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APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Domenica 19 Febbraio
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ore 8,00 - 11,00 - 18,00 - (in Collegiata): Sante Messe festive.
ore 17,00 - (in Collegiata): VESPRI ed ADORAZIONE EUCARISTICA.
ore 18,00 - (in Collegiata): S. MESSA festiva.
Lunedì 20 febbraio
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ore 20.45 - (al Centro Giovanile “G. Pastore”): Riunione del NUOVO CONSIGLIO
PASTORALE PARROCCHIALE.
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ore 16,30 - 17,45 – (in Collegiata): Un sacerdote della parrocchia è sempre presente per
le Confessioni e per ascoltare chi desidera aprire il proprio cuore.
ore 17,45 - (in Collegiata): Vespri e Santa Messa festiva.
Domenica 26 Febbraio
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ore 8,00 - 11,00 - 18,00 - (in Collegiata): Sante Messe festive.
ore 17,00 - (in Collegiata): VESPRI ed ADORAZIONE EUCARISTICA.
ore 18,00 - (in Collegiata): S. MESSA festiva.
Offerte festivi domenica 12 febbraio
Offerte lumini Incoronata
Offerte feriali
Offerte funerali
€ 316,30
€ 109,42
€ 34,90
€ 30,50
Offerte per la Parrocchia: Gianni Nettis e Claudia Fila € 50,00; N.N., in memoria
di Remo Falletti € 50,00; N.N., in ringraziamento € 25,00; Giulia F., per la salute
della figlia € 20,00; famiglia Lana M. € 30,00; famiglia Dealberto € 50,00
Offerte per la Madonna Incoronata: Anna Moretti € 30,00
“San Gaudenzio” di VARALLO
Foglio di collegamento per le famiglie n. 331
Sito Internet: www.parrocchiavarallo.it
Domenica 19 Febbraio
ore 7.45 (lodi) - 8.00 (S. Messa) per: def.ti Aurora, Giovanni, Ottavio, Piero, Piera,
Franco; def.ti Angela, Anna, Giovanni
ore 11.00: (S. Messa) per: la comunità parrocchiale
ore 18.00: (S. Messa festiva) per: def.to Brugo Giuliano; def.ti Guerra Marino e Andrea
Lunedì 20 Febbraio
Sabato 25 Febbraio
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COMUNITA’ PARROCCHIALE
ore 7.45 (lodi) - 8.00 (S. Messa) per: def.ta Marigo Tolin Maria
ore 18.00: (S. Messa) per:
Martedì 21 Febbraio
ore 8.45 (lodi) - 9.00 (S. Messa all’Altare dell’Incoronata) per: int. offerente
ore 18.00: (S. Messa) per: def.to Morelli Benito
Mercoledì 22 Febbraio
ore 7.45 (lodi) - 8.00 (S. Messa) per: def.ta Gilardi Alfonsina
ore 18.00: (S. Messa) per: def.to Calzino Enrico; def.to DeBlasi Augusto
Giovedì 23 Febbraio
ore 7.45 (lodi) - 8.00 (S. Messa) per:
ore 18.00: (S. Messa) per: def.to Uglietti Cesare
Venerdì 24 Febbraio
ore 7.45 (lodi) - 8.00 (S. Messa) per:
ore 18.00: (S. Messa) per:
Sabato 25 Febbraio
ore 7.45 (lodi) - 8.00 (S. Messa) per: def.ti Rossi Guido, Laura, Amleto
ore 18.00: (S. Messa) per: def.ti Luca e Alberto; def.to Vighesso Guido; in ringraziamento;
def.ta zia Anita; def.ti Clelia, Enea, Italo, Nicola; def.ti Giovanni e Maria Assunta
Domenica 26 Febbraio
ore 7.45 (lodi) - 8.00 (S. Messa) per: def.to Vighesso Guido
ore 11.00: (S. Messa) per: la comunità parrocchiale
ore 18.00: (S. Messa festiva) per: def.ta Previde Massara Emilia
CENACOLI NELLE FAMIGLIE
SUL VANGELO DI MATTEO
(Il primo incontro avverrà in Quaresima!)
Si sta avvicinando il Tempo della Quaresima e quindi anche il
primo appuntamento con i nostri Sacerdoti nelle Famiglie che
desiderano dare la loro disponibilità per “accogliere” i DUE
CENACOLI sul Vangelo di Matteo.
Alcune famiglie hanno già dato la loro adesione per accogliere
durante due sere una decina di persone possibilmente contattate da
loro! (Un incontro sarà in Quaresima, l’altro dopo Pasqua!)
Don Roberto vi chiede di contattarlo telefonicamente (al
numero 333 2395395) già nei prossimi giorni, per dare la vostra
disponibilità e per scegliere ciascuno la serata che gli è più
congeniale!
Noi sacerdoti ci adattiamo volentieri alle preferenze di ogni
famiglia!
Vorremmo che anche altre famiglie che non hanno ancora
dato la loro disponibilità, si facessero avanti generosamente per
“accogliere” questo bel momento fraterno intorno alla Parola di Dio!
Sarà sicuramente un'esperienza di gioiosa comunione fraterna
che ci arricchirà tutti e ci farà comprendere ancora meglio come la
Parola di Dio può davvero portare gioia e novità alla nostra vita
personale e familiare!
19 FEBBRAIO 2017 – VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
 dal Vangelo secondo Matteo
(Matteo 5, 38-48)
Nella Torah (la Bibbia ebraica) si trova scritta la “legge del taglione”, della
reciprocità tra chi ha offeso e chi è stato offeso (cf. Es 21,24; Lv 24,20; Dt 19,21), legge data
per impedire il deflagrare degli eccessi della violenza, che facilmente viene moltiplicata per
ripagare l’aggressore. Si ricorda, ai primordi dell’umanità, il canto selvaggio e barbaro di
Lamek, che si vantava di vendicarsi non sette volte, come Caino, ma settanta volte sette (cf.
Gen 4,24). Dunque la legge del taglione è un limite, un argine alla violenza: “Occhio per
occhio e dente per dente”. Non scandalizziamoci di fronte a questa ingiunzione, perché
ancora oggi siamo testimoni di fenomeni di vendetta moltiplicata, come la “faida” o la
rappresaglia nelle guerre, nelle lotte razziali, nella violenza terroristica.
Ebbene, con la sua autorità Gesù può dire anche in questo caso: “Ma io vi dico di
non resistere al malvagio”, proponendo una pratica di non-violenza che è un nuovo modo di
resistenza attiva, una resistenza inaudita perché mite, umile, misericordiosa. Solo così si può
arrestare la reazione a catena della violenza. È in questa logica di non-violenza che Gesù
propone dei casi, degli esempi di violenza subita, indicando come rispondervi. “Se uno ti
percuote con uno schiaffo”, fatto quotidiano anche nella vita familiare, “se tu vuoi essere
discepolo porgi l’altra guancia”. Linguaggio semitico, per noi forse eccessivo, che non vuole
suggerire un’esecuzione materiale del comando, ma piuttosto indica lo “spirito” che deve
ispirare l’atteggiamento verso l’aggressore. Non a caso, secondo il Vangelo di Giovanni,
dopo aver ricevuto uno schiaffo da una delle guardie del sommo sacerdote, Gesù non gli
porge l’altra guancia (cf. Gv 18,22), ma replica con assoluta mitezza: “Se ho parlato male,
dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?” (Gv 18,23). Questo
comando rivolto personalmente a ogni discepolo non esige ingenuità né passività di fronte
alla violenza, ma richiede di essere sempre “artefici di pace” (Mt 5,9).
Insomma, Gesù non predica rassegnazione, non chiede di lasciare che l’ingiustizia
trionfi, ma chiede un atteggiamento creativo, sempre capace di toccare l’aggressore, di fargli
ascoltare una domanda che egli non si pone. In ogni caso, davanti all’ingiustizia patita,
occorre non tacere mai, non fuggire, ma intervenire, pur rinunciando sempre all’offesa e alla
violenza. Sempre si tratta di “vincere il male con il bene” (cf. Rm 12,21).
Ciò è richiesto al discepolo anche quando è costretto a fare strada da qualcuno, a
quei tempi spesso l’occupante romano: accetti di camminare più di quanto gli è richiesto…
Perché la logica evangelica è rispondere al male facendo il bene, rispondere positivamente a
chi ha bisogno. Segue la sesta e ultima antitesi: “Avete inteso che fu detto: ‘Amerai il tuo
prossimo’ (Lv 19,18) e odierai il tuo nemico, ma io vi dico…”. Nella Torah non sta scritto
materialmente da nessuna parte di odiare il nemico, ma resta vero che nelle Scritture vi sono
testi che non solo giustificano l’odio per il nemico, ma lo richiedono, soprattutto se il nemico
personale è sentito anche come nemico di Dio. Insomma, il cristiano amerà sempre, in ogni
situazione, anche quando l’altro ti è nemico, anche quando ti fa del male; anzi,
simultaneamente all’offesa ricevuta, continuerai ad amare di un amore che si spinge fino a
pregare, a chiedere a Dio il bene per il persecutore!