Rassegna stampa del 17 febbraio 2017

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del 17/02/2017
17 febbraio 2017
https://www.abruzzoweb.it/contenuti/sisma-e-crisi-sapelli-l-abruzzo-fuori-da-regole-ue-freetax-e-legge-call-center-/620775-2/
SISMA E CRISI: SAPELLI, ''L'ABRUZZO FUORI DA REGOLE UE, FREE
TAX E LEGGE CALL CENTER''
L’AQUILA - “In Abruzzo si potrebbe sperimentare una via d’uscita dalla rigidità delle regole
europee, questa regione potrebbe diventare una palestra. Bisogna capire che, soprattutto
nel caso di catastrofi naturali, dato che abbiamo dietro di noi quasi 10 anni di deflazione e
di crisi, regole come il fiscal compact, il modello tedesco per il quale non si può fare debito
pubblico e sopratutto non si può fare intervento pubblico devono essere cambiati”.
Lo ha detto oggi all’Aquila Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia economica presso
l’Università degli Studi di Milano, nell’ambito del convegno-dibattito “Abruzzo senza lavoro,
Europa senza futuro”, organizzato dal quotidiano digitale AbruzzoWeb.it.
All’incontro hanno partecipato il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, che
ha anche la delega alle Crisi aziendali, e numerosi esponenti sindacali e delle associazioni
e degli ordini professionali del comprensorio aquilano, oltre a lavoratori di aziende in crisi e
cittadini che hanno affollato la sala della Casa del volontariato a Campo di Pile.
L’alternativa a un serio rilancio dell’occupazione, ha avvertito il professore, “è una
desertificazione dell’Abruzzo che potrebbe diventare la metafora della desertificazione
dell’Europa. Ricordo l’Abruzzo di Telespazio, della scuola di formazione Reiss Romoli che
dava lavoro a mille persone - ha detto Sapelli - C’erano grandi imprese pubbliche e invece
l’ordoliberalismo ha detto no, sono inefficienti e corrotte. Bisogna che l’Italia, a partire da
questa regione, si rimpossessi dell’orgoglio dell’impresa pubblica nazionale, che ha fatto
scuola nel mondo”.
Tra i punti della “ricetta” indicata dall’economista c’è una “free tax area” da istituire nelle
zone colpite dai terremoti e catastrofi negli ultimi anni che, a suo dire, “può essere più di
un’ipotesi: in un’Europa dove tutti dovremmo essere su un piano di uguaglianza, e
abbiamo invece dei dumping fiscali terribili, non vedo perché un territorio che ha subìto
quello che ha subìto, proprio come l’Abruzzo, che ha ricchezze naturali, di competenze e
di professionalità, una terra che ha tutto quello che si può offrire a chi investe risorse, non
debba avere un’area free tax, sarebbe una politica molto giusta”.
“Se la argomentiamo bene, a Bruxelles potrebbero accettarla, dopotutto non è
un’eccezione - ha rimarcato - C’è già l’Irlanda, che è una gigantesca eccezione nazionale,
e c’è la più grande free tax che è il Lussemburgo”.
Tra le varie vertenze occupazionali messe sul tavolo come esempio, quella dei call center,
che coinvolge quasi 2 mila persone solo nell’Aquilano, e che ha visto la presenza in sala di
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imprenditori del ramo e di lavoratori con i posti di lavoro in bilico.
“Penso a una legge speciale per i call center, perché credo che una legge di salvaguardia
delle competenze dei lavoratori e di ciò che queste aziende significano per il territorio
debba essere fatta quando non si riesce a risolvere con accordi tra le parti sociali perché
c’è una disparità di pesi e di potere tanto immensa, e occorra soprattutto dove queste
aziende lavorano per importanti segmenti e vertebre dello Stato, come Equitalia e come
l’Inps”, ha auspicato l’economista.
Per Lolli, “un problema così complicato come quello del lavoro richiede il concerto delle
forze sul campo, la politica non può farcela da sola. Non si può lottare solo per difendere
quello che si ha, lotta che pure va fatta, ma bisogna costruire nuove opportunità di
occupazione”.
Secondo il vice presidente, che ha ricordato un recente caso di cronaca, “la produttività
non significa non mandare un dipendente al gabinetto, ma valorizzare la professionalità”.
“Queste sono le aziende che vale la pena avere nel nostro territorio - ha sottolineato - Noi
siamo la regione con il territorio più protetto d’Europa, ma anche una con un’alta
industrializzazione. Questi due fattori non devono configgere, ma l’industria deve essere
sostenibile”.
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http://www.improntalaquila.org/2017/02/16/fondazione-carispaq-risultati-positivi-per-il2016-al-via-il-progetto-incubatore-per-giovani-professionisti/
FONDAZIONE CARISPAQ, RISULTATI POSITIVI PER IL 2016. AL VIA IL
“PROGETTO INCUBATORE PER GIOVANI PROFESSIONISTI”
Si è tenuto questa mattina l’incontro annuale della Fondazione Carispaq con la stampa per
illustrare i numerosi progetti realizzati nel 2016 a favore dello sviluppo socio-economico
della provincia dell’Aquila e le iniziative già programmate per il nuovo anno. All’incontro
hanno partecipato il Presidente della Fondazione, Marco Fanfani, i componenti del
Consiglio di Amministrazione, il Segretario Generale David Iagnemma ed il Presidente
della società strumentale della Fondazione FondAq S.r.l., Domenico Taglieri.
E’ un bilancio positivo quello che la Fondazione si accinge a chiudere che, nel 2016,
registra l’aumento delle erogazioni e l’incremento del patrimonio. Nel corso dell’anno
appena concluso sono stati finanziati 526 progetti per complessivi 2,5 milioni di euro
suddivisi tra i diversi settori d’intervento: Arte, attività e beni culturali € 791.139; Sviluppo
locale € 755.140, Ricerca scientifica e tecnologica € 174.000; Volontariato, filantropia e
beneficenza € 277.978, Crescita e formazione giovanile € 466.847.
Durante l’incontro sono stati anche anticipati i risultati 2016 della gestione finanziaria del
patrimonio della Fondazione: i proventi della gestione ammontano a 4,5 milioni di euro con
una redditività media netta degli investimenti di circa il 3%. I risultati positivi, conseguiti nel
contesto dei mercati finanziari ancora esposti a molteplici fattori di rischio e grande
volatilità, consentiranno alla Fondazione di mantenere significativo e stabile, anche nel
2017, l’importo delle risorse da destinare alle erogazioni a favore del Territorio. L’obiettivo
strategico è quello di continuare a dare impulso, in una logica di sussidiarietà, allo sviluppo
economico sociale e culturale della provincia dell’Aquila, catalizzando risorse e
competenze, con un’azione sinergica che rafforzi sempre di più il dialogo e la
collaborazione tra tutti gli altri stakeholders del territorio.
Numerose sono state le iniziative sostenute dalla Fondazione nei diversi ambiti di
intervento: nel settore della crescita e formazione giovanile si segnala, in particolare, la
terza edizione del progetto Borse di Studio Lavoro che, nel triennio 2014/2016, in un
contesto di gravissima crisi occupazionale giovanile, ha coinvolto oltre 100 ragazzi,
consentendo lo svolgimento di stage formativi della durata di 12 mesi in aziende della
provincia dell’aquila, molti dei quali si sono trasformati in rapporti stabili. Molta attenzione è
stata rivolta al tema della solidarietà e del volontariato: significativo è stato l’intervento a
favore delle popolazioni colpite dal sisma del Centro Italia con uno stanziamento di 440
mila euro, d’intesa con le altre fondazioni bancarie italiane. Con l’obiettivo di promuovere
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la cultura della solidarietà e dei valori del bene comune è stata organizzata nel 2016 la
terza edizione del “Premio Fondazione Carispaq per la Solidarietà” dedicato quest’anno
alla memoria dell’Ing. Francesco D’Amanzo “Dott. Clown” ed assegnato a tre associazioni
di volontariato locali che si occupano proprio di clown terapia nei reparti pediatrici degli
ospedali della provincia aquilana.
La Fondazione, anche nel 2016, ha promosso e sostenuto interventi di recupero del
patrimonio artistico, archeologico e storico. Rientrano in tale ambito il finanziamento per il
recupero dell’area archeologica di Sant’ Egidio a Campo Imperatore, il restauro della
Chiesa di San Giuseppe e della Scuola e l’ex Montessori ad Avezzano, nonché la
valorizzazione e promozione dei Cunicoli di Claudio nella Marsica, uno dei tesori
archeologici più originali del nostro Paese.
Grande successo di pubblico ha registrato la mostra MEMORIA E APPARTENEZA, arte
sacra all’Aquila tra il XV e il XIX”, attraverso la quale per la prima volta sono stati mostrati
al pubblico i principali capolavori della collezione d’arte della Cassa di Risparmio della
Provincia dell’Aquila; naturalmente non è mancato il costante sostegno alle manifestazioni
più importanti del nostro territorio come la Perdonanza Celestiniana dell’Aquila e la Giostra
Cavalleresca di Sulmona insieme alle numerosissime altre iniziative culturali ed artistiche
che animano la nostra provincia.
Allo stesso tempo, la Fondazione ha posto particolare attenzione ad iniziative in grado di
offrire momenti di socializzazione e integrazione sociale soprattutto per quelle fasce di
popolazione che comprendono le persone con disabilità ed i minori a rischio, mirando alle
finalità di ridurre il disagio sociale. Nel 2017 si concretizzeranno, infatti, importanti progetti
come quello legato al “Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile”, l’iniziativa
delle fondazioni di origine bancaria italiane coordinata, che ci vede impegnati con uno
stanziamento di 358mila euro l’anno per tre anni e con il progetto “Cristalli liquidi” di
conoscenza e formazione digitale rivolto agli adolescenti per aiutarli a conoscere a fondo il
mondo del web e prevenire così il fenomeno del cyber bullismo.
Ma l’impegno della Fondazione Carispaq per il nuovo anno riguarderà anche il recupero
del Parco del Castello all’Aquila; il rifinanziamento anche se in misura minore del progetto
Borse Studio Lavoro; il sostegno alle celebrazioni per il bimillenario della nascita di Ovidio
a Sulmona; il supporto al progetto degli Orti Urbani ad Avezzano. E poi penseremo anche
un po’ a noi perché nel 2017 la Fondazione Carispaq compirà 25 anni.
Incubatore per giovani professionisti
La conferenza stampa di oggi è stata anche l’occasione per presentare l’attività della
società strumentale della Fondazione, FondAq s.r.l., presieduta dal dott. Domenico
Taglieri, che ha illustrato la mission aziendale ed i principali progetti in fase di avvio tra i
quali quello denominato “incubatore per giovani professionisti” il cui bando per la raccolta
delle manifestazioni di interesse sarà pubblicato sul sito della Fondazione a partire dal
prossimo 20 febbraio sino al 31 marzo 2017. Potranno presentare domanda le persone
fisiche residenti e/o domiciliati nella Provincia di L’Aquila con età compresa tra i 18 ai 30
anni alla data di scadenza del avviso, intenzionati ad avviare la propria attività di lavoro
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autonomo.
Si tratta di una iniziativa volta ad agevolare l’accesso dei giovani al mondo del lavoro,
favorendo l’avvio di nuove attività professionali. Il progetto prevede l’assegnazione gratuita
a giovani della provincia dell’Aquila di postazioni di lavoro all’interno di una struttura
attrezzata “open space” dedicata al co-working, dotata di sala riunioni, segreteria generale
e connessioni di rete. Come ha spiegato il Presidente Taglieri, “la crisi economica sta
ulteriormente acuendo le difficoltà dei giovani ad avviare autonomamente una propria
attività professionale. Le alte barriere all’entrate del mondo delle professioni costituite dagli
elevati costi iniziali spesso scoraggiano i giovani all’avvio di nuove attività professionali: la
provincia dell’Aquila registra un elevato numero di giovani neolaureati nelle varie discipline
che spesso sono costretti a trasferirsi fuori provincia per esercitare la propria attività.
L’idea è quella di valorizzare anche le sinergie e collaborazioni lavorative che potranno
nascere tra i diversi professionisti nell’ambito della struttura di co-working.”.
La Fondazione Carispaq e FondAq s.r.l. credono molto nel progetto dell’incubatore per
giovani professionisti poiché può rappresentare un ulteriore sostegno all’incremento dei
livelli occupazionali della nostra provincia: dopo l’esperienza pilota dell’Aquila, l’iniziativa
verrà realizzata anche nelle città di Avezzano e Sulmona.
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http://www.corrierepeligno.it/centro-abruzzo-oltre-povero-anche-vecchio/59842
IL CENTRO ABRUZZO OLTRE CHE POVERO È ANCHE.. VECCHIO
Sulmona – Nel Territorio Peligno 12 comuni su 24 hanno una popolazione, nella classe di
età da 65 anni in su, superiore al 30% a fronte di un valore medio nazionale del 22%.
Anversa 34%, Campo di Giove 32%, Cansano 32%, Castelvecchio 36%, Gagliano 31%,
Prezza 32%, Roccapia 31%, Scanno 33%, Secinaro 32%, Vittorito32%. E’ quadro che
emerge dall’ultimo rapporto del prof. Aldo Ronci alla composizione della popolazione per
classi di età nel territorio peligno nel 2015
Nei picchi più alti troviamo Villalago con il 39% e Cocullo con addirittura il 51%.Tra i
comuni che hanno una popolazione, nella classe di età tra 0 e 17 anni, inferiore al 10% a
fronte del 16% nazionale sono 7. Campo di Giove 8%, Castel di Ieri 8%, Castelvecchio
9%, Cocullo 5%, Molina 9%, Rocca Pia 6% e Villalago 9%. Il comune che ha i peggiori dati
sia nella classe di età tra 0 e 17 anni (5%) che in quella da 65 anni in su (51%) è
Cocullo. Il comune di Sulmona ha 12 ultracentenari che rappresentano il 5 per 10.000
degli abitanti valore di gran lunga superiore al 3 per 10.000 abitanti del valore medio
italiano. In cinque comuni, nel 2015, non si sono verificate nascite: Bugnara, Cansano,
Cocullo, Gagliano e Villalago.
Insomma una radiografia spietata che affidata al linguaggio crudo delle cifre evidenzia che
questo territorio oltre che povero per l’assenza di politiche mirate per rilanciare lo sviluppo
socio-economico è anche un territorio sostanzialmente vecchio pieno cioè di persone
anziane. Un dato che dovrebbe far riflettere gli amministratori locali e i dirigenti politici su
quello che è accaduto in questi anni che hanno impoverito una realtà già troppo fragile e
che hanno spinto ,e spingono, tanti giovani a fuggire altrove. Ma è anche una chiara
denuncia sull’incapacità della politica locale ad aprire un confronto serio con la Regione,
troppo sorda e troppo distante da questo territorio, perché adotti politiche mirate in grado
di rimettere in moto le speranze della nostra gente. Questa fotografia di Aldo Ronci che da
anni si batte per richiamare l’attenzione delle Istituzioni ad aprire una questione ” Centro
Abruzzo” è l’ennesimo tentativo a fare meno chiacchiere e più’ fatti. Ce lo ha già
dimostrato in passato quando attraverso la battaglia sui poli di attrazione si paventava il
rischio del declassamento del nostro Ospedale e della riduzione dell’offerta dei servizi
sanitari; ce lo ha ripetuto sollevando il problema delle aree di crisi e delle grandi
infrastrutture. Eppure cosa è stato fatto per invertire questa tendenza ? I risultati sono
sotto gli occhi di tutti mentre il territorio è da tempo in ” zona retrocessione”.
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17 febbraio 2017
https://marsicanews.com/la-bellezza-della-legalita-testimonianze-forti-ragazzi-docentidello-scientifico/
“LA BELLEZZA DELLA LEGALITÀ”, TESTIMONIANZE FORTI PER I
RAGAZZI E I DOCENTI DELLO SCIENTIFICO
Avezzano– Lunedì 20 febbraio presso il Teatro dei Marsi circa 750 ragazzi e numerosi
docenti del Liceo Scientifico “Vitruvio” di Avezzano vivranno un’esperienza intensa e
coinvolgente partecipando all’incontro, loro riservato, che avrà come argomento “La
bellezza della legalità”.
Il dirigente, prof. Gizzi, ha accolto favorevolmente all’inizio dell’anno scolastico la proposta
del prof. Mariani di organizzare una giornata dedicata alla riflessione sulla legalità.
“Abbiamo voluto dare un taglio diverso a questo tema”, afferma il dirigente, “perché ai
giovani bisogna offrire esempi di vita e di impegno civile coerenti e positivi.
I relatori, a cui darà un contributo importante il nuovo Prefetto dell’Aquila, dottor Linardi, si
alterneranno nell’invitare i giovani a sentirsi corresponsabili di una vita che val bene la
pena di vivere con passione civile”.
Aggiunge il dirigente: “Sensibilizzare, informare e quindi formare le nuove generazioni
sono fondamentali per la crescita consapevole di una società; i giovani hanno bisogno di
conoscere, di riflettere, ma anche di vedere un futuro migliore”.
Offriranno il contributo alla riflessione: don Aldo Antonelli (rappresentante di Libera),
Simmaco Perillo (presidente cooperativa “Al di là dei sogni”), Guido Saraceni (docente
Università di Teramo), Anna Angeletti (dirigente Casa Circondariale di Regina Coeli), ospiti
della Casa Circondariale di Avezzano, Antonio Picascia (imprenditore), padre Maurizio
Patriciello (parroco di Parco Verde di Caivano), Sandro Ruotolo (giornalista), Arnaldo
Mariani (moderatore).
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17 febbraio 2017
http://www.ilcapoluogo.it/evento/dibattito-il-regno-di-napoli-e-laquila-conversazioni-lungoleta-moderna/
DIBATTITO ‘IL REGNO DI NAPOLI E L’AQUILA: CONVERSAZIONI
LUNGO L’ETÀ MODERNA’
Venerdì 17 febbraio, a L’Aquila, nella sala Rivera di palazzo Fibbioni (via S. Bernardino 1),
alle 16, 30 si terrà un dibattito intitolato Il Regno di Napoli e L’Aquila: conversazioni
lungo l’età moderna.
L’incontro, organizzato dalla cattedra di Storia Moderna dell’Università dell’Aquila (Prof.ssa
Silvia Mantini) e con il patrocinio del Comune dell’Aquila, della Fondazione Carispaq e
della Deputazione di Storia patria, vuole essere un momento di confronto e riflessione su
due volumi di recente pubblicazione: Appartenenze storiche. Mutamenti e transizioni al
confine del Regno di Napoli tra Seicento e Settecento di Silvia Mantini (Aracne, 2016) e Il
Regno di Napoli (Morcelliana, 2016) di Aurelio Musi.
I volumi saranno presentati da Marcello Verga, Prof. di Storia Moderna presso l’Università
degli Studi di Firenze e Direttore dell’Istituto di Storia dell’Europa mediterranea del CNR.
Presenzieranno anche l’assessore comunale alla Cultura Betty Leone, il presidente della
Fondazione Carispaq Marco Fanfani e il presidente della Deputazione di Storia Patria
Walter Capezzali.
Aurelio Musi, professore ordinario di Storia Moderna all’Università di Salerno, ha svolto
ricerche sulla storia delle istituzioni europee nell’età moderna, sul Mezzogiorno spagnolo,
su problemi di metodologia e storia della storiografia.
Silvia Mantini, professore di Storia moderna presso l’Università dell’Aquila, ha studiato e
condotto ricerche a Firenze, Milano, Pisa ed è autrice di numerose pubblicazioni sui
rapporti tra istituzioni e società in età moderna e su corti, Inquisizione, Firenze e i Medici,
Margherita d’Austria e L’Aquila spagnola.
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https://www.abruzzoweb.it/contenuti/il-teatro-per-l-inclusione-sociale-all-aquila-in-scenafavola-con-un-attrice-disabile/620725-1/
IL TEATRO PER L'INCLUSIONE SOCIALE: ALL'AQUILA IN SCENA
FAVOLA CON UN'ATTRICE DISABILE
L'AQUILA - Il Teatro Stabile d'Abruzzo, nell'ambito della rassegna "Crescere a Teatro"
presenta "Lenta non è la lumaca", liberamente tratto da una favola di Luis Sepulveda,
testo e regia Ottaviano Taddei, con Cristina Cartone e Stefania Scartozzi, domenica 19
febbraio alle ore 17,30 e lunedì 20 febbraio alle ore 10,00 presso il Ridotto del Teatro
Comunale di L’Aquila.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con Terrateatro,
prevede il coinvolgimento di Stefania Scartozzi, attrice diversamente abile che, in scena,
affiancherà Cristina Cartone.
Fin dalla sua nascita, gli operatori di Terrateatro hanno voluto occuparsi di teatro inteso
come strumento di socializzazione e di affermazione delle proprie possibilità.
Il lavoro proposto mette a frutto una lunga esperienza realizzata per oltre 15 anni
all'interno del Centro diurno della Val Vibrata, dove sono stati realizzati vari spettacoli con
l'obiettivo fondamentale di inclusione sociale e si inserisce nel filone che riconosce il
protagonismo di persone con svantaggio, le quali, proprio attraverso l’arte attoriale,
possono superare limiti, affermare il proprio Io, incontrare gli altri.
Questo può avvenire soprattutto attraverso l’atto creativo e i suoi principi fondamentali.
Il teatro, inteso come una drammaturgia che pone in atto un’azione, ha evidenziato il corpo
come strumento primario da cui far partire la ricerca sulle possibilità espressive dell’Attore.
È dal corpo che si parte per il nostro lavoro di ricerca, in ogni situazione, a maggior
ragione con attori che usano il linguaggio non verbale come linguaggio primario: il corpo
come strumento di conoscenza.
Questo è il punto di partenza di un processo di ricerca che si spinge ai confini di un nuovo
linguaggio espressivo legato ad individui solitamente esclusi dai processi artistici e
creativi.
"Pensiamo che il teatro con attori portatori di handicap sia una nuova frontiera espressiva,
che riesce a darci una precisa visione della contemporaneità - dice Ottaviano Taddei -.
Parliamo di un Teatro che faccia esprimere la soggettività, quindi non l’identità tra due
elementi, ma l’ambiguità, il dubbio, la complessità. Attraverso l’evento teatrale, questo
nuovo attore non ricerca la falsità delle cose, ma vive la vera vita, quella che si confonde
con le strutture e le sovrastrutture, ma che pure esiste e aspetta di essere presa in
considerazione".
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"Siamo di fronte ad un fenomeno teatrale, se così possiamo chiamarlo, che va ben al di là
della semplice fruizione di piazza: vale a dire che gli spettacoli con attori disabili sono di
alta qualità artistica, rigorosi, emozionanti, con tematiche contemporanee. Parlano, cioè, di
temi moderni, vicini al nostro vissuto quotidiano e al vissuto interiore. A quella parte di noi,
cioè, che elabora la quotidianità attraverso le emozioni e la propria, intima visione delle
cose".
"Gli spettatori che possono usufruire di questa esperienza, hanno una grande fortuna:
possono ancora, in quel frangente effimero che è lo spettacolo teatrale, pensare e
sognare: niente di più banale? Forse il contrario, se l’approccio è quello di un bambino, nel
momento dello 'spettacolo speciale' ci sentiamo autorizzati ad essere emotivamente felici,
anche quando prevale in noi ( e può capitare, è un pericolo incombente) un senso di pietà,
seppur cristiana, verso chi sta peggio; ebbene, è lì che sentiamo aleggiare un 'pieno' che
ci riappacifica col mondo. Dobbiamo dire che questa magia la si possa vivere soltanto
dove c’è autenticità, ed ecco ciò che accade: sul palcoscenico, tra quegli attori portatori di
handicap psichici o fisici, c’è verità".
Biglietto di ingresso domenicale 5 euro mentre lunedì mattina per le scuole 4 euro. Per
ulteriori informazioni: Tsa botteghino 0862-410956.
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http://www.avezzanoinforma.it/notizia/2017-02-17/6818/collelongo-in-scena-fuoco-diliberta-da-il-nuovo-corso-di-mario-pomilio.html
COLLELONGO: IN SCENA "FUOCO DI LIBERTÀ" DA "IL NUOVO
CORSO" DI MARIO POMILIO
COLLELONGO. Sabato 18 febbraio, alle ore 21:00, nella Sala Cianfarani del Teatro di
Palazzo Botticelli di Collelongo, il Teatro dei colori presenta "Fuoco di libertà" da "Il nuovo
corso" di Mario Pomilio. interprete Andrea Palladino, regia di Gabriele Ciaccia, consulenza
storica e letteraria Tommaso Pomilio, suono e luce Mario Serchia, Boris Granieri,
produzione Gabriella Montuori.
Dalla presentazione di Alessandro Zaccaria all’edizione dell'opera pubblicata dalla casa
editrice Hacca: I fatti d'Ungheria sono l'evento concreto, di un'attualità ancora irrisolta e
bruciante, a partire dal quale Mario Pomilio redige la "favola politica" del Nuovo corso.
L'eco della repressione sovietica, nella Budapest del 1956, non si è ancora spenta e quel
titolo, che riprende alla lettera il fallimentare esperimento libertario, non poteva essere in
alcun modo equivocato dai lettori dell'epoca, né suscita dubbi in quelli odierni. Eppure
qualcosa che non torna c'è. A non coincidere, tra modello e racconto, non è tanto la
concatenazione dei fatti, rispetto ai quali il narratore rivendica un'assoluta licenza creativa.
Il paesaggio, ecco che cosa non combacia: la geografia urbana che fa da sfondo al
racconto. Quella città in cui stiamo per addentrarci «potrebbe essere stata o diventare
domani la nostra città». Sono le parole a fare dell'edicola di Basilio il solo vero "luogo" del
romanzo. Qui, all'alba del giorno fatale che copre quasi per intero la trama, arrivano le
copie del quotidiano con l'annuncio del «nuovo corso»: la libertà smette di essere uno
slogan e diventa qualcosa di concreto, le istituzioni cedono il passo alla spontanea
aggregazione dei cittadini, perfino il Partito si scioglie, considerando ormai esaurito il
proprio compito. Non è vero, ma Basilio e i suoi concittadini non possono saperlo, perché il
piano (forse un sabotaggio, forse una provocazione decisa a freddo dalle autorità centrali)
è stato studiato con astuzia. Libertà, verità, fuoco: è la sintesi del percorso compiuto da
Basilio che, all'indomani della sua giornata di gloria, quando ogni illusione si è rivelata
vana, decide di dare alle fiamme le copie del quotidiano - autentiche, questa volta, non più
contraffatte - in cui si sancisce la permanenza dello status quo. I ritagli si accartocciano, la
colla non tiene più. Basilio entra nel sacrario profanato. «Riapparve dopo un attimo di là
dalla vetrina, e per un po' sembrò che le fiamme non osassero toccarlo. Poi ne fu avvolto
quant'era grande, e subito scomparve».
Le attività si svolgono con l’Assessorato alla cultura del Comune di Collelongo e grazie ai
rapporti Istituzionali con Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Abruzzo.
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http://www.ilcapoluogo.it/evento/concerto-coralmente-rotary/
CONCERTO ‘CORALMENTE ROTARY’
Domenica 19 febbraio a L’Aquila presso l’Auditorium Shigeru Ban del Conservatorio di
Musica A. Casella si terrà il concerto “Coralmente Rotary”.
Si tratta del consueto Concerto organizzato dai Rotary Aquilani che quest’anno prevede la
partecipazione dell’ensemble “GioCoSax” diretta dal Maestro Giovanni Ieie. Finalità della
serata rimane la beneficenza che quest’anno, oltre ai progetti umanitari dei Rotary,
prevede la consegna di un dono alla Banda di Accumoli recentemente colpita dai tragici
eventi del Terremoto.
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https://www.abruzzoweb.it/contenuti/campotosto-sabato-ciaspolata-giudata-dall-aigaeintorno-al-lago/620759-4/
CAMPOTOSTO: SABATO CIASPOLATA GIUDATA DALL'AIGAE INTORNO
AL LAGO
CAMPOTOSTO - Sulle ciaspole da Campotosto (L'Aquila) per rilanciare l'immagine
dell'Appennino e dell'Abruzzo. A un mese dalla tragedia dell'hotel Rigopiano di Farindola
(Pescara) e dalle scosse di terremoto che hanno reso inagibili molti borghi montani, con
epicentro proprio il territorio di Campotosto, sabato 18 febbraio saranno in tanti a
partecipare alla ciaspolata sulla neve del Monte Cardito.
Artigiani, commercianti, allevatori, turisti saranno guidati dai geologi dell'Associazione
Italiana Guide Ambientali Escursionistiche (Aigae).
"Vogliamo riportare la gente in questi luoghi e far capire che la montagna non uccide spiegano le guide - Saliremo dall'unica strada aperta che da Campotosto va al Cardito.
Passeremo fra le transenne che delimitano la Zona Rossa, tra macerie e case pericolanti,
tra i resti di un antico borgo a 1400 metri alle pendici dei Monti della Laga. Abbiamo il
dovere di tutelare questo patrimonio perché si conservi integro per le prossime
generazioni, il dovere di non abbandonarlo".
"Saremo sul Lago di Campotosto, vedremo la diga, ammireremo uno scenario unico". Le
Guide Ambientali Escursionistiche narreranno territorio, storia e natura, le guide
geologiche spiegheranno i fenomeni geologici e come conviverci.
"Certamente l'intero territorio collinare e montano ha subito gravi ferite. Tanti fabbricati
sono inagibili - ricordano ancora le guide - Alcuni sono crollati e altrettante strutture per il
ricovero di animali non sono più tali. Le attività scolastiche stanno riprendendo. Riaperta
anche la Ss 80 che collega Teramo a L'Aquila per il passo delle Capannelle ed è questa
una notizia molto importante ".
Questi monti, sottolineano ancora le guide dell'Aigae presentando l'appuntamento di
sabato, "sono conosciuti anche grazie allo spettacolo meraviglioso che l'acqua di fusione
regala in primavera: tra scivoli ripidissimi e cascate generate dall'incessante scorrere del
prezioso liquido sull'impermeabile arenaria, si crea un'atmosfera incantata fuori dal tempo.
In inverno si trasformano in altissime cascate di ghiaccio, paradiso di tutti gli estimatori del
genere".
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