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FEBE
RAtO 2017
catania Brovinala e*mee
pagemrue" {eri n'lattina
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conferenza per gli alunni deitre terze della lVledia "Virgiliot'
AceogEÉes?ua e pffiffitr& dflgemetre
«Daà ragazuÉ E#uÉffi§?e sÉrn-din"imi»
1;;,1#$iffit
clialunnidella
MedÌa hanno
Tra le tante testimonianze,
quella diAbdullah, 22 anni,
teni
del viagsio è
della differenza di
gambiano ecatanesedi.
adozione che lavora per
I'associazione lsola Quassud
«Quila mia seconda casa»
sviluppo, daSlati dove è la gùerra che
comanda. Per questi ultimi, il viaggio
è sempre cadco di speranze e paure,
un viaggio non sempte voluto, con
ùnavaligia\,,uotÀdi cose materiali ma
piena dj dolore.
Come cì racconta Abdullah, 22enne,
di origlne gambiana, da4anni aCataÌÌia. Lui si sente cat4nese d'adozione,
nel capoluogo etneo ha trovato la sua
seconda casa, gtazie ancbe all'accoglienza trovata, al lavoro dell'associa-
zione "lsoh quassud". 'Mi
lIovo bene a Catania - evi
denzia Abduliah -, faccio
«Ogni individuo ha diritto allalibertà
di movimento e di residenza entro i
parte di un gruppo tealrale
conJìni di ogni stato. ogni individuo
ha dirifto di lasciare quÀlsiasi Paese,
incluso il proprio, e di ritornare nel
ptop o Paese». sono queste le parole
che compongono l'articolo 13 della
Dichiarazione universale dei diritti umeni; parole che spesso vengono
menticate da Covemi e pÀatiti politici
che guardano con difidenza all'accoglienza. Siàtidove sipieferiscono reaIizzare muai per arreslare ciò che invece devè essere un didtto, sancito,
per ogni uomo, la libertà di movimento; per poter essere uomini cittadÌni
Ouassud", facciamo spettacoli per I'itaiia; faccio anche
il cuoco, prepaEndo piatti
di
delmondo.
Tematica importante, profondÀ e
soprattutto attuale questa legata al
tema dell'accoglienza, della libertà di
movimento, affrontata
mattina
dagli studenti delle lefl e classi, delle
sezioni C,M ed l, della scuola mediÀ
"Vjrgilio", accoglìendo e facendo proprio un'iniziativa lanciata dal Seneto
della Repubblica. «E' importante peri
ragazzi, ffasversaÌmente a quella che
èla progettualità relativealtema del
lacitledinanza e della Costitu?ione -
ie
evidenzia la preside della scuola media "Virgilio", AngelÀ Santangelo - ri-
dell'associazione "lsola
gambiani. Il mio viaggio è
stato durissimo, è durato
treanni.Sonouscitodacasa
mia senza un centesimo,
quindi ho lavorato.in tanti
*:
Paesi per aiuscire ad affivare in Sicilia. E'stato du ssimo. Ho visto tante cose". La
flettere sull'uomo, sul diritto di muoversi,divivere unavita sempre dignitosa e cercare di avere come aspirazione il miglioramento delle aondizioni di ciascuno. I ragazzihanno adelito conmolto entusiasmo, hanno dflettuto in maniera positiva; anche
perché sono loro la futuraclasse dirigente di domani, ed è importante, in
questo momento;chesi riescaa capire che tutti hanno diritto alla vita, al
rispetto. Siamo assistendo ad unadegenerazione, ad una ihjusura neiconfronti di quelliche sono diritti fonda-
mentalì"Gli studentl si soro soffermati, in
particolare, sul tema del viaggio,sulla
differenza di trattamènto tra gli uo-
uvirgilio",
','
,
dall'inizio delm.s.) La scuola media
I'anno scolastico è h'a le 15 scuole scelte in tutta
Italia (è I'udca scuola siciliana), per partecipare al
progetio "senato deiEgazzi", il "senato iab", voluto dal Senato della Repubblica. All'inlerno del
sitoistituzionale
è
possibiletrovare tutii i proget:
ii realizzati dagli studeoli delle diveEe scuole che
aderiscono aÌf iniziativa,perla "Virgilio" l'ultimo
interiTento guardapropdo all'afficolo 13 della Di-
chiarazione univelsale dei diritti umani.
vocedi Abdullah siferma.un nodo allagolalo blocce, quando pensael passato, al suo viaggio, Persdrammatizzare gli chiediamo quale piatto della
cucinacatànesepreferisce,ìa sposta
è un lrionfo: "l arancino"€d il sorriso
toma a fisplendere nel suo volto.
Abdullah, alLa scuola media Virgilio, ieri mattina è a ivato con Emanlrela Creco. dell'associazione "lsola
Quassud", e Abass, 1genne del Malì,
troppo timido per parlare.
All'appuntamento era presente an-,
che i1 sindaco, Maulo Mangano, che
ha sottoÌineato Ì'importanza dell'evento ed il comandante dei Vigilì urbani, Antonino La Spina.
MAfrV
s@mùC.E