Introduzione al volume Democrazia della Città, 70 anni di Consiglio

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Transcript Introduzione al volume Democrazia della Città, 70 anni di Consiglio

21/02/2017
70° Anniversario della prima elezione democratica del Consiglio comunale, venerdì la celebrazione nel
Salone dei Cinquecento
La presidente Biti: “Appello a tutti coloro che hanno servito Firenze come Consiglieri Comunali―
Una celebrazione per ricordare i 70 anni di vita democratica del Consiglio Comunale di Firenze. Venerdì
prossimo 24 febbraio alle 16, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, la Presidente del Consiglio
Comunale Caterina Biti accoglierà tutti coloro che hanno servito Firenze come Consiglieri Comunali.
“Abbiamo attinto ai nostri archivi per cercare di raggiungere tutti – spiega la Presidente Biti – ma serve il
contributo dei mezzi di informazione perché la notizia arrivi anche a chi non è stato possibile contattare
direttamente. Per noi è importante che tutti coloro che hanno contribuito con il proprio lavoro a far funzionare
l’assemblea cittadina in questi 70 anni siano presenti.”
Alla celebrazione, oltre alla Presidente, saranno presenti il Sindaco Dario Nardella, Matteo Biffoni,
Presidente di Anci Toscana e Simone Guglielmo, Coordinatore nazionale del Direttivo dei Consigli Comunali
di Anci Nazionale.
Invitati anche tutti i sindaci e i presidenti dei consigli comunali dell’area metropolitana.
A parlare della storia del Consiglio saranno il Professor Mario Giuseppe Rossi, dell’Istituto Storico della
Resistenza in Toscana e il Professor Umberto Allegretti, Professore emerito dell’Università degli Studi di
Firenze.
A tutti i presenti sarà distribuito il volume “Democrazia della Città - 70 anni di Consiglio Comunale di Firenze”
che raccoglie i nomi di tutti coloro che hanno prestato il proprio servizio di Consigliere Comunale a Firenze
dal 1946 a oggi. (fdr)
Di seguito, l’introduzione al volume della Presidente del Consiglio Comunale Caterina Biti.
Introduzione al volume Democrazia della Città, 70 anni di Consiglio Comunale di Firenze
della presidente Caterina Biti
A settanta anni dalle prime elezioni democratiche dell’appena nata Repubblica Italiana ci è
sembrato giusto ricordare questo evento attraverso i nomi di tutti coloro che hanno prestato il
loro servizio di Consigliere Comunale a Firenze.
Abbiamo scoperto, così, che la nostra Amministrazione conservava tutti i nominativi degli
eletti con i loro dati anagrafici, il riferimento al partito di elezione ed i vari ruoli avuti durante
il loro mandato nei registri presso l’Archivio Storico del Comune o presso gli Uffici della
Direzione Servizi Demografici, ma non c’era un vero e proprio “archivio” dedicato agli eletti
nell’assemblea cittadina di Firenze durante questi primi settanta anni della Repubblica.
L’idea, quindi, di celebrare le prime elezioni democratiche con un evento commemorativo, si è
trasformata in un’occasione preziosa per raccogliere tutti i dati afferenti agli eletti e così creare
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una nuova “area” all’interno della grande banca dati del nostro comune in cui si possono
trovare le persone che col loro impegno hanno contribuito nei decenni alla “costruzione” della
nostra città.
Con questa pubblicazione si vuole dare riconoscimento all’impegno di tutti coloro che hanno
dedicato anni al servizio della nostra città.
Nel preparare questo lavoro ci si è, per forza, confrontati anche con norme che sono cambiate
negli anni; sopra tutte la nuova legge di elezione dei sindaci del 1993 che ha portato un
cambiamento sostanziale nelle dinamiche che fino al quel momento regolavano i consigli
comunali: da un’elezione del primo cittadino scelto dagli stessi consiglieri all’interno
dell’assemblea, con tutti i cambiamenti conseguenti che potevano accadere durante un
quinquennio di mandato, all’elezione diretta del Sindaco da parte dei cittadini con la
conseguente modifica del modo di lavorare del Consiglio Comunale.
Se i tempi, le norme, la politica e l’Italia sono cambiati in questi anni, ciò che mi posso
permettere di dire non sia mai cambiato è lo spirito con cui un cittadino o una cittadina decide
di candidarsi in Consiglio Comunale.
Dai comuni più piccoli della nostra bella penisola, alle città capoluogo più importanti, il ruolo
del consigliere comunale ha delle peculiarità che possono essere corrisposte soltanto se alla
base c’è la volontà di portare le istanze dei cittadini con vero spirito di servizio alla comunità
che si rappresenta.
Sono stata, per questo motivo, fortemente impressionata, scorrendo i tanti nomi di questi primi
settanta anni di Consiglio Comunale a Firenze, nel trovare uomini e donne tra i più conosciuti
nella storia politica italiana e altri, invece, che lo sono soltanto in città o addirittura in piccole
zone di Firenze.
Tutti uguali, però, nel servizio fondamentale che hanno fatto per la nostra città nello spirito di
fare il meglio possibile per tutti i cittadini, sempre.
Vorrei soffermarmi su alcuni dei nomi, più o meno conosciuti, che mi hanno colpito in questo
senso.
Nelle prime elezioni del 1946 ciò che impressiona di più è la storia degli eletti: uscivano tutti
dalla guerra finita a Firenze appena due anni prima. Sono i consiglieri eletti nel 1946 che
scelgono di eleggere come primo cittadino Mario Fabiani, il primo sindaco dell’età
repubblicana e che, dopo questo impegno, continuerà la sua opera politica con altri incarichi
importanti fino a quello di Senatore; è dopo aver conosciuto e visitato in Palazzo Vecchio il
Sindaco Fabiani che Pablo Neruda scrive e dedica a Firenze la bellissima “ La città”.
La presenza femminile in consiglio è garantita già in quelle elezioni del ’46 con sei
rappresentanti tra le quali colei che diventerà la prima Sindaca di Scandicci: Eleonora
Turziani.
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Scorrendo negli anni i nomi degli eletti non ho potuto non notare che le elezioni del 1951
portarono a Palazzo Vecchio alcuni personaggi che restano punti di riferimento importanti
nella storia non solo di Firenze, ma d’Italia. Consiglieri comunali nel 1951 infatti furono
Giorgio La Pira (eletto poi Sindaco dal Consiglio) che già aveva fatto parte dell’Assemblea
Costituente, che tanto ha fatto per Firenze, e ancora di più con Firenze, in ambito
internazionale nella ricerca del colloquio e del confronto all’epoca dei due blocchi che
potevano determinare le sorti di una pace da poco conquistata. Nello stesso anno siedono sui
banchi della Sala de’ Dugento anche Piero Bargellini, già assessore con La Pira, che poi sarà
eletto Sindaco e gestirà con sapienza e coraggio il terribile momento dell’alluvione del 1966, e
sempre nel 1951 è scelta dai cittadini Fioretta Mazzei, anch’essa assessore con La Pira e
sempre impegnata nel dialogo interreligioso e nell’attenzione ai poveri della nostra città.
Accanto a questi nomi più conosciuti, in quegli anni servirono Firenze come consiglieri
comunali anche Giuseppe Arpioni, fondatore dell’ “Opera per la gioventù Giorgio La Pira”,
Generoso Patrone, trai fondatori e primo presidente dell’Accademia Italiana di Scienze
Forestali, e Vasco Magrini che fu un asso dell’aviazione italiana che aveva, nel 1931, lanciato
dal suo aereo il pallone del calcio d’inizio all’inaugurazione dello Stadio Giovanni Berta di
Firenze.
Scorrendo negli anni si trova anche Pietro Calamandrei che, dopo il suo impegno ai livelli più
alti nella politica italiana dall’Assemblea Costituente alla carica di deputato, nelle istituzioni e
nel mondo accademico e universitario del nostro paese, si volle impegnare come consigliere
comunale a Firenze, non potendo terminare però il suo mandato essendo scomparso proprio
pochi mesi dopo l’elezione nel 1956.
Nello stesso anno erano consiglieri comunali anche Edoardo Detti, nominato Assessore
all’Urbanistica, autore con gli uffici comunali del “Piano Detti”, il piano regolatore forse più
conosciuto e ricordato dagli urbanisti di Firenze e Elio Gabbuggiani che poi fu eletto
nuovamente e diventò Sindaco nel 1975.
Andando avanti nel tempo, a parte i consiglieri eletti che poi diventeranno Sindaci e per questo
ricordati da tutti i fiorentini, mi ha colpito la presenza sui banchi della Sala de’ Dugento di
scrittori e giornalisti quali Davis Ottati (eletto nel 1965) e Federico Scianò (1966), del famoso
stilista Emilio Pucci (1965), di esponenti nel mondo dell’arte, sia della musica che dell’arte
figurativa, quali Massimo Bogianckino (eletto nel 1985 e nello stesso anno eletto Sindaco) e
Antonio Paolucci (eletto nel 1990) e di rappresentanti del mondo dello sport italiano come
Giovanni Galli (eletto nel 2009).
Alcuni Sindaci eletti dopo il 1993, quindi direttamente dai cittadini, sono stati a loro
volta consiglieri comunali in mandati precedenti (Dario Nardella è stato eletto
consigliere nel 2005 e poi Sindaco nel 2014), mentre nel periodo precedente il 1993
poteva capitare che, a causa del sistema e del dinamismo politico, dei Sindaci
tornassero a rivestire il ruolo di consigliere all'interno dello stesso mandato; questo
non fu il caso di Lando Conti, Sindaco fino al 1985, che rivestiva il ruolo di consigliere
-e si stava proprio recando in Consiglio Comunale- quando venne ucciso dalle Brigate
Rosse il 10 febbraio del 1986.
Dagli scranni della sala consiliare di Palazzo Vecchio poi sono passati, o tornati, onorevoli
deputati e senatori, ministri, sottosegretari e un Presidente del Consiglio dei Ministri.
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Insieme a loro tanti cittadini comuni, che sono tornati alle loro occupazioni al termine del loro
impegno politico istituzionale come consiglieri comunali di Firenze.
Se ho messo egregi costituzionalisti accanto a stilisti e campioni del mondo di calcio, in
maniera di sicuro non accademica e senza un serio criterio storico, è solo per mettere in risalto
quella che, a mio parere, è la caratteristica che accomuna tutti loro e che ritengo sia la più
importante: tutti coloro che si sono candidati e hanno ricoperto il ruolo di consiglieri comunali
lo hanno fatto per essere a servizio dei cittadini di Firenze.
Questa piccola pubblicazione vuole ricordarli solo per questo motivo; solo per il tempo e la
passione che hanno dedicato alla Città.
E’ un lavoro semplice ma è stato impegnativo, soprattutto nella ricerca e dei dati dal 1946 ad
oggi.
Ringrazio per questo tutte le persone che hanno lavorato a questa pubblicazione a partire dai
membri della Segreteria della Presidenza del Consiglio per arrivare ai dipendenti dell’Archivio
Storico del Comune di Firenze, senza scordare l’Ufficio Elettorale che ha curato la nota
esplicativa sui cambiamenti normativi.
Con tutte queste persone ci siamo detti che un lavoro più approfondito sarebbe importante per
far conoscere in maniera completa la storia della Democrazia della Città.
Speriamo che ciò possa accadere nei prossimi anni; anche se non dovessimo riuscire a dare
compimento a questa nostra idea, ci siamo presi l’impegno di continuare il lavoro iniziato
aggiornando, nei prossimi mandati, l’elenco dei consiglieri così come è stato fatto in questa
pubblicazione.
Presidente del Consiglio comunale
Caterina Biti
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