?), respingendo l’istanza della difesa di un’imputata di rinvio alla Consulta basata sul trattamento “ingiusto e irragionevole in relazione, soprattutto, ad altre fattispecie analoghe o anche in ipotesi di reati dolosi percepiti peraltro dalla collettività con connotati di grave disvalore sociale”.
Ma riportando la notizia il Sole 24 ore (7 febbraio) fa notare che la Consulta si è ripetutamente pronunciata contro le alterazioni degli equilibri costituzionalmente imposti nella strutturazione della responsabilità penale.
Cioè prima o poi la legge potrebbe arrivare alla Consulta per altre vie; e dati i precedenti potrebbe non uscirne indenne.
Anche il procuratore generale della Corte di cassazione, nel suo discorso all’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha dato un pur cauto giudizio negativo (“la disciplina incorpora qualche aspetto critico che l’esegesi dovrà risolvere”).
Inoltre i dati raccolti dopo l’entrata in vigore della legge non mostrano una riduzione degli incidenti e delle omissioni di soccorso, mentre nei media l’enfasi si va spostando sull’impennata degli incidenti provocati da distrazione (che non è tra le aggravanti previste dalla legge), sino a 3 su 4; e secondo l’Aci, un guidatore morto su 4 è vittima del telefono.
Numerose poi le segnalazioni di effetti perversi della legge.
Per esempio, un soggetto positivo per l’alcol che abbia provocato un piccolo incidente non può più procedere al risarcimento immediato del danno: con le nuove norme il giudice deve sempre considerare prevalente l’aggravante dell’alcol, senza poterla bilanciare con il risarcimento del danno o l’effettivo grado della colpa.
Altro esempio: basta un banale tamponamento per la sospensione della patente per 5 anni.
Infine si complica sempre di più sia la questione della validità dei vari tipi di accertamenti sull’assunzione di alcol e/o droghe che quella delle modalità secondo le quali è lecito, o meno, procedere agli accertamenti stessi.
A parte il gran numero di etilometri fuori uso o di dubbia affidabilità, seguitano a contraddirsi le successive sentenze di Cassazione in tema di validità delle misure in caso di volume insufficiente dell’aria soffiata (il Sole, 14 febbraio).
In caso di rifiuto di sottoporsi al test dell’etilometro
scatta l’obbligo di procedere al test sui liquidi biologici, ma il soggetto deve essere avvisato che ha il diritto di far assistere il suo avvocato a detto test; tuttavia questo “ostacolo” può essere aggirato se l’avvocato non arriva in tempo per evitare un calo significativo del tasso alcolemico.
Nel caso delle droghe illecite il problema è un altro: in particolare per la cannabis, il reperto analitico può dire ben poco sulla condizione psicofisica del soggetto al momento dell’incidente, per cui ripetutamente si è sancito che l’ultima parola spetta all’esame clinico effettuato tempestivamente.
Ovviamente questo groviglio di complicazioni favorisce chi ha i mezzi per permettersi una difesa costosa ed efficace, mentre penalizza sempre più pesantemente i soggetti più deboli.
http://www.asaps.it/57741 ‐ _proposta_per_abolire_omicidio_stradale_.html
PROPOSTA PER ABOLIRE OMICIDIO STRADALE
Parlamentari, legge trasforma tutti in potenziali assassini (ANSA) ‐ ROMA, 22 DIC ‐ I senatori e i Deputati di IDEA ‐ Popolo e Libertà, Giovanardi, Quagliariello, Augello, Compagna, Roccella, Piso e Vaccaro depositano al Senato e alla Camera un disegno di legge che modifica le norme della recente legge sull' omicidio stradale, che a suo tempo Matteo Renzi impose con la fiducia al Parlamento.
In particolare, si chiede di cancellare le norme che prevedono fino a 18 anni di carcere per chi, sobrio, non drogato e a velocità moderata, provoca un incidente a seguito di inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi o, a seguito di sorpasso di altro mezzo in corrispondenza di attraversamento pedonale o di linea continua, passa con il rosso o circola contro mano.
"La normativa in vigore infatti ‐ si legge in una nota ‐ ha trasformato milioni di automobilisti in potenziali assassini, con pene spropositate e assurde".
COMMENTO DELL’ASAPS E’ INIZIATO IL CONTRATTACCO La notizia è del 22 dicembre scorso, ci era sfuggita.
E’ partito il contrattacco demolitorio alla legge 41/2016 sull’Omicidio stradale con una agguerrita squadra di parlamentari.
Che qualche modifica vada fatta lo diciamo da tempo (la revoca della patente per 5 anni solo per avere causato lesioni gravi anche se assolutamente sobri e senza avere commesso gravi violazioni al CdS non va per niente bene), ma se qualcuno con la scusa di qualche ritocco vuole buttare giù tutta la parete con l’affresco ha sbagliato i conti.
Vigileremo e faremo la nostra parte, non lo permetteremo proprio ora che qualche risultato in termini di vera giustizia si comincia a vedere.
Non è la legge a trasformare tutti in potenziali assassini, sono i comportamenti di sfida alle regole stradali signor Senatori e Deputati.
(ASAPS) GUIDA IN STATO DI EBBREZZA http://www.civitanovalive.it/con ‐ lape ‐ a ‐ 80 ‐ anni ‐ rifiuta ‐ lalcol ‐ test/
CON L’APE A 80 ANNI VA CONTROMANO E RIFIUTA L’ALCOL TEST
mercoledì 22 febbraio 2017
A 80 anni imbocca il raccordo autostradale dell’Ascoli mare contromano, a bordo del suo Ape Piaggio, e, a fari spenti, viaggia per alcuni km tra le uscite di Castel di Lama e di Spinetoli creando panico fra gli automobilisti, per fortuna senza provocare incidenti.
E’ successo ieri sera: una pattuglia della polizia stradale di Ascoli Piceno ha raggiunto l’anziano e messo in sicurezza il veicolo in una piazzola di sosta, accorgendosi poi che l’uomo aveva bevuto, guidava senza patente e senza assicurazione, e non era neppure in grado di coordinare bene i movimenti.
L’ottantenne ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, e, anzi, ha reagito in malo modo alla richiesta degli agenti, tanto che è dovuta intervenire una squadra Volante della Questura.
L’anziano si era visto revocare il certificato di idoneità alla guida nel 2013, proprio per essere stato sorpreso al volante senza patente.
Il ciclomotore è stato sequestrato e l’ottantenne denunciato per essersi rifiutato di sottoporsi all’alcoltest.
http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2017/02/21/news/ubriachi ‐ al ‐ volante ‐ fioccano ‐ denunce ‐ e ‐ ritiri ‐ di ‐ patente ‐ 1.14914790
UBRIACHI AL VOLANTE: FIOCCANO DENUNCE E RITIRI DI PATENTE
Controlli a tappeto dei carabinieri per la sicurezza sulle strade a Castiglione delle Stiviere 21 febbraio 2017 CASTIGLIONE DELLE STIVIERE.
Controlli a tappeto dei carabinieri per la sicurezza sulle strade.
A Castiglione delle Stiviere, i militari della stazione locale hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto dell’accertamento dello stato di ebbrezza, un 32enne moldavo residente nel Bresciano.
Il giovane era stato fermato alla guida della propria autovettura e, alla richiesta di uno dei militari di sottoporsi al test alcolemico, si è rifiutato, aggredendolo con spintoni e colpendolo al petto ed al volto.
Il carabiniere ha riportato delle lievi lesioni, mentre l’autovettura e il documento di guida di proprietà della persona denunciata sono stati posti a sequestro amministrativo.
Sempre a Castiglione i militari del Nucleo Radiomobile hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un 45enne anch'egli residente nel Bresciano.
È stato sottoposto ad esami del sangue al San Pellegrino, i cui esiti positivi hanno confermato il tasso alcolemico di 1,59 gr/l.
La patente gli è stata ritirata.
A Guidizzolo, sempre i militari del Radiomobile di Castiglione hanno denunciato per lo stesso reato un 50enne marocchino residente in zona.
L’uomo, fermato in auto e accompagnato poi in ospedale per un prelievo di sangue, è risultato che aveva un tasso di alcol nel sangue pari a 2,54: qualcosa come cinque volte oltre il limite di legge.
Ritirata la patente.
Tags NOTIZIE ALCOLICHE DALLO SPAZIO http://www.rivistastudio.com/cose ‐ che ‐ succedono/perche ‐ astronauti ‐ non ‐ possono ‐ bere ‐ alcol/
PERCHÉ GLI ASTRONAUTI NON POSSONO UBRIACARSI NELLO SPAZIO
22 febbraio 2017 Consumare alcolici durante una missione è vietato da ogni agenzia spaziale che invia esseri umani in orbita intorno alla Terra.
Il fatto è che, scrive sul suo sito la Bbc, «l’alcol ha sempre avuto un rapporto complicato con l’esplorazione spaziale, nella storia».
In realtà a meta degli anni Ottanta, nel 1985, la Federal Aviation Administration americana ha condotto uno studio per misurare gli effetti dell’alcol ad alta quota: ne era risultato che i dati registrati dall’etilometro erano gli stessi (alcuni studiosi sostengono che ciò che sperimentiamo anche durante i viaggi in aereo – quell’essere alticci dopo un singolo bicchiere di vino – in realtà è un’autosuggestione psicologica).
Eppure, ci sono ottimi motivi per cui agli astronauti è proibito di bere: «L’utilizzo di alcol e altri composti volatili è tenuto sotto controllo sulla Stazione spaziale internazionale, a causa dell’impatto che le loro componenti possono avere sul sistema di riciclo dell’acqua della struttura», ha detto a Bbc il rappresentante portavoce della Nasa Daniel Huot.
Per questo motivo, in orbita sono vietati anche colluttori, profumi e dopobarba.
E poi c’è una questione molto più evidente: mettereste mai una struttura da 150 miliardi di dollari in mano a persone che potrebbero essere in stato psicofisico alterato?
La scelta di vietare ogni tipo di alcolico a partire da 12 ore prima del decollo viene proprio da questa considerazione.
Bbc punta anche a una questione più prosaica: senza l’ausilio della forza di gravità, i gas e i liquidi delle bevande alcoliche porterebbero gli astronauti a rutti particolarmente spiacevoli.
Questa attenzione, tuttavia, non significa che le stazioni spaziali non ospitino alcol, o non diano luogo a esperimenti sulla sua fermentazione.
Nel 2015 il brand giapponese di whisky Suntory ha inviato casse del suo prodotto alla Iss, per capire come la microgravità influisce sul suo invecchiamento (e siccome l’idea generale è che lo sveltisca, lo spazio potrebbe rivelarsi un grande El Dorado per i produttori di liquori).
Nella storia dell’esplorazione spaziale l’alcol è già entrato parecchie volte: lo stesso Buzz Aldrin ha bevuto un po’ di vino confessandosi con Neil Armstrong prima di mettere piede sulla Luna nel 1969.
Un po’ come da cliché, per finire, i cosmonauti russi hanno goduto di un maggior laissez ‐ faire sul tema: si è parlato di vodka e cognac ammessi durante le missioni sovietiche.
Quando l’agenzia spaziale dei soviet ha iniziato a proibire l’alcol, pare che i lavoratori abbiano protestato vivacemente.
L’ANGOLO DELLE RICERCHE http://www.salutebellezzaonline.it/troppo ‐ alcol ‐ accelera ‐ linvecchiamento ‐ delle ‐ arterie/
TROPPO ALCOL ACCELERA L’INVECCHIAMENTO DELLE ARTERIE
Aumenta il rischio cardiovascolare, soprattutto negli uomini 22 febbraio 2017 Eccedere abitualmente con gli alcolici può far invecchiare le arterie prima del tempo: l’indurimento delle loro pareti comporta un aumento del rischio cardiovascolare, che colpisce soprattutto gli uomini.
È quanto dimostra un ampio studio pubblicato su Journal of the American Heart Association dai ricercatori dello University College di Londra.
La ricerca Per studiare gli effetti a lungo termine del consumo di alcol, i ricercatori hanno seguito per 25 anni ben 3.869
britannici, uomini e donne di età compresa fra i 30 e i 50 anni: per lo più non fumatori, in gran parte sedentari, nel 10% dei casi erano anche malati di diabete di tipo 2.
Il loro consumo di alcolici è stato monitorato nel tempo e confrontato con la rigidità delle pareti delle arterie, misurata sia a livello delle carotidi del collo che delle arterie femorali.
Poco è meglio Analizzando i dati raccolti, è emerso che le pareti delle arterie si irrigidiscono prima nei consumatori abituali di elevate quantità di alcol superiori a 112 grammi alla settimana (che equivalgono a circa dieci bicchieri di vino).
Chi invece si mantiene al di sotto di questa soglia mostra arterie più giovani ed elastiche rispetto a coloro che smettono completamente di bere: questo sembra indicare che il consumo di piccole quantità di alcol potrebbe avere un effetto protettivo nel tempo.
Donne vs uomini Questi effetti dell’alcol sull’apparato vascolare non sono stati riscontrati nelle donne, che però rappresentavano una minoranza del campione (27%) e, in genere, tendono a consumare meno alcolici: anche il numero degli astemi e degli ex ‐ bevitori era doppio tra le donne dello studio rispetto agli uomini.
Meccanismo ancora da chiarire Resta ancora da capire il meccanismo che lega il consumo di alcol alla salute delle arterie, anche se sul tavolo ci sono già diverse ipotesi.
«Alcuni sostengono che l’alcol possa aumentare il colesterolo buono HDL o ridurre l’adesività delle piastrine» e dunque la viscosità del sangue, come spiega il coordinatore dello studio, Darragh O’Neill.
«D’altro canto – aggiunge – un consumo eccessivo di alcol potrebbe attivare certi enzimi che determinano un accumulo di collagene favorendo l’irrigidimento delle pareti delle arterie».
http://it.aleteia.org/2017/02/22/scoperta ‐ scienza ‐ alcol ‐ non ‐ aiuta ‐ dimenticare/
NO, L’ALCOL NON AIUTA A DIMENTICARE.
LO DICE LA SCIENZA
L'evasione dalla realtà è possibile solo nel breve periodo 22 FEBBRAIO 2017 Se bevete per dimenticare… lasciate stare.
Gli studi condotti presso la University of Texas di Austin (nel 2011) e presso la John Hopkins University di Baltimora (quest’anno) confermano che, sebbene l’alcol faccia sicuramente dimenticare alcune cose (come ad esempio ciò che stavate facendo la notte in cui vi siete ubriacati), dall’altro lato aumenta la capacità di ricordare determinate altre cose.
L’esposizione all’etanolo (cioè all’alcol) “migliora la plasticità sinaptica in una zona chiave del cervello”.
In parole povere, bere vi farà dimenticare alcune cose (come ad esempio dove avete lasciato le chiavi, o il nome di qualcuno), ma a livello inconscio state in realtà consolidando ricordi e costruendo abitudini, che fungeranno da modelli di comportamento.
I ricercatori della John Hopkins hanno diviso dei topi di laboratorio in due gruppi.
Nell’arco di due ore, ad un gruppo è stato dato da bere solo acqua, all’altro gruppo invece solo alcol.
Poi entrambi i gruppi sono stati esposti ad un suono, seguito quindi da una scossa elettrica.
Il giorno dopo, ai roditori è stato fatto udire lo stesso suono, ma questa volta tale esposizione non è stata seguita dalla scarica elettrica.
I risultati hanno mostrato che i topi che avevano bevuto alcol erano più spaventati di quelli a cui era stata somministrata solamente dell’acqua, e ricordavano più a fondo le sensazioni della scarica elettrica.
Vale a dire, l’alcool perpetua la sensazione di paura, perché intercetta un neurotrasmettitore (il glutammato) coinvolto nella gestione dei ricordi.
Quindi sì, a breve termine l’alcol potrebbe aiutarvi ad evadere dai problemi, ma non cancellerà gli effetti di eventuali traumi passati.
UNA PROPOSTA DI CIVILTA’ http://www.pressreader.com/italy/corriere ‐ del ‐ trentino/20170222/281788513828379
PASSA IL DIVIETO DI ALCOL E FUMO IN 51 PARCHI USATI DAI BAMBINI SOLTANTO I VERDI SI ASTENGONO
Corriere del Trentino 22 Feb 2017 Francesco Clementi BOLZANO Divieto sì, ma non dappertutto.
Il sindaco Renzo Caramaschi ha sottoposto ieri alla commissione affari generali una proposta riveduta e corretta rispetto a quella originaria presentata da Marco Caruso (Uniti per Bolzano).
In sintesi: vietato consumare alcolici, portare bottiglie di vetro e fumare nei 51 parchi gioco per bambini censiti in città.
La sanzione minima sarà di 50 euro, con possibilità di «confisca».
Niente divieto invece in altri 36 campetti sportivi (destinati a un’utenza più «grandicella») e a parco Stazione, come chiedeva il centrodestra.
La commissione consiliare guidata da Judith Kofler Peintner (Svp) ha dato il via libera: tutti favorevoli tranne Chiara Rabini dei verdi, movimento contrario alla «logica dei divieti».
Il prossimo passo sarà l’elaborazione di una modifica al regolamento di polizia urbana, quindi il voto del consiglio comunale.
Il mese scorso la proposta del consigliere Caruso (accolta nella sostanza dal sindaco) finalizzata a vietare il consumo di alcolici nei parchi cittadini aveva messo in fibrillazione la maggioranza, con i giovani capigruppo di Pd (Alessandro Huber), Svp (Sebastian Seehauser) e verdi (Tobias Planer) contrari alla logica dei divieti generalizzati.
Preso atto — brontolando un po’ — della sollevazione in maggioranza, il sindaco ha approfondito la questione con il direttore dell’ufficio ambiente Renato Spazzini.
Ne è uscito un compromesso definito di buon senso da quasi tutti i consiglieri: il divieto — di consumare alcolici o bevande in bottiglia di vetro, nonché di fumare — verrà limitato a 51 aree gioco per bambini.
«Ragioni educative, ma anche di sicurezza» osserva Peintner.
La destra (con Caruso e Marco Galateo) ha provato a rilanciare sui 36 campetti sportivi, ma per ora questi ultimi sono esclusi.
Accolta invece dal sindaco la richiesta di dare ai vigili la possibilità di «confiscare», ovvero svuotare sul posto, le bottiglie di alcolici.
50 La sanzione minima (in euro) proposta per chi trasgredisce Limitazioni Esclusi dalla misura i 36 campetti sportivi Prevista la «confisca» delle bottiglie
CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
http://www.firenzetoday.it/cronaca/santa ‐ croce ‐ piazza ‐ ubriaco ‐ febbraio ‐ 2017.html
MOVIDA IN SANTA CROCE: UBRIACO PERDE LA TESTA, PANICO TRA I PASSANTI Il ventunenne è stato portato via dai carabinieri Redazione 22 febbraio 2017 10:52 Ubriaco a tal punto da prendere a calci le auto che passavano in Via Verdi.
Non contento se l'è presa anche con i passanti e le vetture in sosta.
Protagonista un 21enne fiorentino che la notte scorsa ha perso la testa in strada dopo che il personale di una discoteca di Santa Croce si era rifiutato di farlo entrare nel locale notturno perchè palesemente alterato.
Uno "spettacolo" avvenuto nelle notti della movida del centro storico che ha quindi richiesto l'intervento dei carabinieri.
Il 21enne ha anche tentato di allontanarsi verso Sant'Ambrogio, passando da via Pietrapiana, ma è stato bloccato.
Il giovane, già noto alle forze dell'ordine, era talmente su di giri che è stato richiesto l'intervento del 118.
Sottoposto ad alcol test si è scoperto che aveva un livello di alcol nel sangue pari a 2,66 g/l, oltre cinque volte il consentito.
I militari dell'Arma sono stati a loro volta insultati.
Il 21enne, una volta capito che stava per essere portato in caserma, ha cominciato a dimenarsi danneggiando anche l'auto di servizio.
E' stato portato via per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
http://www.quinewsfirenze.it/firenze ‐ ubriaco ‐ sfregia ‐ le ‐ auto ‐ e ‐ sputa ‐ ai ‐ carabinieri.htm
UBRIACO SFREGIA LE AUTO E SPUTA AI CARABINIERI MERCOLEDÌ 22 FEBBRAIO 2017 Un giovane in preda all'alcol ha creato il caos tra i passanti davanti a una discoteca del centro bersagliando tutti con grida e offese FIRENZE — Quando i carabinieri sono arrivati nelle vicinanze della discoteca Bamboo, alcuni ragazzi stavano cercando di trattenere il giovane, un 21enne ben noto alle forze dell'ordine per i suoi precedenti.
Fuori di sé per l'alcol ingerito, non faceva che prendere a male parole chiunque gli capitasse a tiro.
Alla vista dei militari, ha tentato di allontanarsi in direzione di via Pietrapiana sempre insistendo nel suo atteggiamento molto aggressivo.
Dalle testimonianze raccolte intanto dai carabinieri è emerso che il ragazzo aveva tentato poco prima di entrare in discoteca.
Poi ha iniziato a colpire sia le auto parcheggiate che quelle in transito lungo via Verdi.
Alla fine i carabinieri sono riusciti a fermarlo chiedendo poi anche l'intervento del 118.
Una volta portato a bordo della gazzella dei carabinieri, il ragazzo se l'è presa anche con quella, cominciando a tirare calci che hanno mandato il vetro del finestrino fuori dalle guide dello sportello posteriore sinistro.
Non contento, il 21enne se ha pure sputato addosso ai militari.
Dopo essere stato visitato dal personale medico, il ragazzo è stato trovato con un tasso di alcol nel sangue pari a 2.66, vale a dire più di 5 volte oltre il consentito.
Alla fine per lui sono scattate la manette per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
L'IMPEGNO DELLE FORZE DELL'ORDINE NEL CONTRASTARE I PROBLEMI DERIVATI DAL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI http://www.portogruaro.net/news/scheda.php?categoria=13&news=47616
DROGA E ALCOL, CONTINUANO I CONTROLLI DEI CARABINIERI
22 ‐ 02 ‐ 2017 ‐ Portogruaro Redazione Online In questo fine settimana i carabinieri hanno messo in atto una nuova operazione antidroga.
Solo nel territorio portogruarese, i militari hanno fermato un 25enne di Caorle che, in seguito ad un’evidente innaturale tensione manifestata alla vista dei carabinieri, è stato sottoposto a perquisizione personale.
Il ragazzo è stato trovato in possesso di circa 2 grammi di marijuana.
Analoga operazione per un 23enne di Portogruaro trovato in possesso di circa 1,9 grammi di marijuana.
Per entrambi i giovani è stata redatta la prevista segnalazione alla Prefettura lagunare quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Infine, nell’ambito dei servizi volti a prevenire incidenti stradali, i militari hanno sorpreso un 37enne della zona alla guida della propria autovettura con un tasso alcolemico ben superiore al livello consentito.
L’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria con l’ulteriore pena accessoria del ritiro temporaneo della patente di guida.
http://firenze.repubblica.it/sport/2017/02/21/news/per_fiorentina ‐ borussia_in_arrivo_4_mila_tifosi_ordinanza_anti_alcol ‐ 158877169/
PER FIORENTINA ‐ BORUSSIA IN ARRIVO 4 MILA TIFOSI: ORDINANZA ANTI ALCOL
I supporter tedeschi arriveranno già da domani pomeriggio 21 febbraio 2017 Saranno circa 4.000
i tifosi del Borussia Moenchengladbach che arriveranno a Firenze, in parte già da domani pomeriggio, per assistere al match di Europa League contro la Fiorentina che si gioca giovedì prossimo alle 20.45
all'Artemio Franchi.
I supporter tedeschi hanno già virtualmente riempito il
'formaggino' ‐ esaurito ‐ ma hanno anche comprato biglietti su internet per la curva Ferrovia e il settore Maratona.
In parte, dunque, si ritroveranno gomito a gomito coi tifosi viola.
Secondo la polizia tedesca, i tifosi del Borussia "sono soliti riunirsi e intrattenersi nelle piazze delle città ospitanti consumando alcolici anche in quantità elevata".
Per questo, monumenti ed edifici del centro saranno controllati dalle forze dell'ordine.
Inoltre stamani il prefetto Alessio Giuffrida ha firmato un'ordinanza anti alcol che vieterà dalle ore 13 di domani, mercoledì 22 febbraio, alle ore 3 di venerdì 24 la vendita da asporto di alcolici e superalcolici in vetro o lattine in tutti gli esercizi pubblici (e ambulanti) del centro storico, viali di circonvallazione compresi.
Dalle ore 7 del 23 febbraio alle 3 del 24 febbraio, inoltre, stesso divieto verrà applicato in tutti gli esercizi pubblici all'esterno dello stadio, nell'area compresa nel perimetro Piazza delle Cure ‐ Viale dei Mille ‐ via Pacinotti ‐ via del Pratellino ‐ via Campo d'Arrigo ‐ viale De Amicis ‐ via Lungo l'Affrico ‐ piazza Alberti ‐ viale Ojetti ‐ viale Righi ‐ Viale Volta.
TRIBUNALE ECCLESIASTICO: LE CAUSE PIU’ RICORRENTI DEGLI ANNULLAMENTI DI MATRIMONIO AL TRIBUNALE ECCLESIALE DI SALERNO SONO I PROBLEMI DI ALCOL, GIOCO E DROGA.
http://lacittadisalerno.gelocal.it/salerno/cronaca/2017/02/22/news/droga ‐ alcol ‐ e ‐ gioco ‐ e ‐ la ‐ coppia ‐ scoppia ‐ 1.14918935
DROGA, ALCOL E GIOCO: ECCO COME LA COPPIA SCOPPIA
Molti matrimoni cancellati per ludopatia e abuso di stupefacenti.
Tempi celeri: un anno per la sentenza e avvocato gratis di Tommaso Siani 22 febbraio 2017 SALERNO.
Ci sono le persone incapaci di esprimere i propri sentimenti; oppure chi, come nel caso di stranieri, approfitta delle nozze per regolarizzare la sua posizione; chi non vuole figli e chi, invece, ha problemi di alcol, gioco o droga.
È questa la casistica più ricorrente degli annullamenti di matrimonio al tribunale ecclesiastico di Salerno.
Un ufficio giudiziario profondamente rinnovato da Papa Francesco attraverso il Mitis Iudex entrato in vigore nel dicembre 2015.
Ed il primo in Italia a recepire la riforma del Pontefice inaugurando così, sabato prossimo, con la prestigiosa presenza di monsignor Giuseppe Sciacca, segretario del Supremo tribunale della Segnatura Apostolico, il suo nuovo anno giudiziario.
Una ripresa delle attività del tribunale, dopo un anno trascorso a smaltire gli arretrati, proprio per arrivare pronti al 2017 con le regole stabilite dal Papa.
Il diktat di Papa Francesco.
Ieri mattina, nel Salone degli stemmi del Palazzo arcivescovile, monsignor Michele Alfano, vicario giudiziale del tribunale ecclesiastico metropolitano, e don Pietro Rescigno, vicario giudiziale del tribunale ecclesiastico interdiocesano salernitano, hanno spiegato la ratio della riforma.
A cominciare dall’organizzazione: dal gennaio dello scorso anno è sparito il Tribunale ecclesiastico interdiocesano Salernitano ‐ Lucano (con competenza anche sulla Basilicata) ed è nato il Tribunale ecclesiastico interdiocesano salernitano, con competenza solo sulle diocesi della provincia.
In ognuna, inoltre, è attivo un tribunale che avrà competenza specifica solo sulle cause relative alle richieste di annullamento per matrimonio “rato non consumato”).
La celerità dei processi.
Papa Francesco, oltre alla prossimità anche geografica degli uffici giudiziari diocesani, ha chiesto anche che i procedimenti siano rapidi e semplici.
Scompare, dunque, la “doppia conforme”, ossia la necessità di un secondo passaggio, dopo la sentenza del tribunale locale, all’ufficio regionale di Napoli per l’esecutività.
Questo iter, di fatto, portava ad una dilatazione dei tempi del giudizio.
Per arrivare ad una sentenza definitiva, in media, occorrevano due anni.
Ora la sentenza del tribunale ecclesiastico provinciale è di fatto subito esecutiva ed arriva entro un anno.
In caso di appello entra in gioco il tribunale Metropolita.
C’è poi una ulteriore novità, quella cioè del processo breve.
Se il matrimonio è stato contratto da pochi mesi, la prova della nullità è già disponibile e c’è accordo tra le parti, la richiesta di nullità può essere inviata al vescovo della diocesi che, a sua volta, la gira al tribunale.
Si fissa l’udienza e, in tre mesi, c’è l’annullamento.
Il difensore d’ufficio e il gratuito patrocinio.
Viene rinforzata la figura del patrono stabile, il difensore d’ufficio.
Il suo compito è quello di ricevere i ricorrenti che ne fanno richiesta e dare loro un consulto legale.
Quindi assumere la loro difesa.
Chi ricorre al patrono stabile (a Salerno è l’avvocato Giancarlo Giordano) non deve nulla in termini economici, ma pagare comunque le spese fisse di giudizio, che ammontano a complessivi 525 euro.
Il servizio legale, infatti, reso dal professionista è retribuito attraverso i fondi dell’8 per mille.
Chi invece vuole un difensore di fiducia potrà farlo attingendo dall’Albo specifico.
Chi segue questa strada oltre alle spese di giudizio (che sono comprensive anche delle perizie), dovrà pagare l’onorario al legale.
Mediamente il costo di una causa di annullamento può oscillare tra i 1500 e i 4mila euro.
I casi di annullamento.
Negli ultimi dieci anni (escluso il 2016 quando il tribunale non ha accettato procedimenti per adeguarsi alla riforma voluta dal Papa) sono state 912 le cause di nullità matrimoniale iscritte a ruolo e 816 decise con sentenza.
Di queste quelle risolte positivamente per il ricorrente (o i ricorrenti) sono state 693, quelle respinte dai giudici 123.
Scendendo poi nel particolare, il 40% dei ricorrenti ha ottenuto l’annullamento perché il coniuge ha escluso uno dei canoni fondanti del sacramento, quello dell’indissolubilità del vincolo matrimoniale.
In questa casistica rientrano anche i cosiddetti “matrimoni misti”, in particolare quelli tra italiani e stranieri.
Spesso vengono annullati quando si dimostra che uno dei due coniugi, quello straniero, si è sposato per mera convenienza, magari per regolarizzare la sua posizione.
A seguire (il 30% dei casi) perché uno dei due non vuole avere figli.
Infine il 25% degli annullamenti è sancito per incapacità ad assumere gli oneri coniugali.
Sono sempre più i matrimoni che naufragano per problemi psicologici o psichiatrici dei due coniugi; incapacità di sentimenti d’amore verso il coniuge, inadeguatezza a sostenere gli impegni della vita insieme.
In questa categoria sono compresi anche gli annullamenti legati al consumo di droga, alcol o vizio del gioco (ludopatia) di uno dei coniugi.
Un fenomeno, questo, in forte e preoccupante crescita.