Curling Ascona - RLfeb2017

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Transcript Curling Ascona - RLfeb2017

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sport
Il curling,
sport di sassi,
di scope
e di casa
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di Elia Stampanoni
w Il gioco del curling ha il suo fascino, attrazione che si risveglia puntuale in occasione
dei Giochi olimpici, quando le immagini di
questo sport arrivano anche sui nostri teleschermi e riescono a interessare sportivi
e meno sportivi.
Anche in Ticino si gioca a curling e lo
dimostrano i cinque club affiliati alla Federazione Curling Ticino: Curling Club
Ascona (dal 1960), Curling Club Chiasso
(dal 1964), Curling Club Lugano (dal 1998),
Curling Club Ronco s/Ascona (dal 2006,
che si appoggia alla struttura di Ascona)
e Golf & Curling Club Faido (dal 2010). A
livello svizzero esiste invece dal 1942 la
Schweizerischer Curling Verband, oggi
Swiss Curling Association che conta 154
club con circa 10’000 tesserati, di cui 660
juniori (dati 2014, Swiss Curling).
Il curling club Ascona, come detto,
nacque nel 1960, confermandosi gradualmente sulla scena ticinese e nazionale.
Attualmente è composto da circa 40 soci attivi e una ventina di sostenitori che si
ritrovano ogni lunedì sera presso la pista
di ghiaccio Siberia, dove tutti possono
avvicinarsi a questo sport, allenandosi,
frequentando i corsi o semplicemente
stando in compagnia. Oltre alle numerose
regole scritte (vedi sotto), il curling basa
molto della sua popolarità su una serie di
principi (spirit of curling), che hanno un’importanza e validità notevoli (vedi http://
www.curling-ticino.ch/il-curling/spirit-ofcurling).
Per capire meglio il gioco del curling
e scoprire le dinamiche del Curling club
Ascona ci siamo rivolti a Gianfranco Mion,
membro attivo del sodalizio locarnese che
chi spiega perché questo sport può essere alla portata di tutti.
«È una disciplina che può essere intra3
presa a ogni età e nel nostro club abbiamo
infatti anche settantenni che praticano ancora il curling. Uno sport che si può però
pure iniziare da giovanissimi, sebbene le
strutture attuali in Ticino non lo facilitano,
dato che i club dispongono del ghiaccio
solo in tarda serata e solo per un giorno
a settimana».
Qual è l’importanza agonistica nel curling?
«Il curling ha suddiviso in quattro categorie le proprie competizioni (élite, junior,
attivi e senior) ed è prevista anche una categoria espressamente per i disabili in carrozzina. Durante l’anno ci sono diversi tornei, anche per coloro che non intendono
intraprendere una via agonistica e puntare
ai Campionati europei o mondiali».
Cosa lo rende così appassionante?
«Appassionante perché divertente,
tattico, tecnico e dai costi non esagerati.
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Nel curling non c’è inoltre un arbitro e le
diatribe sul ghiaccio vengono appianate
dagli skip (i capi squadra). Vige un grande
fair play e i giocatori applicano alla lettera
lo “spirit of curling“, una serie di regole
comportamentali solo parzialmente codificate ma applicate da tutti».
Quale attrezzatura serve per iniziare a
giocare al curling?
«Quasi tutti i club mettono a disposizione il materiale per iniziare che, col passare del tempo e se si desidera proseguire, si può acquistare: si tratta di un paio
di scarpe da curling (prezzo da 150 a 450
franchi), una scopa (100 - 280 franchi) ed
eventualmente un paio di calzoni. I sassi,
così come le scope, sono sempre messe a
disposizione dal club».
Cosa fa un giocatore di curling d’estate?
«I giocatori attivi effettuano una preparazione per la stagione seguente, che
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contempla l’aspetto fisico, mentale e tattico-tecnico. Ci sono comunque dei tornei
anche durante la stagione estiva e non
mancano quindi gli allenamenti sul ghiaccio».
Curling, bocce e scacchi. Quale le somiglianze?
«In diverse occasioni il curling è accostato agli scacchi per la complessità della
strategia di gioco. Non conosco invece la
ragione dell’accostamento alle bocce, ma
presumo sia per la somiglianza del gioco
e nell’avvicinarsi il più possibile a qualcosa
(il pallino nelle bocce e mettere più sassi
possibili in casa nel curling)».
Si sente l’effetto dei Giochi olimpici a
livello di adesioni?
«Certo, ogni manifestazione di una
certa importanza come i Giochi, si riflette
dapprima nella curiosità e poi in un certo
interesse, tanto da invogliare le persone
ad avvicinarsi a un club per provare. In
quest’ambito, la World Curling Federation, l’ente mondiale del curling, ha un
proprio canale YouTube dove trasmette
diverse partite d’interesse durante la stagione. In Canada, grazie alla federazione
nazionale, il curling è riuscito a superare
l’hockey per numero di tesserati».
E a livello svizzero?
«La squadra svizzera femminile è ai
vertici nel ranking mondiale e quindi anche la televisione nazionale, in alcune occasioni, trasmette le partite».
Dove e come è possibile avvicinarsi a
questo sport e al vostro club?
«In Ticino c’è la Federazione Curling
Ticino e abbiamo cinque club che promuovono lo sport. Sui rispettivi siti internet si possono reperire utili informazioni
e ogni società organizza a inizio stagione
(autunno) una scuola curling di circa cinque
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serate a un prezzo esiguo. Alcuni club, tra
cui Ascona, organizzano inoltre delle serate
ricreative per provare il gioco. Su richiesta
si possono annunciare gruppi interessati o
scuole che, con il materiale messo a disposizione dal club, possono scoprire il curling
il lunedì sera dalle 20 alle 22 circa oppure
durante le ore scolastiche».
Il curling, la casa e la scopa
Il curling è uno sport di squadra giocato
sul ghiaccio con pesanti pietre di granito
levigate, dette stone (sasso in inglese), che
pesano tra 38 e 44 libbre (tra 17,2 e 19,9 kg
circa). Sono dotate di un’impugnatura con
la quale i giocatori, suddivisi in due squadre, le lanciano su una superficie di ghiaccio verso un’area di destinazione, detta
“casa“. Lo scopo è quello di accumulare
un punteggio maggiore dell’avversario durante la partita, sommando i punti calcolati
in base al numero di sassi che si trovano più
vicini al centro della casa, contrassegnata
da tre anelli concentrici.
Ogni squadra ha otto lanci per ogni intervallo di gioco (end), dove ogni giocatore
lancia due sassi. Una partita può essere costituita da dieci o da otto end e la traiettoria
curvilinea delle pietre può essere influenzata dall’azione delle scope da curling, che
vengono usate per abradere la superficie
del ghiaccio di fronte al sasso alterandone le caratteristiche (e quindi il corso della
pietra in moto).
Origini e storia
Si presume che il curling sia stato inventato nella Scozia medievale, dato che
il primo riferimento scritto di una gara con
delle pietre sul ghiaccio proviene dai regi-
stri dell’Abbazia di Paisley, nel Renfrewshire, databile al febbraio del 1541. La parola
curling appare per la prima volta in una
stampa del 1620 a Perth, nella prefazione
in versi di una poesia di Henry Adamson.
In passato le pietre erano semplici sassi di
fiume a fondo piatto, a volte dentellate o di
forma irregolare. I giocatori, a differenza di
oggi, avevano scarso controllo sul sasso e
si basavano più sulla fortuna che sull’abilità
o sulla strategia.
Il ghiaccio, una buccia d’arancio
Il curling, che è uno sport ufficiale dei
Giochi Olimpici invernali a partire dal 1998,
si gioca su una superficie ghiacciata che
richiede un’attenta cura e manutenzione.
Oltre alla temperatura, mantenuta attorno ai -5 °C, una parte fondamentale è lo
spargimento di goccioline d’acqua sulla
superficie di gioco che formano, a causa
del congelamento, una superficie grumosa
simile a una buccia d’arancia.
Tradizionalmente le pietre per il curling erano di due tipi specifici di granito,
entrambi estratti sull’isola di Ailsa Craig,
al largo della costa scozzese dell’Ayrshire. Essendo l’isola una riserva della fauna
selvatica, alla cava è permessa l’estrazione
soltanto ogni 11 anni. Un altro tipo di granito proviene dal nord del Galles, dove è
disponibile in tonalità di blu, grigio, rosso
o marrone. Il costo si aggira sui 600 dollari
canadesi l’una (circa 450 franchi).
La scopa da curling utilizzata per spazzare la superficie del ghiaccio, invece, era
anticamente costituita di saggina (paglia di
sorgo) ed era simile alle scope casalinghe.
Oggi s’impiegano invece le scope dette
“a pennello“ che possono essere di stoffa,
pelo animale, sintetico o di crine. Anche
i manici sono moderni, costruiti in vetroresina o fibra di carbonio. Altro elemento
fondamentale per il gioco del curling sono
le scarpe che, pur simili a normali calzature
sportive, hanno le due suole diverse: una
pensata per il piede che scivola, l’altra progettata per non scivolare sul ghiaccio.
CCASCONA IN BREVE
Curling Club Ascona,
c/o pista di ghiaccio “Siberia”
via San Materno
6612 Ascona
Presidente:
Domenico Riccio
www.ccascona.ch
Prossimo torneo: Torneo Lago
Maggiore, 18 febbraio 2017
FEDERAZIONE CANTONALE
Federazione Curling Ticino
c/o Avv. Andrea Lenzin
Via Domenico Fontana 14
6900 Lugano
www.curling-ticino.ch