Notiziario del MOSCA CLUB TREVISO

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Notiziario del
MOSCA CLUB TREVISO
Anno di fondazione 1971
3° TRIMESTRE 2016
ANNO 42 N° 155
Mosca Club Treviso c/o Circolo Sportivo “La Gemma”, via Marie, 1 - 31030 Dosson (TV) tel. 0422490294
Direttore responsabile: Rizzo Sebastiano Registrazione al Tribunale di Treviso n° 55 del 01/03/2007
Presidente: Fabio Calore, via Alleghe, 2 - 30175 Marghera (VE) tel. 335 6245002 H.U.
Segretario: Nicola Sacchetto 3403608828
Sito internet: www.moscaclubtreviso.it
Poste Italiane S.p.a. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - CNS TREVISO
IL PUNTO
(a cura del Presidente)
STAGIONE PISCATORIA 2016
Anche la stagione 2016 ci sta lasciando, tranne in alcuni fiumi (tipo Melma e Storga) pesca finita,e
come ogni anno ci siamo ritrovati a Ponte della Priula per la giornata di chiusura.
Panini con salsiccia,pancetta e verdure alla griglia con il nuovo responsabile, per tali eventi,
Michele Golfetto.
Michele ,super atrezzato tanto per confermare che da un maestro nasce sempre un professore, va a
sostituire Tony che da oggi si occupera’ assieme a Mauro e Enos del sito e del notiziario, cercando
sopratutto di stimolare tutti isoci per la pubblicazione di articoli,foto e quant’altro.
Colgo l’occasione per abbracciare da parte di tutti Tony per al perdita della sua Cara Nives e per
confermargli la nostra vicinanza.
Per ultima cosa ricordo a tutti che il 12 febbraio ci sara’ il trofeo Villa Guidini, per cui,inutile dirlo
,tutti in pista assieme a dare una mano.
Fabio Calore
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La saga continua
Nello scorso numero del notiziario avevamo dato conto della decisione dell’ETP di sospendere il
calendario semine per le gare, per non incorrere in infrazioni del DPR 357/97. Dopo pochi mesi la
regione Friuli ha deciso di impugnare la sentenza e ricorrere alla Corte Costituzionale. E’ chiaro che
la questione non riguarda solamente la regione Friuli Venezia Giulia, ma anche tutte le altre regioni,
Veneto compreso, che in materia di immissioni sinora sembrano fare orecchie da mercante. Corenti con
il detto “Ognuno per se Dio per tutti”.
Alla prossima
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Kungsådran
Era mi pare fine maggio, l’amico Max Malli teneva un corso per canna a due mani sul Brenta, decido di andarlo
a trovare per salutarlo, provare le canne di Gasparella e “rubare con l’occhio” qualche dritta sul lancio, qualche
novità tecnica che con lui salta sempre fuori.
Dopo una bella mezza giornata in compagnia viene il momento del commiato e Max mi butta là: “A luglio vado in
Svezia sul Dalälven per provare un nuovo tratto di fiume che aprono solo per noi per un giorno. Partiamo lunedì e
torniamo venerdì, ci danno due canne e con te saremmo in tre, vieni?”
Penso di aver rimuginato per una decina di secondi tutti i motivi per cui avrei dovuto rispondere di no, troppo poco
preavviso e avrò impegni di lavoro e che dirà la mia dolce metà e i soldi e sarò di troppo? L’undicesimo secondo ho
pensato “quante vite pensi di avere da vivere?” e il dodicesimo secondo ho detto “Grazie Zio, certo che vengo!”
Visto il risultato di quella decisione d’impulso forse sarà meglio che le prossime uscite di pesca le programmi un
po’ meno…
Un mese dopo, ai primi di luglio, sono al campeggio di Älvkarleby con Max e Vittorio, che avevo conosciuto di
sfuggita l’anno scorso in British Columbia e che sapevo essere un pescatore di Salar da decine di uscite l’anno,
essendo che il poverino vive in Scozia…
Era la mia terza volta a Älvkarleby, le altre due a trote di mare nel periodo di fine aprile, inizio maggio. Sono
innamorato di quel posto, dove il relax è completo (il fiume è a 10 metri dalle casette), i pesci sono grossi, la
compagnia spassosa e la cucina ottima.
Il fiume era bassissimo, meno di 80 mc/s (si tratta di un fiume largo 150 metri), la temperatura dell’acqua sopra i
20°, il sole a picco.
Pessime condizioni per i salmoni, e infatti tutti i locali dicevano che la risalita vera doveva ancora iniziare. Intanto
però ogni giorno ne venivano catturati diversi con la locale tecnica del piombo terminale e mosca a bandiera,
lanciata con le canne da casting a oltre 50 metri da riva. Il Dalälven produce salmoni enormi, la taglia media di
quelli che ho visto catturare era sopra i 10 chili e la settimana prima del nostro arrivo ne era stato preso uno da ben
24. A mosca però nulla, tutti a fondo dove probabilmente l’acqua era più fresca.
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Noi avremmo pescato anche nel Dalälven, ma lo scopo del viaggio era provare il Kungsådran, una sorta di suo
breve affluente che nasce da una presa dalla diga che crea il lago poco a monte del campeggio. La pesca apre per un
paio di mesi a fine agosto, solo a mosca C&R, per 4 canne al giorno (ci sono solo 4 pool), che vengono prenotate
un anno per l’altro. Praticamente impossibile accedervi, ma forse Max riuscirà ad avere qualche permesso nei
prossimi anni, grazie alla conoscenza dei gestori ormai ultradecennale.
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Perché questo breve corso d’acqua è così richiesto? La portata è regolata costantemente a 20 mc/s, il corso è
ombreggiato e ricco di salti che ossigenano l’acqua; sarà per queste particolarità che i salmoni sono attivi anche
con le peggiori condizioni di temperatura e soleggiamento. In più risalgono in numeri imbarazzanti.
E infatti appena giunti sulla presa che origina il fiume non potevamo credere ai nostri occhi: salmoni a decine
che delfinavano tranquilli, in piena attività. Uno spettacolo che vedi solo in Canada, e non con pesci di quelle
dimensioni!
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Il primo tratto immediatamente sotto la diga è bandito alla pesca, e più a valle i punti di accesso non sono molti.
Inoltre il fiume è infrascato, per cui servono canne corte e potenti e buona tecnica di lancio, di destro e di sinistro.
Ma la vera difficoltà è recuperare i pesci una volta allamati, perché bisogna farlo da fermi, magari in bilico su un
sasso. E con salmoni da 15 chili e oltre non è per niente facile!
Infatti degli oltre quindici Salar agganciati in due pomeriggi (i gestori ci hanno fatto l’immenso regalo di un secondo
permesso di pesca) ne abbiamo portato a guadino solo due, oltre a due trote di mare e un paio di lucciotti.
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Non c’era niente da fare, erano come tori imbizzarriti, pesci immensi che dovevi forzare per impedirgli di
precipitarsi nelle rapide alla fine delle brevi pool e che schiantavano finali e raddrizzavano ami.
Io questo giro ho finalmente compensato la negatività delle ultime uscite, clamorosa la Danimarca in primavera
con neve, grandine, pioggia e VENTOOO sferzante e costante dal primo all’ultimo giorno, e avuto la fortuna
di prendere una femmina di 115 cm per 62 di circonferenza (in tabella fanno 18 chilogrammi), che ha deciso di
scendere la rapida solo dopo 20 minuti di combattimento, quando ormai Max si era piazzato col guadino al punto
giusto!
Su Facebook c’è il video della cattura, dove Max mi esorta a girare il pesce e a dirigerlo, ma vi assicuro che
non c’era niente da fare, andava dove voleva e mi illudo solo di essere stato bravo ad assecondarlo il giusto pur
stancandolo…
Nello stesso filmato c’è un fantastico fermo immagine del salto fuor d’acqua di un salmone più grande del mio
sfuggito a Max.
Insomma un posto magico, incredibile e un’uscita di pesca esaltante con due grandi compagni di pesca, condita da
tante dritte e da tante risate.
Se qualcuno volesse provarci, teniamoci in contatto al club e auguriamoci che Max riesca ad avere qualche
permesso!
Umberto Benedetti
[email protected]
MOSCA CLUB TREVISO – UNPeM
Corso base di Lancio e Costruzione Autunno 2016
Il Corso inizierà Venerdì 04 Novembre alle ore 21 con la seguente articolazione: Una serata
introduttiva di presentazione con visione video didattico, Otto serate con Lezioni di Tecnica e
Pratica di Lancio, Lezioni di Entomologia e Costruzione degli Artificiali, Due uscite pratiche
sul fiume con gli Istruttori, Un’uscita sul fiume col Presidente.
Per informazioni scrivere a [email protected] oppure chiamare il responsabile del corso:
Giorgio cellulare: 348 5536400
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Saredee e bogoetti.
(O bovoetti?).
Nata, qualche anno fa, da una idea del nostro segretario Nicola “O sceicco” ecco il consueto
appuntamento con la cena estiva “Sardee e bovoetti” che si tiene a luglio presso la sede del Mosca Club
Treviso.
Al solito serata piena di frizzi e lazzi, questa volta meno agliosa del solito e probabilmente complice
una fame atavica anche le sarde sono sparite in un battibaleno…
Poco male, la compagnia ha ben supportato la serata. non rimane che rimandare tutta l’allegra brigata al
prossimo anno!
Enos Bortolozzo
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BRITHIS COLUMBIA: THE SALMON NATION
Ed eccoci qui, anche quest’anno, pronti ai blocchi di partenza, tutto l’inverno a costruire artificiali, non meno di
300!visto l’esperienza dello scorso anno, 250 fumati in 13 giorni.
Si parte, il solito giro, passaggio a Francoforte , arrivo a Vancouver, ed infine ultimo volo destinazione Terrace, un
giorno va via tutto tra fusi orari e quant’altro, 9 ore di fuso, il bagaglio fortunatamente e arrivato a destinazione,
arriviamo a Terrace, e ad accoglierci all’aeroporto Francesco e Luciano, carichiamo il tutto e ci dirigiamo verso lo
Spey Cove Lodge, dove ci attende il grande Max e Alessandro, sistemiamo il tutto nell’apposita stanza adibita a
spogliatoio, canne, waders, e quant’altro, poi ognuno ai propri alloggi, piccolo breefing per stabilire il programma
del giorno successivo, e ovvio che ci dividiamo in 2 gruppi, uno va nel famoso bank di Kitselas, e il secondo va al
non meno famoso bank chiamato Canyon, la sveglia ovviamente è alle 3.45, colazione 4.30, e poi si parte, la
giornata si presenta splendida, deve ancora albeggiare ma siamo già sul bank, con le nostre pile da testa, pensiamo
di essere i primi ma troviamo già due pescatori locali già pronti ad armeggiare le proprie lenze, nel frattempo
sistemiamo con calma le nostre attrezzature, e prendiamo posto lungo il bank, il livello dello Skeena e basso quindi
ci impone di non pescare molto pesanti, e comunque si fanno vari tentativi fino a quando non si riesce a trovare
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l’assetto giusto, canne dai 14” ai 15”, code di tipo sink 5-6-7, finale diretto dello 0,40, questo e un pò l’assetto che
usiamo tutti, non mancano le prime catture, bellissimi sokeye e northern coho, vengono allamati, rimango
pienamente colpito dalle taglie dei salmoni, raddoppiate rispetto allo scorso anno, le catture si susseguono a
ripetizione come pure i vari incagliamenti sul fondale con conseguente rottura del monofilo , o peggio ancora della
rottura dell’ asola della coda, questo purtroppo va messo in preventivo, io ho iniziato pescando con una sink 5 e
finale diretto, a parte qualche pesce catturato, non mi trovo molto a mio agio, e opto per montare una skagit
intermedia da 690 grains, con in testa un T17 da 2mt, e a seguire un T20 da 1,5mt, questo assetto mi ha permesso
un maggior controllo e ho preso subito la mia prima steel-head, non enorme ma un pesce di tutto rispetto 86cm,
con una bellissima livrea, ancora argentea, fresca
di running, un altro bel chum viene allamato, foto
di rito e rilascio, altri coho e sokeye di taglia
ragguardevole vengono allamati dal resto del
gruppo, una bellissima stelie viene presa da
Luciano, dopo un lungo combattimento, e
prontamente rilasciata, dopo sei ore di pesca, e con
un pozzetto pesci di tutto rispetto non resta altro
che recarsi a pranzo, tutti da Pizza Hut, e vai di
birra e pizza, prima giornata da incorniciare, con
un bel brindisi a tutta la compagnia, rientro al
lodge , deposito del pescato nella smokery, e
pronto per la lavorazione, piccolo pisolino/
abbiocco, dovuto alla levataccia, ma sarà sempre
così, quindi e meglio abituarsi in fretta, dopo una
bella doccia meritata, si va in scena, la cena è
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servita, e non poteva non mancare il famoso sokeye affumicato, di una squisitezza infinita, come antipasto, poi
lasagne alla bolognese preparate dalle abili mani delle splendide donne del gruppo precedente, il tutto irrorato da
uno splendido cabernet-sauvignon e da uno shiraz, non manca mai il mitico brie, tanto per pulirsi la bocca, infine
coppa di gelato con baylis o crowne, offerti gentilmente da chi prende la prima steelie, oramai e un rito. Il secondo
giorno e come il precedente il mio gruppo va al bank canyon e il secondo a kitselas, visto l’arrivo di 3 new-entry
e stato preferibile che il giorno prima andassero loro al canyon, kitselas e gioie e dolori!!, anche qui catture a
ripetizione con dei northern coho veramente strepitosi, oltre a splendidi sokeye, io ho pescato prettamente a skagit,
cambiando i vari spezzoni di T, e alternando vari polyleader, fast-extra fast-superfast, in base a dove si pescava, e
ovvio che quando ti sposti cambia tutto e devi riassettare il tutto, e anche questo il bello, il dover cambiare,
ingegnarsi per trovare il giusto assetto, e anche oggi è giunta la pausa pranzo, “ci tocca” giapponese, con piatti
spettacolari nella loro coreografia ma anche nella loro bontà, il famoso tonno tataki, appena scottato, da intingere
nella salsa di soia, e non poteva non mancare il shusi di sokeye, spettacolare a dir poco il tutto irrorato da un ottimo
chardonnay, si ritorna al lodge , una bella doccia
calda, riordino dell’attrezzatura per il giorno
successivo, e pronti per la classica birra canadian
da bere seduti comodamente all’esterno del lodge
a ridosso del bosco, uno spettacolo, purtroppo
anche stasera a cena “ci tocca”mangiare salmone,
tre bellissimi sokeye pronti da fare al cartoccio nel
grande barbecue all’esterno, preparati dallo zio
Max, con i suoi loschi intrugli di spezie varie, che
dire , una squisitezza infinita, difficile da spiegare ,
ma quando ci penso mi viene l’acquolina in bocca,
solito breefing la sera per dividerci nei soliti due
gruppi , e così per tutta la settimana, ricca di catture,
non sto qui a dilungarmi giorno per giorno, poi
arriva la domenica, io decido di fare una pausa,
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giretto a Terrace, un pò di shopping, il classico sopraluogo al negozio di pesca, che è molto ben fornito, e ritorno
al lodge, una controllata ai livelli , lo Skeena si mantiene, il Copper scende, come pure il Copper1 , visto che che
sia Luciano che Fabio non erano mai stati nel secret place e c’è un posto libero mi aggrego alla spedizione, già ci
sono stato lo scorso anno , so che non è una passeggiata ma ne vale la pena, colazione alle 5.30 e pronti alle 6.00,
partenza, ci vuole circa 1h e 15min. per giungere a destinazione, ovviamente non conosciamo se l’acqua e pescabile
o no, per il livello ci siamo basati sui grafici disponibili del sito che sono molto attendibili, qui siamo veramente
nel nulla e le foto sono a testimonianza, dopo circa 20 min di cammino in mezzo al bosco, arriviamo al fiume, il
colore non è dei migliori, diciamo al limite della pescabilità in compenso il livello e ok, cominciamo a montare
l’attrezzatura, canna 13”6, skagit intermedia , Flo tip T18, opto per una leech nera visto anche il colore dell’acqua,
la prima pool e abbastanza lunga ci sistemiamo due fanno una sponda e gli altri rimangono dove sono, io e Fabio
guadiamo senza non poche difficoltà, e andiamo dall’altra sponda, io vado in testa e Fabio giù a 50mt da me e
cominciamo a pescare, l’acqua e proprio bruttina, ma siamo fiduciosi, dopo varie passate ho subito il primo
attacco, che però il pesce si slama poco dopo, pure Fabio ne perde uno, esaurita la pool ci spostiamo nella seconda,
riguardiamo e ci spostiamo nell’altra sponda e ci ricongiungiamo con Max e Luciano, camminiamo verso valle e
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ci attende un altro guado molto più impegnativo dell’altro, giubbini da wading ben chiusi, Max in testa e io alla
fine, tutti e quattro avambraccio con avambraccio e si và , l’acqua è al limite, Fabio che non è molto alto fa un po’
fatica, ma riusciamo a passare, ci aspetta una seconda splendida pool, cominciamo a lanciare, altra ferrata e pure
questo si slama dopo poco, più a valle pure Luciano dopo un piccolo combattimento lo perde pure lui, Fabio
aggancia un Coho di buone dimensioni, e incredibile come si possa trovare un pesce dopo 260km di
risalita!!pazzesco, cambiamo pool, e dopo un piccolo trasferimento via bosco, altre 2 pool una dietro l’altra io e
Fabio prendiamo la prima, mentre Max e Luciano prendono la seconda, altro guado, non meno impegnativo del
precedente, ma riusciamo a passare indenni, bellissima pool si presenta, la settimana precedente l’altro gruppo ne
agganciate tre di steelie, ed è pure dove lo scorso anno il “nostro”Umberto si è superato, la pool non è molto
grande, purtroppo dopo molte passate, cambiando assetto e artificiali,ne io ne Fabio, abbiamo agganciato nulla, in
compenso in distanza vedevamo Max e Luciano, parecchio operativi!!dopo circa un ora riguadiamo e ci riuniamo
, piccola pausa pranzo, loro avevano preso 3steelie!!!grrrrrr, ma la classe non è acqua e Max e Max! complimenti,
tre bellissimi esemplari, ci dirigiamo verso la prossima pool, altro passaggio di trasferimento via bosco, abbastanza
arduo, con vari grossi tronchi da superare, in compenso troviamo una famiglia di finferli freschissimi, e non
potevamo di certo lasciarli li, pensando alla cena della sera!eccoci nella nuova pool dove l’anno scorso presi una
bella stelie, e dopo un paio di lanci aggancio un pesce, finalmente, ma mi accorgo subito da come tira che non si
tratta di una stelie, ma bensi di un bellissimo silver, stimato sui 5-6kg, con un rostro impressionante, il tutto sotto
un acqua battente, in uno scenario da paura, fantastico, la giornata volge al termine, visto la risalita che ci aspetta
via bosco, per arrivare alla macchina, un piccolo strappo di 300mt!.Ritorno al lodge, parecchio sfatti, ma contenti,
e via di pasta con i finferli;diamo un occhiata come sempre alle condizioni dei fiumi e purtroppo c’è un significativo
peggioramento soprattutto dei fiumi a Smithers, il che significa che lo Skeena si alzerà parecchio e in più si
sporcherà, ma questo lo vedremo probabilmente fra due giorni, difatti il giorno seguente e ancora pescabile ed io
e Andrea ci dirigiamo nella pool sotto al lodge, la giornata e piovosa, ma non mancano le catture , sokeye, coho,
sempre di bella taglia vengono allamati con una buona frequenza, prendo pure una bella stelie, che però una volta
portata nell’acqua bassa non vuole farsi la foto di rito, e con un salto di cattiveria se ne ritorna libera verso il grande
fiume, e giusto così, il fiume comincia ad alzarsi e non di poco, e decidiamo che è giunto il momento di smettere
e rientrare al lodge, il giorno seguente lo Skeena si è alzato parecchio, oltre che essersi sporcato ma è ancora
pescabile, purtroppo l’unico bank pescabile e quello di Kitselas, quindi ci dirigiamo tutti li e chiaramente essendo
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l’unico posto pescabile ci sono parecchi pescatori, ma si pesca lo stesso senza problemi, la catture si susseguono
ma non allo stesso ritmo dei giorni seguenti, però non ci lamentiamo, però ci accorgiamo che il colore dell’acqua
e cambiato e non poco e forse questo è uno dei motivi, rientro al lodge, e nuovo controllo ai livelli, lo Skeena si è
alzato di 1,6mt!, la vedo dura per domani, difatti il giorno seguente, tentiamo di andare nella pool detta “l’indiano”,
purtroppo ci rendiamo conto visivamente del peggioramento del colore dell’acqua, quasi marrone, non ci si vede
nemmeno lo scarpone, e dopo un paio di lanci decidiamo di rientrare al lodge. Dopo aver visionato il grafico dello
Skeena, ci rendiamo conto che la giornata di domani sarà anche peggio livello salito di 2mt!, quindi decidiamo di
andare a Kitimat, pescata al mattino e pomeriggio visita alla Hatcery, che è a ridosso del Kitimat River, con visita
guidata. Partenza per Kitimat, il fiume e uno spettacolo, non l’avevo mai visto, prima di arrivare incrociamo
diversi pescatori intenti a preparare i propri pontoon, per la discesa del fiume, deve essere spettacolare, arriviamo
a Kitimat e incrociamo una strada sterrata che ci porta al fiume, ci cambiamo in fretta, e via al fiume, sentiamo e
notiamo subito un odore nauseabondo, di morte, difatti diverse carcasse di chum, giacciono lungo la riva in fase di
putrefazione, gran parte mangiati da altri animali, nella sponda opposta un esercito di piombaroli , intenti a
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prendere qualche coho fresco di risalita, e più a valle gli indiani a tirare una rete da parte a parte, per accaparrarsi
qualche salmone, e in mezzo noi!, qualche pink rampinato, qualche allamato ma niente di più, diversi chum intenti
a fregare, che aprono l’acqua quando ti avvicini, e ora di cambiarci anche perché alle 14.30 ci aspetta la visita
guidata, e dobbiamo andare a pranzo, e mentre ci stiamo cambiano a circa 50mt da noi attraversano la strada
mamma orsa e i suoi due piccoli, spettacolare, come se niente fosse si addentrano nel bosco, dopo il pranzo ci
accingiamo alla visita e c’è già la biologa che ci aspetta, una bella visita guidata all’impianto , che però e un po’
vecchiotto, segnale di una manutenzione non proprio per la quale, difatti l’acqua viene pescata da tre pozzi e poi
scaricata, dopo vari passaggi, nelle varie vasche direttamente nel fiume, senza una forma di ricircolo interno,
questo non e un allevamento intensivo a scopo di business economico, qui vengono presi i riproduttori direttamente
dal fiume e spremuti all’interno dell’impianto, qui trovano posto Chum, Chinook, Coho, e Steelhead, che
rigorosamente vengono rilasciati a seconda delle pezzature direttamente nel fiume, raggiunta la loro maturità per
poter raggiungere l’oceano, questo e un servizio supplementare per aiutare la popolazione dei Salmoni a crescere
di unità,il resto della settimana scorre via veloce, con i livelli dello Skeena ancora alti ma pescabili, con un
susseguirsi di catture, con taglie xxl soprattutto nei coho, e purtroppo anche la seconda settimana scorre via
velocemente, ed è ora di preparare i bagagli, e tempo di “bilanci”, lo Skeena ha dato il meglio di se, consentendoci
di effettuare catture spettacolari, con pesci veri, che lottano fino in fondo, mai domi, ogni cattura è fine ha se stessa,
e ha sempre il suo fascino, Brithis Columbia, The Salmon Nation……..
Alberto Ceolin
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Mosche sul Cismon
Dopo un’interessantissima mattinata con Marco Cason sulla costruzione di mosche a parachute, nel tardo
pomeriggio sono andata a provarle sul Cismon con il mio amico e compagno di pesca Enzo. La zona che ho scelto
è stata la grande buca sotto la briglia, che qui chiamiamo dighetta, dove inizia la zona B no kill:
Siamo arrivati sul posto verso le sei e la serata si prospettava già buona perché abbiamo notato subito dei salti.Ho
iniziato provando la Palmer con il rigaggio verde metallizzato e alla seconda passata ho agganciato una trotella che
però purtroppo mi si è slamata. Ho continuato con altri lanci e dopo un paio di minuti ne ho agganciata un’altra, un
ibrido. A questo punto ho voluto provare la Kinkhammer, in lepre con il ciuffetto giallo, con la quale ho catturato
un altro esemplare di ibrido, di dimensioni più piccole rispetto al precedente:
Come terza mosca ho provato quella che pattina. Purtroppo ho sbagliato la ferrata… ho continuato con altre
passate ma invano. Avevano iniziato a saltare più in la, sotto la briglia, dove io non sono in grado di lanciare.
Dopo ulteriori tentativi infruttuosi ho deciso di abbandonare quella posizione e di avvicinarmi al punto di
attraversamento, dove ho visto altre bollate e dove con l’effimera del 16 con il corpo rosso ho preso due trotelle
di circa 15 cm, sempre ibridi. Una volta ritornata alla sponda orografica di destra, dalla quale si accede a tutta la
buca, ho raggiunto Enzo, sul primo masso, ed ho iniziato a smontare la canna. Ma in quel momento una trota aveva
ripreso a bollare in un punto dove potevo arrivare facilmente con un lancio e volevo provare a prenderla. Però
avevo già tolto la mosca quindi nello scegliere quella da utilizzare ho pensato ad un’altra costruzione “targata”
Mosca Club Treviso, un’effimera con quattro punte d’ali di Maurizio Callegaro (Panama). E ce l’ho fatta, ma
questa fario era arrabbiatissima e super combattiva e mi ha fatto faticare non poco, nonostante la taglia tutto
sommato contenuta:
Che dire? Ottima mattinata di costruzione e ottima serata di catture con super mosche!!!!!! E mi sono divertita un
sacco anche a scrivere questo reportage, come i veri!!!! Grazie Marco!!! Un saluto ad Alessio, Maurizio e tutto il
Mosca Club di Treviso. Ciao
Susanna
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- Mosca Club Treviso UNPeM -
XIX TROFEO VILLA GUIDINI
12 FEBBRAIO 2017
Il Mosca Club Treviso –UNPEM- organizza il XIX trofeo Villa Guidini il giorno 12 febbraio 2017.
Come di consueto oltre alla partecipazione i numerosi ospiti la manifestazione è incentrata sulla gare di
costruzione e lancio.
E’ indispensabile la presenza fattiva di un maggior numero di soci al fine la perfetta riuscita della
manifestazione caratteristica che ha contraddistinto le ultime edizioni.
La gara verterà sulla costruzione di due artificiali, sorteggiati a inizio prova.
A breve sul sito del Mosca Club Treviso www.moscaclubtreviso.it saranno pubblicate tutte le informazioni,
le modalità di iscrizione ed i regolamenti delle gare.
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LEGGE 28 luglio 2016, n. 154
All’interno della legge 28 luglio 2016, n. 154 “Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di
semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in
materia di pesca illegale.” ci sono due articoli il 39 e 40 che riguradano la materia di pesca. Riportimao
integralmente l’articolo 40
Art. 40 Contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne
1. Al fine di contrastare la pesca illegale nelle acque interne dello Stato, e’ considerata esercizio illegale della pesca
nelle medesime acque ogni azione tesa alla cattura o al prelievo di specie ittiche e di altri organismi acquatici con
materiale, mezzi e attrezzature vietati dalla legge. E’ altresì considerata esercizio illegale della pesca nelle acque
interne ogni azione di cattura e di prelievo con materiali e mezzi autorizzati effettuata con modalità vietate dalla
legge e dai regolamenti in materia di pesca emanati dagli enti territoriali competenti. Ai fini della presente legge,
sono considerati acque interne i fiumi, i laghi, le acque dolci, salse o salmastre delimitati rispetto al mare dalla
linea congiungente i punti più foranei degli sbocchi dei bacini, dei canali e dei fiumi.
2.Nelle acque interne e’ vietato:
a) pescare, detenere, trasbordare, sbarcare, trasportare e commercializzare le specie di cui sia vietata la
cattura in qualunque stadio di crescita, in violazione della normativa vigente;
b) stordire, uccidere e catturare la fauna ittica con materiali esplosivi di qualsiasi tipo, con la corrente
elettrica o con il versamento di sostanze tossiche o anestetiche nelle acque;
c) catturare la fauna ittica provocando l’asciutta, anche parziale, dei corpi idrici;
d) utilizzare reti, attrezzi, tecniche o materiali non configurabili come sistemi di pesca sportiva, ai sensi dei
regolamenti e delle leggi vigenti;
e) utilizzare attrezzi per la pesca professionale nelle acque dove tale pesca non e’ consentita o senza essere
in possesso del relativo titolo abilitativo;
f) utilizzare reti e altri attrezzi per la pesca professionale difformi, per lunghezza o dimensione della
maglia, da quanto previsto dai regolamenti vigenti.
3.Sono inoltre vietati la raccolta, la detenzione, il trasporto e il commercio degli animali storditi o uccisi in
violazione dei divieti di cui al comma 2.
4.Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque viola i divieti di cui al comma 2, lettere a), b) e c), e al
comma 3 e’ punito con l’arresto da due mesi a due anni o con l’ammenda da 2.000 a 12.000 euro. Ove colui che
viola il divieto di cui al comma 3 ne sia in possesso, si applicano altresì la sospensione della licenza di pesca di
professione per tre anni e la sospensione dell’esercizio commerciale da cinque a dieci giorni.
5.Salvo che il fatto costituisca reato, per chi viola i divieti di cui al comma 2, lettere d), e) e f), si applicano la
sanzione amministrativa da 1.000 a 6.000 euro e, ove il trasgressore ne sia in possesso, la sospensione della licenza
di pesca professionale per tre mesi.
6.Per le violazioni di cui al comma 2, lettere a), b), c), d), e) e f), e al comma 3, gli agenti accertatori procedono
all’immediata confisca del prodotto pescato e degli strumenti e attrezzi utilizzati, nonche’ al sequestro e alla
confisca dei natanti e dei mezzi di trasporto e di conservazione del pescato anche se utilizzati unicamente a tali
fini. Il materiale ittico sequestrato ancora vivo e vitale e’ reimmesso immediatamente nei corsi d’acqua. Delle
reimmissioni effettuate e’ data certificazione in apposito verbale.
7. Qualora le violazioni di cui ai commi 2 e 3 siano reiterate e qualora il trasgressore le commetta durante il
periodo di sospensione della licenza di pesca professionale o dell’esercizio commerciale, le pene e le sanzioni
amministrative e il periodo di sospensione delle licenze sono raddoppiati. Le disposizioni del presente comma si
applicano anche nel caso di pagamento della sanzione amministrativa in misura ridotta.
8. Per le violazioni di cui al presente articolo, ferma restando l’applicazione delle sanzioni amministrative, il
trasgressore corrisponde all’ente territoriale competente per la gestione delle acque una somma pari a 20 euro
per ciascun capo pescato in violazione del presente articolo per il ristoro delle spese relative all’adozione delle
necessarie misure di ripopolamento delle acque. Tale somma é raddoppiata nel caso in cui il pescato risulti privo
di vita.
9. Ferme restando le disposizioni vigenti in materia di vigilanza e controllo delle acque interne, ai fini
dell’applicazione delle sanzioni amministrative previste dal presente articolo, il rapporto di cui all’articolo 17
della legge 24 novembre 1981, n. 689, e’ presentato all’ufficio regionale competente.
10. Le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, ove necessario, adeguano i propri ordinamenti alle
disposizioni del presente articolo.
11. Le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano provvedono agli adempimenti previsti dal presente
articolo con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Dall’attuazione del
presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
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Mosca Club Treviso
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COSTRUIAMO
COSTRUIAMO INSIEME
INSIEME
PICCOLE E CATTIVE
Si dice mosca grossa pesce grosso.
Spesso però è il contrario vuoi per schiusa o per diffidenza del pinnuto “forato” a più riprese da
imitazioni di taglia.
Soprattutto nei NK ho notato che, per difendersi, il nostro antagonista alla fine risolve la sua dieta su
insetti infimi lasciandoci con un palmo di naso.
Senza dannarsi l’anima su imitazioni da amo 22 o più piccolo ho fatto una piccola cernita tra quelle che
ritengo valide per trota e soprattutto temolo che è veramente un “lazzarone” selettivo.
LINO’S SPECIAL
amo : 16-18 diritto
filo: giallo ocra 8/0
coda: gallo de leon chiaro
corpo: quill di pavone ginger
ala: ciuffo di anatra mandarina
hackles: rosso chiaro
testa: ocra
BEPPON’S DUN (ha fatto furore in Cordevole….)
amo: 18 diritto
filo: bianco 8/0
coda: ginger chiaro
corpo: in filo di montaggio
ali: blue dun chiaro in punta hackles
hackles: ginger chiaro
testa : bianca
EMERGENTE DI CHIRONOMO
BAETIS DUN
amo:grub 16-18
filo: nero 8/0
corpo: quill naturale di pavone
torace: fibra di pavone sottile
ala:in CDC grigio con piuma orientata in avanti
hackles: in gallo a parachute grigio chiaro 1-2 giri
massimo
amo: 16-18 diritto
filo: oliva 8/0
coda: gallo grigio medio
corpo: in filo di montaggio
ala: loop di CDC grigio medio
hackles: gallo grigio medio a parachute
testa: ricoperta con filo rosso
ricordando Lino e Beppo che mi hanno onorato della loro amicizia
Marco Cason
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Programma attività e serate
Ottobre 2016
Venerdì 01
Serata discussione: Regolamenti e nuove leggi (a cura di E. Bortolozzo)
Venerdì 14
Serata costruzione:Mosche da salmone Spey e Dee ( a cura di S. Duprè e A. Conte)
Venerdì 21
Serata ospite: Edoardo Scapin costruzione di canne ( a cura di U. Benedetti)
Venerdì 28
Serata video: Immagini della Norvegia (a cura di F. Pistolato e S. Duprè)
Novembre 2016
Venerdì 04
Serata introduttiva al Corso di lancio e costruzione (a cura di F. Calore e G.
Cazziola))
Venerdì 11
Serata costruzione: Mosche da steel head ( a cura di M. Visentin)
Domenica 13 Pranzo dell’oca riservato ai soci del Mosca Club Treviso e signore, prenotare a Antonio
338 646 5699
Venerdì 18
Serata costruzione: “Le mosche con cappotto” costruzioni invernali ( a cura di M.
Cason)
Venerdì 25
Moschettata: manifestazione di costruzione non competitiva, in ricordo dei nostri amici
che non ci sono più ( a cura di S. Gennaro)
Dicembre 2016
Venerdì 02
Serata video:immagini della stagione di pesca 2016 ( a cura di A. Berti)
Venerdì 09
Cena sociale, riservata ai soci del Mosca Club Treviso, seguirà la consueta lotteria
e la consegna degli ambiti premi. Pinochietto d’oro e il Tapiro d’oro. Confermare la
partecipazione entro il 02 dicembre ad Antonio 338 646 5699
Venerdì 16
Serata costruzione: Aspettando l’estate: “Cavallette” ( a cura di L. Cagnin)
Venerdì 23
Serata brindisi e auguri a tutti i soci del Mosca Club Treviso
Venerdì 30
Serata informale
La serata con l’ospite è preceduta dalla cena che si terrà al club. Chi volesse partecipare è pregato di
dare l’adesione contattando il curatore della serata con un congruo anticipo.
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