Italia in altalena: ragazzi su, ragazze giù

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Transcript Italia in altalena: ragazzi su, ragazze giù

Anno XIII - n.6 - 15 febbraio 2017
Super settimana in tv
con 4 tornei live
Ascolti record in Fed Cup e ora Doha,
Rotterdam, Memphis e Buenos Aires
Pag.14
Italia in altalena: ragazzi su, ragazze giù
Francesca Schiavone, n.97 Wta,
azzurra in Fed Cup
Paolo Lorenzi, n.37 Atp,
finalista a Quito
Pag.5
Pag.4
L’urlo di Zverev
scuote la Race To Milan
I protagonisti della NextGen cominciano
a lasciare il segno anche nel circuito Atp
Pag.8
Tra un impatto e l’altro?
Solo un secondo e 29
Diminuisce il tempo di contatto:
così cambiano i colpi
Pag.23
Tutti i segreti della racchetta
che fece volare McEnroe
Dossier Max 200g: innovazioni tecniche
ed esame in laboratorio di un mito degli Anni ’80
Pag.25
GLI ALTRI CONTENUTI
Prima pagina: Forlì come Helsinki Pag.3
Terza Pagina: Maurice McLoughlin Pag.10 - I numeri
della settimana Pag.12 - In Italia: Volontari IBI17 Pag.16
Pre-qualificazioni: Campionati Provinciali Pag.17
Dalle Regioni: notiziario sportivo Pag.18
Circuito Fit-Tpra: i tornei week-end Pag.22
L’esperto risponde: che cos’è il bilanciamento? Pag.29
prima pagina
Forlì come Helsinki
DI ENZO ANDERLONI - FOTO A.
COSTANTINI
I
l 6 aprile del 2001 la nazionale
azzurra scese in campo a Helsinki contro la Finlandia di Ville
Liukko e Jarkko Nieminen. Era
il 1° turno della zona Euro-Africana
di Coppa Davis, meglio nota giornalisticamente come “Serie B”. L’Italia
giocava quel giorno la sua prima partita della storia in “serie B”, perché
dacché Dwight Davis aveva inventato
la sua Coppa, nel 1900, non eravamo
mai retrocessi. E già non era una bella sensazione.
In più all’esordiente capitano Corrado Barazzutti si poneva il problema di gestire un ambiente spaccato
dalle polemiche, con la generazione “anziana”, sfortunata finalista a
Milano nel 1998 contro la Svezia,
sull’Aventino. Decise di voltare pagina schierando una formazione
sulla carta improbabile, esordienti
giovani e meno giovani mescolati assieme: Mosè Navarra (27 anni)
n.217 del mondo, Vincenzo Santopadre (30) n.185, Federico Luzzi
(21) n.180, Filippo Volandri (19)
n.159. Trasmise a questo gruppo
stranamente assortito il suo spirito
di indomabile combattente azzurro. E vinse la partita.
Non altrettanto bene sarebbe andata nel settembre di quell’anno l’incontro di playoff contro la Croazia
di Ivan Ljubicic e Goran Ivanisevic,
anche se Filippo Volandri superò il
vecchio Goran. E ci sarebbero voluti
ancora parecchi anni (e tanti sorteggi proibitivi...) prima di riuscire a
tornare in Serie A battendo il Cile
nel 2011. Ma il treno che ci ha portato ad avere una squadra sempre
più solida, omogenea e unita, partì
da Helsinki. Dal coraggio di voltare
pagina lasciandosi alle spalle un’era che pure ci aveva regalato semifinali e finale, cambiando tutto, capitano compreso.
DIRETTORE
Angelo Binaghi
COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,
Massimo Verdina
DIRETTORE RESPONSABILE
Enzo Anderloni
Le vicende della nostra squadra di
Fed Cup a Forlì contro la Slovacchia
sembrano oggi un ‘deja vu’ di quei
giorni vissuti dai colleghi maschi,
allora in profonda crisi d’identità
con un solo giocatore tra i primi 100
del mondo (Gianluca Pozzi). Anche
lì si è arrivati dopo una retrocessione cui non eravamo abituati. Anche da lì si riparte. Il fatto che sia
arrivata una sconfitta, invece della
vittoria di allora, è del tutto ininfluente. Si tratta di voltare di nuovo
pagina, serenamente. Consapevoli
IBI17, Binaghi sul sorteggio:
“Il Sindaco Raggi ha chiesto il Colosseo”
Il sogno di svolgere il sorteggio dei tabelloni degli Internazionali BNL d’Italia in una cornice unica come
il Colosseo potrebbe diventare realtà, già nell’edizione 2017. Lo ha fatto capire il Presidente della Federazione italiana tennis, Angelo Binaghi, parlando a margine del Consiglio nazionale del Coni a Roma.
“Con grande soddisfazione abbiamo appreso di una lettera del sindaco Virginia Raggi in cui chiede
a ministero e soprintendenza dei Beni culturali la disponibilità del Colosseo per effettuare il sorteggio degli Internazionali. Questo è uno dei segnali per cui dico che con la sua giunta siamo partiti
col piede giusto”, ha spiegato Binaghi.
“Nadal e Serena al Colosseo, immagine farebbe il giro del mondo” - “Non smetterò di insistere
finché non mi permetteranno di utilizzarlo a tal fine” - ha aggiunto il numero uno della FIT - “e
se non si potrà fare dovranno spiegarmi perché. Il mio sogno è quello di vedere lì Nadal e Serena
Williams: un’immagine che farà il giro del mondo per promuovere Roma e tutto il Paese”.
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
Antonio Costantini (foto editor),
Amanda Lanari, Annamaria Pedani
(grafica)
FOTO
dei molti vantaggi della situazione
odierna rispetto a quella di allora.
Primo fra tutti è il clima di passione
e condivisione che è stato costruito
in questo quindicennio attorno alle
nostre nazionali.
L’arrivo di Tathiana Garbin sulla
panchina di Fed Cup è in sintonia
con il pensiero di Barazzutti, che si
concentra sul settore maschile che
sta crescendo: dietro i Lorenzi, Fognini e Seppi arrivano i Gaio, Napolitano, Giannessi, Donati, Sonego,
Quinzi, Berrettini ecc. Ma soprattutto la maglia azzurra è come non
mai l’abito che tutti vogliono vestire e onorare. A ogni costo.
Sentendosi “stretti a coorte”, come
chi ha cancellato il volo, che lo portava con comodo al suo torneo Atp,
per rimanere a Buenos Aires per tifare Fognini nel match di Davis del
lunedì. Oggi pare ovvio: non lo sarebbe stato affatto 15 anni fa.
Sentendosi attaccati a quella maglia come le lacrime di Sara Errani,
che non voleva mollare nemmeno
da ‘zoppa’. Dunque se lo score non
può piacerci, il clima ci deve confortare. L’Italia rosa c’è, tornerà in
alto e si fa amare anche quando
perde perché ci prova fino in fondo. È scritto sulla terra rossa: non
c’è sconfitta nel cuore di chi lotta.
Getty Images, Archivio FIT, Antonio
Costantini, Angelo Tonelli
HANNO COLLABORATO
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Andrea Nizzero, Gabriele Riva,
Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,
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dell’ 8 gennaio 2004
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tennis internazionale
Guardiamo avanti
La Slovacchia ha battuto l’Italia sfruttando anche il week-end difficile di Sara
Errani (infortunio e febbre). A Forlì c’era una Nazionale rinnovata e la neo
capitana Garbin la sostiene: “Credo in loro”. Ripartiremo da Taiwan
DA
FORLÌ, ANGELO MANCUSO
A. COSTANTINI
FOTO
A
nche nella sconfitta bisogna
saper cogliere gli aspetti positivi. E non è la solita banalità sul bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Si tratta semplicemente di essere realisti: l’età dell’oro
è alle spalle (il tempo è un giudice
inflessibile) e quattro titoli di Fed
Cup oltre una finale in undici anni
sono un exploit che nel nostro Paese
pochissime altre discipline possono
vantare e che pone il tennis azzurro
all’avanguardia nell’intero panorama
sportivo italiano. Quindi la sconfitta
di Forlì contro la Slovacchia va analizzata senza drammi o inutili isterismi. Tathiana Garbin, che ha preso
il posto di Barazzutti dopo 15 anni
(Corrado è rimasto alla guida della
squadra maschile di Coppa Davis), si
è assunto un impegno difficile: salvaguardare un patrimonio unico nel segno del rinnovamento. Tocca a lei, ex
numero 22 del mondo, oggi 39enne,
gettare le basi per il futuro.
Sara e la maglia azzurra
Da cosa ripartire? Innanzitutto dalle
lacrime di Sara Errani, da quella sua
frase dopo l’ennesimo infortunio di
una stagione sin qui balorda e sfortunata: “Sono un’idiota, una grandis-
Prossima sfida, all’Italia tocca Taiwan
Nel World Group la Repubblica Ceca
difende il titolo: semifinale in USA
Sarà Taiwan l’avversaria dell’Italia nei play-off per il World Group II in programma il week-end
del 22-23 aprile. Le azzurre giocheranno in trasferta. Nell’ultimo decennio l’Italia ha conquistato
quattro Fed Cup (2006, 2009, 2010 e 2013) e giocato un’altra finale (2007) oltre a tre semifinali (2011, 2012 e 2014). Retrocessa dal Gruppo Mondiale nel 2016 per la prima volta dopo 18
anni, la squadra azzurra, dopo la sconfitta con la Slovacchia, è chiamata a vincere per conservare
un posto nel World Group II per il 2018. Oltre a Italia-Taiwan, le altre sfide di playoff prevedono
Romania-Gran Bretagna, Serbia-Australia e Canada-Kazakhstan.
Taiwan arriva a questa sfida con le azzurre dopo la sconiftta per 4-1 subita dalla Russia di Ekaterina Makarova, Anna Blinkova e Natalia Vikhlyantseva. Queste le portacolori di Taiwan schierate a
Mosca: Kai-Chen Chang (classe 1991, n. 120 Wta), Ya-Hsuan Lee (1995, n.254), Ching-Wen Hsu
(1996, n.388) e Chin-Wei Chan (1985, n.145 in doppio).
Le semifinali del World Group - Lo scorso week-end si sono concluse anche tutte le sfide del 1°
turno del World Group 2017 di Fed Cup: promosse in semifinale Bielorussia, Repubblica Ceca,
Svizzera e Stati Uniti. Il primo verdetto è arrivato da Minsk dove l’Olanda, semifinalista nella
passata edizione, è stata battuta per 3-1 dalla “matricola” Bielorussia, che ha dovuto fare a meno
della sua star Vika Azarenka, ferma per maternità: Aliaksandra Sasnovich ha sconfitto in due set
Kiki Bertens mentre Aryna Sabalenka ha completato l’opera superando Michaella Krajicek. Ad
aprile la Bielorussia si giocherà - in casa - un posto in finale con la Svizzera. Che a Ginevra ha
archiviato sempre per 3-1 la pratica Francia: per le padrone di casa a segno Timea Bacsinsky, che
ha battuto “Kiki” Mladenovic dopo oltre tre ore e un quarto di gioco, e Belinda Bencic, che si è
sbarazzata di Pauline Parmentier, chiamata a sostituire Alize Cornet.
In semifinale anche le campionesse in carica della Repubblica Ceca che ad Ostrava si sono imposte
per 3-1 sulla Spagna grazie a Karolina Pliskova e a Barbora Strycova. Prossimi avversari (in trasferta) gli Stati Uniti. Alle Hawaii il team a stelle e strisce ha sconfitto nei quarti di finale per 3-0
la Germania grazie al doppio successo di Coco Vandeweghe, soprattutto quello su Andrea Petkovic.
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tennis internazionale
Lorenzi finale con match point,
ma Estrella Burgos fa tris a Quito
Finale amara per Paolo Lorenzi quella dell’Ecuador Open, torneo ATP 250 dotato di un montepremi di
482.060 dollari che si è concluso sui campi in terra rossa di Quito. Il 35enne senese, numero 37 Atp, accreditato della terza testa di serie, ha ceduto per 6-7(2) 7-5 7-6(6) in due ore e 33 minuti al dominicano
Victor Estrella Burgos, numero 156 del ranking mondiale, a segno per il terzo anno di fila in Ecuador.
L’azzurro ha anche fallito un match point.
sima idiota. Ma la maglia azzurra è
troppo importante e io sono testarda, ci provo anche se solo riesco a
camminare...”. No, cara Sara, non
sei un’idiota. Nell’amara sconfitta di
Forlì (chiamarla disfatta sarebbe populista e ingeneroso), lo sfogo della
romagnola è l’immagine più forte.
Ancor più del probabile addio di
Francesca Schiavone (“Sono stati 15
anni bellissimi nelle vittorie e nelle
sconfitte”, ha detto la 36enne milanese) o del vortice di emozioni provato dalla Garbin. Il rispetto per la
maglia azzurra lo devi sentire dentro, nella pelle, nelle ossa. Per Sara è
appunto così: sente per davvero l’onore di vestire la maglia della Nazionale, è pronta a lottare fino all’ultimo punto e lo ha dimostrato restando in campo nel secondo set contro
Daniela Hantuchova, nonostante
avesse zero chance di riagguantare
un match segnato. Rischiando oltretutto di aggravare l’infortunio. Poteva restare a casa e recuperare senza
fretta dopo il problema al polpaccio
della gamba destra accusato agli Australian Open e magari volare a Doha
Talismano Estrella - Paolo, reduce dal durissimo impegno in Coppa Davis a Buenos Aires, ha giocato un ottimo torneo esprimendosi
ad altissimi livelli. Come nel tie-break del primo set della finalissima, chiuso per 7 punti a 2. In avvio di secondo parziale poi la
prima, vera grande occasione (e non sarà l’unica né la più grande),
Paolino è riuscito a strappare subito il servizio al dominicano salendo fino al 2-0. Un break di vantaggio perso insieme alla continuità con la prima palla di servizio, sparita proprio quando c’erano
da mandare i titoli di coda. E così tutto è stato rimandato al terzo
set, dove Paolo ha ritrovato la “prima”, tanto da mantenere una
percentuale di punti ottenuti che a tratti supera addirittura il 90%.
Serve un altro tie-break, e un match point non sfruttato sul 6-5 del
‘gioco decisivo’ per sancire una verità che a Quito ormai è quasi
legge: sulla terra rossa ecuadoriana il dominicano Estrella Burgos
non si batte. Nemmeno al terzo anno di fila, nemmeno al 36° anno
sulla carta d’identità. E pensare che il vincitore non aveva mai superato l’azzurro nelle tre sfide precedenti, uscendo sconfitto nella
finale del challenger di Calì (2014), nella semifinale del challenger
di San Luis Potosi (2014) e nel primo turno delle qualificazioni
degli Us Open (2011).
Numero 1 d’Italia - “Complimenti a Victor che ha giocato una grandissima partita - ha detto Lorenzi
ringraziando il pubblico a fine match -, dopo i quarti di finale nel 2015, la semifinale nel 2016 e la finale
quest’anno non mi resta che tornare l’anno prossimo. Per vincere”. Grazie ai punti della finale - la terza
in carriera (ha vinto quella di Kitzbuehel dello scorso anno e ha perso quella di San Paolo nel 2014, oltre
a questa di Quito), Paolo è tornato nei primi 40 del ranking, in 37a posizione (a due passi dal suo best
ranking), ma anche al numero 1 d’Italia.
a guadagnare un bel pacco di dollari
giocando il ricco torneo del circus
Wta. Poi nella settimana forlivese ci
si è messa pure la febbre, quindi il
problema all’adduttore. Ma lei non
si è arresa: si è caricata sulle spalle
la responsabilità di una Nazionale
che guarda al futuro.
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Dal gruppo storico
alla squadra di domani
A Forlì in campo c’era una Nazionale
rinnovata: accanto alle due esponenti
del gruppo storico c’erano Jasmine Paolini e Martina Trevisan, rispettivamente 21 e 23 anni, entrambe alla prima
convocazione in Fed Cup, che hanno
tennis internazionale
anche esordito giocando il doppio seppure a punteggio già acquisito. Oltre a
Camilla Rosatello, anche lei 21 anni, aggregata come quinta giocatrice. E se la
Schiavone avesse battuto la scatenata
Rebecca Sramkova portando l’Italia sul
2-2, il doppio decisivo lo avrebbe giocato la Trevisan al fianco della veterana
milanese. In rampa di lancio, inoltre,
ci sono altre giovani come Jessica Pieri, Cristiana Ferrando, Alice Matteucci,
Georgia Brescia, Deborah Chiesa, Ludmilla Samsonova, tutte pronte a dare il
loro contributo.
E ora Federico Gaio vola alto
Capitan Garbin:
“Con le nostre giovani”
“Credo nelle nostre giovani, hanno le
qualità per emergere e le sosterrò fino
in fondo - ha sottolineato la Garbin - l’obiettivo è trasferire loro l’esperienza e
il know how del gruppo storico. In Fed
Cup il ranking conta relativamente,
contano la determinazione, la voglia
di soffrire. Fondamentale in tal senso è
sapere da dove siamo partite, creando
una squadra nel segno dell’affiatamento e dell’amore per la maglia azzurra,
una passione che è importante venga
trasmessa alle altre ragazze nuove,
dalla più grande alla più piccola. Sono
pronta a sacrificare i risultati nell’immediato per dare a queste ragazze la
possibilità di giocare e trovare un livello il più alto possibile”.
di Alessandro Nizegorodcew - foto Ecuador Open
Andrea Gaudenzi, Raffaella Reggi e Flora Perfetti. Faenza, fucina di talenti, ha dato i natali a grandi campioni italiani del passato e, forse, anche del presente. Da sempre considerato una promessa azzurra, classe
1992, Federico Gaio sembra aver intrapreso la strada giusta. Nel torneo Atp 250 di Quito, 2.500 metri
sopra il livello del mare, il faentino ha superato le qualificazioni per poi raggiungere il primo quarto di finale
in carriera nel circuito maggiore.
Altura, mon amour - La palla che “vola via”, le difficoltà a respirare, poco attrito nell’aria. La ricetta del
tennis in altura è molto precisa e solamente alcuni tennisti, con caratteristiche ben precise, sanno adattarsi.
Federico Gaio aveva già dimostrato di sentirsi a proprio agio a Cortina (circa 1.250 metri), dove raggiunse
la sua prima finale challenger nel 2014, ma è a Quito che il romagnolo ha portato in scena il suo piccolo
capolavoro. Nelle qualificazioni l’azzurro ha superato il colombiano Galan 7-6 al terzo e il connazionale
Cecchinato dopo una lunga battaglia terminata 6-7 7-6 6-4. Nel main draw è giunto il primo successo in
un tabellone principale Atp, sempre in rimonta, contro il brasiliano Joao Souza, battuto per 5-7 7-5 6-4,
prima del ‘miracolo’ contro Gerald Melzer: sotto 7-6 4-6 5-4 40-0 con l’austriaco al servizio, Federico ha
annullato 4 match point per poi chiudere dominando il tie-break decisivo. Nei quarti è giunta la sconfitta
contro il tre volte vincitore del torneo Victor Estrella Burgos, che si è imposto per 6-4 6-4. Il torneo di
Quito dovrà rappresentare il punto di partenza per Gaio, finalmente pronto all’ingresso nei Top 100. E pensare che Federico si è presentato in Ecuador senza allenatore. “Il rapporto con Daniele Silvestre, con cui
ho lavorato molto bene, è terminato alla fine dello scorso anno - spiega l’azzurro - e ora mi sto guardando
intorno per trovare un nuovo coach. Al momento viaggio solo soletto”.
L’enfant prodige finalmente esploso - Finalista al Trofeo Bonfiglio nel 2009, Federico ha raggiunto la
Top 20 della classifica Itf under 18, ma già da anni si parlava del giovane faentino come di un predestinato.
“A 9 anni aveva un tocco e una manualità incredibili - racconta il suo primo maestro Enrico Casadei al
Tc Faenza -. È sempre stato un bambino dalla capacità tennistiche non comuni. A 10 anni faceva palle
corte incredibili e si dilettava nel serve & volley. Ho sempre creduto che, prima o poi, sarebbe arrivato come
minimo tra i Top 100”. Intanto, dopo Quito, Federico festeggia il best ranking al numero 157 Atp.
6
focus next gen
L’urlo di Zverev
scuote la Race to Milan
L’exploit di Sascha (che va in vetta al ranking) a Montpellier, la continuità
di Medvedev, la solidità di Rubin, la crescita degli yankee e il titolo Itf
di Matteo Berrettini. Il 2017 inizia a dare responsi, a suon di best ranking
DI
ALESSANDRO NIZEGORODCEW
GETTY IMAGES
FOTO
V
ittoria in singolare e doppio (con il fratello Mischa) a
Montpellier, best ranking al
numero 18 del mondo e vetta della classifica under 21
in vista delle Atp Next Gen Finals. Un
successo, il secondo a livello Atp dopo
San Pietroburgo 2016 per Alexander
Zverev, arrivato un po’ a sorpresa dopo la cocente delusione in Coppa Davis
contro il belga Steve Darcis. Il tedesco
ha messo in fila, dopo la sofferta vittoria all’esordio contro Aljaz Bedene
(7-5 3-6 6-4), un francese dopo l’altro:
nei quarti Jeremy Chardy, in semifinale
Jo-Wilfried Tsonga e, nell’ultimo atto,
Richard Gasquet (qui a destra con
Zverev alla premiazione). Un torneo
giocato bene ma non benissimo, che
però certifica la crescita del talento
classe 1997 di Amburgo.
mero 60 del mondo. Il ventunenne di
Mosca (anni compiuti l’11 di febbraio),
che nel 2016 si era barcamenato quasi
esclusivamente lungo il circuito Challenger, non sembra aver sofferto affatto l’impatto con il piano superiore,
come dimostrano le comode vittorie
di questa settimana sul tedesco Tobias
Kamke e su Fernando Verdasco. L’impressione è che Daniil Medvedev sia
in grado di disputare una stagione di
alti e... altissimi, e sarebbe davvero una
grandissima sorpresa non vederlo a Milano nel mese di novembre.
Daniil Medvedev
che continuità
Best ranking anche per Daniil Medvedev (qui sopra), che grazie alla finale
a Chennai di inizio anno e ai quarti di
finale a Montpellier si è portato al nu-
Rubin si conferma,
trionfo a Launceston
La vittoria nel Challenger di Launceston (Australia) riporta alla ribalta lo
statunitense Noah Rubin, che già si
era fatto notare agli Australian Open.
Il ragazzo di New York, finito sotto
la luce dei riflettori dopo la sconfitta
con Roger Federer al secondo turno di
Melbourne, si è rimboccato le maniche
ripartendo dai challenger. A Maui e a
Burnie i risultati non sono stati quelli sperati, ma a Launceston Rubin ha
approfittato di un main draw non ir-
Giovani Yankee sempre meglio
Tanti giovani statunitensi stanno affrontando al meglio il circuito Challenger. Quasi ogni settimana giunge
un exploit a stelle a strisce, ma è la continuità a impressionare. A San Francisco è arrivata la semifinale
di Michael Mmoh, che si è preso il lusso di superare nel corso del torneo il Top 100 Mikhail Kukushkin. Il
talento di origine nigeriana approda così al best ranking di n.184 Atp. Discreto torneo anche per Frances
Tiafoe e Reilly Opelka, fermati rispettivamente nei quarti e negli ottavi dal canadese Vasek Pospisil.
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focus next gen
resistibile per aggiudicarsi il secondo
challenger, dopo Charlottesville 2015,
della sua giovanissima carriera. “Rubin ha le carte in regola per raggiungere ottimi risultati nel circuito Atp”,
aveva dichiarato Federer dopo la sfida
di Melbourne. Che il Re abbia ragione?
Noah Rubin intanto non ruba gli occhi, ma porta a casa punti su punti.
HASHTAG #NEXTGEN
100kg da saziare: la colazione
del campione secondo Reilly Opelka
Berrettini, partenza sprint
Il romano Matteo Berrettini (qui
sotto), classe 1996, è ripartito con la
marcia giusta nel 2017. Al primo torneo dell’anno, sul ‘carpet’ svizzero del
$25.000 di Oberentfelden, l’allievo
di Vincenzo Santopadre ha trionfato
superando in finale il bravo francese
Laurent Lokoli 6-2 6-4. “La mia lunga e
intensa preparazione - spiega Berrettini - si è svolta per la maggior parte
sulla terra della Canottieri Aniene, a
Roma, così da preservare il mio ginocchio, e per due settimane sui campi in
veloce di Tirrenia. Non mi trovo particolarmente bene sul ‘carpet’, ma giorno dopo giorno mi sono abituato alle
condizioni di gioco facendo valere il
mio servizio, che su questi campi diventa un’arma importantissima. Sono
molto contento per questo primo titolo dell’anno, sperando sia solamente
l’inizio di una grande stagione”. Primo torneo dell’anno e risultato positivo anche per Gianluigi Quinzi. Il
marchigiano, ripescato nel main draw
del challenger di Bupadest come lucky loser, si è spinto sino agli ottavi
di finale conquistando i primi 7 punti
della stagione.
Il gigante Reilly Opelka sempre più scatenato su Twitter. Lo statunitense, 211 centimetri di altezza
e numero 180 Atp, ha condiviso la sua “sobria” colazione in quel di San Francisco. D’altronde ci
sono 100 kg da riempire...
Casper Ruud vola a Budapest
Budapest ha lanciato il norvegese Casper Ruud. Figlio d’arte (il padre Christian è stato Top 40 Atp nel 1995), talento cristallino, il 18enne scandinavo
si è spinto sino alle semifinali del challenger magiaro, disputatosi su cemento
indoor. Ruud ha palesato il suo tennis brillante arrendendosi solo al padrone
di casa Marton Fucsovics. Seguito come un’ombra da coach Pedro Rico, il
norvegese è salito sino al best ranking di n.201. Ex n.1 al mondo under 18, il
nativo di Oslo sembra avere tutte le carte in regola per interpretare un ruolo
da protagonista nel futuro circuito Atp.
Jaume Munar, il protetto di Rafa
Finalista al Roland Garros junior 2015, sconfitto solo da Andrey Rublev, Jaume
Munar è il nome nuovo del tennis iberico. Nato a Santanyi (Maiorca) nel 1997,
lo spagnolo ha conquistato a Manacor il primo titolo Futures dell’anno, bissato la
settimana scorsa sempre nell’isola di Rafael Nadal. Proprio l’ex n.1 del mondo è
il grande sponsor di Munar: consigli, supporto, ispirazione. Tutto ciò che serve per
arrivare in alto. Ma Munar e Berrettini non sono gli unici Next Gen ad aver conquistato un titolo Itf la scorsa settimana. La piccola impresa è riuscita anche all’austriaco classe 1996 Sebastian Ofner, trionfatore nel $15.000 turco di Antalya.
Stefanos Tsitsipas,
il NextGen più saggio
“Lo sport non costruisce il carattere, lo rivela”. Questo è solamente l’ultimo
tweet, in ordine di tempo, postato dall’enfant prodige Stefanos Tsitsipas, attuale
numero 205 Atp. I profili social del greco sono intrisi, giorno dopo giorno, di
saggezza e filosofia. Si legge ancora:“Non saprai quanto sei forte finché l’essere
forte non sarà l’unica scelta che avrai” o “Domando? Sempre. Imparo? A volte.
Rispondo? Mai”. Platone e Aristotele sarebbero fieri del Next Gen ellenico...
9
terza pagina
Maurice McLoughlin,
il primo da manuale
Vinse la Davis, due Us Championships e fu finalista a Wimbledon. Fu anche
il primo statunitense a scrivere un manuale tecnico. Fece capire agli americani
che il tennis era uno sport serio. E aprì la strada a campioni come Tilden
DI ALESSANDRO MASTROLUCA
La sua vittoria culturale, comunque, è
più duratura, decisiva. Il suo stile dimostra che il tennis è una prova fisica
fra le più severe e uno spettacolo appassionante. Apre la strada alla democratizzazione del gioco. Crea l’atmosfera che nutrirà Bill Tilden, la prima
icona del tennis mondiale, leggenda
popolare e controversa.
FOTO GETTY IMAGES
“C
ome in tutte le cose della
vita, essere sempre insoddisfatti del proprio livello, se si vuole diventare
migliori. Questo non dovrebbe causare disperazione, ma essere un costante stimolo all’intelligenza”. È il primo
consiglio, quello che apre “Tennis as I
play it”, il manuale firmato Maurice E.
McLoughlin nel 1915. La “Cometa della
California”, però, se l’era fatto in realtà
scrivere da un ghost writer, e non uno
qualunque: il giovane Sinclair Lewis,
che poi avrebbe vinto il premio Pulitzer
e il Nobel per la letteratura.
La Cometa svanì in fretta
Vinse due volte in America
“Non vorrei pormi come un’autorità”,
scrive, ma ne avrebbe i caratteri, il peso,
la rilevanza. Entrato nella Hall of Fame
nel 1957 (anno della sua scomparsa),
McLoughling è stato l’asse portante di
un cambio di paradigma: con lui ai primi del Novecento il tennis è diventato
uno sport nazionale negli Stati Uniti. In
quegli anni, con gli Us Championships
organizzati a Newport, il gioco veniva
ancora percepito come un divertissement per aristocratici. McLoughlin
porta invece un tennis potente, fatto di
servizi poderosi e di continui attacchi
a rete che gli valgono due titoli agli Us
Championships, nel ‘12 e nel ‘13, l’anno
dell’unico trionfo in Davis e della finale
a Wimbledon (battuto da Wilding).
Cresciuto a Philadelphia, dove la famiglia si era spostata quando aveva
otto anni, e poi sui campi veloci di
San Francisco, RedMac inizia proprio
in Davis a cambiare la percezione
pubblica del tennis. A Forest Hills
per il Challenge Round del 1914 la
sfida è ai rivali di sempre, l’Australasia (fusione di Australia e Nuova
WikiMcLoughlin,
la scheda
Nato a Carson City, in Nevada, il 7 gennaio
1890, Maurice McLoughlin è il primo giocatore di uno Stato della costa ovest a vincere
gli US Championships. Ha contribuito alla
conquista della Coppa Davis nel 1913. È stato
considerato il numero 1 del mondo nel 1914.
Zelanda). McLoughlin battè lo “stregone” australiano Norman Brookes, e
il loro primo set finito 17-15 fu fra i
più spettacolari dall’invenzione della
manifestazione. Si ripetè anche contro il mitico sportsman neozelandese
Anthony Wilding, vincitore delle ultime 4 edizioni di Wimbledon, ma non
bastò a tenere l’Insalatiera negli USA.
10
Considerato il numero 1 del mondo
nel 1914, dopo aver perso due finali
ai Championships e servito in Marina
durante la Grande Guerra, nel 1916
decide di aprire un negozio di articoli sportivi a Los Angeles con l’amico
Tom Bundy (insieme hanno vinto tre
edizioni di fila dei campionati nazionali a Newport). La Federazione statunitense vorrebbe inizialmente sospenderlo perché professionista ma,
con una nuova presidenza, nel 1918,
si arriva a una decisione di compromesso: considerato che la vendita riguarda non solo capi d’abbigliamento
e attrezzature per il tennis e che i due
non hanno nessuna forma di coinvolgimento prevalente nella vendita
di articoli tennistici, possono anche
mantenere l’attività.
La “Cometa della California”, così era
stato soprannominato, però, tende a
scomparire con la velocità con cui è
apparsa. Dieci anni dopo la prima finale All-Comers (il duello per decidere lo sfidante del campione in carica
nel Challenge Round), provato ancora
dalle fatiche del conflitto e dall’eredità della vittoria di Pirro su Brookes,
perde nei quarti a Forest Hills e si dà
al golf. Ma il tennis, così si conclude
Tennis as I play It, “conquista un numero sempre crescente di praticanti
e unisce gli appassionati dalla costa
ovest alla costa est. Lo scenario non
potrebbe essere più incoraggiante”.
i numeri della settimana
Dimitrov a forza 1.220
I primi 20 del ranking Atp
DI GIORGIO SPALLUTO - FOTO GETTY IMAGES
1.220 i punti conquistati nei primi
3 tornei disputati in questa stagione
da Grigor Dimitrov (nella foto), saldamente
al 3° posto della Race, ad appena 25 punti
dalla seconda posizione occupata da Rafael
Nadal. Un inizio di 2017 col botto, per
un tennista che lo scorso anno ebbe bisogno
di 8 mesi e ben 19 tornei, per superare
i 1.200 punti nella classifica stagionale.
3
i tennisti nell’Era Open a essersi aggiudicati
le prime 3 edizioni di un torneo Atp. Estrella
Burgos, 3 volte vincitore a Quito, eguaglia
Michael Chang, campione nelle prime 3
edizioni del torneo di Pechino e Thomas
Muster, autore della stessa impresa
a Città del Messico.
100% la percentuale di vittorie a Quito
di Estrella Burgos, il cui bilancio in Ecuador
è di 15-0. Decisamente inferiore il ruolino
di marcia del domenicano negli altri tornei
del circuito maggiore, pari a 27 vittorie
e 48 sconfitte, per una percentuale
di successi del 36%.
7
i tennisti a essersi aggiudicati almeno 2
titoli Atp prima del compimento del 20° anno
di età, dal 2000 in poi. Alexander Zverev
affianca campioni del calibro di Lleyton Hewitt
(7 titoli da teenager), Andy Roddick (5), Rafael
Nadal (16), Novak Djokovic (5), Andy Murray
(2) e Juan Martin Del Potro (4).
134
i giorni trascorsi dall’ultima vittoria
di Belinda Bencic prima del successo in Fed
Cup contro Pauline Parmentier. L’elvetica, n.7
al mondo nel febbraio 2016, è precipitata al
n.129 a causa dei tanti infortuni patiti nel corso
della scorsa stagione. L’ultima vittoria della
svizzera risaliva al Wta di Pechino dello scorso
anno, quando al 1° turno sconfisse Annika Beck.
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Andy Murray (GBR)
2
Novak Djokovic (SRB)
3
Stan Wawrinka (SUI)
4
Milos Raonic (CAN)
5
Kei Nishikori (JPN)
6
Rafael Nadal (ESP)
7
Marin Cilic (CRO)
8
Dominic Thiem (AUT)
9
Roger Federer (SUI)
10
Gael Monfils (FRA)
11
David Goffin (BEL)
12
Grigor Dimitrov (BUL)
13
Tomas Berdych (CZE)
14
Jo-Wilfried Tsonga (FRA)
15
Nick Kyrgios (AUS)
16 Roberto Bautista Agut (ESP)
17
Lucas Pouille (FRA)
18
Alexander Zverev (GER)
19
Richard Gasquet (FRA)
20
Ivo Karlovic (CRO)
I primi 20 italiani del ranking Atp
Punti
11540
9825
5695
4930
4625
4295
3470
3405
3260
3145
3035
2925
2790
2730
2415
2190
2131
1895
1875
1875
Le prime 20 del ranking Wta
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Serena Williams (USA)
2
Angelique Kerber (GER)
3
Karolina Pliskova (CZE)
4
Simona Halep (ROU)
5
Dominika Cibulkova (SVK)
6
Agnieszka Radwanska (POL)
7
Garbine Muguruza (ESP)
8
Svetlana Kuznetsova (RUS)
9
Madison Keys (USA)
10
Johanna Konta (GBR)
11
Petra Kvitova (CZE)
12
Venus Williams (USA)
13
Elina Svitolina (UKR)
14 Carla Suarez Navarro (ESP)
15
Timea Bacsinszky (SUI)
16
Elena Vesnina (RUS)
17
Barbora Strycova (CZE)
18
Caroline Wozniacki (DEN)
19
Victoria Azarenka (BLR)
20
Coco Vandeweghe (USA)
Punti
7780
7115
5270
5172
5070
4915
4720
3915
3897
3705
3415
3280
3050
2625
2407
2402
2295
2295
2161
2136
Pos. Rank.
1
37
2
43
3
70
4
127
5
135
6
143
7
157
8
172
9
193
10 216
11 217
12 218
13 249
14 267
15 280
16
17
18
19
20
292
301
310
313
337
Nome
Paolo Lorenzi
Fabio Fognini
Andreas Seppi
Alessandro Giannessi
Thomas Fabbiano
Luca Vanni
Federico Gaio
Stefano Napolitano
Marco Cecchinato
Riccardo Bellotti
Lorenzo Giustino
Matteo Donati
Salvatore Caruso
Andrea Arnaboldi
Filippo Volandri
Punti
1077
980
700
466
434
415
377
338
288
249
249
248
211
194
184
Gianluigi Quinzi
Stefano Travaglia
Lorenzo Sonego
Alessandro Bega
Gianluca Mager
172
166
162
160
141
Le prime 20 italiane del ranking Wta
Pos. Rank.
Nome
Punti
1
25
Roberta Vinci
1720
2
49
Sara Errani
1145
3
75
Camila Giorgi
819
4
97
Francesca Schiavone
649
5
144
Karin Knapp
408
6
213
Jasmine Paolini
250
7
230
Martina Trevisan
220
8
280
Jessica Pieri
165
9
317
Anastasia Grymalska 135
10 327
Georgia Brescia
130
11 330
Camilla Rosatello
126
Martina Di Giuseppe
108
12 348
352
Cristiana
Ferrando
105
13
14 354 Giulia Gatto-Monticone 105
Claudia Giovine
100
15 368
16
17
18
19
20
417
422
461
485
489
Nastassja Burnett
Martina Caregaro
Deborah Chiesa
Alberta Brianti
Corinna Dentoni
81
79
69
62
62
I PRIMI 16 DELLA ATP RACE TO MILAN
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
Nome (nazionalità)
Alexander Zverev (GER)
Daniil Medvedev (RUS)
Noah Rubin (USA)
Andrey Rublev (RUS)
Hyeon Chung (KOR)
Omar Jasika (AUS)
Frances Tiafoe (USA)
Alex De Minaur (AUS)
12
Punti
340
205
165
159
157
135
111
84
Pos.
Nome (nazionalità)
9
Blake Mott (AUS)
10 Ernesto Escobedo (USA)
11 Alexander Bublik (KAZ)
12
Taylor Fritz (USA)
13
Michael Mmoh (USA)
14 Karen Khachanov (RUS)
15
Reilly Opelka (USA)
16
Casper Ruud (NOR)
Punti
83
82
80
70
67
65
51
45
Il tennis in tv
Live da Rotterdam a Rio
E
uropa e Sudamerica, lontane
sul mappamondo, vicinissime
nel palinsesto di SuperTennis.
Sì, perché a cavallo di queste
due settimane il canale Fit, visibile sul
canale 64 del digitale terrestre e sul
224 della piattaforma Sky, vi porta a
fare un vero e proprio giro del mondo degli Atp 500. Si passa da quello di
Rotterdam, in Olanda, in corso in questi giorni, a quello di Rio De Janeiro,
in Brasile, che scatta invece a partire
da lunedì 20. In mezzo, un bel pizzico
di Stati Uniti, inizialmente con le fasi
conclusive del “250” di Memphis e poi
con Delray Beach, dove va in scena un
altro evento 250.
Wta in Medio Oriente
Con le stelle dell’Atp sparse tra due
continenti, il clou del circuito femmi-
L’arena di Rotterdam dove si svolge
il torneo Atp 500 (Getty Images)
nile si concentra nel Medio Oriente. Le
ragazze infatti, reduci dalla settimana
dedicata alle sfide di Fed Cup, tolgono
i completini delle rispettive Nazionali e si danno battaglia prima a Doha
e poi a Dubai. Per quanto riguarda il
primo appuntamento, la finale si disputa sabato 18 alle 16.00 (ovviamente in diretta tra i match Atp di Buenos
Aires e Rotterdam). Poi, con la nuova
settimana, sempre dalle 8.00 del mattino, il palcoscenico si sposta dal Qatar agli Emirati Arabi.
La Voce delle Regioni alle 17.45
Tra i molti appuntamenti con il tennis internazionale, con dirette e differite da tutto il mondo, il palinsesto
di SuperTennis lascia spazio anche al tennis italiano, quello che si gioca nei circoli Fit. Il format dedicato
è sempre La Voce delle Regioni e, la prossima settimana, andrà in onda con le sue prime emissioni tutti i
giorni indicativamente alle 17.45: indicativamente perché molto dipende dall’andamento dei match trasmessi in diretta. Ma l’appuntamento c’è ed è da non perdere.
Domenica alle 18.00 la finale Atp di Buenos Aires
Giovedì 16
Venerdì 17
00:30 - ATP 500
Rotterdam (differita)
02:30 - ATP 500
Rotterdam (differita)
04:15 - ATP 500
Rotterdam (replica)
06:15 - WTA Doha
(replica)
08:15 - La Voce delle
Regioni
08:30 - WTA Doha
(replica)
10:30 - Magazine
ATP
11:00 - LIVE ATP
500 Rotterdam
13:30 - LIVE WTA
Doha
15:00 - Supertennis
Today
15:15 - LIVE WTA
Doha
16:45 - La Voce delle
Regioni
17:00 - LIVE WTA
Doha
18:00 - Supertennis
Today
18:15 - LIVE WTA
Doha
19:30 - LIVE ATP
500 Rotterdam
21:15 - Supertennis
Today
21:30 - LIVE ATP
500 Rotterdam
22:45 - LIVE ATP
250 Buenos Aires
00:30 - ATP 500
Rotterdam (differita)
02:30 - ATP 500
Rotterdam (differita)
04:15 - ATP 500
Rotterdam (replica)
06:15 - WTA Doha
(replica)
08:15 - La Voce delle
Regioni
08:30 - WTA Doha
(replica)
10:30 - ATP 500
Rotterdam (replica)
12:30 - LIVE ATP 500
Rotterdam
14:30 - LIVE WTA
Doha
18:15 - Supertennis
Today
18:30 - La Voce delle
Regioni
18:45 - Magazine ATP
19:15 - Supertennis
Today
19:30 - LIVE ATP 500
Rotterdam
21:15 - Supertennis
Today
21:30 - LIVE ATP 500
Rotterdam
22:45 - LIVE ATP 250
Buenos Aires
Sabato 18
00:30 - LIVE ATP
250 Memphis
02:30 - LIVE ATP
250 Memphis
04:30 - LIVE ATP
250 Memphis
06:30 - ATP 250
Memphis (differita)
08:15 - La Voce delle
Regioni
08:30 - ATP 500
Rotterdam (differita)
10:30 - Magazine ATP
11:00 - WTA Doha
(replica)
13:00 - WTA Doha
(replica)
14:45 - Supertennis
Today
15:00 - LIVE ATP
500 Rotterdam
16:00 - LIVE WTA
Doha Finale
17:45 - Supertennis
Today
18:00 - LIVE ATP
250 Buenos Aires
SF1
19:30 - LIVE ATP
500 Rotterdam
21:30 - ATP 250
Buenos Aries SF2
(differita)
23:00 - LIVE ATP
250 Memphis SF1
Domenica 19
00:00 - ATP 500
Rotterdam (replica)
02:30 - LIVE ATP
250 Memphis
04:15 - ATP 250
Buenos Aires (replica)
06:00 - ATP 250
Buenos Aires (replica)
07:45 - WTA Doha
Finale (replica)
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - LIVE WTA
Dubai
11:00 - LIVE WTA
Dubai
12:45 - Supertennis
Today
13:00 - LIVE WTA
Dubai
15:00 - Supertennis
Today
15:30 - LIVE ATP
500 Rotterdam
17:30 - Supertennis
Today
18:00 - LIVE ATP
250 Buenos Aires
Finale
20:00 - Supertennis
Today
20:15 - WTA Dubai
(differita)
22:00 - LIVE ATP
250 Memphis
Lunedì 20
01:00 - ATP 500
Rotterdam Finale
(replica)
03:00 - WTA Dubai
(differita)
04:30 - WTA Dubai
(differita)
06:00 - ATP 250
Buenos Aires Finale
(replica)
07:45 - La Voce delle
Regioni
08:00 - LIVE WTA
Dubai
10:00 - LIVE WTA
Dubai
12:00 - LIVE WTA
Dubai
14:00 - WTA Doha
Finale (replica)
16:00 - LIVE WTA
Dubai
17:45 - La Voce delle
Regioni
18:00 - LIVE WTA
Dubai
20:00 - Magazine
ATP
20:30 - LIVE ATP
500 Rio de Janeiro
22:45 - La Voce delle
Regioni
23:00 - LIVE ATP
500 Rio de Janeiro
Martedì 21
01:00 - LIVE ATP
500 Rio de Janeiro
03:00 - WTA Dubai
(replica)
04:30 - WTA Dubai
(replica)
06:00 - ATP 500 Rio
de Janeiro (replica)
07:45 - La Voce delle
Regioni
08:00 - LIVE WTA
Dubai
10:00 - LIVE WTA
Dubai
12:00 - LIVE WTA
Dubai
14:00 - ATP 500
Rotterdam Finale
(replica)
16:00 - LIVE WTA
Dubai
17:45 - La Voce delle
Regioni
18:00 - LIVE WTA
Dubai
20:30 - LIVE ATP
500 Rio de Janeiro
22:45 - La Voce delle
Regioni
23:00 - LIVE ATP
500 Rio de Janeiro
NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali
14
Mercoledì 22
01:00 - LIVE ATP
500 Rio de Janeiro
02:00 - LIVE ATP
250 Delray Beach
04:00 - ATP
250 Marsiglia
(differita)
05:45 - ATP 250
Delray Beach
(differita)
07:45 - La Voce
delle Regioni
08:00 - LIVE WTA
Dubai
10:00 - LIVE WTA
Dubai
12:00 - LIVE WTA
Dubai
14:00 - ATP 250
Delray Beach
(differita)
16:00 - LIVE WTA
Dubai
17:45 - La Voce
delle Regioni
18:00 - LIVE WTA
Dubai
20:00 - Magazine
ATP
20:30 - LIVE ATP
500 Rio de Janeiro
22:45 - La Voce
delle Regioni
23:00 - LIVE ATP
500 Rio de Janeiro
in italia
giovani
Volontario agli IBI17:
fai domanda così
Bisogna avere tra i 18 e i 50 anni, essere disponibili per tutta la durata della
manifestazione e compilare il modulo sul sito degli Internazionali BNL d’Italia.
Le candidature vanno inviate entro il 15 aprile a [email protected]
F
ar parte del grande successo degli IBI si può. Anche
quest’anno, gli appassionati
di tennis che volessero offrire un fattivo contributo alla realizzazione degli Internazionali BNL
d’Italia, che si svolgeranno dal 10 al
21 maggio prossimo nella cornice
del Parco del Foro Italico di Roma,
potranno candidarsi a far parte del
gruppo dei volontari.
Se hai un’età compresa fra i 18 e i
50 anni e sei disponibile a garantire per tutta la durata dell’evento, a
titolo completamente gratuito (non
sono previsti rimborsi spese né per
il vitto, né per l’alloggio), un impegno variabile di 8 ore giornaliere,
puoi inviare la tua candidatura. Le
8 ore, successivamente assegnate
dall’organizzazione, si dividono indicativamente in due turni, il primo
dalle 8 del mattino alle 16.00, l’altro
proprio dalle 16.00 e fino alla fine
del programma.
Il modulo da compilare
Per farlo basterà scaricare il modulo
che si trova allegato su www.internazionalibnlditalia.com, compilarlo in
ogni sua parte, allegare una fototessera, la copia del documento d’identità (con codice fiscale) e rispedire il
tutto all’indirizzo mail [email protected]. Oltre ai dati anagrafici,
nel modulo da compilare per inviare la propria domanda, va segnalato
il livello di conoscenza delle lingue
straniere, il titolo di studio, la pro-
fessione ed eventuali esperienze già
maturate agli Internazionali BNL d’Italia in edizioni precedenti. Inoltre, è
possibile indicare una preferenza di
massima per i turni.
Il colloquio
Coloro che, dopo aver sostenuto un
colloquio conoscitivo verranno considerati idonei, saranno chiamati a
partecipare a un incontro che si terrà
a Roma, all’interno dell’area del Foro
Italico. Si fa presente comunque che
in fase di assegnazione dei settori
d’impiego, gli stessi potrebbero non
corrispondere alle aspettative e/o alle competenze professionali espresse nella scheda di partecipazione. La
campagna di reclutamento terminerà
il 15 aprile 2017. Oltre questa data,
eventuali richieste non verranno prese in considerazione.
Defibrillatori, proroga fino al 30 giugno
Defibrillatore obbligatorio? C’è tempo fino al 30 giugno prossimo. Sì, perché è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (GU n.294 del 17-12-2016)
la Legge del 15 dicembre 2016, n.229 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n.189, recante “Interventi urgenti
in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016”. Tra le varie disposizioni adottate, anche la sospensione sino al 30 giugno 2017
dell’efficacia delle disposizioni in ordine alla dotazione e impiego dei defibrillatori semi-automatici da parte delle società sportive dilettantistiche,
per consentire il completamento delle attività di formazione degli operatori sportivi.
16
in
italia
giovani
Già a quota 2.674 iscritti
cliccare sul circolo sottolineato per i relativi tabelloni
Non siamo ancora a metà strada e i partecipanti ai Campionati Provinciali
REGIONE
Provincia
DATA
Circolo
DATA M/F
BALL FIRENZE
di Quarta Categoria volano già verso il muro dei tremila.MATCH
Altri
nomi
CT SIENA
TENNIS VERBANIA
di qualificati dalla Sardegna. Ora tocca a Milano, Reggio Calabria
e Parma
CT ETRURIA
INTERNAZIONALI BNL D'ITALIA 2017
D
opo i nomi dei protagonisti di
Cagliari, è ancora la Sardegna
a promuovere i suoi quarta
categoria alla seconda fase
delle pre-qualificazioni agli Internazionali BNL d’Italia 2017. Questa settimana lo ha fatto laureando i campioni delle province di Olbia-Tempio Ogliastra
sui campi del Tc Arzachena. Nel singolare maschile, i qualificati sono Ruggero Ciulla (4.3), Matteo Cucciari (4.2) e
Gianluca D’Arco (4.1), mentre nel femminile promossa Sara Pinna (4.4). Per
quanto riguarda il doppio maschile,
pass staccato per Matteo Cucciari (4.2)
ed Hermann Maeran (4.nc), così come
per Stefania Puorro (4.4) in coppia ancora con Sara Pinna.
Il giro d’Italia, che non conosce soste,
ha fatto procedere nel loro percorso
verso il Foro Italico anche due valdostani, qualificati al Tc Chatillon-Saint
Vincent: sono il 4.3 Giorgio Cantele,
promosso sia in singolare che in doppio, e il suo compagno di specialità
Claudio Scandone (4.2). Con già 2.674
iscritti fin qui, il percorso continua
e questa settimana partono ben 10
eventi, tra i quali spiccano quelli di
Milano (dal 18 febbraio, con l’annessione delle province di Monza Brianza e Lodi), Parma e Reggio Calabria.
I qualificati alla Fase 2
Per la fase 2 in ogni regione verrà organizzato un torneo di conclusione di
Quarta di singolare e doppio, maschile
e femminile. Va sempre ricordato che
il numero di giocatori che viene promosso al tabellone regionale di conclusione della sezione Quarta Categoria
dipende dal numero di iscritti dei vari
tornei, seguendo questo schema: da 1
a 16 giocatori partecipanti: 1 qualificato; da 17 a 32 giocatori partecipanti:
2 qualificati; da 33 a 64 giocatori partecipanti: 3 qualificati; da 65 giocatori partecipanti: 4 qualificati; da 1 a 8
coppie partecipanti: 1 coppia qualificata; da 9 a 16 coppie partecipanti: 2
coppie qualificate; da 17 coppie partecipanti: 3 coppie qualificate.
TOSCANA
TOSCANA
PIEMONTE
TOSCANA
TOSCANA
TOSCANA
TOSCANA
PIEMONTE
PIEMONTE
PIEMONTE
LOMBARDIA
LOMBARDIA
TOSCANA
TOSCANA
PIEMONTE
TOSCANA
PIEMONTE
PIEMONTE
TOSCANA
VALLE D'AOSTA
PIEMONTE
PIEMONTE
SARDEGNA
PIEMONTE
SARDEGNA
SARDEGNA
UMBRIA
UMBRIA
EMILIA ROMAGNA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
CALABRIA
CALABRIA
CALABRIA
SARDEGNA
SARDEGNA
REGIONE
BASILICATA
TOSCANA
ABRUZZO
TOSCANA
TRENTO
PIEMONTE
LOMBARDIA
TOSCANA
EMILIA ROMAGNA
TOSCANA
CALABRIA
TOSCANA
CALABRIA
TOSCANA
CALABRIA
PIEMONTE
CALABRIA
PIEMONTE
EMILIA
ROMAGNA
PIEMONTE
PUGLIA
LOMBARDIA
PUGLIA
LOMBARDIA
PUGLIA
TOSCANA
PUGLIA
TOSCANA
PUGLIA
PIEMONTE
PUGLIA
TOSCANA
BASILICATA
PIEMONTE
BOLZANO
PIEMONTE
VENETO
TOSCANA
VENETO
VALLE
D'AOSTA
VENETO
PIEMONTE
VENETO
PIEMONTE
VENETO
SARDEGNA
VENETO
PIEMONTE
VENETO
SARDEGNA
CAMPANIA
SARDEGNA
CAMPANIA
UMBRIA
CAMPANIA
UMBRIA
CAMPANIA
EMILIA
ROMAGNA
CAMPANIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
EMILIA ROMAGNA
CALABRIA
EMILIA ROMAGNA
CALABRIA
LOMBARDIA
CALABRIA
EMILIA ROMAGNA
SARDEGNA
SICILIA
SARDEGNA
SICILIA
BASILICATA
SICILIA
ABRUZZO
SICILIA
TRENTO
SICILIA
LOMBARDIA
SICILIA
EMILIA ROMAGNA
SICILIA
CALABRIA
SICILIA
CALABRIA
27-dic
9-gen
M/F
Firenze (FI)
27-dic
15-gen
M/F
Siena (SI)
27-dic
5-feb
M
Verbano-Cusio-Ossola (VB)
2-gen
15-gen
M/F
Prato (PO)
2-gen
16-gen
M/F
Arezzo (AR)
C.T. AREZZO
2-gen
16-gen
M/F
Lucca (LU)
CT LUCCA
2-gen
16-gen
M/F
Massa-Carrara (MS)
CLUB NAUTICO
2-gen
12-feb
M/F
Novara (NO)
WELLNESS FOR LIFE/TC CERANO
2-gen
18-feb
F
Torino (TO)
STAMPA SPORTING
2-gen
18-feb
M
Torino (TO)
CT LE PLEIADI
3-gen
22-gen M (S)
Varese (VA)
AMICI DEL TENNIS
3-gen
22-gen F (S)
Varese (VA)
T.C. TRADATE
5-gen
15-gen
M/F
Pistoia (PT)
T.C. COLLEVITI
7-gen
22-gen
M/F
Pisa (PI)
TC TORRETTA WHITE
7-gen
12-feb
M/F
Vercelli (VC)
360° SPORT
9-gen
23-gen
M/F
Livorno (LI)
TC LIVORNO
14-gen
18-feb
M/F
Biella (BI)
I FAGGI-CT BIELLA
14-gen CUNEESE TENNIS/VEHEMENTIA/OLIMPIA FOSSANO
18-feb
M/F
Cuneo (CN)
14-gen
CT GROSSETO M - TC EUROPA 2000 F
22-gen
M/F
Grosseto (GR)
21-gen
T.C. CHATILLON - SAINT VINCENT
5-feb
M/F
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (AO)
21-gen
TENNIS PARADISO VALENZA
12-mar M/F
Alessandria (AL)
La premiazione
21-gen
5-feb
F
Verbano-Cusio-Ossola (VB)
AST OMEGNA
del singolare maschile
ai
23-gen
SPORTING CT QUARTU
5-feb
M/F
Cagliari (CA) + Medio Campidano (VS)
Campionati Provinciali
28-gen
DLF ASTI
18-feb
M/F
Asti (AT)
30-gen
CIRCOLO TENNIS CASTELSARDO
12-feb
M/F
Sassari (SS)
di Grosseto,
Toscana
30-gen
TENNIS CLUB ARZACHENA
12-feb
M/F
Ogliastra (OG) + Olbia Tempio (OT)
1-feb
T.C. PERUGIA
15-feb
M/F
Perugia (PG)
1-feb
T.C. TERNI
15-feb
M/F
Terni (TR)
4-feb
C.T. ALBINEA
12-feb
F
Reggio nell'Emilia (RE)
4-feb
T.C. ROMANO
19-feb
M/F
Bergamo (BG)
4-feb
BREAK POINT
19-feb
M
Pavia (PV)
11-feb
C.T. LAMEZIA
4-mar
M/F
Catanzaro (CZ)
11-feb
ISOLA sottolineato
TENNIS CLUB per i relativi tabelloni
4-mar
M
Crotone (KR)
cliccare sul circolo
11-feb
SPORTING VIBO (nuova aff.2017)
4-mar
M/F
Vibo Valentia (VV)
2017
13-feb BNL D'ITALIA
TENNIS
CLUB CARBONIA
26-feb
M/F
Carbonia-Iglesias (CI) INTERNAZIONALI
13-feb
CIRCOLO TENNIS
26-feb
Nuoro
(NU) + Oristano (OR)
Provincia
DATA
CircoloMACOMER
DATA M/F
17-feb
C.T.
MELFI
26-feb
Potenza(FI)
(PZ)
27-dic
9-gen
M/F
Firenze
MATCH
BALL
FIRENZE
17-feb
C.T.
CHIETI
3-mar
Chieti (SI)
(CH)
27-dic
15-gen
M/F
Siena
CT SIENA
17-feb
C.T. TRENTO
4-mar
M/F
Trento (TN)
27-dic
5-feb
M
Verbano-Cusio-Ossola
(VB)
TENNIS
VERBANIA
17-feb
QUANTA
VILLAGE
5-mar
Milano(PO)
(MI)+ Monza Brianza + Lodi
2-gen
15-gen
M/F
Prato
CT ETRURIA
18-feb
26-feb
M
Reggio (AR)
nell'Emilia (RE)
2-gen
16-gen
M/F
Arezzo
C.T. ALBINEA
AREZZO
18-feb
T.C.
RENDE
4-mar
Cosenza
(CS)
2-gen
16-gen
M/F
Lucca
(LU)
CT LUCCA
18-feb
ASD VALENTINO
4-mar
F
Crotone (KR) (MS)
2-gen
16-gen
M/F
Massa-Carrara
CLUB
NAUTICO
18-feb
POLIMENI
4-mar
F
Reggio di
Calabria (RC)
2-gen
12-feb
M/F
Novara
(NO)
WELLNESSC.T.
FOR
LIFE/TC CERANO
18-feb
ACCADEMIA
DEL TENNIS
4-mar
M
Reggio (TO)
di Calabria (RC)
2-gen
18-feb
F
Torino
STAMPA SPORTING
Parma
18-feb
PLANET
TRAVERSETOLO
5-mar
M/F
2-gen
18-feb
M
Torino (PR)
(TO)
CT LE
PLEIADI
23-feb
SOCIETA'
GINNASTICA
ANGIULLI
5-mar M
M/F
Bari (BA)
3-gen
22-gen
(S)
Varese
(VA)
AMICI
DEL TENNIS
23-feb
CIRCOLO TENNIS
"SIMMEN" BARLETTA
5-mar FM/F
Barletta-Andria-Trani
(BT)
3-gen
22-gen
(S)
Varese
(VA)
T.C. TRADATE
23-feb
CIRCOLO
TENNIS OSTUNI
5-mar
M/F
Brindisi(PT)
(BR)
5-gen
15-gen
M/F
Pistoia
T.C. COLLEVITI
23-feb
TENNIS
CLUB FOGGIA
5-mar
M/F
Foggia
7-gen
22-gen
M/F
Pisa
(PI)(FG)
TC
TORRETTA
WHITE
23-feb
CIRCOLO
5-mar
M/F
Lecce (LE)
7-gen
12-feb
M/F
Vercelli
(VC)
360°TENNIS
SPORTLECCE
23-feb
CIRCOLO
TARANTO
5-mar
M/F
Taranto (LI)
(TA)
9-gen
23-gen
M/F
Livorno
TCTENNIS
LIVORNO
24-feb
C.T. MATERA
5-mar
M/F
Matera
(MT)
14-gen
18-feb
M/F
Biella
(BI)
I FAGGI-CT
BIELLA
25-feb
C.T. ORTISEI
3-mar
M/F
Bolzano/Bozen
(BZ)
14-gen
CUNEESE TENNIS/VEHEMENTIA/OLIMPIA
FOSSANO
18-feb
M/F
Cuneo
(CN)
25-feb
5-mar
M/F
Belluno (BL)
14-gen
CT GROSSETOT.C.
M SEDICO
- TC EUROPA 2000 F
22-gen
M/F
Grosseto
(GR)
25-feb
CANOTTIERI
PADOVA
5-mar
M/F
Padova
(PD)
21-gen
T.C. CHATILLON
- SAINT
VINCENT
5-feb
M/F
Valle
d'Aosta/Vallée
d'Aoste (AO)
25-feb
ROVIGO
5-mar
M/F
Rovigo (RO) (AL)
21-gen
TENNIS C.T.
PARADISO
VALENZA
12-mar
M/F
Alessandria
25-feb
EUROTENNIS
5-mar
M/F
Treviso (TV)
21-gen
5-feb
F
Verbano-Cusio-Ossola
(VB)
AST
OMEGNA
25-feb
GREEN GARDEN
5-mar
M/F
Venezia (CA)
(VE) + Medio Campidano (VS)
23-gen
SPORTING
CT QUARTU
5-feb
M/F
Cagliari
25-feb
SPORTING
5-mar
M/F
Verona
28-gen
DLFLUGAGNANO
ASTI
18-feb
M/F
Asti
(AT)(VR)
25-feb
TENNIS
COMUNALI
5-mar
M/F
Vicenza(SS)
(VI)
30-gen
CIRCOLO
TENNIS
CASTELSARDO
12-feb
M/F
Sassari
25-feb
AVELLINO
TENNIS
ACADEMY
5-mar
M/F
Avellino (AV)
30-gen
TENNIS CLUB
ARZACHENA
12-feb
M/F
Ogliastra
(OG) + Olbia Tempio (OT)
25-feb
TENNIS
CLUB 2002
5-mar
M/F
Benevento
1-feb
T.C. PERUGIA
15-feb
M/F
Perugia
(PG)(BN)
25-feb
GT SAMMARITANO
5-mar
M/F
Caserta
(CE)
1-feb
T.C. TERNI
15-feb
M/F
Terni
(TR)
25-feb
CUSALBINEA
NAPOLI
5-mar
M/F
Napoli (NA)
4-feb
C.T.
12-feb
F
Reggio
nell'Emilia (RE)
25-feb
TC SALERNO
5-mar
M/F
Salerno (SA)
4-feb
T.C.
ROMANO
19-feb
M/F
Bergamo
(BG)
25-feb
MONDETTI
SPORT
12-mar
F
Pavia (PV)
(PV)
4-feb
BREAK POINT
19-feb
M
Pavia
Ferrara (FE)
25-feb
C.T.
12-mar
M
11-feb
C.T. POGGESE
LAMEZIA
4-mar
M/F
Catanzaro (CZ)
Forlì - Cesena
25-feb
C.T. VILLA CARPENA
12-mar
M
11-feb
ISOLA TENNIS CLUB
4-mar
M
Crotone (KR)
26-feb
SPORTING SARONNO
11-mar M/F D
Varese (VA)
11-feb
SPORTING VIBO (nuova aff.2017)
4-mar
M/F
Vibo Valentia (VV)
4-mar
C.T. PODE PODENZANO
12-mar
F
Piacenza (PC)
13-feb
TENNIS CLUB CARBONIA
26-feb
M/F
Carbonia-Iglesias (CI)
5-mar
Sporting Bellavista
19-mar M/F
Agrigento (AG)
13-feb
CIRCOLO TENNIS MACOMER
26-feb
M/F
Nuoro (NU) + Oristano (OR)
5-mar
Eschilo Tennis Club
19-mar M/F
Caltanissetta (CL)
17-feb
C.T. MELFI
26-feb
M/F
Potenza (PZ)
5-mar
Tennis Club Playa (nuovo affiliato 2017)
19-mar M/F
Catania (CT)
17-feb
C.T. CHIETI
3-mar
M/F
Chieti (CH)
5-mar
Tennis Club Calascibetta
19-mar M/F
Enna (EN)
17-feb
C.T. TRENTO
4-mar
M/F
Trento (TN)
5-mar
Tennis Club Messina
19-mar M/F
Messina (ME)
17-feb
QUANTA VILLAGE
5-mar
M/F
Milano (MI)+ Monza Brianza + Lodi
5-mar
Sporting Club
19-mar M/F
Palermo (PA)
18-feb
C.T. ALBINEA
26-feb
M
Reggio nell'Emilia (RE)
5-mar
Circolo Tennis Ragusa
19-mar M/F
Ragusa (RG)
18-feb
T.C. RENDE
4-mar
M/F
Cosenza (CS)
5-mar
Tennis Siracusa
19-mar M/F
Siracusa (SR)
18-feb
ASD VALENTINO
4-mar
F
Crotone (KR)
I prossimi tornei con la data d’inizio e fine
17
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Pre-qualificazioni: i campioni
provinciali di “Quarta”
I Campionati provinciali di quarta categoria, prima fase delle Prequalificazioni agli Internazionali
BNL d’Italia 2017, hanno emesso
diversi verdetti. Si sono infatti
concluse le tappe nelle province
di Biella, Novara e Verbania-CusioOssola. Combined a Biella (I Faggi, nella foto qui sopra a destra)
con titoli all’O45 Davide Gori (4.2/
Fc Pol. Mottalciata), all’U14 Ludovica Walravens (4.3) e alla coppia (Ct
Biella) formata da Massimo Carravieri (4.Nc/O40) e da Riccardo Valle (4.3/O45); con tutti i vincitori,
proseguono il cammino verso Roma: il finalista Massimo Carravieri,
il semifinalista Pietro Oberti (4.1/
Ct Biella) che ha vinto lo spareggio
con Vittorio Bertinetti (4.1/Match
Ball Bra) e la coppia finalista (Ct
Biella) Matteo Coppa (4.1) e Andrea
Mettadelli (4.1/O45). Per la Provincia di Novara, singolari a Oleggio
Valle d’Aosta:
Giorgio Cantele
fa doppietta
Doppietta di Giorgio Cantele ai Campionati
provinciali di quarta categoria. L’O50 Cantele
(4.3), presidente del Tc Chatillon S. Vincent
che ha ospitato l’evento, ha battuto in finale
l’O55 Roberto Mistretta (4.2/Tc S. Cristophe). In doppio Cantele ha trionfato col compagno di club Claudio Scandone (4.2/O55)
sulla coppia (T. Squash Sarre) Marco Bich
(4.1) e Davide Sanson (4.3/O40). Identico
score (6-4 6-2) per le due finali. Tutti i finalisti proseguono il cammino verso Roma 2017.
(Fabio Bagatella)
(Wellness for Life) e doppi al Ct
Cerano (foto in alto a destra).
Titoli di singolo all’O35 Stefano
Morsanuto (4.1/T. Il Noce Varallo Pombia) e a Sara Grassi (Borgo
Agnello Tc Paruzzaro); qualificato
anche il finalista Alberto Stanzione (4.3/Asd T. Oleggio). Titoli di
doppio agli O45 (Ct Cerano) Flavio
Pacchiotti (4.1) e Giovanni Rossetti
(4.6) e alle giovani (At Arona) Camilla Angioni Martino (4.3/U14) e
Gaia Maduzzi (4.Nc/U12); qualificato anche il duo finalista dei padroni di casa Enzo Aina (4.2/O40)
e Mattia Moro (4.1/U18). Per la Provincia di Verbania-Cusio-Ossola,
uomini a Verbania (Asd) e donne a Omegna (Ast, nella foto qui
a destra).
Titoli maschili ai favoriti: l’O35
Stefano Maddalena (4.1/T. Altiora
Verbania) e la coppia di veterani
(Tc Bee) Paolo Massa (4.1/O60) e
Frans Werner (4.2/O50); qualificati
anche il finalista O40 Davide Caliò
(4.2/T. Altiora) e il semifinalista
Francesco Cugliandro (4.2) che ha
vinto lo spareggio-derby (Tc Monterosa Domodossola) contro Massimo Caccini (4.2/O50). Titoli femminili all’U14 Elisa Viganò (4.1/) e
alla coppia composta dall’O40 Maria Cristina Fornaroli (4.1/Tc Monterosa) e da Silvia Polli (4.Nc/Asd
Verbania), tutte qualificate.
Campionati invernali:
festa Monviso e Amici Asti
I Campionati invernali a squadre
2016/2017 si avviano alla conclusione. Nel Trofeo Costa (O45/Lim.
4.1), sigillo del Monviso Sc Grugliasco (la premiazione nella
prima foto qui a destra) grazie
alla vittoria in finale sul Green Park
Rivoli. La squadra del Monviso: Pa-
18
olo Romanisio (3.5), Claudio Berruti (4.2/Capitano) e Giuseppe Di
Chio (4.2).
Nel Trofeo Passera (M/lim. 4.1),
timbro degli Amici del Tennis
Asti (la premiazione nella foto
più in basso) grazie al successo in
finale sul Tc Cassine. La squadra di
Asti: Emiliano Cairo (3.5), Andrea
Tartaglini (4.1), Fabio Locci (4.1) e
Alessio Invernizzi (4.1) e Luca Decarolis (4.2).
notizie dalle regioni
giovani
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Pre-qualificazioni IBI17:
i vincitori dei Provinciali
La Toscana è la prima regione dove
si sono conclusi tutti i Campionati
provinciali di “Quarta”, la prima fase
delle pre-qualificazioni agli Internazionali Bnl d’Italia 2017. Oltre 600
gli iscritti, con il primato (118) nella
tappa di Arezzo. Ecco tutti i campioni provinciali (singolare e doppio). Ad
Arezzo (Ct Arezzo/Ct Giotto, nella
foto 1): Roberto Rossi (4.1/Giotto),
Laura Carbonai (4.1/Tc Montevarchi),
Francesco Benci/Andrea Pastorelli
(4.1/4.1 Giotto) e Isabella Lodovichi/
Marzia Badini (4.3/4.3 Tc Seven Cortona).
Firenze (Match Ball): Alessandro Manzini (4.1/Curiel), Rebecca Scampati (4.2/
Match Ball), Jimmy Gori/Francesco
Pacinotti (4.2/4.nc At S. Quirichino) e
Camilla Galli/Gaia Montecchi (4.2/4.2
Match Ball).
Grosseto (Tc Grosseto/Tc Europa 2000):
Roberto Franceschini (4.2/Tc Manetti),
Denise Pozzetti (4.4/Ct Grosseto); Nicola Medei/Giovanni Mele (4.1/4.2 Ct
Grosseto).
Livorno (Tc Livorno, nelle foto
5 e 6): Davide Moretti (4.1/Tc Porto
Azzurro), Chiara Perri (4.nc/Coop) e
Massimo Ciantelli/Federico Caponi
(4.4/4.5 Coop).
Lucca (Ct Lucca, nella foto 2). I vincitori del singolare): Alexander Morrison (4.1), Elena Ribecai (4.1), Istvan
Tori/Roberto Bertagni (4.1/4.4), Elena
Ribecai/Giulia Giusti (4.1/4.2); tutti del
Ct Lucca.
A Massa Carrara (Club Nautico Marina di Carrara, nella foto 3): Federico Gervasi e Anna Zanobini; entrambi
4.1/Club Nautico. Pisa (Tc Torretta White): Tommaso Quattrini (4.2/Tc Ponsacco), Camilla Baldaccini (Ct Pontedera),
Stefano Lelli/Francesco Maffei (4.1/4.2
Tc S. Croce sull’Arno).
A Pistoia (Ct Colleviti Pescia, le premiazioni del singolare nella foto 4)
Edoardo Mazzeschi (4.2/Ct Montecati-
5
6
ni), U14 Giulia Rabuzzi (4.1/Tc Pistoia),
Marco Marcello/Daniele Papini (4.1/4.1
Sc Montecatini) Elisabetta Pellegrini/
Elisa Monti (4.3/4.4 Dlf Pistoia).
A Prato (Ct Etruria): Stefano Camerini
(4.1/Tc Prato), Monica Tattini (nella
foto 7, 4.2/Ct Paolo Ciampi), Marco
Baccini/Andrea Bettini (4.2/4.nc Etruria). Siena (Ct Siena): O40 Fabio Salvi
(4.1/Tc Poggibonsi), Sara Ermini (4.2/
La Racchetta) e Gianluca Arnecchi/Fabio Salvi (4.1/4.1 Tc Poggibonsi).
Questi gli altri qualificati. Arezzo: Fabio Santini (4.1/Giotto), Alberto Ceccarelli (4.1/Giotto), Luca Terziani (4.1/
Junior) e Roberto Rossi/Stefano Verdelli (4.1/4.3 Giotto). Firenze: Gabriele
Tirinnanzi (4.1/Albor Grassina), Lapo
Braccini (4.1/Curiel) e Francesco Alvaro
(4.1/Poggetto). Livorno: Valerio Bertini
Pisaniello (4.1/Junior), Gabriele Da Re
(4.1/Junior) e Francesco Cucinotti/Walter De Federicis (4.1/4.2 Tc Livorno/
Libertas). Lucca: Massimiliano Quilici
19
7
(4.1/Ct Lucca). Massa Carrara: Giovanni
Giacomelli (4.1/Junior Marina di Carrara). Pisa: Stefano Lelli (4.1/Tc S. Croce
sull’Arno), Andrea Turini (Tc Ponte a
Egola), Silvia Sani (4.1/Tc San Miniato).
Pistoia: Massimiliano Battistini (4.1/Dlf
Pistoia). Prato: Daniele Giannini (4.1/
Etruria). Siena: Lorenzo Collini (4.2/Tc
Staggia), Marco Fusi (4.1/Mb Monteroni) e Gianluca Mastromartino/Andrea
Bartalesi (4.5/4.6 Tc Poggibonsi).
Per tutti loro il cammino verso Roma
2017 continua.
notizie dalle regioni
Puglia
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Dell’Edera e Marinelli
coppia vincente
Roberto Pepe s’impone
al “Federico II”
Il Ct Bari ha ospitato il Trofeo
Franco Costantino (nella foto
in alto, la premiazione), torneo
di doppio maschile con ai nastri
di partenza 32 coppie. Per garantire il massimo equilibrio, l’evento
barese ha scelto una regola particolare: metà dei binomi sono stati
creati in modo che i migliori atleti
non potessero “accoppiarsi”, mentre l’altra metà delle coppie è stata
sorteggiata. Dopo la fase a giorni,
il tabellone finale a 16 coppie ha
visto imporsi il binomio (Angiulli Bari) formato dall’O35 Giovanni
Virginio Dell’Edera (4.6) e da Vito
Marinelli (2.4): il tandem, primo favorito del seeding, ha sconfitto in
finale (4-6 6-0 6-0) il duo composto dall’O50 locale Mario Carnevale
(3.1) e dall’O40 Carlo Russo Frattasi (4.4/Njlaya Bari) che detenevano la terza testa di serie. Equilibrate le due semifinali con le altre
due coppie favorite del seeding:
la coppia padre-figlio (4) formata dall’O45 Cristiano Trione (4.4/
Njilaya) e dall’U16 locale Riccardo
Trione (3.1) ha impegnato (6-7 4-6)
i vincitori, gli altri padroni di casa
(2) Marco Micunco (2.4) e Giuseppe
De Giosa (4.Nc) non sono stati da
meno (6-7 5-7) con i finalisti. (f.b.)
Una cinquantina di partecipanti
per il torneo Open maschile Federico II al Tc Foggia. In finale sono
arrivati i primi due favoriti: il numero uno Marco Micunco (2.4/Ct
Bari) e il numero due Roberto Pepe
(2.4/Ct S. Giorgio del Sannio). La
sfida è durata sostanzialmente un
parziale, il primo, frazione in cui il
campano ha annullato tre palle-set
al suo avversario. Vinto il tie-break
(7-5), Pepe (nella foto sotto a sinistra) ha chiuso la contesa con il
6-2 della seconda partita.
In semifinale: il sorprendente O35
Fabio Romano (3.1/Ct Vieste), proveniente dal tabellone di terza categoria, che ha raccolto tre giochi
(2-6 1-6) con il vincitore, e Francesco Sasso (2.6/Stc Bisceglie) che ha
fatto soffrire un set (1-6 5-7) il finalista Micunco.
Nei quarti di finale: il beniamino
di casa Gianluca Piccoli (2.7), Marco Castello (2.8/Tc Castiglionese),
Domenico Scelzi (2.7/Ct Barletta)
e Luca Scelzi (2.7/Ct Barletta). Nel
tabellone finale di 4a categoria
(foto qui sotto), ultimo atto tutto
fra padroni di casa e successo (6-1
7-5) dell’O50 locale Massimo Dellisanti (4.1) ai danni di Mario Trinastich (4.1).
20
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Gioia domina a Potenza
Michele Gioia protagonista tra i Quarta Categoria: si è aggiudicato un torneo da una quarantina di partecipanti
organizzato a Potenza dal Tweener in
collaborazione con l’Athos Tc (sopra, la premiazione). L’Over 40 Gioia (4.2/Tc Gingles Potenza), quarto
favorito del seeding, ha perso dieci
giochi in quattro match, soffrendo
solo nel primo set della finale vinta
(7-5 6-1) sul numero tre Francesco
Valente (4.1/3.5 nel 2017/Tc Potenza). In semifinale due atleti del Tc
Potenza: il numero uno Antonio Pallante (4.1/3.5 nel 2017) che ha raccolto tre giochi (2-6 1-6) con Gioia e
la sorpresa Michele Di Melfi (4.3) che
ha messo paura (6-3 3-6 3-6) a Valente. Nei quarti di finale il beniamino
di casa O40 Pietro Cazzetta (4.4/4.3
nel 2017) e ancora tre racchette del
Tc Potenza: l’O55 Giovanni Brindisi
(4.5/4.6), che è partito dalla sezione
iniziale e si è anche tolto il lusso di
far fuori il numero due Luca Croglia
(4.1/4.2), Giuseppe Berillo (4.4/4.3) e
l’O45 Leonardo La Cava (4.3/4.2).
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Emanuele Sammatrice
primo vincitore del 2017
Emanuele “Lele” Sammatrice è il primo vincitore della nuova stagione
agonistica siciliana. Nel IV Open
dell’Accademia Tennis Proietti
Catania (nella foto qui sotto, i
due finalisti con le coppe), caratterizzato da quasi un centinaio
di partecipanti, l’O40 primo favorito del seeding ha ottenuto il terzo
titolo. Sammatrice (2.5/Match Ball
Siracusa) ha regolato, con il medesimo punteggio (6-3 6-3), prima in
semifinale l’O35 Luciano Lombardo (2.8/Taormina Sc) e poi in finale l’U18 beniamino di casa Danilo
Vassallo. Il giovane locale, che nel
2017 è salito al ranking 2.7, aveva
raggiunto l’ultimo atto al termine di
due battaglie: in semifinale (6-3 4-6
6-4) sul secondo favorito Nazareno
(René) Intile (2.8/Match Ball Mascalucia ) e nei quarti di finale (3-6 6-4
6-2) ai danni di Samuele Aretino
(3.2/Junior Aci Castello). Quest’ultimo aveva, a sua volta, infranto
le speranze di entrare nel tabellone finale ad un altro giovane locale, l’U18 Cristian Proietti Scorzoni
(3.2), sconfitto (3-6 3-6) nel match
decisivo del tabellone di terza categoria. Nei quarti di finale anche
Gianmarco Fava (2.8/Tc Siracusa),
costretto al ritiro (0-6 0-4). (f.b.)
A Ignazio D’Amico
l’Open di Capo d’Orlando
Ignazio D’Amico ha incamerato l’ultimo trofeo siciliano del 2016. Nel
Torneo Open (fuori circuito), ospitato dal Nuovo Ct Capo d’Orlando e
animato da una quarantina di iscritti, la finale è stata una sfida tutta in
famiglia con protagonisti i fratelli
D’Amico (nella foto qui sopra, la
premiazione): l’ha spuntata (6-3
6-4) il numero due del seeding Ignazio (2.4) ai danni del primo favorito Michele (2.4). I D’Amico avevano
sconfitto in semifinale due beniamini di casa: Fabiano Tiscari e il suo
maestro Salvatore Gasparo Morticella (insieme nella foto in alto
a destra). Per Triscari un game (1-6
0-6) con il finalista Michele, per Gasparo Morticella due giochi in più
(3-6 0-6) con il vincitore Ignazio.
I due padroni di casa hanno dato
inoltre vita alla finale della sezione di terza categoria, vinta (2-6 6-0
Giorgio Tabacco
contro Borg... figlio
Giorgio Tabacco (3.1/Ct e Vela Messina) ha
giocato contro Leo Borg, figlio del grande
campione svedese Bjorn (insieme nella foto).
Nel primo turno del torneo francese Le Petit
As (Grade 1), che è una sorta di campionato
mondiale per la categoria U14 organizzato a
Tarbes, Tabacco (classe 2003) ha perso (4-6
6-7) con il coetaneo scandinavo al termine di
due parziali molto equilibrati. (f.b.)
21
4-1 rit.) dal maestro Gasparo Morticella. Nel tabellone di quarta categoria (i protagonisti qui sopra),
ancora un ultimo atto tra racchette
locali: l’O35 Francesco Portale (4.1)
ha sconfitto (6-3 6-4) l’O45 Massimo
Carrello (4.2).
Giulia La Rocca, che colpo!
La siciliana Giulia La Rocca quest’anno gareggerà con il Ct Palermo in
Serie A2. E la stagione è cominciata
al meglio, perché al suo primo torneo 2017 in singolare nel circuito
Itf Under 18, Giulia (sotto durante la premiazione) ha fatto subito centro. La siciliana, classe 2000,
che partiva come testa di serie n.2
ha vinto il torneo Swiss Junior Trophy di Oberentfelden (Grado 4, cemento indoor) liquidando in finale
per 6-2 6-2 la russa Daria Frayman,
n.1 del seeding svizzero.
circuito fit-tpra
giovani
Week-end: punti per tutti
Si è appena concluso il Master1300 di Rotterdam ed è già l’ora del “750”
di Marsiglia. Grande successo per il nuovo circuito week-end. Con una novità
regolamentare: per il ranking conta il miglior punteggio. Ecco i dettagli
DI
CLAUDIA PAGANI
I
l calendario tornei weekend con
punteggi maggiorati, che ricalca
le stesse tappe del circuito dei
professionisti, ha come obiettivo quello di permettere a tutte le
province e a tutte le regioni di organizzare lo stesso evento in contemporanea distribuendo così gli stessi
punti, per una classifica sempre più
aperta. I tornei sono i Master 750, i
Master 1300, i Grand Prix e naturalmente i SuperSlam.
Il via da Rotterdam
Nel weekend appena trascorso si
è svolto il primo master da 1.300
punti della stagione: dal trafficato porto di Rotterdam sono salpati
ben 79 tornei che hanno interessato
677 giocatori in 22 province. Neanche il tempo di visitare i Paesi Bassi che i fighters sono già in viaggio,
sempre metaforicamente s’intende,
verso Dubai per sfidarsi a fine mese e contendersi i 1.300 punti a di-
sposizione, per poi proseguire con
Acapulco a marzo. Di questi tornei
ne può essere attivato uno solo a livello provinciale per ogni categoria
(maschile, femminile, doppio, ecc.).
Quindi solo un circolo o un gruppo
di due/tre circoli limitrofi, nel caso
ci sia necessità di avere più campi a
disposizione, può ottenere la tappa
e decidere di inserire la categoria di
torneo prescelta.
Le altre tipologie
Come detto oltre ai Master 1300, ci
sono i Master 750: questi possono
essere inseriti e giocati in contemporanea in tutti i circoli Fit d’Italia e
ogni circolo può ospitare al massimo
2 categorie nello stesso weekend,
per esempio l’open maschile e femminile, oppure Limit65 e 45, ecc…
scegliendo la formula One Day o sviluppandoli su 2/3 giorni da venerdì
a domenica.
Per il prossimo fine settimana si torna, virtualmente, sul vecchio conti-
Tornei, punti e tipologia
Tornei
SuperSlam Grand Prix Master 1300 Master 750 Eventi
4+1
9
12
11
Tabelloni
128
64
32
16
Tipologia
1 per regione
1 per provincia
1 per provincia
1 per circolo
Punti
3.000
2.000
1.300
750
22
nente per il Master di Marsiglia, che
vede già 27 province coinvolte per
un totale parziale di 87 tornei. Salendo troviamo i Grand Prix, cui possono partecipare fino a 64 giocatori,
con bottino in premio da ben 2.000
punti. Non possono ovviamente
mancare i SuperSlam, sulla scia dei
quattro major, che come abbiamo
visto per i recenti Australian Open
mettono in palio 3.000 punti. Tornei
aperti a tutte le categorie di singolo
e doppio e a valenza regionale.
Novità regolamentare
I fighters in questi eventi possono partecipare a più tabelloni della
stessa manifestazione. E così il regolamento è stato aggiornato consentendo a ogni giocatore di vedere conteggiato per il ranking solo il
punteggio migliore. “Certo, i giocatori con più possibilità di tempo –
spiega Max Fogazzi - avranno qualche freccia in più al loro arco per
tentare di acquisire il miglior risultato, ma il saldo punti non troverà
nessuno in situazioni di vantaggio”.
Se dunque un fighter partecipa al tabellone Open e al Limit45, e nell’open arriva in semifinale (700 punti)
mentre vince il Limit45 (584 punti),
ai fini della classifica verrà considerato solo il miglior punteggio e riceverà quindi 700 punti in totale.
personal coach
Tempo di contatto?
Solo un secondo e 29
È quello che intercorre tra l’impatto sulla palla di un tennista e quello
successivo del suo avversario nel tennis moderno. 10 anni fa era circa un
secondo e mezzo. Sono basilari i tempi di reazione e di movimento. Vediamoli
DI GENNARO VOLTURO, I.S.F. R. LOMBARDI
FOTO GETTY IMAGES
N
el tennis moderno, uno degli
aspetti che condiziona maggiormente la prestazione è il
cosiddetto “inter contact time” (tempo di contatto) vale a dire il
tempo che mediamente intercorre tra
l’impatto sulla palla del tennista e quello del suo avversario. Tale tempo nel
corso degli anni è stato soggetto a un
decremento progressivo. A tal riguardo basti pensare che nel 2002 il tempo
medio di contatto nei colpi a rimbalzo
era pari circa a 1,5 secondi mentre attualmente è pari circa a 1,29 secondi.
Quanto asserito in primo luogo rende
conto dell’importanza che assume l’allenamento dell’anticipazione, che si
basa sulla combinazione tra il tempo
di reazione e il tempo necessario per
effettuare il movimento. Il tempo di
reazione è il tempo che il sistema nervoso centrale impiega per elaborare le
informazioni relative all’azione che sta
eseguendo l’avversario in modo che
possa essere inviato agli effettori un
input su quale tipo di risposta motoria
sia necessario programmare. Il tempo
di movimento invece è il tempo necessario ad assumere un posizionamento
adatto per ottimizzare l’esecuzione
dell’abilità tecnica.
Ridurre i tempi
Pertanto se il tennista deve eseguire
una risposta al servizio o una volée e
la palla colpita dall’avversario è particolarmente veloce, in primo luogo è
necessario ridurre il tempo di reazione attraverso il processo anticipatorio
e successivamente devono essere selezionati i parametri del movimento
adatti a favorire l’esecuzione dell’abilità tecnica. Nel contempo occorre
attivare i processi cognitivi in modo
che il tennista sia in grado di produr-
23
personal coach
re la scelta tatticamente più consona
alla situazione di gioco. Praticamente,
può essere molto complesso realizzare
quanto è stato detto se è vero che a volte il tempo a disposizione per eseguire una volée o una risposta al servizio
varia dai 400 agli 800 millisecondi. In
tal caso la risposta motoria può essere addirittura ritardata dal tempo di
reazione e pertanto più che a un’anticipazione della situazione è opportuno
ricorrere a un’anticipazione dell’azione
che si basa essenzialmente sull’esperienza e sull’applicazione di comportamenti tecnico-tattici che il tennista ha
consolidato nel corso del tempo e che
ricorrono costantemente in determinate situazioni di gioco.
La capacità di anticipazione
Naturalmente la capacità di anticipazione deve essere sostenuta da elevati livelli di velocità, rapidità e da una
buona capacità di reazione complessa
il che lascia desumere l’importanza
che riveste la preparazione fisica nella
formazione del tennista. A tal riguardo in fase di formazione è particolarmente rilevante la multidisciplinarietà
dell’allenamento (cioè la pratica di più
sport contemporaneamente) in quanto questa mette il tennista nelle condizioni di sviluppare in forma altamente variata la capacità di anticipazione
motoria affinché la stessa possa essere
utilizzata e specializzata al meglio nel
gioco del tennis.
Movimenti più compatti
In ultima analisi è opportuno precisare
come la riduzione progressiva del
tempo di contatto (“inter contact
time”) ha reso necessaria l’esecuzione di movimenti di preparazione sempre più compatti e tale evoluzione tecnica (dettata pertanto non
dal movimento in sé ma dai tempi di
gioco) è particolarmente evidente confrontando i tennisti degli ultimi 20 anni. Ad esempio nel diritto non si ha più
il tempo di eseguire movimenti di preparazione particolarmente ampi con il
gomito che supera l’altezza delle spalle, in quanto tale meccanica potrebbe
interferire con il timing esecutivo. Al
contrario è molto importante che gli
arti superiori arretrino rimanendo
all’interno della linea delle spalle e
non allontanandosi eccessivamente
dal tronco. Inoltre al termine della preparazione è fondamentale che la mano
dominante sia in linea con l’anca posteriore in modo che l’attrezzo possa
compiere circa 180° di rotazione dalla
posizione di partenza. Nel tennis femminile solitamente l’arretramento è
maggiore e ciò spesso condiziona negativamente la prestazione del diritto.
Questione di rovesci
Allo stesso modo è facile desumere
come il rovescio bimane possa essere
tatticamente più vantaggioso di quello a una mano in quanto, a seguito di
una preparazione alquanto breve, è
possibile assumere una posizione più
avanzata togliendo tempo all’avversario. Per quanto concerne la risposta al
servizio e le volée uno degli aspetti
tecnici che maggiormente condiziona
l’efficacia di tali abilità è l’intervento
congiunto dei segmenti corporei. Un
approccio biomeccanico di tipo “multisegmentato”, che prevede l’interven-
24
to progressivo di tutte le componenti
di spinta, poco si adatta all’esigenza
di eseguire il colpo in tempi brevi come impongono le situazioni tattiche
che il più delle volte sono correlate a
tali abilità.
La variabile del tempo
È opportuno concludere evidenziando
come la variabile del tempo sia determinante nell’evoluzione del nostro
sport. Pertanto l’allenamento deve essere sistematicamente caratterizzato
da attività orientate verso la continua
ricerca dell’espressione veloce dell’azione motoria, senza la quale il movimento, anche se perfettamente eseguito, non può ritenersi efficace e adatto
a risolvere le problematiche che condizionano la prestazione dell’atleta in
fase di gara.
racchette e dintorni
I segreti della Max 200G
Unica racchetta mutevole
Un attrezzo che più di altri segnò il passaggio dal legno alla grafite: è la Dunlop
con cui McEnroe vinse gli ultimi major e la Graf realizzò il Golden Slam.
È l’unico telaio che reagiva diversamente a seconda della forza dell’impatto
RAFFAELLO BARBALONGA
GABRIELE MEDRI
DI
E
G
li Anni ’80 hanno decretato
l’affermazione delle fibre sintetiche nel tennis. E’ stato un
periodo di grandi sperimentazioni sui materiali per le racchette.
La graphite, nel corso di un decennio
ha dapprima affiancato il legno, poi
si è combinata alla fibra di vetro, poi
alle fibre aramidiche, al boron, al silicio carburo e dopo aver sperimentato
i mix più esotici, si è affermata nella
sua purezza e unicità.
In passato erano i telai elastici ad essere considerati idonei ai meno esperti. Il motivo era la ricerca del comfort,
mentre la potenza si pensava servisse
solo agli agonisti. Con l’irrigidimento
estremo causato dall’allargamento dei
profili, alla fine del decennio si giunse alla soluzione opposta. Il tennis
di oggi ha compreso, contrariamente
agli anni 80, che i telai più rigidi facilitano il gioco e, uniti a sistemi che
limitino lo shock da impatto, vengono
messi in mano soprattutto a principianti e giocatori da club. Gli elementi
che quindi concorrono all’incremento
della potenza sono la rigidità del telaio, la grandezza del piatto corde, il
pattern d’incordatura diradato, il bilanciamento in testa, il tipo di corda,
il suo spessore e sicuramente il peso
del telaio.
Le rivoluzioni degli Anni ’80
Nel 1983 però la situazione era ben
diversa. I telai da amatori sviluppavano rigidità davvero basse, intorno ai
40/45ra e quelle da agonisti raggiungevano raramente i 55/57ra. Riguardo
alle dimensioni, il mid size 85/90”,
era la soluzione più classica, pochi
midplus e i 100” venivano chiamati
mid-over e la loro diffusione era minima. Quasi tutti i telai venivano co-
niugati in tre tipologie di peso: L (340g
circa), LM (350g circa) e M (360g circa).
L’esplosione del concetto “all sintetic fibers” avvenne pressappoco con il trionfo di Mats Wilander e della sua Rossignol “F200” al Roland Garros del 1982.
Lo sdoganamento della fibra sintetica
25
fu quindi compiuto e la fiducia nelle
qualità dei nuovi materiali si diffuse
in tutto il mondo. Martina Navratilova legò il proprio nome a Yonex “R7”,
Ivan Lendl a Adidas, con la mitica
“GTX Pro”, John Mc Enroe trasformò la
“Maxply” in “Max 200g” e anche Chris
racchette e dintorni
Evert e Jimbo, poco dopo, avrebbero abbandonato il legno e il metallo
per la nuova “Pro Staff”. Si stava per
sviluppare la grande stagione delle
sperimentazioni, un periodo di oltre
dieci anni nei quali l’ingegneria tennistica raggiunse vette eccezionali.
Un progetto fuori dal coro
In questo contesto, Dunlop si giocò
la propria credibilità con un progetto
fuori dal coro, un progetto destinato a
diventare mito. Inizialmente prodotta
negli stabilimenti Dunlop tedeschi, e
poi rilocalizzata nella patria d’origine,
a Wakefield, la “Max 200g” rappresentò
fin da subito un’icona orgogliosamente
differente dalla produzione massificata
di Taiwan. Questo telaio evidenziava
un processo di lavorazione denominato “injection moulded frame (IMF)”. La
prima fase del processo di costruzione
consisteva nella realizzazione di uno
stampo in lega di zama che fungeva da
anima. All’esterno di questo scheletro
veniva iniettato un composto di nylon
e graphite. Successivamente gli stampi
ricoperti di graphite venivano alloggiati in forni a temperatura costante che
scioglievano l’anima interna in lega e
lasciavano integra la parte in graphite.
Tutto questo procedimento, piuttosto
complesso, in effetti fu l’eredità della
versione antecedente alla “Max 200g”,
la misconosciuta “Max 150g”, un telaio
che a causa delle ridotte dimensioni
del piatto corde (a malapena più estese
di quelle di una standard size) non ebbe nessuna fortuna commerciale.
Nell’87 supera
il milione di pezzi
Dal 1983, ufficialmente sul mercato,
divenne l’attrezzo più in voga degli
anni ’80, superando nel 1987 il milione di pezzi venduti in tutto il mondo e
terminando l’infinita epopea nel 1995.
Nel 1989 fece scalpore mediaticamente (ed ebbe ripercussioni anche in sede legale) Martina Navratilova che sotto contratto con un’altra azienda, con
un imbarazzante paintjob “all black”,
utilizzò la Max 200g credendo di poter riequilibrare il gap con la Graf, che
all’epoca era la portabandiera proprio
di Dunlop. Il nostro Omar Camporese,
sotto contratto con un’altra azienda italiana, non potendo più fare a meno della Max 200g, la fece colorare di rosso
fuoco, creando un caso mediatico che
smosse i pubblicitari di Dunlop. Dopo
qualche mese infatti, per stigmatizzare
la vicenda, su tutti i giornali di tennis
italiani, comparve una pagina che reci-
tava “Nera, rossa o Dunlop Max 200g!”.
7 versioni e “special edition”, record
di esemplari venduti e amata da tutti,
principianti e agonisti, grandi e bambini, donne e uomini. 38RA, 84sq.in, tre
tipologie 345g(L)/355g(LM)/365g(M)
di peso. La mitica Max 200g ancora oggi sulle aste di tutto il mondo è ricercatissima e se per un esemplare usato
si possono spendere anche soli pochi
euro, per uno nuovo le cifre sono davvero impegnative.
L’analisi tecnica:
poco più rigida del legno
Ma passiamo all’analisi tecnica del telaio. La Max 200g è un telaio piuttosto massiccio, come detto realizzato
per iniezione di una miscela di nylon
e graphite in polvere, che veniva riscaldata per ottenere il processo di
sinterizzazione del materiale che consentiva di estrarre le racchette finite
direttamente dallo stampo senza la
necessità di realizzare le forature in
una fase successiva mediante un vera
e propria operazione di drilling.
Il telaio ha uno spessore costante di
circa 22 mm, 21,7 mm per la precisione con un front-beam di 11 mm per
l’ovale e di 15 mm per gli steli.
Il flex misurato con un diagnostic, nella fattispecie con il pro-t-one racquetlab, definisce le caratteristiche di un
telaio estremamente flessibile, con
Con la Dunlop Max 200g Steffi Graf
conquistò il Golden Slam; a sinistra,
la campagna pubblicitaria del 1987;
sopra, il caratteristico “cuore”
La “Max 200g” venne presentata nell’estate del 1982 con uno slogan pubblicitario che la definiva “la racchetta
da tennis più potente del mondo”,
affermazione quanto mai curiosa viste quelle che sono le apparenti caratteristiche strutturali del telaio. Il
tecnico della Dunlop Rick Perry, Direttore Ricerca e Sviluppo affermava
però una caratteristica chiave di questa racchetta: “Quando la pressione è
applicata ad un ritmo lento, come ad
esempio su una macchina Babolat RA
o RDC, il telaio sembrerà molto flessibile. Durante oscillazioni veloci, però,
il telaio flette meno e quindi, restituisce più energia”.
26
racchette e dintorni
Max 200g:
loro la usavano
Tra attività giovanile e grandi trionfi “adulti”, la
Dunlop Max 200G è stata fedele compagna di
tanti campioni, italiani e stranieri. In particolare John McEnroe ci vinse Wimbledon e gli Us
Open. Steffi Graf realizzò con questa racchetta
il suo Golden Slam del 1988 (i quattro Slam più
la medaglia d’oro olimpica a Seul). Ecco alcuni
utilizzatori di rilievo: Omar Camporese, Paolo
Canè, Cristiano Caratti, Peter Fleming, Andrea
Gaudenzi, Steffi Graf, Ramesh Krishnan, John
Mc Enroe, Patrick McEnroe, Martina Navratilova, Diego Nargiso, Gianluca Pozzi.
John McEnroe
al Roland Garros
con la Dunlop
Max 200g;
sotto, l’analisi della
flessione e, più in basso,
il grafico delle vibrazioni
valore a racchetta incordata di circa
RA46 corrispondente ad un valore
flessionale di circa 450g/mm.
Per avere un riferimento, le vecchie
racchette in legno del tipo Dunlop
Maxply possedevano flex intorno ai
38-42 punti di rigidità. Le successive
evoluzioni rappresentate dalle racchette in legno-fibra (del tipo Head
Vilas) erano caratterizzate un valore
di rigidezza del tutto comparabile con
quello della Dunlop e in questo senso
la Max200 si configura come una sorta di naturale evoluzione dei telai in
legno, rappresentandone una rottura
nella continuità.
Costruita per iniezione
Offre un feeling ‘old style”
Proviamo ad approfondire l’analisi
considerando i valori di flessione non
soltanto nel punto collocato a 32.5 cm
dalla testa della racchetta ma in ogni
punto lungo il telaio per determinare
l’esistenza di “flexpoint” collocati in
altra posizione del fusto, come spesso
capita di riscontrare per modificare il
comportamento dinamico del telaio.
Il profilo costante e la tecnica costruttiva per iniezione (che non funziona
per stratificazione successiva di materiale in fogli), suggerirebbero un comportamento molto lineare e progressivo senza punti di marcata flessione
ed in effetti questo emerge dall’analisi
flessionale statica (eseguita a bassa velocità di deformazione) del telaio.
La racchetta è assolutamente lineare,
non possiede punti di variazione flessionale e lascia dunque presupporre
un comportamento in campo assolutamente lineare e prevedibile, molto
“old style” come da attese.
Un telaio mutevole:
se picchi si irrigidisce
Però qualcosa ci deve fare riflettere.
Prendiamo in esame il comportamento in campo e quella che viene definita rigidità dinamica del telaio, quella
percepita quando il telaio risponde alle
sollecitazioni rapide imposte dall’impatto con la sfera. Proviamo a spiegarci meglio: alcuni materiali, sollecitati
in modo rapido tendono a irrigidirsi
fornendo una risposta più nervosa di
quanto ci si aspetterebbe deformandoli in modo lento e progressivo, questa
è la rigidità reale, quella “dinamica”
27
percepita realmente dal giocatore. Se
proviamo a studiare la risposta vibrazionale di questa Dunlop ci accorgiamo
che a differenza di quanto accade solitamente con telai del tipo tradizionale
realizzati per laminazione progressiva,
in questo caso la risposta è molto più
ampia, il suono più secco e la frequenza di risonanza, elemento che ci indica
la rigidezza dinamica del telaio, spostata più in alto, rispetto ai telai tradizionali. Questo ci lascia dunque intuire
racchette e dintorni
Le 7 versioni
1.0 - 1982: fondo nero, frecce oro e verde, due
strisce verdi (3 differenti molds, il primo leggermente rastremato in testa e “grommet less” con
fori rotondi). Secondo con profilo costante con
fori rotondi, terzo con profilo costante e fori rettangolari (questo mold continuerà fino al 1992).
2.0
- 1986: fondo nero, frecce oro e verde,
strisce nero e oro con scritta “Graphite Injection” e firma di John McEnroe a lato (esiste
una versione differente che celebra la vittoria di
Wimbledon e Us Open 1984).
3.1 - 1988: fondo nero, frecce oro e verde con
strisce oro-verde e dicitura “Graphite Injection”.
3.1 - 1988: Variante: fondo verde sfumato,
frecce rosso e bianco.
4
- 1989: Golden Grand Slam - Edizione numerata, 2000 pezzi. Frecce piccole e stilizzate
con bordi arrotondati, cuoio Fairway.
5 - 1990: fondo di colore nero lucido e frecce
oro/turchese.
6 - 1991: Pro - fondo porpora con scritte verdi.
Max 200g: i dati
di laboratorio
che la Max 200g è un telaio mutevole,
che possiede come caratteristica peculiare quella di essere molto flessibile a
bassi regimi e irrigidirsi se colpito con
violenza. Non siamo in presenza dunque di un telaio del tipo molla, ma di
un fusto con spiccate caratteristiche
di elasticità che si tramuta in un’arma
molto reattiva pronta a scoccare fucilate secche e nette quando sollecitato in
modo brutale…
Uno sweet spot ampio
per un fusto senza grommet
Per quanto riguarda lo sweet-spot (vedi grafico in alto), ci si aspetterebbe
poco da un ovale di soli 85”. In realtà
l’area utile di impatto è molto ampia
per un ovale di dimensioni 548cmq
ed occupa tutta la parte medio alta del
piatto corde a garanzia di massimo
confort in ogni condizione di gioco,
tolleranza ma anche potenza e presa
delle rotazioni.
Forse sino a ora non ci si è soffermati
sul fatto che nella Max 200g le corde
sono montate direttamente sul fusto
senza interposizione dei grommet e
che le corde, in modo del tutto futuristico rispetto alle concorrenti dirette risultavano... sospese e potevano lavora-
re sfruttando l’ovale dalla parte esterna
del piatto, come si sarebbe visto anni
dopo con sistemi di sospensione! La
zona utile di impatto così ottenuta è
molto ampia a riprova del fatto che il
telaio è molto fruibile a discapito delle
dimensioni non propriamente ampie
dell’ovale anche se, è bene sottolinearlo, non siamo in presenza di un fusto
destinato a giocatori dotati di tecnica
non avanzata, dato pure il peso e l’inerzia molto elevate.
Colpire nel centro del piatto corde
consentiva di generare colpi secchi e
precisi, vere e proprie staffilate, violente e decise che, dato pure il pattern 18x20, garantivano comunque
ottimale controllo.
Il back era di riferimento, non a caso
Steffi Graf la adottò per lunga parte
della sua carriera ed il gioco di volo:
per quanto il telaio fosse piuttosto
massiccio, consentiva di assestare voleè in sicurezza e giocate di fino di riferimento assoluto.
Da notare la presenza di tripli “shared
holes” in alto ed in basso che consentivano di ottimizzare la risposta della
corda, di non indebolire troppo il telaio
e assicurare un pattern di incordatura
semplice e pulito che consentiva di
28
Peso (incordata)
Bilanciamento
Swing-weight
Spin-weight
Twist-weight
Recoil-weight
Polar-index
366 g
313 mm
340 kgcmq
356 kgcmq
16 kgcmq
74 kgcmq
0.95 7.5/10
Misure rilevate con pro-t-one racquet-lab
passare le verticali dall’alto al basso naturalmente senza uso di pattern ATW.
Una vera “mazza”,
con spinta e stabilità
Per quanto riguarda i dati del telaio
(qui sopra) si tratta di una “mazza” di
considerevoli dimensioni. Descrivono
un attrezzo particolarmente impegnativo per gli standard di oggi ma dotato
di ottima capacità di spinta e di stabilità se maneggiato da un braccio in grado di metterne in moto la massa elevata. Incordato con una corda elastica è
un telaio che non poteva dare problemi
al gomito data la massa e la capacità
di assorbire vibrazioni ma al limite alla spalla per la necessità di richiamare
forza in fase di esecuzione dei colpi.
Ma quale era dunque il segreto della
Max 200g? Forse è stato condensare al
proprio interno una serie di soluzioni
tecniche talmente innovative da portare immeditati vantaggi nel gioco, passando quasi inosservate.
l'’esperto risponde
La domanda - In tema di racchette,
sento spesso parlare di bilanciamento.
Che cosa si intende con questo termine?
Risponde Gabriele Medri
Diagramma grafico rappresentativo
del bilanciamento della racchetta
La risposta
La “questione” del bilanciamento
della racchetta da tennis è un argomento particolarmente interessante
e complesso al tempo stesso dato
che riveste una valenza multipla con
ripercussioni sulla potenza, maneggevolezza, sensazione di peso e caratteristiche generali dell’attrezzo....
ma troppo spesso viene trascurato.
In sintesi è possibile definire come
bilanciamento della racchetta,
(balance misurato in cm o in mm),
la distanza, misurata dal fondo
del tappo dell’attrezzo, alla quale
il telaio trova il proprio punto di
equilibrio, rimanendo in sospensione su di un asse trasversale. Il
balance di un telaio può essere definito in testa se la misura ottenuta è
superiore a 330 mm; può essere definito al cuore se compresa fra i 315 ed
i 330 mm e infine al manico per tutte
le misure inferiori ai 315 mm.
È sempre necessario sapere che
quanto più avanzato è il bilanciamento a parità di peso complessivo,
tanto maggiore sarà la sensazione di
peso percepita dal giocatore (pick-up
weight) ed è questo il motivo per cui
con il crescere del peso della racchetta si tende inevitabilmente a spostare la massa del telaio verso il manico
al fine di non limitare la maneggevolezza a causa di una eccessiva sensazione di pesantezza alla presa.
Il bilanciamento è anche direttamen-
Peso percepito:
fai la prova
Impugnando una racchetta la “pesantezza” che
sentiamo non dipende solo dal peso effettivo, ma
da come è collocato il bilanciamento. Fate una
prova: scoprirete che telai con pesi e bilanciamenti diversi come quelli qui sotto vi sembreranno del tutto simili.
280 g x 35.0 cm
290 g x 33.5 cm
295 g x 33.0 cm
300 g x 32.5 cm
310 g x 31.5 cm
315 g x 31.0 cm
320 g x 30.5 cm
te connesso a un valore cruciale per
la determinazione delle caratteristiche di un telaio, ovvero al momento
di inerzia, che dipende in modo fon-
L’ingegner Gabriele Medri è consulente
tecnico dell’Istituto Superiore
di Formazione della Fit in materia
di attrezzatura. Ha pubblicato vari
studi su racchette e corde
damentale dalla distribuzione delle
masse nella zona di testa del frame.
Due questioni importanti da prendere in considerazione sono legate al
fatto che bilanciamenti troppo avanzati possono limitare la dinamica del
movimento soprattutto in presenza
di rovescio a una mano (ottimali a
racchetta finita <320-32 5mm) e che
sul medio lungo termine l’eccessivo
balance in testa può essere causa di
patologie a carico del polso e del gomito per limiti di maneggevolezza
della racchetta in fase di esecuzione.
Un ultimo accenno infine è legato al
fatto che i valori indicati dalle case
si riferiscono a racchetta nuda e priva di corde e che dunque con corde
montate e overgrip il balance si sposta mediamente avanti di 10 mm.
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