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 SINDACATO AUTONOMO TRENTINO D.E.L.S.A. Alla c.a. di tutti gli organi di informazione e degli iscritti
COMUNICATO STAMPA
Trento, 22 febbraio 2017
OGGETTO: DOMANI IL PRONUNCIAMENTO DEL CONSIGLIO
COMMISSARIAMENTO DEGLI UFFICI SCOLASTICI TRENTINI
DI
STATO
SUL
Si terrà nella giornata di domani, giovedì 23 febbraio 2017, l'atteso pronunciamento da parte del
Consiglio di Stato sulla questione commissariamento degli Uffici Scolastici della Provincia
Autonoma di Trento.
I fatti sono ormai noti: il 12 dicembre scorso, l'arrivo del commissario Daniela Beltrame presso gli
uffici scolastici di via Gilli, al fine di procurarsi personalmente la documentazione che provasse
l'effettiva e corretta esecuzione dell'ordinanza emessa dai giudici di Palazzo Spada e che
prevedeva il reinserimento, nella graduatoria di quarta fascia della scuola primaria, di 164 maestri
abilitati ( patrocinati da Sindacato Delsa) nonché la conseguente riassegnazione degli incarichi ai
docenti secondo le graduatorie correttamente riformulate.
Il commissario, che rilevava (così scrisse di suo pugno in una dettagliata relazione inviata ai giudici
di palazzo Spada e diffusa alla stampa lo scorso gennaio) “un’oggettiva mancanza di trasparenza
tale da rendere impossibile la valutazione dell’avvenuta o non avvenuta esecuzione corretta e
completa all’Ordinanza” , si era presentata per prendere fisicamente possesso degli uffici scolastici
e per eseguire gli accertamenti del caso. Fu però, in quella occasione, trattenuta dagli avvocati
della Provincia di Trento che ritenevano illegittimo il suo intervento e sulla scorta di questa
convinzione le impedirono di insediarsi, mettendo in dubbio la legittimità della sua azione (vista, a
loro dire, l'assenza di contestazioni da parte dei ricorrenti).
Nell' udienza di domani, fissata proprio su richiesta della commissaria, i giudici di Palazzo Spada
dovranno quindi esprimersi su quanto accaduto e in particolare su come e se procedere con
l'attività commissariale (momentaneamente sospesa in attesa del pronunciamento). La domanda
è se possa o meno essere corretto il comportamento di un'amministrazione che, di fronte alla
specifica richiesta di presenza fisica negli uffici da parte di un pubblico ufficiale, si rifiuta di
corrispondere alle richieste dello stesso nell'esercizio della sua funzione.
Tra le ipotesi, neanche tanto remote, la possibilità che l’intero fascicolo sulla vicenda sia trasferito
alla Procura della Repubblica per l'accertamento delle eventuali responsabilità (personali,
evidentemente) dei soggetti intervenuti nella vicenda (avvocatura compresa) per impedire di fatto
l'insediamento di un pubblico ufficiale che voleva e doveva sovrintendere all'applicazione dell'
ordinanza ed eventualmente sostituirsi all'amministrazione in caso di inadempienza.
"E' fondamentale, allo stato attuale, accertare le precise responsabilità dell'amministrazione in
ordine all'eventuale mancata e corretta applicazione dell'ordinanza o quantomeno per non aver
fornito un'adeguata documentazione al pubblico ufficiale" - afferma il Presidente di Delsa Mauro
Pericolo - "ci auguriamo naturalmente che a presiedere l'udienza ci sia lo stesso Presidente della
VI sez. del Consiglio di Stato, G. Caracciolo, che diede mandato al commissario di insediarsi a
Trento e a cui la commissaria ha inviato tutte le proprie considerazioni sull'accaduto. Vicende
come questa finiscono per svilire l'immagine stessa della nostra Provincia: l'autonomia non può
diventare uno scudo per aggirare le regole, né tantomeno per negare i diritti ai cittadini trentini che
( è proprio il caso di ricordarlo) sono prima di tutto Italiani ed Europei".
SINDACATO D.E.L.S.A.
(Diritti Europei dei Lavoratori Sindacato Autonomo)