Il Comitato Esecutivo dell`ANMIL incontra il Presidente della

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Transcript Il Comitato Esecutivo dell`ANMIL incontra il Presidente della

N. 1/2017
Periodico dell’ANMIL - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 - Aut. N. 14 MBPA/MI/AGOSTO/2016 - Periodico ROC
obiettivo
TUTELA
www.anmil.it
[email protected]
Il Comitato Esecutivo dell’ANMIL
incontra il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella
Passa la legge:
la rendita
non è reddito
Migliora
l’assistenza sanitaria
con i nuovi LEA
Infortuni sul lavoro,
dal bilancio 2016
un 2017 preoccupante
I servizi di
CAF e Patronato
per i Soci ANMIL
ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA LAVORATORI MUTILATI E INVALIDI DEL LAVORO
SOMMARIO
OBIETTIVO TUTELA
N. 1/2017
Obiettivo TUTELA ANMIL
Fondato dall’ANMIL
nel 1947
Tiratura 370.000 copie
La quota associativa
comprende l’invio del
periodico in abbonamento
EDITORIALE
La difesa dei diritti della categoria
in un quadro politico sempre più incerto - di Franco Bettoni
LE NOSTRE
BATTAGLIE
Le politiche sociali e il settore pensionistico nella legge di Bilancio
Riconosciuta la natura giuridica indennitaria della rendita INAIL
L’incontro cordiale e concreto dell’ANMIL
con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Novità sul reinserimento lavorativo: le istruzioni operative dell’INAIL
In arrivo la riforma dei LEA per migliorare e innovare la qualità
dell’assistenza sanitaria
SICUREZZA
SUL LAVORO
ASSISTENZA
FISCALE
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6
7
8
Decreti attuativi sulla 'Buona Scuola': c’è ancora molto da rivedere
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L’ANMIL per l’accessibilità:
una ricerca sulla “vivibilità” in Italia per chi è disabile
13
Il bilancio infortunistico 2016 tutt’altro che esaltante
per l’azienda Italia - di Franco D’Amico
14
Il 2° Concorso di poesia ANMIL
'Lavoro insicuro: riflessi negli sguardi delle donne'
SPORT
E DISABILITÀ
3
La XV edizione di 'Primi in sicurezza' dedicata alle scuole
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18
Pensionamento anticipato per chi svolge lavori usuranti
di Maria Giovannone
19
A colloquio con Luca Pancalli, Presidente del CIP,
per rilanciare lo sport paralimpico - di Marinella de Maffutiis
ANMIL Sport Italia, una realtà in forte crescita
20
22
CAF ANMIL: i servizi di assistenza fiscale
a disposizione di Soci e non solo
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ANMIL sempre più internazionale per assistere gli italiani all’estero
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28
CULTURA
E SOCIETÀ
L’arte al servizio del sociale: tre artisti per l’ANMIL
30
PILLOLE
Notizie per la categoria
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TUTELA
SOCIALE
Direttore Responsabile
Franco Bettoni
Comitato di Redazione
Luciano Astolfi
Elio Balistreri
Gino Rebuzzi
Debora Spagnuolo
Le novità previdenziali della legge di Bilancio 2017
Responsabile Redazionale
Sandro Giovannelli
Coordinamento Redazionale
Marinella de Maffutiis
Redazione
Ufficio Comunicazione ANMIL
Impaginazione
Fabrizio Cristiani
Direzione, Redazione
ed Amministrazione
Via A. Ravà, 124 - 00142 Roma
Tel 06.54196334 - Fax 06.5402248
[email protected]
Obiettivo Tutela è sul sito:
www.anmil.it
Numero Verde 800 180 943
Stampa: Maggioli S.p.a. - Santarcangelo di Romagna (RN) • Numero di iscrizione al ROC 469
Iscritta al Registro della Stampa e l’Informazione del Tribunale di Roma con il n. 4301/1954
Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 - Aut. N. 14 MBPA/MI/AGOSTO/2016 - Periodico ROC
LA DIFESA DEI DIRITTI DELLA CATEGORIA
IN UN QUADRO POLITICO SEMPRE PIÙ INCERTO
Carissime, carissimi,
sono lieto ed orgoglioso di portare a vostra conoscenza che finalmente, come potrete
leggere anche nell’articolo pubblicato nelle pagine successive, la rendita INAIL è oggi
esente per legge dalla tassazione IRPEF. Fino ad oggi questo avveniva solo in forza di
provvedimenti di carattere amministrativo, suscettibili di essere modificati senza la
necessità di un passaggio parlamentare. Ora, e ripeto, finalmente, un provvedimento di
natura legislativa ha stabilito che la rendita INAIL non è soggetta a tassazione IRPEF:
questo significa che è oggi necessaria una legge, un voto del Parlamento, per stabilire il
contrario.
EDITORIALE
di Franco Bettoni - Presidente Nazionale ANMIL
Sul fronte, invece, del diritto al reinserimento lavorativo delle
vittime del lavoro, è imminente la decisione del Consiglio di
indirizzo e vigilanza dell’INAIL di dare l’avvio ad una nuova
regolamentazione che consentirà alle aziende di fruire di strumenti
che facilitino il reinserimento al lavoro di coloro che hanno subito
un infortunio sul lavoro o che hanno contratto una malattia
professionale. Un passaggio, anche questo, per il quale abbiamo
molto lavorato e che tanti di noi attendevano con la speranza di
poter finalmente tornare al lavoro. Starà a noi, una volta che questo
strumento sarà disponibile, renderci parte ancora più attiva del
mercato del lavoro per migliorare ancora di più la nostra capacità
di dare servizio agli aderenti all’Associazione.
Risultati importanti, frutto del nostro lavoro, che arrivano in un
periodo di grande incertezza generale. Un’incertezza che riguarda l’economia del paese,
con le difficoltà dei conti pubblici e l’arcigna supervisione degli organismi dell’Unione
Europea, e che coinvolge le nostre prospettive di sviluppo e gli stessi principi di coesione
sociale, minati da un sempre maggiore divario tra condizioni di benessere, a volte anche
eccessivo, e situazioni di difficoltà che rasentano lo stato di povertà.
Anche il quadro politico e, conseguentemente, la stabilità e l’azione delle Istituzioni
sono gravemente compromesse da una profonda incertezza, mentre il Parlamento
stenta a tracciare programmi di lungo respiro che possano ridare fiato ai cittadini ed alle
imprese. La macchina dello Stato fatica sempre più a provvedere ai pagamenti nei
confronti dei propri creditori e le aziende sono sempre più in difficoltà nei confronti del
sistema bancario, che a sua volta attraversa una profonda crisi di sistema.
In questo contesto, che ci auguriamo possa cambiare al più presto possibile, risulta
davvero impossibile portare avanti azioni che consentano quella revisione del modello di
sicurezza sociale che, soprattutto in materia di assicurazione obbligatoria contro gli
infortuni sul lavoro e le malattie professionali, la nostra Associazione porta avanti. Oggi,
dunque, è giocoforza muoversi a piccoli passi e vigilare, come quotidianamente stiamo
facendo, per la difesa dei nostri diritti, sempre più in pericolo di fronte alla necessità di
far quadrare i conti pubblici.
obiettivo TUTELA
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LE NOSTRE BATTAGLIE
LE POLITICHE SOCIALI E IL SETTORE
PENSIONISTICO NELLA LEGGE DI BILANCIO
La Legge di Bilancio, nel testo approvato in via
definitiva e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21
dicembre scorso, contiene numerose disposizioni
riguardanti le politiche sociali e soprattutto il settore pensionistico.
L’ANTICIPO PENSIONISTICO
La principale novità riguarda l’ormai noto “anticipo
pensionistico” (meglio conosciuto con l’acronimo
di APE) con cui il Governo ha voluto rispondere alle
esigenze di flessibilità pensionistica conseguenti
alla Riforma Fornero.
L’Anticipo pensionistico è l’opportunità introdotta a
partire dal 1° Maggio 2017 di anticipare il
pensionamento di vecchiaia ad un’età
minima di 63 anni attraverso l’ottenimento di un prestito bancario (APE Volontario) oppure di un’indennità totalmente a carico dello
Stato (APE Sociale). In
entrambi i casi l’erogazione avviene in 12
rate mensili a partire
dalla data di concessione fino all’età del
pensionamento di vecchiaia.
APE VOLONTARIO
(o Anticipo Finanziario a garanzia pensionistica)
Il prestito bancario va restituito attraverso le necessarie trattenute sulle rate
mensili di pensionamento di vecchiaia per una
durata pari a 20 anni: rappresentano il costo per il
lavoratore che si autofinanzia così l’anticipo pensionistico.
È prevista, inoltre, la possibilità di una partecipazione ai costi da parte del datore di lavoro nel settore
privato, degli enti bilaterali e dei fondi di solidarietà
(c.d. APE aziendale) o di utilizzare in tutto o in parte
il montante accumulato in maniera anticipata.
APE SOCIALE
È un’indennità riconosciuta alle categorie svantaggiate e/o protette indicate nella Legge e completamente finanziata dallo Stato. L’indennità
viene riconosciuta ai seguenti soggetti: 1) coloro
che si trovano in stato di disoccupazione (per cessazione del rapporto di lavoro a seguito di licenziamento anche collettivo; dimissioni per giusta
causa; risoluzione consensuale nell’ambito della
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obiettivo TUTELA
procedura di conciliazione obbligatoria), hanno concluso integralmente i sussidi per la disoccupazione da almeno tre mesi e hanno un’anzianità contributiva di almeno 30 anni; 2) chi assiste da
almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo
grado convivente con handicap grave (L. 104/1992)
e ha un’anzianità contributiva di almeno 30 anni; 3)
i lavoratori dipendenti che svolgono da almeno sei
anni, continuativamente, una delle 11 professioni “gravose” o usuranti elencate nella Legge di
Bilancio, per le quali è richiesto un impegno tale
da renderne particolarmente difficoltoso e rischioso lo svolgimento e che hanno un’anzianità contributiva di almeno 36 anni; 4) i lavoratori invalidi che hanno una riduzione della
capacità lavorativa uguale o
superiore al 74%, accertata
dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile e che hanno un’anzianità contributiva di
almeno 30 anni.
Per quest’ultima categoria bisogna evidenziare una grave
limitazione in quanto
nel testo non vi è un
riferimento
specifico
agli invalidi del lavoro o
alle vittime di malattie professionali e non è chiaro se i
requisiti richiesti saranno uguali o
diversi da quelli degli invalidi civili, considerando che il meccanismo di accertamento dell’invalidità da lavoro è diverso rispetto alle altre
categorie di disabili.
Infatti, se si considera il regolamento approvato
nel 2013 che riguarda la modifica della determinazione e dei campi di applicazione dell’ISEE
(Indicatore della situazione economica equivalente), si può notare che le definizioni ai fini dell’ISEE
della disabilità media, grave o di non autosufficienza degli invalidi da lavoro sono diverse da
quelle degli invalidi civili.
Mentre andiamo in stampa, restano ancora da
definire i Decreti attuativi che ne disciplinino la
concreta applicazione e i conseguenti chiarimenti operativi da parte dell’INPS e dei Ministeri
coinvolti.
Pertanto vi invitiamo a rivolgervi al Numero
Verde ANMIL gratuito 800.180943 per aggiornamenti in merito.
LE NOSTRE BATTAGLIE
I BENEFICI PER LAVORATORI
PRECOCI
Tra le novità introdotte, anche alcune misure dirette a concedere un anticipo pensionistico ai lavoratori precoci con un requisito di anzianità contributiva ridotto rispetto a quello richiesto in via ordinaria. La misura entra in vigore dal 1° Maggio 2017
ed ha carattere strutturale, non sperimentale,
sebbene il riconoscimento sarà subordinato al
rispetto di determinati limiti di spesa (per maggiori dettagli vedere la scheda di approfondimento a
pag. 26). Per la concreta applicazione occorrerà
attendere l’approvazione del decreto attuativo.
LA QUATTORDICESIMA
La Legge di Bilancio apporta notevoli modifiche alla
configurazione della quattordicesima mensilità
delle pensioni INPS e non solo per l’importo erogato (per maggiori dettagli vedere la scheda di approfondimento a pag. 26).
AMIANTO E PENSIONE
DI INABILITÀ
Interessante, infine, il riconoscimento del diritto
alla pensione di inabilità a quei lavoratori iscritti
all'assicurazione generale obbligatoria o alle
forme esclusive e sostitutive della medesima
affetti da mesotelioma pleurico, mesotelioma
pericardico, mesotelioma peritoneale, mesotelio-
ma della tunica vaginale del testicolo, carcinoma
polmonare e asbestosi, riconosciuti di origine
professionale o per causa di servizio.
Questi soggetti potranno conseguire la pensione
di inabilità in deroga alle condizioni previste dalla
Legge 222/1984, anche se non si trovino nell'assoluta e permanente impossibilità di svolgere
qualsiasi attività lavorativa e a condizione di avere
5 anni di contributi nella vita lavorativa.
Il beneficio è riconosciuto su domanda, nel limite
di 20 milioni di euro per l'anno 2017 e 30 milioni di
euro annui a decorrere dal 2018.
L’ANMIL CONTINUERÀ LA BATTAGLIA PER IL RICONOSCIMENTO
DELL’APE SOCIALE ANCHE ALLE VITTIME DEL LAVORO
L’ANMIL si è battuta in questa Legge di Bilancio affinché il beneficio dell’APE
Social venisse esteso anche ai disabili invalidi del lavoro o alle vittime di malattie
professionali ai quali è stata riconosciuta un’invalidità pari almeno al 60% (percentuale equiparabile al 74% richiesta agli invalidi civili), ma l’emendamento
proposto non è stato approvato.
L’Associazione comunque andrà avanti con questa battaglia, poiché sono molte le
persone invalide da lavoro o vittime di malattie professionali anche gravi a cui
viene riconosciuto il 60% di invalidità e che spesso non possono o non riescono a
continuare l’attività lavorativa.
Pertanto riteniamo necessaria l’introduzione tra le categorie che possono accedere
all’APE Social anche quella degli invalidi da lavoro con una soglia minima di invalidità al 60%, lasciando a chi riterrà opportuno la possibilità di continuare a lavorare, ma dando l’occasione a chi si sentirà troppo affaticato di andare in pensione.
obiettivo TUTELA
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LE NOSTRE BATTAGLIE
È STATA RICONOSCIUTA PER LEGGE
LA NATURA INDENNITARIA DELLA RENDITA INAIL
La fine del 2016 ha visto il Parlamento impegnato
nell’approvazione, insieme alla Legge di Bilancio
annuale, del decreto fiscale ad essa collegato che
ha rappresentato per l’ANMIL l’occasione per
rilanciare una delle sue storiche battaglie in favore
della categoria.
Il decreto ha permesso, infatti, all’Associazione di
ottenere finalmente, dopo oltre trent’anni, il
chiaro riconoscimento, all’interno di un provvedimento legislativo, della natura giuridica risarcitoria della rendita INAIL. Una misura non di poco
conto considerato che la rendita erogata dall’INAIL
ad infortunati sul lavoro e alle vittime di malattie
professionali, finora è stata esente da imposizione
fiscale solo in forza di un orientamento amministrativo e giurisprudenziale che, per quanto consolidato, non aveva forza di legge e non poteva quindi
garantire certezza e stabilità a tale principio. Lo
abbiamo costatato, ad esempio, in occasione della
riforma dell’ISEE, che prima della dichiarazione di
illegittimità da parte della Corte Costituzionale
aveva inserito anche le rendite INAIL tra i redditi
del nucleo familiare rilevanti ai fini del calcolo dell’indicatore.
Al 31 dicembre 2015 le rendite gestite dall’INAIL
erano oltre 755.000, con 16.993 nuove costituzioni
lo scorso anno. Numeri importanti per una prestazione che non aveva ancora mai ricevuto il giusto
riconoscimento, con effetti potenzialmente penalizzanti sui suoi titolari.
In fase di conversione in legge del decreto fiscale
è stato accolto un emendamento elaborato
dall’ANMIL - sostenuto durante il passaggio alla
Camera dal relatore, il bergamasco Giovanni
Sanga, ed accolto dal Sottosegretario Pier Paolo
Baretta a nome del Governo - con il quale, invece,
On. Giovanni Sanga
On. Pier Paolo Baretta
si prevede espressamente che “la rendita INAIL è
una prestazione economica di natura risarcitoria
del danno subito dall’assicurato per effetto dell’infortunio sul lavoro o della malattia professionale e per questo non concorre alla formazione
del reddito complessivo ai fini tributari”.
Abbiamo così messo in chiaro una volta per tutte
che la rendita INAIL non è una fonte di ricchezza,
ma solo il risarcimento di un danno subito (purtroppo!) dal lavoratore, e in quanto tale non può
essere contemplata nel reddito di chi la percepisce. Dunque una nuova e più solida tutela delle vittime del lavoro sia perché ci consentirà di superare
i problemi e le difficoltà del passato sia, perché la
definizione legislativa della natura giuridica della
rendita INAIL costituisce il punto di partenza per
poter ottenere ulteriori riconoscimenti, come ad
esempio l’assegno sociale o il diritto all’assegnazione delle case popolari.
Si apre quindi una nuova stagione di battaglie che
l’ANMIL sta definendo nel dettaglio, forte di un nuovo ed importante sostegno da parte della legge.
IMPORTANTE INFORMAZIONE PER I SOCI
Cari Soci, per tenervi quotidianamente aggiornati vi invitiamo a consultare il sito
dell’ANMIL www.anmil.it ma per questioni di particolare importanza ed urgenza,
abbiamo avviato un servizio informativo tramite l’invio di messaggi sul cellulare
(sms) e di una Newsletter “ANMIL Informa” attraverso posta elettronica.
Pertanto vi proponiamo di fornirci il numero di cellulare ed un indirizzo e-mail
personali o anche di un parente, convivente o persona amica che potranno mettervi
tempestivamente a conoscenza del contenuto delle notizie che inviamo.
Per comunicarceli è sufficiente chiamare il Numero Verde gratuito 800.180943
e selezionando il tasto 2, potrete ascoltare il Notiziario settimanale ANMIL.
CONFIDIAMO SULLA VOSTRA COLLABORAZIONE
PER OFFRIRVI SERVIZI SEMPRE PIÙ UTILI!
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obiettivo TUTELA
Un incontro privilegiato per l'ANMIlL si è svolto nello
studio personale del Capo dello Stato, in occasione
del 73° anniversario della nascita dell’Associazione,
avvenuto il 19 settembre 1943.
All’incontro in Quirinale ha preso parte una delegazione dell’ANMIL, composta dal Presidente Nazionale Franco Bettoni, dai Vice Presidenti Nazionali
Franco Gerardin e Vincenzo Marotta, dai componenti del Comitato Esecutivo Gabriele Brachetta,
Rosario Conti, Nicolò La Gattuta, Lorenzo Lorusso,
Romeo Mattioli, Martina Muzi e Livio Pellegrino,
dalla Presidente del Collegio dei Sindaci Isabella
Aiello e dal Direttore Generale Sandro Giovannelli.
Al Presidente della Repubblica, sempre sensibile
verso i temi della salute dei lavoratori della sicurezza
nello svolgimento del lavoro sono state rappresentate le principali rivendicazioni dell’Associazione, non
solo per la lotta al fenomeno infortunistico, ma anche
per il miglioramento della tutela delle vittime e delle
loro famiglie.
Sul fronte della prevenzione è stato sottolineato
come l’effettività della normativa in materia di salute
e sicurezza sul lavoro sia fondamentale, in un contesto economico-produttivo in cui il numero degli infortuni – anche mortali – e delle malattie professionali
è ancora troppo elevato.
Questo fenomeno è riconducibile in parte al mancato
completamento dell’attuazione del Testo Unico di
salute e sicurezza sul lavoro, di cui l’ANMIL chiede
da tempo la piena applicazione. Appello accolto dal
Capo dello Stato che, nel ricordare che “la sicurezza
nei luoghi di lavoro è una priorità e costituisce il
banco di prova dell’efficienza di un Paese”, ha sottolineato come “dotarsi di una legislazione sofisticata
non è sufficiente, ma occorre che essa venga concre-
tamente attuata, anche nella disciplina di dettaglio”.
"Morire sul lavoro, ammalarsi per una causa professionale o restare invalidi o mutilati a seguito di
un infortunio sul lavoro non è accettabile in un contesto industriale avanzato. I vuoti di legislazione
non devono tradursi in assenza di tutela ed incertezza applicativa per i datori di lavoro”, ha affermato il Capo dello Stato.
Se da un lato l’obiettivo di azzeramento degli infortuni e delle malattie di origine lavorativa resta doveroso
e prioritario, resta altrettanto indispensabile una
costante riflessione sull’adeguatezza della normativa a tutela di quanti hanno subito tali eventi. Il
Presidente dell'ANMIL ha quindi evidenziato l’opportunità di una generale revisione della normativa in
tema di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro
contenuta in un Testo Unico, il D.P.R. 1124 del 1965,
che ormai sconta il limite dei suoi oltre 50 anni di
vigenza. Un complesso di norme che si rispecchia in
una società ormai molto diversa da quella che le ha
ispirate e che necessita di essere adeguato affinché
le fondamentali tutele da esse regolate non perdano
l’appropriatezza che l’ordinamento richiede.
L’auspicio espresso al Presidente della Repubblica,
infine, è stato quello di veder compiuto al più presto
il modello di presa in carico per il diritto al lavoro,
previsto dalla legge di Stabilità per il 2015, che vede
l’INAIL come diretto responsabile del reinserimento lavorativo degli invalidi del lavoro e tecnopatici,
per il quale l’Associazione si è battuta con impegno
negli ultimi anni.
Prossimamente chiederemo al Capo dello Stato di
ricevere il Consiglio e la Consulta Nazionale affinché
possano essere più approfonditamente rappresentate
le istanze della nostra categoria.
obiettivo TUTELA
LE NOSTRE BATTAGLIE
L’INCONTRO CORDIALE E CONCRETO DELL’ANMIL
CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
SERGIO MATTARELLA
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LE NOSTRE BATTAGLIE
NOVITÀ SUL REINSERIMENTO LAVORATIVO:
LE ISTRUZIONI OPERATIVE DELL’INAIL
8
Da alcuni anni è in corso una progressiva evoluzione dell’INAIL per una
“presa in carico” sempre più completa
dei lavoratori e delle vittime di infortuni e malattie professionali.
Non solo attraverso risarcimenti in
denaro, ma mediante tutta una serie
di garanzie che vanno dalla prevenzione degli infortuni alla tutela sanitaria,
dalla riabilitazione fino al reinserimento nella vita di relazione e nel
mondo del lavoro.
Tasselli che sono stati progressivaIl Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, incontra
mente fatti rientrare tra le competenla Consulta Nazionale ANMIL.
ze dell’INAIL anche grazie alle sollecitazioni dell’ANMIL, da sempre promoove possibile, prevedendo per il lavoratore la stestrice del ruolo dell’Istituto come principale refesa mansione alla quale era adibito precedenterente per i diritti dei lavoratori infortunati o vittime
mente al verificarsi dell’evento lesivo, oppure con
di malattie professionali.
una mansione diversa, sempre nell’ambito della
Il più recente aspetto di questa evoluzione riguarda
stessa azienda ma, in ogni caso, il Regolamento si
il reinserimento lavorativo, oggetto di uno specifiriferisce ai nuovi infortuni o agli aggravamenti di
co “Regolamento per il reinserimento e l’integranuova definizione.
zione lavorativa delle persone con disabilità da
Il datore di lavoro è coinvolto quale parte attiva ai
lavoro”, approvato dall’Istituto a luglio del 2016 ma
fini della realizzazione degli interventi per il reinche andava completato da indicazioni attuative.
serimento del lavoratore individuati dal RegolaTale Regolamento ha inteso dare una prima attuamento e suddivisi in tre distinte tipologie: interventi
zione alle disposizioni introdotte con la Legge di
di superamento e di abbattimento delle barriere
Stabilità per il 2015 che attribuiscono all’INAIL la
architettoniche, interventi di adeguamento e di
diretta competenza per il reinserimento lavorativo di
adattamento delle postazioni di lavoro ed interventi
invalidi del lavoro e tecnopatici, disciplinando prioridi formazione.
tariamente gli interventi diretti alla conservazione
L’INAIL assicura la copertura dei costi derivanti
del posto di lavoro nell’azienda di provenienza.
dalla realizzazione degli interventi, fino a un massiGli interventi finalizzati alla ricerca di nuova occumo complessivo di 150mila euro per ciascun progetpazione saranno invece oggetto di una specifica
to (95mila euro per l’abbattimento delle barriere
regolamentazione dopo la riforma delle politiche
architettoniche, 40mila euro per l’adattamento delle
attive del lavoro avviata con il Jobs Act.
postazioni di lavoro e 15mila euro per la formazioTuttavia, il CIV INAIL, su impulso dell’ANMIL, ha già
ne), all’interno delle risorse finanziarie annualmendeliberato di provvedere quanto prima al completate stanziate nel bilancio dall’Istituto e che per l’anno
mento delle azioni mirate al reinserimento, con un
2017 ammontano a 21.200.000 euro.
secondo regolamento dedicato agli invalidi del
Per ciascun lavoratore coinvolto è elaborato un
lavoro attualmente disoccupati o non ricollocabili
progetto di reinserimento personalizzato da parte
nell’azienda di provenienza, per la ricerca di nuova
delle equipe multidisciplinari territoriali deloccupazione.
l’INAIL, con la partecipazione attiva del datore di
Con una circolare del 30 dicembre scorso l’INAIL
lavoro, che ne cura direttamente la fase di realizzaha quindi dettato le istruzioni operative per l’apzione in piena rispondenza alle misure organizzatiplicazione della disciplina sul reinserimento,
ve e a ogni altra peculiarità aziendale.
chiarendone molti aspetti procedurali. Gli interventi per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro previsti
Per maggiori informazioni
dal Regolamento hanno la finalità di dare sostevi invitiamo a rivolgervi al
gno alla continuità lavorativa degli infortunati e
Numero Verde ANMIL 800.180943
dei tecnopatici nell’azienda di provenienza.
Prioritariamente, il reinserimento andrà ipotizzato,
obiettivo TUTELA
Con il 2017 è in arrivo un’importante riforma del
Servizio Sanitario Nazionale (SSN) che migliora,
razionalizza e innova la qualità dell’assistenza sanitaria e ridefinisce, tra le altre cose, i Livelli Essenziali di
Assistenza (LEA), ossia le prestazioni e i servizi
garantiti a tutti i cittadini, gratuitamente o con il pagamento di un ticket.
Introdotti per la prima volta nella legge di istituzione
del Servizio Sanitario Nazionale del 1978, definiti
nel 2001 ed entrati in vigore nel 2002, i LEA sono alla
base del nostro sistema sanitario poiché permettono a tutti di poter usufruire di tutte le cure.
I LEA sono organizzati in tre grandi aree:
• l’area della prevenzione, chiamata “assistenza
sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro”,
che comprende tutte le attività di prevenzione tra
cui la tutela dai rischi infortunistici negli ambienti
di lavoro;
• l’assistenza distrettuale, ossia le attività e i servizi
sanitari e sociosanitari diffusi sul territorio: dalla
medicina di base all’assistenza farmaceutica, dalla
specialistica e diagnostica ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, dai servizi domiciliari
agli anziani e ai malati gravi ai consultori (tra i quali
i servizi di riabilitazione per i disabili), alle strutture
semiresidenziali e residenziali (residenze per
anziani e disabili, centri diurni, case famiglia e
comunità terapeutiche);
• l’assistenza ospedaliera, che prevede, oltre ai servizi in pronto soccorso, in ricovero ordinario e in
day hospital (ricovero programmato di un giorno),
anche l’assistenza in strutture per la lungodegenza e la riabilitazione.
I LEA possono essere diversi da Regione a Regione
poiché, con la riforma del titolo V della Costituzione, è
stata prevista la possibilità di utilizzare risorse regionali per garantire servizi e prestazioni aggiuntive, ma
mai inferiori a quelle definite a livello nazionale.
Lo scorso dicembre, con i pareri favorevoli della
Commissione Affari Sociali alla Camera e della
Commissione Salute in Senato, seppur con delle
modifiche e integrazioni da apportare allo schema di
decreto, si è ottenuto il via libera al provvedimento
che dopo 16 anni riscrive e aggiorna i LEA e, dopo 20
anni, il nomenclatore delle protesi.
Si tratta di un passaggio epocale, che ripensa molte
delle soluzioni individuate nel 2001 e introduce nuovi
LEA per rispondere alle rinnovate esigenze e ai bisogni dei cittadini emersi negli ultimi anni, tenendo in
considerazione anche il progresso tecnico-scientifico
e la situazione economica attuale del Paese, senza
comportare nuovi o più onerosi adempimenti per chi
deve accedere ai servizi di cura. Le modifiche consen-
tiranno di superare la precedente rigidità normativa
in favore di strumenti più dinamici e aperti che permetteranno, ad un Comitato permanente, di monitorare le nuove scoperte scientifiche e le nuove prestazioni così da aggiornarle ogni anno, eliminando quelle
obsolete e inserendo quelle innovative.
Tra le novità a carico del SSN compare l’assistenza
per: 6 nuove patologie croniche; per 110 nuove voci
di malattie rare; per la cura dei tumori mediante
l’impiego di protoni e ioni carbonio. Inoltre sono
inseriti nuovi esami neonatali per la sordità, la cataratta congenita, le malattie metaboliche ereditarie e
nuove vaccinazioni gratuite. Negli ospedali pubblici
dovranno essere garantite la terapia del dolore, le
cure palliative, l’anestesia epidurale alle donne che
la richiedono e verranno erogate prestazioni per
la procreazione assistita, sia omologa che eterologa.
LE NOSTRE BATTAGLIE
LA RIFORMA DEI LEA PER MIGLIORARE
LA QUALITÀ DELL’ASSISTENZA SANITARIA
Contestualmente, per assicurare la riduzione degli
sprechi, sono previsti controlli e verifiche sulle prescrizioni effettuate dai medici, mentre quando ci
saranno due accertamenti, il secondo verrà eseguito
solo se l’esito del primo lo renderà necessario. Altro
obiettivo sarà la riduzione del ricorso al parto cesareo
e dei ricoveri diurni in ospedale e la ridefinizione dei
criteri per il ricorso ai ricoveri programmati di un
giorno, di lungodegenza e riabilitazione.
Interessanti novità riguardano anche le persone con
disabilità. Il parere approvato evidenzia il richiamo
alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle
persone con disabilità sottolineando “l’esigenza di
rendere tutti i servizi sanitari – dal pronto soccorso
all’assistenza di base, di emergenza territoriale o farmaceutica – accessibili alle persone con disabilità” e
rileva “l’opportunità di implementare l’utilizzo di tecnologie aggiornate, finalizzate anche a facilitare l’accesso alla comunicazione e all’informazione delle
persone con disabilità”.
Per l’assistenza protesica si prevede: la cancellazione di “vecchie” categorie di ausili comprese nei pre-
obiettivo TUTELA
9
LE NOSTRE BATTAGLIE
cedenti LEA, l’introduzione di nuove protesi anche di
elevata tecnologia e l’inserimento di prodotti di ultima generazione per facilitare l’accesso alla comunicazione e all’informazione delle persone con disabilità (ad es. arti artificiali con materiali innovativi, sollevatori mobili e fissi, protesi acustiche digitali, sensori di comando, sistemi di riconoscimento vocale e di
puntamento con lo sguardo, tastiere adattate per le
persone con gravissime disabilità, apparecchi per
l’incentivazione dei muscoli respiratori, scooter a
quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, ecc.); l’ampliamento dei beneficiari; la semplificazione delle procedure; indicazioni per l’appropriatezza prescrittiva e l’albo dei prescrittori; l’estensione
delle gare per l’acquisto dei dispositivi standard ma
con la personalizzazione dei dispositivi acquistati.
Per l’ANMIL l’aggiornamento dei LEA rappresenta un
importante progresso e si spera che, sulla base di
questo ammodernamento, l’INAIL voglia rivedere il
Regolamento per l'erogazione agli invalidi del lavoro
di dispositivi tecnici e di interventi di sostegno per il
reinserimento nella vita di relazione, diventato operativo da gennaio 2012, in cui sono stabiliti i livelli di
assistenza protesica, le modalità di fornitura dei
dispositivi tecnici (protesi, ortesi, ausili) e le regole e i
tempi di erogazione degli ausili, il quale dovrebbe
essere revisionato ogni due anni, ma che di fatto non
è stato aggiornato.
L’ANMIL, pertanto, solleciterà l’aggiornamento del
Regolamento Protesico INAIL anche nel Consiglio di
Indirizzo e Vigilanza (CIV), di cui fa parte dal 1999
confidando in un rinnovamento in tempi brevi.
DA UNA RILEVAZIONE ANMIL SUL CENTRO PROTESI INAIL DI BUDRIO
UN GIUDIZIO POSITIVO MA BISOGNA MIGLIORARE I SERVIZI
Nei mesi scorsi l’ANMIL ha svolto una rilevazione sui servizi offerti dal Centro
Protesi INAIL di Vigorso di Budrio attraverso le risposte ad un questionario che
abbiamo pubblicato proprio su questo giornale. L’iniziativa è stata valutata di
grande interesse, in quanto il Centro Protesi, essendo struttura certificata secondo il sistema qualità ISO 9001, effettua tra i propri utenti costanti verifiche di gradimento del servizio. I risultati raccolti dall'ANMIL su 210 associati utenti del
Centro Protesi hanno fatto emergere che, su una scala di tre valori (buono, medio,
scarso) sono stati giudicati di livello "Buono": il Servizio dal 73%; l'Assistenza
ricevuta dal 76%; la Disponibilità del personale dall’84%. "Si tratta di un dato
molto positivo su cui ragionare - ha affermato Carlo Biasco, Direttore centrale
Assistenza protesica e riabilitazione - soprattutto se pensiamo che ognuna delle
210 persone che ha risposto al questionario ha dovuto ritagliare un pezzo di giornale e compilare il questionario e spedirlo, eppure lo ha fatto per scrivere bene di
noi. Certo, sono state evidenziate anche alcune criticità, come la percezione di un’eccessiva burocrazia nelle
procedure tra il Centro protesi e le Sedi e, di conseguenza, tempi di attesa lunghi per ottenere le prestazioni,
o la necessità di una maggiore presenza di tecnici nelle fasi successive alla consegna dell’ausilio.
"Dobbiamo partire da qui - ha proseguito Biasco - e capire che abbiamo ancora della strada da fare,
però tutti noi siamo soddisfatti: abbiamo la
certificazione di qualità, svolgiamo annualLIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI SOCI ANMIL
mente indagini di rilevazione della soddisfaSUL CENTRO PROTESI INAIL
zione dell’utenza che ottengono riscontri
BUONO
GIUDIZIO
MEDIO
SCARSO
positivi, ma un risultato del genere, conseguito a seguito di un’indagine realizzata da
73%
Servizio
16%
11%
un ente esterno, è lusinghiero e ci sprona a
76%
Assistenza ricevuta
19%
5%
partire dai giudizi rilevati per migliorare
84%
Disponibilità personale
11%
5%
ulteriormente".
10
obiettivo TUTELA
Lo scorso 31 gennaio, sono stati trasmessi alla
Camera i testi degli otto decreti legislativi approvati il 14 gennaio dal Consiglio dei Ministri, per
l’esercizio delle deleghe contenute nella Legge 107
sulla “Buona Scuola”, che dovranno essere approvati entro il 17 marzo 2017.
Al riguardo, la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità)
presieduta dal Presidente dell’ANMIL Franco
Bettoni e le altre associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità e delle
loro famiglie, sono state invitate a sottoporre al
Governo ed alle Camere osservazioni e proposte
di modifica dei decreti di delega della Legge
107/2015. Nel documento presentato dalla FAND
in sede di audizione delle Commissioni VII (Cultura,
zando i provvedimenti in materia di inclusione scolastica sia in chiave nazionale che internazionale.
Nel testo vengono indicati i beneficiari delle misure
di inclusione scolastica e viene previsto che, ove
presenti studenti con disabilità certificate, le scuole dell’infanzia e le classi prime per ciascun grado
di istruzione non abbiano più di 22 alunni, fermo
restando il numero minimo di alunni e studenti per
classe previsto dalla normativa vigente.
Inoltre ogni scuola fornirà al nuovo Gruppo di
Inclusione Territoriale (GIT) il Piano Annuale di
Inclusione (PAI), la valutazione diagnostico-funzionale e il progetto individuale per l’alunno che costituiranno la base delle richieste all’Ufficio Scolastico Regionale.
È previsto, altresì, per gli insegnanti di sostegno
Scienza e Istruzione) e XII (Affari Sociali) riunite
della Camera è stato dedicato un ampio spazio alle
osservazioni ed indicazioni di modifica al decreto
legislativo sulle norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità
(trasmesso al Parlamento con atto n. 378) considerata l’importanza dell’intervento sul sostegno, che
prevede un cambiamento significativo nell’inclusione degli alunni/studenti con disabilità nel sistema educativo italiano.
Nell’ottica di snellire e semplificare pratiche burocratiche, garantire più continuità didattica, formazione specifica del personale docente e della
comunità scolastica e costruire un progetto di vita
che coinvolga più attori della società che collaborano in rete, il Decreto apporta diverse novità
riguardanti: il percorso di formazione dei docenti di
sostegno, i loro ruoli, l’iter che porta all’attribuzione di sostegno e i documenti attinenti l’allievo
disabile aggiornando, riorganizzando e razionaliz-
l’obbligo di 120 crediti formativi universitari sull’inclusione scolastica per tutti i gradi di istruzione:
60 prima del percorso di specializzazione e 60
durante. Inoltre, tutti i futuri docenti avranno nel
loro percorso di formazione iniziale materie che
riguardano le metodologie per l’inclusione e ci
sarà una specifica formazione anche per il personale della scuola, ATA compresi.
In sede di audizione, la FAND ha sostenuto con
determinazione la necessità che le disposizioni normative introdotte siano profondamente riviste per
rispondere alle necessità dei bambini/ragazzi inclusi nella scuola di tutti, sottolineando come la causa
dell’inadeguatezza dei decreti sia da imputarsi al
fatto che, ai diversi incontri avuti con le rappresentanze politiche e tecniche del MIUR (Ministero
dell’Istruzione, Università e Ricerca) e le Associazioni, non è mai seguito da parte del Ministero stesso l’invio di alcuna bozza di testo così da permettere
un reale confronto su quanto richiesto.
obiettivo TUTELA
LE NOSTRE BATTAGLIE
DECRETI ATTUATIVI SULLA 'BUONA SCUOLA':
C’È ANCORA MOLTO DA RIVEDERE
11
LE NOSTRE BATTAGLIE
La FAND ha sottolineato come
sia inaccettabile la soppressione dell’art. 15 della Legge
104/92, alla quale conseguirebbe l’es clu sione di famiglie e
Associazioni dal percorso che
definisce le risorse necessarie
per il sostegno oltre alla necessità di ripristinare a 20 il numero massimo di alunni per classe.
In merito alla formazione dei
docenti è stata riaffermata l’esigenza di una formazione più
specifica degli insegnanti di
sostegno che comprenda anche
la conoscenza delle nuove tecnologie assistive per favorire
l’inclusione e facilitare l’apprendimento dei ragazzi con disabilità, rilevando che la continuità
didattica (che non è solo quella
del docente per il sostegno), così
formulata, non è assolutamente garantita.
Per quanto concerne poi lo Schema di Decreto n. 380
(riguardante i servizi per l’infanzia - 0/3 anni), il
Ministero sembra essersi “dimenticato” di come
debbano essere adeguatamente formati gli educatori; pertanto, come FAND, è stato chiesto con
forza l’inserimento nel percorso formativo di
almeno 60 CFU (Crediti Formativi Universitari)
sulle tematiche della disabilità, specificatamente
riferiti ai primi anni di vita, come condizione indispensabile per un corretto sviluppo del bambino
con disabilità al fine di prevenire disabilità
“secondarie”.
x
Troppi sono, dunque, gli errori e le lacune dei decreti attuativi della Legge 107/2015 in merito al sostegno agli alunni disabili. Per colmare il divario tra le
richieste della Federazione e i testi dei Decreti, il
Presidente della FAND, Franco Bettoni, ha con fermezza dichiarato che sono già in corso contatti con il
Presidente e le relatrici delle due Commissioni parlamentari, affinché a questo primo incontro ne seguano
altri, per un opportuno e indispensabile confronto con
le Associazioni maggiormente rappresentative delle
persone con disabilità e delle loro famiglie perché così
com’è la legge sulla “Buona Scuola” non ‘premette’
niente di buono.
Aiu t a c i
a s o s te n e re
le v it t ime
C.F. 80042630584 de l lav o r o
Durante il periodo della Dichiarazione dei redditi è possibile destinare
all'Associazione il tuo 5 per mille. Basta riportare nell'apposita casella
del modello fiscale utilizzato per la dichiarazione dei redditi
il Codice Fiscale ANMIL. Grazie per il prezioso sostegno!
12
obiettivo TUTELA
“Disabili, le pagelle delle città. Vince Torino, bocciato
il Sud”. Con questo titolo usciva su La Repubblica del
24 settembre 2016 un articolo a firma di Maria
Novella De Luca in merito ad una prima indagine realizzata dall’ANMIL sulle difficoltà quotidiane per chi
ha gravi disabilità nelle città italiane, svolta a livello
nazionale ed elaborata sulla base delle segnalazioni
fornite dai soci delle varie sedi territoriali.
Nella ricerca, condotta mediante interviste telefoniche, sono stati presi a parametro luoghi e attività di
vita quotidiana che dovrebbero essere fruibili anche
da chi è costretto su una carrozzina, escludendo dalla
rilevazione dati su uffici pubblici, scuole e ospedali.
Dalle informazioni si è potuta stilare una prima classifica dei Comuni più “vivibili”, elaborata sulla base
dei “voti” dati (attraverso un punteggio da 1 a 10),
valutando la presenza o meno di barriere architettoniche per raggiungere con facilità siti turistici, negozi, bar, ristoranti, farmacie, banche e bancomat o
uffici postali. In realtà nessuna città ha raggiunto la
votazione massima, anche se Cremona, Ferrara,
Torino e Siracusa (unica città del Sud) hanno conquistato un “8”, seguite da Belluno, Bolzano,
Pordenone, Trento, Verbania con “7,5” e Reggio
Emilia, Trieste, Milano e Latina con “7”. Agrigento,
Campobasso e L'Aquila finiscono agli ultimi posti
(con un punteggio di 2), ma sono state bocciate
anche Prato e Napoli (con “2,5”), mentre Roma e
Venezia non hanno superato il “4” in pagella.
"Ci sono luoghi del nostro paese in cui la situazione
sta migliorando ed altri dove invece la situazione peggiora", ha commentato il Presidente nazionale Franco
Bettoni che è anche Presidente della FAND (la
Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili).
"Guardando la nostra classifica è evidente che, dove
le amministrazioni hanno deciso di investire per
abbattere le barriere architettoniche, la vivibilità è
migliorata indistintamente per tutti - spiega Bettoni e, creando città accessibili, in realtà si pensa a un
futuro in cui l'invecchiamento della popolazione
richiederà sempre più città 'facili' per gran parte dei
cittadini".
"In generale uffici, ospedali e Asl sono accessibili dichiara Bettoni - grazie anche a fondi erogati in passato. Il dramma è nel privato dove molti esercizi pubblici restano off-limits, per non parlare dei bagni,
spesso impossibili da 'raggiungere'. È una questione
di cultura: come se una persona in carrozzina non
avesse diritto a entrare in un negozio da sola".
Scopo dello studio, in questa prima fase, è stato dunque quello di fornire una prima fotografia della sensibilità e dell’attenzione nelle varie città italiane verso
le norme in materia. Ad aggravare la situazione si
aggiunge la mancanza di una vera e propria cultura
del rispetto delle persone con gravi disabilità motorie
e sensoriali: dall’occupazione dei parcheggi riservati
ai disabili, all’occupazione delle zone antistanti gli
scivoli sui marciapiedi o all’assenza di pedane a
norma.
Nei prossimi mesi l’ANMIL realizzerà uno studio più
approfondito con il contributo di Soci e amici
dell’Associazione su sedia a rotelle, con l’obiettivo di
dar seguito a questo primo step di ricerca, avviando
una seconda fase più mirata che valuterà in modo
approfondito le condizioni di vivibilità dei disabili in
ciascuna provincia.
Il fine sarà quello di rafforzare la comunicazione puntuale e tempestiva sulle opportunità e sui servizi che
la società può offrire per migliorare la qualità della
vita sia in termini socio-assistenziali sia in materia di
reinserimento sociale e lavorativo. Un’altra mira di
tale indagine sarà far emergere quelle che sono le
azioni, i progetti e le esperienze più positivi, che possano rappresentare degli esempi virtuosi da emulare,
al fine di evidenziare iniziative specifiche ed interventi
mirati che potrebbero essere realizzati per venire
incontro alle esigenze di tutti i cittadini.
LE NOSTRE BATTAGLIE
L’ANMIL PER L’ACCESSIBILITÀ:
UNA RICERCA SULLA ‘VIVIBILITÀ’ IN ITALIA
PER CHI HA DISABILITÀ
Per realizzare questa seconda indagine telefonica abbiamo bisogno di soggetti con invalidità
superiore all’80%, meglio se agli arti inferiori o
su sedia a rotelle. Chi rispondesse a questi
requisiti e volesse dare la propria disponibilità è
invitato a chiamare il Numero Verde ANMIL gratuito 800.180943. Grazie per la collaborazione!
obiettivo TUTELA
13
SICUREZZA SUL LAVORO
IL BILANCIO INFORTUNISTICO 2016
TUTT’ALTRO CHE ESALTANTE
PER L’AZIENDA ITALIA
di Franco D’Amico - Responsabile Servizi statistico-informativi ANMIL
Negli ultimi decenni il fenomeno infortunistico, come
noto, ha mostrato una costante tendenza alla diminuzione che si è particolarmente accentuata a partire
dal 2008 e si è protratta fino al 2015. In questi anni in
cui il Paese ha attraversato una profonda crisi economica, al favorevole trend in atto si è sommato, infatti,
il calo della produzione e dell’occupazione (sia in termini di occupati che di ore lavorate) che ha comportato una parallela contrazione dell’esposizione al
rischio infortunistico.
Tuttavia, pur mantenendo un andamento decrescente, nell’ultimo decennio stiamo assistendo ad un progressivo rallentamento della favorevole dinamica
dell’andamento infortunistico che aveva fatto registrare un -8,8% nel 2012, -6,8% nel 2013, -4,6% nel
2014 e -4,0% nel 2015.
Ma nel 2016, purtroppo, la situazione si è ulteriormente aggravata e si prospetta un bilancio infortunistico con un saldo che, dopo tanti anni con segno
meno, è destinato addirittura a cambiare di segno.
Infatti, dai recentissimi dati pubblicati dall’INAIL nella
sezione statistica Open Data, nel periodo 1° gennaio31 dicembre 2016 si rileva un incremento delle
denunce di Infortuni sul lavoro di circa 4.200 unità
(passando dalle 632.600 denunce circa del 2015 alle
636.800 denunce del 2016), pari a +0,7%.
Si tratta naturalmente di dati ancora provvisori, in
quanto rilevati alla data del 31.12.2016 e quindi non
consolidati; tuttavia è del tutto ragionevole ritenere
che un incremento infortunistico intorno all’1% per il
2016 sia da mettere in conto. Con la speranza, peraltro, che si tratti soltanto di un anno “eccezionale” e
che non segni, invece, l’inizio di una pericolosa inversione di tendenza del fenomeno.
L’aumento degli infortuni sul lavoro ha riguardato in
misura maggiore le lavoratrici (+2,2%) rispetto alla
componente maschile (+0,4%). In base alla modalità
di accadimento, la crescita registrata tra gli infortuni
in occasione di lavoro è stata dello 0,4% (circa 2.200
infortuni in più, dai 541.500 circa del 2015 ai 543.600
del 2016); mentre per gli infortuni in itinere l’incremento è stato pari a circa 2.000 unità (dai 91.200 del
2015 ai 93.200 del 2016) vale a dire +2,2%.
I settori di attività in cui si è riscontrata la maggiore
crescita infortunistica sono: Riparazione e manutenzione macchine ed apparecchiature (+13,4%),
Estrazione minerali da cave e miniere (+9,1%), Servizi
alle imprese (+6,2%), Fabbricazione autoveicoli
(+4,8%) e Trasporti (+4,4%); mentre è proseguito
anche nel 2016 il calo degli infortuni lavorativi in
Agricoltura (-5,0%).
Ma, fortunatamente, per quanto riguarda le Morti per
incidenti sul lavoro, si registra un calo consistente
delle denunce di 154 unità (dai 1.172 del 2015 ai
1.018 dell’anno 2016), con una flessione del 13,1%.
Si tratta di un risultato che era atteso con forte trepidazione anche perché nell’anno precedente si era
verificata un’improvvisa quanto inaspettata crescita
degli infortuni mortali di circa 100 unità e si temeva
che, dopo un decennio ininterrotto di contrazione
delle morti sul lavoro, il 2015 segnasse un’inversione
di tendenza nell’andamento delle morti sul lavoro nel
nostro Paese come non si verificava dal 2006.
Fortunatamente - come si diceva - così non è stato e,
almeno su questo versante, ci si può ritenere moderatamente soddisfatti; anche se va sottolineato che
nelle ultime settimane si è assistito ad un continuo
stillicidio di tragedie di lavoratori morti sul lavoro,
compresa quella gravissima di Messina in cui tre operai sono deceduti ed altrettanti sono rimasti feriti
all’interno di una cisterna di una nave ancorata al
porto della città siciliana.
L’ANDAMENTO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO NEL 2016
Anno
Modalità di evento
2015
2016
Variaz. % 2016/2015
In occasione di lavoro
In itinere
541.456
91.209
543.598
93.214
+0,4
+2,2
TOTALE
632.655
636.812
+0,7
Fonte: elaborazione ANMIL su dati INAIL – Open Data
14
obiettivo TUTELA
stesso periodo dell'anno precedente. Le dinamiche
tendenziali tra il terzo trimestre del 2016 e lo stesso
periodo dell'anno precedente hanno portato anche ad
una crescita dell’Occupazione.
La Prima nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione, pubblicata contemporaneamente il 28 dicembre da Istat, Ministero del lavoro
e delle politiche sociali, INPS e INAIL, rileva una
crescita degli occupati pari a +1,1% (in complesso
239.000 posti di lavoro in più), quale sintesi di un
incremento dell’1,8% tra i lavoratori dipendenti
(+314.000 unità) ed una diminuzione dell’1,4% tra
gli autonomi (-75.000 unità).
Il tasso di occupazione è cresciuto, nello stesso trimestre 2016 rispetto al 2015, dello 0,8% con una
accentuazione maggiore per le donne (+1,2%) rispetto
alla componente maschile (+0,5%).
Complessivamente le Ore lavorate sono cresciute
dello 0,1% sul trimestre precedente e dell'1,6% su
base annua.
Fatte queste rilevazioni, da un punto di vista strettamente tecnico non si può affermare che esista una
correlazione stretta o una corrispondenza “esattamente misurabile” tra incremento della produzione
e dell’occupazione da una parte e la crescita degli
infortuni dall’altra.
Tuttavia è innegabile, innanzitutto, il fatto che un
aumento del monte-lavoro (espresso in numero di
occupati o di ore lavorate) equivalga automaticamente ad un aumento dell’esposizione al rischio.
Inoltre i fattori di rilancio della ripresa economica
hanno innescato una progressiva accelerazione dei
ritmi di lavoro, del grado di utilizzo degli impianti,
dell’assunzione di personale temporaneo, precario
e probabilmente inesperto (l’aumento dell’occupazione sta riguardando soprattutto lavoratori “a termine” e i cosiddetti “voucher”), fattori che incidono
negativamente sugli standard di sicurezza e possono generare situazioni di rischio per i lavoratori.
Non va dimenticato, infine, che tali segnali di
ripresa si stanno manifestando principalmente
nell’area della produzione manifatturiera, nei servizi alle imprese e nei trasporti che sono proprio
quei settori, ad alto rischio, che nel 2016 hanno
segnato i maggiori peggioramenti negli andamenti
infortunistici.
obiettivo TUTELA
SICUREZZA SUL LAVORO
Per quanto riguarda le Malattie professionali, sempre dai dati INAIL-Open Data relativi al periodo 1°
gennaio-31 dicembre 2016, risulta che sono state
notificate circa 60.300 denunce contro le 59.000 del
2015, con un incremento del 2,3%, corrispondente a
oltre 1.300 unità.
Continua pertanto a rallentare la corsa alla denuncia di patologie professionali iniziata, a partire dal
2008, a ritmi elevatissimi. Da quell’anno ad oggi,
infatti, si è registrato praticamente il raddoppio
delle denunce: da circa 30.000 del 2008 a 60.000,
appunto, del 2016 sebbene sia doveroso segnalare
che se le patologie ascrivibili ad un unico soggetto
sono molteplici, altrettante saranno le pratiche/denunce conteggiate dall’INAIL.
Anche nel 2016 le patologie dell’apparato muscoloscheletriche sono cresciute in misura superiore alla
media, passando dalle 35.200 del 2015 alle 36.300 del
2016 con un incremento di circa 1.100 casi pari a
+2,8%. Per le malattie professionali “tradizionali” più
diffuse (respiratorie, cutanee, ipoacusie da rumore,
tumori…) si registra, invece, una sostanziale stabilità
o leggere contrazioni.
Il contesto socioeconomico
Una lettura corretta e significativa dell’evoluzione del
fenomeno infortunistico va necessariamente effettuata nel contesto socioeconomico in cui esso si sviluppa, con particolare riferimento a quelli che sono i
fattori della produzione di cui faremo un breve cenno.
C’è da rilevare di positivo che, dopo oltre un triennio
di profondo rosso che aveva fatto registrare un andamento disastroso del PIL (-2,8% nel 2012, -1,7% nel
2013 e -0,3% nel 2014), il 2015 aveva cominciato a
manifestare timidi ma significativi segnali di ripresa
per l’azienda Italia, con il PIL (che rappresenta, in
pratica, la ricchezza prodotta dal Paese) in crescita
dello 0,7% annuo.
La crescita tende a proseguire anche nel 2016: nel
terzo trimestre del 2016 (ultimo dato disponibile di
fonte ISTAT) il prodotto interno lordo è aumentato
dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1%
nei confronti del terzo trimestre 2015.
A ottobre 2016 l'indice della Produzione industriale
del terzo trimestre risulta aumentato in termini tendenziali dell'1,3%, mentre nella media dei primi dieci
mesi dell'anno è cresciuto dell'1,1% rispetto allo
15
SICUREZZA SUL LAVORO
IL 2° CONCORSO DI POESIA ANMIL
“LAVORO INSICURO: RIFLESSI
NEGLI SGUARDI DELLE DONNE”
16
La partecipazione femminile all'interno del
mondo del lavoro nel corso dell’ultimo cinquantennio si è sviluppata in maniera molto peculiare
e articolata ed ha portato profonde trasformazioni nella società italiana.
Questo percorso iniziato nei primi anni ’60 –
quelli del boom economico – con un passaggio
avvenuto in tempi molto rapidi, da una società
prevalentemente contadina a una fortemente
industrializzata, ha attraversato le grandi crisi
industriali negli anni ‘70 e ‘80, per approdare
infine, a una società spiccatamente terziarizzata
e informatizzata degli anni ‘90 e 2000.
In questo lungo e travagliato periodo storico la
donna ha ottenuto grandi conquiste, rafforzando
il proprio ruolo, sia sul piano dei diritti che su
quello sociale, economico e lavorativo. Tuttavia,
restano ancora oggi molti ostacoli per il raggiungimento di una piena ed effettiva parità tra
uomini e donne.
Parallelamente, l’evoluzione del fenomeno infortunistico legato al lavoro femminile si è inevitabilmente intrecciata con tutte queste dinamiche di natura socio-economica, disegnando un
itinerario che, nelle varie fasi storiche, è andato
continuamente modificando le proprie dimensioni e le proprie caratteristiche fino ad evidenziare forti differenze tra “infortuni al maschile e
infortuni al femminile”.
Per far conoscere le differenti esigenze che le
donne devono far convivere e conciliare, allo
stesso tempo e in ambiti diversi, ma anche per
obiettivo TUTELA
contribuire a trovare risposte concrete a tali esigenze avendo provato sulla propria pelle cosa
significa, il Gruppo Donne ANMIL per le politiche
femminili si impegna da oltre 15 anni all’interno
dell’Associazione proponendo sempre nuove iniziative. E così, da donne che ascoltano le donne,
in un confronto che diventa particolarmente produttivo grazie a quell’empatia che si crea tra
persone che hanno condiviso il medesimo dramma, di anno in anno si è cercato di contribuire a
far crescere l’interesse verso questi temi.
Maria Agnello (Ragusa), Alessandra Caponi
(Pistoia), Michelina Ferrazzo (Campobasso), Manuela Guidetti (Bologna), Graziella Nori (Ancona)
e Patrizia Sannino (Napoli) sono le componenti
del Gruppo Donne che hanno voluto mettere a
fattore comune le loro diverse esperienze di vita
per dare forza alle donne, che non devono sentirsi sole e invitano ad avvicinarsi alla vita attiva
dell'Associazione per trovare in essa una nuova
forza per andare avanti.
Infatti sono ancora in troppi a non conoscere le
problematiche che quotidianamente devono
SICUREZZA SUL LAVORO
affrontare le donne colpite non solo nella fisicità
ma anche nella psiche a causa del lavoro, ma
ciononostante, devono continuare a lavorare
“come prima”, ad essere il pilastro della famiglia e della società.
Ed ecco che quest’anno il Gruppo Donne ANMIL
ha proposto un Concorso nazionale di poesia
intitolato “Lavoro insicuro: riflessi negli sguardi delle donne” proprio per dare ampia divulgazione a questi temi. L’iniziativa è aperta a tutti e
i componimenti di chi vuole partecipare devono
raccontare storie di infortuni al femminile, di
madri, di mogli, di congiunti che evidenzino quali
danni possono comportare un infortunio o una
malattia professionale nella vita quotidiana,
sociale e lavorativa, di una donna e dei suoi
familiari per una sorta di campagna di sensibilizzazione sulle problematiche delle donne lavoratrici e “manager” dell’impresa-famiglia.
Il Concorso è stato pensato anche per richiamare l’attenzione del Governo, del Parlamento e
degli organi istituzionali, nazionali e locali, sulla
necessità di sviluppare politiche per l’occupazione, la sicurezza sociale e l’assistenza avendo
una maggiore considerazione delle necessità e
delle aspettative delle donne.
Ma attraverso questa elevata forma di espressione
letteraria l’intento è anche quello di diffondere i
valori della sicurezza sul lavoro e della tutela delle
donne infortunate o vedove di caduti sul lavoro.
Una Giuria speciale - che sarà composta da
esperti del mondo della cultura, del giornalismo e dello spettacolo, coadiuvata dalle componenti del Gruppo Donne ANMIL - decreterà le
poesie vincitrici cui andranno targhe e premi in
denaro: al 1° premio € 1.500; al 2° premio ¤
1.000; al 3° premio € 500; invece il premio Web
sarà decretato dal pubblico della rete che deciderà in base ai “like” la poesia per la quale verranno riconosciuti € 300.
Ma il potere di divulgazione dei temi del Concorso
attraverso le poesie, sarà dato anche dalla loro
pubblicazione sul web e, grazie alla partnership
con la casa editrice Gangemi Editore, verrà stampato un volume con i migliori componimenti e che
sarà dalla stessa distribuito.
Il termine per l’invio delle poesie è a fine
luglio, mentre la premiazione avverrà a dicembre, a Roma, e ai vincitori verrà anche offerta
l’ospitalità per partecipare alla cerimonia cui
sarà presente la prestigiosa Giuria.
Per maggiori informazioni sul Concorso
e sulle modalità di partecipazione
vi invitiamo a consultare il sito
www.anmil.it
oppure a contattare il Numero Verde
gratuito 800.180943
obiettivo TUTELA
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SICUREZZA SUL LAVORO
LA XV EDIZIONE DI 'PRIMI IN SICUREZZA'
DEDICATA ALLE SCUOLE
18
Torna anche quest’anno uno tra
gli appuntamenti più attesi
dalle scuole, il Concorso nazionale promosso dall’ANMIL e dal
mensile “OKAY!” (la prima rivista, nata 16 anni fa ed oggi
anche online, che si rivolge al
mondo della scuola, coinvolgendo docenti, alunni, educatori
e famiglie, con un blog che
supera i 275.000 utenti unici)
per divulgare nelle scuole italiane la cultura della sicurezza
sui luoghi di lavoro.
Giunta alla sua XV edizione, la
“campagna” di promozione e di
informazione che va avanti dal
2001 si è ormai accreditata
presso il mondo degli studenti,
delle famiglie e delle istituzioni
come una “realtà amica e di
servizio” capace di portare all’attenzione pubblica
tematiche e contenuti dal forte impatto sociale.
Ogni anno, sono decine di migliaia gli alunni che realizzano elaborati sul tema della prevenzione degli
infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e
che vengono invitati a riflettere sull’esigenza di una
maggiore sicurezza nei luoghi di vita, negli ambienti
di lavoro e di studio, e anche nello sport.
Il tema scelto per la XV edizione del Concorso “Primi
in sicurezza” è “Lavoro: vai sul sicuro!” e vi potranno
partecipare le scuole di ogni ordine e grado (scuole
dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° e 2° grado)
con lavori collettivi, di classe o individuali, riferiti a
una delle 4 categorie previste dal bando: grafica e
disegni; testi e ricerche; video e web; rap.
Con la massima libertà espressiva potranno essere
proposti progetti, filmati, canzoni ed elaborati di
ogni genere per tentare di aggiudicarsi i premi finali
consistenti in ausili didattici di ultima generazione,
ad uso delle classi e delle scuole vincitrici.
Il termine per la presentazione dei lavori è il 31
marzo 2017 mentre la premiazione si svolgerà il
26 maggio, a Roma e anche quest’anno, grazie al
supporto del Presidente della Commissione
Lavoro della Camera On. Cesare Damiano, ci è
stata concessa la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.
“Il valore della prevenzione non può essere sottovalutato – hanno dichiarato il Presidente dell’ANMIL
Franco Bettoni insieme al Direttore della rivista
“OKAY!” Roberto Alborghetti – ed è tra i banchi di
scuola, quando inizia la più grande formazione, che
obiettivo TUTELA
si deve far comprendere quanto sia importante,
soprattutto per evitare di farne le spese sulla propria pelle”.
L’iniziativa, che negli anni ha visto la partecipazione
di oltre 4.000 istituti e 1.300.000 studenti di tutto il
territorio nazionale, dalle scuole dell’infanzia a quelle secondarie, si è fregiata nel tempo del coinvolgimento di illustri personaggi che hanno preso parte
alla cerimonia di premiazione svoltasi, nelle ultime
due edizioni, nella prestigiosa sede Parlamentare.
Meritano di essere segnalati: il Presidente della
Commissione Lavoro al Senato, Sen. Maurizio
Sacconi; il Segretario di Presidenza del Senato e
Componente della Commissione straordinaria tutela
e promozione diritti umani, Sen. Silvana Amati; la
Componente della Commissione lavoro nonché della
Commissione Infortuni e morti sul lavoro, Sen.
Annamaria Parente; il Presidente del Civ INAIL,
Francesco Rampi.
Eccezionale è stata anche la presenza del presentatore televisivo Giovanni Muciaccia, della cantautrice
Mariella Nava che ha donato all’ANMIL la canzone
per le vittime del lavoro “Stasera torno prima” e
dell’artista rapper Skuba Libre (finalista di Italia's
Got Talent) che ha scritto per l’ANMIL il brano
“Qualcosa cambierà”.
Sui siti di ANMIL www.anmil.it e della rivista
“OKAY!” https://okayscuola.wordpress.com/ è
possibile reperire ulteriori informazioni e scaricare il Bando e la Scheda di partecipazione.
PENSIONAMENTO ANTICIPATO
PER CHI SVOLGE LAVORI USURANTI
Buone notizie per i lavoratori impegnati in attività
usuranti grazie alla Legge di Bilancio 2017 (L. 11
dicembre 2016 n. 232) che modifica la normativa
sull’accesso al trattamento pensionistico anticipato
a partire dal 1° gennaio di quest’anno. Infatti, per
loro sarà ora possibile accedere alla pensione a partire dal primo giorno del mese successivo al perfezionamento dei requisiti richiesti, con un anticipo di
12 mesi rispetto al passato, mentre viene eliminato
il vincolo di aver svolto attività usurante anche nell’anno di maturazione del requisito pensionistico.
Resta invece inalterato l’elenco delle categorie dei
lavoratori che svolgono attività usuranti indicate
nel D.lgs. 67/2011 che sono:
- gli addetti a lavori faticosi e pesanti quali: i lavori
in galleria, cava o miniera; i lavori ad alte temperature; i lavori in cassoni ad aria compressa; le
attività per l’asportazione dell’amianto; le attività
di lavorazione del vetro cavo; i lavori svolti dai
palombari e i lavori espletati in spazi ristretti
(cosiddetti “confinati”);
- i conducenti di veicoli di capienza complessiva
non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico
di trasporto collettivo;
- i lavoratori addetti alla linea di catena;
- i lavoratori che prestano attività nel periodo notturno per almeno 6 ore e non meno di 64 giorni
lavorativi l'anno o quelli che prestano attività
per almeno 3 ore nell'intervallo tra mezzanotte e
le cinque del mattino per l'intero anno lavorativo.
Per godere del beneficio della pensione anticipata è
necessario che una o più delle attività sopra citate
siano state svolte per almeno 7 anni negli ultimi 10
anni di attività lavorativa, o per almeno la metà della
vita lavorativa complessiva.
Un’altra novità importante riguarda i requisiti ana-
grafici per la pensione che, dal 2019 al 2025, non
saranno adeguati alla speranza di vita calcolata
dall’Istat, ma rimarranno cioè fissi ai valori attuali.
Inoltre, da un punto di vista amministrativo, la Legge
ha disposto che per l'accesso al beneficio pensionistico gli interessati devono presentare apposita
domanda per aver svolto lavoro usurante, alla sede
Inps, entro il 1° maggio dell’anno precedente a quello in cui si maturano i requisiti agevolati.
Tuttavia, la previsione si applica solo a coloro che
maturano i predetti requisiti dal 1º gennaio 2018.
Se l'Inps risponde positivamente il lavoratore deve
presentare la relativa domanda di pensione. Al
riguardo la Legge di Bilancio prevede che entro 60
giorni dalla sua entrata in vigore il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro
dell'Economia e delle Finanze, emani un decreto per
semplificare la documentazione necessaria per la
richiesta di accesso al beneficio in parola.
Va sottolineato che i su elencati lavori usuranti coincidono con i settori lavorativi a maggior rischio di
infortuni mortali sul lavoro e, in particolar modo, il
settore dei trasporti sembra condensare in sé sia la
caratteristica di lavoro usurante con grande incidenza infortunistica sia il lavoro notturno, anch’esso
usurante, in cui l’incidenza infortunistica aumenta.
Non è un caso se per quegli operatori per i quali la
strada costituisce il proprio ‘posto di lavoro’ (come
gli autotrasportatori, i conducenti di autobus, i taxisti, i commessi viaggiatori ecc…), l’indice di mortalità è superiore alla media giornaliera per tutto l'arco
di tempo che va dalle ore 20 alle 7 del mattino, raggiungendo il valore massimo proprio intorno alle 4
del mattino (5,7 decessi ogni 100 incidenti).
Per maggiori informazioni rivolgersi al Patronato
ANMIL: numero verde 800.180943.
SICUREZZA SUL LAVORO
di Maria Giovannone - Responsabile Ufficio Salute e Sicurezza sul lavoro ANMIL
I REQUISITI AGEVOLATI PER ACCEDERE AL TRATTAMENTO PENSIONISTICO ANTICIPATO, DAL 2016 AL 2026:
Lavoratori impegnati
in mansioni usuranti
occupati per un numero
di giorni lavorativi pari
o superiore a 78 all’anno
Categoria Lavoratori
Quota*
Età minima (anni)
Anzianità contributiva
minima (anni)
Dipendenti
Autonomi
Dipendenti
Autonomi
Dipendenti
Autonomi
97,6
98,6
98,6
99,6
99,6
100,6
Lavoratori notturni
a turni occupati
per un numero
di giorni lavorativi
da 72 a 77 all’anno
61 anni e 7 mesi
62 anni e 7 mesi
62 anni e 7 mesi
63 anni e 7 mesi
63 anni e 7 mesi
64 anni e 7 mesi
Lavoratori notturni
a turni occupati per
un numero di giorni
lavorativi da 64
a 71 all’anno
35 anni
35 anni
35 anni
35 anni
35 anni
35 anni
* Si intende la somma di età e anzianità contributiva.
Si precisa che coloro che svolgono attività usuranti e hanno i requisiti per ottenere il beneficio previsto per i lavoratori precoci
possono ottenere la pensione anticipata con 41 anni di contribuzione indipendentemente dall’età.
obiettivo TUTELA
19
SPORT E DISABILITÀ
A COLLOQUIO CON LUCA PANCALLI,
PRESIDENTE DEL CIP,
PER RILANCIARE LO SPORT PARALIMPICO
di Marinella de Maffutiis - Responsabile Ufficio Comunicazione ANMIL
Luca Pancalli, una straordinaria attività sportiva (più volte campione del pentathlon, di
nuoto e di altre discipline) e una brillante carriera professionale lo hanno portato a diventare, da oltre un decennio, un punto di riferimento nello sport paralimpico e, da Presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico),
ha traghettato questa importante Confederazione di promozione dello sport ad Ente
pubblico.
Da sempre vicino all’ANMIL e in sintonia con
gli obiettivi associativi, abbiamo voluto intervistare il Presidente per capire cosa è cambiato
nel mondo dello sport e per le persone con
disabilità.
- Presidente, è ormai trascorso un anno
dalla trasformazione del CIP in ente pubblico:
cosa è cambiato?
Quando mi chiedono di descrivere la realtà odierna
del movimento paralimpico italiano, gli obiettivi
prefissati e i risultati raggiunti, la mente corre
immediatamente al 2000, l’anno in cui fui eletto
presidente dell’allora FISD, Federazione Italiana
Sport Disabili, quella che, a distanza di tempo, amo
definire una sorta di piccola riserva degli indiani,
per la quale sognavo un futuro completamente
diverso. Delineai, ai presenti di quell’assemblea
elettiva, un percorso fatto di step successivi, di programmazione fatta di passaggi formali e sostanziali, risultando, ai più, una sorta di visionario, quasi
avessi immaginato un ente fantasma. A distanza di
quasi sedici anni, possiamo dire che quelle ipotesi
di lavoro, basate su un lento ma costante processo
riformatore, fossero molto più concrete di quanto
temuto da molti, trasformando quegli iniziali anni
di timidi risultati ai nostri tentativi di farci strada, di
imporci come soggetto di diritti, a realtà agonistica
con piena dignità e legittimazione sulla scena
sportiva nazionale. È giunto a destinazione un
lungo viaggio verso la piena legittimazione del
movimento, ma ne comincia un altro altrettanto
avvincente: quello della piena e pari opportunità
per tutti, quello della crescita culturale del Paese.
Perché questo passaggio, non formale ma sostanziale del riconoscimento, afferma il principio dell’assunzione di responsabilità collettiva del tema
della disabilità sportiva, che tutela in quanto risorsa della collettività. E, dal punto di vista pratico,
questo riconoscimento ci consentirà un contributo
statale certo, leva imprescindibile per una pro-
20
obiettivo TUTELA
grammazione di lungo periodo. Di fatto, questa
nuova veste giuridica ci permette di attivare sinergie e accordi strategici con Istituzioni dello Stato
già attive nel comparto socio-sanitario e interessate a sposare la nostra causa, e agevolerà il rapporto con la Scuola, per noi prima destinataria delle
proposte di avviamento alla pratica sportiva e di
sensibilizzazione sul tema dell'integrazione.
- Dopo le paralimpiadi di Londra qualcosa
sembra essere cambiato nei confronti dello sport
paralimpico: è solo un'impressione
oppure corrisponde ad un aumento di disabili
che si avviano allo sport?
Londra 2012 ha rappresentato per il movimento
paralimpico uno spartiacque tra il prima e il dopo.
Ha segnato il punto di svolta nella consapevolezza
dell’opinione pubblica su quale grado di spettacolarità e talento sia in grado di esprimere la disabilità sportiva, declinata in una chiave quasi eroica. A
Londra, complici gli ascolti dell’audience planetaria, abbiamo toccato con mano quale ricchezza
rappresentino le persone con disabilità per una
società civile e consapevole. Eventi mediatici clou,
come sono le Paralimpiadi, sono veicoli potentissimi di diffusione del messaggio di integrazione che
lo sport paralimpico si porta dentro. E i Giochi di
Londra 2012 sicuramente hanno stimolato moltissimi giovani con disabilità, molto più che in passato, a uscire di casa e tentare la carta dello sport,
magari sognando in futuro una simile ribalta mondiale. All’epoca dissi che la 29ª medaglia, oltre alle
28 conquistate sui campi di gara, fosse rappresentata dalle migliaia di mail arrivate da parte di gio-
obiettivo TUTELA
SPORT E DISABILITÀ
vani ragazzi disabili di come avvicinarsi allo sport paralimpico. Rio de
Janeiro ha ulteriormente confermato questo trend straordinario,
arricchito, questa volta, da commenti entusiastici anche da parte
di chi, la disabilità non la vive, ma è
Il Presidente del CIP Luca Pancalli alla Consulta nazionale ANMIL
seduto tra il Presidente nazionale Franco Bettoni (a sinistra)
rimasto incollato davanti alla telee il Presidente di ANMIL Sport Italia Pierino Dainese.
visione perché trascinato dal fascino dei Giochi Paralimpici. Se possibile, si tratta di un risultato ancora
Difesa a prendere parte a una Paralimpiade e a conpiù incredibile, perché significa che abbiamo coinquistare una medaglia ai Giochi. Penso, però, anche
volto una fascia di pubblico ancora più vasta.
a discipline emergenti come il triathlon, subito a
segno a Rio, le conferme arrivate dal tennis tavolo,
- Quali sono gli sport più seguiti e cosa si può
con atleti al debutto subito sul podio. Sono loro i
fare per incentivarli?
testimonial del nostro mondo a colori, senza limiti e
Hanno grandi riscontri sport di punta del movimencon ambizioni sconfinate.
to, come il basket in carrozzina, il nuoto, ma anche
l’atletica leggera, la scherma in carrozzina e il
- Cosa ci si può attendere dal prossimo 2017
ciclismo, dove la parte del leone la fa l’handbike,
nello sport paralimpico?
discipline che ci hanno permesso di conquistare a
Ancora un anno di semina, sicuramente, aspettanRio gran parte delle 39 medaglie totali.
do di raccogliere i frutti degli atleti top level delle
Naturalmente grazie ai campionissimi di queste
discipline invernali, al banco di prova di
discipline, che sono la testimonianza vivente di
Pyeongchang 2018, i prossimi Giochi Paralimpici
sfide oltre le umane possibilità: penso a un
Invernali. E sarà un anno di programmazione delle
Federico Morlacchi quattro volte sul podio a Rio de
strategie per arrivare sempre e più convintamente
Janeiro 2016, penso a una Bebe Vio, ormai testimonelle scuole, nelle unità spinali, nei centri di riabinial trasversale non solo dello sport paralimpico,
litazione, tra la gente e soprattutto tra i giovanissima anche dell’‘eccellenza italiana’ e delle campami. Che sono il nostro domani, le nostre future
gne di vaccinazione, penso ad Alex Zanardi, narrasquadre di atleti, la speranza di altre stagioni agotore eccellente di un’avventura umana e sportiva
nistiche piene zeppe di soddisfazioni. Apriremo,
che si rinnova sempre nelle sfide e che ha dello
dopo una gestazione sin troppo lunga, il Centro di
straordinario. Per non dire di Martina Caironi, indiPreparazione Paralimpica delle Tre Fontane a
scussa donna dei record mondiali nella velocità, o
Roma, la nostra piccola Coverciano, che capovolgedi Assunta Legnante, che getta il peso al buio a
rà il concetto di integrazione e inclusione, divenendistanze stratosferiche, impensabili per qualsiasi
do una delle strutture pilota dell’Europa intera. E
avversaria della sua categoria, o Martina Contrapoi vorrei rendere concreta un’altra delle mie visiofatto, prima atleta del Gruppo Paralimpico della
ni. Mi riferisco, in particolare, all’assunzione degli
atleti paralimpici nei corpi sportivi dello Stato e
nei gruppi sportivi militari, in seguito a regolare
concorso, come già avviene per gli atleti olimpici, obiettivo che mi sta particolarmente a
cuore sin dall’inizio del mio percorso alla guida
del movimento paralimpico italiano, ma anche
all’individuazione di meccanismi agevolativi nel
caso lo stesso sia un lavoratore e venga chiamato a indossare la Maglia Azzurra e a rappresentare l’Italia. Da atleta ho vissuto con grande
rammarico quelle che ritenevo profonde ingiustizie, per questo vorrei chiudere, in tempi
brevi, questa partita potendo contare sul sostegno del Governo. Questo è ciò che ci auguriamo, con il brindisi di ogni fine d’anno.
21
SPORT E DISABILITÀ
ANMIL SPORT ITALIA,
UNA REALTÀ IN FORTE CRESCITA
22
Sviluppare e diffondere tra gli infortunati sul lavoro la
passione per la pratica sportiva, quale opportunità
che rafforza l’autostima e favorisce il reinserimento
sociale, è il principale obiettivo dell’ASD ANMIL
SPORT Italia che anche per il 2017 ha avviato diversi
ed entusiasmanti progetti. Dopo la nuova elezione
dei componenti del Consiglio di Amministrazione di
ANMIL SPORT Italia da parte dell’Assemblea dei
Soci, riunitasi lo scorso 5 novembre a Marina di
Montalto di Castro (VT) per l’ultima gara del
Campionato di società di handbike, è stato riconfermato alla guida dell’Associazione sportiva, Pierino
Dainese, che sarà affiancato da Piergiulio Bernardi,
Franco Bettoni, Amedeo Bozzer, Maximiliano
Mallegni (Vice Presidente) e Claudio Visciglia
(Segretario), per contribuire a dare la massima diffusione dello sport e in particolare di: paraciclismo,
bocce, calcio balilla, basket in carrozzina e vela.
L’ASD ANMIL SPORT Italia oggi vanta una squadra di
paraciclismo composta da 25 atleti, di età compresa
tra i 25 e i 60 anni: una grande famiglia che con passione, costanza e sacrificio è riuscita ad aggiudicarsi
la vittoria del Campionato Italiano di Società di handbike, per due anni consecutivi, nel 2015 e nel 2016.
Per proseguire le attività intraprese negli scorsi anni,
innanzitutto sono stati rinnovati i Protocolli con il CIP
(Comitato Italiano Paralimpico) e con la FIB
(Federazione Italiana Bocce), mentre è stato siglato
anche l’accordo con la FPICB (Federazione Paralimpica Italiana Calcio Balilla).
Già nella sede ANMIL di Rovigo le persone interessate hanno la possibilità di provare questa disciplina,
grazie alla dotazione di un tavolo da calcio balilla
concesso in comodato d’uso gratuito dal CIP Veneto.
Nell’ambito della nota Maratona di Roma, che
obiettivo TUTELA
quest’anno si svolgerà il 2 aprile, è prevista anche la
gara di apertura del Campionato Italiano di Società di
Handbike alla quale parteciperanno molti atleti della
nostra squadra. In tale occasione, sabato 1˚ aprile,
nel Centro Tecnico Federale della Federbocce a
Roma, sarà promossa una manifestazione dimostrativa di bocce con il supporto di validi istruttori federali
a cui tutti i soci sono invitati a partecipare.
L’ASD ANMIL SPORT Italia organizzerà, inoltre, il 3°
Campionato regionale Veneto di Handbike, il 4 giugno, a Campodoro (PD) in collaborazione con la
Sede ANMIL di Padova, la FCI (Federazione
Ciclistica Italiana), il CIP e l’INAIL Veneto.
La gara sarà preceduta, il 2 giugno, da una manifestazione dimostrativa e un torneo di calcio Balilla
aperto a persone con disabilità e a normodotati e, il
3 giugno, da una serata di beneficenza con ospite
d’eccezione Alex Zanardi per raccogliere fondi in
favore di ANMIL e “Bimbingamba”.
“Siamo ad inizio anno e ci sono tanti buoni propositi
e belle idee da realizzare – ha dichiarato il Presidente
Dainese – e, nei tempi giusti, getteremo le basi per
portare l’ASD ANMIL SPORT Italia a cavalcare l’onda
dei successi dello sport paralimpico a Rio de
Janeiro”. “L’augurio - aggiunge il Presidente Bettoni
- è che tutti i Presidenti e i Consiglieri delle nostre
Sedi territoriali si avvicinino allo sport affinchè insieme potremo realizzare quelle che altrimenti resterebbero solo buone intenzioni”.
Vi invitiamo a visitare la pagina dedicata all’ASD
ANMIL SPORT Italia sul sito www.anmil.it e a rivolgervi per qualsiasi necessità o per proporre partecipazioni a manifestazioni sportive, alla Segreteria
telefonando al numero 06.54196334 oppure inviando una email a: [email protected]
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ASSISTENZA FISCALE
CAF ANMIL: I SERVIZI DI ASSISTENZA FISCALE
A DISPOSIZIONE DI SOCI E NON SOLO
MODELLO 730 GRATUTO PER I SOCI
ANMIL E TARIFFE ESCLUSIVE
PER I LORO FAMILIARI
IMPOSTE SUGLI IMMOBILI
IUC L’imposta unica comunale è un tributo locale
richiesto a coloro che posseggono e occupano, a
vario titolo, gli immobili ubicati nel Comune. La IUC
è un’imposta destinata al Comune e articolata in
tre tributi: TARI, TASI e IMU. Da un lato c’è l`IMU,
l’imposta dovuta da chi possiede un immobile non
adibito a prima casa ovvero di lusso, dall’altro la
tassa sui servizi (TASI, TARI).
MODELLO 730 PRECOMPILATO
A partire dal mese di aprile 2017 l’Agenzia delle
Entrate metterà a disposizione dei titolari di redditi
di lavoro dipendente e assimilati, il modello 730
precompilato. La dichiarazione precompilata sarà
messa a disposizione del contribuente attraverso il
sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
I contribuenti devono confermare o meno i dati del
precompilato, modificando quanto già presente nel
modello ovvero integrandolo con informazioni mancanti. Utilizzare il modello 730 precompilato non è
obbligatorio, infatti si può presentare la dichiarazione dei redditi anche con le modalità ordinarie (utilizzando il modello 730 o il modello Unico). Il contribuente che non riceve il modello 730 precompilato
(ad esempio perché non è in possesso della
Certificazione Unica) deve presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie utilizzando il modello 730 o il modello Unico, sempre che
non rientri nei casi di esonero. Con la delega che
autorizza il CAF ANMIL allo scarico del modello
precompilato, allegando il documento d’identità,
direttamente presso le nostre sedi potremmo
richiedere il modello all’Agenzia delle Entrate ed
elaborare la vostra dichiarazione dei redditi.
MODELLO ISEE
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è lo strumento adottato da molti enti pubblici
e privati per valutare la situazione economica dei
cittadini che intendono richiedere prestazioni
sociali agevolate (prestazioni o riduzioni del costo
del servizio), quali:
• Assegno per il nucleo familiare (con almeno tre
figli minori).
• Assegno di maternità concesso dai Comuni.
• Asili nido e altri servizi educativi per l’infanzia.
• Prestazioni scolastiche: libri, borse di studio,
mense, trasporti.
24
obiettivo TUTELA
• Agevolazioni per tasse universitarie.
• Prestazioni per il diritto allo studio universitario
(borse di studio, alloggio, mensa, ecc.).
• Sostegno all’affitto.
• Servizi sociosanitari domiciliari, diurni, residenziali, ecc.
• Agevolazioni per i servizi di pubblica utilità (luce,
gas, telefono, acqua).
• Social Card o Carta acquisti.
• Benefici previsti da Comuni, Provincia, Regione
su: trasporto pubblico, tasse rifiuti, IMU, ticket
sanitari, ecc.
La Dichiarazione è valida per tutti i componenti del
nucleo familiare fino al 15 gennaio dell’anno successivo dalla data di sottoscrizione della DSU (la
Dichiarazione Sostitutiva Unica necessaria per calcolare l’ISEE).
È comunque possibile presentare una nuova
dichiarazione quando intervengono fatti che mutano la composizione del nucleo o la sua situazione
economica (ad esempio, in caso di perdita del lavoro). La parte reddituale viene integrata direttamente dall’INPS.
SERVIZIO GRATUITO
MODELLI REDDITUALI FINALIZZATI
ALL’OTTENIMENTO DI PRESTAZIONI
SOCIALI LEGATE AL REDDITO, BONUS
GAS ED ENERGIA, NONCHÉ LADDOVE
PRESENTE LA CONVENZIONE
PER ASSEGNI FAMILIARI
MODELLO RED E DICHIARAZIONE
DI RESPONSABILITÀ
Il Modello RED è la dichiarazione annuale con la
quale i pensionati (che beneficiano di alcune prestazioni previdenziali e assistenziali integrative
collegate al reddito) sono tenuti a comunicare
all’INPS la propria situazione reddituale.
La verifica annuale della situazione reddituale del
pensionato da parte dell’INPS è necessaria per
accertare il requisito della sussistenza del diritto
del pensionato ad usufruire di tali prestazioni.
Entro l’anno successivo alla verifica, l’INPS provvederà al recupero di quanto eventualmente corrisposto in eccedenza. Per la presentazione del RED il
pensionato potrà rivolgersi al CAF ANMIL.
In caso di mancata comunicazione da parte del pensionato nei tempi e nelle modalità stabilite, l’INPS
procederà alla sospensione delle prestazioni collegate al reddito nel corso dell'anno successivo a
quello in cui il RED avrebbe dovuto essere reso.
SERVIZIO GRATUITO
È la dichiarazione di responsabilità che annualmente i titolari di provvidenze economiche di assistenza
sociale (indennità di accompagnamento, indennità
di frequenza e assegno mensile, pensione sociale e
assegno sociale) sono tenuti a presentare all’INPS
ai fini della verifica della sussistenza dei requisiti
necessari per l’erogazione delle predette prestazioni collegate allo stato di invalidità civile.
Per la presentazione della Dichiarazione di Responsabilità INVCIV (ICRIC, ICLAV, ACC AS/PS) è
possibile rivolgersi al CAF ANMIL.
ASSISTENZA ALLA COMPILAZIONE
DELLA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE
E DELLE VOLTURE CATASTALI
La successione (mortis causa) permette agli eredi
del defunto (de cuius) di subentrare allo stesso nella
disponibilità di quanto posseduto in vita (fabbricati,
terreni e valori mobiliari). La successione si apre al
momento della morte nel luogo dell’ultimo domicilio del defunto; entro 12 mesi dalla morte gli eredi
e/o legatari sono obbligati a presentare all’Ufficio
dell’Agenzia delle Entrate competente la dichiarazione di successione della persona defunta.
Le persone che ricevono in eredità beni immobili e
diritti reali immobiliari hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione e pagare, se
dovuta, la relativa imposta. L’imposta di successione è calcolata dall’Ufficio, in base alla dichiarazione presentata e previa correzione di eventuali errori materiali e di calcolo commessi dal dichiarante
nella determinazione della base imponibile.
L’importo eventualmente dovuto è notificato al
contribuente attraverso un avviso di liquidazione.
Inoltre, in presenza di immobili (terreni e/o fabbri-
cati), entro 30 giorni dalla presentazione della
dichiarazione di successione deve essere presentata anche la richiesta di voltura al Catasto, al fine
di aggiornare i dati relativi ai soggetti proprietari e
alle quote di possesso.
COLF E BADANTI
Lo sportello di Colf e Badanti fornisce a tutte le
famiglie aiuto nella gestione dei rapporti di lavoro
per colf, badanti, baby sitter e governanti, dagli
obblighi amministrativi, contabili e contributivi, alla
contrattualizzazione ed alla cessazione del rapporto di lavoro.
Servizi di assistenza per l’adempimento degli
obblighi a carico del datore di lavoro:
Pratiche di assunzione: redazione della lettera di
assunzione, predisposizione del contratto di lavoro
e comunicazione telematica obbligatoria all’INPS;
Contabilità: predisposizione della busta paga mensile, comprensiva del calcolo delle ferie, della tredicesima e dell’accantonamento TFR;
Compilazione del bollettino per il pagamento dei
contributi INPS;
Predisposizione CUD (dichiarazione di fine anno dei
redditi corrisposti al lavoratore);
Pratiche di fine rapporto lavoro: calcolo TFR da
liquidare al lavoratore e invio comunicazione telematica obbligatoria all’INPS.
Altri servizi:
Preventivo di assunzione: simulazione del costo
totale mensile e annuo a carico del datore di lavoro
con la suddivisione delle retribuzioni, tredicesima,
accantonamento del TFR, contributi INPS a carico
del datore di lavoro del dipendente;
Consulenza: su quesiti relativi al Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico.
ASSISTENZA FISCALE
INVCIV (ICRIC, ICLAV, ACC AS/PS)
25
ALCUNE NOVITÀ PREVIDENZIALI
DELLA LEGGE DI BILANCIO 2017
TUTELA SOCIALE
A cura del Patronato ANMIL
QUATTORDICESIMA
CUMULO DI PERIODI ASSICURATIVI
Cos’è - Somma aggiuntiva corrisposta a Luglio di
ciascun anno dall’INPS.
A chi si rivolge - A soggetti pensionati
Requisiti - Essere pensionati con età pari almeno a
64 anni e con un reddito complessivo fino ad un massimo di 2 volte il trattamento minimo annuo del
Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (per l’anno
2016, reddito massimo: 13.049,14 euro).
Come si ottiene - La somma aggiuntiva è riconosciuta d’ufficio quando tutte le condizioni prescritte dalla
legge siano state verificate: non è, quindi, richiesta
alcuna domanda.
La prestazione viene liquidata sulla rata pensionistica di Luglio per coloro che perfezionano i prescritti
requisiti entro il 31 Luglio dell’anno di riferimento.
Per coloro che perfezionano il requisito anagrafico
richiesto dal 1° Agosto in poi, la corresponsione sarà
effettuata con una successiva elaborazione sulla rata
di Dicembre dell’anno di riferimento.
Note - NOVITÀ DAL 2017
La Legge di Bilancio 2017:
• ha esteso il diritto alla somma aggiuntiva, nella
misura prevista fino al 2016, a coloro che hanno un
reddito compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento
minimo annuo del Fondo Pensioni Lavoratori
Dipendenti
• ha incrementato l’importo della somma aggiuntiva
spettante a coloro che hanno un reddito complessivo
pari o inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo
annuo del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.
MISURA DELLA SOMMA AGGIUNTIVA
Fino a 1,5 volte il trattamento minimo
(anno 2016: 9.786,86 euro)
Cos'è - Possibilità di cumulare i periodi assicurativi
con contribuzione versata in più gestioni previdenziali e di conseguire il diritto ad un’unica pensione.
A soggetti con contribuzione versata in due o più
delle seguenti gestioni previdenziali:
• Assicurazione Generale Obbligatoria (Fondo
Pensioni Lavoratori Dipendenti e Gestioni Speciali
dei Lavoratori Autonomi: commercianti, artigiani,
coltivatori diretti)
• Gestioni sostitutive dell’Assicurazione Generale
Obbligatoria
• Gestioni esclusive dell’Assicurazione Generale
Obbligatoria
• Gestione separata
• Iscritti alle Casse professionali.
A chi si rivolge - Il cumulo può essere utilizzato per
ottenere la pensione di vecchiaia, di inabilità, indiretta ai superstiti oppure, a partire dal 2017, la pensione
anticipata. Il diritto alla pensione viene determinato
sulla base dei requisiti più restrittivi previsti da ciascuna gestione che concorre al cumulo.
ESEMPIO
Se in una delle forme assicurative coinvolte nel
cumulo, la pensione di vecchiaia è prevista a 70 anni,
la pensione di vecchiaia in regime di cumulo si può
conseguire solo al raggiungimento di tale requisito
anagrafico.
Il cumulo è previsto anche quando siano stati già
raggiunti i requisiti per il diritto alla pensione in
una delle gestioni per le quali è previsto il cumulo
stesso.
Come si ottiene - L'avvio alla pensione in regime di
cumulo è attivato a domanda dell'interessato (o dei
suoi superstiti) presso l'ente previdenziale dove
risulta accreditata l'ultima contribuzione; quest'ultimo attiverà il procedimento nei confronti degli altri
enti dove il lavoratore avrà dichiarato di possedere
ulteriore contribuzione. Il pagamento della pensione
sarà a carico dell'Inps, che richiederà i pro-quota
alle gestioni interessate.
Note - COSA ACCADE PER LE RICONGIUNZIONI IN
CORSO DI PAGAMENTO
Si può chiedere il cumulo anche nel caso si stia già
pagando la ricongiunzione e si può chiedere la restituzione di quanto già versato. Questo è possibile solo
qualora non sia stato pagato integralmente l’importo
e non sia stata liquidata una pensione, considerando
i periodi oggetto di ricongiunzione.
Quindi:
• non è consentito il recesso dalla ricongiunzione
per ottenere la restituzione di quanto versato e
Lavoratori
Dipendenti Anni di
contribuzione
Lavoratori
Autonomi Anni di
contribuzione
Somma
aggiuntiva
(in euro) Anno 2016
Somma
Aumento
aggiuntiva
(in euro) – Fino a 15
Dal 2017
Fino a 15
Fino a 18
336
437
101
Oltre 15
fino a 25
Oltre 18
fino a 28
420
546
126
Oltre 25
Oltre 28
504
655
155
Da 1,5 volte a 2 volte il trattamento minimo (anno
2016: da 9.786,86 euro a 13.049,14 euro)
Lavoratori Dipendenti Lavoratori Autonomi Somma aggiuntiva
Anni di contribuzione Anni di contribuzione (in euro) - Anno 2017
26
Fino a 15
Fino a 18
336
Oltre 15 fino a 25
Oltre 18 fino a 28
420
Oltre 25
Oltre 28
504
obiettivo TUTELA
BENEFICIO PER I LAVORATORI PRECOCI
Cos'è - Possibilità, per i lavoratori che hanno iniziato
a lavorare prima del compimento dei 19 anni, di
accedere alla pensione anticipata con un requisito
contributivo ridotto.
A chi si rivolge - Ai lavoratori dipendenti e autonomi
iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria e alle
sue forme sostitutive ed esclusive.
Requisiti - I lavoratori devono avere almeno 1 anno di
contribuzione per periodi di lavoro effettivo svolti
prima del compimento del 19° anno di età e che
siano nelle seguenti condizioni:
• lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione per
cessazione del rapporto di lavoro a seguito di licenziamento, anche collettivo, di dimissioni per giusta
causa o di risoluzione consensuale e che non percepiscono più la prestazione per la disoccupazione
loro spettante da almeno 3 mesi;
• lavoratori dipendenti e autonomi che assistono, al
momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il
coniuge o un parente di primo grado convivente
con handicap in situazione di gravità;
• lavoratori dipendenti e autonomi che hanno una
riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle
competenti commissioni per il riconoscimento del-
l'invalidità civile pari o superiore al 74%;
• lavoratori dipendenti addetti a lavori usuranti o che
svolgono da almeno 6 anni in via continuativa una
delle seguenti attività:
A. operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e
della manutenzione degli edifici; B. conduttori di
gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle
costruzioni;
C. conciatori di pelli e di pellicce;
D. conduttori di convogli ferroviari e personale
viaggiante;
E. conduttori di mezzi pesanti e camion;
F. personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
G. addetti all'assistenza personale di persone in
condizioni di non autosufficienza;
H. insegnanti della scuola dell'infanzia e educatori
degli asili nido;
I. facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
L. personale non qualificato addetto ai servizi di
pulizia;
M. operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
I lavoratori interessati potranno ottenere la pensione
anticipata con 41 anni di contribuzione a partire dal
mese di Maggio 2017. Tale requisito è soggetto al
normale adeguamento alla speranza di vita.
La riduzione riguarda sia i lavoratori che le lavoratrici: il requisito si abbassa di 1 anno e 10 mesi per gli
uomini e di 10 mesi per le donne.
Come si ottiene - Il beneficio verrà riconosciuto,
dopo la presentazione di apposita domanda, a condizione che l’interessato risulti in possesso dei
requisiti necessari per essere definito “precoce” e
rientri nel contingente numerico che tiene conto
dei limiti di spesa previsti dalla norma. Le modalità
di effettuazione del monitoraggio ai fini dell’ammissione al beneficio in esame saranno stabiliti
con Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri.
Note - INCOMPATIBILITÀ
Se si accede alla pensione usufruendo della riduzione
per i lavoratori precoci non si può svolgere lavoro
subordinato o autonomo fino al raggiungimento dei
requisiti ordinari di pensione anticipata e non si possono ottenere altre maggiorazioni previste per i lavoratori precoci.
obiettivo TUTELA
TUTELA SOCIALE
accedere al pensionamento in cumulo se l’onere è
stato pagato integralmente
• non è oggetto di recesso la ricongiunzione che
abbia dato luogo alla liquidazione di una pensione,
anche se su questa gravano trattenute a titolo di
rate d’onere di ricongiunzione.
L’eventuale restituzione delle rate pagate decorre dal
dodicesimo mese dalla data di richiesta di rimborso,
in quattro rate annuali, non maggiorate di interessi.
RINUNCIA ALLA DOMANDA DI TOTALIZZAZIONE
Possono accedere alla pensione in regime di cumulo
anche coloro che, prima del 1° Gennaio 2017, abbiano presentato domanda di totalizzazione6 a condizione che rinuncino alla domanda stessa e che il relativo procedimento non sia ancora concluso.
INDENNITÀ DI FINE SERVIZIO PER I DIPENDENTI
PUBBLICI
I dipendenti pubblici che si avvalgono della facoltà di
cumulo dei periodi assicurativi percepiranno l’indennità di fine servizio al compimento dell’età per la
pensione di vecchiaia e saranno applicate tutte le
disposizioni normative vigenti a tale data.
27
ANMIL SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE
PER ASSISTERE GLI ITALIANI ALL’ESTERO
TUTELA SOCIALE
di Pino Dessì - Patronato ANMIL Estero
A distanza di un anno dall’apertura del primo ufficio del Patronato ANMIL all’estero, il lavoro continua e non solo si possono già vedere i primi risultati, ma è possibile anche disegnare futuri scenari
e nuove prospettive.
L’apertura di nuove sedi del Patronato ANMIL
soprattutto in paesi extracomunitari - avviata nella
seconda metà del 2015 per ottemperare ad un
obbligo legislativo - si è rivelata una straordinaria
opportunità per tutti e, oggi, persegue con entusiasmo l’obiettivo di trasferire in nuovi Paesi i
valori fondanti della nostra Associazione, ‘esportando’ un’esperienza di solidarietà e tutela iniziata
oltre settant’anni fa.
Attraverso gli uffici del Patronato, le varie sedi
ANMIL internazionali portano avanti le attività
associative organizzandosi secondo le leggi locali
e rispondono ai bisogni di cittadini e lavoratori,
erogando servizi di tutela previdenziale e di segretariato sociale ai numerosi emigrati italiani, alle
loro famiglie e ai loro discendenti.
In Australia a Melbourne, in Argentina a Buenos
Aires e San Miguel de Tucuman, in Brasile a San
Paolo, in Canada a Toronto e Vaughan, negli USA
a New York – tutti Paesi con presenza di grandi
comunità di connazionali che numericamente
superano i cinquanta milioni di “italici” – le
Associazioni del Patronato ANMIL sono una realtà ormai ampiamente riconosciuta e apprezzata
per le attività e i servizi offerti.
Diversa è la situazione del Patronato ANMIL in
Europa dove, sia per la capillare “concorrenza” di
tanti altri Patronati italiani storicamente presenti
nei Paesi dell’Unione Europea sia per le caratteristiche molto diverse dell’emigrazione italiana
delle ultime generazioni, la presenza del
Patronato ANMIL è ancora in una fase “costitutiva”
In foto da destra verso sinistra:
il Sindaco di New York Bill De Blasio,
il Presidente dell'Associazione
Patronato ANMIL U.S.A. Francesco Giordano
e la consorte del Sindaco.
e, attualmente, si stanno studiando i contesti e le
realtà in cui stabilizzare l’attività. Fa eccezione la
Croazia perché, nonostante la presenza numericamente molto ridotta di connazionali, il radicamento del Patronato ANMIL incomincia a stabilizzarsi;
mentre in Belgio e in Olanda siamo ancora in una
fase iniziale ma è possibile che, dopo le opportune
verifiche sull’esistenza di altri Patronati italiani,
venga trasferita la nostra attività in altri Paesi.
L’ambizione e l’orgoglio che hanno guidato la
nostra Organizzazione nell’anno appena trascorso
è e deve essere patrimonio comune dei nostri
associati e di tutte le Sedi ANMIL in Italia che, sentendosi partecipi e coinvolte nel progetto, possono
contribuire al raggiungimento degli obiettivi legati
alla tutela e al servizio alla persona, ciascuna
secondo le proprie possibilità e responsabilità.
FAI CONOSCERE IL PATRONATO ANMIL
A PARENTI E AMICI CHE VIVONO ALL’ESTERO
Non sempre è facile trovare qualcuno a cui rivolgersi in materia previdenziale quando si è
all’estero: le normative dei paesi sono differenti e rimanere aggiornati sui propri diritti, stando
lontani, diventa difficile. Per questi motivi vi invitiamo ad aiutarci a far conoscere le Sedi territoriali ANMIL (di cui nel riquadro della pagina di fianco indichiamo tutti i riferimenti per un contatto
veloce e diretto) per prendere appuntamento e usufruire di consulenze e servizi di tutela previdenziale e segretariato sociale gratuitamente, ma non solo: è possibile, infatti, richiedere, ad
esempio, anche la ricerca di documentazioni anagrafiche presso i Comuni o gli archivi diocesani
ed aiutare milioni di discendenti di emigrati italiani che ricercano le proprie radici, non solo per
motivi affettivi, ma anche per esigenze del paese straniero.
28
obiettivo TUTELA
Consulta il nuovo sito
patronato.anmil.it
Siamo
presenti
anche
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e
Twitter
Numero Verde gratuito 800.180943
dal Lunedì al Venerdì ore 9.00-13.00 • 14.00-17.00
LE SEDI DEL PATRONATO ANMIL ALL’ESTERO
Paese
Città
Indirizzo
Telefono
Email
ARGENTINA
[email protected]
+54 911 4178 1522
[email protected]
AUSTRALIA
MELBOURNE
+61 393809228
[email protected]
BRASILE
SAN PAOLO
+55 1135413274
[email protected]
CANADA
TORONTO
+1 9057382022
[email protected]
CANADA
VAUGHAN
+1 6473477557
[email protected]
CROAZIA
OLANDA
USA
POLA
ARNHEM
NEW YORK
Calle Cristomo Alvarez, 1236
Oficina N. 3 - 4000
Avenida Rivadavia, 581 (5/6) (1005)
CABA
988 Lygon Street
North Carlton (Victoria) 3054
Edificio Barao De Itatiaya
Avenida Paulista, 2001
12° Andar Conjunto 1222
Cep 01311 - 931 - Cerqueria Cesar
75 Four Winds Drive N. 102
Ontario - M3J1K7
665 Millway Avenue N. 53
Ontario - L4K3T8
Skalijerov, 5 - 52100
Randweg, 2 - 6845ac
29-15, 23rd Ave Astoria, 11105
+54 3814249021
ARGENTINA
SAN MIGUEL
DE TUCUMAN
BUENOS AIRES
+38 552216449
+31 262600039
+1 7182742500
[email protected]
[email protected]
[email protected]
L’ARTE AL SERVIZIO DEL SOCIALE:
TRE ARTISTI PER L’ANMIL
CULTURA E SOCIETÀ
di Luce Tommasi
Sono tre gli artisti che abbiamo scelto per testimoniare l'impegno al servizio del sociale. Per la musica,
Mariella Nava, la cantautrice che per prima ha scelto
di diventare testimonial dell'ANMIL, con i suoi testi
che fanno riflettere sul mondo del lavoro e sulle storture che minacciano la vita di tutti. Per il rap,
Skuba Libre, il poeta che compone testi di denuncia,
in cui parola e vocalità si trasformano nel grido per
superare la paura e l'isolamento di chi, ogni giorno,
mette a rischio la propria sicurezza e il proprio
futuro. Per il teatro, Marco Di Campli San Vito, autore e attore, che affida al pensiero creativo il compito
di dare voce a chi non ce l'ha o non ha spazio per
farsi sentire, ricreando la sinergia fra tutti gli anelli
della catena sociale che, per tenere, non deve avere
punti deboli. Tre voci diverse, ma unite da un solo
obiettivo: la responsabilità di chi, attraverso l'arte,
vuole portare avanti il bene di tutti. Mariella Nava. Una vita in musica,
tra gioco e solidarietà
Sboccia a Taranto, la sua città natale, l'amore di
Mariella Nava per le vittime del lavoro. Una passione, mai interrotta, nata proprio tra le acciaierie
dell'Ilva.
I ricordi di Mariella sono nitidi mentre ripensa a
quella fabbrica che, quando era bambina, appannava il cielo con il grigiore del fumo: un colosso che,
con il suo indotto, da un lato dava lavoro e dall'altro
toglieva salute e sicurezza. Ieri come oggi. "Mio padre era un militare - mi racconta la cantautrice amica dell'ANMIL - e mi parlava dei cantieri
navali, dove lavorava e di tutto quello che accadeva
attorno a quelle torri, in cui spesso la vita si mescolava alla morte. E noi ragazzi - continua Mariella sentivamo quanto la nostra città fosse messa a dura
prova dagli altiforni in cui tanti operai, che spesso
erano i nostri genitori, consumavano le loro notti e
la loro salute". Immagini chiarissime, in cui la realtà di oggi si
fonde con i ricordi di ieri.
E tra questi, c'è anche la sagoma di una ragazzina
seduta al pianoforte, con accanto l'amica del cuore,
che le raccomanda di non fare rumore, perché suo
padre aveva il turno di notte in fabbrica e doveva
dormire. Era lei quella pianista in erba. Non è cambiata Mariella Nava, da sempre attenta alla vita e al
lavoro. "E se il lavoro non è sicuro, non può dare
vita", mi dice. Da qui la sua amicizia con l'ANMIL, di
cui è diventata testimonial subito dopo la tragedia
della Thyssen di Torino, con la sua ondata di fuoco
che, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2007, si è
portata via le vite di sette operai. Mariella aveva
30
obiettivo TUTELA
scritto una canzone che teneva nel cassetto,
"Stasera torno prima", ed era pronta a mettere la
sua ricerca artistica al servizio delle vittime del
lavoro. E così ha deciso di regalare questo testo
all'ANMIL e di non inciderlo fino a quando l’attoreregista Libero De Rienzo ha trasformato la sua canzone in un videoclip. Sono tante le famiglie che aderiscono all'Associazione, che mi hanno detto di essersi ritrovate nel
racconto di Mariella Nava e si sono sentite proprio
come quella moglie e quella bambina che hanno
atteso invano di rivedere quel marito, quel padre
che, uscendo di casa, aveva promesso che sarebbe
tornato prima. Un racconto corale si rinnova, di giorno in giorno, di
anno in anno, nella proposta poetica e musicale di
un'artista che ha trasformato la parola "Io" nella
parola "Noi". Basta pensare che anche il suo primo
brano, "Questi figli", lo interpretò Gianni Morandi e
non lei. "Mi piace crescere e far crescere chi sta
attorno a me, perché non amo la competizione, ma
il lavoro comune, perché penso che il singolo dia
forza al gruppo e il gruppo rafforzi il singolo", continua la cantautrice che ama giocare con la musica
al centro del suo mondo. "To play", appunto, come dicono gli inglesi. E a
Mariella Nava si uniscono in tanti, dal chitarristacompositore Fausto Mesolella al cantautore
Mimmo Cavallo, talenti indiscussi, ma spesso fuori
dai circuiti carosellati. I prossimi impegni? "La mia
carriera - risponde Mariella - continua con una
duplice veste: offrire possibilità alla musica che non
trova spazio e autoprodurre i miei nuovi pezzi". Per
questo ha finanziato una casa discografica tutta
sua, che apre le porte alle "Altrevoci" che non
hanno spazio, appunto, per farsi sentire. Ma la tappa più recente da annotare è stata il 3 febbraio, giorno del suo compleanno e non solo. Era
infatti il 1987 quando, esattamente 30
anni fa, calcava il palco del Festival di
Sanremo e dava il "la" al suo lavoro di cantautrice.
Un'"Epoca" in chiave di "3", un numero magico che
è il filo conduttore del primo disco di inediti di
Mariella Nava, scritto, cantato, diretto e prodotto in
totale autonomia. Self Made Woman, possiamo dire,
ma sempre fedele a quel verbo che muove l'emozione: "to play".
Skuba. Una vita da rap,
tra rabbia e poesia "Qualcosa cambierà" si intitola il brano che il rapper Skuba Libre ha scritto per ANMIL. E se desideri
che qualcosa cambi, significa che il primo pronto a
cambiare sei tu. Piccoli, grandi passi quelli di
Skuba, che è entrato nella rosa degli autori che
Mogol ha inserito nel CET (Centro Europeo di
Toscolano), il libro-selezione disponibile in tutte le
librerie italiane. Rabbia e poesia. Due cifre espressive, in apparenza contrastanti fra loro, affidate alla
forza della parola. Perché è proprio la parola lo
strumento che un rapper utilizza per incidere sulla
coscienza delle persone, prima ancora che sulla
realtà. Funziona così il principio di causa ed effetto
del linguaggio dell'emozione. Ed ecco che il finalista di Italia's Got Talent, reduce dagli allori del concorso televisivo con "Gloria", diventa testimonial di
ANMIL, indirizzando la sua denuncia contro tutto
ciò che non funziona nel lavoro, togliendo alle persone il sorriso e la sicurezza. "Storie vere - dice
Skuba - storie che fanno parte della nostra quotidianità e che, proprio per questo, non possono
restare dentro i confini del dolore di chi le vive".
Laureato in Lettere, con una tesi in linguistica italiana, Skuba (letteralmente Spontaneità Kreativa
Unicamente Basata sull'Arte) continua a lavorare
sulla materia-linguaggio. "Parole forti - lo dice lui
stesso - perché un rapper lo può fare meglio di
chiunque altro". E la ricerca lo assorbe totalmente.
L'amore per questo genere musicale lo conquista
già a 13 anni: "Io ho sempre scritto - mi dice, ricor-
obiettivo TUTELA
CULTURA E SOCIETÀ
dando i suoi esordi giornalistici a cominciare da quando ho fondato con alcuni amici il sito ilrap.com". Ma lì non si ferma
perché, se un artista si misura
con la parola, si rende subito
conto che deve fare i conti con
una materia viva. Dice ancora
Skuba: "L'evoluzione del linguaggio non ha mai fine e ciò che
oggi è grammaticalmente sbagliato, tra una ventina d'anni,
sarà giusto". Neologismi? "Io no
- risponde - non ne ho mai creati, ma se mi capiterà
voglio farlo in piena libertà". Parola-vocalità-sentimento: un circuito che ritorna a "loop" nelle frasi
che Skuba costruisce per trasmettere valori.
Compone "musica da leggere", è stato scritto di lui.
Avanti allora con il ritornello: "Se qualcosa cambierà/in un paese che ora mi dimentica/qualcosa cambierà perché un diritto è di chi lo rivendica/Qualcosa
cambierà in un paese che ora mi dimentica/perché
un diritto è di chi lo rivendica/un diritto è di chi lo
rivendica". Diritti, prima di tutto, dietro il grido che
Albino Rizzato, in arte Skuba Libre, sceglie di rappare. "Ho smussato, smussato perché ognuno ha la
sua ricerca e il mio modo di fare rap ha addolcito
quei contorni originari che, nei ghetti americani,
erano stati portati all'esasperazione". Parole pragmatiche, ma non solo, perché c'è tanta poesia che
arriva al cuore dai testi di questo talento di Latina.
Skuba lo ha dimostrato anche nelle sue performan-
31
CULTURA E SOCIETÀ
6a Notte bianca ANMIL a Radio Impegno - In foto da destra verso sinistra:
Marco Di Campli, Betta Ventura, Edoardo Ricciardelli, Luce Tommasi e Skuba Libre.
ce, al Corviale, durante le notti bianche di ANMIL a
Radioimpegno. Niente base, solo voce e gesto: ecco
fatto. E quando l'arte è DOC basta a se stessa.
Progetti per il futuro? Risponde: "C'è un nuovo
album che uscirà fra poco". Ma i contenuti per ora
sono top secret. Ermetico Skuba! Per le nuove
parole dovremo attendere. Una sola certezza:
saranno chiare e forti. Marco Di Campli. Teatro e sociale si
incontrano per vivere felici e contenti
Un attore al servizio del sociale. Un incontro con
ANMIL, quello di Marco Di Campli San Vito, avvenuto nel 2007, in occasione del concorso CortoSicuro,
di cui si aggiudicò il primo premio. In scena andava
allora la storia di Kalel, un giovane tunisino che
cercava disperatamente aiuto per il cugino infortunato, girando a vuoto tra i meandri della burocrazia. Un muro di gomma da cui rimbalzava questo
ritornello: "Niente permesso di soggiorno, niente
messa in regola, niente assistenza". Una storia
come tante, un po' vera, un po' di invenzione, ma
sempre sulla falsariga di numerose vicende che
ancora oggi connotano il mondo del lavoro. Ma perché tanto interesse per questi temi?
Di Campli risponde: "Fin da bambino ho avuto a
che fare con queste problematiche. Mio padre lavorava in un cantiere delle autostrade in Trentino e,
spaccando alcuni assi, si tagliò il dito di una mano.
Da lì una serie di viaggi attraverso ospedali che
hanno segnato la mia infanzia".
E continua: "Uno dovrebbe lavorare per vivere bene
e non per rischiare di non tornare a casa". Lui stesso, attore di teatro della scuola di Perla Peragallo
e Leo de Berardinis, vive pericolosamente tra palchi e scenografie.
Sì, perché Marco Di Campli cura ogni aspetto
della messa in scena e si prende a cuore tutta la
sequenza operativa che viene prima e dopo il su e
giù del sipario. "Sono autore e attore - dice - perché mi interessa la parte creativa del lavoro teatrale, che non può essere slegata dal ruolo civile
ed umano".
E ricorda quello spettacolo "Davide contro Golia",
con la regia di Paolo Orlandelli, che ha messo in
piedi dopo la morte di Carlo Giuliani sui fatti del G8
di Genova. È la storia del giovane ucciso dal carabiniere Mario Placanica, rinchiuso in una vettura
delle forze dell’ordine durante gli scontri di piazza
32
obiettivo TUTELA
che accompagnarono il vertice, e che, accerchiato
dai manifestanti, sparò due colpi che ammazzarono Giuliani. Poi Di Campli ricorda ancora il documentario sul mega campo Rom di Salone, a Roma,
"Container 158", diretto da Enrico Parenti e Stefano
Liberti. "Diversamente - si interroga Marco - il teatro a cosa serve?". E si dà la risposta: "Non certo
ad essere famosi e, anche se fosse, a mettere la
propria fama al servizio della collettività, per
migliorare la vita di tutti". Sta qui il pensiero creativo. Sta qui la responsabilità di chi fa arte al servizio del sociale.
Il tema degli infortuni sul lavoro ritorna continuamente nella ricerca di Marco Di Campli. Basta
pensare ad un personaggio, Giuseppe Menna, che
lavora in una fabbrica di vernici e che fa fatica a
respirare, dopo tante ore passate ad inalare veleni. "Io non fumo, io non bevo e non mi drogo.
LAVORO!", ripete a se stesso quest'uomo di 57
anni, una persona normale, con una vita normale.
"Ma come?", si interroga il nostro attore.
E pone un quesito: "Leggiamo sui pacchetti di sigarette che il fumo nuoce gravemente alla salute e
non c'è scritto niente all'ingresso delle fabbriche
che uccidono tante persone con lavori rischiosi?".
E i suoi soggetti teatrali, gira e rigira, anche quando sembrano uscire dal tema dell'impegno sociale,
vanno sempre a parare lì, come l'ultimo, appena
andato in scena al Teatro San Paolo di Roma, che si
intitola "Il futuro è donna". Si tratta di una commedia "nera", scritta e diretta da Eduardo Ricciardelli,
che racconta una serie di vicende bizzarre che
riflettono la frammentazione sociale, a partire
dalle relazioni di coppia.
Uno spettacolo apparentemente leggero, ma sempre espressione del malessere di una esistenza
frenetica, legata ai consumi e ispirata a modelli
effimeri e fallimentari. Recita il Di Campli-pensiero: "Se il tenore di vita non è giusto per tutti, occorre abbassare i livelli di ognuno perché i modelli
liquidi, in continuo mutamento, non possono che
portare frustrazione e disorientamento".
Ed ecco che abbattere le morti e gli infortuni sul
lavoro fa parte di questo obiettivo: "Operare su
tutta la catena sociale perché basta un anello per
far saltare l'intero sistema". Traducendo: non può
essere la ricchezza di pochi l'obiettivo da raggiungere, ma il benessere di tutti. Per vivere, come in
ogni storia a lieto fine, felici e contenti.
NOTIZIE PER LA CATEGORIA
PRESTAZIONI FONDO EREDI VITTIME AMIANTO NEI PORTI
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 2017 il
decreto con cui il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rende operative le procedure di accesso al Fondo per le vittime dell’amianto in
favore degli eredi dei lavoratori deceduti a seguito dell’esposizione nei
porti, istituito dalla legge di Stabilità per il 2015 con una dotazione di 10
milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018.
Il Fondo concorre al pagamento, in favore degli eredi di coloro che sono
deceduti per le patologie asbesto correlate per esposizione all’amianto
nelle operazioni portuali (nei porti nei quali hanno trovato applicazione le
disposizioni della Legge 257/1993), di quanto agli stessi è dovuto a titolo
di risarcimento del danno, patrimoniale e non patrimoniale, come liquidato con sentenza esecutiva.
La domanda di accesso alle prestazioni del Fondo va presentata all’INAIL entro il 28 febbraio dell’anno 2017
o 2018, con riferimento alle sentenze esecutive depositate nell’anno precedente, dandone contestuale
comunicazione all’impresa debitrice così come individuata dalla sentenza.
PILLOLE
a cura dell’Ufficio Servizi Istituzionali ANMIL
FONDO VITTIME GRAVI INFORTUNI:
DETERMINATI GLI IMPORTI PER IL 2016
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che
stabilisce gli importi dei benefici erogati a carico del
Fondo per i familiari delle vittime di gravi infortuni sul
lavoro, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali.
Gli importi sono rideterminati ogni anno e stabiliti in base
ai componenti del nucleo familiare del lavoratore deceduto. Per gli eventi verificatisi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2016 la prestazione è pari a:
• 4.000,00 € per 1 superstite;
• 7.800,00 € per 2 superstiti;
• 11.500,00 € per 3 superstiti;
• 17.300,00 € per più di 3 superstiti.
I soggetti beneficiari del Fondo sono il coniuge e i figli legittimi, naturali, riconosciuti o riconoscibili, adottivi
fino al 18° anno di età; fino al 21° anno di età se studenti di scuola media superiore o professionale; fino al 26°
anno d'età se studenti universitari; in caso di maggiorenni inabili finché dura l'inabilità. In mancanza di coniugi
o figli: genitori, naturali o adottivi, se a carico del lavoratore deceduto; fratelli e sorelle se a carico o conviventi
con il lavoratore deceduto. Il beneficio va richiesto all’INAIL che è l’Ente competente per l’erogazione.
FERROVIE: UN NUOVO NUMERO PER L’ASSISTENZA
DEI VIAGGIATORI DISABILI E CON DIFFICOLTÀ
Per prenotare i servizi di assistenza delle Sale Blu di Rete
Ferroviaria Italiana (RFI - Gruppo FS Italiane), dedicati ai
clienti con disabilità e a ridotta mobilità, anche temporanea,
che viaggiano in treno è stato attivato il nuovo numero telefonico 02.32.32.32 (unico per rete fissa e mobile con tariffazione ordinaria in base al gestore telefonico). Da martedì 28
febbraio tale numero sostituirà definitivamente il numero
199.30.30.60 che sarà disattivato. Resta invece operativo il
numero verde 800.90.60.60 raggiungibile solo da rete fissa.
Con la nuova utenza telefonica RFI accoglie le richieste
dell’ANMIL e delle altre Associazioni di categoria offrendo un
obiettivo TUTELA
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NOTIZIE PER LA CATEGORIA
PILLOLE
a cura dell’Ufficio Servizi Istituzionali ANMIL
servizio con una tariffa più conveniente. I servizi di assistenza delle Sale Blu, che possono essere richiesti a
RFI o alle imprese ferroviarie (in questo caso mentre viene acquistato il biglietto), prevedono: prenotazione
del servizio; messa a disposizione di sedia a rotelle (su richiesta); guida in stazione e accompagnamento al
treno, con sistemazione al posto assegnato; accoglienza in treno all'arrivo in stazione e guida fino all'uscita
della stazione o ad altro treno; accesso al treno con carrello elevatore, per i clienti su sedia a rotelle; trasporto di un bagaglio a mano.
LA CASSAZIONE SULLA LEGGE 104: VIETATO IL TRASFERIMENTO
ANCHE SE IL FAMILIARE ASSISTITO NON È GRAVE, MA I PERMESSI
NON UTILIZZATI NON POSSONO TRASFORMARSI IN FERIE
La Corte di Cassazione con sentenza numero 25379 del 12
dicembre 2016, ha chiarito che il lavoratore dipendente titolare della “Legge 104” non può mai essere trasferito in
un’altra sede, salvo che il datore di lavoro dimostri che l’assegnazione a un altro luogo è strettamente necessaria e
dovuta ad esigenze indifferibili per l’organizzazione aziendale, anche qualora l’invalidità del familiare “a carico” non sia
particolarmente grave.
Ricordiamo che la Legge 104, oltre a concedere 3 giorni di permesso al mese per prestare assistenza a un familiare con un
handicap, riconosce al lavoratore che ne beneficia anche il diritto di rifiutare un trasferimento.
Un’altra sentenza della Cassazione (numero n. 54712 del 23 dicembre 2016) prevede, tuttavia, che qualora i
permessi non vengano utilizzati per i motivi di riconoscimento della Legge 104, il lavoratore non può disporne
come ferie. Tali giorni, quindi non possono essere fruiti nel caso in cui non si presti alcuna assistenza al disabile, pena la configurazione del reato di truffa. Infatti i Giudici di Cassazione hanno statuito che i permessi
“non possono e (non) devono essere considerati come giorni di ferie, ma solo come un’agevolazione che il
legislatore ha concesso a chi è si è fatto carico di un gravoso compito di poter svolgere l’assistenza in modo
meno pressante e, quindi, in modo da potersi ritagliare, in quei giorni in cui non è obbligato a recarsi al lavoro,
delle ore da poter dedicare esclusivamente alla propria persona”.
Per ulteriori approfondimenti è possibile contattare l’Ufficio Affari Legali ANMIL chiamando il Numero
Verde gratuito 800.180943.
ASSICURAZIONE CASALINGHE:
TERMINI SEMPRE APERTI PER LA PRIMA ISCRIZIONE
Il 31 gennaio è scaduto il termine per il versamento all’INAIL del premio annuale di euro 12,91 per la polizza obbligatoria che assicura
casalinghe e casalinghi per gli incidenti più gravi che possono avvenire
tra le mura domestiche, ma chi deve sottoscrivere l’assicurazione per
la prima volta può farlo in qualsiasi momento dell’anno.
L’obbligo di iscriversi, infatti, sorge soltanto nel momento in cui la persona matura i requisiti assicurativi, ovvero quando ha un’età compresa
tra i 18 e i 65 anni e svolge in modo abituale ed esclusivo un’attività
rivolta alla cura dei componenti della famiglia e della casa, senza vincoli
di subordinazione. Per iscriversi è sufficiente effettuare il pagamento di
12,91 euro, utilizzando l’apposito bollettino postale, reperibile presso gli
uffici postali, le sedi locali dell’INAIL e le associazioni delle casalinghe.
Anche chi, pur essendo già assicurato, non avesse rispettato la scadenza del 31 gennaio per il rinnovo della
propria iscrizione, può ancora mettersi in regola effettuando il pagamento di 12,91 euro, al fine di evitare
le sanzioni previste in caso di mancato versamento del premio.
Per ulteriori chiarimenti e informazioni è possibile rivolgersi al Contact Center INAIL tramite il numero
verde 803.164 fino alle ore 12.00 del 20 aprile 2017.
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obiettivo TUTELA
LE SEDI DELL’ANMIL
Abruzzo
Molise
66100 Chieti - Via Spezioli, 58 - Tel. 0871.63328
67100 L'Aquila - Via Giovanni Di Vincenzo, 25/B - Tel. 0862.701572
65127 Pescara - Viale G. Marconi, 180 - Tel. 085.67224
64100 Teramo - Via dei Mille, 55 - Tel. 0861.242779
86100 Campobasso - Via F. Crispi, 1/E - Tel. 0874.65600
86170 Isernia - Via Molise, 48 - Tel. 0865.412601
Basilicata
75100 Matera - Via Nazionale, 85 - Tel. 0835.334012
85100 Potenza - Via del Gallitello, 91 - Tel. 0971.1941211
Calabria
88100 Catanzaro - Via A. Turco, 25 - Tel. 0961.745141
87100 Cosenza - Via Aldo Moro, 27 - Tel. 0984.31130
88900 Crotone - Via I Maggio, 39 - Tel. 0962.24606
89123 Reggio Calabria - Via Tre Settembre, 5/B - Tel. 0965.26468
89900 Vibo Valentia - Via Pasquale E. Murmura, 68 - Tel. 0963.43742
Campania
83100 Avellino - C.so Vittorio Emanuele, 101/S - Tel. 0825.32030
82100 Benevento - Via dei Mulini, 36 - Tel. 0824.24105
81100 Caserta - Via Barducci P.co Primavera - Fabb. C
Tel. 0823.355573
80142 Napoli - P.tta Duca degli Abruzzi, 96 - Tel. 081.5545124
84125 Salerno - Via Bonaventura Poerio, 9 - Tel. 089.233740
Emilia Romagna
40122 Bologna - Largo Caduti del Lavoro, 6 - Tel. 051.521104
44121 Ferrara - Contrada della Rosa, 48 - Tel. 0532.207290
47121 Forlì-Cesena - Via Porta Merlonia, 36/A - Tel. 0543.32089
41126 Modena - Via Emilio Po, 74 - Tel. 059.330691
43125 Parma - Piazza Matteotti, 1/B - Tel. 0521.282960
29121 Piacenza - Via Molineria S. Andrea, 5 - Tel. 0523.499494
48121 Ravenna – Via Magazzini Anteriori, 63 - Tel. 0544.38164
42121 Reggio Emilia - Via Giorgione, 3/1 - Tel. 0522.433782
47923 Rimini - Via Macanno, 38/K - Tel. 0541.57287
Friuli Venezia Giulia
34170 Gorizia - Via Gen.le Cantore, 2 - Tel. 0481.531953
33170 Pordenone - Via Montereale, 67/69 - Tel. 0434.360878
34133 Trieste - Via F. Rismondo, 3 - Tel. 040.365225
33100 Udine - Via D'Aronco, 5 - Tel. 0432.505506
Lazio
03100 Frosinone - Viale Napoli, 164/166 - Tel. 0775.250040
04100 Latina - Via S. Carlo da Sezze, 142 - Tel. 0773.690277
02100 Rieti - Via T. Varrone, 63 - Tel. 0746.200021
00142 Roma - Via Adolfo Ravà, 124 - Tel. 06.54196220
01100 Viterbo - Largo Igino Garbini, 7 - Tel. 0761.353710
Liguria
16122 Genova - Via E. De Amicis, 4/9 - Tel. 010.540373
18100 Imperia – Via Magenta, 5 - Tel. 0183.299367
19124 La Spezia - Via V. Veneto, 72 - Tel. 0187.736362
17100 Savona - Via Guidobono, 6/2 - Tel. 019.829782
Lombardia
24121 Bergamo - Via Pradello, 8 - Tel. 035.247592
25128 Brescia – Via R. Psaro, 41/a - Tel. 030.393439
22100 Como - Via Valleggio, 22 - Tel. 031.305488
26100 Cremona - Via Bissolati, 61 - Tel. 0372.27475
23900 Lecco - C.so Martiri della Liberazione, 86
Tel. 0341.1842580
26900 Lodi - Via Solferino, 32/A - Tel. 0371.423422
46100 Mantova - Via Imre Nagy, 12 (Borgochiesanuova)
Tel. 0376.323605
20159 Milano - Via Lario, 9/A - Tel. 02.66809508/9
20900 Monza - C.so Milano, 26 - Tel. 039.380349
27100 Pavia - Galleria Manzoni, 21/23/25 - Tel. 0382.530897
23100 Sondrio - Via E. Vanoni, 20 - Tel. 0342.212983
21013 Varese-Gallarate - Via Mons. Sommariva, 3 - Tel. 0331.793455
Marche
60122 Ancona - Via XXIX Settembre, 2/o - Tel. 071.204228
63100 Ascoli Piceno - Via Sacconi, 38 - Tel. 0736.261621
63900 Fermo - Via Italia, 17 - Tel. 0734.623145
62100 Macerata - Via Prezzolini, 19 - Tel. 0733.30414
61122 Pesaro-Urbino - Via Scialoia, 80 - Tel. 0721.416556
Piemonte
15121 Alessandria - Via Legnano, 49 - Tel. 0131.253563
14100 Asti - Via Lina Borgo, 10 - Tel. 0141.531006
13900 Biella - Via Delleani, 35/E (ang. C.so Risorgimento)
Tel. 015.401501
12100 Cuneo - Via Luigi Einaudi, 4 - Tel. 0171.67673
28100 Novara - C.so Cavallotti, 22 - Tel. 0321.628239
10121 Torino - Via Ottavio Revel, 17 - Tel. 011.542472
28883 Verbania-Gravellona Toce - C.so Sempione, 103/105
Tel. 0323.846488
13100 Vercelli - Via Jacopo Durandi, 25 - Tel. 0161.257223
Puglia
70122 Bari - Via Quintino Sella, 218 - Tel. 080.9727210/12
72100 Brindisi - Via Amena, 12 - Tel. 0831.597565
71121 Foggia - Via Saseo, 19 - Tel. 0881.313020/1/2
73100 Lecce - Via Don Bosco, 45 - Tel. 0832.306933
74121 Taranto - Via Ovidio, 22 - Tel. 099.7367018
Sardegna
09126 Cagliari - Via della Pineta, 84 - Tel. 070.4513390/1/2
08100 Nuoro - Via Monsignor Melas, 44 – Tel. 0784.30458
09170 Oristano - Via Canalis, 21 - Tel. 0783.211141
07100 Sassari - Via Torino, 35 - Tel. 079.278750
Sicilia
92100 Agrigento - Via Picone, 43 - Tel. 0922.26838
93100 Caltanissetta - Piazza Pirandello, 19 - Tel. 0934.21005
95125 Catania - Via Milo, 19 - Tel. 095.444262
94100 Enna - Piazza Garibaldi, 6/7 - Tel. 0935.24068
98122 Messina - Via S. G. Bosco, 30 - Tel. 090.771129
90127 Palermo - P.zza Giulio Cesare, 44 - Tel. 091.6172682
97100 Ragusa - Via Monreale, 1/3 - Tel. 0932.623077
96100 Siracusa - Via Brenta, 65 - Tel. 0931.66771
91100 Trapani - Via Scudaniglio, 32 - Tel. 0923.24280
Toscana
52100 Arezzo - Via Madonna del Prato, 38 - Tel. 0575.22712
54033 Carrara (MS) - Via Buonarroti, 4/B (ang. Via Pelliccia)
Tel. 0585.71404
50144 Firenze - Via Frati Bigi, 4 – Tel. 055.677912
58100 Grosseto - Viale Sonnino, 22/24 - Tel. 0564.23408
57123 Livorno - Scali D'Azeglio, 52 - Tel. 0586.897091
55100 Lucca - C.so Garibaldi, 3 - Tel. 0583.492119
56125 Pisa - C.so Italia, 70 - Tel. 050.29129
51100 Pistoia - Via Petrini, 10 - Tel. 0573.1940620
59100 Prato - Piazza Martini, 1 - Tel. 0574.24625
53100 Siena - Viale Cavour, 156/166 - Tel. 0577.285500
Trentino Alto Adige
39100 Bolzano - Via Galileo Galilei, 4/A - Tel. 0471.978504
38122 Trento - Via S. Pio X, 38 - Tel. 0461.911321
Umbria
06124 Perugia – Via Campo di Marte, 2/U - Tel. 075.5726941
05100 Terni* - Via Sesto Pompeo, 8 - Tel. 0744.221090
Val d’Aosta
11100 Aosta - Via Monte Vodice, 52 - Tel. 0165.40792
Veneto
32100 Belluno - Via Simon da Cusighe, 35/B - Tel. 0437.944794
35142 Padova - Via Romana Aponense, 125 - Tel. 049.8750797
45100 Rovigo - Via L. Enaudi, 119 (area Tosi) - Tel. 0425.25197
31100 Treviso - Via Risorgimento, 11 - Tel. 0422.1781440/1
30172 Venezia-Mestre - Via Cappuccina, 185 - Tel. 041.5322448
37138 Verona - C.so Milano, 99 - Tel. 045.576499
36100 Vicenza - Via Valmerlara, 14 - Tel. 0444.546620
Direzione Generale
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