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DI NUOVO SOTTO ATTACCO LA LIBERTÀ D’ESPRESSIONE
VEGLIA NAZIONALE
Nel 2013 anche grazie alle nostre veglie è stato bloccato l’iter del DDL Scalfarotto che di fatto
istituiva il reato d’opinione per chiunque esprimesse un pensiero non allineato al potere in tema di
famiglia e sessualità. Oggi, quattro anni dopo, il pericolo dittatura che sembrava essere uscito dalla
porta rientra dalla finestra in una veste ancor più pericolosa perché riguarda la libertà di
esprimersi a 360 gradi.
Si tratta del DDL n. 2688 (XVII legislatura) sulle cosiddette “fake news”.
In sintesi il DDL prevede una multa fino a 5 mila euro per «chiunque pubblichi o diffonda» online
«notizie false, esagerate o tendenziose che riguardino dati o fatti infondati o falsi». Se poi la «fake
news» è tale da «destare pubblico allarme», o «fuorviare settori dell’opinione pubblica», l’articolo
2 aggiunge ai 5 mila euro di multa anche un anno di reclusione. Quando poi si promuova una
«campagna d’odio» contro un individuo, o si possa «minare il processo democratico, anche a fini
politici», gli anni di reclusione diventano due e l’ammenda sale a 10 mila euro».
Ma chi stabilisce che una notizia sia falsa, esagerata o tendenziosa?
Chi stabilisce dove e quando si tratta di una campagna d’odio o quando si “mina il processo
democratico”?
Se ad esempio durante le campagna per la Brexit si fossero riportate notizie a favore dell’uscita
della GB, queste sarebbero state definite “fuorvianti” rispetto all’opinione pubblica? E soprattutto
perché queste sanzioni non sono previste per i giornalisti?
Nell’indifferenza generale stiamo entrando nel pieno regime totalitarista, ogni voce dissonante
potrà essere giudicata una “fake news” e dunque perseguita . Se il testo dovesse passare dunque,
sarà ancora possibile esprimere opinioni contrarie all’aborto, ad esempio? E alle unioni civili? Sarà
possibile esprimere legittimo dissenso pubblicamente di fronte alla legge sul biotestamento che il
nostro Parlamento si appresta a discutere e che di fatto apre all’eutanasia omissiva? Sarà possibile
dire no senza venire accusati, perseguiti e zittiti?
Di fronte a questo attacco alla libertà d’espressione, e quindi alla giustizia e alla verità, le Sentinelle
in Piedi non possono rimanere differenti.
Ecco perché SCENDIAMO TUTTI IN PIAZZA,
ciascuno nella propria città, nel
week end del 24-25-26 marzo.
La libertà è troppo preziosa per stare a guardare mentre il potere la schiaccia, non possiamo
lasciare che questo testo venga discusso e passi senza una mobilitazione, per questo ancora una
volta, le Sentinelle si alzano in piedi!
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https://www.enzopennetta.it/2017/02/febbraio-2017-gli-ultimi-giorni-della-libera-informazione/
Per leggere l’intero DDL, clicca sul link seguente
http://download.repubblica.it/pdf/2017/politica/gambaro.pdf