Avellino e Sassari sfidano i Campioni

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Transcript Avellino e Sassari sfidano i Campioni

FINAL EIGHT DI BASKET A RIMINI
Avellino e Sassari
sfidano i Campioni
Armani favorita, ma quante insidie
Avellino o Sassari
tra l'EuroMilano
e il bis in e i l i
Quattro giorni di spettacolo a Rimini con la Final Eight
Campioni uscenti favoriti, ma le insidie non mancano
Servizi di Elisabetta Ferri
Hanno fatto le cose in grande, in Romagna. D'altronde,
la riviera adriatica è abituata
alle invasioni. La Fiera di Rimini, che già aveva convinto
come location per le finali di
Coppa Italia della Lega Pailacanestro, ha conquistato
il palcoscenico più importante, quello della Serie A, e
con esso la copertura compietà dell'evento da parte di
Rai Sport. Anziché due piecole arene, ne è stata allestita
una unica, che può contene-
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re 5.000 posti e si è deciso di
tornare alla vecchia formu\a di quattro giorni, anziché
sparare quattro partite in 24
ore, con il rischio di avere le
gare del mattino completamente deserte sugli spalti.
Grissin Bon-Betaland Capo
d'Orlando apre oggi alle 18
la kermesse, con la speranza che la vicinanza geografica con Reggio Emilia spinga tanti tifosi verso il mare;
quindi, in serata, la sfida tra
i campioni d'Italia di Milano
e l'Enel Brindisi, sulla calta la
più scontata del poker.
Bellissimo il duello in programma domani fra Avelli-
no, formazione ormai davvero credibile in chiave finale
scudetto, e una rivitalizzata
Sassari, che ha una tradizione molto positiva in questa
manifestazione: vi partecipa per la sesta volta consecutiva in sette anni di serie
A e per due volte ha alzato il
cielo fi trofeo: nel 2014 battendo in finale Siena (dopo
aver eliminato ai quarti l'Armani, fra l'altto in casa sua)
e nel 2015 a spese di Milano.
L'anno scorso, poi, la Coppa
è tornata nelle mani dei milanesi, che lanciarono proprio alle Final Eight un forte
segnale anche in chiave tricolore e che quest'anno si dividono tra la nuova Eurolega
e il campionato. In passato la
cabala diceva che chi vince
la Coppa Italia poi non vince
lo scudetto, ma prima Sassari
e poi Milano l'hanno ormai
smentita. Chiuderà i quarti
di finale il confronto tra Ve-
nezia e Brescia, con la matricola lombarda che proverà a
sorprendere i lagunari. Sabato semifinali, domenica la finale in un pomeriggio che
proporrà anche la gara delle schiacciate e del tiro da
tre, che abitualmente trovano spazio nel contenitore
dell'Ali Star Game, quest'anno cancellato. Ci prova Rfmini a ridare un po' di splendore alla palla a spicchi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
E Capo d'Ori. • Venezia-Brescia
Gli emiliani lanciano
Williams, i siciliani
in ricordo di HoweU
La sfida che apre la kermesse romagnola è quella
fra Reggio Emilia [4 a ] e Capo d'Orlando [5 a ].
Sembra uscita dalla crisi la Grissin Bon, che era
scivolata giù in classifica: il blitz a Venezia è uno
squillo di tromba da prendere sul serio. L'innesto
perfettamente riuscito di Reynolds sotto i
tabelloni dimostra che i talenti si nasconderlo
dove meno te li aspetti [giocava a Recanati,
ultima in A2] e in questa Final Eight debutterà
anche Williams, ala forte che trasformerà il volto
del pacchetto lunghi. «Siamo qui per regalarci un
bel week-end, vogliamo vincere la Coppa Italia»,
dice senza paura coach Menetti. Dovrà stare
attento però al travolgente entusiasmo della
rivelazione Capo d'Orlando: la qualificazione è un
evento per la cittadina siciliana, con tanto di
conferenza stampa di presentazione nella sala
consiliare del Comune. «La nostra presenza alle
finali di Coppa Italia ha un valore simbolico - ha
detto il d.s. Sindoni, figlio del presidente - Ci
tengo a ringraziare mio padre, perché se siamo
qui oggi è grazie a lui, che ha creduto in qualcosa
in cui nessuno avrebbe mai potuto credere. La
dedichiamo a Rolando Howell, nostro ex
giocatore scomparso di recente». La Betaland
indosserà per l'occasione maglie celebrative.
Veneti favoriti, però
Moss SE e. vogliono
sorprendere ancora
Che ci fa la matricola Brescia alle finali di Coppa
Italia? Dopo quasi trent'anni di assenza dal
palcoscenico più prestigioso, è la grande
sorpresa. È stata anche fortunata perché,
nell'ammucchiata finale dell'ultima di andata,
la classifica avulsa l'ha qualificata come 7 a ,
aprendo uno scenario un po' meno impossibile
contro Venezia. Neo-promossa finta, perché
una squadra che può affidare le redini a un re
degli assist come Vitali e mettergli al fianco un
veterano come Moss, parte con un grande
vantaggio e paga meno lo scotto del noviziato.
«La Final Eight è un grande regalo per noi - dice il
capitano Moss - A Brescia c'è grande attenzione
attorno al basket e per me è molto bello vedere
la mia immagine sugli autobus, nelle stazioni
della metropolitana e in diversi altri luoghi. Sono
orgoglioso di rappresentare questa città». La
Reyer, che ha centrato le Final Eight come 2 a , è
la big che ci arriva meno carica: la sconfitta sulla
sirena subita in casa da Reggio Emilia ha
lasciato il segno. E il fatto che il sorteggio la
manderà in campo per ultima aumenterà la
smania di giocare. Chance nettamente a favore
dell'Umana, che ha più atletismo e panchina più
lunga, ma le gare secche sono pericolose.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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^ Milano-Brindisi
• Sassari-Avellino
Repesa non rischia I Bell ha suonato la
Simon contro la
I sveglia ma i campani
bestia nera Sacchetti II sono brutti clienti
Sulla carta Milano-Brindisi, l a contro 8 a , è il
quarto più scontato. Milano sta dominando il
campionato e Brindisi, invece, che al giro di boa
dell'andata era entrata come 8 a , oggi sarebbe
fuori dai play off. Meo Sacchetti, però, è la bestia
nera dell'Armani: è il coach che ha confezionato
un paio di brutte sorprese in Coppa a spese ai
lombardi, anche se quando le fece con Sassari il
materiale che aveva a disposizione era più
competitivo. Per far soffrire i campioni d'Italia, i
pugliesi si aff iderano soprattutto a Moore e
Scott, esterni talentuosi e sfacciati. «Ce la
metteremo tutta per scrivere una pagina di
storia del basket brindisino» promette il
presidente Marino. Sul fronte milanese, coach
Repesa dovrà fare a meno di "Kruno" Simon: il
croato non ha smaltito i suoi problemi alla
schiena e verrà risparmiato, con l'ipotesi
credibile di poterlo schierare quando conterà di
più. Le rotazioni nel ruolo hanno ormai
promosso a pieni voti sia Fontecchio che Abass,
giovani leoni italiani tornati ad incidere, e anche
Sanders può coprire lo spot di ala piccola senza
problemi. Milano è la detentrice della Coppa
Italia 2016 e capitan Cinciarini cova in cuor suo
la speranza di alzare di nuovo al cielo il trofeo.
È la sfida più equilibrata, quella che manderà
subito a casa una big. Forse il Banco non lo era
ancora a fine girone d'andata, in cui arrivò 6°, ma
tutto è cambiato per la squadra di Pasquini dopo
l'arrivo di Bell, il play che ha messo ordine fra i
talenti di Sassari. La Dinamo ha risalito la
corrente mostrando un gioco più convincente [6
vittorie in 7 gare] e ritrovando la vena di Lacey e
Savanovic, quelli che avevano sofferto di più la
mancanza di un vero regista in alternativa a
Stipcevic, l'arma tattica che esce dalla panchina
e spacca le partite. Dall'isola in partenza
carovane di tifosi, perchè le finali di Coppa Italia
risvegliano dolci ricordi: Sassari ha fatto sue le
edizioni 2014 e 2015. La Sidigas però è la cliente
peggiore che i sardi potessero trovare al debutto.
Terzi al giro di boa del campionato, gli irpini
hanno scalato ancora una posizione e oggi sono
la più credibile delle anti-Milano. Sacripanti ha
assemblato al massimo delle loro possibilità le
pedine a disposizione, mascherando bene anche
l'assenza pesante di Cusin sotto le plance. Con
l'esperienza di Green e Ragland a impostare il
gioco, i muscoli di Fesenko e la conoscenza del
gioco di Leunen sotto, l'atletismo di Thomas è la
cerniera perfetta fra piccoli e lunghi.
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L'azzurro Andrea Cinciarini, 3 0 anni, playmaker e capitano dell'Armarli Milano CIAMILLO
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