PORTIAMO BEPPE SEMPRE NEL NOSTRO CUORE

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Transcript PORTIAMO BEPPE SEMPRE NEL NOSTRO CUORE

«Portiamo Beppe sempre nel nostro cuore»
Ilricordoad un anno dalla scomparsa di Riamarla: le sue azioni ancora guidano il Punto d'approdo
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Beppe Piamarta verrà ricordato domani con una messa a un anno dalla morte
È passato un anno dalla scomparsa di Giuseppe Piamarta,
anima e cuore della cooperativa Punto d'approdo. Una scomparsa che ha colpito non soltanto la sua famiglia ma tutte quellepersone (e sono state davvero
tantissime) che lo hanno conosciuto ed apprezzato per le sue
doti di umanità e di disponibilità nelTaìutare le persone meno
fortunate. E Beppe verrà ricordato domani alle 19 nella chiesa di Santa Caterina con una
messa alla quale la famiglia invita tutti gli amici. «Sarà una messa semplice, senza tanti discorsi retorici che a Beppe tra l'altro
non piacevano» precisa padre
Gregorio Moggio che di Beppe
è stato "padre spirituale" e grande amico fino all'ultimo. «Beppe manca a me ma anche a tantissime persone: ci siamo accorti ancor di più di quanto fosse
prezioso, vivace e in gamba da
quando non è piti qui. Ma lo
sento sempre vicino e lo ricordo nei momenti più belli a testimoniare di quanto fosse forte il
nostro legame» conclude.
«Ogni volta che penso a lui
ho due pensieri: uno alla sua
splendida famiglia con la moglie e i figli che devono essere
orgogliosi del loro papà per il
grande insegnamento che Beppe ha dato a tutti; l'altro pensiero è alla sua famiglia lavorativa,
vale a dire al Punto d'approdo
del quale è stato direttore e punto di riferimento anche paterno
tanto da sentirci davvero una
grande famiglia...». Così afferma Andrea Gentilini che con
Beppe ha condiviso tanti anni
al punto di approdo lavorando
assieme soprattutto negli anni
in cui Gentilini (che ora ha preso il posto di Piamarta) era presidente del Punto d'approdo.
«La sua presenza è costante:
quello che c'è lo vediamo giorno per giorno, segno che il suo
lavoro e il suo impegno hanno
dato tantissimo a questa realtà.
Beppe - racconta Gentilini - è rimasto un punto di riferimento
per portare avanti il nostro lavoro. La sua impronta rimarrà indelebile...»
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