Tagli alla spesa pubblica. Forcolin: “Regioni a

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Tagli alla spesa pubblica. Forcolin: “Regioni a rischio, al Veneto 44
milioni in meno”
Il vicepresidente del Veneto commenta l’intesa raggiunta in Stato Regioni: “Le Regioni hanno
dovuto subire un’intesa amara per evitare manovre ancora più pesanti”. Al Veneto tagliate
risorse che dovevano essere, tra le altre cose, “alle politiche sociali (18,4 mln), alle non
autosufficienze (4,5 mln), all’edilizia sanitaria (8,7 mln)”.
“Anche la Regione del Veneto ha dovuto dare l’assenso all’intesa sui tagli alla spesa pubblica
per il 2017 raggiunta in Conferenza Stato-Regioni, ma le Regioni hanno dovuto subire
un’intesa amara per evitare manovre ancora più pesanti. Erano a rischio anche le entrate
regionali fiscali proprie. Infatti la minaccia era proprio rappresentata dall’espropriazione delle
entrate fiscali Irap, Iva che il Governo intendeva fare sulle casse delle Regioni”. A
stigmatizzarlo, in una notam, è il vicepresidente della Regione del Veneto Gianluca Forcolin
che ha partecipato all’incontro di giovedì a Roma.
“Nonostante il referendum abbia bocciato la riforma costituzionale – prosegue Forcolin – il
governo strangola le Regioni, tagliando drasticamente i trasferimenti agli enti territoriali. Per
il Veneto i tagli statali ammontano a circa 44 milioni di euro, che dovevano essere destinati
all’acquisto dei libri di testo (3,4 mln.), al miglioramento genetico del bestiame (0,4), alle
attività trasferite alle Regioni per interventi nei settori dell’agricoltura, dell’agroindustria,
delle foreste e di altre attività previste nel decreto legislativo 143/1997 (0,7), all’edilizia
scolastica (0,5), al sostegno degli inquilini morosi (1,4), alle politiche sociali (18,4), alle non
autosufficienze (4,5), all’edilizia sanitaria (8,7), al trasporto pubblico (5,8)”.
“Siamo ormai al capolinea istituzionale”, sostiene Forcolin. “Lo Stato centrale, pur di
sopravvivere con i suoi ministeri, dopo aver svuotato le casse comunali e provinciali, punta
a svuotare anche quelle delle Regioni. In un momento storico di emergenza sociale come
quello che stiamo attraversando, subiamo tagli dal Governo che non posso che definire
criminali, continuando a sottrarre alle Regioni le risorse necessarie agli interventi nel sociale,
nell’edilizia scolastica, nell’edilizia sanitaria, nel trasporto pubblico locale, ancora una volta
a scapito delle fasce più deboli del paese. Perché tutte le entrate che l’esecutivo sbandiera
di recuperare dall’evasione fiscale non le usa per evitare i tagli sui territori e, quindi, sui
servizi e gli investimenti regionali? Sicuramente non avremo risposte, ma solo altri tagli….”.
“Prima questo esecutivo si dimetterà – conclude Forcolin - e meglio sarà per tutti. Non si
può continuare con politiche centraliste e disfattiste premiando i ministeri e bocciando le
politiche del territorio e delle regioni virtuose. Ancora una volta, se ce ne fosse bisogno,
abbiamo assistito al saccheggio e al tentativo di distruggere un impianto come quello della
Regione Veneto che nonostante la politica di austerità e senza applicare tasse e tributi locali,
sta gestendo al meglio le proprie funzioni. Il Governo si renda conto che, dopo aver perso
malamente il referendum costituzionale, sta perdendo anche la faccia, e ne prenda atto con
estrema sincerità”.
13 febbraio 2017