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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXIII N.4 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
Presentata la relazione annuale 2016 del Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia
“LA ASL? UNA SITUAZIONE DISASTROSA”
Il coordinatore Claudio Frollano: “Cittadini costretti a pellegrinaggi della salute”
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IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
L’importante riconoscimento è avvenuto durante l’assemblea di mercoledì 15 febbraio scorso a Pomezia
ANTONIO GUIDO DIRETTORE DEGLI ENEA HOTELS ELETTO CAPO
DELLA DELEGAZIONE DI POMEZIA DI FEDERALBERGHI ROMA
Alla presenza del presidente Giuseppe Roscioli, del direttore Tommaso Tanzilli e del vice direttore Gianluca De Gaetano.
di Gianfranco compagno
Il direttore Antonio Guido, 55
anni il prossimo ottobre, è
stato eletto “capo” della neonata delegazione di Pomezia di
Federalberghi Roma, associazione provinciale romana
alberghi, federazione di categoria che aderisce alla Confcommercio nazionale. Un riconoscimento importante non
solo per il dottor Guido, ma
Mengozzi, in rappresentanza
della proprietà degli Enea
Hotels, orgogliosamente fiera
della riconoscimento al “suo”
direttore. La ratifica ufficiale
avverrà in occasione del prossimo Consiglio Direttivo di
Federalberghi Roma,quando si
provvederà altresì alla nomina
e cooptazione nel Consiglio
Direttivo del Capo Delegazione Antonio Guido. Il dottor
Antonio Guido ha spalle una
Antonio Guido, Giuseppe Roscioli, Ornella Mengozzi,
Tommaso Tanzilli, Gianluca De Gaetano
anche per il gruppo “Enea
Hotels” della Famiglia Mengozzi, presente a Pomezia dal
1987 e ad Aprilia dal 2004, con
la quale ha iniziato a collaborare sin dal 1987, quando
aveva 25 anni, come maitre
lunga carriera, proprio quest’anno festeggerà i 30 anni,
una carriera tutta dedicata alla
crescita degli Enea Hotes.
Dopo gli studi classici, ha conseguito il master di 1°, 2° e 3°
livello in “Economia e Mana-
aiuto per rappresentare le
istanze del territorio in seno
alla neonata delegazione di
Federalberghi.
Abbiamo
incontrato il direttore Guido
all’indomani del prestigioso
incarico presso l’Enea di Aprilia. Un territorio importante,
quello di Pomezia, che a
dispetto della crisi che negli
anni ha inciso negativamente
sia sull’affluenza sia sui prezzi
delle camere, offre un enorme
potenziale ricettivo, contando
21 alberghi di cui 7 a quattro
stelle di prima categoria, per
un totale di 2.389 posti letto.
“Pomezia- spiega il nuovo
capo delegazione Antonio
Guido- anche per via della
vicinanza con Roma offre un
enorme potenziale. Al ruolo
catalizzatore derivante dalla
presenza a pochi passi di Zoomarine e Cinecittà World, si
unisce anche l’apertura della
Nuvola di Fucksas, che in previsione porterà a Roma in
occasione dei congressi circa
6.000 mila persone ogni due
giorni. Una parte sostanziosa
cercherà alloggio proprio nelle
strutture pometine. Di qui l’esigenza, rappresentata da
Federalberghi di creare anche
a Pomezia una struttura intermedia in grado di rappresentare agli alti livelli dell’associazione di categoria le istanze
del territorio”. La nuova delegazione di Pomezia di Federalberghi, cui hanno aderito tutte
le strutture ricettive della città,
della struttura. Il delegato in
seno al direttivo ha un ruolo
chiave e a differenza del consigliere ha diritto di voto”.
Un’importante novità per la
zona di Pomezia, una realtà
seconda solo a Fiuggi (Roma
esclusa) quanto a presenza di
alberghi e strutture ricettive,
che tuttavia negli ultimi anni
sconta il prezzo della crisi economica. “Nelle nostre strutture- precisa Guido- si riversano
l’Enea Hotel convegni o corsi
di formazione. Il sabato e la
domenica invece sono soprattutto le famiglie a prenotare le
camere. Purtroppo il 50% dei
posti resta vuoto, un dato
negativo cui va unito anche
quello legato alla riduzione dei
prezzi”. La speranza è che
attraverso la presenza capillare
nella zona di Federalberghi
Roma, si instauri una rete
sinergica e una collaborazione
due diversi flussi di ospiti. Dal
lunedì al venerdì, lavoriamo
soprattutto grazie all’arrivo di
manager di aziende, soprattutto le multinazionali legate al
settore farmaceutico. Alcuni
organizzano nella struttura del-
tale da incidere positivamente
anche su questo dato, che a
breve, anche per effetto dell’apertura della Nuvola possa
invertire il trend negativo.
Foto di Gianfranco
Compagno e Federalberghi
IL GIORNALE DEL
LAZIO
Editore D.P.R. di Bruno Iorillo
Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione)
Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284
hotel e dal 1994 come direttore. La nomina ufficiale è avvenuta mercoledì 15 febbraio
scorso durante l’assemblea di
categoria, avvenuta presso l’Enea Hotel di Pomezia di via del
mare, alla presenza del presidente di Federalberghi Roma
Giuseppe Roscioli, del direttore Tommaso Tanzilli e del vice
direttore Gianluca De Gaetano. Presenti gli operatori del
settore, che hanno sottoscritto
l’atto di costituzione della
“Delegazione Federalberghi
Roma di Pomezia”. Era presente anche la signora Ornella
gement Alberghiero”, superando gli esami con il massimo
dei voti (30/30). Dal 20 aprile
1993 è iscritto all’Albo Nazionale (n.906) con la qualifica di
“Direttore di albergo”. Potrebbe sembrare una nota banale,
ma non tutti i “direttori” hanno
la qualifica e sono iscritti
all’albo. Inoltre è abilitato
all’insegnamento presso gli
istituti alberghieri. Una carriera fondata oltre sull’intenso
studio, le sue capacità sono
basate su una vasta esperienza
maturata sul campo, esperienza manageriale che le sarà di
si unirà a quelle già operative
da anni nei territori di Fiumicino e dei Castelli Romani. “La
differenza- spiega Antonio
Guido- è che la delegazione
nasce ora. Come primo capo
delegazione, il mio compito
sarà anche quello di instaurare
un rapporto con le istituzioni e
tracciare le linee guida. Un
ruolo che mi riempie di orgoglio e che sono onorato di ricoprire. Ovviamente si tratta
anche di un impegno significativo, dal momento che si tratterà di fare da tramite tra le
istanze del territorio e i vertici
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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La tabella delle dichiarazioni dei redditi dei politici apriliani relative al 2016
APRILIA - “CON LA POLITICA NON CI SI ARRICCHISCE”
Una battaglia di trasparenza amministrativa portata avanti da anni da Il Giornale del Lazio
di Riccardo Toffoli
Anche quest’anno Il Giornale
del Lazio pubblica la tabella
delle dichiarazioni dei redditi
della politica apriliana relative
al 2016. Sono anni che Il Giornale del Lazio porta avanti la
battaglia della trasparenza
delle cariche istituzionali politiche e anche quest’anno l’ha
fatta con spirito di trasparenza.
Le leggi ci sono ma fino a tre
anni fa non erano quasi mai
rispettate perché di fronte ad
una imposizione di legge, non
c’era la sanzione. Fu la legge
441/82 a disciplinare il deposito della dichiarazione dei
redditi di sindaco, consiglieri e
assessori. Legge quasi sempre
inevasa a causa dell’assenza di
una sanzione in caso di inottemperanza. E così si è pensato negli anni: “se non mi fanno
nulla, perché devo depositare?”. Un primo impulso fu
dato dal sindaco Calogero
Santangelo che, dando l’esempio, annualmente depositava
la sua dichiarazione dei redditi. Quindi il nuovo sindaco
Domenico D’Alessio pretese
che tutti i consiglieri e i suoi
assessori facessero questo atto
di trasparenza. Nel programma elettorale del sindaco D’Alessio c’era la costituzione di
un’anagrafe degli eletti che
però, non è mai giunta a compimento. Anche perché con
legge 213 del 2012 è stato
introdotto nel Tuel l’articolo
41 bis che prevede che tutte le
cariche elettive e di governo
sono tenute a depositare non
solo la dichiarazione dei redditi, ma anche lo stato patrimoniale, le partecipazioni in
società e le azioni possedute.
La legge obbliga gli enti locali
con popolazione superiore ai
15 mila abitanti a regolamentare questa modalità di trasparenza che deve essere pubblicata sul sito internet del
Comune. E finalmente com-
minava anche la pena. Per chi
non provvede sia completamente o anche sia parzialmente, si commina una sanzione
amministrativa che va da due
mila a venti mila euro. In
aggiunta potrebbe esserci per
chi non ottempera anche una
comunicazione all’Anac. Con
decreto legislativo n.33 del 14
marzo 2013 si rivoluziona
anche l’accesso agli atti,
net. L’intento della legge del
1982 era civico: sapere se con
la politica ci si arricchisse o
almeno chi si fosse arricchito.
Oggi, con le nuove normative,
si prende atto di una situazione
di fatto: con la politica non ci
si arricchisce. Almeno con la
politica locale. I consiglieri
comunali non prendono indennità, ma solo un gettone di
presenza per le sedute consi-
dando ai cittadini la motivazione “civica” per farlo. La
nuova normativa regolamenta
ulteriormente il deposito
anche per i congiunti. Chi non
ottempera, avrà una sanzione
da 500 a 10 mila euro. Il lavoro viene seguito con molta
cura dal dirigente del settore
affari generali Rocco Giannini. Sul sito internet del Comune, nella pagina relativa alle
istituzioni, è possibile accedere ai redditi di sindaco, giunta
e consiglieri comunali, visionare le situazioni patrimoniali
e i loro curriculum. Il dirigente
del settore Rocco Giannini ha
in mano tutte le dichiarazioni
dei redditi di tutta la politica
apriliana. Nella tabella devono
essere ancora inserite alcune
dichiarazioni che non sono
state visionate dagli uffici e
quindi, caricate sul sito inter-
liari a cui hanno partecipato.
Chi scrive lo ha sempre ritenuto un’assurdità. Una città di 70
mila abitanti ha tanti problemi
che meritano la giusta attenzione e il dovuto tempo di
approfondimento per chi l’amministra, a tutela dei cittadini
ma anche a garanzia che le
scelte assunte siano le più funzionali. Un consigliere comunale che lavora con assiduità,
darà poco tempo alla gestione
della cosa pubblica se non può
dedicare ad essa almeno parte
del suo tempo lavorativo. Ad
Aprilia ci sono politici che non
producono reddito o inferiore
a 10 mila euro, altri che arrivano ad oltre 140 mila. Rispetto
al 2015 ci sono pochissime
variazioni, segno che poco è
intervenuto in questo anno di
determinante nella vita lavorativa dei politici apriliani.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Nata nel 2003 per volontà della giunta Meddi, della quale l’attuale Sindaco era assessore all’urbanistica
IL SINDACO TERRA “LIQUIDA” LA MULTISERVIZI
LE CRITICHE DEL PD IN UNA CONFERENZA STAMPA
Giovannini: L’amministrazione si è dimostrata ancora una volta poco trasparente e inaffidabile”
di Gianfranco Compagno
Revocare la delibera approvata
durante l’ultimo consiglio comunale e approvare un nuovo piano
per la messa in liquidazione della
Multiservizi, che preservi anche i
lavoratori dell’azienda. Un messaggio chiaro, quello lanciato dal
PD di Aprilia durante la conferenza stampa di lunedì 13 febbraio
scorso. Una conferenza stampa
durante la quale il gruppo consigliare, rappresentato dai consiglieri Monica Tomassetti e Vincenzo
Giovannini e dal segretario Alessandro Mammucari hanno criticato l’atto votato dalla maggioranza, con la sola astensione del consigliere Renzo Caisutti de L’Altra Faccia della Politica, che a
detta dei democratici sembrerebbe
celare manovre poco chiare sul
futuro della municipalizzata e dei
suoi dipendenti. Respinte invece
le proposte del PD, sia sulla delibera di indirizzo da adottare a
seguito della relazione dell’ispettore del MEF che ha svelato violazioni di legge nella gestione
dell’Asam, sia quella per trasformare l’azienda speciale in una srl.
“La nostra proposta- ha dichiarato
il segretario Alessandro Mammucari - è stata bocciata per
ragioni politiche e non perché
contenesse irregolarità. L’assessore Roberto Mastrofini infatti ha
ammesso che si trattava di un percorso fattibile, a dispetto del parere negativo dei revisori e del dirigente. Quello che più dispiace è
che a fare le spese di questa malagestione da parte della politica
saranno le 220 famiglie dei lavoratori della Multiservizi, il cui
futuro ad oggi è incerto: di fatto
verranno licenziati e il futuro è ad
oggi un punto interrogativo. La
giunta che ha permesso tutto questo invece resterà in sella, nonostante le responsabilità della
gestione fallimentare”. “Un atteggiamento scorretto da parte dell’amministrazione- ha proseguito
il consigliere Vincenzo Giovannini- che dopo aver inserito il proprio punto nell’ordine del giorno
porla al parere tecnico e contabile
del dirigente, pervenuto solo la
sera precedente al consiglio alle
18.48. Il sindaco inoltre sulle
prime aveva affermato di voler
votare la delibera sul Mef, che
invece poi stranamente ha bocciato. Tutto questo prova grande
scorrettezza e poco rispetto per il
lavoro svolto dall’opposizione.
L’amministrazione si è dimostrata
ancora una volta poco trasparente
e inaffidabile”. Critiche pesantissime ha raccolto da parte dei tre
V.Giovannini - A.Mammucari e M.Tomassetti
di un consiglio richiesto dall’opposizione, non ha dato la giusta
importanza ai nostri documenti.
La proposta di delibera infatti era
stata protocollata il 7 febbraio, ma
l’amministrazione l’ha sottoposta
all’attenzione del collegio dei
revisori- che hanno ingiustificatamente bocciato l’atto- senza sotto-
esponenti del partito di opposizione l’atto voluto dalla maggioranza, che ai voti ha dovuto rinunciare al consenso dei consiglieri
Renzo Caissutti e Michela Biolcati Rinaldi, che direttamente
coinvolta nella vicenda in quanto
sorella del direttore generale e in
polemica con la sua stessa compa-
gine politica, non ha partecipato ai
lavori. “A nostro avviso- prosegue
Giovannini- la delibera è piena di
lati oscuri. Come è possibile parlare di liquidazione, se poi i liquidatori saranno chiamati anche a
stilare un piano aziendale e per il
risanamento dell’Asam? L’impressione è che dietro questa liquidazione si nasconda altro, ma se
così fosse i consiglieri che hanno
votato e la giunta dovranno assumersi le proprie responsabilità. A
pagare purtroppo saranno i lavoratori e i cittadini. Il danno enorme
creato da questa azienda alla città,
soprattutto negli anni tra il 2003 e
il 2005 (giunte Meddi Verzili),
quando alle assunzioni fuori controllo non ha corrisposto alcun
aumento del budget a disposizione
della Multiservizi, è responsabilità
diretta di chi ha pensato di sfruttare l’azienda per finalità politiche”.
Pesanti perplessità riguardano
anche la nomina dell’avvocato
Daniele Giuncato per dirimere il
contenzioso tra ente e Asam sulla
questione delle fatture contestate
39 e 40 per un importo di quasi 4
milioni di euro e il passaggio di
una parte dei servizi alla Progetto
Ambiente. “La nostra deliberachiarisce la consigliera Monica
Tomassetti- è stata bocciata non
per salvaguardare direttore generale (Fabio Biolcati Rinaldi) e
amministratore unico dell’Asam
(Lanfranco Principi), ma l’arbitro incaricato dall’amministrazione, l’avvocato Daniele Giuncato,
al quale per risolvere la questione
spetteranno 29 mila euro. Noi avevamo proposto di portare il caso
all’attenzione di un collegio di
arbitri, attraverso Anac o Camera
di Commercio. La procedura non
avrebbe fatto risparmiare l’ente di
piazza Roma, ma avrebbe garantito il Comune non solo sotto il profilo della trasparenza, ma anche
dell’esperienza e della competenza di chi era chiamato a decidere
sulla questione delicata delle fatture contestate. Il sindaco, per
respingere la nostra proposta,
aveva detto in consiglio che l’incarico era già stato affidato e che
il consulente esterno aveva già
quasi terminato. Abbiamo scoperto che invece la procedura è appena all’inizio. Ci chiediamo perché
questa amministrazione faccia
ricorso a incarichi esterni e non
trovi professionisti capaci all’interno del Comune di Aprilia.
Segno anche questo della rottura
di quel patto di fiducia tra amministrazione ed elettorato. Per
quanto riguarda la messa in liquidazione invece, quanto ci costerà
questa liquidazione? Quanto lo
spostamento di servizi peserà
sulla Progetto Ambiente? Chi sarà
a decidere quali dipendenti faranno parte della partecipata di via
delle Valli e quali invece lavoreranno per i privati? Quali saranno
le tutele per questi ultimi? E infine, i trasferimenti si faranno in
base all’effettivo incarico ricoperto o in base ai requisiti risultanti
solo su carta? In ogni caso alcuni
dipendenti saranno meno tutelati
di altri, creando una disparità di
trattamento”.
Foto di Gianfranco Compagno
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Chi salva il Carnevale 2017 dopo il forfait dato dalle botteghe? I volti di chi si è messo in gioco con impegno e passione
SPECIALE CARNEVALE: TRA POLEMICHE E PROPOSTE
Intervista in esclusiva all’assessore alla cultura Francesca Barbaliscia e al consigliere Pasquale De
Maio che entra per la prima volta nell’organizzazione degli eventi comunali
di Riccardo Toffoli
“Abbiamo organizzato quest’anno un Carnevale che abbia
come unico scopo quello di
salvare la tradizione di Aprilia.
Ma l’anno prossimo torneranno i carri”. Un’intervista in
esclusiva all’assessore alla
pubblica istruzione e cultura
Francesca Barbaliscia e al
delegato dello sport e del
tempo libero Pasquale De
Maio, consigliere comunale di
Forum, la lista del sindaco.
Sono i due personaggi su cui
ruota il salvataggio in extremis
di quest’edizione del Carnevale apriliano 2017, senza carri.
L’accordo con le botteghe artigiane in effetti c’è stato. Ed è
stato anch’esso sul filo di lana.
L’accordo prevede l’erogazio-
spirito di comunità. L’idea premia un tema “come in un giro
del mondo in 80 giorni” che
riprende il bellissimo viaggio
del romanzo di Jules Verne. Un
tema ampio che permette di
toccare usi e costumi delle tradizioni più diverse. A far quadrare il tutto l’assessore Barbaliscia e il consigliere delegato
dal sindaco De Maio che per la
prima volta entra nell’organizzazione degli eventi comunali.
“La proposta del tema è stata
una bella opportunità –ci
risponde l’assessore Barbaliscia- per coordinare i gruppi
mascherati e le scuole che
hanno avuto così un’ampia
possibilità di scelta, visto
soprattutto il tempo stretto a
disposizione per i costumi”. “Il
nostro intervento è stato dettato
teratura –continua l’assessore
Barbaliscia- i gruppi e le scuole cercheranno di rappresentare
usi e costumi di un paese piuttosto che un altro. La tradizione indiana sfilerà con la comunità Sikh, ma saranno rappresentati Francia, Cina, Africa,
l’antica Roma. Le diverse tradizioni dimostrano anche l’apertura sociale e culturale della
città che si fonda appunto sulla
coabitazione di diverse etnie.
Una coabitazione che ha dato
frutti molto positivi”. Si sfilerà
giovedì 23 mattina dalle ore 9
con la sfilata dedicata alle
scuole con partenza in piazza
Nenni e percorso su via Olean-
chiusa. Il divieto di sosta sarà
temporaneo e rimarrà solo ed
esclusivamente per il passaggio dei gruppi mascherati”.
Questo sarà il primo ed ultimo
Carnevale senza i carri, cioè
senza la tradizione portante
della festa apriliana. “Attraverso l’accordo assunto con le
botteghe –anticipa De Maio- il
prossimo anno i carri torneranno e saranno degni della nostra
tradizione. Quest’anno si
risparmia e il budget avanzato
sarà destinato alla prossima
edizione. Del resto solo per
accendere la macchina, sono
serviti 5 mila euro, tra Siae,
assicurazione, service e tanto
Pasquale De Maio e Francesca Barbaliscia
ne da parte del Comune di
Aprilia di 20 mila euro per l’edizione del Carnevale 2017
invece che 25 mila. I 5 mila
euro risparmiati andranno
impegnati come anticipo per
l’edizione del 2018. A questa
somma, si aggiungerà poi il
prossimo anno uno stanziamento maggiore. Questo l’accordo siglato tra amministrazione e Abca per l’edizione del
dall’esigenza di mantenere la
tradizione del Carnevale –ci
spiega il consigliere De Maiouna esigenza dovuta al fatto
che i carri non sfileranno per
vicende che stiamo cercando di
risolvere e in parte abbiamo
risolto.
Ovviamente
nel
pochissimo tempo a disposizione, abbiamo fatto il possibile con tutte le associazioni e le
scuole che si sono offerte di
2018 a ridosso dal primo
appuntamento di giovedì 23
febbraio dove nessun carro sfilerà. E con pochissimi giorni a
disposizione, si è messo su un
Carnevale per far contenti
almeno i bambini dove a sfilare
saranno i gruppi mascherati e
le scuole. Tutti si augurano che
l’amministrazione comunale
nel 2018 non deciderà di premiare solo chi ha lasciato quest’anno alla buona volontà dei
soliti noti che percepiscono
meno di niente e lo fanno per
salvare questo Carnevale”. Sfileranno nelle tre giornate di
eventi previste 12 gruppi
mascherati più l’Ic Matteotti
con la primaria Deledda e la
secondaria di primo grado, l’Ic
Gramsci con la primaria Marconi e l’Elefantino Bianco. Si
aggiungerà la comunità indiana
Sikh di Aprilia, l’associazione
Lo Scrigno che metterà a disposizione una vastissima storia
di costumi e di colori. “Il tema
è un rimando culturale alla let-
Mariachiara Foschini, Robert Sibu e Andrea Virgini
dri, piazza Croce, via Galilei,
via dei Lauri e arrivo in piazza
Roma. Domenica 26 febbraio
sarà la volta della sfilata dei
gruppi mascherati con partenza
dalle ore 15 presso il parco
Manaresi e percorso su via
altro”. “Vorrei ringraziare per
l’impegno tutti i soggetti che si
sono voluti far coinvolgere –ci
dice Barbaliscia- questo è un
evento della città e ci fa piacere
che c’è questa importante partecipazione da parte della
Lucia Banzato
Galilei, via dei Lauri e arrivo
sempre in piazza Roma. L’ultimo giorno martedì 28 febbraio
sfileranno nuovamente scuole
e gruppi mascherati con partenza dalle ore 15 a corso Giovanni XXIII e percorso su via
delle Margherite, via Volta, via
dei Lauri per arrivare sempre a
piazza Roma. “Vorrei sottolineare che per agevolare tutte le
attività commerciali –riprende
De Maio- la città non sarà
comunità apriliana, delle associazioni tutte e delle scuole. Un
particolare ringraziamento va
al Comitato Grandi Eventi che
svolge questo compito con piacere, passione e tanta volontà”.
CHI SALVA IL
CARNEVALE 2017
Dietro all’assessore Francesca
Barbaliscia e al consigliere
Pasquale De Maio c’è uno staff
che lavora e che ha salvato l’e-
dizione 2017 del Carnevale
Apriliano. Prima di tutto il
Comitato Grandi Eventi che è
l’organismo titolato per la promozione di questo tipo di eventi. A seguire la Sensazioni
Eventi e Animazione con i due
instancabili operatori Andrea
Virgini e Robert Sibu, faranno
la regia di questa edizione del
Carnevale apriliano 2017.
Quindi Lucia Banzato presidente di Sport Proevent che ha
curato i rapporti con i gruppi
mascherati. Sono loro i volti
che hanno salvato il Carnevale
apriliano 2016, insieme alle
associazioni,
12
gruppi
mascherati e le scuole. Al di là
della polemica dei carristi,
deve essere dato il merito
anche a chi ha scommesso
tutto, prendendosi pure le critiche che non gli riguardano da
vicino, per organizzare in
pochissimo tempo una festa
cittadina per i più piccoli. Sarà
questa la scommessa del prossimo anno per l’amministrazione. Tutto si può comprare e si
potranno stanziare anche
milioni di euro ma il volontariato, la passione, l’idea di una
comunità in festa non è quantificabile in denaro. Si costruisce
col tempo e, all’inizio, con
grande senso di sacrificio.
POSSIBILE: “MARCHITTI
SI DEVE DIMETTERE”
Ad iniziare la polemica politica
sul Carnevale è stato Possibile,
il gruppo che fa riferimento a
Vincenzo Castrillo, Rita Antonelli, Roberto Fiorentini,
Daniele Natalizia e Filippo
Treiani. I due circoli di Possibile, intitolati a Impastato e
Pasolini, hanno preso le mosse
dalla situazione del Carnevale
2017 per sferrare un attacco sia
al Comitato Grandi Eventi che
andrebbe sciolto in favore delle
consulte, sia dell’assessore alle
attività produttive Vittorio
Marchitti. Per tutta risposta
l’assessore Marchitti ha fatto
un intervento molto duro definendo Possibile un micro partito non uscito dalle urne. La
replica non si è fatta attendere.
“Vittorio Marchitti –tuonano
Natalizia e Fiorentini- definisce l’impegno e le proposte (e
a volte le critiche) di Aprilia
Possibile “micro-partito”, anziché entrare nel merito della
vicenda e delle difficoltà del
Carnevale Apriliano e, più in
generale, degli eventi cittadini
e della loro organizzazione.
L’Assessore non conosce la
correttezza. Ci risponde a
distanza di settimane, solo
dopo aver trovato un accordo
(?) con i carristi, non citando
chiaramente Aprilia Possibile e
non rispondendo nel merito
delle questioni da noi sollevate,
in particolar modo sulla necessità di chiudere il Comitato
Grandi Eventi e sostituirlo con
le Consulte, previste dallo statuto comunale. Perché ci si
ostina a mantenere in piedi
questo comitato, che gestisce
migliaia di euro dei cittadini
senza mai rispondere alle rego-
le di amministrazione del bene
pubblico, tra cui la trasparenza? Dove sono i verbali e i
bilanci? Con quale criterio si è
proceduto nell’assegnazione
delle nomine e delle cariche?
Perché si continua a calare dall’alto le decisioni prese in seno
all’amministrazione
sugli
eventi apriliani, per poi cercare
di aggregare le associazioni per
attuarle, quando il procedimento dovrebbe essere totalmente
l’opposto, e prevedere l’aggregazione delle associazioni
nelle Consulte perché fornisca-
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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sanità e del 118. Chi fa politica
e, in particolare, chi amministra soldi e servizi dei cittadini,
è normale che incappi in qualche errore ed è normale che
riceva qualche critica. Quello
che non è normale è che
risponda con arroganza, tipica
di chi non solo sbaglia ma non
è nemmeno in grado di rendersene conto. La Città, proprio su
materie come quelle del commercio, degli eventi, delle attività produttive, meriterebbe
politici di alto livello, in grado
di avere una visione, di saper
fronti, pur nella diversità di
opinione”.
IL PD DI APRILIA: “URGE
DARE AL CARNEVALE
APRILIANO UN RUOLO
DI AGGREGAZIONE
SOCIALE”
Ad intervenire il coordinatore
del circolo Aprilia Centro del
Pd, Tiziano Anderlini: “Grave
quanto accaduto con l’edizione
2017 del carnevale apriliano
che solo grazie al grande impegno degli Istituti Scolastici
Comprensivi verrà festeggiato
per le nostre strade. Incomprensibile il trattamento riservato
dall’amministrazione
comunale e dall’Assessore
Marchitti ai carristi apriliani
che con la loro attività di
volontariato l’anno scorso
nevalesco. L’amministrazione
è stata sorda a queste richieste
senza individuare quei fondi
necessari per consentire ai carristi di realizzare le loro idee,
Roberto Fiorentini e Daniele Natalizia
no idee e progettualità che poi
l’amministrazione avrebbe il
compito di organizzare e finalizzare? Forse sarebbe meglio
che l’assessore si interrogasse
sui “micro” risultati del suo
Assessorato, sulle difficoltà dei
piccoli commercianti della
nostra Città, sul “micro-Natale” e sul “micro-Carnevale”,
sullo stato di abbandono del
centro storico. Forse sarebbe il
caso che (insieme ai suoi compagni politici) si ricordasse di
risponderci sul tema degli scrutatori, oppure sul tema della
“unire” e non di dividere ed
irridere tutti. Riteniamo che
Marchitti non si sia dimostrato
all’altezza ed invitiamo il Sindaco Terra ad individuare
un’altra figura in grado di
interloquire meno spocchiosamente con le parti produttive di
questa Città e con le sue problematiche. Nel frattempo
invitiamo l’attuale assessore a
risponderci nel merito delle
questioni che abbiamo elencato, invitandolo a farlo con lo
stesso rispetto ed educazione
che abbiamo noi nei suoi con-
hanno fatto rivivere i fasti di un
passato che vedeva Aprilia tra
le comunità più attive nell’organizzazione del carnevale. A
gran voce e in tempi non
sospetti i carristi hanno chiesto
il rimborso delle spese sostenute e la definizione di un budget
adeguato per l’edizione odierna accompagnato da una riprogrammazione dell’evento car-
fondi che al contrario per altre
manifestazioni di dubbia utilità
vengono trovati tra le pieghe
del bilancio comunale. Come
Partito ci chiediamo dove è
stato l’Assessore alle attività
produttive responsabile dell’organizzazione del carnevale
apriliano in questo periodo?
Perché non è stato in grado di
dare una risposta adeguata alle
richieste dei carristi lasciandoli
da soli? Per il Partito Democratico è necessario attivare tutti
gli strumenti disponibili per
riavviare quel percorso che
possa ridare al carnevale apriliano quel ruolo di aggregazione sociale che ha sempre svolto
all’interno della nostra comunità e di momento ludico per le
nostre famiglie. Inoltre, sarà
fondamentale ascoltare le idee
provenienti dal mondo della
cultura apriliana rivedendo laddove richiesto le caratteristiche, le finalità e le modalità
organizzative
dell’evento
proiettandolo nel prossimo
futuro. Programmare significa
anche individuare con certezza
le risorse necessarie ed indispensabili per svolgere l’attività, all’interno di un quadro che
accanto alle sicurezza degli
stanziamenti preveda anche
forme di controllo sulle mobilità di utilizzo. Solo così si potrà
rilanciare il Carnevale Apriliano quale manifestazione culturale e sociale in cui tutta la
comunità viva un momento di
incontro e condivisione”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
Presentata la relazione annuale 2016 del Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia
“LA ASL? UNA SITUAZIONE DISASTROSA”
Il coordinatore Claudio Frollano: “cittadini costretti a pellegrinaggi della salute”
di Riccardo Toffoli
La nostra Asl? “Una situazione
disastrosa”. E’ quanto emerge
dalla relazione annuale che ha
scritto il Tribunale per i Diritti
del Malato di Aprilia che da
tempo sta denunciando le gravi
carenze della sanità pubblica
nella città. La relazione annuale
è stata presentata alla stampa
mercoledì 8 febbraio nella sede
del poliambulatorio di via Giustiniano. Il quadro che emerge è
drammatico, ma ancor più drammatica la risultanza degli incontri per il potenziamento delle
attività. Il coordinatore del Tdm:
“del preannunciati rinforzi non
c’è traccia”. Nonostante i numerosi incontri con i vertici aziendali e nonostante l’impegno del
sindaco Antonio Terra sulla
Regione, il potenziamento non
arriva e la situazione rimane al
collasso, destinata a peggiorare
con il sempre crescente numero
dei residenti apriliani e soprattutto per colpa del blocco del
turnover, ossia l’impossibilità di
sostituire medici, infermieri e
funzionari che vanno in pensione. La lista d’attesa è solo la
punta dell’iceberg di una situazione ormai difficile da gestire.
Tempi lunghi e liste bloccate,
servizi chiusi e macchinari diagnostici che non arrivano,
comunque insufficienti. Una
Casa della Salute che rischia di
non partire, l’Ucp che è partito
ma potrebbe impantanarsi sul-
l’assenza di qualsiasi struttura
persino un armadietto. Il cardiologo che ancora non c’è dopo il
pensionamento del precedente
titolare, nonostante un bando e
nonostante furono destinate 4
ore di part-time. Il servizio prelievi si regge sullo sforzo del
Comune di Aprilia che attraverso un protocollo d’intesa, garantisce un infermiere dell’Avis.
Alle carenze della struttura pubblica di via Giustiniano si
sono disponibili a causa dei tagli
alla spesa pubblica. Continua
così il pellegrinaggio degli apriliani, che sono costretti sempre
più spesso a rivolgersi al privato,
ma solo i più fortunati, quelli
cioè che se lo possono permettere anche con grossi sacrifici.
Altri rinunciano a curarsi, con
tutti i problemi che ne derivano,
sia per la salute, che per il costo
che poi il servizio sanitario
nazionale dovrà sostenere quan-
aggiunge il taglio sulle private
convenzionate, specialmente
riguardo la “Casa di Cura Città
di Aprilia” che fino ad oggi ha
sopperito all’assenza di un ospedale cittadino. “Il cittadino –si
legge nella dura relazione del
Tdm- per effettuare visite o
esami, deve rivolgersi a strutture
convenzionate, che non sempre
do si ammalano in forme più
gravi o croniche. Altro tasto
dolente riguarda i ricoveri. La
“Casa di Cura Città di Aprilia”
ha visto ridursi il numero di
posti letto convenzionati ed i cittadini sono costretti a vagare tra
le province di Latina e di Roma.
Il Pronto Soccorso è insufficiente. Tutto ciò diventa ancora più
Tabella delle liste d’attesa al poliambulatorio Asl di via Giustiniano
23FEBBRAIO
FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
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IL GIORNALE DEL LAZIO
inaccettabile per i malati cronici, gli anziani, i portatori di handicap”. Ma luce
all’orizzonte non se ne vede. “Purtroppo –confessa Claudio Frollano- non
sempre i nostri sforzi, pur essendo essenzialmente collaborativi e propositivi,
sono stati premiati con i risultati sperati. Al momento, dei preannunciati rinforzi all’organico della Asl, promessi dalla Regione quali: due infermieri, un
Cardiologo a tempo pieno ed un Neuropsichiatra, non c’è traccia. Anzi, il Cardiologo presente per quattro ore alla settimana ha lasciato l’incarico per andare in un’altra struttura. Inoltre, mancando gli infermieri, il Comune dovrà continuare a farsi carico delle spese per un infermiere mandato dall’Avis, per
garantire il funzionamento del reparto prelievi. Nel recente colloquio, il Sindaco Terra ci ha comunicato che dagli incontri da lui avuti con i responsabili
della Regione e della Provincia non sono emerse possibilità concrete che consentano di trovare soluzioni alle criticità presenti e, in particolare, all’investimento su personale e strumenti diagnostici. Per tale motivo, il Sindaco Terra
convocherà il Direttivo dei Sindaci per trovare una linea comune da portare
alla attenzione del presidente della Regione Lazio Zingaretti, con la quale
affrontare i problemi legati a ai gravissimi ritardi che si ripercuotono drammaticamente sulla salute dei cittadini, i quali sono ormai stanchi di continue promesse non mantenute e si rivolgono quotidianamente alla nostra sede affinché
le loro proteste vengano messe in rilievo presso i rappresentanti degli enti preposti”. E la situazione è drammatica: “l progetto della Casa della Salute, per
una serie di decisioni da prendere sulla definitiva disposizione ed utilizzo dei
locali della ASL di via Giustiniano, rischia di essere rinviato a data da destinarsi. I soldi ci sono: 600 mila euro sono nel cassetto, chissà per quanto tempo
ancora. E’partito il progetto degli UCP, nel quale sono coinvolti 18 Medici di
Medicina Generale, ma sta incontrando notevoli difficoltà anche per la mancanza di suppellettili, armadi, sgabelli, stampanti, ecc., a causa della mancanza di fondi e dei tempi burocratici per formalizzarne l’acquisto. Per quanto
riguarda il dipartimento Dsm (Dipartimento Salute Mentale), al momento
sembrano essere orientati a spostare solo il Cim, lasciando Neuropsichiatria
Infantile presso la Asl. Un altro grave problema riguarda le liste d’attesa per
visite ed esami diagnostici: mesi di attesa o addirittura liste chiuse. Il Tribunale per i Diritti del Malato, dopo monitoraggio della situazione per migliorare le attese, propone di rivedere l’uso dei codici di urgenza per visite ed
esami”.
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E’ venuto a mancare Rocky Moles,
storico patron dell’atelier “Radiosa”
E’ venuto a mancare all’età di 91 anni, Rocky Moles,
storico patron dell’atelier “Radiosa”, importante
brand del territorio apriliano, ma soprattutto una realtà presente con le proprie collezioni di abiti da sposa
in tutta Italia e in numerosi paesi esteri, come il
Medio Oriente, Russia, Europa, America e Giappone. Aprilia perde un personaggio illustre, che per
decenni ha portato il nome della città nella moda di
tutto il mondo. Rocky Moles si è spento ieri sera
attorno alla mezzanotte nella propria abitazione di
Lavinio, ad Anzio, tra l’affetto dei suoi cari. Proprio
per il suo forte legame con la città di Aprilia, i funerali domani (sabato 18 febbraio) si terranno in città,
alle 9.30, presso la chiesa arcipretale di San Michele
Arcangelo e Santa Maria Goretti, in Piazza Roma. Fu nel ‘66 che Rocky Moles “inventò” un nuovo
modo di vestire le spose con abiti classici e al contempo moderni, dai corpini ricamati a mano dalle linee
morbide e strutturate che fecero subito moda. E fu
prorpio in quell’anno che, a Milano nacque la società
RADIOSA S.p.A.. Da piccolo laboratorio con sole sei
macchine a cucire in 250 mq di spazio raggiunse subito il successo grazie ll’originalità delle creazioni che
coniugava tecnologia industriale e lavorazione artigianale. Gli anni ‘70 sono quelli della grande crescita, con il trasferimento dell’azienda da Milano ad Aprilia e la costruzione del primo stabilimento.
Il marchio RADIOSA con due linee per la sposa, RADIOSA e CELESTE, affiancate dalla collezione
ROCKY MOLES Radiosa Uomo, ha conquistato nel tempo una clientela sempre più importante e
prestigiosa assumendo una dimensione di respiro internazionale. Ed è proprio negli anni ‘90 che
Radiosa decide di produrre e distribuire anche l’abito da Sposa d’Alta Moda, nasce così il felice connubio tra la creatività del Maestro Pierre Cardin, dell’omonima masion francese e l’intensa e preziosa arte della produzione made in Italy di Radiosa. Le splendide collezioni prodotte e distribuite dall’azienda sono rese ancor più preziose dai volti e lo charme delle donne più belle del panorama italiano ed estero che sfilano e posano per l’azienda. Ben sei Miss Italia, come Danny Mendez, Federica Moro, Tania Zamparo, Raffaella Baracchi, Patrizia Nanetti, Susanna Huckstep, distintesi per la
loro classe e femminilità. E ancora: la prorompende Manuela Arcuri, Anna Maria Rizzoli, Valeria
Golino, Antonella Interlenghi, l’attrice Isabella Ferrari, la presentatrice Paola Saluzzi e tante altre
hanno iniziato la loro carrira da giovanissime indossando abiti Radiosa, fino ad arrivare alla Charlize
Theron famosa per le sue meravigliose interpretazioni di molti film ad Hollywood e addirittura:
PREMIO OSCAR. Una donna erudita, da sempre amante della cultura, come ricorda Rocky Moles,
Presidente di Radiosa: “Una donna bellissima con un portamento regale, leggeva libri impegnanti tra
una sfilata e l’altra”. Ma anche la Collezione dedicata agli sposi, ROCKY MOLES Radiosa uomo,
ha avuto testimonials d’eccezione: Ron Moss e Justin Torkildsen, rispettivamente Ridge e Rick della
famosa soap opera americana Beautiful, e anche Andrea Bianchi, il più bello d’Italia. Ed ancora sfilate, eventi e manifestazioni a non finire... chilometri di passerelle calcate hanno portato la marcia
longa di RADIOSA fino ai nostri giorni, approdando in RAI nella trasmissione “Il treno dei Desideri” e a Mediaset, il 25 Giugno, in prima serata Rete4, nella trasmissione “Sfilata d’Amore e Moda”,
riscuotendo un grande successo con le collezioni RADIOSA, Pierre Cardin Sposa e Cerimonia e
ROCKY MOLES Radiosa uomo.
Un percorso di emozionanti successi lungo 50 anni: questa è la storia del marchio RADIOSA!
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IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
Colloquio con il preside della Pascoli Giorgio Giusfredi dopo la bellissima esperienza
APRILIA - IL CORO PASCOLI A SANREMO
Giusfredi: “la musica è sentita come un’optional ma è sbagliato. La musica è importantissima per la crescita e la formazione dei giovani”
di Riccardo Toffoli
Il Coro Pascoli va a Sanremo.
Una due giorni per i ragazzi dell’istituto diretto da Giorgio
Giusfredi che è stata molto formativa. Il Coro Pascoli è diretto
dal M° Rita Nuti e a Sanremo si
è esibito al Teatro dell’Opera del
Casinò all’interno dell’evento
“Guardami Oltre... Sanremo per
il Sociale” il 7 febbraio. Sono
stati presentati due brani musicali: uno tratto dalla celebre tradizione canora napoletana (già
presentato in Piazza Plebiscito a
Napoli in occasione de “La Piazza Incantata”) e l’altro tratto da
un repertorio di musica etnica.
L’esibizione del coro è stata
scelta dal Ministero dell’Istruzione per questa importante
manifestazione parallela al festival della Canzone Italiana.
“Guardami oltre….!” è una rassegna di progetti artistici realizzati da categorie sociali fragili e
d’iniziative rivolte al sociale.
L’evento è stato condotto da
Patrizia Del Vasco e Maurizio
Ferrini. L’intervento del coro
della Pascoli è avvenuto martedì
7 febbraio all’interno della
sezione dedicata a “Lapiazzaincantanta”, l’evento che si è svolto a Napoli e ha fatto esibire il
coro più grande del mondo composto da 13 mila giovani provenienti da 17 regioni d’Italia.
Hanno inoltre relazionato Nino
Daniele assessore alla cultura e
al turismo del Comune di Napoli, l’on. Luigi Berlinguer presidente del Comitato Nazionale
per l’apprendimento pratico
della musica per tutti gli studenti, Annalisa Spadolini coordinatrice del nucleo tecnico operati-
vo Cnapm, Renato Parascandolo
ideatore e coordinatore del progetto Lapiazzaincantata e il preside dell’istituto Pascoli Giorgio
Giusfredi. “L’evento –ci spiega
Giorgio Giusfredi- è stato registrato dalla Rai e mandato in
onda su Rai3Liguria. La conferenza prendeva le mosse dalla
nostra partecipazione a Lapiazzaincantata a cui abbiamo partecipato lo
scorso
anno. Ne
è
nata
una discussione
molto
positiva
sul ruolo
d e l l a
musica
all’interno della
scuola
come importante strumento per
la crescita e la formazione degli
allievi”. La Pascoli, pur non
essendo ad indirizzo musicale,
ha fatto della musica un suo
punto di forza. Il coro Pascoli
esiste da circa quattro anni ed è
una realtà consolidata dell’istituto. Insieme al coro Pascoli sono
stati formati il coro dei docenti,
il coro delle elementari e ci
annuncia il preside Giusfredi, a
breve partirà anche il coro della
materna. Ad ottobre l’istituto
aveva organizzato un musical “Il
buio e l’arcobaleno un ponte
verso la speranza” per la raccolta di fondi da destinare ai terremotati. “Questo è solo il primo
lavoro che l’istituto ha in programma per quest’anno –ci confessa Giusfredi- stiamo lavoran-
do moltissimo per realizzare delle cose che rimarranno nel cuore della città”.
Giorgio Giusfredi ama la
musica. Insegnante di educazione fisica, ha lavorato
in sinergia con l’allora preside Ermenegilda Donati
per l’apertura della prima
sezione ad indirizzo musicale di Aprilia, la sezione
G della Gramsci 25 anni fa. E’
stato vicepreside e poi preside
della scuola per tantissimi anni.
Ora dirige l’istituto Pascoli che,
grazie alla sua spinta e alla sua
sempre viva passione per il
mondo della scuola, è diventato
sicuramente un punto di riferimento importante ad Aprilia. E
anche qui ha portato la musica
nel curricolo. L’istituzione del
coro d’istituto ha dato il via ad
un’altra ideazione: il partenariato con l’Arcl, l’associazione
regionale cori del Lazio. Ad
Aprilia, su suo suggerimento,
anche la Matteotti ha seguito l’esempio della Pascoli ed è diventata scuola partner Arcl. “E’ evidente –ci spiega Giusfredi- che
la musica è uno degli strumenti
attuali più importanti per far
avvicinare gli studenti alla scuola e alle materie di studio. In
questo campo, i risultati che
offre la musica sono eccezionali.
Gli studenti, anche quelli più
riluttanti o con atteggiamenti
non positivi, attraverso le attività
musicali riescono ad avere un
contatto con la scuola e questo è
importantissimo perché li mantiene all’interno dell’ambiente
scolastico, li stimola a studiare e
soprattutto evita l’abbandono.
E’ una cosa che non è molto
compresa oggi in Italia eppure è
fondamentale specialmente per
il settore della secondaria di
primo grado, il più delicato per
la crescita e la formazione. Le
attività musicali impegnano i
ragazzi il pomeriggio e li tengono a scuola non solo per l’apprendimento musicale fine a se
stesso. Per organizzare gli spettacoli, loro imparano l’italiano,
il dialetto e fanno lezioni di dialetto, l’inglese se cantano in
inglese o altra lingua comunitaria. E allora vivono anche le
altre materie e quando le studiano a scuola, lo fanno con più
piacere e sicuramente con motivazione. Oggi si considera la
musica come un’optional nella
crescita e nella formazione di un
giovane. Questo è completamente sbagliato. Vorrei solo
prendere ad esempio questa
uscita a Sanremo. Ecco per i
ragazzi è stata un’esperienza
bellissima che rimane indelebile
nel loro vissuto. La musica permette delle esperienze di vita
che sono positive, sono dei
modelli a cui i ragazzi si rifanno
per costruire il proprio futuro”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Il Consiglio comunale del 10 febbraio decreta la fine dell’azienda municipalizzata che ha fatto
nel bene e nel male la storia politica della città di Aprilia dal 2003
APRILIA - LA MULTISERVIZI VIENE LIQUIDATA
Bocciata la richiesta dell’opposizione di trasformazione in srl. Monica Tomassetti (Pd): “invio degli atti alla
Corte dei Conti”. Il consigliere di maggioranza Caissutti si astiene. E’ l’atto più significativo della giunta Terra
di Riccardo Toffoli
La Multiservizi viene liquidata. Il Consiglio comunale
del 10 febbraio decreta la fine di una municipalizzata che
ha fatto, nel bene e nel male, la storia politica della città
di Aprilia. Un’azienda voluta dall’allora giunta Meddi
(giunta di centrodestra) per stabilizzare i lavoratori delle
cooperative. Negli anni si è trasformata in un “carrozzone” dove la politica ha caricato personale creando un
debito stratosferico. Sono state avviate negli anni tantissime iniziative. Sotto la giunta Santangelo, venne istituita
una commissione consiliare d’indagine presieduta dall’ex
consigliere Ds e poi Pd Iolanda De Quattro che aveva
evidenziato molte delle criticità dell’azienda. Nel 2009
l’allora sindaco Domenico D’Alessio aveva avviato un
risanamento economico, mantenendo però inalterata la
struttura aziendale. L’allora commissario alla spending
review Carlo Cottarelli aveva inserito nel suo rapporto di
agosto 2014, l’azienda Multiservizi tra le municipalizzate
più in rosso d’Italia con un disavanzo di 10 milioni di
euro nel 2012. Debiti prima di tutto con l’Agenzia delle
Entrate per Iva e altre tasse inevase, poi con l’Inpdap ora
Inps per mancati versamenti dei contributi previdenziali
ai dipendenti. In ultimo a dare il colpo di grazia, la relazione dell’ispettore del Mef che ha evidenziato ben 23
criticità nella gestione che va dal 2009 ad oggi. Nell’intervista in esclusiva rilasciataci dal direttore generale dell’azienda Fabio Biolcati che guida l’Asam dal 2009, si
spiegava come le criticità fossero ormai superate e che
l’azienda si avviava non solo al pareggio del bilancio, ma
quest’anno il bilancio avrebbe chiuso in utile. Un’intervi-
sta ripresa più volte durante il dibattito del Consiglio
comunale. La storia della Multiservizi finisce il 10 febbraio. Il Consiglio comunale decide per la messa in liquidazione dell’azienda. E’ forse l’atto politico più significativo della giunta Terra, alcuni attuali attori di questa fine,
furono gli stessi che nel 2003 decisero di istituirla. Un
fallimento politico.
LA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO
DEL 7 FEBBRAIO
La fine della Multiservizi viene di fatto decretata nella
conferenza dei capigruppo del 7 febbraio. Sul tavolo sono
presenti due proposte di deliberazione: una della minoranza (firmata da tutti i consiglieri di opposizione esclusa
Carmen Porcelli) che prevedeva la trasformazione dell’azienda in srl e una della maggioranza che non era stata
ancora definita ma che di fatto prevedeva la messa in
liquidazione. Durante i lavori il presidente del Consiglio
Bruno Di Marcantonio fa presente che se l’opposizione
non avesse depositato agli atti la proposta di deliberazione entro la giornata, il consiglio comunale sarebbe potuto
saltare. Infatti la proposta doveva essere legata ai pareri
tecnici espressi sugli atti. Neanche la delibera della maggioranza era ancora pronta e a mezzogiorno continuavano
le riunioni per definirla. Alle 16.30 il Pd invia tramite pec
la proposta per il parere dei revisori dei conti. Questo
parere, però, arriva solo la mattina prima del Consiglio
comunale del 10 febbraio ed è negativo. L’opposizione
chiedeva la trasformazione dell’Asam da azienda pubblica in srl. Secondo l’organo di revisione, questa trasformazione non è prevista dalla legge. E’ la fine dell’ultima
speranza di salvataggio.
L’AVVIO DEI LAVORI: IL PARERE DEL
RAGIONIERE CAPO E LA RICHIESTA DI
SOSPENSIONE
I lavori del Consiglio iniziano alle 9.40 con l’assenza di
Michela Biolcati Rinaldi (sorella del direttore generale di
Asam Fabio Biolcati e leader del Terzo Polo Aprilia Futura lista dell’ex sindaco Domenico D’Alessio), il forzista
Carmelo Terzo e il consigliere di Ncd Albina Galanti.
Fugaci le apparizioni del capogruppo Ncd Roberto Boi.
L’allora sindaco Luigi Meddi votò l’istituzione della
Multiservizi con una maggioranza prevalentemente basata sul sostegno di Forza Italia. Alcuni consiglieri della
maggioranza erano assenti alle votazioni. In sala sono
presenti molti dipendenti, ma nessuna organizzazione
sindacale, anche molti cittadini, segno che il Consiglio è
particolarmente sentito. La discussione riprende subito
infuocata sul parere dei revisori dei conti che di fatto boccia la proposta dell’opposizione di trasformazione dell’Asam in srl. Secondo l’opposizione il parere dei revisori dei conti non è puntuale perché l’articolo di legge
sarebbe dovuto essere interpretato. Il consigliere comunale Pd Monica Tomassetti cita la città di Viareggio dove
una Multiservizi come quella apriliana viene trasformata
in srl. Anche l’assessore alle finanze Roberto Mastrofini
lascia intendere che la trasformazione legalmente è possibile. Ad avvalorare, comunque , la tesi dei revisori dei
conti c’è un parere del ragioniere capo Francesco Battista
arrivato ai consiglieri la sera del giorno prima del Consiglio, alle ore 19.10 nel quale certifica la non possibilità
fornita dalla legge per la trasformazione in srl della Multiservizi. Il parere della maggioranza Terra, è evidente,
viene determinato dalle scelte dei tecnici. L’opposizione,
comunque, incalza e si appella all’assenza del parere del
segretario comunale. Si apre la bagarre sul fatto che risulta agli atti il deposito della delibera proposta dalla maggioranza che, secondo l’opposizione, è incompatibile con
il reale svolgimento dei fatti. La delibera della maggioranza, infatti, è stata depositata il 31 gennaio ma l’atto
non era completo. Le opposizioni chiedono, quindi, la
sospensione del consiglio anche al fine di acquisire il
parere del Segretario generale, ma la proposta di sospendere il consiglio comunale per acquisire i pareri viene
respinta dalla maggioranza che non commenta. Particolare nervosismo dell’assessore Mastrofini verso i banchi
IL GIORNALE DEL LAZIO
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dell’opposizione di destra: spegne il microfono e esordisce con
parole alterate, uscendo dall’aula
e urlando per i corridoi.
L’ISPEZIONE DEL MEF:
BOCCIATA LA RICHIESTA
DI REVOCA DELLA
DIRIGENZA ASAM
Il consiglio comunale continua
con la discussione sulla relazione
dell’ispettore del Mef. Il consigliere Pd Monica Tomassetti
relaziona la proposta di delibera
dell’opposizione, evidenziando
come l’ispezione del Mef si sia
concentrata sul periodo 20092014. Sulle 23 irregolarità chiede al consiglio di revocare gli
attuali dirigenti della Multiservizi e di deferire al collegio arbitrale della camera di commercio
di Latina la contestazione delle
fatture 39/40 per circa 5 milioni
di euro che la Multiservizi rivendica dal Comune come servizi
aggiuntivi e che il Comune non
vuole riconoscere. Nella proposta di delibera si chiede che la
Multiservizi regolarizzi le posizioni contestate dal Mef, revochi
le convenzioni in essere non in
linea con le normative, proceda
agli acquisti secondo la normativa vigente. Inoltre, veniva richiesta al sindaco la revoca dei dirigenti Fabio Biolcati (direttore
generale) e Lanfranco Principi
(amministratore unico). La proposta è stata condivisa da tutta
l’opposizione ad eccezione di
Carmen Porcelli che ha chiesto il
mantenimento dello status quo
per la Multiservizi. Il sindaco
annuncia prima che la maggioranza voterà a favore di questo
punto, tranne poi prima della
votazione affermare che la maggioranza non potrà votare a favore perché la vicenda è stata deferita ad un tecnico esterno Daniele Giuncato specialmente riguardo la questione dell’arbitrato. Il
sindaco ha voluto sottolineare
che il lavoro di Giuncato fosse
finito. Il cambio di posizione del
sindaco spiazza l’opposizione
che aveva creduto nell’approvazione del punto da parte della
maggioranza. Il punto messo a
votazione viene respinto e si va
in pausa pranzo.
LA RIPRESA DEI LAVORI:
BOCCIATA LA
TRASFORMAZIONE IN
SRL DELL’ASAM
Alle 15 il Consiglio riprende i
dipendenti in una struttura pubblica ma avrebbe trasformato i
loro contratti dal pubblico al privato. Secondo il consigliere Pd
Tomassetti, questa soluzione
avrebbe permesso “economicità
della gestione privata con garanzia del servizio pubblico. Andiamo inoltre, a garantire la gestione della pubblica illuminazione
alla società Multiservizi, invece
del percorso avviato dall’amministrazione che concederebbe ad
un privato per 20 anni la gestio-
lavori e si discute sulla proposta
dell’opposizione (tranne Carmen
Porcelli) di trasformare l’azienda
in srl. In base alla proposta dell’opposizione, si cambierebbe
molto poco. La Multiservizi
sarebbe diventata come la Progetto Ambiente, un’azienda a
capitale pubblico ma contratto di
lavoro privatistico. Infatti la
Multiservizi in base alla votazione del 2003 aveva i contratti di
lavoro dei dipendenti come quelli del pubblico impiego. Oneri e
vincoli maggiori per un’azienda
che si occupa di troppe cose e
che necessita di maglie larghe di
intervento. La trasformazione in
srl avrebbe garantito invece, i
ne”. Il consigliere Tomassetti
relaziona il punto, evidenziando
la necessità della trasformazione
in srl per garantire economicità,
efficienza, controllo e contenimento dei costi della società. La
soluzione avrebbe permesso di
mantenere nel pubblico la gestione di tutti i servizi, compresi parcheggi ed illuminazione, garanzia per le fasce deboli dell’assistenza anche in termini di contenimento dei costi a carico dell’utenza, garanzia occupazionale
per tutti i dipendenti dell’Asam
nonché mancata perdita di un
patrimonio di personale e risorse
comunali. All’apertura del dibattito cala il silenzio, tant’è che il
pagina 13
Presidente passa alle dichiarazioni di voto. A questo punto, pur di
avere una minima discussione
l’opposizione parla della sua
proposta. L’assessore Mastrofini
riconosce la legittimità della trasformazione in srl ma si fanno
scintille tra l’assessore alle attività produttive Vittorio Marchitti
che scarica le responsabilità
iguai della Multiservizi alla
giunta Santangelo ed il Consigliere Pd Vincenzo Giovannini
(ex vicesindaco nella giunta Santangelo) che lo accusa di incapacità amministrative. Il Consigliere Carmen Porcelli comunica la
sua astensione poiché ritiene che
l’Asam vada solo gestita meglio,
senza intaccare l’attuale struttura. Il consigliere Giovanni
Bafundi conferma al Consiglio
Comunale che se l’Asam verrà
messa in liquidazione si dimetterà dal consiglio. Si passa ai voti,
dopo un appello accorato ai consiglieri di maggioranza di non
buttare tanti anni di attività, ma
nulla da fare. La delibera viene
bocciata dalla maggioranza
Terra.
L’ASAM VIENE
LIQUIDATA
Si passa successivamente alla
proposta di liquidazione che è
quella voluta dalla maggioranza
Terra. Con la proposta di messa
in liquidazione saranno nominati
tre commissari liquidatori che in
pochi anni svuoteranno l’azienda, risaneranno il debito e faranno confluire il personale dall’Asam ai soggetti privati che vinceranno gli appalti. La maggioranza Terra decide quindi, per l’esternalizzazione dei servizi tecnologici in particolare (illuminazione, manutenzione strade,
cimitero, interventi sulle scuole
ecc.) mentre per il sociale si opta
per la costituzione di un consorzio insieme ai Comuni limitrofi.
Una parte di personale confluirà
alla Progetto Ambiente, parte
verrà reintegrata nelle aziende
private che vinceranno i bandi di
affidamento dei servizi e altra
parte andrà nel consorzio. L’assessore alle finanze Roberto
Mastrofini espone il punto dicendo che questa è l’unica via percorribile. Il Pd ricorda che solo
qualche mese fa, la liquidazione
veniva descritta in un atto di
giunta come un evento dannoso
per la società e per l’amministrazione. Ricorda al sindaco che
quando era all’opposizione diceva che la Multiservizi andava
garantita proprio perché i servizi
dovevano essere gestiti dal
Comune. Per la maggioranza
interviene solo il consigliere di
Forum Pasquale De Maio per
chiedere la revoca delle delibere
di Consiglio del 22 dicembre
scorso, nelle quali venivano affidate all’azienda il giardino dei
sorrisi e la sede al Tulipano.
Delibere che, comunque, non
sono mai state pubblicate e quindi, mai rese operative. Il resto
della maggioranza tace tranne il
consigliere Renzo Caissutti che
dichiara la sua astensione perché
non coinvolto nelle decisioni e
perché non le condivide. Il Pd
chieda di mettere a verbale il
richiamo alla recente normativa
“Decreto Madia” sulle municipalizzate, che prevede la responsabilità per danno erariale a carico
dei consiglieri comunali che
votano la messa in liquidazione
delle partecipate pubbliche. Ad
avvalorare l’articolo del decreto,
il fatto che l’azienda è stata completamente risanata e che chiude
quest’anno in utile. Secondo il
Pd sono stati buttati via soldi dei
cittadini inutilmente. Ma la maggioranza va avanti e vota per la
liquidazione. Il consiglio finisce
alle 20.00
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23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
Bullismo e cyberbullismo, dibattiti e flash mob degli studenti nella
prima giornata nazionale promossa dal Ministero per l’Istruzione
APRILIA - Si è tenuta il 7 febbraio, in
contemporanea in migliaia di istituti scolastici di tutta Italia, la prima giornata
nazionale contro il bullismo a scuola,
manifestazione promossa dal Ministero
per l’Istruzione Università e Ricerca
nell’ambito della campagna del “Nodo
blu contro il bullismo”.
In particolare, la finestra aperta delle nuove
tecnologie cui i giovani sono quotidianamente affacciati, ha rilevato il nuovo preoccupante fenomeno del cyberbullismo che,
statistiche alla mano, ha causato nel 2016
anche episodi di autolesionismo o addirittura suicidio di studenti vittime.
Di tutto ciò si è parlato nei giorni scorsi
nelle classi e, oggi, presso l’Aula Magna
dell’istituto comprensivo Matteotti (nel
corso di una manifestazione cui hanno
preso parte anche studenti dell’istituto
Toscanini) e in Piazza Roma al termine
della marcia cittadina contro il bullismo
organizzata dall’istituto comprensivo
Gramsci.Alle iniziative scolastiche hanno
preso parte, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, il Sindaco Antonio
Terra e gli Assessori Francesca Barbaliscia,
Alessandra Lombardi e Vittorio Marchitti.
“Lo smartphone, i social network e i metodi
di comunicazione diretta di ultima generazione – ha commentato il Sindaco di Aprilia
Antonio Terra – sono uno strumento importante, a beneficio soprattutto dei giovani.
Tuttavia, possono nascondere dei problemi,
anzi dei veri reati per punire i quali il Parlamento sta emanando leggi specifiche. Tutti
sono esposti ai rischi del web ed è opportuno che le vittime trovino il coraggio di
denunciare le angherie subite, confidandosi
con gli insegnanti, gli amici, la famiglia”.
EROGAZIONE DEL GAS NATURALE, SOSTITUZIONE DEI CONTATORI DI
TIPO TRADIZIONALE CON NUOVI CONTATORI ELETTRONICI
Si rende noto che la società 2i Rete Gas ha comunicato all’Amministrazione comunale il piano di sostituzione dei contatori del
gas sul territorio comunale.In rappresentanza della stessa società, operatore italiano nella distribuzione di gas naturale, il procuratore Aristide Proietti ha fatto presente che, a seguito dei provvedimenti dell’Autorità per l’energia elettrica, i contatori tradizionali
sia del gas, come d’altronde quelli dell’acqua, verranno progressivamente sostituiti con nuovi misuratori elettronici.
Lo scopo di tale innovazione tecnologica è di favorire una maggiore consapevolezza dei consumi da parte dell’utenza e lo sviluppo
di un sistema di mercato del gas naturale avanzato. Con questo ammodernamento saranno introdotte nuove funzionalità, tra cui la
telelettura dei dati di prelievo e la telegestione del contatore per sua diagnostica e per gestione da remoto dell’utenza. La telelettura
dei nuovi contatori permetterà una contabilizzazione dei volumi più aderente al loro andamento effettivo nel tempo, riducendo
l’impiego di stime per la fatturazione dei consumi e la necessità dei conguagli. La normativa prevede che gli utenti vengano anticipatamente informati dell’intervento mediante una comunicazione scritta, come già avvenuto. In prossimità dell’effettiva esecuzione dell’intervento di sostituzione del contatore, la società contatterà l’utente per informarlo sulla data prevista. Ogni operazione
sarà eseguita senza costi a carico del cliente.Il personale incaricato per la sostituzione del contatore sarà munito di un tesserino di
riconoscimento che riporta la foto, i dati personali e, nel caso di affidamento a ditte esterne, il nome dell’impresa appaltatrice incaricata da 2i Rete Gas.
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Trasporto scolastico per alunni
diversamente abili, un fondo di 80
mila euro a sostegno delle famiglie
L’Amministrazione Comunale di Aprilia
rende note le modalità di rimborso delle
spese di trasporto pubblico scolastico per gli
alunni diversamente abili. Ciò, vista la deliberazione di Giunta Regionale n. 525 del 13
settembre 2016 che, nell’ambito del Piano
annuale degli interventi per il diritto allo
studio, assegna al Comune di Aprilia la
somma di 80.684 euro.
Ritenuto fondamentale favorire il pieno e
puntuale raggiungimento dell’autonomia
delle persone con disabilità e rispondere alle
reali esigenze degli studenti diversamente
abili e delle loro famiglie, con deliberazione
di Giunta n. 41 del 3 febbraio 2017, l’Amministrazione Comunale ha organizzato il
servizio di trasporto scolastico agli alunni
portato di handicap come di seguito specificato:
1.Per i ragazzi disabili in grado di fruire
autonomamente dei servizi pubblici: rimborso alle famiglie delle spese sostenute per
l’abbonamento mensile ai mezzi pubblici di
trasporto utilizzati
2.Per le famiglie che accompagnano il figlio
disabile attraverso un proprio autoveicolo:
rimborso delle spese sostenute in base ai km
percorsi;
3. Per gli alunni diversamente abili frequentanti istituti scolastici superiori sul territorio
comunale: trasporto garantito direttamente
dall’Ufficio Trasporti dell’ente pubblico.
“Il cittadino disabile – ha commentato l’Assessore ai Servizi Sociali Eva Torselli –
necessita, oltre che di cure, anche di servizi.
La condizione di disabilità è determinata
non solo dagli specifici fattori patologici del
soggetto, ma anche dalla sua interazione con
il contesto ambientale e culturale che lo circonda e, pertanto, occorre spostare l’attenzione da un’ottica puramente individuale ad
una sociale. Una persona affetta da disturbi
fisici o mentali, quanto più è nelle condizioni di esprimersi nel pieno delle sue capacità
e potenzialità, tanto più perde la connotazione stessa di disabile
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“Diario di Viaggio:
blogger per un giorno”
C’è ancora un mese di tempo per
partecipare al Concorso di Scrittura
Creativa “Diario di viaggio: blogger
per un giorno” indetto dal Comune di
Aprilia, con cui si chiede agli studenti
degli istituti comprensivi e superiori
della Città di raccontare una storia di
fantasia o ispirata ad una esperienza di
viaggio realmente vissuta in cui
possano affiorare tratti culturali,
abitudini e scenari diversi dal nostro
vivere.
Questa la traccia del concorso:
“Viviamo tutti sotto lo stesso cielo.
Siamo cittadini del mondo. Sono un
esploratore, sono un viaggiatore, sono
un semplice sognatore. Quando sono a
scuola, l’altra parte del mondo sta
dormendo; mentre io vado a dormire,
dall’altra parte del mondo splende il
sole. Viviamo nel mondo della
globalizzazione e dell’integrazione; la
nostra residenza è il mondo stesso”.
Gli studenti potranno confrontarsi con
la versione moderna della forma
narrativa del diario segreto: il blog. In
questo caso, tuttavia, il blog non dovrà
tradursi nella creazione di un vero e
proprio
sito
web,
ma
nella
trasposizione cartacea di un “diario di
rete”, che ha come ideale destinatario
ogni individuo. A differenza del diario
segreto propriamente detto, in cui
autore
e
destinatario
sono
sostanzialmente la stessa persona,
infatti, il blog ha lo scopo di
condividere esperienze e diffondere
pensieri senza destinatari certi e
predefiniti. Utente del blog è chiunque
vi presti attenzione.
Le scuole avranno tempo sino al 31
marzo per protocollare i 6 elaborati
più interessanti per ciascuna categoria
(A – B – C – D). Nel mese di aprile i
testi saranno esaminati da una giuria
qualificata, che sarà in numero dispari
e con un massimo di 7 componenti,
compreso il Presidente, composta da
personalità di spicco, tra cui esperti
dell’educazione, della letteratura e di
giornalismo.
Al 1° classificato per ciascuna
categoria sarà consegnato un buono
acquisto del valore di 150,00 euro da
spendere
presso
la
Libreria
“Mondadori”.
Agli studenti del biennio e del triennio
delle scuole superiori sarà, inoltre,
conferito un premio speciale da una
giuria composta da esperti nel settore
dei viaggi.
La cerimonia di premiazione si terrà
venerdì 19 maggio presso il Teatro
Europa di Aprilia alla presenza delle
rappresentanze studentesche.
Il testo integrale del bando può essere
consultato e scaricato dal sito
istituzionale dell’ente comunale nella
sezione dedicata all’iniziativa.
“Mi auguro che la partecipazione sia
massiccia – riferisce l’Assessore alla
Pubblica
Istruzione,
Francesca
Barbaliscia, (nella foto) – e che i
nostri studenti possano essere spronati,
non solamente dagli insegnanti, anche
dalle loro famiglie a mettersi in gioco
con questa opportunità”.
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Il convegno organizzato da Stefania Gatta family banker Mediolanum sabato 18 febbraio presso l’Enea Hotel di Aprilia
PIANI INDIVIDUALI DI RISPARMIO (PIR) UNICA OPPORTUNITÀ
Introdotti con la Legge di Bilancio (DL 232/2016) saranno in vigore da marzo 2017
Tamara Petrini e Stefano Parise hanno informato la clientela su iniziative e vantaggi per i risparmiatori
di Gianfranco Compagno
“Piani Individuali di Risparmio
(PIR), Unica Opportunità”.
Niente tasse sugli utili se si investe su piccole e medie imprese
principalmente italiane, dando il
proprio contributo per almeno
cinque anni, al fine di dare
nuova linfa vitale al settore. I
PIR, sono stati introdotti attraverso la manovra finanziaria del
2016, proprio allo scopo di dare
fiducia ai risparmiatori e stimolare nuovi investimenti a vantaggio delle imprese in crisi. Ad
illustrare i piani ad una platea
composta da clienti e potenziali
clienti, in occasione del convegno organizzato sabato 18 febbraio presso l’Enea Hotel di
Aprilia, il team della Banca
Mediolanum, che dopo uno studio approfondito effettuato dagli
esperti del settore, ha reso noti i
vantaggi derivanti dall’adesione
ai Piani. A introdurre il tema in
una sala Minerva gremita di persone, Tamara Petrini, senior
executive manager di Banca
Mediolanum. “L’obiettivo di
questo convegno- ha spiegato
Tamara Petrini- è quello di
informare la clientela su iniziative e vantaggi derivanti dalla
legge di stabilità per i risparmiatori. Il Piano Individuale di
risparmio infatti, introdotto nel
2016 ed effettivo da marzo
2017, rappresenta una opportunità da cogliere. Gli esperti della
banca Mediolanum hanno
approfondito il tema per avere
risposte certe a vantaggio dei
clienti. Oggi, con le nuove regole e con tutte le difficoltà, non è
più tempo per il fai da te, che
rischia di rivelarsi controproducente. É importante affidarsi a
un esperto, che saprà indicare le
giuste opportunità e il modo in
cui poterle cogliere. La nostra
banca è l’operatore giusto, trattandosi di una delle realtà più
solide sul mercato finanziario”.
A parlare dei PIR durante il
spiegato Stefano Parise- è quello di dare nuovo impulso alle
piccole e medie imprese. Per
farlo è stato creato un investimento sicuro e delle agevolazioni per i risparmiatori. Il cliente
decide la somma da investire,
denaro che verrà tradotto in un
investimento da parte della
banca per innovazione e sviluppo di piccole e medie imprese,
che poi dovranno restituire gradualmente il prestito con gli
meeting, Stefano
Parise
Family Banker relatore unico
dell’incontro organizzato dalle
colleghe Stefania Gatta e Stefania Vaccaro, al quale ha preso
parte anche il manager Vanni
Condoluci e l’area manager
Giuseppe Petronzio. “L’obiettivo finale del provvedimento- ha
interessi. Al consumatore ogni
anno verrà riconosciuto un rendimento al netto delle tasse,
soldi che potranno essere reinvestiti oppure riversati sul conto
corrente”. Una grande opportunità dunque per i risparmiatori
ma anche per i beneficiari, che
potranno fruire di forme di inve-
stimento orientate alla ripresa e
allo sviluppo nei vari settori.
“Questo incontro- ha chiarito
Stefania Gatta- nasce dalla
volontà di promuovere un pro-
dotto di punta della nostra
banca, dando ai potenziali investitori tutte le informazioni
necessarie”.
Foto di Giorgia Ferrari
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23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
È diretto dal professor Sergio Amadori, direttore della UOC di Ematologia del Policlinico Tor Vergata
IL NUOVO AMBULATORIO DI EMATOLOGIA
PRESSO LA CASA DI CURA “VILLA SILVANA”
Dalle malattie del sangue, anche quelle maligne come la leucemia, comunque se ne si può uscire
Rivolgersi al medico se ci si sente stanchi, spossati oppure con febbri frequenti anche se leggère
di Nicola Gilardi
“La Casa di Cura Villa Silvana, eccellenza nel panorama sanitario del nostro
territorio, sia per l’implementazione continua dei
servizi di Analisi Cliniche e
di Radiologia (che ormai
possono dare risposte alle
richieste più esigenti) che
per la costante ricerca di
referenziati Professionisti
che possano mettere le proprie professionalità a disposizione dell’utenza del
nostro territorio da oggi
può fregiarsi di un altro
nome di eccellenza: il professor Sergio Amadori. ll
professor Amadori, direttore della Unità Operativa
Complessa di Ematologia
del Policlinico Tor Vergata,
è ampiamente riconosciuto
tra i massimi esperti italiani
nella diagnosi e terapia
delle malattie del sangue”.
Ad annunciare il nuovo
“acquisto” sono stati i verti-
ci della casa di cura apriliana, che sta ampliando sempre di più un’offerta sanitaria importante a livello
locale con servizi di grande
qualità professionale. Noi
siamo andati a trovarlo
presso il suo studio medico
del Policlinico Tor Vergata
a Roma. In bella vista, alle
sue spalle, affisso alla parete, l’attestato di specializzazione presso “St. Jude
Children’s Research Hospital” di Memphis ( Tennessee – USA) dal 1°agosto
1975 al 31 luglio 1976 ottenendo la qualifica: “Postdoctoral Fellowship in
P e d i a t r i c
Hematology/Oncology”
Il curriculum del professor
Amadori parla da se, con
decenni lavoro ed insegnamento presso l’Università
La Sapienza di Roma prima
e Tor Vergata poi. All’attivo
ha circa 300 pubblicazioni
scientifiche e dal 2004 al
2009 è stato presidente
della Società Italiana di
Ematologia. L’ematologia
è una branca medica è
molto importante, perché si
occupa del sangue e di tutte
le patologie che questo può
presentare al paziente. Il
suo compito specifico è
quello di garantire percorsi
diagnostico-terapeutici ed
assistenziali appropriati ed
in continuo aggiornamento,
con risultati clinici in linea
con quelli documentati
dalla letteratura scientifica
e dalle linee guida nazionali
ed internazionali. Diversi
possono essere i motivi per
cui il Medico Curante suggerisce di consultare un
ematologo. Alla base di
giungere ad una diagnosi il
più precisa possibile con
l’impostazione di un piano
terapeutico personalizzato
per il quale il paziente potrà
essere seguito con visite
ambulatoriali periodiche.
Classe 1946 il professor
Amadori ha compiuto 70
anni, lo scorso 7 settembre,
concludendo la sua carriera
di docente universitario per
raggiunti limiti di età. Dal
1° novembre di fatto ha
dismesso i panni di direttore della Ematologia del
Policlinico di Tor Vergata,
anche se occupa ancora il
suo ufficio, per non lasciare
nulla in sospeso. «L’ematologo è lo specialista delle
malattie del sangue, che
sono numerose - dice Amadori - alcune sono benigne
come le anemie, altre sono
maligne che sono quelle
tumorali come la leucemia,
dalla quale comunque si
può
uscire».
questa richiesta di consulenza, c’è il sospetto o una
diagnosi pregressa di patologia ematologica (anemia;
alterazioni della conta dei
leucociti e/o delle piastrine;
sindromi emorragiche ed
alterazioni della coagulazione del sangue; malattie
neoplastiche,
leucemie
acute e croniche, linfomi
maligni, mieloma multiplo)
ovvero il riscontro di alterazioni negli esami del sangue
prescritti spesso come controlli di routine. In questo
caso l’ematologo prescrive,
a seconda della situazione,
approfondimenti ematochimici e strumentali di primo
livello, ed eventualmente
indagini più sofisticate per
Ad oggi non esiste un atteggiamento di prevenzione
per queste malattie, ma il
dottore ha comunque sottolineato l’importanza dei
controlli: «È importante che
un paziente che presenta dei
sintomi particolari si rivolga ad un ematologo specialista per avere una diagnostica precisa, per inviare il
paziente presso centri che
possono
somministrare
terapie specifiche. Un soggetto che sta sviluppando
una malattia maligna, come
un mieloma, non si sente
bene, magari ha una febbre
lieve, presentazione di lividi o sangue dal naso. Con
gli esami del sangue si può
capire il quadro clinico ed
Prof. Sergio Amadori
intervenire». Quindi il messaggio da recepire è quello
di rivolgersi al medico se ci
si sente stanchi, spossati
oppure con febbri frequenti
anche se leggeri. L’importanza dell’apertura dell’ambulatorio di ematologia a
Villa Silvana sta nel fatto
che si presenta come un
presidio per poi intavolare
una terapia efficace in altre
strutture: «Avere uno specialista ematologo che visita il paziente e da una inter-
predisposizione ad alcune
malattie particolari. Come
in molti altri settori medici,
anche nell’ematologia lo
sviluppo tecnologico ha
portato ad un innalzamento
importante della qualità
della diagnostica e delle
terapie. «Sono stati fatti dei
passi avanti enormi, per
questo è importante avere
una diagnosi veloce - prosegue il dottor Amadori -.
Anche nei casi più gravi
come la leucemia, si può
Prof. Sergio Amadori
pretazione diagnostica è
fondamentale - dice Amadori -. Con il policlinico di
Tor Vergata ho una collaborazione importante, è uno
dei più grandi centri d’Italia, ma anche a livello europeo. L’Ematologia italiana è
una delle migliori del
mondo. Anche al Santa
Maria Goretti di Latina c’è
un reparto di ematologia
molto valido». Le malattie
del sangue, soprattutto a
livello maligno, non sono
malattie ereditarie e la familiarità ha poco a che fare. Il
dottore però ha sottolineato
come il profilo genetico
familiare influisca nella
fare qualcosa e guarire. I
mielomi hanno percorsi più
lenti ed anche in questo
caso si possono avere ottimi
risultati intervenendo per
tempo». Sebbene non esista una prevenzione in questo campo, quindi, risulta
fondamentale interpretare
per tempo i segnale che il
corpo ci invia. La presenza
dell’ambulatorio di ematologia a Villa Silvana, inoltre, permette a tutti i pazienti di bypassare i lunghi
tempi di attesa della sanità
pubblica per avere un parere specialistico a costi
accessibili
http://www.villa-silvana.it
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Il punto è stato fatto dal Direttore Generale, dott. Narciso Mostarda e dall’ing. Aldo Cella in una conferenza stampa
OSPEDALE DEI CASTELLI TERMINATE LE OPERE MURARIE
Ing. Cella: “il nosocomio sarà operativo nei primi mesi del 2018, i posti letto sono 344 (285 H24 + 59 DH), lo renderemo funzionante
con i 120 milioni stanziati nel 2007. La nuova struttura sanitaria sarà l’ospedale di Aprilia, dista 10 chilometri da piazza Roma,
di Nicola Gilardi
e Gianfranco Compagno
Il Nuovo Ospedale dei Castelli
Romani è quasi pronto, lo “Scatolone” (opere murarie) è terminato.
Questo è quanto annunciato alla
conferenza stampa di lunedì 6
febbraio scorso presso la Direzione Generale di Borgo Garibaldi ad Albano, sede della
“ASL ROMA 6”. Sebbene l’iter
sia partito nel 2007, ad oggi i
lavori sono molto avanzati,
tanto che la struttura interna è ad
ottimo punto. Secondo i dati
ufficiali molte delle realizzazioni sono attorno al 99% e presto
saranno terminate per poi iniziare ad ospitare la strumentazione
operativa sanitaria per seguire i
primi pazienti. Soddisfatto il
lineato l’importanza strategica
della nuova struttura che servirà
un bacino di utenza enorme e
che darà servizi ad un territorio
da molti anni in difficoltà da
questo punto di vista. «I dati
ufficiali ci dicono che laddove
siamo più indietro siamo al
79.8% - dice Mostarda -. Siamo
in una fase molto avanzata dal
punto di vista del manufatto e
degli impianti. A breve procederemo con l’acquisto della strumentazione operativa». Il dottor
Mostarda ha poi illustrato come
sia già in fase di progettazione
la messa in funzione dell’opera
stessa, con l’esempio di quelle
strutture territoriali più efficienti. «Non si tratta solo dell’opera
intesa come scatolone - prosegue il direttore - e nemmeno il
riempimento di questo scatolo-
Il dottor Narciso Mostarda e ingegnere Aldo Cella
direttore generale, dottor Narciso Mostarda, che ha presentato i
dati non potendo portare i giornalisti all’interno del cantiere
per motivi metereologici impossibili da prevedere. «Quest’opera ridisegna la rete dei servizi
ospedalieri di questo territorio e
non solo» ha detto il dottor Narciso Mostarda., che ha poi sotto-
ne. Ma si tratta di un lavoro che
comprende una riqualificazione
delle competenze. Dovremo
rivedere quello che di prassi già
si fa in altri ospedali, con una
concezione ed una dimensione
scientifica e culturale diversa».
In fase di elaborazione anche
l’approvvigionamento idrico
della struttura che coinvolge
almeno
tre
amministrazioni
comunali. C’è
poi la questione
della viabilità
sulla Nettunense, che veicola
un numero enorme di auto ogni
giorno. In questa situazione
molto attivo si è
dimostrato
il
comune di Ariccia. La parola è
poi
passata
all’ingegnere
Aldo
Cella,
direttore
dei
lavori, che sta
curando la realizzazione pratica della struttu-
ra. «Molto presto si realizzeranno le opere di urbanizzazione
esterna della struttura. Questo
perché con un comportamento
virtuoso abbiamo risparmiato 7
milioni di Euro e possiamo realizzare queste opere». Sebbene
sia in ritardo la realizzazione
dell’impianto sta seguendo un
iter prestabilito «Abbiamo deciso di fare prima l’area di alta
tecnologia, quella impiantata
nella struttura, per evitare
incompatibilità - ha detto l’ingegnere -. Non si tratta di stare
indietro, ma abbiamo deciso di
operare così per evitare gli sprechi fatti nel passato». Dalla
Regione comunque arrivano
buone notizie. Sono previste,
infatti, ulteriori risorse fino a 25
milioni di euro, attualmente al
vaglio del ministero della Salute. «Se arriveranno per tempo
questi soldi avvieremo l’urbanizzazione di altre due aree
rispetto a quelle già comprese.
Abbiamo un sedime di 15 ettari» ha spiegato l’ingegner Cella.
Per chiarire la questione abbiamo posto all’ingegnere due
domande precise, per non dire
banali: quanto sarà il costo
effettivo dell’opera e quando
inizieranno ad entrare i primi
pazienti. «Renderemo funzionante l’ospedale con i 120
milioni stanziati nel 2007. Avremo 344 posti letto, dei quali 289
disponibili 24 ore su 24. Se ci
danno altri soldi sono bene
accetti, ma comunque non sono
essenziali per la realizzazione
dell’opera. Nei primi mesi del
2018 la struttura sarà operativa». Sebbene questo traguardo
lo si insegua da molto tempo,
questo si avvicina sempre di
più. I tempi burocratici sono
sempre più lunghi di quanto ci si
aspetterebbe, ma l’importanza
dell’opera e gli effettivi avanzamenti dei lavori ci fanno ben
sperare.
Foto di Gianfranco Compagno
Originari di Roccagorga vivono ad Aprilia dal 1973
NOZZE DI DIAMANTE PER ERASMO
DE MEIS E ROSALINDA CIOTTI
Venerdì 17 febbraio hanno festeggiato 60 anni di matrimonio con la loro famiglia
di Noemi Reali
“Due cose ci salvano nella vita:
amare e ridere. Se ne avete una
va bene. Se le avete tutte e due
siete invincibili”. A dirlo è uno
scrittore indiano, Tarun Tejpal.
1957
Ad essere invincibili sono Erasmo De Meis e Rosalinda Ciotti,
una coppia di Aprilia che venerdì 7 febbraio ha festeggiato 60
anni di matrimonio. Erasmo De
Meis è nato il 14 marzo 1935 a
Roccagorga (LT), Rosalinda
Ciotti il 17 ottobre 1939 sempre
a Roccagorga. “ Quando ci
siamo conosciuti avevamo 18
anni io e 14 lei. Ci siamo sposati
che ne avevamo 21 e 17” racconta Erasmo. Il 17 febbraio
1957 i due diventavano marito e
moglie nella Chiesa dei Santi
Leonardo ed Erasmo di Roccagorga. Hanno avuto tre figli, la
prima nata il primo gennaio
1958. Erasmo faceva il muratore, lei l’aiutava come manovale.
Sono venuti ad Aprilia per la
prima volta nel 1973. Erasmo
costruì la prima casa ad Aprilia
come ditta individuale in via
della Valletta (casa di Antonio
Ronconi – ora Quartiere Primavera) e poi la casa dei Lombardi.
Ha lavorato diversi anni anche a
Roma. É Rosalinda a ricordare
che la banca Monte dei Paschi di
Siena a Latina è uno dei lavori
svolti dal marito. “Ho restaurato
una palestra a Via Sannio, vicino
al mercato e il poligono Umberto I; mentre Rosalinda ha lavorato al Risparmio Carne e fatto la
casalinga” continua Erasmo con
gli interventi della moglie.
Venerdì 17 febbraio hanno deciso di festeggiare in famiglia i 60
anni di matrimonio, con i propri
figli. Le cose migliori sono quelle semplici.
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Don Ruggero Ciuffetti ha illustrato la basilica e le sue opere d’arte ad un gruppo di architetti (e non) di Aprilia e Latina
ROMA, IL TEMPIO DI DON BOSCO,UNO SCRIGNO DI ARTE E DI FEDE
Tra gli artisti presenti: Venanzo Crocetti, Federigo Papi e Alessandro Monteleone, che nel 1937, avevano realizzato ad
Aprilia alcune opere: san Michele, Aregario, fonte battesimale e via crucis
di Ugo De Angelis*
Certo che quando un mese fa il nostro caro ed eclettico
amico e giornalista Gianfranco Compagno appena reduce
da una visita al Museo Venanzo Crocetti, ci propose di
organizzare una visita guidata presso la basilica di San Giovanni Bosco in Roma dove, tra l’altro, sono presenti alcune
opere dell’artista, non pensavamo che poi ne potesse scaturire una così utile e interessante esperienza. Anche se non è
facile accendere gli entusiasmi e uscire da quel torpore o
anche da quella pigrizia che spesso avvolge il nostro contesto di provincia, alcuni di noi, forse più attenti o meno disillusi architetti, si sono lasciati piacevolmente coinvolgere.
Così nel primo pomeriggio di mercoledì 15 febbraio, l’amico Gianfranco e Giorgia Ferrari (sua moglie), insieme ai
nostri “eroi” colleghi architetti: Anna Civita Pieretti, Elisabetta Casoni, Giovanni Brilli, Michele Magliocchetti,
Ugo De Angelis e Roberto Farri (cultore d’arte), arrivati
alla spicciolata davanti al sagrato della chiesa hanno trovato
delle 14 cappelle laterali. Il “Tempio” consacrato
nel 1959 è ricco di opere d’arte di tanti artisti tra
i migliori del ‘900, oltre ai citati: Primo Conti,
Paolo Giovanni Crida, Luigi Montanarini,
Ercole Drei, Attilio Selva, Pericle Fazzini,
Lyda Preti, Francesco Messina, Emilio Greco,
Michele Gorrisi, Giovanni Amoroso, Francesco Nagni, Luigi Venturini, Eugenio De Courten , Alessandro Monteleone (autore della fonte
battesimale e della via crucis della chiesa di San
Michele di Aprilia) e tanti altri ancora. La visita
nella Basilica di San Giovanni Bosco nell’omonimo quartiere sulla via Tuscolana a due passi da
Cinecittà, è stata un’esperienza unica che consigliamo vivamente a tutti gli amanti dell’arte e
dell’architettura contemporanea.
http://www.parrocchiadonbosco.it/ .
Foto di Gianfranco Compagno
e Giorgia Ferrari
*architetto e scrittore
ad accoglierli il gentile Vicario Parroco don Ruggero Ciuffetti (autore di una serie di guide e brochure del “Tempio”)
rivelatosi ovviamente ottimo conoscitore e preziosa guida.
Da lì, già da un primo sguardo verso la profonda piazza si
nota che quell’effetto metafisico dechirichiano che fece
innamorare il nostro Fellini,tanto che volle inserirlo nella
sceneggiatura del suo film “La dolce vita”, ora appare inibito dalla presenza delle alte quercus ilex e dal caotico formicaio di autovetture, così sfuma anche alla vista quello spazio
unitario contenuto da due linee di costruzioni e quella prospettiva urbanistica in cui la chiesa costituisce il fondale
monumentale voluto dal progettista architetto Gaetano
Rapisardi.Al nostro fianco l’imponente basamento rettangolare della Basilica sostiene due cupole, la maggiore al
centro alta circa 47 mt per un diametro di quasi 40 metri primeggia su quella più piccola posta dietro in corrispondenza
dell’altare sui cui lati si innalzano due torri campanarie.La
facciata e i suoi grandi portali contengono sei statue marmoree mentre al centro spicca l’alto rilievo di Arturo Dazzi
raffigurante l’apoteosi di San Giovanni Bosco. Sostiamo nel
pronao e anche qui fanno mostra di se statue bronzee e il
portone centralerivestito da grandi pannelli con i bassorilievi di Federigo Papi (autore del rilievo dell’arengario della
torre civica di Aprilia) . L’interno presenta un impianto basilicale a tre navate dove su quella centrale sovrasta solenne
la grande cupola che inonda l’intero organismo di luce,
anche se a seguito dei recenti episodi di distacco di frammenti di cemento della copertura lo spazio è stato pesantemente compromesso dauna ingombrante, si spera provvisoria,impalcatura di protezione che comunque non spegne la
spettacolare luce delle vetrate policrome di Marcello Avenali e di Lorenzo Gigotti poste nei tamburi delle due cupole. Più in là il transetto,in una delle tribune laterali, contiene
un grande organo, mentre sull’altare centrale la cupola
minore illumina lo splendido mosaico di Giovanni Brancaccio che raffigura la gloria del Santo. I pilastri delle navate ospitano 14 splendide formelle di bronzo della Via Crucis, opera di Venanzo Crocetti (autore del San Michele di
Aprilia) così anche il grande crocifisso collocato nella prima
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IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
METTICI il CUORE
Spazio di riflessione sulle PROFESSIONI di AIUTO
IGNAZIO COLAGROSSI
“Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario”
di Cinzia De Angelis
C’è qualcosa di sacro nel tocco di
uno scultore. Qualcosa che affiora, come una percezione indefinita
e sottile, mentre sei lì, di fronte a
lui. E che ritrovi nei suoi gesti leggeri, nell’atto di accarezzare, quello che per noi è soltanto un blocco
di gesso. Un pezzo bianco, informe e freddo che tramite le sue
mani inizia a respirare. È come se
qualcosa che è dentro quel blocco
fermo cominciasse a dimenarsi
per affiorare alla vita. Una nascita
… l’opera d’arte. Un nulla imperfetto che zampilla e che prepotente viene alla luce soltanto perché
occhi nuovi ne avvertono la vita,
la sentono da quel profondo masso
di niente. Giorno dopo giorno un
continuo scalpellare per tirare via
materia inutile e andare a fondo,
più giù, oltre la superficie, una
scorza che nulla fa vedere se non
l’apparenza e trovarci un Cristo
umano e sofferente: il viso dell’autore. È la sofferenza di un
uomo, di un poeta e di un artista
che guarda la società da una
purezza che viene da una angolazione a molti sconosciuta. Le sue
le. Non è rassegnazione. È pudore.
Forse si sente fuori luogo, fuori
tempo nel manifestare il suo pensiero così profondamente semplice. Lo dice tra sé … la mia forse è
un’utopia. No. Non lo è. È soltanto un uomo contro corrente, un
rivoluzionario scalzo che difende
la sua verità e con il suo vivere la
rende manifesta agli altri. Non si
piega ai potenti. Non si lascia
accarezzare dalle lusinghe facili,
dai nomi illustri che si lasciano
comprare in un mondo dove tutto
è in vendita. Sembra, piuttosto,
un gatto selvatico con i suoi occhi
con le pagliuzze giallo ambra. Un
anima che si muove nel mondo
con la leggerezza della sua poesia,
della bellezza delle sue opere,
come quando da piccolo viveva
libero nelle campagne romane.
Era un bambino ribelle, mi dice.
Quel bambino c’è ancora e io lo
vedo, anche se dei fili bianchi e
sottili gli coprono il viso. Ma gli
occhi no. Rimangono accesi pure
nel ricordo di un dolore lontano.
Sa lasciare andare. Con il tempo
ha capito che le cose ti vengono a
cercare. Non serve affannarsi,
accanirsi. Bruciare il tempo. Sono
scultura San Giovanni Paolo I
scultura mani di Manzù
scultura Fermento del Cristo
parole escono fuori come sassi,
sembrano delle grida quando mi
racconta lo sdegno che prova per
un mondo che sa solo costruire
muri e confini e inneggiare alla
morte, alla guerra, alla violenza e
poi … come un bambino colto in
fallo … le sue parole lentamente
sfumano, si fanno impercettibili.
Mi devo accostare a lui per sentir-
lì e se ci appartengono prima o poi
faranno un passo verso di noi. È la
filosofia di un uomo che conosce
profondamente la sua vita, i suoi
tempi, il modo per nutrirla. E lui
… la nutre con i silenzi del mare.
La solitudine che ci priva del
rumore e ci mette in contatto con
il nostro essere autentico. Solo
così lui può creare. Fondersi con
la materia, andare in profondità,
cogliendo i segnali di un qualcosa
che si muove per poi donarlo al
mondo, come fa una madre con il
proprio figlio. Le sue Opere sono
esposte nei luoghi più importanti e
sacri del mondo. Dove c’è il silenzio e la preghiera. Dove c’è il
mare e il cielo. Se c’è qualcosa
che desidera non è il successo, gli
impegni in agenda, gli incontri
convenienti. Lui vorrebbe rintanarsi nella sua casa, quella che ha
costruito, pezzo dopo pezzo, da
solo. Ritrovare un’alba. Il sapore
e l’incanto di un giorno nuovo che
nasce e assaporarla come si fa con
un frutto dolce appena colto. E
lasciare su un foglio i suoi pensieri
nudi e disordinati. Tracce di vita,
senza correzioni, come le sue poesie. Quello che mi colpisce di lui è
in una sua opera dove non si vede
soltanto la grandezza di un artista
ma quella più nobile e nascosta di
un uomo: la dignità che lui scorge
negli ultimi. Gli invisibili: persone
che girano, come le lumache, con
una casa sulle spalle e che ripetono di “non aver bisogno di niente” mentre invece hanno bisogno
di un amico. Ecco cosa c’è dietro
il lavoro dell’artista Ignazio
Colagrossi: la fatica e la bellezza
di raccontare la vita e l’umanità
con il tocco leggero delle dita.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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A cura dell’ Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Latina (ANVGD)
LATINA, CELEBRATO IL GIORNO DEL RICORDO
Dopo la cerimonia religiosa al Quartiete Trieste, è stata deposta una corona , presso il Monumento ai Martiri delle foibe
Toccanti testimonianze di Ottavio Sicconi, esule istriano e Arduino Copettari di Isola d’Istria nell’aula magna
dell’ IC Vittorio Veneto - Salvemini gremita di studenti con i loro insegnanti
di Noemi Reali
“Vi ringrazio della presenza a nome di tutti gli
Esuli; siamo qui oggi, come espressamente dettato
dalla Legge 92 del 2004, che ha fissato la memoria
delle Vittime delle foibe e il ricordo dell’esodo dei
giuliano dalmati.” Si apre così l’intervento di Piero
Simoneschi, vicepresidente ANVGD, Associazione
Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Latina , in
occasione del convegno “Il Giorno del Ricordo”
che si è tenuto venerdì 10 febbraio presso l’aula
magna dell’IC Vittorio Veneto-Salvemini di Latina.
In questa giornata si è voluto rinnovare la memoria
della tragedia degli italiani e di tutte le Vittime delle
foibe, dell’esodo dei giuliano-dalmati dalle loro
terre nel secondo dopoguerra, nella complessa e tragica vicenda del confine orientale. “Il Giorno del
Ricordo assume quindi un grande valore non solo
per il necessario tributo alle Vittime dell’odio politico e della repressione sanguinaria operata dal
regime jugoslavo, ma anche come occasione preziosa per approfondire le ragioni di quei cittadini
italiani, costretti ad abbandonare la propria terra e i
propri beni. Le foibe rappresentano un esempio di
come la guerra generi odio, violenze e morte. Lo
Shoah è stata la più spietata espressione, insieme
alle stragi nazifasciste, ai gulag sovietici e a tanti
stermini indiscriminati che la nostra storia del
novecento ha purtroppo consegnato.”ha continuato
Simoneschi. Oltre a lui sono intervenuti, il presidente provinciale ANVGD Benito Pavazza, l’avvocato Cesare Bruni è l’esule Ottavio Sicconi. A
concludere il convegno è stato il professor Fausto
Orsini, già preside del V.Veneto, che ha ricordato il
70° anno dal Trattato di Parigi, 10 febbraio 1947.
Nel suo intervento Ottavio Sicconi racconta di essere stato uno dei trecentocinquantamila esuli che
lasciavano Dalmazia. “Io e la mia famiglia siamo
stati fortunati perché a Latina la popolazione ci ha
accolto bene”. Continua ricordando di aver conosciuto una ragazza laureanda in Lettere e Filosofia.
Si chiamava Norma Cossetto. Questa ragazza girava per la città di Istria in bici per poter raccogliere
testimonianze sui maltrattamenti che gli italiani
subivano. Fu arrestata e portata in varie prigioni.
“Rabbrividisco al pensiero di cosa ha subito”.
Arduino Copettari è un altro testimone, nato all’
Isola d’Istria, che ricorda del padre portato in carcere. Prosegue spiegando come la Dalmazia fosse italiana: “I nomi della cittadina di Dalmazia hanno
tutte origine latina. Le Casitas ad Istria sono simili
ai trulli pugliesi.” Presenti circa 200 studenti: 5A
turistica, 5A, 5B e 5C AFM (amministrazione ,
finanza e marketing), la 5A SIA (sistemi informativi aziendali) dell’IC Vittorio Veneto-Salvemini, le
classi 3A e 3B della scuola A.Volta e la 3G del liceo
classico Dante Alighieri. Nella giornata del ricordo
don Edmondo ha celebrato la messa alle ore 10,15
presso la chiesa dell’Immacolata, a cui è seguita il
corteo con l’omaggio floreale davanti al Monumento presso il Villaggio Trieste da parte del prefetto
Pierluigi Faloni e dal presidente Pavazza. Presente
il sindaco di Latina Damiano Coletta, autorità civili
e militari e associazione combattentistiche e d’arma
. “Il Giorno del Ricordo”, è una manifestazione
civile nazionale di grande importanza storica e culturale che permette di commemorare le vittime
delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, nell’impegno morale per rinnovare la memoria di questa tragedia. È necessario diffondere la conoscenza dei
tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni
ordine e grado.
Foto di Gianfranco Compagno
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IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
Le ragioni e conseguenze della sentenza sono state illustrate in un’assemblea molto partecipata
Giovedì 9 febbraio 2017 a partire dalle 11,30, nell’aula della Corte di Assise del Tribunale di Latina
ANNULLATE LE LE ELEZIONI DEL CONSIGLIO
DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI LATINA
L’ha stabilito la Corte di Cassazione con sentenza 2481/2017 de 31 gennaio 2017
Ha relazionato l’avvocato Dino Lucchetti della lista dei candidati che partecipò alle elezioni del 2015 senza ottenere alcun seggio
di Veronica Alessandrini
e Gianfranco Compagno
La Corte di Cassazione ha annullato le elezioni del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina
Con sentenza 2481/2017 de 31
gennaio 2017. Si tratta di una
battaglia legale sostenuta dall’avvocato Dino Lucchetti e
dagli altri candidati della lista
che partecipò alle elezioni del
2015 senza ottenere alcun seggio
in Consiglio per effetto del
Regolamento elettorale dichiarato illegittimo. Durata circa 2 anni
attraverso ricorsi al Tar, al Consiglio di Stato e, infine, alla Cassazione, l’iniziativa è servita a stabilire l’illegittimità del regolamento elettorale che non garantiva una rappresentanza corrispondente al voto espresso. La Corte,
dunque, ha stabilito che
“le operazioni elettorali si sono
svolte in applicazione di norme
regolamentari illegittime” e ha
annullato “tutti gli atti relativi al
procedimento elettorale”. Lo
scorso giovedì 9 febbraio, nell’aula della Corte di Assise del
Tribunale di Latina, intitolata
all’avvocato Giorgio Zeppieri è
stato organizzato dall’avvocato
Lucchetti e dagli altri esponenti
della lista, un incontro aperto a
tutti gli iscritti all’Ordine degli
Avvocati di Latina per analizzare
e spiegare i motivi dell’annullamento. L’assemblea era aperta
anche alla stampa. Si è trattato di
un’assemblea molto partecipata,
anche da parte degli esponenti
del Consiglio ritenuto illegittimo. «Non c’è stata nessuna contrapposizione con i consiglieri
uscenti, nessuna questione personale. Anzi, ringrazio coloro
che oggi sono qui e stanno partecipando all’Assemblea» ha sottolineato l’avvocato Lucchetti.
L’antefatto: nel 2015 si sono
svolte le elezioni per il Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati, con
una lista sostanzialmente unica.
«Non è stata una novità, Latina
già da anni si era appiattita su
una lista monolitica - ha spiegato
bilmente, se in quell’occasione
votarono 1.200 colleghi, è stato
dovuto anche all’interesse che
suscitò la presenza di una lista
alternativa. Nessuno di noi è
riuscito ad entrare in Consiglio.
Abbiamo avuto solo 10 giorni
per impugnare il risultato delle
elezioni, ma ci abbiamo riflettuto
molto perché era praticamente la
prima volta che ciò accadeva in
un foro piccolo, in cui ci cono-
Avv Dino Lucchetti e avv. Gianni Lauretti
Lucchetti- Il che non è mai un
bene, in democrazia: mostra un
distacco e una certa rassegnazione della classe forense. Abbiamo
deciso così di candidarci, uscendo dal torpore in cui ci trovavamo, per vivacizzare un Foro che
a noi sembrava, obiettivamente,
tendente alla sonnolenza. Proba-
sciamo tutti e abbiamo stima
reciproca l’uno per l’altro: un
reclamo, in questo senso, poteva
apparire un contrasto con i Consiglieri eletti. Ma ne abbiamo
fatto una questione di principio:
un regolamento del genere impediva di creare un Consiglio frutto
della reale volontà dell’elettora-
to». «Abbiamo ottenuto un successo- prosegue poi LucchettiCon lo scenario che si apre per
effetto di questa sentenza, la rappresentatività in seno non al solo
Consiglio dell’ordine di Latina,
ma ai Consigli degli Ordini di
tutta Italia, dovrà modificarsi
radicalmente, con una composizione che includa anche quella
parte dei candidati che non riesce
a prendere il maggior numero di
voti, ma ottiene comunque un
numero di voti degno da comportare una rappresentanza».
Adesso Lucchetti preme affinché
venga nominato subito un Commissario e si vada alle elezioni
nel più breve tempo possibile.
Proprio per evitare eventuali lungaggini, l’Avvocato ha diffidato
il Ministero della Giustizia e il
Consiglio Nazionale Forense a
procedere immediatamente alla
nomina del Commissario, che
spetta al Ministero sull’indicazione del CNF (Consiglio nazionale Forense).
«Il nostro augurio è che si vada a
nuove elezioni presto e che, da
queste nuove elezioni, esca un
Consiglio composito. A nostro
avviso la categoria ha bisogno,
in questo momento, di grande
unità ma anche di un dialogo
serio e vivo che non può che
derivare dalle diverse situazioni
e condizioni dei singoli consiglieri» ha concluso Lucchetti. È
stato poi dedicato uno spazio agli
interventi, nell’ambito del quale
ha preso parola il presidente del
Consiglio dell’Ordine uscente
avvocato Gianni Lauretti, che
non si è detto molto positivo
circa le tempistiche delle prossi-
me elezioni:
«Il mio pronostico è che, forse,
voteremo tra 2 anni, anche se mi
auguro che tutto fili liscio e vengano indette elezioni per giugnoluglio. Ma è probabile che il
Commissario resti fino alla scadenza naturale della consiliatura.
Il regolamento è stato fatto male
e ora, le conseguenze di ciò, le
stanno vivendo esclusivamente i
Fori in cui si è votato perché il
CNF ci ha fatto votare». A margine dell’Assemblea, abbiamo
chiesto un commento all’avvocato Lucchetti: «Una volta tanto
Latina arriva per prima, abbiamo
avuto un successo anche professionale ragguardevole. L’aspetto
più triste della vicenda è che
abbiamo impiegato un anno e 4
mesi per ottenere una sentenza,
tra l’altro annullata, dal Consiglio Nazionale Forense che
dovrebbe essere la massima
espressione
dell’avvocatura
nazionale». Parlando di Aprilia,
poi, Lucchetti ha commentato:
«Ad Aprilia c’è un’altissima presenza di avvocati, la città avrebbe a buon diritto titolo per aspirare ad una sede della sezione del
Giudice di Pace».
Foto di Gianfranco Compagno
Il presidente Paolo Puccini ha incontrato la dirigenza della ASD Olympia domenica 12 febbraio scorso in occasione di un evento sportivo
IL ROTARY CLUB A SOSTEGNO DELLO SPORT E DEL SOCIALE
I soci dottor Franco Caprio e dottor Arturo Cianciosi daranno l’assistenza medica agli eventi agonistici
L’impegno preso da parte del Club Aprilia-Cisterna donare un defibrillatore alla società sportiva
di Noemi Reali
IL ROTARY CLUB 2080
APRILIA-CISTERNA,
presieduto dall’ingegner
Paolo Puccini, a sostegno
dello sport e dell’impegno
sociale. Il Club intercomunale supporterà per l’anno
in corso le attività della
Polisportiva Olympia con la
donazione di un apparecchio defibrillatore adeguato
alle necessità ludico-sportive della polisportiva e
garantendo
l’assistenza
medica durante gli incontri
di campionato della squadra
giovanile di pallamano.
L’occasione per suggellare
l’impegno è arrivata domenica 12 febbraio,presso la
palestra dell’Istituto comprensivo “Arturo Toscanini” ad Aprilia, nell’intervallo tra l’incontro del campionato regionale di pallamano
giovanile e la partita del
campionato provinciale CSI
di pallavolo. Nell’intervento di “consegna” il presi-
dente
Paolo
Puccini,
coadiuvato da una rappresentanza del Club, ha ricordato l’attenzione che il
Rotary Club da sempre
rivolge verso il territorio e il
sociale, e nello specifico, ha
ufficializzato l’intervento di
supporto ad Olympia deliberato pochi giorni prima.
Per concludere, dopo l’esecuzione dell’inno nazionale
foto di gruppo intorno al
gonfalone del Rotary, con
atleti e dirigenti d’ambo le
organizzazioni.
L’ASD OLYMPIA opera
da vari anni per l’incremento dell’offerta sportiva sul
territorio e per la riduzione
delle barriere di accesso per
tutti i segmenti della comunità. L’associazione sportiva è attualmente presente
nella pallamano giovanile
ed amatoriale, nella pallavolo amatoriale, nei balli di
gruppo e nei giochi da tavolo (board games) ma è aperta a sostenere l’avvio di
nuove discipline sportive e
non. Si ricorda l’impegno
del Rotary International
anche sul progetto di eradi-
cazione della Polio dal
mondo proprio in occasione
della ricorrenza del centenario di istituzione della
Rotary Foundation (progetto End Polio Now); l’impegno di tutti gli 88 Club del
Distretto 2080 (Lazio e Sardegna) per la raccolta fondi
da destinare alla ricostruzione delle aree colpite dal
sisma del 2016; e come già
detto
precedentemente
l’impegno a consentire,
attraverso il volontariato
dei propri medici (dottor
Franco Caprio e dottor
Arturo Cianciosi), all’ASD
Olympia lo svolgimento
degli eventi sportivi under
14 di pallamano dover
sostenere spese aggiuntive
per l’assistenza medica.
All’evento hanno preso
parte anche la signora
Maria Ferrante Puccini, il
dottor Franco Caprio, l’avvocato Cinzia Bersani (presidente del R.C. designato
per l’anno 2018-2019) e il
dottor Marco Romano Baffoni
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IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
Evento organizzato dal gen. Rino De Vito comandante Militare Esercito “Abruzzo”
CELEBRATO IL 33° ANNIVERSARIO DELLA PROCLAMAZIONE DI SAN GIOVANNI DA
CAPESTRANO A PATRONO DEI CAPPELLANI MILITARI DI TUTTO IL MONDO
Ha celebrato il Vespro solenne monsignor Santo Marcianò, Ordinario Militare dei cappellani d’Italia, presso la città militare della Cecchignola – Roma
di Nicola Gilardi
Celebrato il 33° anniversario
della proclamazione di San Giovanni da Capestrano a patrono
dei cappellani militari di tutto il
mondo. Il vespro solenne è stato
celebrato da monsignor Santo
Marcianò, ordinario militare dei
cappellani d’Italia, presso la
Scuola Allievi Cappellani Militari, che ha sede all’interno
della “Città Militare della Cecchignola – Roma”, giovedì 9
febbraio scorso
L’evento è stato voluto dal gene-
gheria, ma anche, come riportato
nella Proposta formulata da
Padre Costantino Vico «confessore, sacerdote, giurista, soldato,
condottiero, esempio mirabile di
fedeltà al Papato, fulgido eroe
delle più sante battaglie, invitto
trionfatore nel Nome di Gesù
contro il turco minacciante la
Civiltà Cristiana e dell’Europa».
Una figura completa, quella di
San Giovanni, dalla quale trarre
utili insegnamenti, ancora validi
e attuali. Il generale De Vito ha
anche sottolineato l’attività realizzata in Abruzzo il 23 ottobre
don Maurizio Ferri, monsignor Santo Marcianò, gen.Rino De
Vito, sindaco Antonio D’Alfonso
rale di brigata “Apriliano” Rino 2016, in occasione dell’ “AperDe Vito, Comandante Militare tura della Porta della Misericordell’Esercito “Abruzzo”, che ha dia e Giubileo dei Cappellani,
avuto un valido spunto di medi- dei Militari e del personale del
tazione sulla straordinaria figura Comparto Sicurezza”. Tale
religiosa e militare di San Gio- occasione si è rivelata propizia
vanni da Capestrano, patrono per rafforzare i rapporti che
dei cappellani militari di tutto il intercorrono tra la popolazione e
mondo e Santo Patrono dell’Un- le Autorità Religiose, Militari e
Civili della Regione. All’evento,
che riguardava la 11a Zona
Pastorale “Abruzzo e Molise”,
hanno presenziato i relativi
Comandanti territoriali dell’Esercito e dei Corpi Armati dello
Stato. Tutti i presenti sono stati
invitati, dal generale De Vito e
dal sindaco di Capestrano (AQ),
Antonio D’Alfonso, a fare una
visita in Abruzzo quanto prima
e, comunque, il 23 ottobre prossimo alla festa di Capestrano
(AQ) e del suo patrono San Giovanni. Alla cerimonia partecipato tra gli altri mister Francisco
Luotenente Maurizio Carluccio, Mr Francisco Marin,
Colonnello Roberto Guiannice, Maggiore Jan Litwiniuk,
Generale di Brigata Rino De Vito Colonnello Peter Til
Tenente Colonnello Luigi Di Pardo
Marin funzionario civile spagnolo della NATO, il maggiore
Jan Litwiniuk dell’esercito
Polacco, il colonnello Peter Til
esercito ungherese, con i relativi
familiari ai quali il generale De
Vito ha fatto dono del CalendEsercito 2017. Presenti anche
alcuni cittadini apriliani, invitati
direttamente dal “concittadino”
Mons. Santo Marcianò
dal Comandante De Vito. Infine
il generale De Vito ha donato al
Rettore del Seminario Militare,
don Maurizio Ferri, il Crest del
proprio Comando, una riproduzione del soffitto ligneo settecentesco della Basilica di San
Bernardino di L’Aquila, recentemente ristrutturata, e un libro dal
titolo “L’Aquila. Una città d’arte
da salvare”, finalizzato a far
comprendere il perché è importante ricostruire quanto prima la
città e i suoi splendidi dintorni.
Entrambe le opere sono edite
dalla Fondazione Cassa di
Risparmio della Provincia
dell’Aquila. Con questo contributo attivo alla ricostruzione,
intesa nella sua accezione più
ampia, dell’ Abruzzo in generale
e dell’Aquila in particolare, il
generale De Vito ha ringraziato i
presenti e ha concluso il suo
intervento.
Foto di Gianfranco Compagno
LA PSICOLOGA RISPONDE
delle abitudini dei suoi genitori,
ma forse neanche lei sa bene il
motivo di questo suo comportamento. Allora cerchi di parlare con
sua madre, ma soprattutto inizi ad
abbracciarla, per farle capire che
un abbraccio le può riempire la
vita. Appena si sarà abituata ai
suoi abbracci, non le sembrerà poi
così strano quando la vedrà
abbracciare suo padre, perché è
tutta questione di abitudini.
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
GLI ABBRACCI PROIBITI
Fin da bambina mia madre mi ha
sempre costretta a non abbracciare
mio fratello più grande di me, perché i maschi non si debbono
abbracciare. Neanche con mio
padre ho potuto farlo. Una volta
mi capitò, di stare in braccio a mio
padre che sedeva sul divano e giocavo con lui, avevo solo otto anni,
ma mia madre si infuriò molto
strattonandomi e dandomi un ceffone. Io, ancora oggi, non capisco
questo atteggiamento di mia
madre, ma sta di fatto che non
riesco ad abbracciare neanche il
mio fidanzato, tanto che spesso
litighiamo per questo mio modo di
fare. Io mi vergogno ad abbracciarlo in pubblico, perché è come
se sentissi il rimprovero di mia
madre. E’ più forte di me, e già
anni prima sono stata lasciata dal
mio precedente ragazzo. Cosa fare
con questo mio comportamento?
Come posso venirne fuori, senza
dover rinunciare alla mia vita
affettiva? Io amo il mio ragazzo
attuale, ma ho paura che se continuo a comportarmi così mi lascerà
anche lui.
VALENTINA
Gli abbracci fra genitori e figli
contribuiscono a rendere i rapporti
interpersonali più spontanei e
meno problematici. Ogni figlio
dovrebbe ricevere abbracci dai
genitori anche quando si dice che
oramai è troppo grande per certe
cose. Sono gli stessi genitori che
se ne vergognano per poi spingere
i figli a vergognarsene. Ogni
abbraccio che dura 20 secondi,
produce un effetto terapeutico sul
corpo e la mente. La ragione è che
un abbraccio sincero produce un
ormone chiamato “ossitocina”,
noto anche come l’ormone dell’amore. Questa sostanza ha molti
benefici sulla nostra salute fisica e
mentale, ci aiuta, tra l’altro, a
rilassarci, a sentirci al sicuro, e a
calmare le nostre ansie e le nostre
paure. Questo meraviglioso tranquillante è offerto gratuitamente
ogni volta che si prende una persona tra le nostre braccia, che si culla
un bambino, che si accarezza un
cane o un gatto, che si balla con il
nostro partner, che ci si avvicina a
qualcuno o che si tiene semplicemente un amico per le spalle. La
mancanza dell’abbraccio rende la
persona vulnerabile ed insicura,
che la spingerà a creare situazioni
imbarazzanti ed infantili. La sua
paura, Valentina, l’ha portata a
non creare nessuna forma di confidenza con il suo fidanzato, innescando, involontariamente, il rifiuto della persona stessa. L’abbraccio è l’accoglienza per antonomasia, è l’accettazione dell’altro, ma
imparare a farlo comporta il rinnegare quello che sua madre le ha
insegnato. Cerchi, se ci riesce, di
avvicinarsi piano, piano a sua
madre abbracciandola e spiegandole che non può fare a meno di
farlo. Le faccia capire che abbracciare i genitori e le persone della
famiglia a cui si vuole bene, non è
riprovevole o peccaminoso. Forse,
lei, nella sua stessa famiglia ha
ricevuto questa educazione per via
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IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
IL POTERE DELLE
IMMAGINI MENTALI
Sono una imprenditrice che, purtroppo, non riesce a pagare nei
giusti tempi gli operai. Ci sono
sempre spese più urgenti che non
mi permettono di ottemperare in
modo puntuale alle altre scadenze.
Porto avanti il mio lavoro da anni,
ma con questa crisi le cose sono
diventate molto più difficili, diciamo che sopravvivo. Vorrei tanto
capire se esiste un modo per dare
alla mia mente una minima soluzione al problema. Chissà, forse
può aiutarmi.
Grazie
LIDIA
E’ risaputo che ognuno di noi
voglia raggiungere la serenità, la
felicità e la ricchezza, ma cosa
vuol dire tutto questo? Vuol dire
rimanere relegati in una situazione
emotiva e senza via di uscita, allora cosa fare?
Ogniqualvolta che pensiamo di
voler uscire da situazioni difficili,
la questione si complica. Perché ci
accade questo?
Ci accade perché il tutto è già contenuto nella nostra mente. E allora,
senza accorgercene, usiamo quei
dati specifici a creare il problema,
ma non usiamo quei dati specifici
a risolvere il problema, credendo
di non possederli. Di conseguenza
ripetiamo sempre gli stessi errori,
credendo che siano la soluzione al
problema.
La sua situazione, signora Lidia,
consiste nel non avere altri dati
oltre a quelli che già usa per risolvere il suo problema di soldi. Cosa
vuol dire? Vuol dire che ogni mese
lei già sa che non riuscirà a pagare
tutti gli operai, ma continua con lo
stesso metodo di ritardo nei pagamenti, perché è l’unica soluzione
che conosce. Nel senso che: gli
operai vengono sì pagati, ma in
ritardo. Questo accade perché
nella sua mente ogni volta viene
creata l’immagine del pagamento,
ma in ritardo. Cerchi invece di
immaginare la data puntuale dei
pagamenti con questo semplice
esercizio.
Quando avrà almeno mezz’ora di
tempo a sua disposizione e sicura
che nessuno la venga disturbare, si
metta comodamente sdraiata, o
seduta su di una sedia o una poltrona, cercando di rilassare il
corpo con gli occhi chiusi dicendo: LE BRACCIA E LE GAMBE
SONO RILASSATE. TUTTO IL
CORPO E’ COMPLETAMENTE
RILASSATO.
IO
SONO
CALMA, CALMA, CALMA…
Ripeta il tutto un po’ di volte. Poi,
in questo stato di calma, immagini
la data precisa dei pagamenti e la
consegna dei soldi agli operai. Le
immagini che vedrà, a mano a
mano che farà l’esercizio, diventeranno sempre più chiare e vere.
Questo esercizio vale anche per
altre situazioni che si vogliono
raggiungere, perché l’inconscio
recepisce solo le immagini. In
questo modo riuscirà, signora
Lidia, ad imprimere nella sua
mente un dato emotivo non condizionabile dalla coscienza. Si eser-
citi tutti i giorni e più volte al giorno se può, vedrà che la costanza le
farà raggiungere tutti i suoi obiettivi. Una cosa importante da sottolineare è che non si deve avere
fretta di raggiungere l’obiettivo,
perché così facendo la tensione
bloccherebbe il normale flusso
energetico della nostra mente. Più
si ha fretta e più si avranno ritardi,
più si è rilassati e più si raggiungerà l’obiettivo in minor tempo.
Sembra assurdo, ma funzioniamo
così. Buon allenamento!
Scrivi a- Dott.ssa Anna De Santis ad Aprilia in via Mozart 50
(di fronte Conforama)
tel.
393.6465283 o inviare una email al seguente indirizzo di
posta elettronica: a1 desantis
@libero.it
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
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pagina 28
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
Polizza vita su Mutuo, solo con la banca
che concede il mutuo ..FALSO
Il broker Marcello Lo Pinto
Nei giorni scorsi dialogando
con un amico, mi diceva di
aver finalmente ottenuto il
mutuo e di aver acquistato la
casa tanto desiderata. Parlando mi evidenziava le condizioni del mutuo, è con un po’
di amarezza si lamentava del
costo della polizza caso
morte, invalidità permanente e perdita impiego,
che aveva dovuto finanziare.
Capendo cosa fosse accaduto
ho chiesto copia della polizza
è in seguito ho potuto eviden-
ziargli, che poteva fare disdetta alla compagnia assicurativa, aveva 60 giorni di
tempo per esercitare il diritto
al ripensamento, con relativo
rimborso della parte di premio non goduto (praticamente tutto visto che aveva appena pagato.), inoltre avevo
reperito una copertura equivalente con un risparmio del
40% (circa € 6.000 in
meno.)Ho voluto raccontare
questo accadimento, poiché
nel mercato dei mutui, per le
polizze offerte in abbinamento, sono emerse diverse criticità tanto che dopo i reclami
delle associazioni dei consumatori IVASS e BANCA
D’ITALIA oltre a intervenire
sui singoli casi ha invitato gli
Intermediari ( Banche, Intermediari finanziari e Imprese
di Assicurazioni) a seguire le
indicazioni contenute nella
“Lettera congiunta al mercato di IVASS e Banca d’Italia del 26 Agosto 2015
Polizze abbinate finanziamenti - Misure a tutela dei
clienti.” Fra i tanti rilievi il
più importante, a mio giudizio è: la richiesta di sostituzione della dichiarazione di
buono stato di salute prestampata con un questionario sanitario che consenta
all’assicurando di rappresentare in maniera consapevole il suo stato di salute
e di indicare eventuali
malattie pregresse, nonché
l’adozione di specifici presidi per evitare che la compilazione del questionario
avvenga in forma automatizzata da parte del distributore durante il processo
di collocamento. Tale aspetto è fondamentale il rischio
è il rifiuto al risarcimento
per dichiarazioni mendace,
Quando si stipula un mutuo
avere una copertura caso
morte e invalidità permanente totale (sia da infortuni che
da malattia) è un libera scelta
auspicabile a protezione dei
propri congiunti, ma troppo
spesso si è così concentrati
sull’ottenimento del mutuo
che non si pone in essere la
stessa attenzione sulla copertura assicurativa o forse ,si
può erroneamente ritenere
che la polizza debba essere
esclusivamente stipulata con
la banca questo sicuramente
è un malinteso in quanto è
vietato dalla legge. Nel caso
in cui si stia o si sia stipulato
da poco un mutuo, anche per
surroga e/o sostituzione, consultateci potreste risparmiare
qualche migliaio di Euro, e
FACILE ma avete al massimo 60 giorni dalla stipula.
0683776510 dal Lunedi al
Giovedì 9:30 – 12:30 /15:30
– 18:30 il Venerdì 9:30 – 12:
30
“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
Diritto alla vita… per tutti
a cura di Sihem Zrelli
Cari lettori e lettrici, il mio articolo di oggi è dedicato a tutte
quelle persone che ogni giorno
fanno fatica a trovare da mangiare, a quelle persone che soffrono
e vivono in un paese di guerra o
scappano da questa, a chi vive la
dittatura nella sua patria, a chi è
costretto a lasciare il paese e i
suoi affetti per cercare un futuro
migliore.
Immaginate una donna su un barcone, che ha sofferto la fame e la
sete, che ha visto morire tra le
sue braccia il suo bambino e ha
lasciato nella sua terra i suoi
genitori. Immaginatela arrivare
in un Paese dove non conosce la
lingua, le usanze, le persone.
Cosa la avrà spinta a tuffarsi
nell’ignoto, soffrendo dolori per
noi inimmaginabili, se non la
paura? Avreste voi il coraggio di
chiuderle la porta in faccia? Di
dirle: “No, tu qui non puoi entrare”?
Immaginate una persona che fatica a trovare lavoro, che non ha
una casa, costretta ogni giorno a
lottare per un tozzo di pane, fino
ad arrivare a rovistare tra i rifiuti.
Avreste il coraggio di rifiutarle
un aiuto?
In alcune scuole di Aprilia, in
occasione della Giornate Della
Memoria, i bambini hanno visto
il film “La Chiave di Sara”. Sara,
bimba ebrea che cerca disperatamente di tornare dal fratellino, è
aiutata e accolta da una coppia di
anziani francesi che, nonostante
il pericolo di ospitare un fuggitivo ebreo, anche se bambino, non
esitano ad aprire la loro porta,
dimostrando un coraggio e un’umanità che a molti manca.
Chiudere le porte in faccia è
negare il diritto alla vita. Questo
significa che sono per vedere
tanti disperati abbandonati per
strada perché “l’Italia deve accogliere tutti”? Assolutamente no.
Io sono per la regolamentazione e
il controllo delle leggi. Leggi che
devono non solo essere rispettate
ma tenute sotto controllo. Sono
per un’accoglienza fruttuosa che
sia in grado di dare all’Italia cittadini in grado di donare qualche
cosa al Paese che li ospita, che li
arricchisca con il loro lavoro.
Sono per gli aiuti per i centri che
si occupano dell’accoglienza ai
minori, alle donne che subiscono
violenza, l’aiuto alle associazioni
che si occupano di volontariato.
Sono per la forza, la nostra forza,
che può fare davvero qualcosa
per chi ha bisogno e trasformare
queste persone da persone che
ricevono a persone che sono in
grado di dare. “Dai a un uomo un
pesce e lo sfamerai per un giorno, insegnagli a pescare e lo sfamerai per sempre”, raccontava
un detto italiano e non posso fare
a meno di pensare che sia vero.
Aprilia è una città che mi ha sempre fatta sentire accolta. Io vengo
da un paese caldo e meraviglioso,
con il suo deserto, le sue palme e
i suoi profumi e, nonostante nessun luogo al mondo può prendere
nel mio cuore il posto delle mie
radici, ad Aprilia sono riuscita a
costruire me stessa: una casa, un
lavoro che am, un compagno di
vita e degli affetti sinceri. Per
questo motivo non posso fare a
meno di sorridere e sentirmi
orgogliosa delle varie associazioni di volontariato presenti sul territorio, non solo la mia, destinate
ad aiutare il prossimo.
Penso che tutti, e mi ripeto per
non essere fraintesa nel rispetto
delle leggi, hanno diritto ad una
vita dignitosa, a prescindere dalla
loro razza o ceto sociale. Tutti
hanno diritto ad un tetto sopra la
testa che ripara dalle intemperie,
a delle mura che riparano dal
freddo, a del cibo per riempire lo
stomaco e a degli affetti. Credo
non solo che le istituzioni debbano fare in modo che ogni singolo
cittadino abbia una vita decorosa
ma che anche il singolo cittadino
debba lottare per garantirsi questa vita, lavorando e dandosi da
fare. Cercando di essere sempre
positivi e mai negativi.
Io sono convinta, dopo il mio
articolo, che avrò la replica
dell’1% di Aprilia ma questa è la
mia opinione e ognuno di noi ha
il diritto di esprimere il proprio
pensiero, soprattutto quando questo non nuoce alla libertà del
prossimo.
Il mio ultimo pensiero va a chi
soffre ed è costretto ad affrontare
mille difficoltà. Non arrendetevi.
Dopo la tempesta, c’è sempre
l’arcobaleno.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
SOS CRESCITA
EDUCAZIONE FAMIGLIA
SCUOLA
Aiuto … la pagella!
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Matteo ha undici anni. Ha iniziato la prima media quest’anno. All’inizio non conosceva
nessuno mentre i suoi compagni
già erano amici dalle elementari.
Alcuni di loro si frequentavano
anche dopo la scuola: giocavano
a calcio insieme e qualche volta
si incontravano per andare al
cinema. Lui no. Si sentiva un po’
solo nell’ora della ricreazione.
Poi il tempo è passato e ora Matteo si è fatto degli amici. Ha
imparato a non chiamare “maestra” l’insegnante di geografia e
a dare del “lei” alla professoressa di storia che ci tiene tanto.
Non dimentica più la cartellina
di arte e mette la t-shirt bianca
nello zaino per l’ora di ginnastica. La mattina sceglie con cura la
felpa da indossare e, anche se
non ha tempo, passa almeno un
quarto d’ora davanti allo specchio per sistemare i capelli. Vorrebbe tanto che Silvia, la sua
compagna di banco lo guardasse
un po’. E mentre pensa a lei, si
dimentica la formula inversa da
scrivere sul compito di matematica. Di sicuro è un cinque in
pagella. E le gambe iniziano a
tremare. Già se li immagina i
suoi genitori. Lui in piedi, in procinto di scappare, mentre consegna la pagella alla madre intanto
che il padre si infila gli occhiali.
Sarà dura. Musica gli ha messo
sei perché ancora non sa solfeggiare abbastanza e a matematica
di sicuro non avrà la sufficienza
piena. Ma nelle altre materie
Matteo eccelle: otto in italiano,
nove in geografia, addirittura
dieci a storia. A lui la storia
piace. Lo diverte. Eppure i suoi
genitori neppure li vedranno
quei voti. Vedranno solo che
Matteo ha un cinque in matematica. Gli diranno che non si è
impegnato abbastanza. Gli
toglieranno gli amici e la play
station. E forse la speranza di
incontrare Silvia fuori scuola.
Matteo vorrebbe dire ai suoi
genitori che affrontare la prima
media non è stato facile. Non è
visto e incoraggiato dai suoi
genitori. A lui la scuola piace ma
non ce la fa. Neppure se si impegna. Eppure anche a lui verrà
tolta prima la play station e poi
gli amici. Ah vero. Filippo gli
amici non ce l’ha. Ma i genitori
non lo sanno. Non lo sanno che
Filippo non viene invitato mai
alle feste dei compagni e che con
certezza ripeterà l’anno. Lo ripeterà talmente tante volte fino a
sentirsi perso. La chiamano “dispersione scolastica”. Io in un
Asilo “serale” per migliorare il
rapporto di coppia dei genitori
stato facile attraversare l’androne della scuola coi bulletti che
commentavano le sue scarpe
verdi che aveva acquistato a
Madrid l’estate scorsa, il brufolo
sul mento che lo faceva sentire
impacciato con le ragazze, le
interrogazioni senza il libro
davanti. Le materie nuove.
Eppure non lo dice. Resta in
silenzio e pieno di rabbia di fronte a delle punizioni che non sente
sue. Pensa al suo compagno
Filippo. Quello che si siede
all’ultimo banco e non parla mai
con nessuno. Ha tutti cinque e
quattro e vorrebbe tanto essere
altro modo ma non lo dico. Considerare i limiti dei nostri figli
non significa soffermarsi solo sui
limiti. Vanno considerati i loro
sforzi. Le loro risorse. La scuola,
come la vita, non è un paradiso
terrestre. Ci sono prove continue
da affrontare e disagi che possono emergere. I ragazzi non vanno
lasciati soli. Un voto è un numero, una misera valutazione che ci
dice solo qualcosa dell’universo
sommerso dei nostri figli. L’altro
dobbiamo carpirlo con fatica.
Perché i ragazzi, molto spesso,
per parlare non usano le parole.
Sempre più spesso, purtroppo, le coppie con figli piccoli non
riescono a ritagliarsi tempo per ritrovare quell’intimità venuta
meno con la nascita di un bambino. Si corre e si dedicano tutte
le energie solo per i figli, spesso a discapito del rapporto di
coppia.Da questa consapevolezza nasce l’iniziativa dell’asilo
nido Il Mondo dei Sogni di via Aldo Moro ad Aprilia, di effettuare aperture straordinarie ogni primo sabato sera del mese,
dalle 19 alle 23, consentendo ai genitori dei bambini iscritti
all’asilo, e agli amici di iscritti, di concedersi qualche ora di
svago, per migliorare la qualità del tempo trascorso in coppia
e soprattutto per recuperare un rapporto che, con l’arrivo dei
figli, viene messo necessariamente in secondo piano. È la
prima iniziativa di questo tipo in tutta la provincia di Latina e
risponde all’obiettivo di contribuire al benessere di coppia,
benessere che si ripercuote di conseguenza anche sul rapporto
genitori-figli.
I bambini possono comunque essere tenuti sotto controllo grazie alle telecamere installate all’interno della struttura: i genitori dei bambini iscritti, collegandosi al sito della struttura ed
inserendo username e password personalizzata assegnata al
momento dell’iscrizione, possono vedere in ogni momento le
attività svolte all’interno dell’asilo.
L’iniziativa, partita quasi per gioco a gennaio, ha subito
riscosso un grande successo ed al secondo appuntamento sono
stati ben 20 i bambini che hanno trascorso un sabato sera alternativo presso l’asilo, così da lasciare liberi i genitori di ritrovarsi. Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 4 marzo.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
TRE ANNI FA ROGER WATERS AD APRILIA PER L’INAUGURAZIONE
DEI MONUMENTI IN MEMORIA DEL PADRE E DEI DISPERSI NEL 1944
ANTEFATTI E RETROSCENA DELL’EVENTO
di Elisa Bonacini
[email protected]
unricordoperlapace.blogspot.it
Nel terzo anniversario dell’inaugurazione
dei memoriali ai Caduti senza sepoltura
del 1944 cui partecipò eccezionalmente la
rock star Roger Waters voglio ricordare
come si è realizzato l’evento che ha unito
il nome dei Pink Floyd alla Città di Aprilia.
Nell’aprile 2012 arrivò in redazione del
Giornale del Lazio la telefonata di una
anziana signora di Anzio (R.C.) che suggeriva un sopralluogo in un punto del
litorale anziate dove sosteneva potessero
trovarsi i resti del Sottotenente dei Fucilieri Reali Britannici Eric Fletcher
Waters, padre di Roger Waters fondatore
del gruppo musicale dei Pink Floyd.
Come noto, il padre del cantante risulta
tra i soldati dispersi nei cruenti combattimenti che seguirono allo sbarco degli
Alleati sul litorale di Anzio e Nettuno. Fu
così che il direttore Bruno Jorillo, seppur
con qualche perplessità, mi incaricò di
incontrarla per un’intervista. Difatti ci
incontrammo dopo qualche giorno e ne
registrai la testimonianza. Avvisai telefonicamente il mio amico Harry Shindler
che da anni si impegna nelle ricerche dei
soldati dispersi durante la seconda guerra
mondiale. Shindler giudicò l’indicazione
della signora anziate priva di fondamento, ma io volli tentare comunque un contatto con Roger Waters per comunicargli
la segnalazione. Il 20 aprile 2012 scrissi
un messaggio su Twitter e inviai una email sul forum di Waters “all’attenzione
di Mr. Roger Waters”. La risposta arrivò
presto, il 22 aprile alle ore 15:04 : un
certo Jim Durning, che si qualificò essere
parte dello staff di Roger Waters comunicava di avere ricevuto la mia nota relativa
al padre di Roger e di volere i miei contatti telefonici per maggiori informazioni. Dopo avere verificato l’attendibilità
di quella e- mail e conoscendo le mie
lacune nell’inglese parlato, pensai che
una buona soluzione sarebbe stata quella
di fargli spiegare tutto da Harry. E così
feci. “Jim - scrissi- ho informato Harry
Shindler, veterano inglese di 91 anni che
si impegna nella ricerca di informazioni
sui soldati dispersi. Aspetta la tua telefonata”. Sebbene la motivazione fosse solo
un pretesto, quella telefonata avvenne.
Ero soddisfatta di essere riuscita nel mio
intento di mettere in contatto le due parti
ed ero sicura che Harry, che non conosceva affatto le canzoni di quegli strani
“FLUIDI ROSA”, come li aveva definiti,
sarebbe entrato presto in simpatia con
Roger, cosa che avvenne subito, sin dalle
prime telefonate. Roger diede subito il
consenso ad avviare le ricerche sul padre
Eric e così Harry cominciò a fare le sue
richieste presso gli Enti Britannici competenti. Cassino: Cimitero del Commonwealth. Dopo pochi mesi Harry riesce a
dare la prima indicazione. Waters vi si
reca il 29 marzo 2013, ma può solo leggere il nome del padre in una fredda lapide
sulla quale compaiono più di 4000 soldati
dispersi nella campagna d’Italia. E’ qui
che pronuncia la frase che dallo schermo
televisivo entra nel cuore di Harry Shindler: “Il mio viaggio finisce qui”. A quel
punto Harry vuole andare avanti, perché
anche Roger lo vuole, vuole sapere. Così
nei primi giorni di ottobre 2013 mi squilla
il cellulare. E’ Harry. “Elisa”, mi dice, “
è’ arrivata la documentazione dall’Inghilterra. Sono le mappe e il diario di
guerra del 18 febbraio 1944, quando
morì Eric, ma ancora tutto da interpretare”. La notizia fu poi riportata sulla
Repubblica il 9 ottobre ; la foto della
famiglia Waters con Roger di pochi mesi
commosse tutti e fece il giro del mondo.
Unico neo: nella cronologia dei fatti il
mio nome non compariva, ma non diedi
troppa importanza; la mia felicità era
tanta, immensa.
Dal 10 ottobre
2013 volli mettere al corrente
il Sindaco Terra
e l’Amministrazione tutta, considerando che
l’evoluzione del
“caso Waters 18
febbraio
1944” sin dalle
prime fasi di
accertamento
sembrava evidenziare
il
pieno coinvolgimento del territorio di Aprilia. In molti ci mobilitammo per fornire informazioni affinché
Harry che vive ad Ascoli Piceno, con il
supporto di alcuni amici, riuscisse a trovare la soluzione dell’enigma. In contatto
giornaliero con Harry, coordinavo le
ricerche e gli invii del materiale cartografico fornitomi dagli uffici comunali.
L’11 novembre arrivò la conferma ufficiale del punto esatto dove morì Eric Fletcher Waters. Il luogo X era in territorio
apriliano, nei pressi del fosso della
Moletta. Ricordo l’emozione quando per
prima mi recai in via dei Pontoni e scattai
alcune foto che vennero inviate a Roger.
Waters poi ringraziò Shindler inviandogli
una poesia inedita scritta in ricordo del
padre “Un solo fiume”. Anche Harry
volle ringraziarmi a mezzo stampa per il
mio impegno (Messaggero.it del 27
novembre 2013).
Sin dai primi giorni di novembre, Harry
Shindler mi aveva parlato dell’idea di
realizzare un memoriale; idea che condivisi e che mi impegnai a portare avanti. Il
21 novembre 2013 protocollai negli uffici
comunali di Aprilia la nostra proposta,
che venne accettata e poi realizzata dal
Comune di Aprilia. Vennero realizzati
due monumenti, considerando di piazzarne il più prestigioso (l’obelisco) nel centro di Aprilia, pensando che quello “in
campagna” (ai Pontoni) nei pressi del
luogo di morte di Eric Fletcher Waters
avrebbe potuto subire nel tempo atti di
vandalismo. La mia felicità fu immensa
quando Roger approvò di collocare l’obelisco nel piazzale antistante l’Istituto
“Rosselli”, ora Liceo “Meucci”, dove si
trova l’esposizione”Un ricordo per la
pace” sulla Battaglia di Aprilia con i
reperti storici collezionati da mio fratello
Ostilio Bonacini (la mostra incredibilmente sta per essere dismessa da quella
sede per esigenza di spazi del Liceo).
In quei giorni il Comune di Anzio con la
notizia del conferimento della cittadinanza onoraria a Waters creò una notevole
confusione mediatica sull’evento. Il ruolo
di Aprilia divenne quasi “a servizio” del
Comune di Anzio e dei festeggiamenti del
70esimo dello Sbarco. Il monumento
stesso nei comunicati divenne “monumento ai Caduti dello Sbarco rimasti
senza sepoltura”. E la battaglia/e di Aprilia? Dopo tanti anni di impegno per dare
rilievo storico agli avvenimenti bellici
che segnarono tragicamente Aprilia nel
1944, non nascondo la delusione provata
in quei giorni.
Arrivò il grande giorno. Lunedi 17 febbraio 2014, in Via dei Pontoni Roger si
ricongiunge alla figura del padre. Sono
presente a quella che Roger ha desiderato
fosse una cerimonia privata e vivo con
emozione quegli attimi per cui tanto ho
lavorato nei mesi di preparazione dell’evento. Ed è un piccolo albero d’ulivo,
simbolo di pace, che Roger pianta al centro del memoriale, per scrivere forse la
parola FINE al suo lungo e tormentato
viaggio. Il giorno seguente 18 febbraio
seguì la cerimonia dell’inaugurazione
dell’obelisco presso l’Istituto Rosselli in
via Carroceto. Mi è stato “concesso”
intervenire per un paio di minuti e proiettare un mio breve video che ha commosso
Roger fino alle lacrime. Il giorno seguente ho rivisto Roger all’Ambasciata britannica, durante una cerimonia in cui Harry
ha ricevuto l’onorificenza MBE. Gli ho
consegnato il dvd del filmato, chiedendogli se gli fosse piaciuto. E lui, che di persona è estremamente gentile e composto,
mi ha risposto : “davvero un bel lavoro !”
18.2.2014
E questo naturalmente mi ha riempito il
cuore di gioia...
Questo volevo raccontarvi, cari lettori del
Giornale del Lazio, semplicemente la
verità…
A distanza di tre anni poco devo dire è
rimasto di quell’evento a favore di Aprilia
e molto non è stato ancora messo in atto
come era stato programmato: tra tutto
spicca la mancata realizzazione di un
aiuola di sosta in via dei Pontoni e la
carenza in internet di indicazioni per raggiungere i memoriali, impresa assai ardua
per i turisti, come mi è stato più volte
segnalato. Speriamo tuttavia che Roger
non ci abbia dimenticato e che ritorni tra
noi magari per partecipare ad un grande
concerto di beneficenza per aiutare anche
chi ancora oggi soffre a causa della guerra. Un progetto su cui si dovrebbe lavorare. Presto Roger! Aprilia ti attende!
CERIMONIA 18 FEBBRAIO
I FIORI DELL’ASSOCIAZIONE UN
RICORDO PER LA PACE
E IL MESSAGGIO DI HARRY
SHINDLER
Nella mattinata del 18 febbraio, presso il
comprensorio studentesco “Meucci-Rosselli” di Via Carroceto si è tenuta la cerimonia organizzata dal Comune di Aprilia
nel terzo anniversario dell’inaugurazione
del monumento in memoria di Eric Fletcher Waters e di tutti i Caduti rimasti
senza sepoltura. A termine della cerimonia Elisa Bonacini, presidente dell’Associazione “Un Ricordo per la pace” ha
deposto un omaggio floreale anche a
nome del veterano britannico Harry
Shindler, rappresentante della ITALY
S T A R
ASSOCIATION
1 9 4 3 1945.
Shindler
e la Bonacini nel
2 0 1 3
sono stati
i promotori dell’iniziativa
dei
memoriali in ricordo di Eric
Fletcher
Waters e
di tutti i
Caduti dispersi nei combattimenti nel
1944. Le ricerche di Shindler hanno permesso di individuare il punto esatto di
Aprilia in cui il 18 febbraio 1944 perse la
vita il giovane Waters, padre del cantante
Roger Waters.
Shindler ha fatto pervenire un comunicato che è stato letto durante la cerimonia :
“Mantenere la memoria del passato – si
legge nella nota- è importante per non
commettere ancora gli stessi errori. I giovani devono comprendere che la guerra
che abbiamo combattuto noi con tanta
sofferenza era giusta. Prima che cominciasse l’Europa era coperta da dittature,
c’erano i campi di concentramento e di
sterminio. Dopo la guerra l’Europa è
diventata democratica, i campi di concentramento non c’erano più! Se tutto ciò
verrà ricordato ci saranno meno possibilità di replica e la morte dei miei compagni,
le sofferenze della popolazione non
saranno state invano”.
pagina 31
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
Non possiamo permetterci di fallire
di Salvatore Lonoce
Cari amici lettori, la vita mi ha
dato molti schiaffoni eppure se
tornassi indietro chiederei di
riviverla, anche se le sofferenze sono state molte; Perchè non
conosco paradiso migliore.
Non sono d’accordo con chi
dice che questa vita è una valle
di lacrime che dobbiamo attraversare in attesa di un paradisiaco aldilà.
Cari amici, il paradiso e l’inferno sono qui e ora, e la preponderanza dell’uno o dell’altro
dipende da noi, la felicità sta
nella nostra testa e di certo non
abbiamo bisogno di cose per
ottenerla, non abbiamo bisogno di cambiare il cellulare
ogni tot mesi per poi pagarlo a
rate, non abbiamo bisogno di
sentirci schiavi del nostro lavoro solo per accumulare più
soldi né di evitare di fare figli
con la scusa che non ce lo possiamo permettere.
Ci diciamo “non voglio che a
mio figlio manchi niente”, e
alla fine l’unica cosa che gli
manca siamo noi stessi, i loro
genitori, cari amici dobbiamo
avere il coraggio di affrontare
la vita e i suoi cambiamenti, e
non parlo solo della lotta politica cittadina, ma anche dell’amore e delle nostre relazioni
con gli apriliani che ci circondano.
Mobilitiamoci contro questo
pessimismo.
Smettiamola di etichettare gli
altri concittadini in uomini e
donne, extracomuntari ed apriliani doc, giovani e vecchi: ci
sono solo due categorie di apriliani, coloro che si impegnano
per cercare di cambiare in
meglio la loro vita e quella
degli altri, e coloro che scelgono di non farlo.
In questo inizio d’anno mi
corre l’obbligo di fare alcune
riflessioni che spero possano
trovare terreno fertile nell’ambito della politica locale.
Cari amici lettori io ho un
“sogno”, quello di avere una
nuova classe di politici apriliani che si impegni nella nostra
vita pubblica testimoniando i
valori in cui credono.
Cari amici ve lo voglio confidare questo mio sogno, è uno
di quelli che si fanno ad occhi
aperti, e che mi indica una direzione verso cui andare.
Mentre incoraggio questi miei
concittadini, impegnati in politica ad essere sempre coerenti
con la loro fede che include ed
eleva ogni loro istanza e valore, vorrei che con questo articolo contribuissi a far sorgere
questa generazione nuova di
apriliani che, pur nel travaglio
della politica odierna e attrezzandosi a stare sensatamente
dentro ad essa, sentono la cosa
pubblica come importante e
alta, in quanto capace di segna-
re il destino di tutti noi, e per
essa sono disposti a dare il
meglio dei loro pensieri, dei
loro progetti, dei loro giorni;
Apriliani che avvertono la
responsabilità davanti alla città
come decisiva per il loro agire
politico.
Si parla sempre di buona politica e di cattiva politica, ma in
verità sono gli uomini che nel
loro agire si comportano bene
o male. La politica non è mai
cattiva: essa tende a tutelare gli
interessi collettivi e a stimolare
le energie dei singoli perché
possano esprimersi a
favore di tutti.
Cari amici, quando un
apriliano si distingue,
allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato
a servire la città ma, non
come un atto di privilegio ma, come una
ricompensa al merito.
Mi piacerebbe che ad
Aprilia si facesse così,
che ci fosse più senso
civico e responsabilità
nella gestione del bene
pubblico.
Cari amici amministrare Aprilia significa confrontarsi giornalmente
con tutti e poi prendere
decisioni che incideranno sulla vita di tutti noi:
è un’enorme responsabilità e un grande privilegio.
Non si può prendere
alla leggera un compito
come questo.
Sappiamo tutti che
quando ci si dedica a
qualcosa occorre farlo
al massimo delle proprie capacità e questo è
ancora più vero quando
si fa politica.
Il tempo dei professionisti della politica è
finito, non possiamo più
permetterci altri politici
che non siano in grado
di essere anche apriliani.
Apriliani che si confrontino ogni giorno
con i problemi quotidiani del vivere, lavorare e
crescere nella nostra
città.
Quando parliamo dei
nostri politici presumiamo che tutti coloro i
quali sanno conquistarsi
i voti, sappiano anche
amministrare la città
ma, quando siamo
ammalati chiamiamo un
medico provetto, che ci
dia garanzia di una preparazione specifica e di
competenza tecnica.
Non ci fidiamo del
medico più bello o più
eloquente.Quindi il nostro
politico non può solamente
dimostrare capacità nel racimolare voti, ma deve avere
anche un alto senso dell’amministrazione cittadina e una
moralità specchiata.
Deve offrire un esempio di rettitudine e senso di responsabilità maggiore di chiunque altro.
Cari amici, non esiste una
moralità pubblica e una moralità privata. La moralità è una
sola, perbacco e, vale per tutte
le manifestazioni della vita. E
chi approfitta della politica per
guadagnare poltrone o prebende non è un politico. È un affarista, un disonesto.
Cari amici, la reputazione di un
uomo può essere la sua salvezza come la sua rovina; essa si
costruisce giorno per giorno e
non si può basare su ciò che si
intende fare, ma su quello che
si è fatto e sul come lo si è
fatto.I nostri futuri amministratori devono essere degni della
fiducia dei propri concittadini,
di saper interpretare i desideri
di molti e di sostenere le ragioni dei pochi, di essere in grado
di creare le condizioni per una
crescita economica ma anche
morale e civile della nostra
società cittadina.
Cari amici, la politica è l’arte
del confronto, della sintesi,
della capacità di ascolto e di
elaborazione.
Ci sono sfide che la nostra
generazione non può perdere:
l’ambiente, il lavoro, la salute,
la sicurezza.
Sono questi i capisaldi sui
quali costruire il futuro dei
nostri figli. Non possiamo permetterci di fallire.
pagina 32
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
RUBRICA TERZO SETTORE E NUOVI MONDI
“APRILIA noi ci siamo: Nonviolenza Educazione Solidarietà e Legalità” - Convegno
venerdì 3 marzo ore 18,00 presso la Sala polivalente del Comitato di Quartiere Aprilia
Nord a cura del Comitato femminile Valore Persona e Farereteonlus
A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra
Esperta di politiche e progettazione
sociale. Per scrivermi:
[email protected]
Care lettrici e lettori,
il tema della legalità rappresenta
una questione centrale per il futuro
esistere delle organizzazioni
sociali, a partire da quelle più semplici come “la famiglia” fino a
quelle più complesse come lo
“Stato” : in ballo c’è la vita di tutti,
il bene comune. La legalità è un’esigenza fondamentale della vita
sociale per promuovere il pieno
sviluppo della persona umana e la
costruzione del bene comune.
“Un’esigenza fondamentale”: fondamentale diventa allora educare
ed educarci alla legalità, o meglio
alla responsabilità.
La legalità non è infatti un valore
in quanto tale ma è l’anello che
salda la responsabilità individuale
alla giustizia sociale, l’io ed il
“noi”. Per questo non bastano solo
le regole. Le regole funzionano se
incontrano coscienze critiche,
responsabili, capaci di distinguere,
di scegliere, di essere coerenti con
quelle scelte. Il rapporto con le
regole non può essere solo di adeguamento, tanto meno di convenienza o paura
L’educazione alla legalità si colloca allora nel più ampio orizzonte dell’educarci insieme ai
rapporti umani, con tutto ciò
che questo comporta: capacità
di riconoscimento, di ascolto, di
reciprocità, d’incontro, di accoglienza. Già Giovanni Paolo II,
parlando a Napoli nel 1990, rileva-
va la grave crisi di legalità dell’
Italia. «Non c’è chi non veda disse - l’urgenza di un grande
recupero di moralità personale e
sociale, di legalità. Sì: urge un
recupero di legalità».
Sono passati più di 20 anni, ma
quelle parole restano fortemente
attuali. E non solo pensando al crimine organizzato ma a tutti quei
reati diventati costume - o meglio
malcostume - espressioni di un’illegalità che è stata “depenalizzata”
nelle coscienze e da lì si è insediata nelle pieghe della vita sociale.
Forme di corruzione e abusi che
sono espressione dell’esercizio
dell’autoritarismo che è il viatico
del malaffare. Da che cosa nasce
tutto questo? Fattori determinanti
dell’”eclissi” di legalità sono certo
la crescita dell’individualismo,
della tendenza a “fare i propri
comodi”, di una libertà individuale che s’afferma a scapito di quella
collettiva. A questi fattori va però
aggiunto l’effetto negativo di certi
comportamenti pubblici. Chi riveste un ruolo pubblico ha di fronte a sé una doppia istanza etica,
individuale e sociale, perché
deve rendere conto anche alla
comunità. Per questo, quando
arriva dall’alto, il cattivo esempio ha ricadute particolarmente
gravi sul senso di legalità. Da un
lato rischia di innescare l’imitazione di chi si auto-giustifica
“perché così fan tutti”. Dall’altro genera sfiducia, lascia credere che “le cose non cambieranno
mai”. La legalità va difesa e si
riconquista con la responsabilità,
con il dire “io ci sono” e “rispetto
le regole”. Non basta “predicare”
la legalità, bisogna praticarla.
Presentare la legalità solo in un’ottica formale, come un sistema di
prescrizioni e divieti è sbagliato,
bisogna presentare il suo lato
informale di sistema regolatore dei
rapporti sociali . La legge viene
dopo le persone e deve essere per
tutte le persone. Solo così, riconoscendole e responsabilizzandole,
essa diviene anche voce della loro
coscienza. Il fine ultimo della
legalità è la giustizia sociale.
La legalità si coltiva costruendo
una società viva, accogliente, eterogenea, formata da persone che
sappiano vedere negli altri non un
potenziale nemico ma un possibile
amico. Una società ospitale, aperta
alle differenze e cementata da
diritti e doveri condivisi. Ecco perché non possiamo parlare di legalità senza porre prima la questione
dell’uguaglianza. Una legalità
senza uguaglianza - dei diritti e dei
doveri, dei cittadini di fronte alla
legge - mina il legame sociale e
accentua le distanze culturali ed
economiche. È l’uguaglianza il
fondamento della legge, non viceversa. Educazione e legalità sono
due modi di pronunciare la parola
“noi”. Nell’educazione il “noi” ha
il volto della reciprocità: io e te
siamo diversi, ma è proprio sul terreno di questa comune diversità
che possiamo incontrarci, riconoscerci, rispettarci. La relazione e la
prossimità sono allora i fondamenti della giustizia: non possiamo
davvero capire il linguaggio delle
leggi se prima non abbiamo imparato quello dei rapporti umani.
Una società dove l’io e il noi non
sono contrapposti e la vita delle
persone sia custodita e alimentata,
non impiegata come strumento di
potere, di sfruttamento, di profitto.
Il convegno organizzato dal Comitato Femminile “Valore Persona”
in collaborazione con Farereteonlus vuole promuovere la cultura
dell’uguaglianza, della reciprocità, della solidarietà e della legalità. Il Convegno si incentra su un
dibattito aperto con il mondo dei
giovani e dell’associazionismo
sullo spunto della presentazione
della quarta ed ultima “fatica letteraria” dello scrittore siciliano
Antonio de Lieto Vollaro “RIVOLUZIONE SILENTE”. L’autore
ha deciso di dire la sua sul sistema
criminale e la mafia. “Avendo,
oramai, attraversato oltre mezzo
secolo di storia moderna e avendo
vissuto quasi in prima persona
vicende per molti versi drammatiche, sia da un punto di vista sociale che per le tragiche vicende
umane che li hanno caratterizzati
- racconta De Lieto Vollaro - ho
sentito dentro di me emergere prepotente e irrefrenabile l’obbligo di
dire la mia sul sistema criminale
che si è intessuto nella società in
cui viviamo e che è difficile, ma
non impossibile, da sradicare”. Il
volume, infatti, rappresenta un
accorato appello-denuncia ai giovani affinché attuino con i fatti, e
non solo sulla rete, una forte, decisa e irrefrenabile “rivoluzione
silente” che possa spazzare via le
mafie dal tessuto sociale italiano e
non solo. Un giovane, e prima
ancora un bambino, devono essere
accompagnati a capire il senso del
vivere insieme, e quindi la ragione
di regole che consentono una convivenza rispettosa dei diritti e
della libertà di ciascuno. Per questo è importante puntare sulla
responsabilità, far capire ad un
giovane che il modo più alto di
realizzarsi è quello di impegnare
la propria libertà per un fine più
alto dell’io. Fargli capire che
“responsabilità” significa vita
libera dai calcoli e dalle paure;
vita che costruisce la strada dei
propri sogni. E che i cambiamenti
partono anche dalle piccole cose,
dall’impegno quotidiano, dal rifiuto delle scorciatoie e delle sempli-
ficazioni, dalla coerenza e dalla
fedeltà ai propri ideali. Ecco allora
ritornare alla mente le parole di
chi queste dimensioni - legalità e
responsabilità, educazione e presenza concreta accanto ai giovani le ha sapute saldare e declinare
nella fedeltà al Vangelo ed ai valori civili della Costituzione come
Don Luigi Ciotti.
“La speranza mia e di tanti altri,
che la pensano come me, - spiega
infine l’autore - è quella che un bel
giorno i nostri figli e i nostri nipoti
possano, con la forza dell’amore e
dell’ironia, sconfiggere quella che
Giovanni Falcone ha definito “il
cancro della società italiana (La
mafia, lo ripeto ancora una volta,
non è un cancro proliferato per
caso su un tessuto sano. Vive in
perfetta simbiosi con la miriade di
protettori, complici, informatori,
debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a
tutti gli strati della società. Questo
è il terreno di coltura di Cosa
Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o
indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.)”. L’obiettivo del Convegno è
dare vita ad una sentita e vibrante
discussione nel corso della tavola
rotonda, che ne scaturisce, avente
come tema centrale proprio la
legalità e il vivere civile, la
responsabilità e la solidarietà con
l’ausilio di esperti Avvocati e Giuristi, che hanno aderito all’iniziativa. Il convegno vuole anche essere
un momento di riflessione e condivisione con le Istituzioni, le Scuole, le Associazioni, le Parrocchie, e
tutti gli attori sociali coinvolti sul
tema della lotta contro le disuguaglianze, della solidarietà e legalità.
Astrologia Umanistica Evolutiva: I TRANSITI ATROLOGICI: come si muovono le energie
nel nostro mondo collettivo ed individuale..? La Rivoluzione di Urano e Marte
Il Giardino dei Cristalli
associazione culturale di
discipline umanistiche
tel. 3477329631 –
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siamo su Facebook
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3477329631
di Laura Bendoni
rivoluzione?… questo termine
spaventa un po’.. ma se ci pensiamo un attimo forse la “rivoluzione” proposta da Urano e da
Marte diventa davvero interessante..!! già di per se Urano rappresenta il cambiamento per
eccellenza e di conseguenza la
trasformazione dei modelli di
vita sia personale che collettiva
espandendosi poi anche al sistema sociale.. è proprio Urano in
Astrologia evolutiva, a metterci
davanti all’esigenza di evolvere
qualsiasi sistema affinché possa
davvero “nascere il nuovo” ed
“il nuovo” diventa necessario
per poter cambiare un paradigma ed affermare in un tempo
ancora non stabilito ovviamente,
quel senso di libertà personale
che parla di autenticità e di
creatività..
certo, in un tempo come il nostro
dove la parola “crisi” non
riesce più nemmeno a rappresentare tutte le difficoltà che la
nostra umanità incontra nel
sistema lavorativo, economico e
di conseguenza personale.. pensare alla possibilità che tutto
possa cambiare e finalmente si
possa “respirare l’aria della
libertà” semplicemente nel
“poter essere” ciò che siamo per
poter di conseguenza ascoltare i
propri bisogni ed affermare i
propri desideri, appare come un
sogno oggettivamente improbabile da realizzare nella realtà
perché al momento l’entusiasmo
è attaccato da mille pensieri
contrastanti e la stanchezza è
tanta e anche mal sostenuta da
parte di molti che non vedono
certo un futuro roseo.. anzi..!!
ma Urano insiste e Marte lo
sostiene..
mi sembra quasi di sentire la sua
voce: “..Cari Figli della Terra..
aprite la porta alla speranza..
guardate in alto!! Guardate
verso il mio cielo..!! Io Sono
Urano! Il Cielo stellato!! Rappresento e vi offro la possibilità
di cambiare ogni cosa ma dovete
crederci! Dovete essere convinti
che il mio sostegno è certo!
Recuperate le vostre energie e
ricordatevi che in voi c’è tutta la
forza del mio cielo.. lasciate che
l’entusiasmo del nuovo crei in
voi la possibilità di dar vita ai
vostri desideri.. spostate l’attenzione dalla mente al cuore e preparatevi ad accogliere i germogli di Vita nuova che un giorno si
trasformeranno in frutti..”
in realtà il rivoluzionario Urano
cambia e trasforma ogni cosa.. il
suo transito nel segno dell’ariete
promette
nuove
realtà..
l’ariete è il primo segno zodiacale per questo non è difficile
pensare che ci troviamo sul finire di un ciclo che deve obbligatoriamente lasciare spazio al
nuovo ripartendo da uno.. ripartendo dal primo segno che rappresenta appunto l’inizio del
nuovo.. un segno di fuoco che
crea azione e reazione.. che si
avvale della forza per affermare
lo sforzo che ogni nuova nascita
richiede.. e Marte pianeta guida
del segno dell’ariete, scortato
oltretutto da venere, e con la
metà di marzo anche da Mercurio e dal Sole, va ad alimentare
la natura esplosiva del segnoarchetipo che non può assolutamente essere chiusa in un barattolo.. l’energia arietina è un’energia esplosiva, fortemente attiva che non conosce ostacoli e
parla di autoaffermazione e di
raggiungimento degli scopi.. la
varietà dei pianeti, ma soprattutto di Urano e di Marte in questo
segno, accendono a dismisura
questo “fuoco rosso” proprio
del segno e di Marte che ha
come finalità lo scopo di attivare
le “qualità del guerriero”..
ma verso quale scopo si muove il
guerriero..? cosa deve proteggere..? e come sostiene Urano e
qual è la sua più alta peculiarità..?
il guerriero non brandisce la spada ma grida per
affermare con il potere creativo
della sua volontà, una frase che
ogni essere riconosce come propria: “Io posso e voglio essere
semplicemente ciò che sono!!
Sono Io con la mia forza d’animo a difendere e a proteggere i
miei desideri e gli intenti che
nascono da un pensiero creativo..! mi batto contro la mancanza di speranza affinché la
depressione non attecchisca
nella terra del mio giardino.. io
porto il profumo della primavera.. la stagione dell’inizio di
tutte le cose.. la stagione dell’amore..” è questo che ci racconta
Marte che sostiene Urano nel
raggiungimento del suo scopo.. e
qual è il suo scopo..? eccolo:
permettere a quel frammento di
vita che siamo, di diventare sempre più forte affinché si possa
manifestare attraverso l’espressione creativa che nasce dal
cuore.. un cuore che non conosce contrasti, limiti, tristezze..
ma solo gioia per il solo motivo
di esistere.
Certo, Urano e Marte insieme
sono davvero una forza.. forse
troppo grande o quantomeno
poco contenibile se non si riesce
a trovare un canale di espressione per questa energia immensa
necessaria per dar vita a nuove
cose.. è sempre questa forza che
può essere utile e necessaria per
sciogliere i nodi che ci legano al
passato.. così in termini individuali potremo sentir vacillare
dentro di noi, quelle “false sicurezze” che non hanno radici..
che non servono proprio a niente.. false sicurezze attraverso le
quali potremmo aver creato
castelli immaginari e ruoli privi
di potere.. condizioni di grandi
limiti dove certe dipendenze ed
abitudini ormai sfoggiano i loro
colori derubandoci dei nostri.. e
così rischiamo di incappare
nella “Paura” che sinceramente
non sappiamo neanche perché
sia li, proprio davanti a noi a
sbarrarci la strada.. e allora
ecco che i “RIVOLUZIONARI”
intervengono parlandoci con
grande amore esattamente come
si fa con i bambini.. la frase che
mi sembra di sentire è questa:
“la paura non esiste..!! è solo la
proiezione di un’immagine che
si è nascosta in te..!! non temere,
percepisci la forza della Vita che
in te si traduce nei termini che
già conosci e che rappresentano
le tue grandi risorse interiori:
volontà.. azione.. creatività..
affermazione degli intenti..
apprezzamento del tuo stesso
essere per il solo motivo di esistere..”
Ecco.. è tutto.. il Cielo di Urano
è già sopra di noi.. sapremo noi
accogliere quel cielo nel nostro
cuore..??
pagina 33
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
L’AVVOCATO RISPONDE
Conto bancario cointestato
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Mi chiamo Luisa e vivo ad Aprilia,
pochi mesi fa è deceduto un mio
anziano zio, vedovo e senza figli,
che viveva con me da circa dieci
anni e che ho accudito sempre io
in quanto invalido.
Data la sua difficoltà di movimento aveva cointestato a me il suo
conto corrente dove confluiva la
pensione e sono depositati i suoi
risparmi.
Vorrei sapere se posso legittimamente pretendere la metà delle
somme depositate su detto conto
anche considerando che in tutti
questi anni non ho mai preteso
nulla dallo zio per le spese di
casa, vestiario e medicine che ho
sempre sostenuto in prima persona e che gli altri nipoti (in tutto
siamo cinque), che oggi si affrettano a rivendicare diritti sui beni
dello zio, non lo hanno mai nemmeno invitato ad una cena.
Grazie.
Luisa
Gentile Luisa,
capisco dalle sue parole che i rapporti con i cugini non sono dei
migliori e le illustro pertanto la
disciplina dei conti correnti cointestati che dovrà essere applicata
nel suo caso.
Le dico subito che, trattandosi di
un conto corrente cointestato, è
caduta in successione la sola quota
di danaro appartenente al cointestatario defunto e cioè a suo zio.
Per quanto riguarda la misura di
detta quota va detto che, a seguito
della stipula di un contratto di
conto corrente bancario, si presume che titolari dell’intera provvista siano, in parti uguali, tutti i
cointestatari del conto compreso,
naturalmente, il contitolare defunto. Nel suo caso, dunque, essendo
un conto intestato a due persone si
presume che la quota di ciascuno
sia pari al 50%. Mi preme sottolineare come a lei, Signora Luisa,
spetti per legge il 50% dell’importo oltre ad una quota sulla parte
dello zio in quanto erede di questo.
Una volta accettata l’eredità, gli
eredi del contitolare defunto
acquisteranno pro parte la titolarità della predetta quota subentrando in questo modo nell’originario
rapporto bancario del correntista
estinto.
Al fine però di meglio disciplinare
i rapporti tra il cointestatario del
conto superstite e gli eredi del
cointestatario defunto è necessario
chiarire, in primo luogo, se alla
morte di uno dei cointestatari del
conto, i suoi eredi o il contitolare
superstite possano immediatamente esigere dalla banca l’intera
provvista e, in secondo luogo,
quali poteri di disposizione vengano riconosciuti ai successori del
contitolare estinto.
E’ fondamentale, per questo, verificare se all’atto della sottoscrizione del conto è stata prevista una
clausola di “firma congiunta”
oppure di “firma disgiunta”.
Vediamo che in presenza della
prima, così come il defunto non
poteva disporre in vita delle
somme depositate senza la collaborazione dell’altro cointestatario,
analogamente quest’ultimo perderà ogni potere di disposizione sulle
giacenze del conto corrente. In
altri termini, né il cointestatario
superstite né gli eredi nuovi cointestatari potranno autonomamente
disporre del danaro presente sul
conto bancario.
Per quanto invece concerne le
liquidazioni parziali spettanti a
ciascun coerede, la Cassazione ha
più volte chiarito che, in tale ipotesi, ognuno di essi avrà diritto alla
propria quota indipendentemente
dal consenso o dalla contestuale
presenza di altri soggetti in quanto, infatti l’esistenza di una pluralità di eredi determinerebbe il sorgere di autonomi rapporti obbligatori con l’istituto di credito
ove sono depositate le somme .
Tuttavia è dato registrare dalla
prassi bancaria che gli istituti di
credito usino, in siffatte ipotesi,
procedere ad un temporaneo blocco del conto corrente interessato al
fine di consentire la preventiva
identificazione degli eredi del
cointestatario defunto. Soltanto
all’esito di tali adempimenti questi
ultimi potranno operare sul conto
bancario ancorché congiuntamente al contitolare superstite.
Molte più problematiche solleva
invece la presenza di una clausola
di firma disgiunta.
In presenza di tale clausola infatti
la capacità operativa del cointestatario superstite sarà caratterizzata
dalla medesima ampiezza che presentava prima del decesso dell’altro cointestatario. Difatti così
come originariamente ciascun
contitolare poteva disporre liberamente di tutte le somme del
conto bancario, similmente il
cointestatario superstite continuerà a godere di tale potere anche
sulla quota astrattamente riferibile
al defunto, salvo il diritto degli
eredi nuovi cointestatari al rimborso delle quote di rispettiva competenza. Rimborso da pretendere
esclusivamente nei confronti del
cointestatario superstite e non nei
confronti dell’istituto bancario che
lecitamente ha consentito qualsivoglia operazione.
Le considerazioni esposte valgono
naturalmente anche per gli eredi
del contitolare defunto dal
momento che essi, continuando la
personalitá
giuridica
del
proprio de cuius, analogamente a
quanto accadeva prima dell’evento morte, avranno il potere di disporre dell’intera giacenza del
conto.
L’unica particolarità risiede nella
circostanza per la quale detto potere deve essere esercitato dai coeredi in qualità di “gruppo” ossia soltanto congiuntamente non potendo
trovare esplicazione in forma individuale.
Ciononostante generalmente, la
circostanza or ora descritta non è
di buon grado accettata da banche
o istituti di credito, i quali, temendo di essere trascinati in lunghe
diatribe tra coeredi e cointestatari
viventi, richiedono sempre la
compresenza di tutti i contitolari
paralizzano in tal modo l’operatività del conto bancario.
A ciò va peraltro aggiunto che
qualora uno degli eredi comunichi
con lettera raccomandata alla
banca un atto stragiudiziale di
opposizione all’utilizzo disgiunto
del conto bancario, non solo nessuno dei coeredi potrà più disporre
delle somme sul conto medesimo,
ma neppure l’originario cointestatario potrà fare altrettanto. Quest’ultimo punto tuttavia si presenta
particolarmente dubbio, in quanto
tale limitazione andrebbe ad incidere su un autonomo diritto di disposizione.
In ogni caso, deve necessariamente escludersi che il potere di disposizione del cointestatario superstite o degli eredi del contitolare
defunto possa estendersi fino a
ricomprendere la facoltà di appro-
priarsi definitivamente del danaro
del conto cointestato, impedendo
la liquidazione delle quote di spettanza degli altri contitolari.
È evidente dunque che il cointestatario di un conto bancario a
firma disgiunta, nonostante sia
abilitato ad operare autonomamente su tutte le somme del conto
medesimo, non potrà beneficiare
delle stesse in misura eccedente la
propria quota e tale limitazione
sarà operante con riferimento
all’intero svolgimento del rapporto bancario. Non si ravvede infatti
alcuna valida ragione per circoscrivere il principio di solidarietà
al solo momento della chiusura del
rapporto bancario .
Chiarito questo primo aspetto,
vediamo invece cosa potrebbe
accadere se vi fossero contestazioni sulla reale titolarità delle
somme depositate sul conto corrente.
Come abbiamo detto, per legge si
presuppone la titolarità in parti
uguali, ma è sempre possibile,
fornendone una adeguata prova,
dimostrare una situazione difforme da quella derivante dalla cointestazione del conto corrente.
Ben potrebbe quindi capitare che,
anche in presenza di una clausola
di firma disgiunta in ordine agli
atti dispositivi, l’intera provvista
del conto possa appartenere esclusivamente ad uno solo dei cointestatari.
Per tali ragioni alla morte di uno di
essi, una volta indentificati gli
eredi della vicenda successoria, si
rende opportuno individuare in
che percentuale le somme appartenevano al cointestatario estinto
poiché soltanto in tale misura
cadranno in successione.
In altri termini, in assenza di
espresse pattuizioni contrattuali in
merito, uno dei cointestatari o gli
eredi del contitolare defunto
potrebbero agire in giudizio per
rivendicare le somme presenti sul
conto corrente cointestato dimostrando che il saldo attivo del rapporto bancario sarebbe costituito
esclusivamente da versamenti di
somme non riferibili agli altri contitolari o addirittura derivanti da
alienazioni di beni personali di un
singolo contitolare.
L’azione in tal caso intentata sarà,
l’azione di rinvendicazione, caratterizzata dal preventivo accertamento da parte del giudice del
diritto di proprietà sulle somme
richieste e dalla consequenziale
restituzione del bene. La prova
delle circostanze descritte potrà
essere inoltre fornita dal contitolare interessato o dagli eredi del
contitolare deceduto mediante la
ricostruzione di tutte le attività
bancaria inerenti al conto medesimo offrendo in produzione una
comprovante
documentazione
bancaria relativa alle attività inerenti al conto cointestato.
pagina 34
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
INTERVISTA DOTT. GIUSEPPE GRECH
FINALMENTE E’ ARRIVATO IL COLLUTORIO CHE ASPETTAVI: GENGI G
Dott Giuseppe Grech
perfezionato in chirurgia orale,
endodonzia, protesi paradontologia, implantologia
Master 2 livello chirurgia orale
università la Sapienza.
Master 2 livello in Paradontologia UNiverità La Sapienza
Per porre le domande al
dott Grech Giuseppe scrivi a:
[email protected]
Info: 06.9276800 - 333.3949769
Abbianmo il piacere di intervistare il Dott Giuseppe
Grech odontoiatra di Aprilia
già noto ai nostri lettori per
l’interessante Rubrica tenuta
sul nostro giornale e seguita
ormai da diversi anni.
Buongiorno Dott Giuseppe
Grech, grazie per la sua disponibilità.
Buongiorno a Lei e un saluto
affettuoso a tutti i lettori de “il
giornale del Lazio”.
Che dire, Lei non si ferma
mai. L’abbiamo conosciuta
non solo per la sua Rubrica
ma soprattutto per la sua
lotta contro il FLUORO,
noto infatti è il libro da Lei
pubblicato nel 2012 “Fluoro?
No Grazie!”, nel quale
denunciava i danni provocati
alla salute da questo agente
tossico. Oggi invece parliamo
di una ricerca da Lei condotta sui benefici dell’aloe nel
cavo orale che l’ha portata a
creare il suo Collutorio
GENGI G.
si in questi giorni è entrato in
commercio il mio COLLUTORIO GENGI G e lo stiamo distribuendo nelle migliori
farmacie, parafarmacie ed
erboristerie.
Ho avuto il piacere di provarlo e le posso dire che ha
un gusto piacevole. Il suo collutorio è con ALOE VERA
PURA 100% ALLA CONCENTRAZIONE DEL 95%
E CON SODIO CLORURO
0,9% Ma mi parli prima di
tutto di questa pianta.
L‘ALOE VERA è una pianta
dalle infinite sorprese, viene
spesso chiamata la pianta del
miracolo oppure il guaritore
naturale, appartiene alla famiglia delle liliacee. Era già nota
fin dall’antichità. Medici Greci
e Romani l’usavano con effetti
eccezionali come erba curativa
e riparatrice delle ferite da
taglio che si contraevano contro le guerre. Noi invece la
conosciamo come il rimedio
della nonna, eppure oggigiorno molti consumatori e scienziati stanno tornando a prendere in considerazione le più tradizionali e naturali terapie.
Da questa pianta quindi si
possono avere benefici per la
salute e per il benessere. Ci
parli delle sue proprietà.
L’ALOE VERA è una pianta
perenne dalle foglie carnose e
di color verde chiaro. Immagazzinando acqua , l’Aloe
riesce a sopravvivere anche
negli ambienti più ostili e racchiude in sé un mondo vasto
ed infinitamente benefico che
inizia dai suoi componenti chimici (polisaccaridi, monosaccaridi, antrachinoni) e sostanze
nutritive che donano alla pianta le seguenti proprietà: ANTIBIOTICA , ANTIBATTERICA,
ANTIDOLORIFICA,
A N T I N F I A M M AT O R I A ,
ANTIOSSIDANTE, ANTITUMORALE, ANTIVIRALE,
NUTRITIVA,
CICATRIZZANTE, IMMUNOMODULANTE, RADIOPROTETTIVA.
Niente male per una sola
pianta!
Nei giorni passati ho appro-
fondito la sua storia professionale, il suo curriculum e
ho letto, tra i numerosi
master e corsi di aggiornamento, della ricerca (appunto sull’ aloe) da Lei condotta
e pubblicata su “ID - RIVISTA ITALIANA DI IGIENE
DENTALE”, pochi mesi fa.
È stata, pertanto, condotta
prima una ricerca scientifica?
Si tutto è nato perché dovevo
presentare uno studio clinico
per il master di II livello parodontologia che stavo facendo
all’Università la Sapienza di
Roma. Ho condotto uno studio clinico controllato per
valutare l’efficacia antiplacca,
antibatterica e antisanguinamento di sciacqui orali con
Aloe Vera pura 100% a doppia concentrazione.
Qual è stato l’obiettivo di
questo studio clinico? Cosa
ha utilizzato e cosa ha voluto
dimostrare ?
Il controllo della placca e la
prevenzione della gengivite è
l’obiettivo principale per poter
prevenire la MALATTIA
PARODONTALE. A tal fine
vengono utilizzati per l’igiene
vari presidi, quali ausili meccanici (spazzolino elettrico) e
collutorio a base di clorexidina. È noto che quest’ultima,
pur essendo efficace, presenta
effetti collaterali come l’alterazione del gusto e la pigmentazione dei denti e della lingua,
che ne precludono l’utilizzo
per periodi prolungati; a ciò
vanno poi aggiungi anche i
costi. D’altro canto esistono
studi che hanno dimostrato che
l’ALOE VERA è efficace
come antisettico e antinfiammatorio, ha azione antiplacca,
è in grado di aiutare a migliorare la guarigione delle ferite,
è priva di effetti collaterali e ha
costi contenuti. Lo scopo di
questo studio è stato quello di
valutare l’effetto dell’Aloe
Vera 100% a doppia concentrazione contro la placca, il
sanguinamento e i batteri
parodontopatogeni.
E’ stato uno studio clinico
attento e accurato. Ho avuto
modo di leggere nell’articolo
pubblicato appunto su “rivista igiene dentale” le procedure cliniche adottate che ci
ha appena esposto. Un bel
lavoro complimenti a Lei e ai
suoi pazienti che vi hanno
partecipato. I nostri lettori
potranno trovarlo nei prossimi giorni sul sito dello suo
studio.
Cosa ha dimostrato, quindi,
il suo studio?
In conclusione possiamo dire
che lo studio effettuato ha permesso di valutare l’azione dell’ALOE VERA 100% a doppia
concentrazione sulla riduzione
della placca, sull’entità del
sanguinamento e sulla presenza di batteri parodontopatogeni.
A chi sceglie di utilizzare il
suo
COLLUTORIO
il
GENGI G cosa vuole dire.
Il mio COLLUTORIO GENGI
G con ALOE VERA 100%
alla concentrazione del 95% e
con sodio cloruro 0,9% può
essere utilizzato due volte al
giorno, uno sciacquo la mattina e uno la sera, riduce l’indice
di sanguinamento, riduce
l’indice di placca ed esplica
azione battericida. È un ottimo
agente anti-placca e anti-sanguinamento e può essere un
sostituto molto valido e naturale rispetto alla clorexidina
0,20%. Si può utilizzare subito
dopo aver lavato i denti. Si può
utilizzare tutti i giorni, nessuna
controindicazione, antidolorifico, antisettico, antibatterico,
antivirale, antibiotico, antinfiammatorio, antimicotico,
antiossidante e soprattutto nessuna alterazione del gusto e
della pigmentazione. Aiuta a
combattere i problemi parodontali, carie, placca, tartaro,
irritazione gengivali e del cavo
orale. Altre caratteristiche del
mio collutorio GENGI GI sono
: NO FLUORO, NO BIOSSIDO DI TITANIO, NO
PARAFFINA LIQUIDA, NO
SLS,
NO
SLES,
NO
ALCOOL, NO PARABENI,
NO
MENTA,
SENZA
ACQUA AGGIUNTA. COMPATIBILE CON TRATTAMENTI OMEOPATICI. Molto
importante può essere utilizzato da tutti anche dai bambini e
le gestanti essendo privo di
alonina.
Dott. Grech siamo arrivati al
termine di questa intervista,
la ringrazio per il tempo che
ha dedicato e che dirLe continuerò ad utilizzare il suo
favoloso collutorio GENGI G.
grazie a Lei è stato un piacere
come sempre e grazie a tutti i
lettori. Mi raccomando utilizzate GENGI G
Red.
pagina 35
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
SVILUPPO: LA REGIONE SOSTIENE LE
AZIENDE CHE VENDONO ALL'ESTERO
1330 imprese sostenute nei programmi di internazionalizzazione; oltre 30 iniziative realizzate all’estero e
oltre 4.000 le imprese iscritte al portale dedicato, e non
ci fermiamo qui, ma andiamo avanti. La Regione investe 11 milioni per i nuovi bandi. Una mano importante
per rendere il Lazio più forte, più competitivo nel
mondo e più utile alla crescita del Paese
Imprese e sviluppo. Nei primi 9 mesi del 2016 le
imprese del Lazio hanno esportato beni per un valore
di 14,3 miliardi di euro, 150 milioni di euro in più
rispetto ai primi 9 mesi del 2015, pari a un aumento
dell’1,1% (cfr. Italia +0,5%). rispetto ai primi 9 mesi
del 2013 l’export del Lazio è aumentato di 1,1 miliardi,
pari a un aumento dell’8,3%, a fronte di una media
nazionale del +6,1%.
La Regione scommette sull’innovazione e sull’apertura ai mercati stranieri. Con il primo programma “Lazio
international” per il 2014/2015 la Regione ha stanziato
11,4mln a fronte degli “zero” euro ereditati dalla precedente amministrazione.
Al via la seconda fase del programma “Lazio International”, nuovi bandi per 11mln. L’obiettivo che la
Regione si propone di raggiungere attraverso i bandi
presentati oggi è proprio quello di rafforzare questa
diposizione del tessuto produttivo del Lazio verso l’esterno e allargare allo stesso tempo la platea delle
imprese che internazionalizzano. Sul totale delle risorse, 10 milioni provengono dai Por Fesr, e 1 milione dal
bilancio regionale. In particolare:
- Il bando da 5 milioni rivolto ad imprese che hanno già
esperienze di internazionalizzazione
- Il bando da 6 milioni per “progetti strutturati di promozione dell’export (prospex)”: questo bando è rivolto
ad imprese che non hanno ancora una esperienza consolidata in questo campo e che, quindi, hanno la necessità di acquistare all’esterno servizi specialistici per
l’internazionalizzazione.
Gli interessati potranno presentare la loro proposta
progettuale a partire dalle ore 12 del 14 febbraio 2017,
esclusivamente per via telematica, tramite la piattaforma GeCoWeb di Lazio Innova SpA (www.lazioinnova.it), con successivo invio a mezzo Pec del dossier di
domanda, entro 10 giorni dalla compilazione on line,
all’indirizzo [email protected].
“Questo appuntamento è un altro tassello della rinascita regionale. Noi produciamo l'11% del Pil italiano ma
esportiamo il 4% -parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: abbiamo finalmente aperto una
politica che è partita da zero, perché nel 2013 non c'era
un centesimo, arrivando a diversi milioni di euro di
investimento e i risultati si possono vedere. Già 150
milioni in più un anno nel 2016 e poi queste nuove
banditure, pensate con le imprese, secondo me saranno
un altro ulteriore stimolo per il sostegno e l'uscita dalla
crisi”- ha detto ancora Zingaretti.
“Sull'internazionalizzazione avevamo già investito
dieci milioni in bandi precedenti, dal 2014 a oggi. Oggi
siamo in continuità, perché abbiamo rilevato che questa nostra azione sta avendo risultati positivi. – il commento di Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo Economico, che ha aggiunto: il Lazio di fatto ha i tassi più
alti di crescita a livello nazionale per quanto riguarda
l'incremento delle esportazioni e il loro ammontare.
Esiste un tessuto produttivo che sta rispondendo bene,
al quale, tra l'altro, stiamo dando risorse perché proceda sul piano dell'innovazione. Internazionalizzazione e
innovazione: questo è il nostro binario”- ha detto ancora Fabiani.
SANITA': ELISOCCORSO OPERATIVO DI
NOTTE IN TUTTA LA REGIONE
Nel corso del 2016 i voli notturni sono cresciuti del
64% rispetto al 2015 e questo grazie all’aumento, in
tutta la regione, delle piazzole d’atterraggio abilitate ad
operare anche dopo il tramonto. L’incremento positivo
ha riguardato tutte le province, a partire dagli ospedali
dei capoluoghi. Attivata per il volo notturno anche la
base elisoccorso di Viterbo
Positivo il bilancio del servizio di elisoccorso attivo di
notte in tutto il Lazio. Nel corso del 2016 i voli notturni
sono cresciuti del 64% rispetto al 2015 e questo grazie
all’aumento, in tutta la regione, delle piazzole d’atterraggio abilitate ad operare anche dopo il tramonto.
L’incremento positivo ha riguardato tutte le province, a
partire dagli ospedali dei capoluoghi.
Un servizio di fondamentale importanza, come dimostra il terremoto del 24 agosto: in occasione del tragico
evento, l’eliambulanza con medici e infermieri è atterrata 40 minuti dopo l’evento, prima che facesse luce,
sulla piazzola illuminata dell’ospedale. Così i soccorsi
sono partiti a tempo di record e l’elicottero del 118 ha
iniziato subito a trasportare i feriti più gravi negli ospedali romani
Attivata per il volo notturno anche la base elisoccorso
di Viterbo. La base offre copertura anche alla provincia
reatina e si va ad aggiungere a quelle di Roma e Latina
già attive da tempo sull’arco delle 24h. Così l’intero
territorio regionale dispone del servizio di elisoccorso
notte e giorno. Ed è proprio la base del capoluogo pon-
tino quella che ha fatto registrare il numero più alto di
interventi superando per la prima volta quelli partiti
dalla base di Roma.
I dati dell’attività svolta nel 2016 parlano chiaro: i voli
sono stati complessivamente 2.139, i trasferimenti da
ospedale a ospedale, i cosiddetti trasporti secondari,
sono passati dai 382 del 2015 ai 525 dell’anno appena
passato e ormai rappresentano il 25% del totale. Vuol
dire che l’utilizzo dell’eliambulanza per spostamenti
da un ospedale ad un altro più attrezzato sta diventando
norma a tutto vantaggio dei cittadini. Simile anche il
numero degli interventi sulle isole: 81 contro i 79 del
2015. Considerevole invece l'aumento dei notturni,
348 contro 212, reso possibile dall'apertura H24 della
base di Latina che ha registrato 874 missioni , quasi
100 in più della base di Roma che è ferma a 779, mentre quella di Viterbo ha contato 484 missioni di cui 24
con l’utilizzo del verricello per il recupero di feriti in
zone impervie.
Oltre all’incentivo una tantum per il lavoratore che
decide di abbandonare il bacino, per permetter la stabilizzazione, è previsto un bonus di 30mila euro ai comuni utilizzatori che provvederanno a assumere Lsu a
tempo indeterminato. L’obiettivo è lo svuotamento
completo del bacino al 31 Dicembre del 2018.
"Grazie alla fuoriuscita volontaria finanziata con fondi
regionali il bacino dei LSU passerà dalle attuali 686 a
599 unità – parole di Lucia Valente, assessore al Lavoro, Pari opportunità e Personale, che ha aggiunto:
quando ci siamo insediati, erano 1.344 i lavoratori in
attività negli enti locali del Lazio che rischiavano di
perdere qualsiasi sostegno al reddito in seguito alle
anomalie riscontrate dalla Corte dei Conti nelle convenzioni stipulate tra la precedente Amministrazione
regionale e gli enti locali”.
RIFIUTI: TARIFFAZIONE PUNTUALE
APPROVATA ALL’UNANIMITA’ IN
COMMISSIONE AMBIENTE
Approvato all'unanimità lo schema di deliberazione
sulle linee guida regionali per l'applicazione della tariffazione puntuale dei rifiuti da parte dei Comuni. Il
documento torna ora in Giunta per il via libera definitivo.La promozione della tariffazione puntuale, correlata ad una raccolta differenziata efficace. Verrà così
applicato il principio 'chi inquina paga' sancito dall'Unione Europea, in modo da attribuire i costi laddove
vengono generati. La Tari si chiamerà Tarip e diventerà
così una tariffa di natura corrispettiva: verranno infatti
premiati i cittadini maggiormente virtuosi in grado di
differenziare correttamente i rifiuti e di ridurre così al
minimo quelli non riciclabili, con ripercussioni positive sull'efficienza del servizio, nonché sull'importo da
corrispondere al Comune di appartenenza.
I principi alla base del documento sono quelli della trasparenza e della premialità. In applicazione del principio della trasparenza, il cittadino ha la sicurezza di
pagare solo per il numero di conferimenti realmente
operati, oltre al numero di quelli già inclusi nella parte
fissa della tariffa. Vedrà quindi premiati i propri sforzi
finalizzati all'aumento della differenziata grazie a un
riconoscimento monetario immediato. I nuovi regolamenti comunali di gestione dei rifiuti urbani, infatti,
dovranno prevedere una serie di misure volte a consentire una
corretta quantificazione dei rifiuti prodotti dalle singole utenze, anche attraverso la pesatura, l'utilizzo di contenitori dedicati, di sacchi o lacci preacquistati e di etichette con codici a barre che permettano la corretta
associazione del numero di scarichi effettuati dall'utente.
"In Europa siamo rimasti gli unici ormai a pagare
ancora il servizio di raccolta dei propri rifiuti in base ai
metri quadri di proprietà dell'immobile, senza prevedere alcuna modulazione della tariffa in base ai reali conferimenti effettuati dai cittadini -parole di Mauro
Buschini, Assessore Rapporti con il Consiglio,
Ambiente e Rifiuti, che ha aggiunto: sono moltissimi i
Comuni che stanno rinnovando gli appalti per l'affidamento del servizio di gestione rifiuti a livello locale e
che attendono gli esiti di questa delibera. Ovviamente
non vogliamo lasciarli soli nella fase di startup e intendiamo affiancarli attraverso specifici bandi tarati sugli
investimenti sostenuti per l'acquisto di
strumentazioni utili a tracciare l'intero ciclo dei rifiuti"
LAVORO: NUOVE MISURE A TUTELA DEI
LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI
Garantito anche per il 2017 il sostegno al reddito mensile ai lavoratori inseriti nel bacino regionale, la Regione ha firmato la convenzione con il Ministero del
Lavoro. L’altra importante novità riguarda i lavoratori
che hanno presentato la domanda per la fuoriuscita
volontaria dal bacino della laziale, beneficiando di un
incentivo pari a 40mila euro: si tratta di 87 lavoratori
13/02/2017 - Lavoratori socialmente utili, garantito
anche per il 2017 il sostegno al reddito mensile ai lavoratori inseriti nel bacino regionale, la Regione ha firmato la convenzione con il Ministero del Lavoro. La
novità interessa 686 persone ed
è supportata con una copertura
finanziaria di oltre 5milioni di
euro, di cui il 60% messi a disposizione dalla Regione e il
40% dal Ministero. L’altra
importante novità riguarda i
lavoratori che hanno presentato
la domanda per la fuoriuscita
volontaria dal bacino della laziariceve per appuntamento
le, beneficiando di un incentivo
Aprilia - Via Venezia 14 Tel 3391513020.
pari a 40mila euro: si tratta di 87
lavoratori.
Si eseguono controllo nei, asportazione verruche
Bonus per i comuni che assumono Lsu a tempo indeterminato.
mesoterapia della cellulite
Dottor Luigi Gabellone
specialista in dermatologia
e venereologia
e
pagina 36
IL GIORNALE DEL LAZIO
ARDEA
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
E’ NATO IL IL MOVIMENTO CIVICO “MAURO PORCELLI PER ARDEA”
Con l’avvicinarsi delle elezioni comunali del prossimo giugno, stanno nascendo tanti movimenti civici, di cui molti ancora in embrione. Ufficializzata attualmente soltanto la lista civica dall’ex dirigente comunale dell’era Farneti. Il dott. Ing. Mauro Porcelli. La denominazione del neonato movimento che ha già
stabilito chi sarà il candidato a sindaco è: Il movimento civico “Mauro Porcelli per Ardea” tra i candidati e coofondatori il consigliere uscente di maggioranza Rag. Luca Fanco eletto nella lista civica “elCon Eufemi per Ardea”, oltre ai ragionieri Adolfo Biamonte e Alessio Addezi. Una lista che certamente
darà filo da torcere considerando i personaggi che già in passato hanno ottenuto durante le precedenti campagne elettorali suffragi invidiabili. La lista si prefigge di riportare legalità e buon governo oltre che verificare l’operato dell’amministrazione guidata dal sindaco Luca Di Fiori. A dichiararlo è il consigliere
uscente Fanco che scrive: “SAREMO LA PRIMA LISTA AD ARDEA, NON PRENDETE IMPEGNI CON ALTRI, LAVOREREMO IL DOPPIO PERCHE’
Mauro Porcelli
Luca Fanco
Adolfo Biamonte
Alessio Addezi
OLTRE A REALIZZARE OPERE E SERVIZI ATTESI DA ANNI, PASSEREMO SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO TUTTI GLI ATTI DI QUESTA MAGGIORANZA PER FARLI CONDANNARE AL FINE DI FAR RESTITUIRE AI CITTADINI (CASSE COMUNALI), TRAMITE LE AUTORITA’ COMPETENTI, I SOLDI SPERPERATI”.
Blitz della municipale sul
conferimento dei rifiuti
Nasce il primo Controllo del vicinato con la
benedizione del sindaco di Ardea Luca Di Fiori
Blitz della municipale a Tor San Lorenzo per il controllo del giusto
conferimento. Questa mattina una squadra della municipale ha controllato insieme agli operatori dell’Igiene Urbana i secchioni carrellati dei negozi di Viale San Lorenzo, super visionare l’operazione il
vice sindaco con delega all’ambiente Lucia Anna Estero. Gli agenti
hanno potuto constatare, rovistando insieme al personale dell’Igiene Urbana nelle buste dei rifiuti depositate nei carrellati, le inadempienze di molti commercianti e condomini i quali non collaborano
A seguito della disastrosa
situazione della sicurezza del
territorio specialmente nella
frazione di Tor San Lorenzo
dove sono situate diverse
“Pantanelle”, agglomerati di
rom di ogni etnie e stranieri
vari di cui molti clandestini,
il comitato di quartiere della
Nuova California martoriata
da furti di ogni genere hanno
deciso di creare il primo
Ardea: nasce a Nuova California. La giunta comunale
ha infatti approvato il progetto presentato dall’associazione Nuova California 2004. Il
programma prevede l’individuazione delle vulnerabilità
strutturali, ambientali e comportamentali che rappresentano opportunità per gli autori dei furti nelle case. Tutto
ciò, partendo da un principio
nità è un qualcosa che parte
dal basso ed è questione
complessa e articolata. Ecco
perché mi sento orgoglioso
di vedere come una associazione come il Comitato di
quartiere di Nuova California abbia deciso di promuovere questa iniziativa. E’ il
segno di come chi ha scelto
questi luoghi dove vivere
vuole fare comunità. Il mio
con l’amministrazione nel fare il porta a porta. Numerose sono state
le attività commerciali generalizzate per l’elevazione di un futuro
verbale, come altrettanti sono stati i condomini dei palazzi della
stessa via.
L’operazione voluta dall’Assessore all’Ambiente è stata coordinata
dal comandante della municipale Col. Giuseppe Sciaudone che più
volte ha potuto notare durante i suoi giri di controllo che i rifiuti
venivano conferiti male, ovvero venivano gettati tutti come indifferenziato. Durante i controlli gli agenti operanti Massimiliano Canino e Alessandro Iotti con uno slancio di zelo hanno anche segnalato
alla squadra commercio delle anomalie di alcune attività commerciali e alla squadra ambiente delle discariche abusive all’interno di
un terreno. E’ iniziata con questa operazione di controllo del territorio da parte della municipale la verifica del giusto conferimento
dei rifiuti. Soddisfazione di Lucia Anna Estero, vicesindaco con
delega all’ambiente che si è complimentata con il personale operante e con lo stesso comandante. Le verifiche da parte della municipale continueranno anche in futuro e verranno ispezionati i cassonetti
di tutte le zone di Ardea.
Luigi Centore
Controllo del vicinato con la
benedizione del sindaco di
Ardea Luca Di Fiori che
ormai si è convinto che
Ardea è sempre più in preda
a malviventi di ogni specie.
Criminali che hanno addirittura la sfrontatezza di rapinare un centro analisi della
ASL per ben due volte in sei
giorni razziando a mano
armata un bottino di 600
euro. Di Fiori ormai arresosi
all’evidenza malgrado l’impegno profuso dai militi di
zona soli nel contrastare ad
Ardea la sempre più invadente criminalità ed a sopperire alle carenze della municipale ha dichiarato: “ “Prendiamo esempio dall’associazione Nuova California
“parte il primo Controllo del
vicinato””
Arriva a conclusione il primo
percorso del “Controllo del
vicinato” del Comune di
che è quello dell’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area della propria
abitazione anche attraverso i
social network e whatsapp.
Le aree coinvolte saranno
quelle di Tor San Lorenzo e
California.
Nuova
“La sicurezza delle nostre
comunità è fondamentale –
ha detto il sindaco di Ardea
Luca Di Fiori – E’ essenziale
oggi lavorare in questo
senso, partendo dal concetto
di rete. Le istituzioni non
sono niente senza i propri
cittadini. Ecco perché per
parlare di sicurezza bisogna
abbandonare il concetto di
quartieri dormitorio. Per
farlo gli enti locali hanno le
loro responsabilità, ma non si
può passare attraverso quel
senso di comunità che molte
realtà delle periferie delle
metropoli sembra abbiano
dimenticato. Fare una comu-
auspicio è vedere come
anche altre frazioni possano
fare altrettanto”. Ovviamente
va considerato che quando il
cittadino è costretto da solo a
tutelare i propri bene e spesso la propria vita vuol dire
che lo Stato ha fallito. Purtroppo Ardea con due caserme dell’Arma, con personale
sotto organico, con strade
disastrate, zone impervie ed
abbandonate, un paese dove
la pubblica illuminazione è
su poche strade, con l’aumento di clandestini, rom, ed
il crescere di numerose “Pantanelle” , un comando della
municipale che fa orario
dalle 07.30 alle 19.30 con
personale sotto organico e
diviso per due comandi,
vanificano l’impegno ed il
sacrificio di quanti delle
forze dell’ordine operano nel
territorio.
Luigi Centore
ARDEA
Aree archeologiche aperte e fruibili: al via bando per assegnazione con la
benedizione del sovrintendente l’archeologo Francesco Di Mario, colui
che ha portato alla luce il Castrum Inui ritenuta la scoperta del secolo
Da questa primavera le aree archeologiche saranno fruibili e visitabili.
Tutto ciò è possibile grazie a un
avviso
pubblicato
sul
sito
www.ardea.gov.it (sezione Bandi di
gara e avvisi) grazie al quale si apre
alla loro gestione alle associazioni
culturali. Nel dettaglio, vengono
coinvolte le aree di Colle della Noce,
Casarinaccio, Castrum Inui e dell’Oratorio Cristiano Ipogeo ed avranno
orari minimi di apertura durante la
settimana. “E’ un passaggio storico
per la città di Ardea. Dalla nascita
del Comune mai si è provveduto a un
bando del genere per la gestione
delle aree archeologiche della città.
E’ un lavoro che l’amministrazione
stava concertato da diverso tempo
con la Sovrintendenza ai Beni
Archeologici e ora siamo riusciti a
raggiungere la meta”, ha detto il sindaco di Ardea Luca Di Fiori. “Da
ardeatino mi sento particolarmente
orgoglioso di poter mettere a disposizione non solo dei miei concittadini ma dei turisti di tutto il mondo un
patrimonio unico, straordinario, alle
origini della civiltà classica”. Diversi
sono i progetti che dovranno essere
presentati in Comune entro il prossimo 9 marzo: oltre al piano delle
aperture (che in estate dovranno
come minimo essere aperti dal
venerdì alla domenica), anche un
piano di assistenza per i visitatori e
un piano per la pulizia e la manutenzione, oltre che una previsione degli
eventi culturali che si hanno intenzione di effettuare durante l’arco dell’anno e un piano di bigliettazione
che preveda convenzionamenti e
agevolazioni. Ad avere particolare
rilievo, anche i percorsi legati alla
didattica e ai progetti che rendono
inclusiva la gestione delle aree
archeologiche stesse. Il servizio
viene affidato a titolo gratuito per
quattro anni e dovrà prevedere un
piano di investimenti applicato alle
manutenzioni dei percorsi di visita.
“Abbiamo lavorato sodo per arrivare
a questo risultato – ha spiegato il sindaco – E’ il frutto di un lavoro che ha
portato il Comune firmare una convenzione con la Sovrintendente
Alfonsina Russo e che ha visto la
fondamentale collaborazione del
responsabile della sovrintendenza
sul territorio, Francesco Di Mario.
Per anni si è parlato di aprire le aree
archeologiche. Noi l’abbiamo fatto.
E aggiungo: finalmente”.
Disponibili loculi nel cimitero di via Strampelli
Dopo anni di attesa finalmente
con l’insediamento del vice sindaco con delega all’ambiente e
cimiteri Lucia Anna Estero
(nella foto), disponibili loculi
nel cimitero di via Strampelli
Ad Ardea nel cimitero comunale
di Via Nazareno Strampelli sono
disponibili alcuni loculi liberi da
assegnare in concessione. I familiari dei defunti posti in loculi
provvisori possono ottenere la
concessione definitiva dei nuovi
loculi presentando o rinnovando
(in caso di richiesta già inoltrata
precedentemente) una apposita
istanza entro il prossimo 31
marzo. Il modulo – da presentare
pagina 37
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
all’ufficio protocollo comunale –
è disponibile oltre che sul
sito www.ardea. gov.it anche nei
cimiteri comunali di via Nazareno Strampelli e via Santa Marina
e nell’ufficio servizi cimiteriali
di via Crispi. Le istanze presentate saranno evase nel limite dei
posti disponibili e seguendo
rigorosamente l’ordine cronologico in base alla data di decesso.
Le operazioni di traslazione
dovranno essere effettuate a cura
e spese del richiedente con una
ditta idonea a farlo.
Sarà possibile anche presentare
domanda per la richiesta di concessione definitiva dei loculi
finora occupati in via
provvisoria di
proprietà del
Comune, con
esclusione,
pertanto, di
quelli
già
oggetto
di
concessione
in favore di
altri soggetti.
Le concessioni definitive
decorreranno
dalla data di decesso del defunto.
Per informazioni o chiarimenti
gli interessati potranno prendere
contatto con l’Ufficio servizi
cimiteriali al n. 06 913801620,
nei seguenti giorni e orari: dal
lunedì al venerdì dalle 9.30 alle
13. L’ufficio è invece aperto il
lunedì dalle 9.30 alle 13 e il giovedì dalle 9.30 alle 13 e dalle
15.30 alle 17.
pagina 38
IL GIORNALE DEL LAZIO
CISTERNA
Sala consiliare piena, domenica
scorsa, per la premiazione del
concorso letterario “Una poesia
per Giulia” giunto alla quarta
edizione e ormai un punto di
riferimento nel calendario degli
eventi artistici cisternesi.
Una mattinata trascorsa tra
danze, musica, canzoni, poesie e
riconoscimenti letterari per mantenere vivo il ricordo di Giulia
Brignone, alla quale è intitolata
l’Accademia che ogni due anni
si occupa dell’organizzazione
del concorso e della premiazione.
Confermato per la presentazione
il trio della scorsa edizione composto da Elisa Astri, Giorgia Pellorca e Paolo Fiorito con il coordinamento di Marcello Brignone
e la grafica e console di Angelo
De Camillis e Andrea Turetta.
A Brignone sono spettati gli
“onori di casa”, ad iniziare dal
Sindaco Eleonora Della Penna
che nel suo saluto ha sottolineato l’importanza che il concetto
di Ricordo assume per una
comunità, anche grazie a una
manifestazione del genere e
l’eccezionale livello culturale
raggiunto dal Concorso. E’
seguito poi l’intervento della
Dirigente Scolastica Patrizia
Pochesci dell’Istituto comprensivo Leone Caetani dove è situata la Biblioteca intitolata a Giulia Brignone.
In un tripudio di giallo (colore
ufficiale della manifestazione,
nonché il preferito di Giulia) si è
passati poi alle esecuzioni musicali e canore di Roberto Bartoli
“Una Poesia per Giulia”, Gino Rago vince il primo premio
ed Eleonora Santoro Cipolla,
seguite
dall’emozionante
momento nel quale è stata diffusa una registrazione della voce
della giovane rimasta vittima di
un tragico incidente stradale nel
2009.
Il compito della giuria, presieduta da Umberto Pichi, non è stato
affatto semplice visti i 3300
scritti pervenuti.
Tra i riconoscimenti particolari
sono stati menzionati: Sara Daif
(Treviso), Vanessa Caponi
(Pistoia), la scuola dell’infanzia
Deledda di Bologna, gli alunni
della 2° B della scuola secondaria di primo grado di Tiggiano
(Lecce), Laura De Marco
(Lecce).
Tra i finalisti Maria Grazia Noia
(Cosenza), Emma Cardillo
(Roma), Marta Formisano
(Roma).
Per sottolineare il carattere internazionale che anche quest’anno
ha contraddistinto il concorso,
sono state nominate le dieci
opere più significative giunte
dall’estero (Francia, Libano,
Argentina, Emirati Arabi Uniti,
Svizzera, Thailandia, Brasile,
Germania, Polonia, Canada).
Una menzione speciale è stata
data alla poesia “Memorie di
Cisterna” di Fiorella Brasili,
scritta in dialetto cisternese ed
interpretata dall’ex Sindaco
Antonello Merolla, ampio promotore e sostenitore delle scorse
edizioni del concorso.
Tra i 14 finalisti sono state lette
Dalla Stazione di Cisterna a Ninfa,
attivata la navetta bus
A salutare la riapertura del magnifico
Giardino di Ninfa,
fissata per il prossimo 1° aprile, una
bella iniziativa che
consolida le sperimentazioni avviate
anni or sono dal
Comune di Cisterna
di Latina.
Attraverso l’intesa
tra operatori privati
nel settore dei trasporti pubblici e
della ricettività, sarà
attivo un bus navetta dell’Autoservizi
Cisterna s.r.l. di
Prori che partirà
dalla stazione ferroviaria di Cisterna per
raggiungere Ninfa con fermate su richiesta agli hotel aderenti all’iniziativa ovvero Ali e Radici, Green Line, Oasi degli
Aranci, Villa Laura.
Le corse partiranno da Piazza Salvo
D’acquisto, di fronte la stazione ferroviaria, alle ore 9:15, 11:20 e 14:15 per raggiungere il Giardino con rientro da Ninfa
alle ore 10:50, 12, 16:30 con sosta a
Cisterna centro di mezz’ora.
Previste anche partenze da Ninfa per Sermoneta (ore 10:00 e 15:00 - ritorno 10:20
e 16:00).
“Quando i privati riescono a fare rete per
creare servizi e dare uno stimolo all’economia turistica locale – afferma il Sindaco Eleonora Della Penna – è sempre un
segnale positivo.
Evidentemente le buone pratiche che
negli anni il Comune ha attivato in forma
sperimentale, oggi stanno dando i loro
frutti.
Mi riferisco tra gli altri al bus navetta
dalla stazione ferroviaria attivata negli
anni scorsi sia per Ninfa che per alcune
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
manifestazioni di richiamo turistico
come il Palio dell’Anello.
Un impulso che la nostra amministrazione continua a dare, sempre con l’intento
di promuovere i nostri beni storico monumentali e paesaggistici in funzione
turistica e valorizzando la posizione strategica della stazione ferroviaria rispetto
all’asse Roma – Napoli.
Ad esempio – rivela Della Penna – in
questi giorni stiamo predisponendo un
progetto in risposta ad un bando regionale che punta proprio ad intercettare i turisti delle grandi mete ed attrarli per una o
due giornate nel territorio di Cisterna.
Sono sicura – conclude il sindaco – che
se tutti i portatori di interesse sapranno
fare la loro parte, in un prossimo futuro
la nostra città svilupperà un settore turistico rilevante”.
Ricordiamo le date di apertura al pubblico del Giardino di Ninfa: 1, 2, 9, 17, 23,
25, 30 Aprile; 1, 6, 7, 14, 21, 29 Maggio;
2, 3, 4, 18 Giugno; 1, 2 Luglio; 5, 6, 15
Agosto; 2, 3 Settembre; 7, 8 Ottobre; 5
Novembre.
le poesie di Emanuela Gizzi
(Roma), Flavia Beccia (Roma),
Paolo Archimede Ianiri (Cisterna di Latina), anche questa in
dialetto cisternese.
In fine la proclamazione dei vincitori: Francesco Di Ruggiero
(Monza) si è aggiudicato la
quarta posizione con la sua evocativa “Cercarti”; terzo posto
per “La Felicità” di Luciano
Gentiletti (Rocca Priora), scritta
in un romanesco; seconda posizione per Federica Sanguineti
(Fondi) con l’attuale e profonda
“In questo campo abbandonato”;
e primo posto per Gino Rago
(Trebisacce) con la vitale ed eloquente “Fatelo sapere alla Regina”.
Ad animare la cerimonia con le
loro performance artistiche,
oltre a Roberto Bartoli (musica e
voce) e Eleonora Santoro Cipolla (voce) anche Valentina Stredini (attrice e doppiatrice) che ha
incantato interpretando alcuni
scritti di Giulia; Fabio Ramiccia
(attore e regista) che ha prestato
la sua calda voce per dare forma
ai pensieri di Giulia; Martina
Zago (ballerina) che ha saputo
coniugare la gestualità della
danza orientale con la canzone
“Always” di Bon Jovi; la giovane Francesca Cortina promettente ballerina di danza classica
proveniente dalla scuola Fit
Dance 2001 di Maria Grazia
Angeletti.
“Le emozioni, come sempre,
non sono mancate – commentano gli organizzatori - è impossibile non rimanere affascinati da
uno spettacolo artistico del
genere, unico e fondamentale
nel panorama provinciale e non
solo. Non è possibile non rimanere coinvolti emotivamente da
Giulia Brignone, dalla sua storia, dalla sua personalità che
riesce ad apparire chiara e
ammirevole anche a chi non ha
avuto il privilegio di conoscerla.
Non è possibile non ammirare
profondamente i suoi genitori,
Marcello Brignone e Geltrude
Di Nucci, che fanno così tanto
per ricordarla, per farla conoscere, per farla vivere. Sì, vivere:
perché nessuno muore finché
vive nel ricordo costante e poetico; nessuno muore finché vive
nei cuori che ha saputo scaldare
e impreziosire”.
Bonus Elettrico e Gas, il Comune
apre a nuovi CAF
E’ stata pubblicata delibera di Giunta che indirizza l’Ente verso la riapertura del bando
riservato ai CAF operanti sul territorio comunale e relativo alla stipula di una Convenzione con gli stessi per la gestione delle richieste di Bonus Elettrico e Gas (anni 20162017).
Un impulso arrivato direttamente dall’assessorato al Welfare che intende garantire al
cittadino massima pluralità di
scelta rispetto all’offerta territoriale relativa ai CAF, in riferimento allo svolgimento delle pratiche
di assistenza fiscale.
Pertanto,
l’amministrazione
comunale intende conferire anche
ai centri di nuova costituzione o
che hanno, nel corso del 2016,
provveduto ad ottenere i requisiti
richiesti dalla norma, la possibilità di convenzionarsi con il Comune di Cisterna di Latina.
Il proposito è quello di allargare il
più possibile la rete con i CAF
operativi sul territorio – ha spiegato l’assessore al Welfare, Pierluigi Ianiri (nella foto )- al fine
di sviluppare la collaborazione tra
l’Ente e i Centri di assistenza
anche di nuova costituzione. L’esperienza di convenzionamento
con i CAF sino ad oggi, ha dato
risultati proficui, consentendo di offrire ai cittadini servizi sempre più integrati soprattutto in ambito sociale. A breve, non appena gli uffici avranno predisposto tutti gli atti
necessari, il nuovo bando sarà pubblicato sul sito web comunale. Dunque - conclude
Ianiri – i CAF ad oggi non convenzionati, potranno farlo a breve”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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pagina 39
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
La palestra da sempre “monopolizzata” ora si apre ad altri
POMEZIA Botta e risposta tra il Torvaianica Basket e il Comune
È una questione che affonda le
radici nella notte dei tempi.
Quando si parla di strutture
sportive a Pomezia scoppia
sempre il finimondo. Questo
perché non di rado delle associazioni pensano di poter avere
un diritto “inalienabile” su
strutture pubbliche così che le
usano a proprio piacimento
mettendo sotto il “cappello” le
altre che, sprezzanti, guardano
dall’alto in basso. È storia vecchia trita e ritrita, ma, per dirla
parafrasando il titolo di un
celebre film è “dura a morire”.
Lo stadio, la cupola (il palazzetto), il campo di via Varrone,
di via Fratelli Bandiera, della
Macchiozza, di Torvaianica,
l’ex Selva dei Pini - tanto per
citarne alcuni - sono stati al
centro per anni in furiosi bracci
di ferro tra chi li voleva solo
per sé (solo perché già presenti
o anche perché ritenevano di
aver maggior valenza). Ne
sanno qualcosa società di tennis, di calcio e di altre discipline sportive. Quando agli inizi
del 2000 si iniziò a parlare di
riqualificare la palestra della
scuola di Martin Pescatore per
farne un centro sportivo polivalente… apriti cielo. C’era già
all’epoca una società di basket
(neanche dirne il nome… tanto
è cosa risaputa) ovviamente da
subito mise le carte in chiaro
dicendo che lì ci avrebbe giocato lei e solo lei perché era la
società più prestigiosa e importante di Pomezia. A nulla valsero le comprendibili rimostran-
ze fatte da chi, con altrettanto
orgoglio, teneva alto il nome di
Pomezia in altre discipline
sportive. Al risposta fu perentoria: si rovina il campo in parquet se lo usano altri al di fuori
di noi. E il Comune? Rimaneva
a fare il pesce in barile amministrazione dopo amministrazione. Ora si deve dare atto alla
Giunta Fucci di voler in effetti
contrapporsi al “potere forte”
di chi vuole avere l’esclusività
di un bene pubblico impedendo
ad altri, anche a chi fa danza
(disciplina non certo nota per
usare ramponi che massacrano
un parquet) e a chi fa calcio a5
(anche in questo caso, alcun
danno, visto che si usano scarpe da ginnastica in gomma e
non tacchetti in metallo) di
usare il palazzetto pagato con i
soldi di tutti i cittadini e non
certo con quelli della società di
basket. Esiste da sempre un
Regolamento Comunale e
finalmente la Giunta a 5 Stelle
ci ha rimesso mano e deciso di
attuarne il contenuto. Apriti
cielo! La squadra di basket il
31 gennaio scorso ha inviato
una lettera al Sindaco per protestare duramente contro la
determina dirigenziale n. 117
del 31/01/17 con cui si definiscono gli orari di utilizzo della
palestra scolastica dell’Istituto
comprensivo Enea di Martin
Pescatore per le associazioni
che avevano partecipato al
bando. Il Comune, diversamente dalle sbiadite amministrazioni precedenti, ha fatto
spallucce e sta dimostrando di
non aver alcuna intenzione di
farsi tirare la giacchetta. Tira
avanti per la sua strada ed ha
messo nero su bianco che non
solo il basket, ma anche altre
due associazioni hanno il pieno
diritto di utilizzo dell’impianto. “E’ importante dare una
spiegazione alle squadre spor-
tive interessate e all’intera cittadinanza – dice l’Assessore
Lorenzo Sbizzera – Come da
regolamento (Regolamento per
la concessione in uso degli
impianti sportivi e dei locali
annessi agli istituti scolastici,
n. 60 del 21/11/2013, ndr), le
associazioni sportive partecipano a un avviso pubblico per
la concessione degli spazi. Nel
caso della palestra scolastica di
Martin Pescatore, la graduatoria 2016/2017 si è delineata
con 3 associazioni: 1° classificata Torvaianica Basket; 2°
posto pari merito Mirafin e
Universo Danza. Ad ogni associazione vengono garantite 4
ore settimanali, a cui se ne
aggiungono altre, se richieste,
facendo scegliere in primo
luogo la prima classificata e a
seguire le altre. Da settembre
2016 a oggi si è venuta a creare
una situazione spiacevole: a
una delle 3 associazioni - Uni-
Ecco le associazioni che possono usare la palestra
La determina dirigenziale n. 117 del 31/01/17 con cui si definiscono gli orari di utilizzo della
palestra scolastica dell’Istituto comprensivo Enea di Martin Pescatore per le associazioni che
avevano partecipato al bando assegna gli spazi di utilizzo della palestra nei giorni infrasettimanali (oltre al sabato e alla domenica garantiti per lo svolgimento delle gare) come di seguito
indicato:
1) A.S.D. UNIVERSO DANZA:mercoledì dalle ore 16:30 alle ore 18:30;
venerdì dalle ore 16:30 alle ore 18:30
2) A.S. MIRAFIN: martedì dalle ore 18:00 alle ore 22:00; giovedì dalle ore 18:00 alle ore
22:00
3) G.S.D. BASKET TORVAIANICA: lunedì dalle ore 16:00 alle ore 22:00; mercoledì dalle
ore 18:30 alle ore 22:00; venerdì dalle ore 18:30 alle ore 22:00
F.C..
CRONACHE POMETINE
(a cura di Fosca Colli)
ECCELLENZE DEL TERRITORIO,
INTERCARTA
Il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci e l’Assessore
Lorenzo Sbizzera si sono recati in visita presso
la società di servizi Intercarta S.p.A., specializzata da oltre 50 anni nel settore della carta da
macero. Tale azienda è diventata, nel tempo, una
delle più importanti realtà italiane che operano a
livello nazionale ed europeo nel settore del recupero e commercializzazione dei rifiuti. Intercarta, con sede operativa negli stabilimenti di via
Naro e via di Valle Caia, collabora con la Città di
Pomezia per lo smaltimento della plastica. Qui
finisce e viene riutilizzata la plastica che differenziano anche i pometini. Il sindaco ha dichiarato che “investire nel riciclo e recupero dei
rifiuti si traduce in una tutela dell’ambiente, nel
decoro urbano, nell’abbattimento dei costi di
gestione e, di conseguenza, nella riduzione della
tassa sui rifiuti per la cittadinanza. Una strada
che Pomezia sta percorrendo a gonfie vele”.
MESSA IN SICUREZZA PER
VIA FELLINI
Avviati i lavori per l’abbattimento delle barriere
architettoniche e la messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale in via Fellini. Un intervento necessario in quanto si tratta di una strada
molto trafficata, in un quartiere densamente abitato. I lavori, finanziati con fondi comunali per
un valore di circa 5mila euro, si dovrebbero concludere entro il 25 febbraio. Erano stati i residenti a segnalare la criticità dell’attraversamento
pedonale su si va ora ad intervenire con i lavori
in modo che si possa garantire l’incolumità dei
pedoni e anche degli automobilisti in transito.
UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER LA
MATERNA DI VIA DALLA CHIESA
Presto un impianto fotovoltaico sorgerà sull’edificio della scuola dell’infanzia di via Carlo
Alberto Dalla Chiesa a Torvaianica. I lavori,
appena partiti, per un importo di 62mila euro
sono stati cofinanziati dal Comune di Pomezia e
dalla Città Metropolitana di Roma Capitale e
dovrebbero concludersi ai primi di marzo. È
stato assicurato che verranno svolti in massima
sicurezza per i bimbi, le maestre e il personale
scolastico. “Un intervento importante – ha spiegato l’Assessore Federica Castagnacci – che ci
consentirà di alimentare la scuola con energia
rinnovabile tutelando l’ambiente. Questi lavori
si vanno ad aggiungere a quelli già avviati e conclusi lo scorso anno sugli edifici scolastici del
territorio”.
MENETTE A 2 GIOVANI RAPINATORI
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pomezia hanno arrestato
un 18enne italiano, incensurato, ed un 17enne
romeno, con precedenti, con l’accusa di rapina e
lesioni personali in concorso. I due giovani si
erano, poco prima, resi responsabili di una rapina ai danni di un ragazzo di 20 anni, commessa
a Pomezia, in via Filippo Re. Avevano avvicinato la vittima che si trovava da sola davanti ad un
distributore automatico di sigarette e, dopo averlo picchiato con una stampella, si sono fatti consegnare 20 euro in contanti ed un anello in oro.
Subito è scattato il piano di ricerche dei militari
dell’Arma, allertati da una chiamata al 112, che
ha permesso di rintracciare i rapinatori in via
Varrone, mentre stavano fuggendo a piedi. Il giovane rapinato è stato trasportato al pronto soccorso della clinica Sant’Anna di Pomezia dove è
stato medicato per le contusioni riportate.
—
verso Danza - è stato impedito
l’ingresso in palestra e quindi
la possibilità di allenarsi. Mirafin occupava la palestra 8 ore a
settimana, mentre tutte le altre
ore erano coperte dal Torvaianica Basket. Abbiamo provato,
come Amministrazione, più e
più volte a trovare un accordo
tra le associazioni coinvolte,
per permettere a tutte di allenarsi secondo le proprie necessità, garantendo però il minimo
di 4 ore settimanali previste dal
regolamento. Nonostante i
numerosi incontri, non è stato
possibile giungere ad un accordo e i responsabili del Torvaianica Basket sapevano perfettamente che avremmo dovuto
procedere d’ufficio per garantire le 4 ore legittime di Universo Danza”.
“Il Regolamento prevede che a
tutte le associazioni sportive in
graduatoria siano garantiti gli
spazi in concessione – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci –
Non stiamo cacciando nessuno
e le squadre sportive sanno
bene quanto la mia Amministrazione sia vicina allo sport e
alle associazioni che lo praticano con passione, come il Torvaianica Basket. Sono certo
che i responsabili della squadra
troveranno il modo per continuare ad allenare tutti i ragazzi
con la passione e la serenità
che li caratterizzano”.
Fosca Colli
[email protected]
Testamento Biologico all’attenzione
della Commissione Affari Generali
Ad un anno esatto dal deposito delle firme per chiedere l’istituzione del registro dei testamenti biologici nel Comune
di Pomezia, l’Associazione Luca Coscioni è stata audita in
Commissione Permanente Affari Sociali per discutere della
delibera che dovrebbe essere portata al prossimo Consiglio
Comunale. “È stato un lavoro lungo e di grande cautela vista
la delicatezza dell’argomento – fa sapere Giuseppe Di Bella
Consigliere Generale dell’ALC – e si è giunti alla fine a un
testo di grande respiro che garantisce a ogni cittadino, anche
e soprattutto a chi non può permettersi di pagare un notaio,
la possibilità di depositare il proprio testamento biologico
nel quale indicare a quali trattamenti sanitari vorrebbe essere sottoposto nell’eventualità si trovasse in situazione di
incapacità di intendere e di volere. Abbiamo cercato di coinvolgere tutte le principali realtà del territorio, partiti politici,
associazioni, comitati di quartiere, in alcuni casi riuscendoci, in altri no, in altri solo in parte. Ora attendiamo il prossimo voto del Consiglio Comunale per poi lanciare una campagna informativa che spero possa coinvolgere in primo
luogo i medici di base.”.
Fosca Colli
[email protected]
pagina 40
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
ANZIO - NETTUNO ANZIO “ ROTTAMAZIONE “ INGIUNZIONI FISCALI
Il Comune di Anzio ha introdotto con Delibera Comunale
n° 3/2017 “APPROVAZIONE
REGOLAMENTO
RELATIVO ALLA DEFINIZIONE
AGEVOLATA
DELLE INGIUNZIONI DI
PAGAMENTO EX DECRETO LEGGE N. 193 DEL
2016”, la cosiddetta “rottamazione” delle ingiunzioni fiscali, per consentire al contribuente di definire in maniera
agevolata i debiti tributari ottenendo l’esenzione delle sanzioni.
L’ingiunzione fiscale è un
ordine di pagamento emesso
da un Ente Locale per la
riscossione coattiva dei propri
tributi ed entrate patrimoniali e
gode della stessa forza coattiva
del ruolo. L’ingiunzione fiscale, come la cartella esattoriale,
è stata preceduta da un avviso
di accertamento. Si precisa che
la “rottamazione” non è applicabile agli avvisi di accertamento.
La definizione agevolata è
una modalità di estinzione del
debito nei confronti del Comu-
ne, oggetto di ingiunzione
fiscale notificata nel periodo
dal 2000 al 2016, per i contribuenti che ne faranno richiesta
facendo domanda entro e non
oltre il 02 maggio 2017. La
richiesta dovrà essere presenta
o inviando una mail a [email protected] o
direttamente all’ Ufficio Protocollo sito in p.zza C. Battisti
25 utilizzando il modello di
definizione predisposto dall’
Ente.
L’istanza deve contenere:
· i dati identificativi del soggetto;
· il numero e l’ oggetto dell’
ingiunzione
fiscale;
· il numero delle rate per un
massimo di cinque (5) rate
con ultima scadenza il 30 settembre 2018;
· la rinuncia ad eventuali pendenze di giudizio aventi ad
oggetto i debiti cui si riferisce
l’ istanza e la dichiarazione a
non attivarne dei nuovi.
Il Comune accoglie o rigetta l’
istanza entro 60 giorni dal ricevimento della stessa. Qualora
l’ istanza venga accolta, il
Cimitero Comunale di Anzio: con la
realizzazione dei nuovi vialetti sono state
eliminate le barriere architettoniche. Il
Delegato, Giusy Piccolo:“Nei prossimi
giorni dislocheremo, nell’ara cimiteriale,
trenta nuove scale”
Sono stati ultimati, in
questi giorni, i lavori
per la realizzazione
dei nuovi vialetti
all’interno dell’area
cimiteriale del Comune di Anzio. “Con
l’importante intervento - afferma il Delegato ai servizi cimiteriali, cons. Giusy Piccolo
- abbiamo finalmente
eliminato le barriere
architettoniche all’interno del cimitero.
Con la realizzazione delle discese e dei
corrimano, paralleli
ai gradini presenti, i
diversamente abili e le
mamme con i passeggini potranno circolare in sicurezza per
visitare i propri cari.
Inoltre, nei prossimi
giorni, dislocheremo
all’interno del cimitero ulteriori trenta
scale, in alluminio
leggero e dotate di
pratiche rotelle, che
consentiranno di raggiungere facilmente le lapidi poste in piani
diversi”.
Il Delegato ai servizi cimiteriali, Giusy Piccolo, prosegue: “Ringrazio il Dirigente, Walter Dell’Accio ed il Funzionario, Elena Ceccarini, unitamente al personale in servizio presso il cimitero comunale,
per aver prontamente accolto il mio indirizzo rispetto all’importanza
di realizzare l’intervento per abbattere le barriere architettoniche”.
Comune comunica entro il 30
giugno ai debitori l’ammontare complessivo delle somme
dovute ai fini della definizione, le modalità di pagamento,
l’ importo complessivo delle
singole rate, il giorno e il mese
di scadenza di esse attenendosi
ai
seguenti
criteri:
· Versamento unico: entro il
mese
di
luglio
2017;
· Versamento in due (2) rate di
pari importo : entro i mesi di
luglio 2017 e aprile 2018;
· Versamento in tre (3) rate di
pari importo : entro i mesi di
luglio e novembre 2017 ed
entro il mese di aprile 2018 ;
· Versamento in quattro (4) rate
di pari importo: entro i mesi di
luglio e novembre 2017 ed
entro i mesi di aprile e settembre 2018;
· Versamento in cinque (5) rate
di pari importo : entro i mesi di
luglio, settembre e dicembre
2017 ed entro i mesi di aprile e
settembre
2018.
I debitori possono estinguere
quanto dovuto senza corrispondere le sanzioni versando
le somme ingiunte a titolo di
capitale, interessi moratori,
eventuale aggio di riscossione,
eventuali spese per procedure
esecutive e/o cautelari e le
spese relative alla notifica dell’
ingiunzione di pagamento. Nel
caso di versamento dilazionato
in rate, si applicano gli interessi previsti dal tasso d‘ interesse
legale. A seguito del pagamento prima rata sono sospesi i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero delle
somme oggetto di richiesta di
agevolazione. In caso di omesso, parziale o tardivo versamento anche di una sola rata
dell’ importo comunicato e
dovuto, il contribuente perde
le agevolazioni e i benefici
connessi alla definizione con
conseguente ripresa delle azioni cautelari/esecutive e i versamenti eventualmente effettuati
saranno acquisiti a titolo di
acconto dell’ importo complessivamente dovuto.
RED.
Anzio - Al via il bando per i contributi
economici assistenziali “una tantum”
Con decorrenza dal 8 febbraio e fino al 24 marzo 2017 sarà possibile presentare
domanda di accesso per il contributo economico “una tantum” disciplinato dal
Regolamento degli “Interventi economici di assistenza: misure a contrasto della
povertà e della marginalità sociale: criteri per l’assegnazione di provvidenze economiche” integrato e modificato con Delibera di Consiglio Comunale n° 48/16.
Il testo integrale dell’avviso, il modulo per la presentazione delle richieste ed il
testo
regolamento
sono
disponibili
sul
sito
istituzionale,
www.comune.anzio.roma.it.
Di seguito i requisiti per accedere al contributo:
- singoli e nuclei familiari residenti nel Comune di Anzio da almeno sei mesi;
- cittadini italiani, comunitari, neocomunitari ed extra-comunitari (in possesso di
carta o permesso di soggiorno, in corso di validità);
- ISEE 2017 del nucleo familiare inferiore o uguale ad € 6.000,00;
- I componenti del nucleo familiare non devono possedere automobili con potenza
superiore a 70 Kw e di anzianità inferiore a cinque anni e/o più autovetture;
- I componenti del nucleo familiare non devono possedere motoveicoli di cilindrata
superiore a 250 cc e di anzianità inferiore a cinque anni e/o più motoveicoli
- I componenti del nucleo familiare non devono possedere beni immobili ad eccezione della casa di abitazione.
“Rispetto agli anni precedenti - sottolinea Roberta Cafà, Assessore alle Politiche
Sociali - abbiamo preferito snellire i tempi di lavorazione delle pratiche imponendo
una corretta compilazione del modulo e l’impossibilità di procedere all’integrazione dei documenti e delle informazioni mancanti. Sarà cura della commissione
provvedere alla valutazione delle istanze e lavorarle secondo l’ordine di arrivo”.
Al modulo, debitamente compilato in ogni sua parte, dovranno essere obbligatoriamente allegati, a pena di immediata esclusione, i seguenti documenti:
- Attestazione ISEE dell’anno in corso (senza annotazioni) corredata dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) sottoscritta in ogni sua parte dal Dichiarante;
- Fotocopia di un documento di identità sottoscritto ed in corso di validità del
richiedente e del dichiarante dell’attestazione ISEE;
- Eventuale fotocopia della carta di soggiorno o del permesso di soggiorno in corso
di validità per i cittadini extracomunitari;
- Fotocopia del libretto circolazione del veicolo intestato ad uno dei componenti
del nucleo familiare;
- Eventuale certificazione di disabilità di uno o più componenti del nucleo familiare.
Le richieste, con tutta la documentazione allegata, dovranno essere presentate
all’Ufficio del Protocollo del Comune, entro e non oltre il 24 marzo 2017.
Per informazioni e chiarimenti:
Sportello di Segretariato Sociale martedì 9.00-12.00 e giovedì 15.00-17.30
Uffici Amministrativi: lunedì, mercoledì e venerdì 9.00-12.00;
distribuzione modulistica presso la portineria di Villa Adele dal lunedì al venerdì
dalle 9.00 alle 12.00.
SPORT
di Dario Battisti
L’Aprilia liquida al termine di
un incontro nervoso l’Arce
(Frosinone) e continua la rincora al secondo posto della
classifica del girone B del
campionato di Eccellenza.
L’1-0 in favore dei pontini è
maturato in una partita spigolosa caratterizzata da numerosi
interventi scorretti e da una
manciata di occasioni da rete
gettate al vento dall’Aprilia
per l’imperizia e la scarsa precisione dei suoi componenti.
L’Aprilia è immediatamente
pericolosa con un’azione veloce che mette in condizione
Monteforte di battere a rete ma
l’avanti biancoceleste sbaglia
il contatto con la sfera e questa
termina mestamente fuori. Il
cronometro ha appena superato il quinto minuto di gioco
che l’Aprilia spezza l’equilibrio del match. Scibilia lavora
un ottimo pallone sulla fascia
sinistra e con un passaggio
pennellato pesca Bussi in area,
il centravanti dopo aver stoppato con freddezza deposita la
palla alle spalle del portiere
ciociaro Del Duca. Nella parte
centrale della prima frazione
l’Arce cerca di spostare il proprio baricentro in avanti ma
non crea seri grattacapi alla
difesa pontina che anzi un paio
di volte innesta delle ripartenze che non si concretizzano
positivamente per errori di
passaggio o di soluzione proposta. Sul finire del tempo Scibilia, servito da Bussi, si trova
solo davanti al portiere che
visto il tentennamento dell’a-
pagina 41
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017
L’Aprilia continua la rincora al secondo posto della
classifica del girone B del campionato di Eccellenza
vanti apriliano riesce a salvarsi
dalla seconda capitolazione.
Nel primo periodo del secondo
atto della sfida si contano
numerosi falli che innervosiscono i 22 atleti in campo con
l’arbitro che per riprendere in
mano il match sventola diversi
cartellini gialli ed un rosso. Al
13’ espelle il giocatore dell’Arce Lembo. Il team ciociaro
spinge alla ricerca del pareggio ma la migliore occasione
capita al 37’sui piedi di Scibi-
per la seconda posizione sono
in lotta quattro formazione:
Colleferro, 45 punti, Audace
44, Aprilia 43 e Vis Artena
41.<<Ad inizio stagione avevamo dichiarato che era nostra
intenzione svolgere un campionato da protagonisti. In
questo momento c’è una quaterna di squadre che segue il
lontano Cassino. Queste formazioni lotteranno fino alla
fine per piazzarsi al secondo
posto- commenta il presidente
Il goal di Bussi
lia, che servito da Casimirri,
da pochi metri manda incredibilmente sopra la traversa.
Negli ultimi minuti l’Aprilia
sbaglia il raddoppio con Tshimanga e Caruso salva in uscita, la propria porta e il risultato, in uscita su Buonanno.
Attualmente il club delle cinque rondini con 43 punti è al
quarto posto della graduatoria.
Classifica che vede la capolista Cassino a 54 punti mentre
dell’Aprilia Ivano Tassinari –
alcune di queste squadre le
incontreremo in casa e dobbiamo sperare di far bene in quelle partite>>.
APRILIA: Caruso, Tassinari,
Bencivenga,
Fortunato,
Maola, Incitti, Zeccolella (25’
st Bispuri), Cioè, Bussi, Monteforte (17’ Casimirri), Scibilia
(43’ st Tshimanga) A disp.
Ceraldi, Ranucci, Rallo, Benvenuti All. Venturi
SPORT e CULTURA: UNIRE NELLE DIVERSITA’
Presentazione del libro “Una Magica Sfida” alla Palestra Selciatella
Sport e Cultura alla Palestra
ANASPOL-Selciatella, scelta
per la presentazione del libro
per ragazzi “Una magica
sfida”, scritto dalla sedicenne
ta fosse caduta proprio su di noi,
ma è stato un grande onore esibirci con l’Aerobica Marziale,
l’Aerodance e la Kick Boxing
per un evento cosi importante,
e male: due maghi, con le famiglie da sempre avversarie, uno
che rappresenta la magia bianca
e l’altro la magia nera, sono
costretti ad unirsi per sconfigge-
Ilaria Occhionero ed edito da
“Il Calamaio” ed al quale ha
partecipato l’editrice Eugenia
Scarino e che si è tenuto presso
la Sala Redini, ambientata a
tema con il libro.
“Quando ci ha contattati la casa
editrice per rappresentare gli
ideali del mondo dello sport, non
riuscivamo a credere che la scel-
che unisce i valori dello sport,
della cultura e dell’integrazione,
proprio come in una magica
sfida.” ha dichiarato la Maestra Maria Grazia Di Cataldo,
direttore sportivo della Palestra ANASPOL-Selciatella.
“La storia” ha spiegato la giovane scrittrice Ilaria Occhionero “si basa sulla lotta tra bene
re un mago ancora più cattivo e
diventeranno amici per salvare il
loro mondo. Questo libro vuole
parlare soprattutto ai giovani,
noi rappresentiamo ciò che sarà
l’umanità e vuole far capire che
anche nelle diversità si può trovare del buono ed andare d’accordo per il bene comune.”
Mister Mauro Venturi
ARCE: Del Duca, Cardazzi,
Gennari, Pommella (43’ pt
Courrier), Zazza, De Angelis,
Lembo, Lillo, Veloccia (33’ st.
Spila), Buonanno, Iacob A
disp. Gori, Guglietta, De Santis, Gentile, Di Stefano All.
Mizzoni
Arbitro: Andriambelo di
Roma 1
Marcatori: 5’ pt Bussi (A)
Note. Ammoniti. Zeccolella,
Tassinari, Cardazzi, Incitti,
Lillo. Espulso al 13 st’ Lembo
(A). Calci d’angolo 6-3 per
l’Arce. Spettatori 100.
pagina 42
IL GIORNALE DEL LAZIO
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