Gemellaggio terremoto/30. A San Severino ancora 5000 sfollati

Download Report

Transcript Gemellaggio terremoto/30. A San Severino ancora 5000 sfollati

Gemellaggio terremoto/30. A
San Severino ancora 5000
sfollati
17 febbraio 2017
“L’urgenza della carità”. Inizio questo diario con una
citazione dell’Arcivescovo Francesco Brugnaro che è sempre
disponibile e partecipa ogni volta che può alle riunioni
Caritas che facciamo in Curia a Camerino. L’urgenza della
carità, la necessità di spezzare il pane della fraternità con
responsabilità nei confronti del fratello e con
corresponsabilità nei confronti della comunità. Dobbiamo
sostenere la rinascita, aiutare le persone a pensare cosa e
come ricostruire… In questa direzione continua il lavoro di
mappatura socio-economica e pastorale dell’équipe diocesana: i
ragazzi stanno incontrando le persone nella vicaria di Pieve
Torina mentre è stata completata San Severino dove su 13.000
abitanti ci sono ancora 5.000 sfollati.
Molti sono ospitati negli alberghi sulla costa, specialmente a
Senigallia, circa trecento persone vivono in camper, qualcuno
è in autonoma sistemazione nelle frazioni… Purtroppo in questa
zona sono i commercianti a subire le difficoltà maggiori e
sono anche venuti a mancare dei punti di ritrovo “storici”
come, per esempio, il “Bar dello stadio” che da sempre era
luogo di incontro dopo la Messa.
Il mio collega Marco Tassini, che ha condiviso l’esperienza
nei giorni scorsi (pienamente condivisa… anche giocando a
carte la sera con gli amici di Pian di Pieca), si sta
interessando dell’organizzazione dell’evento per i vent’anni
del terremoto a Scopoli di Foligno in occasione della Festa
triennale della Madonna del Rosario. Abbiamo quindi incontrato
la nostra amica Rosella e fatto un sopralluogo al Villaggio
Menotre.
Ringrazio di cuore, anche a nome del Sindaco di San Ginesio
Mario Scagnetti, i liutai che si sono messi in contatto con
noi per il restauro del violino Riccucci. Non avevamo dubbi
che Cremona avrebbe risposto, ancora una volta, con tanta
generosità. Nelle prossime settimane cercheremo di
concretizzare questa collaborazione. Nel frattempo con la
collega Giorgia Carletti sono stata ad Osimo all’inaugurazione
della mostra “Capolavori Sibillini. L’arte dei luoghi feriti
dal sisma” che, per l’occasione, ha visto anche la
partecipazione del Ministro Franceschini. Le opere d’arte
esposte sono dei musei associati alla Rete Museale dei
Sibillini che comprende otto comuni tra cui San Ginesio. Ci ha
molto colpito la mostra fotografica dei luoghi del recupero
dei beni culturali che testimonia i danni sostenuti dl
patrimonio culturale locale. Questa operazione culturale ha
una notevole valenza sociale e solidale perchè è occasione di
lavoro per i giovani precedentemente occupati presso la Rete
Museale dei Sibillini e supporterà il finanziamento per il
restauro di beni artistici danneggiati dal terremoto.
Sempre in tema di Sibillini (mi hanno rapito il cuore) ne
approfitto per ringraziare l’amico Adriano che, insieme
all’Architetto Matteo Sampaolesi, ci ha permesso di conoscere
la storia di San Ginesio, questo “balcone della Sibilla” da
cui si vedono le colline marchigiane rincorrersi. Paese di
conventi, si narra sia stato qui per il noviziato anche San
Nicola da Tolentino e che, presso l’attuale istituto
magistrale, ci sia un pozzo da cui fece sgorgare l’acqua.
L’impianto urbanistico è romano con schema a incrocio di cardo
e decumano, la pietra arenaria locale ha un’ampia gamma di
riflessi quando illuminata dal sole…e così ogni ora ha un
colore diverso.
Abbiamo avuto modo di realizzare un altro progetto, questa
volta agricolo: attraverso il signor Giambattista Inselmini
del gruppo di Protezione Civile “I ragazzi del Po” di
Guastalla, i trasportatori Fratelli Gazzini, gli agricoltori,
i cittadini e le attività commerciali di Ca’ del Bosco (RE)…
siamo riusciti a far avere delle balle di fieno a Pino,
allevatore di San Ginesio, che ha subito ingenti danni alla
sua attività. Non posso non ringraziare l’amico Leo, anche lui
terremotato, che ha effettuato il trasporto da Norcia a San
Ginesio.
Continuano gli incontri di formazione all’ascolto nelle
vicarie, Giorgia ed io siamo state a Camerino e prossimamente
sarò a San Severino con il mio collega Alessio Antonioli.
Nicoletta D’Oria Colonna
Photogallery
Speciale terremoto con il diario dei giorni precedenti