La Madonna di Concesa - Santuario Divina Maternità

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La Madonna di Concesa
FEBBRAIO 2017
LA PAROLA AL PADRE
GENERALE DEI
CARMELITANI SCALZI
<< La gloria di Dio è un traguardo misterioso, che solo possiamo
intravvedere da lontano e come in uno specchio, perché esso si
colloca al di là delle nostre capacità di comprensione e perfino dei
nostri desideri. E finalmente Gesù nel vangelo chiede al Padre per noi la cosa più grande
e più inconcepibile: che siamo una cosa sola con lui e con il Padre. Gesù ci rivela più
chiaramente che cosa è la gloria di Dio: è mistero di unità, di comunione, di
superamento definitivo della solitudine e della divisione. Com’è bello tutto ciò e com’è
consolante! Dobbiamo alzare spesso lo sguardo verso questo orizzonte, altrimenti il
cammino ci sembrerà troppo duro, troppo lungo, troppo esigente. Io credo che uno dei
segreti nella via della santità, e in modo particolare in quella
percorsa da san Giovanni della Croce, è alimentare questa
fiamma nel cuore, tener acceso il desiderio di cose grandi, senza
restringere il cuore e la mente a piccoli progetti, a piccole
soddisfazioni terrene. […] Paure e desideri in lotta fra di loro ci
trascinano, ci confondono, ci fanno smarrire il cammino.
Dobbiamo – come dice Isaia nel suo linguaggio poetico –
attraversare fiumi e passare in mezzo al fuoco. Eppure non c’è
contraddizione tra la gloria a cui siamo destinati e il
riconoscimento di questa povertà e fragilità. Al contrario: solo
assumendo fino in fondo il nostro nulla, possiamo arrivare fino al tutto. Solo scendendo
nelle profondità oscure del nostro essere uomini, possiamo trovare il Dio che ci innalza a
sé su ali d’aquila […] : essere pronti a sperimentare la propria debolezza, il proprio essere
miseri e peccatori, senza spaventarsi, senza fuggire, ma restando umilmente nel proprio
nulla, fiduciosi nell’amore misericordioso di Dio. >> Omelia nella festa di san Giovanni
della Croce P. Saverio Cannistrà, ocd, Preposito Generale Cappella del Teresianum, 14.12.2016
<< Maria è la creatura che non si può raccontare ma soltanto
contemplare, perché ha penetrato in maniera unica il mistero di
Cristo; si può invocare il suo aiuto, imparare da lei come
custodire il dono, mettendosi nelle sue mani materne: «Questa
Madre di grazia formerà la mia anima affinché la sua piccola
figlia sia un’immagine viva, “raggiante”, del suo Primogenito, il
Figlio dell’Eterno, colui che fu la perfetta lode di gloria del
Padre suo» (Ultimo ritiro, 2). In lei tutto accade all’interno ed è
perciò il modello del discepolo che si lascia raggiungere e
trasformare dalla Parola vivente del Padre, restando docile all’azione creatrice dello
Spirito; quale discepola di suo Figlio, ci insegna ad adorare in silenzio, a soffrire e stare
sotto la croce, per contribuire all’opera della redenzione; umile, libera da se stessa,
dimentica di sé, piena di carità e pronta a correre in aiuto, sempre raccolta «dentro di sé
con il Verbo di Dio» (Ultimo ritiro, 40). Elisabetta ha un’ammirazione profonda per la
Vergine Madre, mostra stupore per la sua umile grandezza, che ha fatto aprire il cielo, lei
che è grembo in cui i Tre hanno potuto prendere dimora nella loro creatura (cfr. Poesia
79): «Pensa che cosa doveva essere nell’anima della Vergine allorché, dopo l’Incarnazione,
possedeva in sé il Verbo incarnato, il Dono di Dio… In che silenzio, in che
raccoglimento, in che adorazione doveva seppellirsi nel fondo
della sua anima per stringere quel Dio di cui era la Madre»
(Lettera 183). Maria è la testimone intrepida di un evento
enorme; lo è in forza del silenzio che la rende capace di ascoltare
in profondità, che consente allo Spirito di imprimere in lei il
Figlio eterno: ella ci insegna come preparare «nella nostra anima
una dimora molto serena, in cui risuoni sempre il cantico
dell’amore, del ringraziamento» (Lettera 165); ci insegna come
ascoltare: «Fa’ che io ti ascolti sempre,/ immutabile nella mia
fede,/ che in ogni cosa io adori te/ e non viva che per te» (Poesia 88). La passione di
ascoltarlo è gusto dell’armonia, capacità di sintonia con l’anima di Cristo, consapevoli
che Egli «ha tante cose da dirci» (Lettera 164). Infatti, come Maria anche noi siamo «un
Uno» con il Signore, che si dona a noi e dimora nella nostra anima. Da qui l’esigenza del
silenzio, che è così difficile da raggiungere, «per ascoltarlo sempre e penetrare sempre più
a fondo nel suo essere infinito; identificata con Colui che ama, lo trova dappertutto, lo
vede risplendere in tutte le cose» (Lettera 133). Nella persona nasce una lode senza fine,
un’adorazione del dono di Dio che accresce la carità e la passione di fare conoscere
Cristo, al punto che “lode della gloria” diventa la nuova identità. >> Lettera all’Ordine del
Preposito Generale per la canonizzazione della Beata Elisabetta della Trinità, 16.10.2016
Celebrazioni e attività
Giovedì 2 Febbraio: FESTA DELLA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
“CANDELORA”
Giornata mondiale della vita consacrata
Ore 7.30 e 8.15: S. Messa, benedizione e distribuzione delle candele
Ore 18.00: Benedizione delle candele, processione e S. Messa
Venerdì 3 Febbraio: PRIMO VENERDI’ DEL MESE – S. Biagio
Dopo ogni S. Messa Benedizione della gola e distribuzione del pane benedetto.
ore 17.00 Esposizione, Adorazione, S. Rosario, Benedizione
ore 18.00 S. Messa con Omelia
Sabato 11 Febbraio: BEATA MARIA VERGINE DI LOURDES
Giornata mondiale del malato
Ore 18.00 S. Messa solenne e “preghiera dell’ammalato”
Mercoledì 1 Marzo: MERCOLEDI’ DELLE CENERI
Il libro è disponibile presso la sacrestia del Santuario
COME AIUTARCI
1)
I soggetti titolari di partita IVA possono destinare a
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sotto indicato) erogazioni liberali deducibili dal loro
imponibile nella misura del 2% : vi saremo molto grati!
2) Con una offerta mensile tramite bonifico:
Banca Popolare di Bergamo – Fil. Trezzo sull’Adda - MI
IBAN: IT78 C054 2833 9200 0000 0000 916
3) Offerte libere in Sacrestia:
SANTUARIO DELLA DIVINA MATERNI TÀCONVENTO
dei Padri Carmelitani Scalzi
Via Leonardo da Vinci, 5 20056 Concesa di Trezzo sull’Adda-MI
tel. 02.90.96.14.89
info: [email protected]
www.santuariodivinamaternita.com
Orario apertura Santuario: feriale 7.00-12.00; 15.00-19.00
prefestivo 7.00-12.00; 15.00-18.30;
19.30-21.30
festivo 7.00-12.00; 15.00-19.30
S.Messe: feriale 7.30; 8.15; 18.00 (S.Rosario ore 17.30)
prefestivo 7.30; 8.15; 20.00 (S.Rosario ore 19.30)
festivo 8.00; 9.30; 11.00; 17.00; 18.30
(S.Rosario ore 7.30, 16.30)