PTOF - Istituto Comprensivo Bosa

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Transcript PTOF - Istituto Comprensivo Bosa

Istituto
Comprensivo
BOSA (Or)
Presidenza e Segreteria Via Canonico Puggioni , 08013 BOSA (Or)
Tel. 0785/373218
0
Bosa
INDICE
Informazioni e orari di ricevimento
2
Calendario scolastico e orario delle lezioni
3
Curricolo verticale
4
Finalità generali e Obiettivi Formativi Prioritari
9
Analisi del territorio
10
Priorità, traguardi e obiettivi
11
Proposte e pareri dal territorio e dall’utenza
14
Organizzazione e organigramma
16
Azioni coerenti con il PNSD
22
Scelte conseguenti ai risultati INVALSI
24
Piano di miglioramento
25
Valutazione, autovalutazione e BES
29
Offerta formativa
30
Progetti d'Istituto
31
1
Premessa
-Il
presente Piano triennale dell’Offerta Formativa,relativo all’Istituto Comprensivo di Bosa, è elaborato ai
sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015,n.107, recante la “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
-il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della Scuola e delle
scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot.
3895/A15 del 05/10/2015;
-il piano è stato assunto come proprio dal Collegio dei Docenti e aggiornato nella seduta del 21 dicembre 2016;
-il piano aggiornato è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 22 dicembre 2016 ;
-il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della Scuola.
L’ISTITUTOCOMPRENSIVO STATALE di BOSA
è costituito da:
Scuola dell’infanzia di
Bosa-Suni-Montresta-Tresnuraghes-Scano Montiferro-Cuglieri
Scuola primaria di
Bosa-Suni-Montresta-Tresnuraghes-Scano Montiferro-Cuglieri
Scuola secondaria di 1° grado
Bosa-Suni-Tresnuraghes-Scano Montiferro-Cuglieri
con un totale di 1159 alunni.
INFORMAZIONI E ORARI DI RICEVIMENTO
La sede della Dirigenza e della Segreteria amministrativa è situata presso la scuola media n°1 G Biddau, Viale
Giovanni XXIII Bosa.
TEL. 0785-373218- 373295
FAX 0785/377548
EMAIL:ORIC82800C@ ISTRUZIONE.IT
La segreteria riceve dalle ore 10:30 alle ore 12:30
IL Dirigente riceve dalle ore 11.30 alle ore 12.30 previo appuntamento
Sede
Bosa
Bosa
Bosa
Bosa
Bosa
Montresta
Montresta
Suni
Suni
Suni
Cuglieri
Cuglieri
Cuglieri
Scano di Montiferro
Scano di Montiferro
Scano di Montiferro
Tresnuraghes
Tresnuraghes
Tresnuraghes
Scuola-Plesso
Infanzia-Collodi
Infanzia-Rodari
Primaria-Nurchi
Primaria-Scherer
Secondaria Primo grado
Infanzia
Primaria
Infanzia
Primaria
Secondaria Primo grado
Infanzia
Primaria
Secondaria Primo grado
Infanzia
Primaria
Secondaria Primo grado
Infanzia
Primaria
Secondaria Primo grado
Via
Via G Pischedda
Via Angioi
Via G Pischedda
Via C Puggioni
Viale Alghero
Via Roma
Via Roma
Via Tinnura
Vico B Roma
Via XXV Aprile
Viale delle Rimembranze
Viale delle Rimembranze
Viale delle Rimembranze
Corso Vittorio Emanuele
Corso Vittorio Emanuele
Corso Vittorio Emanuele
Via Cesare Battisti
Via Cesare Battisti
Via Cesare Battisti
2
Tel.
0785/373218
0785/373824
0785/373218
0785/373218
0785/373219
0785/30001
0785/30001
0785/34280
0785/339049
0785/34762
0785-39607
0785-39607
0785-39607
0785-32065
0785-32065
0785-32067
0785-35508
0785-35508
0785-35034
CALENDARIO SCOLASTICO
•
Avvio delle attività didattiche: 12 Settembre 2016
•
Quattro giornate di sospensione delle lezioni: lunedì 31 Ottobre 2016, martedì 28 febbraio 2017,
mercoledì 26 e giovedì 27 aprile 2017 deliberate dal Collegio dei Docenti il 30.06.2016 e dal Consiglio d’Istituto
a luglio 2016.
•
Altre interruzioni delle attività didattiche come da calendario scolastico regionale.
Termine attività didattiche:
•
Scuola primaria e secondaria di primo grado: 10 giugno 2017.
•
Scuola dell’infanzia 30 giugno 2017.
ORARIO DELLE LEZIONI
Scuola dell’Infanzia
Bosa:
dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.30.
Suni:
dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 15.30, dalle 15.30 alle 16,30
Il sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00
Montresta:
Tresnuraghes:
Scano Montiferro:
Cuglieri:
dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 16,30
dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 16,30, il sabato dalle 8,00 alle 13,00
dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 16,30, il sabato dalle 8,00 alle 13,00
dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 16,30, il sabato dalle 8,00 alle 13,00
Anticipatari: i bambini anticipatari termineranno le lezioni immediatamente dopo il pasto.
Scuola Primaria
Bosa:
Suni:
Montresta:
Tresnuraghes:
Scano Montiferro:
Cuglieri:
Scuola Secondaria
Mattino
Pomeriggio
classi TN: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30, il martedì dalle ore 8.30
alle ore15.30
classiTP: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30 , comprensivo dell’ora di
mensa
dal lunedì al venerdì dalle ore 8.10 alle 13.40, il martedì dalle ore 8.10 alle ore 16.10
classi TP: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30 , comprensivo dell’ora di
mensa,
dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.30
dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.30
dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.30
dal lunedì al sabato: dalle ore 8.30 alle ore 13.30;
(solo per le classi a tempo prolungato): martedì e venerdì dalle 13:30 alle 16.30,
comprensivo dell’ora di mensa.
3
CHE COS'È’ IL PTOF?
La Legge 107 del 2015 ha tracciato le nuove indicazioni per l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa che
avrà una durata triennale, potendosene disporre l’aggiornamento di norma entro il mese di ottobre di ciascun
anno scolastico. L’art.3 del DPR n.275 del 1999 è stato difatti riformulato dal comma 14 della legge appena
citata che ha cambiato le modalità di elaborazione del documento identificativo dell’offerta formativa della
Scuola, affidando un ruolo di indirizzo al Dirigente Scolastico, chiamato nella nuova previsione normativa,
oltre che ad adottare le scelte di gestione e amministrazione, a definire le linee guida delle attività della
scuola attraverso apposito Atto di indirizzo. La legge assegna al Collegio Docenti la progettazione e
l’elaborazione del piano la cui definitiva approvazione compete al Consiglio di Istituto.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è il documento ideato dal Collegio dei docenti con cui ogni
scuola comunica, ai componenti la comunità scolastica - personale, alunni, genitori, istituzioni del territorio –
tanto la progettazione educativa e didattica quanto le ragioni pedagogiche a loro sostegno.
Esso rappresenta innanzitutto le priorità che la Scuola si è data nel perseguimento del proprio compito
istituzionale, identificando gli obiettivi e gli strumenti idonei al miglioramento della sua offerta.
Una volta approvato dal Consiglio di Istituto, diventa il mezzo con cui l’Istituto si impegna con il territorio e
impegna quest’ultimo nel conseguimento dei traguardi. Come ogni piano deve prevedere tempi di attuazione
e revisione delle azioni che programma e intraprende. Questa è la qualità fondamentale che riteniamo abbia il
nostro PTOF: la coerenza, la chiara descrizione di ciò che deve essere fatto. La chiarezza che serve a noi tutti
non perché tutto debba e possa andare bene, ma perché ogni anno possiamo individuare cosa è andato bene
e cosa no. Questo documento ci dà l’occasione, le circostanze, i tempi, gli strumenti indispensabili di questa
continua verifica, di questo necessario cambiamento. Ad esso si assegna il compito di garantire la vitalità della
scuola.
Per descrivere l’insieme degli intenti concreti di questo documento occorre illustrare innanzitutto il progetto di
Curricolo verticale, per la cui integrale lettura si rimanda al documento allegato.
IL CURRICOLO VERTICALE
Premessa
Descrive le competenze di apprendimento e comportamento che i docenti di questo Istituto si aspettano
acquisite dai propri studenti al termine di ogni anno e ordine di frequenza. Insegnanti delle Scuole
dell’Infanzia, Primaria e Secondaria hanno lavorato insieme in particolare sulla definizione delle concrete
azioni che un alunno deve saper produrre (obiettivi di competenza e abilità) per affrontare il passaggio all’
ordine di Scuola immediatamente successivo.
Questa descrizione è dunque l’impegno che i tre ordini di Scuola dell’I.C. Bosa prendono tra loro e con
l’Istituto di: a) studiare e assumere la soluzione didattica più conforme a quel risultato; b) verificare
innanzitutto il conseguimento di questi obbiettivi essenziali; c) adottare prove identiche per classi parallele di
periodica (iniziale, quadrimestrale e finale) verifica dei risultati di Istituto sulle discipline del miglioramento
scolastico (Italiano, Matematica, Inglese; d) agire sulla base degli esiti di queste prove per consentire la
possibilità del recupero di eventuali ritardi e) adottare la forma di recupero più rispondente al bisogno
personale.
Riportando la descrizione di azioni comuni e conseguenti, di modalità di recupero che rompono lo
schema fisso della singola classe, dando la possibilità a docenti di Scuola Primaria di intervenire nel recupero
del primo anno di frequenza scolastica della Scuola Secondaria di I grado, l’Istituto sta attribuendo al recupero
un interesse comunitario, di tutta la comunità professionale, alla ricerca del risultato e alla tempestività degli
interventi di rettifica.
Dare alle competenze un ruolo centrale nel curricolo vuole dire sostenere chiaramente che le conoscenze
e le abilità, dei vari ambiti disciplinari, sono parte dell'importante e complesso processo di crescita che, per
essere veramente tale, non può fare a meno di riconoscere il ruolo importante che l'aspetto emotivo, la
motivazione, la volontà assumono nel processo e nella costruzione della vita di ciascun individuo.
L'art. 8 del D.P.R. n.275/1999 traccia il quadro di responsabilità in cui inserire le più recenti Indicazioni
nazionali per il curricolo del I ciclo di Istruzione (2012), definendo:
i compiti dello Stato,
a)
gli obiettivi generali del processo formativo;
4
b)
gli obiettivi di apprendimento relativi alle competenze degli alunni;
c)
le discipline e le attività costituenti la quota nazionale dei curricoli;
d)
gli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni.
E delle singole istituzioni scolastiche, cui spetta:
a)
definire nel piano dell'offerta formativa il curricolo obbligatorio per i propri alunni
b)
determinare il curricolo a partire dalle effettive esigenze degli alunni concretamente rilevate e sulla
base anche della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento;
c)
definire il curricolo della singola istituzione scolastica anche attraverso l'integrazione tra diversi sistemi
formativi sulla base di accordi, protocolli di intesa, convenzioni con enti pubblici e/o privati.
Il curricolo esplicita le finalità, i traguardi, gli obiettivi, i contenuti, i metodi, i tempi, le formule organizzative, i
soggetti impegnati, i percorsi didattici, gli strumenti e i supporti didattici, i criteri e gli strumenti di verifica e di
valutazione, le eventuali opportunità e/o situazioni di recupero, il consolidamento, lo sviluppo e il
potenziamento.
Il curricolo d'istituto rappresenta la sintesi della progettualità formativa e didattica della nostra scuola,
muovendo dalle esigenze formative dei nostri allievi, dagli esiti da garantire, dai vincoli e dalle risorse presenti
nel nostro contesto territoriale.
La verticalità del curricolo
La prospettiva chiara della verticalità nelle Indicazioni è data proprio dall'impianto curricolare che si
declina in progressione dai 3 ai 14 anni.
La struttura interna, sia dei campi di esperienza che delle discipline, in genere, è mantenuta omogenea nei
diversi livelli scolastici. Anche i traguardi di sviluppo delle competenze sono indicati in sequenza e in
progressione proprio per favorire una lettura in verticalità degli assetti curricolari.
E' un progetto coerente, pensato per un ottimale apprendimento da parte del bambino/ragazzo, che
comunica, fortemente, l'idea che deve esistere una responsabilità condivisa dagli insegnanti (in tutti e tre i
livelli) nel garantire una formazione essenziale a tutti i ragazzi:
la capacità di capire e saper risolvere un compito complesso o nuovo, di natura pratica o intellettuale, in
diverse situazioni, attivando la volontà, le conoscenze, le abilità possedute, “spendibili" nelle diverse
situazioni della vita .
Spetterà, comunque, al collegio dei docenti stabilire e fissare le competenze che intende far acquisire con
il curricolo d'istituto.
Le fasi del progetto
Le attività per realizzare il nostro curricolo verticale si articolano nell'arco del triennio di vigenza del PTOF.
Primo anno:
- riunione tra i responsabili d’intersezione, d’interclasse e di dipartimento e la funzione strumentale per
individuare e condividere un lessico pedagogico comune e per ipotizzare un'idea di curricolo che andrà
verificata ;
- raccolta dati riguardanti le prove quadrimestrali e la loro consegna alla F.S. Valutazione.
- riunione a ottobre tra i componenti d’intersezione, d’interclasse e del dipartimento, per elaborare gli
obiettivi in uscita per ogni classe, gli obiettivi in uscita per le classi ponte e quelli in entrata per le classi prime.
- prevedere incontri a cadenza periodica da settembre a giugno.
- prevedere una riunione di intersezione, interclasse, dipartimento, a dicembre e maggio per raccogliere
eventuali contributi di tutti i docenti in un incontro/confronto e per delineare le prove quadrimestrali da
somministrare alle classi
Somministrazione delle prove:
- entro il 25 gennaio
- entro il 25 maggio.
- raccolta dei dati, preventivamente tabulati sotto forma di griglia presente nel sito della scuola, da parte di
ciascun referente e consegna alla F.S. di Valutazione entro il 10 febbraio per il primo quadrimestre e il 30
maggio per il secondo.
- raccolta dei materiali prodotti e distribuzione degli stessi - in forma cartacea o, meglio,
tramite posta elettronica - a tutti i docenti da parte della funzione strumentale
- somministrazione a fine anno scolastico di prove nelle classi ponte, strutturate in base ai
prerequisiti espressi nel curricolo.
5
- riunione tra i responsabili di intersezione, interclasse e dipartimento e funzione strumentale per definire un
consuntivo di quanto fatto durante l'anno, per riflettere sui punti di forza e/o deboli che si sono rilevati (prima
settimana di giugno);
Secondo anno:
- valutare, in sede di collegio, quanto prodotto durante il primo anno o in base a quanto emerso dal
documento di autovalutazione d’Istituto(RAV) per ritarare, eventualmente, il progetto stesso. (settembre);
- eventuale aggiornamento del curricolo verticale;
- somministrazione delle prove ( aggiornamento delle scadenze)
- somministrare a fine anno scolastico le prove nelle classi ponte, strutturate in base ai
prerequisiti espressi nel curricolo.
Terzo anno:
- valutare i risultati del progetto per portare, eventualmente, modifiche allo stesso;
- predisporre prove stabili da somministrare nelle classi;
- effettuare operazioni statistiche di standardizzazione;
I dipartimenti, interclasse intersezione
I dipartimenti, una volta istituiti, dovrebbero funzionare in modo stabile nel tempo.
I tre gruppi di lavoro hanno il compito di organizzare:
- attività di approfondimento sul curricolo verticale;
- attività di aggiornamento annuale sul curricolo rispetto a quanto di nuovo verrà pubblicato dalla ricerca e
dalla normativa;
- attività di sperimentazione di novità metodologiche, didattiche, tecnologiche all'interno del curricolo
verticale;
- attività per armonizzare il curricolo verticale e le prove standardizzate con gli strumenti di autovalutazione
d'istituto;
- attività di autovalutazione intesa come capacità di confrontare, tenendo conto delle risorse umane e
strutturali disponibili, i risultati ottenuti con quelli attesi, in correlazione con i processi e gli esiti della
valutazione esterna (Invalsi, ad esempio).
Alla funzione strumentale è affidato il coordinamento generale della progettazione, cioè il compito di
garantire le condizioni logistiche e relazionali idonee ad agevolare il lavoro: valorizzazione dei contributi di
ognuno, circolarità della comunicazione, trasparenza e condivisione delle decisioni, cura della documentazione
prodotta.
Valutazione e documentazione
Progettare un curricolo d'istituto significa prevedere e decidere anche in merito alla sua valutazione iniziale, in
itinere e finale.
Mentre si costruisce il curricolo verticale, infatti, si prevedono e si stabiliscono modalità e strumenti adatti a
monitorare le scelte fatte e le esperienze in atto.
Il curricolo d'istituto costituisce, come qualsiasi altro progetto, un'ipotesi che va sempre verificata attraverso
la sua realizzazione.
Il curricolo d'istituto verrà documentato. Essendo il quadro di riferimento culturale, metodologico e operativo
vincolante per tutti gli insegnanti che sono tenuti a documentare le loro esperienze nelle classi, al fine della
valutazione del curricolo stesso. Esiste, infatti, un rapporto molto stretto, di funzionalità molto importante, tra
la documentazione del curricolo e la sua valutazione.
6
Tempo scuola 27 ore settimanali
Discipline
Classi 1^
Classi 2^
Classi 3^-4^-5^
Italiano
8
7
7
Matematica
6
6
5
Tecnologia
1
1
1
Storia
2
2
2
Geografia
2
2
2
Scienze
2
2
2
Musica
1
1
1
Arte e immagine
1
1
1
Educazione Fisica
1
1
1
Religione
2
2
2
Inglese
1
2
3
TOTALE
27
27
30
Tempo scuola 30 ore settimanali
Discipline
Classi 1^
Classi 2^
Classi 3^-4^-5^
Italiano
10
9
8
Matematica
7
7
7
Tecnologia
1
1
1
Storia
2
2
2
Geografia
2
2
2
Scienze
2
2
2
Musica
1
1
1
Arte e immagine
1
1
1
Educazione Fisica
1 +1
1+1
1+1
Religione
2
2
2
Inglese
1
2
3
TOTALE
30
30
30
7
Tempo scuola 40 ore settimanali
Discipline
Classi 1^T.P
Classe 2^T.P
Classi 3^T.P
Classi4^T.P
Classi5^T.P.
Italiano
10
9
8
8
8
Matematica
7
7
7
7
7
Tecnologia
1
1
1
1
1
Storia
2
2
2
2
2
Geografia
2
2
2
2
2
Scienze
2
2
2
2
2
Musica
1
1
1
1
1
Arte e immagine
1
1
1
1
1
Scienze motorie
1+1
1+1
1+1
1+1
1+1
Religione
2
2
2
2
2
Inglese
1
2
3
3
3
mensa
5
5
5
5
5
Laboratori 6^ h
5
5
5
5
5
TOTALE
40
40
40
40
40
Materie
Ore Tempo Normale
Lettere
9 + 1 approfondimento
Matematica/scienze
6
Tecnologia
2
2
Inglese
3
3
2° Lingua com. Francese
2
2
Musica
2
2
Arte e Immagine
2
2
Sc. Motorie e Sport.
2
2
Religione
1
1
15
comprese 2 ore in compresenza
9
comprese 2 ore in compresenza
Mensa
TOTALE
Ore Tempo Prolungato
2
30
36
8
PRESENTAZIONE DELLE FINALITA’ GENERALI CHE S’INTENDONO PERSEGUIRE
La scuola organizza la sua attività istituzionale attraverso interventi educativi e didattici, orientandoli al
successo formativo dell'alunno, ritenendo il raggiungimento di qualunque obiettivo funzionale alle seguenti
FINALITÀ GENERALI:
•
promuovere la persona nella sua interezza;
•
consolidare l’apprendimento come abitudine personale, come attitudine alla comunicazione e al
lavoro in gruppo;
•
stimolare la riflessione sul proprio essere cittadini come condizione globale dei propri obblighi e dei
propri diritti;
•
promuovere la cura di sé come responsabilità verso se stessi e gli altri, come diritto e come dovere;
•
formare l'uomo e il cittadino educandolo alla legalità, alla pace, all'integrazione interculturale;
•
creare le condizioni dello STAR BENE a scuola, prestando attenzione ai bisogni e alle attese degli alunni
e delle loro famiglie, rimuovendo le cause che conducono alla dispersione scolastica;
•
costruire il rapporto con gli alunni sull’interesse e la motivazione all’apprendimento; utilizzare lo
strumento disciplinare nella misura in cui le circostanze ne impongono l’utilizzo,nel percorso educativo e come
suo rinforzo;
•
Perseguire l’efficacia dell’azione didattica ed educativa assumendo come compito di tutto il Collegio un
piano di ricerca e formazione professionale costruito sugli obiettivi del miglioramento, anche attraverso gli
strumenti di rete tra Scuole.
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
E’ ritenuto indispensabile, nella progettazione dell’intervento formativo ed educativo, l’ OBIETTIVO di elevare
le competenze fondamentali degli alunni.
per competenze fondamentali si intendono, in particolare:
• competenze organizzative nello studio (strutturare un idoneo ed efficace metodo di studio)
• competenze comunicative (comprensione / produzione testi; espressività verbale e non verbale)
• competenze logiche e di risoluzione dei problemi
• competenze interpersonali e di relazione
• competenze di cittadinanza
Per avere controllo sulla qualità dell’apprendimento, sul raggiungimento degli obiettivi, per darsi l’opportunità
sistematica del recupero dei ritardi, la Scuola adotta le cosiddette prove per classi parallele: verifiche scritte di
eguale livello di difficoltà per tutte le classi dello stesso anno di frequenza comprese nell’Istituto. A partire dai
risultati di queste prove è possibile realizzare gruppi di studio per classi aperte, composti da alunni che hanno
manifestato le stesse difficoltà nell’esecuzione delle verifiche. Per il solo periodo necessario al recupero, la
Scuola offre dunque un’esperienza di classe costruita esplicitamente sugli obiettivi mancati. Tale lavoro è già
avviato nella Scuola primaria con i docenti di potenziamento e non ha sempre la necessità di un riscontro nelle
prove quadrimestrali per la sua attivazione. L’impegno periodico (prove di ingresso, intermedie, di fine anno)
delle verifiche parallele è solo lo strumento che l’Istituto ha scelto per:
A) alimentare ogni anno questa azione di recupero e potenziamento sui saperi irrinunciabili, sui contenuti che
una volta conosciuti rendono possibile continuare a conoscere, imparare, fare meglio
B) avere riscontro per l’intero Istituto degli esiti dell’azione di miglioramento in corso.
L’organizzazione è indispensabile per dare il carattere all’offerta formativa d’Istituto di un impegno assunto
dalla sua intera comunità professionale, senza pregiudizio della positiva singolarità di ogni stile di
insegnamento. Dalla misurazione dei livelli di apprendimento ottenuti da ogni Scuola che ne fa parte, l’Istituto
mira ad ottenere un dato di soddisfacente obiettività su cui costruire le differenti azioni di recupero
programmate.
Per una trattazione più tecnica e dettagliata, indispensabile per descrivere qualcosa che “impegna”
professionalmente la Scuola come singoli docenti e gruppi di lavoro, si rimanda alla sezione degli obiettivi di
esito tratti dal Rapporto di Autovalutazione, il documento che costituisce l’analisi di partenza della situazione
della Scuola sulla cui base il presente Piano è stato concepito.
9
ANALISI DEL TERRITORIO
L’Istituto Comprensivo di Bosa comprende tre ordini di scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria di 1°grado). Le
sue sedi sono dislocate su plessi di sei comuni diversi (Montresta, Bosa, Suni, Tresnuraghes, Scano di
Montiferro; Cuglieri)). L’attività didattica è dunque pianificata da un unico Collegio docenti, composto da tutti
gli insegnanti dei tre ordini di scuola del primo ciclo di istruzione. Organo di rappresentanza delle componenti
scolastiche è il Consiglio di istituto. Rappresentante legale dell’Istituto e responsabile della sua gestione è il
Dirigente Scolastico.
L’Istituto si estende tra i territori della Planargia e del Montiferru, aree di rilevante interesse paesaggistico e
culturale.
Bosa ,situata sulla costa nord-occidentale della Sardegna,è il centro più popoloso della Planargia, mentre
Cuglieri è lo storico comune che segna il confine del Montiferru e dell’estensione dell’Istituto.
Tutto il territorio esprime un profondo senso di appartenenza alla comunità locale, come testimoniano le
numerose e partecipate ricorrenze laiche e religiose. L’Istituto Comprensivo si pone come una delle istituzioni
sovra comunali di riferimento comunitario.
A Bosa la flessione del settore primario è stata compensata in parte dal rilancio di lungo periodo dell’industria
turistica. Come in tante mete turistiche della Sardegna, al mercato dell’ospitalità non si è associata un’
adeguata struttura commerciale di supporto alle tradizioni artigianali locali. Tali produzioni conservano la
capacità di contrassegnare una realtà che ha storica dimensione cittadina, e l’identità singolare dei luoghi di
mare, nonostante il carente risultato economico. Ciò ha indiscusso rilievo anche considerata la difficilissima
situazione economica attuale, che incide sulla qualità delle relazioni sociali, sul benessere comunitario e,
inevitabilmente, nei quotidiani rapporti tra un’Istituzione scolastica e la propria utenza.
In Planargia il comparto guida dell’economia è l’allevamento del bestiame (Modolo, Magomadas, Sagama,
Suni, Sennariolo,Tresnuraghes, Tinnura, Flussio e Montresta). La pastorizia è fiorente ed ha avuto, nell’ultimo
decennio, un apprezzabile processo di trasformazione e modernizzazione. La produzione artigianale si segnala
per alcune lavorazioni tradizionali identificative del territorio: filet, filigrana, cestini in asfodelo e giunco.
Ciò detto, la dimensione della crisi economica dell’ultimo decennio penalizza con effetti assimilabili pressoché
l’intera area dell’Istituto.
Nel Montiferru, le attività di produzione prevalenti sono l'allevamento e l'agricoltura (colture tipiche: cereali,
frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, frutteti e agrumi). Persiste l’antica confezione dei tessuti, lavorati con i
tradizionali telai orizzontali. A Cuglieri si distingue, specialità della produzione familiare affidata alle donne, ”
sa prendidura”, frange ornamentali per asciugamani o corredi, costituita da fili di cotone o lino variamente
annodati. Diffusa anche la lavorazione del legno, con il tipico ornamento ad intaglio delle cassapanche nuziali
della tradizione sarda. Il settore industriale risulta di dimensioni modeste; tuttavia si registrano aziende che
operano nei comparti della produzione alimentare, olivicola, del legno, dei materiali da costruzione e
dell'edilizia. Buono lo sviluppo turistico nel territorio delle borgate marine con adeguate strutture ricettive e di
servizio turistico.
Negli ultimi anni, in tutto il territorio,si è registrato un sensibile calo demografico con conseguente d
contrazione dell’ utenza scolastica.
L’azione dell’ Istituto è coerente con gli obiettivi generali educativi e didattici delle Istituzioni Scolastiche e con
il contesto culturale, sociale ed economico della realtà nella quale opera.
Il breve richiamo al contesto è indispensabile a chiarire la necessità di identificare l’iniziativa educativa e
didattica della Scuola.
Lo studente è posto al centro dell’ azione educativa in tutti i suoi aspetti, proprio a partire dalla conoscenza
della qualità del suo radicamento nel territorio. E nella qualità di questo radicamento emerge spesso una
difficoltà di relazione che ogni alunno porta con sé nella classe. Anche a questo risponde la collaborazione
avviata dal febbraio 2016 con le strutture del PLUS Planargia – Montiferru – Sinis, (Distretto Ghilarza-Bosa) sui
bisogni educativi speciali.
Parte dal bisogno di concretezza appena ricordato l’applicazione seria dei Principi fondamentali dell’ azione
educativa di ogni Scuola che qui riassumiamo:
UGUAGLIANZA La scuola è aperta a tutti senza distinzione di razza- sesso-posizione sociale- convinzioni
politiche o religiose.
INTEGRAZIONE La scuola programma percorsi personalizzati per gli alunni più svantaggiati e diversamente
abili. Adatta il corso di studio ai bisogni educativi speciali (BES).
ACCOGLIENZA La scuola programma fin dalla scuola dell’infanzia attività finalizzate a creare per gli alunni un
clima sociale sereno e positivo.
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LIBERTA’ la scuola programma la sua azione nel rispetto della libertà di scelta di alunni,famiglie ,docenti.
COMUNICAZIONE la scuola propone incontri e attività per comunicare le modalità dei suoi interventi e per
favorire un clima di scambio e di comprensione.
Base essenziale di ogni progetto educativo saranno i seguenti indirizzi generali
La FORMAZIONE EDUCATIVA E CULTURALE intesa come processo di maturazione della personalità dell’alunno
è un’azione che compete a tutte le discipline.
L’ORIENTAMENTO inteso come percorso educativo e formativo.
La CULTURA intesa come acquisizione di conoscenze, abilità e competenze, perseguibili attraverso l’ attività
curricolare, i progetti di arricchimento e di ampliamento del curricolo, i viaggi di istruzione e visite guidate.
PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI DI PROCESSO CHE L’ISTITUTO SI È’ ASSEGNATO
PER IL PROSSIMO TRIENNIO (2016/19):
Quello che segue è l’insieme degli obiettivi dell’Istituto nell’arco del triennio 2016/19. In alcune parti
l’esposizione è necessariamente tecnica. Impegnando innanzitutto la comunità professionale dell’Istituto,
questo quadro di traguardi, strumenti, verifiche periodiche dei risultati e rettifiche da apportare deve avere
precisione. In altre parti del documento, prima di tutto nella premessa che a questa sezione rimanda, si illustra
in termini più argomentativi quanto segue e il Piano di Miglioramento Scolastico che vi è incluso. Per come è
nato, per le indicazioni normative che deve raccogliere e interpretare, il PTOF è un documento che deve usare
più linguaggi, avendo attenzione della massima chiarezza ottenibile in ognuna delle lingue che deve parlare.
A) Le Priorità:
1) Azioni di contrasto alle non ammissioni nella Scuola Secondaria
2) Rettifica delle significative incongruenze di valutazione tra V Primaria e Primo anno di frequenza della
Secondaria
3) Contenimento dei fenomeni di ripetuta non ammissione dello stesso alunno. Il caso di ripetute non
ammissioni alla classe di successiva frequenza hanno ripercussioni negative in molti sensi:
a) sottrae agli alunni il rapporto con i coetanei, aumentandone il senso di isolamento e disorientamento.
b) alimenta forme di protagonismo negativo, compromettendo la serenità del lavoro
educativo e didattico dell'intera classe.
4) Riduzione della differenza tra gli esiti delle Prove Invalsi delle classi di Scuola Secondaria
B) I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
Esiti scolastici:
1) Ridimensionare la percentuale di alunni non ammessi a un dato statisticamente accettabile
2) Dare forma, tempi, qualità di progetto di Istituto alle azioni di recupero
Risultati prove Invalsi:
4) Ottenere un risultato più omogeneo nelle prove Invalsi, prossimo alle differenze di risultato delle
medie provinciali e regionali.
E le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Come spiegato anche nella sezione che illustra gli obiettivi di processo il punto di partenza del percorso di
autovalutazione e conseguentemente della stesura del presente piano è stato il numero di non ammissioni
registrato nella Secondaria di I grado nell’anno scolastico 2013-14 di riferimento alla prima compilazione del
R.A.V. (Rapporto di Autovalutazione steso dal Gruppo di autovalutazione di Istituto). E’ indispensabile ripartire
dalla dimensione “storica” dei problemi allora rilevati per fare il punto del fatto e di quanto è da fare ancora.
Il numero elevato di mancate ammissioni alla classe successiva della Scuola Secondaria si è concentrato nel
primo anno di frequenza. La frequenza di un nuovo ordine di Scuola ha prodotto dunque esiti negativi ben
oltre le previsioni che potevano essere fatte sulla base delle competenze documentate dalla Scuola Primaria o
di quelle presunte dai docenti della Scuola Secondaria su quella base. Una misura di indispensabile
prevenzione dell'insuccesso scolastico è mancata: la chiarezza della comunicazione tra gli insegnanti dei due
ordini di Scuola.
L'Istituto non ha saputo sfruttare l'opportunità di conoscenza dei singoli alunni che gli deriva dall' essere
testimone della loro carriera scolastica dalla Scuola dell'Infanzia all'ingresso alle Scuole Secondarie di II grado.
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Le azioni da mettere in campo sono dunque ben più complesse di un'azione di recupero limitata alla Scuola
Secondaria.
La descrizione degli obiettivi di processo che segue serve ad entrare più nel dettaglio delle condizioni
organizzative, delle azioni didattiche e soprattutto delle abitudini di rilevazione dei risultati che devono portare
l'Istituto ad avere "controllo" sulla carriera scolastica dell'alunno nell'arco della sua frequenza nell'Istituto.
Possiamo riassumere le previsioni che di seguito facciamo sui processi da modificare con l'obiettivo di rendere
veramente Comprensivo l'Istituto Comprensivo di Bosa. Questo vuol dire innanzitutto: 1) un protocollo di
valutazione unico, che vada alla ricerca di risultati coerenti tra loro, dalla Scuola dell'Infanzia a quella
Secondaria 2) traguardi minimi chiari in particolare nelle classi/sezioni di passaggio tra gli ordini di Scuola,
cosiddette classi ponte (Ultimo anno di frequenza dell’Infanzia, I Primaria, V Primaria, I Secondaria di I grado/
terza di Secondaria di I grado).
C) Gli obiettivi di processo e cioè gli strumenti, le risorse, le misure organizzative che l’Istituto ha scelto di
adottare in vista del raggiungimento dei traguardi, sono i seguenti:
Curricolo, progettazione e valutazione:
L’Istituto ha avviato dallo scorso anno, con l’obiettivo di consolidare e mantenere a sistema, un’azione
curricolare condivisa dai tre ordini di scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria) per l’accertamento
dell’acquisizione delle competenze, mediante la predisposizione e la somministrazione di prove oggettive per
classi parallele (dello stesso anno di frequenza).
Gli esiti delle stesse, registrati in apposita modulistica, sono funzionali all’individuazione di fasce di livello di
apprendimento degli alunni anche ai fini dell’istituzione di gruppi inseriti in un progetto didattico di
sezioni/classe aperte ( cioè gruppi di lezione e studio assistito formato da alunni di classi differenti ma con
comuni difficoltà).
La somministrazione delle prove è relativa alle discipline di Italiano, Matematica e Lingua Inglese e ripartita in
tre fasi dell’anno scolastico:
1)Prova d’ingresso (all’inizio dell’anno scolastico)
2)Prova in itinere (al termine del Primo Quadrimestre)
3) Prova in uscita (a conclusione dell’anno scolastico)
Inclusione e differenziazione:
4) Nella Scuola primaria, interventi di recupero e assistenza allo studio in classe sulla base dei risultati delle
prove per classi parallele e/o in affiancamento di alunni segnalati nelle riunioni di programmazione comune, di
interclasse, per i quali sia stato predisposto P.d.P. (Piano didattico personalizzato).
5) Promuovere il benessere in classe
6) Promuovere un piano di formazione sulla sicurezza e la salute centrato sul benessere individuale e sociale e
in prevenzione di rischi specifici rilevati nel territorio.
Orientamento strategico e organizzazione della scuola:
7) Incentivo alla Mobilità dei docenti tra gli ordini per il recupero delle abilità di base di Italiano e Matematica.
E’ in particolare previsto l’impiego di docente di potenziamento della primaria in un’azione di tutoring degli
allievi in difficoltà nelle prime fasi di frequenza della secondaria di I grado.
8) Assegnazione dei docenti di Scuola Primaria, Tempo Ordinario, su sezione e/o classi parallele.
9) Impegno di almeno un terzo delle riunioni di programmazione settimanale della Scuola Primaria nella
definizione delle competenze del curricolo, nella predisposizione delle prove per classi parallele, nella
definizione dei traguardi in ingresso e uscita di classe e ordine di Scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane:
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10) Ogni punto precedente presuppone un piano di incentivo economico che preveda incarichi di
coordinamento, progetto e lezione in numero sufficiente a garantire efficacia all'intervento e insieme
contenuto in una soglia che assicuri il controllo del suo risultato, ove esista tracciabilità.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie:
11) Utilizzo a regime del registro elettronico
12) Implementazione e comunicazione web con famiglie
13) Collaborazione servizi socio/sanitari con azione didattica Bes.
Motivazioni della scelta effettuata:
La percentuale di non ammessi registrata due anni fa nella Scuola Secondaria è stato il dato critico da cui è
partito tutto il percorso di documentazione dei punti di debolezza e di forza della Scuola. Il PTOF deve
costruire la sua tabella di marcia su quel dato così evidente, anche se ridimensionato nella sua preoccupante
incidenza statistica. Si ricorda che il quadro dell’autovalutazione su cui il piano si radica, e deve radicarsi,
ricostruisce un’attività di analisi che inizia prima del percorso redazionale del PTOF, pur dovendone costituire
la base. Il percorso di miglioramento che prospettiamo include quindi passi già compiuti. L’assegnazione su
classi parallele dei docenti della primaria funzionante su Tempo scuola ordinario è uno di questi. La spesa
significativa intrapresa per le comunicazioni internet, il curricolo verticale sono egualmente azioni svolte,
anche se in continuo aggiornamento (vd. più avanti). Ci è sembrato dunque opportuno, per tenere insieme il
senso del lavoro di lungo termine, riportare tutte le circostanze di motivazione alle misure che compongono il
PTOF.
La percentuale di non ammissioni, e la sua anomala concentrazione nel primo anno di frequenza di Scuola
secondaria, impongono un'azione di prevenzione che coinvolga l'Istituto nel suo insieme. Fatta questa
considerazione, il dato non è solo l'insuccesso scolastico, ma il fatto che un livello di difficoltà così elevato,
diffuso, critico non sia stato previsto al passaggio di ordine di Scuola. Il controllo sulle competenze degli allievi
deve avere momenti condivisi e assumere valori di giudizio omogenei. Perché questo piano di rilevazione delle
competenze abbia un senso,
a) Deve restringersi ai contenuti delle discipline senza il possesso dei quali si determina l'insuccesso nelle altre
materie: Italiano e Matematica, cui si aggiunge l'Inglese.
b) Deve prevedere un numero preciso (almeno tre) di prove annuali.
c) Deve prevedere azioni di recupero flessibili, compresi gruppi di lezione/studio formati, sulla base dell'esame
degli esiti delle prove, da alunni che hanno comuni difficoltà, con incarichi assegnati a un numero di docenti
funzionale al controllo omogeneo degli esiti dell'intervento di recupero.
L'assegnazione su sezione o classi parallele degli insegnanti di Primaria è la condizione per dare a ogni docente
un campo di esperienza didattica e di conoscenza del livello di apprendimento nell'Istituto più ampio della
classe. Il lavoro di équipe che si riporta dentro le classi di Tempo ordinario, anche garantendo agli insegnanti
un campione di raffronto più ampio, rende reale il confronto negli appuntamenti di programmazione
settimanale. Diviene necessario rivedere in termini più pratici la comunicazione sulle competenze degli allievi
che si apprestano all'iscrizione alla Secondaria e alla Primaria. Negli incontri tra consigli di classe di differente
ordine di Scuola, che si tengono tra Giugno e Settembre, occorre scomporre in azioni, che l'allievo sa
compiere, le valutazioni attribuite, per assicurare una formazione delle classi prime consapevole, veramente
equilibrata, e garantire che la comunicazione tra docenti sia un passaggio di informazioni attendibile sul livello
di difficoltà che gli alunni incontreranno nella nuova Scuola. Tutto questo costituisce la condizione
indispensabile perché gli interventi del personale di organico potenziato e dei docenti con incarico di recupero
possano assolvere la loro funzione.
Almeno 1/3 dell'attività di programmazione alle elementari deve essere destinata alla stesura di un quadro di
competenze in ingresso e in uscita, alla definizione delle prove per classi parallele, alla rilevazione degli esiti e
alla successiva segnalazione degli alunni da recuperare, anche in classi aperte. Corrispondente a questo
processo è la definizione di obiettivi di curricolo dei dipartimenti di Scuola Secondaria e delle équipe
pedagogiche dell'Infanzia in programmata seduta comune con i docenti di Scuola Primaria.
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PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati consultati rappresentanti del territorio e
dell’utenza come di seguito si riporta
Gli obiettivi posti convergono con quelli perseguiti dalle strutture locali dei Servizi sociali e di sostegno
all'istruzione. A decorrere da Febbraio 2016 gran parte delle sedi dell'Istituto si avvale dell'azione di
pedagogisti qualificati, incaricati dalle Unioni dei Comuni della Planargia e del Montiferru. Si tratta di un'azione
formativa sul campo, in orario didattico, alla cui pianificazione la Scuola è stata chiamata a prendere parte,
individuando criticità ed esprimendo preferenza per un intervento in classe.
L'utenza ha avuto modo di esprimersi soprattutto nella fase di rilevazione precedente il Rapporto di
autovalutazione, sia attraverso questionari, sia in sede di riunione degli Organi Collegiali di ogni livello. Da
parte dei genitori è stata espressa la richiesta di azioni specifiche per gli alunni più preparati. Le azioni
extracurricolari della Scuola sarebbero sbilanciate sul recupero. Il risultato della gratificazione dei più preparati
deve dunque essere perseguito in "alleanza" alle azioni di promozione delle capacità di chi è indietro, non
necessariamente in senso assoluto, ma rispetto a quanto potrebbe realizzare. È quello che prevede il Piano nel
suo sviluppo.
L'Organo del Gruppo per l’Inclusione dell’Istituto, che include rappresentanti di genitori ed enti locali, è stato
coinvolto nella ipotesi operativa di un'azione sui Bisogni educativi speciali. L’azione che traduce le proposte del
GLI sono riassunte nel progetto Equità e nella collaborazione sui Bes con le strutture del territorio di cui si
parla più avanti distesamente.
In fase di predisposizione del Piano, la Scuola è stata coinvolta nella formulazione di proposta pedagogica
per il territorio della Planargia e Montiferru. Tale proposta è legata al realizzarsi nei comuni di Tresnuraghes
e Scano di Montiferro di accorpamenti delle sedi scolastiche, nell'ambito del Progetto “Iscol@”. E’ in fase di
studio con i due Comuni appena citati, un piano di sostenibilità finanziaria del potenziamento di Lingua
Inglese nel primo anno di Scuola primaria e dell’introduzione di moduli di didattica bilingue nella Scuola
dell’Infanzia.
ORGANIZZAZIONE
Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15
Le figure di cui si descrive brevemente il compito, sono investite di responsabilità, ciascuna nel proprio ambito,
di coordinamento e verifica dell’andamento del Piano di Miglioramento e dell’attuazione delle diverse attività
previste dal PTOF.
Coordinatori di plesso: è figura fiduciaria raccordo e coordinamento delle attività nel singolo plesso. Individua
fabbisogni di manutenzione, strumentali, materiali di ordinario di funzionamento. Comunica le misure
organizzative di episodica revisione della giornata didattica in esecuzione di attività progettuali e/o iniziative
concordate con altri soggetti istituzionali. Gestisce le sostituzioni dei colleghi assenti. È addetto alle operazioni
di primo soccorso e di evacuazione. Cura le ordinarie comunicazioni con gli Enti Locali e l'Istituto. Gestisce la
logistica (es: turni di disponibilità delle aule dedicate) del recupero nel plesso.
Presidente di interclasse di "Istituto" (Solo Primaria): Cura l'autoformazione sulla valutazione e il
coordinamento della stesura, assegnazione, lettura dei risultati delle prove per classi parallele. Coordina
l'organizzazione dei gruppi di livello per la didattica in classe aperta e i moduli didattici di recupero e
potenziamento.
Responsabili di dipartimento: figura di raccordo della F.S. valutazione. È responsabile: del
coordinamento delle sedute di singolo dipartimento; delle comunicazioni a Ds e Collegio; delle valutazioni
conclusive in esito alle riunioni e delle pertinenti proposte di integrazione nei documenti della Scuola
(Curricolo verticale, protocollo degli apprendimenti etc.) A chiusura degli incontri di continuità di e tra
dipartimenti (di differenti ordini di Scuola), riferisce dei traguardi per singola disciplina da inserire nel curricolo
dell'Istituto; in collaborazione con la F.S. valutazione e il referente Invalsi, coordina la lettura dei risultati
annuali di prova e cura la sintesi delle priorità evidenziate dagli esiti nelle prove Invalsi; contribuisce alla
elaborazione delle prove quadrimestrali e all'individuazione successiva dei gruppi di livello che costituiscono le
classi aperte. Coordina in sede di dipartimento la lettura dei risultati di prove quadrimestrali e di verifica del
risultato delle prove per classi aperte.
Referente Bes: coordina la Commissione Bes. Cura l'aggiornamento e l'uniformità dei Pdp della Scuola.
Acquisisce e ordina i dati di base alla redazione del Piano annuale per l’Inclusione, in esito alle riunioni di
Gruppo di Lavoro per l’Inclusione. È figura di raccordo con le strutture dei servizi sociali e istruzione del
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territorio e del PLUS. Cura, in collaborazione con le Funzioni strumentali sostegno e disagio e Valutazione
l'annuale progetto Equità dell'Istituto.
Coordinatori di classe: oltre le ordinarie funzioni di presidenza vicaria dei Consigli di classe e di dialogo con i
genitori, in sua rappresentanza, assicura la doverosa collegialità, con il coinvolgimento di tutti i docenti del
Consiglio di classe, a ogni operazione connessa al PDP: redazione, aggiornamento, valutazione dell'efficacia,
puntuale verifica del perdurare della sua funzione o necessità. Periodicamente acquisisce agli atti del Consiglio
di classe la documentazione delle prove semplificate. Garantisce frequenza e sistematicità al dialogo con i
pedagogisti del progetto finanziato con il Plus.
Insegnanti di potenziamento Scuola primaria: coordinati da un referente, realizzano, sulla base di una
ricognizione preliminare, gli interventi di recupero e potenziamento dall’avvio di anno scolastico nella. In
esito alle prove quadrimestrali gestiscono gli interventi in classi aperte. Nelle pluriclassi, collaborano alla
didattica per gruppi di età omogenea.
Insegnanti potenziamento di Secondaria: Potenziamento lingua inglese nei plessi di Suni e Bosa.
Master teachers. I master teachers costituiscono
a) come singoli: risorse di ordinario affiancamento del personale docente in occasione di periodiche riunioni di
auto aggiornamento sulla didattica Lim.
b) come nucleo: gruppo di verifica della percentuale e del livello di complessità dell'utilizzo delle Lim ; di
promozione dell'incremento del ricorso a questo strumento e della complessità del suo uso didattico; di
controllo e segnalazione dell'efficienza e funzionalità degli strumenti e linee informatiche; di realizzazione di
progetti di incremento della dotazione informatica; di determinazione di una prima stima del fabbisogno
tecnologico annuale.
Su segnalazione del responsabile di plesso, il master teacher compila la scheda di rilevazione dei guasti tecnici,
quando il suo personale intervento non sia stato sufficiente, per l’intervento di tecnico esterno specializzato.
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ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO
Dirigente Scolastico
Dott.Giovanni Ibba
Collaboratore
Scuola Secondaria
Giampiera Sanna
Collaborarore
Scuola dell'Infanzia e
Primaria
Fiduciari di plesso
Primaria.
Giovanna Traviglia
Bosa:Zucca L. Uras S.
Montresta:Unali D.
Suni:Pirosu C.
Tresnuraghes:Piras C.
Scano.M.:Sanna A.
Fiduciari di PlessoInfanzia
Fiduciari di Plesso
Bosa:Pischedda S.
Suni:Pischedda A.R.
Tresnuraghes:Ganassi M.V.
Scano M.:Manca G.
Cuglieri:Usai M C.
Collodi:Demontis A.
Rodari: Pala F.
Montresta:Unali D.
Suni:Ardu M.
Tresnuraghes: Longheu M.
Scano M.:Sulas P.
Cuglieri:Murgia M.E.
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Cuglieri :Casule M.F.
Scuola dell'Infanzia
Scuola primaria
Presidenti Interclasse
Bosa classi prime :Zucca L.
Presidenti di Intersezione
Bosa classi seconde:Cuccu
second
G.
Bosa classi terze:Piga
terze:
G
Collodi-Bosa:Pala
:Pala F.
Bosa classi quarte:Chelo
quarte:
G.
Rodari -Bosa:Demontis
:Demontis A.
Bosa classi quinte:Simula S.
Montresta:Ruggiu
:Ruggiu M.
Montresta :Unali D
Suni .Ardu M.
Suni:Fodde GF.
Tresnuraghes:Longheu
:Longheu M
Tresnuraghes
Tresnuraghes:Piras
C.
ScanoM.:Sulas P.
Scano M:Sanna A.
Cuglieri:Murgia E.
Cuglieri:MF.Casule
Segretari
Segretari
Bosa classi prime:Marini
prime
G:
Bosa classi seconde .Ladu R.
Collodi-Bosa:Madeddu
Madeddu
Rodari.Bosa:Pinna
:Pinna V.
Bosa classi terze:Zucca
terze
P.
Montresta:Marras
:Marras C.
Bosa classi quarte:Cadeddu
quarte
S.
Suni:Sanna
:Sanna A.
Bosa classi quinte:Del
quinte
Rio F.
Tresnuraghes:Mastinu
:Mastinu G.
Montresta
Montresta:Urgu
C.
Scano M:.Puggioni
:.Puggioni G
Suni
Suni:Piras
R
Cuglieri:Pala
i:Pala G
Tresnuraghes
Tresnuraghes:Ameli
S.
Scano M:
M Milia M G.
Cuglieri :Cuccuru
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Scuola Secondaria di 1°Grado
Coordinatori
Segretari
Bosa
Bosa
1^A Usala
1^A Faedda
2^A Lampreu
2^A Santacroce
3^A obinu
3^A Mereu
1^B Logias
1^B Gessa
2^B Aru
2^B Solinas
3^B SannaG.
3^B Deriu
1^C Fodde
1^C Corronca
2^C PischeddaS.
2^C Corazza
3^C Cossu
3^C Sostegno
3^D Tonarelli
3^D Serra
Suni
Suni
2^SannaE.
2^ Crisponi
3^ Contini
3^ Tsenessidis
Tresnuraghes
Tresnuraghes
1^ Tirloni
1^ Corronca
2^ Loi
2^ Idda
3^ Ganassi
3^Marras
Cuglieri
Cuglieri
1^ Panichi
1^UsaiC.
2^UsaiL.
2^ Federici
3^ Ledda
3^Murgia
Scano M.
Scano M.
1^Piras
1^ Caria
2^Manca
2^ Tecnica
3^Mette
3^ Francese
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Direttore
Servizi Generali
e Amministrativi
Carlo Sotgiu
Assistenti
Amministrativi
Personale
Pietrina Arzu
Alfonso Langella
Alunni
Pierangelo S.Usai
Gerolamo Fancello
Roberto Biddau
Giampietro Spada
19
Protocollo
Bibliotecaria
Antonina Fais
Fadda M.Grazia
Valutazione
Cuccu G.
Gestione del P.T.O.F
Ganassi M.V.
FUNZIONI STRUMENTALI
Handicap e disagio
infanzia e primaria
Deriu G.
secondaria
Pischedda S.
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Commissioni
Referenti
Componenti commissione
P.T.O.F
Referente sito web
Fenu
Salis,Solinas,UsaiL,
Traviglia,Panichi,
RuggiuP,Piras G.P,
Sanna G, .Ruggiu M.
Referenti eventi,visite e
viaggi
Componenti commissione
Continuità....
Ruggiu,Gessa,Murgia.
Muroni Francesca, Nuvoli,
Ruggiu Margherita,
Traviglia, SannaG., Fodde,
Referente
Tirloni,
orientamento
Simula
Componenti commissione
B.E.S.
Piras R.,Putzolu, Madau
F.,Ruggiu P. Piras
C.,Murgia,
Referente B.E.S. e
D:S:A:
Contini
Gessa,Usai C.
Componenti Commissione
RAV
Referente GSS
Casule, Traviglia, Usala,
Cuccu, Cossu, Usai C, Usai
L, Pischedda S, Piras G.
Santacroce
Referente Erasmus plus
Usai C:.
Componenti commissione
orientamento
Ruggiu M., Nuvoli, Schintu
A. Baglioni Barraccu,
Muroni F., Sanna G.
Traviglia, Pischedda
Referente Potenziamento
Barraccu
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AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE/I GRUPPI DELLA
FORMAZIONE SPECIFICA NELL’ISTITUTO
Il piano ha come finalità principale quella di sfruttare il potenziale offerto dalle nuove tecnologie
dell'informazione e della comunicazione (ICT) al fine di migliorare l’organizzazione e gli ambienti di
apprendimento della scuola e di innalzare le competenze di uso didattico delle nuove tecnologie.
Obiettivi generali
1) Miglioramento dell’organizzazione della scuola attraverso servizi informatizzati di gestione delle presenze
degli alunni, registro elettronico, pagelle on-line, posta certificata, competenze digitali di docenti e alunni.
2) Miglioramento della qualità degli ambienti dedicati all’apprendimento per favorire la costruzione delle
competenze attraverso l’uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), diminuendo la
distanza tra esperienza comune, cultura scientifica e cultura umanistica e favorendo il raggiungimento degli
obiettivi di Europa2020 e del Piano strategico per l’Agenda Digitale Italiana .
3) Innalzamento delle competenze digitali della popolazione finalizzato a garantire che il sistema di istruzione
offra a tutti i giovani i mezzi per sviluppare competenze chiave a un livello tale da permettere l’accesso ad
ulteriori apprendimenti per la durata della vita.
4) Promuovere la realizzazione di Laboratori specialistici di settore che integrano Tecnologie della
informazione e della comunicazione a principi scientifici di base e applicazioni tecnologiche.
Cosa è stato attuato o è in via di attuazione nell’Istituto, per quanto riguarda il digitale:
La maggior parte delle aule dedicate alla didattica sono dotate di LIM e connessione a internet
È stato attivato il registro elettronico nella Scuola Primaria e nella scuola Secondaria
E’ attivo il protocollo on-line
Adesione della Scuola al PON Competenze e Ambienti per l’apprendimento Linea 10.8.1 per la
realizzazione di laboratorio informatico in ogni sede di servizio dell’Istituto (finanziato).
Attuato corso di formazione rivolto ai docenti sull’uso della LIM curato dai Master teachers
Attuato corso di formazione sull’applicativo del registro elettronico
Attuato corso di formazione, rivolto al personale di segreteria, sul protocollo on line
L’Istituto ha sottoscritto nuovi contratti di utenza internet su 4 plessi di Scuola, con il fine di potenziare
il traffico dati. Su altri 3 plessi è previsto analogo intervento.
Risorse umane, professionali, strumentali e strutturali
Animatore digitale: Prof. Sanna Giampiera
Responsabili di plesso dei vari ordini di Scuola dell’Istituto Comprensivo
Master Teachers : Sanna Giampiera, Fenu Rita, Salis Loredana, SalvatoricaMura, A.Rita Pischedda.
Team Digitale: Usai M Luisa,Mura Salvatorica, Pischedda A.Rita
Team docenti da formare:Fodde Masina, Aru Leandra, Contini Maria Pasqua, Schintu Alessandara,
Ganga Vincenzo, Fenu Rita, Usala Marina, Tirloni Olga,Tilocca Marta, Morittu Piera Bonaria
Dirigente scolastico
DSGA
Personale ATA
Laboratori multimediali dell’Istituto
Aule dell’Istituto Comprensivo
Uffici amministrativi di Segreteria
Risultati attesi
Miglioramento della didattica e del profitto degli studenti.
Innalzamento delle competenze digitali degli studenti e dei docenti.
Percorsi personalizzati per gli studenti (dall’insegnamento indifferenziato all’apprendimento
personalizzato, dalla scuola di massa alla scuola della persona).
Incremento della Collaborazione tra i docenti per lo scambio di esperienze.
Ruolo degli studenti più attivo e collaborativo al loro apprendimento e alla loro crescita.
Creazione di un sistema che dia la giusta collocazione all’autonomia scolastica e che sia basato sul
concetto di rete: collaborativa, paritetica e partecipata.
Gli studenti matureranno non semplici conoscenze, ma competenze. Impareranno, non un sapere
astratto e teorico ma un sapere concreto, un saper fare.
Miglioramento dell’organizzazione della Scuola e del sistema scolastico nel suo complesso.
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Piano formazione insegnanti:
Si fissa un monte ore annuale di 20 ore di formazione certificabile e 60 ore nel triennio scolastico.
Della formazione svoltasi finora nell’Istituto è assai difficile pesare l’incidenza sul miglioramento complessivo.
Essa ha generato aggiornamenti individuali, anche diffusi (è l’esempio della Primaria e Infanzia sui casi D.S.A),
senza una messa a punto di pratiche condivise e figure di sistema che avessero il compito di verificare
l’impatto degli aggiornamenti sulla qualità della didattica.
La Scuola Secondaria è invece in ritardo sulla formazione generale relativa ai Bes.
Il presente piano di formazione prende atto dell’elevato numero di alunni con bisogni educativi speciali
frequentanti la nostra Scuola.
Dallo scorso anno scolastico l'Istituto si avvale dell'intervento in classe di pedagogisti incaricati dalle Unioni dei
Comuni del territorio. Le risorse attinte al Piano locale unico dei servizi alla persona (PLUS) e a quelle delle
Unioni sono impiegate prevalentemente in attività di laboratorio e affiancamento del docente. Il monte ore
complessivo è pari a oltre 3.000 ore.
L'intervento risponde all’esigenza di formazione sui Bisogni Educativi Speciali con una formula che mancava ai
percorsi fin qui svolti, garantendo al personale insegnante un'attività di supporto e aggiornamento nel
contesto di classe, nel corso stesso della lezione. In particolare nella Scuola primaria, l’appuntamento
settimanale della programmazione didattica è utilizzato per la verifica e la pianificazione dell’attività in
collaborazione con il pedagogista incaricato. Tutti i docenti possono partecipare all’ulteriore modulo
formativo, curato dall’ équipe dei pedagogisti, su stili di apprendimento e gestione delle relazioni con alunni e
genitori. Il percorso fa parte a pieno titolo del Piano annuale della formazione docente. Ad esso si aggiunge un
modulo di formazione indirizzato alla Secondaria di I grado che coprirà l’intero ciclo della didattica per i DSA: 1)
Prove di rilevazione degli stili cognitivi; 2) personalizzazione dell’intervento didattico; 3) valutazione.
Questa azione è indirizzata in particolare ai consigli di classe che non si sono avvalsi dell'intervento in classe
degli specialisti.
Altro oggetto di formazione, inserito nelle attività del secondo anno scolastico di vigenza del presente PTOF,
sarà la personalizzazione del curricolo nei casi di autismo.
Ulteriori tre percorsi formativi interesseranno l’area della didattica e valutazione per abilità e competenze. Del
primo saranno destinatari i docenti delle discipline non inserite nel calendario delle prove quadrimestrali
(Annualità : II/III anno scolastico PTOF).
Il secondo, incentrato sulle procedure di formulazione e correzione dei test di verifica delle competenze di cui
la Scuola ha bisogno di avere riscontro comune e condiviso, è indirizzato alle discipline oggetto di prove
quadrimestrali e di rilevazione ai fini del Piano di miglioramento (I/II anno scolastico PTOF) .Il gruppo di
ambito/dipartimento dovrà assumere il compito di individuare le specifiche esigenze formative di supporto
all’attività di: predisposizione test quadrimestrali/rilevazione dei risultati/costituzione dei gruppi/interventi per
classi aperte di correzione del risultato e potenziamento dei più preparati.
Il terzo, dedicato in particolare ai docenti di Infanzia e Primaria, si incentrerà sulla gestione del gruppo (II
anno). La previsione si radica in particolare sul bisogno, espresso dai docenti della Scuola dell’Infanzia, di
acquisire aggiornate tecniche di gestione dei gruppi di fasce di età eterogenee.
La formazione programmata è in linea con la definizione del curricolo portata avanti negli ultimi 2 anni
scolastici. Tutti gli ordini, tutte le Scuole incluse nell’Istituto Comprensivo, hanno messo per iscritto i traguardi
di maturazione, conoscenza, competenze attesi al termine di ogni anno di frequenza e di ogni ordine di
istruzione. Il documento, il cosiddetto Curricolo verticale, impegna l’intero Collegio alla realizzazione di una
didattica per competenze, in particolare nelle discipline dell’Italiano, della Matematica, dell’Inglese, e a una
valutazione periodica di questi traguardi, nell’arco del triennio 2016/19.
L’attività di formazione deve essere coordinata ai tempi di svolgimento di queste azioni e specifica per il
gruppo docente che si occupa della singola azione. L’attività e la formazione devono cioè costituire un’unica
esperienza. La formazione deve rafforzare, dare correttezza, oggettività alle esperienze di valutazione comuni
a tutta la Scuola.
Essa deve andare oltre la singola iniziativa e costruirsi sulle priorità di miglioramento evidenziate nell’Istituto.
Ogni modulo deve terminare con la definizione del successivo bisogno formativo, garantendo continuità e
senso alla formazione e il suo sviluppo successivo attraverso l’individuazione di gruppi di autoformazione, di
diffusione dell’aggiornamento tra il personale docente e studio delle possibilità di completamento delle
precedenti esperienze. E’ in fase di verifica se e quale parte del presente percorso formativo rientrerà nelle
attività della rete di scopo delle Scuole dell’ambito Oristano Nord cui aderisce il nostro Istituto. Articolazione
oraria delle singole annualità e moduli possono definirsi nel dettaglio solo avuto riscontro delle iniziative da
condividere con le Scuole in rete.
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Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di
Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:
SCUOLA PRIMARIA:
Il dato finalmente censibile della Scuola primaria documenta un deficit chiaro nelle prove di Italiano delle
Quinte. In Matematica si registra un parziale recupero, ma sempre entro un valore negativo. Al di là dei
risultati di media dell'Istituto, si evidenzia uno scostamento eccessivo tra risultati di classe. Il dato è
condizionato da quello della popolazione scolastica complessiva nel singolo plesso che incide sia sul numero di
alunni per classe che sulle possibilità di assortimento delle fasce di profitto in sede di formazione classi,
pressoché inesistenti nei plessi con una sola sezione.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Nella Scuola secondaria i dati risultano globalmente positivi su entrambe le discipline oggetto di Prova
Nazionale, attestandosi su esiti superiori o eguali a tutti i valori di parametro territoriale. Rispetto ai medesimi
valori di comparazione, la variabilità dentro la classe appare contenuta; permane uno scostamento più
evidente fra le classi
Dalla lettura dei dati in oggetto si evince un allineamento con quanto emerge a livello provinciale, regionale e
nazionale.( 2015/16) - Rispetto al dato di prima redazione del RAV si nota una chiara inversione di tendenza
rispetto alla soglia critica evidenziata due anni fa.
La personalizzazione del curricolo, gli interventi di recupero, pur non avendo ancora assunto la forma
standard di interventi per classi aperte in esito a prove per classi parallele, manifestano un'apprezzabile
capacità di sostegno ai profitti scolastici fragili.
Ed i seguenti punti di debolezza:
La scuola trattiene alcuni studenti nel passaggio da una classe all'altra (scuola sec. di primo grado); ci sono
inoltre alcuni abbandoni. La comunicazione tra ordini di scuola in sede di riunione comune di Consigli di
interclasse e di classe (Primaria e Secondaria) e di formazione classi in ingresso della Scuola secondaria, denota
uno scambio di informazioni non sempre adeguato, talvolta ridondante tal altra troppo sintetico. La divisione
per fasce di profitto in uscita dal ciclo della Primaria ha garantito una formazione delle classi prime medie
sostanzialmente ponderata. Quello che rimane ancora carente è il livello informativo del voto, comunicato dal
team docente della classe terminale di Primaria al Consiglio della classe in ingresso. Il voto in uscita segnala,
inevitabilmente, un livello meno caratterizzato disciplinarmente e contiene elementi di impegno, assiduità di
intervento, qualità del vissuto scolastico più ampio dell'allievo, che costringono gli insegnanti delle medie a
ridefinire gli interventi didattici calibrandoli ai reali prerequisiti posseduti. Nello scorso a.s. (2015/16) ha avuto
avvio la rilevazione per classi parallele, con somministrazione di prove omogenee in Inglese, Italiano,
Matematica. La Scuola ha dunque adottato una routine di verifica in ingresso, itinere e uscita mirata alla
ricognizione delle abilità trasversali, riconoscendovi il ruolo di premessa all'insieme del successo curricolare.
Il traguardo che si prefigge anche quest’anno l'intero Istituto, in considerazione dell'assenza di Scuole
"concorrenti" in un territorio così vasto e del numero elevato di sedi scolastiche,sarà il controllo, la verifica, la
misurazione del proprio contributo al miglioramento scolastico degli allievi. In questo senso, si confermano
indispensabili periodiche ed omogenee prove sui saperi oggetto delle prove Invalsi e Inglese e l'attivazione di
interventi di correzione per classi aperte sulle stesse discipline A livello organizzativo: nella Scuola Primaria e
Secondaria occorre far riferimento a figure di coordinamento delle rilevazioni (es Primaria: un coordinatore di
interclasse con responsabilità estese ad entrambi i tempi Scuola).
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PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di Miglioramento dell'Istituto rappresenta il documento di sintesi e collegamento tra gli interventi già
avviati, sulla base dei bisogni e delle priorità riportati nel RAV, e il programma di miglioramento del Piano
triennale dell'offerta formativa. I due piani non coprono necessariamente lo stesso arco di tempo, ma si
devono leggere nella continuità delle azioni previste nell'uno e nell'altro. Molti interventi e progetti che si
riportano nel Piano triennale proseguono iniziative e misure avviate già dall'a.s. 2015/16. Il PTOF traduce in
concrete schede di progetto, con indicazione di risorse umane, finanziarie, materiali, azioni che il Piano di
miglioramento, operativo dal precedente anno scolastico, ha iniziato a promuovere e guidare.
Il PTOF, inoltre, coinvolge campi di miglioramento che, per previsione di legge 107/2015, possono, talvolta
devono, andare oltre gli obiettivi specifici e caratterizzanti che la singola Istituzione scolastica ha riassunto
nell'ordine delle priorità "concentrate" nel Piano di Miglioramento.
Il Piano di miglioramento richiede quindi un'indicazione di pochi fini prioritari e di mezzi adatti al
perseguimento degli stessi.
Il PTOF mira alla soddisfazione di bisogni che possono anche essere ulteriori rispetto a quelli del PDM.
Seguendo la distinzione operata dal Rapporto di autovalutazione tra traguardi e obiettivi di processo, il piano
di Miglioramento :
A) indica:
- gli obiettivi e traguardi di apprendimento degli alunni
B) riassume l'insieme di:
- Accorgimenti organizzativi
- Atti di gestione e di revisione delle assegnazioni in servizio preliminari al miglioramento, che si
documentano per la loro riconosciuta connessione con il Piano, anche se di diretta ed esclusiva responsabilità
del Dirigente Scolastico
C) specifica:
- Azioni didattiche orientate al miglioramento degli esiti globali dell'Istituto, comuni agli ordini di Scuola e alle
classi, e tempi della loro realizzazione
- Gruppi di lavoro che pianificano, supervisionano, curano la rendicontazione delle azioni didattiche orientate
al miglioramento degli esiti globali dell'Istituto
Nella interpretazione concreta che l'Istituto ha dato del senso e fine del Documento, il PTOF:
- Individua singole linee di progetto coerenti con il Piano di Miglioramento
- Associa alle previsioni del PDM un programma, specificato per singole schede di progetto, di costi, impiego
di risorse umane e materiali nei tre anni successivi
- Traduce in funzioni e incarichi i bisogni e le dotazioni di organico aggiuntivo richieste per soddisfare quei
bisogni.
I traguardi di apprendimento e gli obiettivi di processo segnalati nella premessa fanno parte integrante del
Piano di Miglioramento agli atti della Scuola. Con questa premessa, la Scuola condivide l'esigenza di revisione
dell'assegnazione in servizio dei docenti di Scuola Primaria funzionante su tempo Normale. Nel primo a.s.
1) Si realizza un'assegnazione in servizio di almeno due insegnanti di posto comune, con pari monte ore per
classe parallela, nei distinti ambiti disciplinari scientifico ed espressivo.
2) Si fissa un calendario di incontri tra docenti di Scuola Primaria e di Scuola Secondaria per corrispondente
ambito disciplinare/disciplina
3) A chiusura - primo quadrimestre - della fase di consultazione, si predispongono quadro di competenze in
uscita e in ingresso dei due ordini e griglia di valutazione comune di prove quadrimestrali sulle competenze
base di Italiano/Matematica/Inglese
4) L'esito delle prove quadrimestrali deve produrre due azioni complementari o tra loro alternative:
- Individuazione di livelli di fragilità di apprendimento e successivo intervento di recupero in classi aperte
- Personalizzazione dell'intervento con affiancamento dell'alunno nella classe di appartenenza. Questo
intervento è quello di norma previsto per alunni con Bisogni Educativi Speciali e/o in genere, nella Scuola
Secondaria, con accumulati ritardi nelle acquisizione di competenze.
Il percorso appena illustrato risponde a due bisogni:
- A medio/lungo termine conseguire il risultato di una media di risultato Invalsi più omogenea nelle e tra le
classi;
- Porre le basi dal primo a.s. di una pratica di rilevazione periodica dei risultati globali dell'Istituto con tutte le
connesse abitudini di assegnazione test, correzione, determinazione dei livelli di possesso delle competenze di
apprendimento, revisione del lavoro in aula ( classi aperte, affiancamento in aula) orientata al recupero delle
lacune.
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- L'insieme di azioni elencate costituisce un programma di organizzata prevenzione dell'insuccesso scolastico.
Vincoli: la dimensione dell’Istituto comporta la presenza di piccoli plessi funzionanti anche su un’unica sezione.
Non è dunque possibile bilanciare sempre e sistematicamente la composizione delle classi di primo anno, né
pensare a un’attivazione delle classi parallele in ogni plesso. Gli obiettivi di omogeneità possono avere
maggiore probabilità di successo tra classi del medesimo territorio comunale.
Tempi. Dal recupero alla prevenzione dell'insuccesso. Il seguente programma copre un triennio
Nel 2015/16 (Primo anno vigenza PDM), gli interventi per classi aperte hanno costituito una percentuale
significativamente inferiore al 50% del complesso delle ore di recupero. Questo dato tiene conto: dell'esigenza
di riservare ancora una percentuale rilevante delle "lezioni" di recupero agli insegnanti della stessa classe degli
alunni in difficoltà. Questo soprattutto quando in gioco è l'esigenza di un rapido riscontro di miglioramento sui
contenuti delle singole discipline e/o di sbloccare una situazione di prolungate difficoltà non solo didattiche,
ma di rapporto con la Scuola.
Nel 2016/17, le lezioni per classi aperte, composte da alunni provenienti da classi diverse e con difficoltà simili,
dovrà avvicinarsi alla metà degli interventi di recupero. Questa gradualità e questa previsione si devono alla
necessità di dare certezza e credito, dentro e fuori la Scuola, ad azioni di prevenzione che costituiscono la
novità nel contrasto alla dispersione scolastica, rispetto ad interventi più usuali che non presuppongono
attribuzione di responsabilità e compiti nuovi e aggiuntivi: a) di coordinamento, b) di insegnamento ad alunni
di altre classi, c) di costruzione, assegnazione, esame di prove omogenee di verifica del risultato. Nello stesso
2016/17 ci dovrà essere un'assegnazione di compiti di coordinamento, a livello più ampio di Consiglio di
Interclasse, sulle azioni di recupero e potenziamento per classi parallele. La Scuola aderisce al progetto Tutti a
Iscol@ per le linee A, B e C. E’ dunque previsto che almeno parte delle ore di recupero per classi aperte nella
Scuola Secondaria di I grado sia svolta dai docenti reclutati con finanziamento di bando. L’intervento per classi
aperte è il modello di funzionamento delle azioni di recupero su cui la Scuola ha scelto di scandire le “tappe”
di graduale messa a punto della sua azione. Al conferimento di incarico ai docenti “esterni”, dovrà in questa
annualità corrispondere un adeguato impegno dei docenti interni nell’attività di formazione dei gruppi di
recupero, di istruzione delle attività, di valutazione dei progressi ottenuti.
Nel 2017/18 Deve esserci nella Scuola una procedura, ormai abituale, di periodiche attività per classi aperte
che dia espressione chiara alle necessità dei gruppi di livello. L’intervento sarà curato dai docenti interni.
Obiettivo non sarà esclusivamente il recupero dei livelli di insufficienza quadrimestrale, ma il successo
scolastico in senso ampio, cioè sul ritardo registrato sui livelli attesi per l’età e le capacità dell’alunno.
2018/19 Verifica dei risultati ottenuti nel triennio con le attività di recupero e potenziamento. Revisione delle
procedure di somministrazione test, di tempi e opportunità logistiche (inclusa la ripartizione tra orario
pomeridiano e antimeridiano del recupero e del potenziamento).
Vincoli logistici: La Scuola non ha ancora piena disponibilità di tutti gli edifici scolastici e dei locali. Lavori
indispensabili di adeguamento funzionale impegnano gran parte dei locali nel Comune di Bosa. La realizzazione
delle classi aperte è dunque rallentata dal limitatissima disponibilità di spazi utilizzabili oltre le aule ordinarie.
La situazione di parziale cantieramento degli spazi scolastici ha imposto l'allestimento delle Lim in locali solo
provvisoriamente adibiti ad aule e la sottoscrizione di utenze internet. Si è voluto così impedire che una
situazione di prolungato disagio logistico compromettesse l'uso delle Lim e rallentasse l'adozione del registro
elettronico. Nel 2017/18 la Scuola di Bosa avrà piena disponibilità di locali da adibire stabilmente ad attività di
laboratorio didattico presso la Scuola Secondaria.
Vincoli d impatto: è possibile che l’intervento per classi aperte abbia nel breve periodo un risultato di esito
scolastico marginale e persino inferiore a quanto realizzato nel recupero di classe.
A questo proposito occorre considerare che: l'intervento per classi aperte non agisce specificatamente su livelli
di profitto scolastico e voti quadrimestrali, né obbligatoriamente su livelli di insufficienza o di grave
insufficienza, ma su carenze rispetto alle competenze che possono essere conseguite dagli allievi.
Nello stesso arco di tempo di questi tre anni scolastici l'impiego delle risorse dell'organico potenziato passerà
dall'impegno parziale nel lavoro e coordinamento della didattica per classi aperte all'impegno almeno
maggioritario, sottratte le ore di sostituzione, in queste attività.
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Inoltre: il lavoro per classi aperte si realizza veramente solo quando ai gruppi di studio di recupero si
affiancano i gruppi di potenziamento degli allievi più preparati. Si può cominciare ad accogliere la richiesta dei
genitori di iniziative specifiche per gli allievi con alto rendimento scolastico solo creando momenti di lavoro su
gruppi classe distinti per esigenze alternative, anche temporaneamente alternative, di recupero o
potenziamento.
Il tempo prolungato nell'Istituto dimostra la capacità di tenere insieme queste due esigenze pur tra molte
difficoltà. Il piano di recupero delle competenze di base che proponiamo, grazie a queste “finestre” di didattica
per classi aperte, realizzabili anche in orario curricolare, dà spazio ad un'offerta formativa equamente
distribuita sui due campi della prevenzione dell'insuccesso didattico e della gratificazione delle abilità, e lo fa
anche nel tempo normale.
L'obiettivo è restituire ad entrambe le esigenze di cui si parla l'utilità massima del tempo trascorso a Scuola. Un
tempo che, vissuto sempre, senza eccezioni, nello stesso sforzo per ottenere lo stesso risultato può aumentare
e non diminuire il divario dei risultati fra gli alunni e fra le classi.
Questo è il traguardo di organizzazione della didattica.
Azioni ulteriori progettate dagli enti locali su concorrenti indicazioni della Scuola:
Carattere di sostegno diretto, con stessi o analoghi obiettivi, ha la seconda delle linee di azione che si descrive
di seguito, in quanto parte integrante del PDM, ma che è già stata trattata in altra sezione del Piano triennale.
Essa si avvale del supporto degli Enti locali delle Unioni dei Comuni della Planargia e Montiferru e delle risorse
del Piano locale dei servizi alla persona del distretto Bosa – Ghilarza.
Nei casi di difficoltà di singoli allievi, ma l'incidenza nell'Istituto è elevata, che portano alla stesura di un Piano
personalizzato, da un anno l'Istituto si avvale dell'intervento di pedagogisti specializzati nella didattica per gli
alunni Bes.
Tra Febbraio 2016 e Febbraio 2017:
- Affiancamento del docente nel lavoro didattico per una media di 6 ore settimanali in tutte le classi
frequentate da alunni Bes. L'intervento ha carattere di
- 1) supporto al metodo di studio degli alunni
- 2) formazione sul campo del personale docente sulla didattica personalizzata
- Si prevede attività di consulenza ai genitori di alunni Bes e ai docenti (Secondo anno di sperimentazione)
- Nelle intenzioni della Scuola, secondo quanto si è stabilito con i responsabili dei servizi sociali del territorio,
nel caso di alunni Dsa, l'intervento degli specialisti nelle aule dovrà inoltre rassicurare i genitori sulla coerenza
tra le necessità di apprendimento dei figli e l'intervento didattico.
L'obiettivo appena descritto non è di secondo piano. Come si è scritto nel Rapporto di Autovalutazione, la
Scuola soffre dell'interpretazione non conforme alla normativa Bes espressa talvolta da alcuni genitori sulle
misure dispensative e compensative. Occorre chiarire che sono le esigenze del singolo caso a pretendere il
cosa, il quanto e il come rivedere e semplificare la cosiddetta consegna didattica: il cosa e il come l'alunno
deve fare per compiere il proprio personale "dovere" scolastico. Per la prima volta si inserisce nella Scuola una
figura professionale che dovrà avere anche il compito di rivalutare agli occhi dei genitori la coerenza
dell'intervento didattico, e del livello di difficoltà del compito assegnato allo studente, con la certificazione
clinica. La serenità di rapporto con l'utenza, e la possibilità di condividere con la famiglia il percorso didattico
dell'allievo, passano anche per la fissazione di distanze minime di rispetto della professionalità e della
responsabilità educativa della valutazione scolastica. Questa responsabilità deve essere riconosciuta nel suo
essere coerente con la certificazione, ma non per questo sempre e sistematicamente dipendente da essa.
L'intervento dovrà essere integrato da moduli di formazione sulla semplificazione dei compiti di
apprendimento nel quadro Bes. Quest’ultima costituisce infatti un'esigenza di formazione diffusa nella Scuola
Secondaria, alla quale si è data prima risposta nei due anni scolastici in esame con l'affiancamento in aula del
docente. In altra sezione del PTOF si è descritto il percorso formativo che si abbina al lavoro pedagogico sui
Bisogni Educativi Speciali.
Benessere e Scuola.
Collegato al Piano finanziato con il Plus è il programma di formazione sulla sicurezza a beneficio di alunni e
docenti. Della Sicurezza si dà un'interpretazione ampia, includendo nel suo concetto l'educazione alla
percezione e prevenzione del rischio sociale. Un numero significativo di alunni Bes della Scuola è di fatto
esposto a rischi che nel territorio hanno assunto dimensione e diffusione importanti.
Nelle classi di secondaria di I grado è attivo lo sportello di ascolto gestito dal PLUS, mentre nelle classi terze
prosegue la formazione a scopo di prevenzione sulle dipendenze.
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È al secondo anno di svolgimento l'intervento di studio e prevenzione del cyber bullismo. Il gruppo studio di
genitori e insegnanti coinvolti - programma Genitori digitali - curerà, nel corso dell'a.s. 2016/17, la divulgazione
degli esiti dell'esperienza e l'informazione/formazione sui rischi del fenomeno nella Scuola, nonché sulle
azioni, anche concrete, a suo contrasto.
Risorse strumentali e tecnologiche
Tra gli Obiettivi di processo si è posta l'informatizzazione delle comunicazioni Scuola/Famiglia su convocazioni,
esiti di scrutinio, dati di frequenza scolastica, valutazioni, annotazioni disciplinari e ordinari contatti. Tale
obiettivo offre un contributo evidente alla semplificazione, alla tempestività, frequenza, certezza delle
comunicazioni tra la Scuola e l'utenza. Informazioni importanti sull'andamento scolastico possono, a regime,
essere fornite attraverso il registro elettronico, "preparando" il terreno di un confronto più chiaro, più
informato, da entrambe le parti, in occasioni degli ordinari colloqui. L'articolazione in così tante, e tra loro
distanti sedi scolastiche accresce il bisogno di dare al rapporto Scuola/Famiglia la continuità che solo lo
strumento informatico e di rete può assicurare compiutamente. Analogamente deve porsi la documentazione
su sito istituzionale del miglioramento di Istituto.
Il registro elettronico è adottato dal 2015/16. A decorrere dalle comunicazioni degli esiti quadrimestrali
2016/17, la Scuola rilascerà ai genitori le credenziali di accesso alla consultazione della scheda personale
dell'alunno. Il lavoro di ricognizione e miglioramento della qualità della connessione internet nei plessi, alcuni
solo in questo anno scolastico riportati alla propria funzione scolastica, la carente ricezione del segnale in più
parti del territorio, impongono una breve proroga del periodo di schermatura dei dati. L'acquisto delle utenze
ha anche lo scopo di consentire una soddisfacente contestualità alle operazioni di annotazione curate dai
docenti.
Vincoli ambientali: come documentato nel RAV, tra l'utenza è, in un numero non trascurabile di casi,
infrequente l'uso di internet, almeno come strumento di consultazione di informazioni.
Vincoli logistici: le Lim coprono la quasi totalità delle aule, ma in alcuni plessi, tra i quali quelli con numero più
elevato di alunni frequentanti, esisteva fino allo scorso a.s. la sola predisposizione di linea Internet. Inoltre: la
sede della Scuola Media di Bosa è temporanea, in conseguenza di lavori di adeguamento strutturale che, per il
terzo anno consecutivo, interessano tre sedi didattiche su cinque. La didattica Lim non è stata possibile per
oltre un anno nella Scuola Media cittadina. I plessi incorporati nell'Istituto Comprensivo Bosa si connettono su
linee di traffico dati di funzionalità intermittente. Proprio per ovviare a questi disagi, come detto, in questo
a.s. sono state acquistate nuove utenze di traffico dati e sono in corso le relative attivazioni del servizio.
Piano delle risorse informatiche:
l'Istituto può conseguire l'obiettivo di processo indicato attingendo alle risorse del funzionamento didattico –
amministrativo e ai fondi per il diritto allo studio ex L.R. 31, per la realizzazione delle infrastrutture di linea, e
assumendosi l'onere della sottoscrizione di alcuni contratti di utenza. Tra il 2014 e il 2016 circa 5000 euro sono
stati impegnati, prevalentemente nelle sedi di massima concentrazione dell'utenza, in: collegamento
telefonico di alcuni plessi del Comune di Bosa, predisposizione ponte radio per linea internet, trasporto e
allestimento delle Lim nei locali solo temporaneamente adibiti alla frequenza scolastica, acquisto licenza
registro elettronico, costi connessi protocollo on – line. Il costo annuale delle 4 nuove utenze internet
acquistate in questo anno scolastico é quantificato in somma di poco superiore ai 2000 euro. L’adesione al
PON Ambienti di apprendimento ha consentito l’acquisto di 80 notebook e 8 stampanti per attrezzare 1
laboratorio di informatica per ogni sede comunale del servizio scolastico (costo dei beni 21.963 euro IVA
inclusa).
Tempistica:
Tutto il primo anno di adozione del registro elettronico, 2015/16, è stato dedicato all’apprendimento del suo
corretto uso e non sono state assegnate password d’accesso ai genitori.
A partire dal 2016/17: attribuzione password ai genitori; rendicontazione dello stato di utilizzo del registro
elettronico, eventuale potenziamento di linea nei plessi di Tresnuraghes, Scano, Cuglieri; Suni compiuta
dematerializzazione delle schede di valutazione. Monitoraggio livello di utilizzo LIMcurato dai Masterteachers.
Dal 2017/18: Estensione delle funzionalità delle comunicazioni via registro elettronico (es: comunicazione
assenze in tempo reale). Azioni di formazione conformi al Piano Nazionale Scuola digitale.
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VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE
La Scuola dell'autonomia deve assicurare non solo l'efficienza (correttezza, celerità, trasparenza) ma anche
l'efficacia; deve cioè raggiungere dei risultati e deve essere produttiva, pur tenendo presente che la
produttività in ambito formativo è cosa diversa da quella aziendale; si tratta cioè di una produttività che
risponde a parametri qualitativi più che quantitativi e la sua misurazione è complessa per le componenti che
caratterizzano il processo di formazione e di apprendimento.
Tuttavia non ci si può esimere da una valutazione dei risultati dell'azione formativa e didattica. Così come è
necessario individuare strumenti idonei per verificare le capacità e le abilità conseguite dagli alunni è altresì
necessario che la Scuola stessa individui le modalità per autovalutarsi ed essere valutati.
L'autovalutazione dell'istituto deve essere condotta da tutte le componenti scolastiche e si configura con una
attenta analisi dei comportamenti, imponendo pertanto un adeguamento delle funzioni per migliorare le
prestazioni.
La valutazione del P.T.O.F. interesserà tutto il processo, non riguarderà quindi solo la fase finale.
Ci si avvarrà dei seguenti indicatori:
Programmazione dei Consigli di Classe.
Piani di studio personalizzati.
Progetti.
Individuazione delle varie fasce di livello, all'interno delle classi, mediante la somministrazione di test
oggettivi e soggettivi.
Proposte operative chiare e verificabili per gli interventi di recupero e consolidamento.
Individuazione dei problemi degli alunni.
Verifiche che tengano conto dei processi di crescita degli alunni in rapporto agli obiettivi di
apprendimento fissati.
Uso di strumenti diversi.
Osservazioni sistematiche distribuite nel tempo.
Utilizzo delle risorse strumentali e umane presenti nella scuola.
SEZIONE 4 BES
PTOF-INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
1-Definizione di “Integrazione”
L’integrazione non è un processo che prevede l’adattamento di una parte del tutto, ma in cui ciascuno possa
giovarsi del tutto per rispondere ai suoi bisogni, per migliorare il suo livello di relazione con la realtà
circostante.
Il gruppo GLHI (Gruppo di lavoro handicap di Istituto) si occupa collegialmente di:
▪
Gestire e coordinare l’attività relativa agli alunni h
▪
Proporre il calendario delle attività del gruppo e di quelle di competenza dei consigli di classe che
concernono gli alunni h
▪
Definire i criteri generali per la redazione dei Piani educativi Individualizzati
▪
Formulare proposte al Dirigente e al Collegio dei Docenti su questioni attinenti gli alunni h
▪
Proporre l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni h o ai docenti che
se ne occupano
Competenze dei docenti Funzioni Strumentali e Referenti Per l’inclusività
A) convocare e presiedere le riunioni del gruppo GLH o GLI, su delega del dirigente scolastico;
B) tenere i contatti con l’asl e con gli altri enti esterni all’istituto;
C) partecipare agli incontri di verifica con gli operatori sanitari;
D) fissare il calendario delle attività del gruppo GLH e di quelle di competenza dei consigli di classe che
concernono gli alunni in situazione di disabilità
E)collaborare ed informare i membri dei consigli di classe sulle problematiche relative agli alunni in situazione
di disabilità
F) partecipare a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti la disabilità
G) coordinare l’attività del gruppo GLH e GLI in generale.
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Competenze degli insegnanti di sostegno
A) coordinare l’attività educativa e didattica degli alunni a loro affidati, secondo le indicazioni del consiglio di
classe e del gruppo GLH.
B) redigere il PEI, in collaborazione con il consiglio di classe, i genitori e/o agli operatori sanitari e raccogliere i
piani disciplinari da allegare al PEI i entro le date stabilite;
C) partecipare ai consigli di classe, al gruppo GLH e GLI, e agli incontri di verifica con gli operatori sanitari;
D) collaborare ed informare gli altri membri del consiglio di classe sulle problematiche relative all’alunno in
situazione di handicap e sulle procedure previste dalla normativa.
Competenze dei consigli di classe che hanno alunni con disabilità
A) informarsi su tutte le problematiche relative all’alunno in situazione di disabilità
B) informarsi delle procedure previste dalla normativa;
C) redigere il PEI in collaborazione dell’insegnante di sostegno;
D) discutere e approvare il percorso formativo più opportuno per l’alunno.
Competenze dei singoli docenti che hanno alunni con disabilità
A) informarsi su tutte le problematiche relative all’alunno in situazione di disabilità
B) informarsi delle procedure previste dalla normativa;
C) segnalare al coordinatore di classe, all’insegnante di sostegno, al docente coordinatore del gruppo glh
qualsiasi problema inerente all’attività formativa che coinvolga gli alunni in situazione di disabilità
il gli di istituto svolge le seguenti funzioni, ad esso attribuite dalla c.m. n. 8 del 06 marzo 2013:
▪
rilevazione dei bisogni educativi speciali (B.E.S.) presenti nella scuola
▪
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere, anche in rapporto con
reti di scuole o in base ad azioni strategiche dell’amministrazione
▪
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della Scuola
▪
focus/ confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione
delle classi
▪
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli gl operativi, sulla base delle effettive
esigenze
▪
elaborazione di una proposta di piano annuale per l’inclusività da sottoporre al collegio docenti e da
inviare agli uffici competenti, anche per l’assegnazione delle risorse di sostegno
▪
adattamenti al suddetto piano, in base alle risorse assegnate, nel mese di settembre
▪
interazione con i servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema
(formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc
OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO
Per tutte le classi delle scuole di ogni ordine dell’Istituto Comprensivo.
Progetto operativo nazionale PON ” Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento.
Progetto Equità.
Progetto Plus.
Progetto “Tutti a Iscol@”
Progetto potenziamento per la Scuola Primaria “Una scuola per tutti”
Progetto per la Scuola dell’infanzia “Parole per tutti i gusti”
Progetto: Tacabanda.
Progetto CONI
Progetto Continuità.
Progetto “Monumenti Aperti”
Progetto “Carnevale”
Progetto Lingua Sarda
Erasmus Plus
Progetto potenziamento Inglese Scuola Secondaria I grado
USCITE NEL TERRITORIO
Visite al centro storico e ai monumenti della città.
Visite ai Musei.
Visite alle botteghe artigiane.
Partecipazione a manifestazioni sportive e culturali promosse nel territorio.
Le insegnanti si riservano di valutare ogni iniziativa verrà loro proposta durante l’anno scolastico
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PROGETTI D’ISTITUTO
Denominazione progetto
Equità
Priorità cui si riferisce
Azioni di contrasto dei trattenimenti della Scuola Secondaria
Elevata disomogeneità dei risultati delle prove Invalsi
Traguardo di risultato
Contenimento delle non ammissioni
Situazione su cui interviene
Alunni della Primaria e della Secondaria che, nei risultati delle prove per
classi parallele, evidenzino carenze in Italiano, Matematica e Inglese
Attività previste
Didattica per classi aperte, da intendersi come gruppi di lezione e studio
assistito, formati da alunni di classi differenti ma con comuni difficoltà
Nella Scuola primaria saranno portati avanti anche interventi di recupero
e assistenza allo studio in classe, sulla base dei risultati delle prove per
classi parallele e/o su casi segnalati nelle riunioni di programmazione
comune. Attività di coordinamento e istruttoria per interventi docenti
Tutti a Iscol@.
Risorse finanziarie necessarie
Circa 7000,00 euro all’anno, attinti dal F.I.S., per la retribuzione dei
docenti impegnati in ore eccedenti.
Risorse umane (ore) / area
Nelle attività di recupero saranno utilizzati i docenti di Matematica e
Lettere, Inglese che daranno la loro disponibilità ad effettuare ore
eccedenti oltre il normale orario di servizio
Indicatori utilizzati
Rilevazioni attraverso test finali, appositamente costruiti sulle lacune
evidenziate nelle prove iniziali per classi parallele.
Valori / situazione attesi
Ottenere un risultato più omogeneo nelle prove Invalsi, prossimo alle
differenze di risultato delle medie provinciali e regionali.
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Denominazione progetto
Una Scuola per tutti
Priorità cui si riferisce
Offrire una serie di opportunità di successo negli apprendimenti degli
alunni, incentivando lo sviluppo logico ed emotivo
Traguardo di risultato
•
Migliorare le competenze di base di Italiano, Matematica e
Lingua Inglese.
•
Creare situazioni alternative per l’apprendimento e il
potenziamento di capacità logiche.
•
Offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire
il diritto alla pari opportunità formativa, rispettando tempi e modalità
diverse di apprendimento.
Obiettivo di processo
•
Recuperare, rinforzare e potenziare le abilità nelle diverse aree
disciplinari, in particolar modo in Italiano, Matematica e Lingua Inglese.
•
Promuovere, sviluppare e rafforzare nell’alunno la propria
autostima per permettergli di lavorare serenamente.
•
Migliorare l’acquisizione della lingua italiana e inglese.
•
Fluidificare le strategie di calcolo.
•
Promuovere negli alunni la capacità di trasformare le conoscenze
e le abilità acquisite in competenze personali.
•
Potenziare la motivazione, l’interesse, l’impegno nei confronti
delle attività scolastiche.
Situazione su cui interviene
Bosa: tutte le classi prime, terze T.N. e T.P.
Seconde e quinte T.N.
Plessi di Suni , Montresta, Cuglieri, Scano di Montiferro, Tresnuraghes :
tutte le classi
Attività previste
Attività individuali, di gruppo , con l’intera classe , per classi
aperte.
Risorse umane (ore) / area
Tutti gli insegnanti di Potenziamento della Scuola Primaria.
Indicatori utilizzati
Rilevazioni attraverso test finali, appositamente costruiti sulle lacune
evidenziate nelle prove iniziali per classi parallele
Stati di avanzamento
Figura ponte (insegnante di potenziamento delle classi quinte Primaria)
che accompagnerà gli alunni nel passaggio alla Scuola secondaria di I
grado
Valori / situazione attesi
Allineamento nel corso del triennio delle valutazioni delle competenze
tra ultimo anno della Primaria e primo anno della Secondaria
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Denominazione progetto
Continuità e Orientamento
Priorità cui si riferisce
Rettifica delle significative incongruenze di valutazione tra V Primaria e
Primo anno di frequenza della Secondaria
Obiettivo di processo
Garantire al bambino un percorso formativo organico, completo, che lo
supporti anche nell’approccio con la scuola di ordine superiore
Situazione su cui interviene
Alunni delle classi terminali e iniziali dei tre ordini di Scuola
Attività previste
Incontri di pianificazione didattica tra docenti delle classi
terminali di un ordine di scuola e le prime dell’ordine successivo, nel
periodo compreso tra gennaio e giugno.
Incontri tra gruppi di alunni per lo svolgimento delle attività
programmate dalla Commissione.
Incontri con i genitori per la presentazione dell’Offerta
Formativa.
Risorse umane (ore) / area
Gli incontri formativi / informativi saranno tenuti dai docenti interni
all’istituto Comprensivo e dell’I.C. di Bosa
Altre risorse necessarie
Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola.
Indicatori utilizzati
Diminuzione, nelle valutazioni intermedie della Secondaria, dello
scostamento con quella finale della Primaria
Valori / situazione attesi
Allineamento nel corso del triennio delle valutazioni delle competenze
tra ultimo anno della Primaria e primo anno della Secondaria
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Denominazione progetto
Tacabanda
Obiettivo di processo
Garantire a tutti gli alunni uguali opportunità, soprattutto a quelli che,
per particolari situazioni, rischiano l’insuccesso scolastico
Situazione su cui interviene
Alunni delle quarte e delle quinte della Primaria e alunni della Secondaria
Attività previste
Lezioni di teoria e pratica musicale
Musica d’insieme
Risorse finanziarie necessarie
Circa cinquemila euro ad anno scolastico per retribuire gli esperti
esterni.
Risorse umane (ore) / area
•
Docenti di musica della Scuola Secondaria che hanno dato la loro
disponibilità a insegnare strumento.
•
Genitori con una buona preparazione in ambito musicale che si
sono resi disponibili ad affiancare i docenti nell’insegnamento della
teoria e della pratica strumentale
Altre risorse necessarie
Esperto di direzione di banda
Strumentisti non presenti nell’organico dell’Istituto.
Stati di avanzamento
Alla fine del primo anno gli alunni devono essere in grado di suonare
semplici brani
Alla fine del secondo anno devono essere in grado di eseguire musica
d’insieme.
Valori / situazione attesi
Costituzione di una banda d’Istituto
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Denominazione progetto
Tutti a Iscol@ annualità 2016/2017
Priorità cui si riferisce
Innalzare i livelli di apprendimento degli studenti e contrastare il fenomeno
dell’abbandono scolastico
Obiettivo di processo
Linea A: potenziamento delle competenze di base di italiano e matematica;
Linea B: realizzazione di attività extracurriculari di laboratori innovativi;
Linea C: sostegno psicologico degli studenti a rischio di esclusione sociale
Situazione su cui interviene
•
studenti che presentano lacune diffuse di conoscenze nelle diverse
discipline, necessarie per proseguire con profitto il percorso di studi;
•
studenti con difficoltà di inserimento e di integrazione con gli altri
studenti.
•
studenti provenienti da famiglie con problematiche di natura sociale
e/o economica;
•
studenti con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento.
Attività previste
Linea A: Didattica per classi aperte, da intendersi come gruppi di lezione e studio
assistito, formati da alunni di classi differenti ma con comuni difficoltà. Saranno
portati avanti anche interventi di recupero e assistenza allo studio in classe, sulla
base dei risultati delle prove per classi parallele e/o su casi segnalati nelle
riunioni di programmazione comune
Linea B:prevede l’apertura delle scuole al di fuori dell’orario in cui si svolge
l’ordinaria attività didattica ed è finalizzato a migliorare la qualità dell’offerta
formativa extracurricolare attraverso modalità educative di tipo laboratoriale.
Linea C: è finalizzata al miglioramento dell’inclusione scolastica attraverso il
ricorso ad azioni di sostegno psicologico, pedagogico e di mediazione
interculturale, a favore di studenti che si trovano in condizione di svantaggio,
che possono avere effetti negativi sulle capacità di apprendimento.
Risorse finanziarie necessarie
24.200,00 € per ognuna delle linee A1 e A2
4650,00 € per ognuna delle linee B1 e 4230,00€ per ognuna delle linee B2
30680,00 € per la linea C
Risorse umane (ore) / area
Nelle attività di recupero saranno utilizzati docenti di Italiano e Matematica
individuati dalle graduatorie di Istituto come indicato dal bando RAS
Altre risorse necessarie
Operatori economici esterni selezionati da Sardegna Ricerche
Mediatore culturale – Psicologo – Pedagogista selezionati mediante apposito
bando.
Indicatori utilizzati
Partecipazione degli studenti alle attività proposte
Valori / situazione attesi
Diminuzione delle ripetenze e dell’abbandono scolastico
Apertura pomeridiana, oltre l’orario di normale attività, delle Scuole
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