Camera dei deputati – 4-15624 – Interrogazione a risposta scritta

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Camera dei deputati – 4-15624 – Interrogazione a risposta scritta
presentata dall’on. Prestigiacomo (FI-PdL) il 16 febbraio 2017. Pagina | 1
Camera dei deputati – 4-15624 – Interrogazione a risposta scritta
presentata dall’on. Prestigiacomo (FI-PdL) il 16 febbraio 2017.
PRESTIGIACOMO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
il quadro di riferimento in materia portuale è contenuto nella legge 28 gennaio 1994, n. 84, che ha introdotto, in sostituzione del
precedente modello organizzativo basato su porti interamente pubblici, un nuovo modello caratterizzato dalla separazione tra le
funzioni di programmazione e controllo del territorio e delle infrastrutture portuali, affidate alle autorità portuali, e le funzioni di
gestione traffico e dei terminali, affidate ai privati, salva la proprietà pubblica dei suoli e delle infrastrutture;
il decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 169, ha istituito 15 autorità di sistema portuale (AdsP) che accorperanno i 54 porti italiani e
sostituiranno pertanto le attuali 24 autorità portuali, che ricomprendono attualmente per lo più i porti in cui sono istituite;
alla luce del riordino previsto dal decreto legislativo sopra citato, nella regione siciliana sono state istituite due autorità di sistema
portuali: quella del mare di Sicilia occidentale in cui rientrano i porti di Palermo, Termini Imerese, Porto Empedocle e Trapani e quella
Orientale di cui fanno parte i porti di Augusta e Catania, mentre Messina, Milazzo e Tremestieri fanno parte dell'autorità dei Mar
Tirreno Meridionale e Jonio dello Stretto;
con decreto ministeriale del 25 gennaio 2017 la sede dell'autorità di sistema portuale del Mar di Sicilia orientale è stata individuata
nel porto di Catania e la regione siciliana, in una nota protocollo n. 15404 del 12 settembre 2016 inviata al Ministro interrogato, ha
individuato a Catania «storicamente ed identitariamente la vera infrastruttura core del nuovo sistema portuale»; a tal proposito, è
bene ricordare come tali valutazioni non siano di competenza della regione siciliana e come le risultanze per il porto di Augusta siano
state discusse ed approvate a seguito di una attenta valutazione della direzione generale concorrenza europea e discusse in diverse
audizioni a cui hanno partecipato rappresentanti del dicastero delle infrastrutture e dei trasporti del Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti (agenzia per la coesione), della rappresentanza permanente italiana e dell'autorità portuale di Augusta;
come noto il porto di Augusta è il più grande porto naturale del basso Mediterraneo dove ha sede un'importante porto commerciale,
un polo industriale, una base militare ed un porto/città con due darsena in pieno centro storico, mentre il porto di Catania è
essenzialmente di tipo mercantile e da alcuni decenni sta svolgendo per lo più una funzione di porto turistico, anche in
considerazione della sua posizione urbanistica;
in data 1o febbraio 2017 in risposta all'interrogazione a risposta immediata in Assemblea presentata dall'interrogante, vertente sul
medesimo argomento, il Ministro interrogato ha fatto riferimento agli investimenti e alla situazione finanziaria dell'autorità portuale di
Augusta –:
se il Ministro interrogato non intenda rendere noti i dati relativi ai bilanci dell'autorità di sistema portuali di Augusta e Catania degli
ultimi cinque anni, incluso il 2016, al fine di comprendere l'operatività ed i livelli di sviluppo che le autorità citate hanno raggiunto
negli ultimi anni.
(4-15624)
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