l`Hotel Nacional a Rio de Janeiro riapre le porte

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Transcript l`Hotel Nacional a Rio de Janeiro riapre le porte

Oscar
Niemeyer:
Nacional a Rio de
riapre le porte
l’Hotel
Janeiro
Abbandonato dal 1995 e tutelato dall’Iphan, è oggi una
struttura a cinque stelle con 413 stanze, 2 ristoranti e 3 bar
gestita dalla catena spagnola Meliá davanti alla spiaggia di
São Conrado
L’apertura del Gran Meliá Nacional Rio de Janeiro segna la
rinascita a cinque stelle dell’Hotel Nacional, iconico
edificio progettato da Oscar Niemeyer davanti alla spiaggia di
São Conrado, bairro a sud ovest della seconda città più
popolosa del Brasile. Sorge a una manciata di metri dal mare
accanto all’avenida intitolata alla memoria dell’ingegnere
Conrado Jacob Niemeyer, oggi circondato da alte torri
residenziali cresciute con lo sfondo delle verdi alture
caratteristiche di questa parte della costa brasiliana.
Inaugurato l’1 febbraio 1972, l’edificio originario nasce su
progetto di Oscar Niemeyer, in quegli anni in esilio a Parigi
e impegnato nell’ideazione di alcuni dei suoi edifici più
famosi realizzati al di fuori dei confini nazionali, come la
sede della Mondadori a Segrate e quella del partito comunista
francese a Parigi ma anche il Centro Culturale di Le Havre,
recentemente restaurato e rifunzionalizzato.
L’albergo è una struttura funzionalista dalla volumetria
semplice, un alto cilindro a pianta circolare in cemento
armato a vista dall’involucro completamente vetrato, che
concentra al centro i collegamenti verticali e si apre a 360°
sull’intorno dando una vista diretta sul mare e sul paesaggio
circostante a tutte le stanze dei suoi 34 piani. L’edificio si
eleva all’interno di un lotto di 14.000 mq al di sopra di un
basamento multifunzionale che allarga la base di collegamento
del cilindro al terreno ed ospitava i 3.000 mq della lobby di
ingresso con i servizi comuni e, nella parte posteriore, un
centro congressi e un auditorium teatro da 1.400 posti che nel
corso degli anni ha ospitato le esibizioni di artisti come
Liza Minnelli, BB King e i Jackson Five.
Importante parte del complesso, la sinuosa area esterna
bilivello, dotata di sinuosa piscina di fronte e che incorpora
l’ingresso e la lobby, è stata progettata dal paesaggista
Roberto Burle Marx.
La nuova struttura arriva dopo numerosi tentatavi di vendere
all’asta un edificio in stato di abbandono dal 1995 in seguito
al fallimento della proprietà e il passaggio alla
Superintendência de Seguros Privados. L’acquisto da parte
dell’immobiliare portoghese HN, che ha investito
nell’operazione 125 milioni di euro, avviene nel 2009 con
l’obiettivo, non raggiunto, di recuperare la struttura
alberghiera (dalle considerevoli dimensioni anche da un’ottica
odierna) per le Olimpiadi e beneficiare delle agevolazioni
fiscali che l’inserimento nella lista delle strutture
ufficiali a servizio dell’evento avrebbe permesso di ottenere.
Ma anche di sfruttare la possibilità di erigere una nuova
torre a destinazione residenziale o commerciale nelle
vicinanze dell’hotel per sostenere il finanziamento dei
lavori, osteggiata dalle proteste dei residenti di un
quartiere di lusso durante l’iter autorizzativo e realizzativo
e non realizzata.
Il Gran Meliá Nacional Rio de Janeiro è oggi una struttura
alberghiera a cinque stelle completamente rinnovata e in
sicurezza rispetto alle attuali normative (nel corso della sua
storia è stata danneggiata da incendi che hanno anche causato
diverse vittime per la mancanza di un sistema antincendio). È
gestita dalla grande catena spagnola Meliá ed è stata
realizzata a partire da un progetto inzialmente affidato a
João Niemeyer, nipote di Oscar, che ne è stato poi esautorato.
Ha 413 stanze, 2 ristoranti, 3 bar (di cui uno panoramico sul
tetto al di sotto della piattaforma superiore con l’eliporto)
e un centro congressi che nei prossimi anni, la previsione è
per il 2018, dovrebbe essere aperto al posto del teatro nella
parte posteriore del basamento.
Dal punto di vista dell’intervento su un edificio tutelato
dall’Instituto do Patrimônio Histórico e Artístico Nacional
(Iphan), e dalla struttura portante in buone condizioni, un
lavoro importante è stato fatto per la completa sostituzione
dell’involucro vetrato continuo, per cui sono stati utilizzati
11.000 mq di vetro bronzato stratificato di sicurezza
compatibile con il carattere storico dell’edificio.
All’interno, quasi tutto è stato rinnovato, sostituito e
riorganizzato, ma si è cercato di mantenere il carattere del
progetto originario soprattutto nelle aree esterne e in quelle
comuni e di accoglienza, che attraverso colori, decorazioni e
sculture come la sirena di ferro realizzata da Alfredo
Ceschiatti a bordo piscina creavano un collegamento diretto
con la spiaggia e il mare: qui è stata ad esempio ripristinata
la pavimentazione color sabbia dell’area di ingresso, dove è
anche stato ripristinato il lampadario che richiama la flora
marina.
Sull’esterno si è resa necessaria una modifica al progetto di
Niemeyer che ha dovuto passare il vaglio dell’Iphan: la lobby,
una volta aperta, è stata chiusa da elementi vetrati per
permettere il funzionamento efficiente dell’impianto di
condizionamento.
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