Transcript Campiglio, l`assemblea di Mc Group

Copia di 6f7359ec2a883146426e391c02de4332
40
❖
TRENTINO MARTEDÌ 14 FEBBRAIO 2017
Campiglio, l’assemblea di Mc Group
◗ MADONNADICAMPIGLIO
Stagione positiva per gli impiantisti di Madonna di Campiglio
Assemblea all’insegna della
continuità venerdì scorso a
Campiglio per MC Group, la
holding che controlla con il
55,54 % delle azioni la Società
Funivie Madonna di Campiglio. Costituita nel 1998 per
“blindare” le azioni di Funivie
Campiglio ai tempi in cui si era
profilata una scalata da parte
di Funivie Folgarida e Marilleva, MC Group non è una socie-
tà operativa, ma una finanziaria, che svolge un ruolo di controllo nei confronti di eventuali scalate. Il presidente è Marcello Andreolli, ex presidente
di Funivie che due anni fa lasciò il proprio incarico a Sergio
Collini (allora presidente di
MC Groupe) con uno scambio
di ruoli. MC Groupe dunque distribuisce i dividenti di Funivie
Madonna di Campiglio S.p.a,
che quest’anno ammontano a
2,7 milioni di euro, a testimo-
nianza dello stato di salute della società impiantistica campigliana, una delle poche sull’arco alpino a macinare utili.
Nessuna variazione rispetto
allo scorso anno durante il quale i dividenti furono identici a
quelli annunciati quest’anno.
A guidare l’assemblea venerdì
sera Sergio Collini, il quale ha
aggiornato i soci sulla stagione
invernale in corso, una stagione positiva, con un po’ di calo a
gennaio, mentre il febbraio si
prospetta in forte ripresa. Sul
tavolo c’erano anche gli aggiornamenti sulla questione riguardante l’asta di Aeroterminal Venezia S.p.a. e la vendita in un
unico lotto delle sue azioni detenute nelle società Valli di Sole, Peio e Rabbi Spa in liquidazione e Funivie Folgarida Marilleva Spa. Mentre MC Group
mantiene, rispetto ad una possibile partecipazione all’asta di
Funivie Campiglio, il via libera
purchè il prezzo sia congruo,
Collini informa i soci che l’asta
del 31 ottobre scorso è andata
deserta e dunque non resta
che attendere il prossimo bando.
(e.b.b)
Pizzeria Da Tina, i Galante
lasciano dopo 33 anni
La gestione dello storico locale di Condino è stata rilevata da Stefania Pellizzari
Poco più che ventenne anche il nuovo pizzaiolo che la affianca, Nicolas Campana
di Aldo Pasquazzo
◗ BORGO CHIESE
Stefania Pellizzari ha solo 23
anni ma da un mese a questa
parte è subentrata al gruppo
Galante nella gestione del ristorante-pizzeria da Tina, in
Via Armando Diaz a monte di
Condino. Quest'ultimi, dopo
33 anni di conduzione familiare, hanno deciso di farsi in
disparte. Il locale, adiacente
l'ex Convento dei frati Cappuccini, era stato all'epoca
una delle prime pizzerie di
valle. Tina e i tanti figli dal
1980 al 1984 avevano gestito
l'albergo Condino poi tornato
ai proprietari originari: Luigino e Giulietta. Tina Zanga, la
cui mamma era di Condino e
il papà bergamasco, era una
donna che sapeva affrontare
e gestire le situazioni tant'è
che anche dopo la morte del
marito Franco aveva portato
avanti e fatto crescere quella
numerosa famiglia, realizzando nel contempo l'albergopizzeria.
Stefania, originaria di Pieve
di Bono, non ha timori reverenziali ma vuole dimostrare
di essere in grado di mettersi
in proprio, dopo alcune esperienze come cameriera.
«Una buona mano - dice me la stanno dando papà Gilberto e mamma Nella. Poi abbiamo un pizzaiolo, Nicolas
Campana, che ha solo 22 anni
ma già alle spalle un'esperienza nell'ambito dell'Accademia dei pizzaioli. Sono
Stefania Pellizzari con i precedenti gestori del ristorante “da Tina”
Confermati a Comano gli Italiani di ciclismo
GIUDICARIE ESTERIORI. Anche quest’anno (dopo l’ottimo esordio
della prima edizione, la scorsa estate) sono previsti sulle strade
delle Giudicarie Esteriori i Campionati Italiani di ciclismo su strada.
L’edizione 2017 è aperta come quella precedente agli “esordienti”
ed “allievi” maschi e femmine e si disputerà sabato e domenica 8 – 9
luglio alle Terme di Comano e vallata. I percorsi previsti per le prove
sono già disponibili all’indirizzo www.termecomano2017.it. Per
informazioni ulteriori si può inoltre fare riferimento al sito
[email protected] o chiamare lo 0465 702626. (r.r.)
soddisfatta dell'andamento
del locale in questi primi giorni, e di questo devo ringraziare i Galante che mi hanno consegnato una realtà che già
aveva ottimi risultati sia come
ristorante che come pizze-
ria».
Sulla realtà e la della ristorazione condinese vale forse la
pena fare qualche altra annotazione. Già ai primi del 900
Condino aveva, rispetto al resto della vale, molti più alber-
ghi e ristoranti. A quei tempi
(considerato che in paese cera
la Pretura) ad andare per la
maggiore era l'albergo Alla
Torre in Piazza San Rocco, ora
sede municipale, e poco più
sotto un'altro albergo ancora
in casa Parolini e di là della
chiesa le sorelle Castagnari
con un'osteria dove si poteva
anche mangiare. Erano i tempi della carrozze ed ogni albergo aveva stalla e stalliere.
Atro storico esercizio dell'
epoca era l'albergo Corona.
Quell'esercizio era rinomato
già negli anni ’50 (allora si rovava accanto alla farmacia Maturi) quando lo gestivano “zia
Beppina” e la figlia Nella. Lì si
giocava anche al Totocalcio e
il locale apriva alle 6 del mattino, mezz’ora prima del passaggio della prima corriera
per Trento. Dentro una piccola saletta c'era la sola
televisione in bianco e nero
del paese, dove la gente si accalcava di giovedì per seguire
il programma serale “Lascia
o raddoppia?” condotto da
Mike Bongiorno o al sabato
sera con il Musichiere, programma di Garinei & Giovannini, condotto da un'altro
grande scomparso, vale a dire
il popolare Mario Riva. In
quelli anni la consumazione
era rappresentata da un caffè
del Moro oppure una spuma:
ambedue costavano 25 lire.
Ora il popolare Corona è solo
bar e in mano alla signora Isa,
che del povero Giovanni Pellizzari era la sposa.
borgo lares
Coltura, finanziata
la nuova viabilità
◗ BORGO LARES
La giunta provinciale ha ammesso a finanziamento l’intervento di rettificazione ed ampliamento della viabilità di accesso alla località di Coltura e
all’area sciistica “Coste di Bolbeno”. Il progetto elaborato e
presentato dal comune di Borgo
Lares,
proprietario
dell’area sciistica, prevede una
variante alla attuale viabilità
che permetta di sollevare dal
traffico l’abitato, da una parte
offrendo maggiore vivibilità e
sicurezza ai suoi residenti e
dall’altra snellendo l’accesso
alle Coste. Un intervento che
si attendeva da tempo ma che
negli ultimi anni, riconoscono
Comunità di valle e Provincia,
si è reso quanto mai necessario ed urgente in considerazione delle molte e fortunate iniziative - dai corsi di sci per i
giovanissimi, alle convenzioni
con molti comuni, all’illuminazione serale della pista, alle iniziative di promozione diverse
- che hanno notevolmente incrementato i flussi di appassionati dello sci che gravitano
sull’impianto di Coste di Bol-
beno. Con conseguente ed inevitabile aumento anche del
traffico veicolare, ormai incompatibile con le caratteristiche della vecchia viabilità.
Il progetto della nuova strada è stato già approvato nella
forma definitiva dal comune
di Borgo Lares ed ha ottenuto
il via libera (sia pure con le prescrizioni di rito) del servizio
opere stradali della Provincia
ed la “benedizione” della Comunità di Valle. Il costo previsto è di 299.900 euro, di cui col
finanziamento ora deliberato
la Provincia si accolla il 95 per
cento: 284.905 euro. Il finanziamento è ammesso già su
quest’anno, e quindi la somma si può considerare disponibile da subito, assegnata come
è alla Cassa del Trentino Spa.
La palla torna quindi in mano al comune di Borgo Lares,
che ha tre anni da ora per rendicontare alla Provincia. Al di
là del linguaggio burocratico,
significa che in un paio di anni
massimo la strada deve essere
realizzata, per procedere poi
alla presentazione dei documenti giustificativi della spesa
del contributo ottenuto.
larido di bleggio
val rendena
Serata per i 170 anni di don Guetti
Messa e festa alla chiesetta di S. Valentino
◗ LARIDO
Bella serata rievocativa in occasione del 170° compleanno
di don Lorenzo Guetti. "Con
niente non si fa niente, il Paradiso non è fatto per i poltroni",
così scriveva don Guetti nei
Dialoghi di un curato di campagna coi suoi curaziani pubblicati sul giornale Famiglia
Cristiana. Questo è il messaggio emerso più volte durante
la serata organizzata a Larido
di Bleggio al teatro parrocchiale, dalla Fondazione don Lorenzo Guetti e dall'Associazione don Lorenzo Guetti a 170
anni dalla nascita del fondatore della cooperazione trentina.
La presentazione storica del
personaggio curata dall'associazione ha messo in rilievo i
valori e le capacità alla base
del pensiero e dell'agire di don
Lorenzo Guetti: coraggio, amore per il prossimo, perseveranza, imprenditorialità, comunicazione e formazione. L'associazione ha poi presentato
quanto fatto in questi anni anche in collaborazione con
l'Ecomuseo della Judicaria, invitando la popolazione a collaborare e supportare l'attività
dell'associazione e sottolineando il legame e la disponibilità a supportare la Fondazione
don Lorenzo Guetti attiva da
circa anno. Fabio Berasi, presi-
dente della Fondazione don
Lorenzo Guetti, ha poi presentato le attività e la struttura della Fondazione, visibili anche
sul sito www.fondazionedonguetti.org, mettendo in rilievo
l'importanza di avere il sostegno dell'associazione e del territorio visto il potenziale di
questo nuovo ente in ambito
culturale e le possibilità di
espandere le proprie attività in
numerosi campi.
Una sfida non facile, che sarà vincente nella misura in cui
il territorio saprà interpretare
il nuovo ruolo della cooperazione, senza più orpelli pubblici ma con il convincimento
della gente.
(g.ri)
◗ VAL RENDENA
Oggi la messa alla chiesetta di San Valentino
Nel giorno di San Valentino, festa degli innamorati, la gente
della Val Rendena, in particolare per le Comunità di Vigo Rendena, Daré e Javré, rinnova
l’antica consuetudine di recarsi alla chiesetta di San Valentino per la messa, celebrata alle
10 da monsignor Gianpaolo
Montini e dal parroco don
Marcello Mengarda, seguita
dal tradizionale bacio della Reliquia. L’accoglienza alla chiesetta, con bevande calde ristoratrici è organizzata dalla
Compagnia del Roft di Javrè,
nata per rinverdire e conservare le tradizioni locali.
(w.f.)