Monastero di Bose, Domenica 19 febbraio 2017 - issr

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Transcript Monastero di Bose, Domenica 19 febbraio 2017 - issr

"Spiritualità feriale"
è il tema della riflessione
che sarà proposta a studenti
e docenti dell'ISSR
al Monastero di Bose
Domenica 19 febbraio 2017
Programma: ore 10.00 ritrovo a Bose
ore 10.30 riflessione proposta da un monaco (prima parte)
ore 12.00 S.Messa
ore 13.00 pranzo
ore 15.00 riflessione proposta da un monaco (seconda parte)
ore 17.00 Vespri
ore 17.30 partenza
Costo: 20 euro (15 per il pranzo + 5 offerta per la Comunità)
Viaggio: con mezzi propri (ci si trova direttamente a Bose).
Chi ha bisogno di un passaggio lo scriva sul foglio delle iscrizioni appeso in
bacheca, indicando la località di partenza. Chi ha posti liberi sulla propria auto
potrà così contattare le persone interessate.
Ogni auto si organizzi autonomamente per la suddivisione delle spese per la
benzina e l'autostrada.
Iscrizioni: i posti disponibili sono 35 e le iscrizioni saranno comunicate alla
Comunità di Bose la sera di martedì 10 gennaio. Si chiede di segnare il proprio
nome, numero telefonico e un indirizzo di posta elettronica sui fogli per
l'iscrizione, che verranno ritirati alle 12.35 di venerdì 23 dicembre. Dopo tale
data (e fino alla mattina di martedì 10 gennaio) ci si potrà iscrivere inviando una
mail a Gabriella Tonelli: [email protected]
Scriveva il 1° gennaio del 1970 padre Ernesto Balducci, nel suo Diario dell’esodo: "Su di una
collina, nei pressi di Biella, un gruppo di cristiani di diversa confessione ha occupato, da due
anni, le poche casupole lasciate vuote dal piccolo nucleo di abitanti migrati in città. Sono
case per modo di dire: il vento fischia tra le fessure e la nebbia che le avvolge sembra quasi
dipanarle e portarsele via. Non c’è nemmeno la luce elettrica. C’è la fede paradossale di
questi amici che si propongono di preparare, in assoluta povertà, il cristianesimo di domani".
"Bose è una
comunità di
monaci e di monache appartenenti a chiese cristiane diverse che
cercano Dio nell'obbedienza al Vangelo, nella comunione fraterna e nel
celibato. Presente nella compagnia degli uomini, si pone al loro
servizio".
La Comunità monastica di Bose è una comunità religiosa formata da monache e monaci provenianti da Chiese
cristiane diverse. Sin dalla fondazione, la Comunità promuove un intenso dialogo ecumenico fra le differenti Chiese
e denominazioni cristiane.
Il fondatore e priore della Comunità è Enzo Bianchi.
La Comunità ha sede dal 1965 a Bose, frazione del comune di Magnano (provincia di Biella).
La Comunità vive la propria vocazione monastica nel celibato, nella comunione fraterna dei beni, nell'obbedienza
al Vangelo.
L'8 dicembre 1965, giorno in cui si chiudeva il Concilio Vaticano II, Enzo Bianchi decise di iniziare a vivere, solo,
in una casa affittata presso le cascine di Bose. I primi confratelli giunsero tre anni dopo. Fra essi c'erano anche una
donna e un pastore protestante.
Il 17 novembre 1967 il vescovo di Biella Carlo Rossi dispose l'interdetto per la presenza di non cattolici nella
comunità, ma per intercessione del cardinale Michele Pellegrino l'interdetto venne rimosso l'anno successivo. Lo
stesso cardinale Pellegrino, arcivescovo di Torino, approvò la regola monastica il 22 aprile 1973, in occasione delle
professioni dei primi sette fratelli.
Oltre alla sede principale e originaria, la Comunità si è diffusa anche in altre località con delle fraternità:
Gerusalemme, Ostuni, Assisi, Cellole di San Gimignano e Civitella San Paolo.
Nel 2016 alla Comunità è stato assegnato il premio Heufelder per «il molteplice impegno a favore di un
riavvicinamento tra le Chiese d’Oriente e d’Occidente».
Tutti i membri della comunità lavorano, guadagnandosi da vivere con le proprie mani. Le principali attività sono:
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la cura del frutteto e dell'orto
la produzione di manufatti artigianali in ceramica
la produzione di icone a soggetto religioso secondo i metodi tradizionali
la falegnameria
la tipografia e la pubblicazione dei libri della Comunità nelle edizioni Qiqaion
la ricerca biblica e la predicazione catechetica, quale servizio alla Comunità e alle Chiese locali.
Alcuni monaci hanno un lavoro esterno alla comunità, che conciliano con il ritmo di preghiera e di vita in
comune.
"La Comunità di Bose è composta attualmente da fratelli e sorelle
di sei nazionalità differenti. Sono quasi tutti laici, nel solco della
tradizione del monachesimo primitivo e a riprova della semplicità
e della poca visibilità e rilevanza che Bose vuole assumere in seno
alla Chiesa, nella quale vuole servire con la povertà e la semplicità
di chi nel Battesimo si è impegnato a servire il Vangelo e nient’altro.
I cinque presbiteri presenti a Bose garantiscono i servizi del loro
ministero per i membri della Comunità e per gli ospiti".
Per informazioni e approfondimenti: www.monasterodi bose.it
COME ARRIVARE A BOSE:
Sull'autostrada A4: uscire al casello di Santhià e proseguire per Cavaglià, poi Cerrione - San
Sudario - Magnano (prima di arrivare in paese si svolta a destra per Bose)
oppure
sull’autostrada A4/A5 (bretella tra le autostrade Milano-Torino e Torino-Aosta): uscire al casello
di Albiano, proseguire per Bollengo e poi per Magnano (arrivati a Magnano seguire la freccia
Bose).
COORDINATE PER IL NAVIGATORE SATELLITARE: cascina Bose 6, Magnano (BI) 13887 - Italia
IMPORTANTE IMPOSTARE MAGNANO (BIELLA) ITALIA
Coordinate geografiche: Latitudine : 45.460978 | Longitudine : 8.011293