Le slides dell`intervento del Direttore Padovani

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LA BASILICATA E IL MEZZOGIORNO
DOPO IL “RAPPORTO SVIMEZ 2016
SULL’ECONOMIA DEL MEZZOGIORNO”
Slides intervento di
Riccardo Padovani, Direttore SVIMEZ
Potenza, 13 febbraio 2017,
Università degli studi della Basilicata
LA RIPRESA IN ITALIA È PIÙ LENTA RISPETTO AL RESTO
D’EUROPA
Fig.1. Tassi di crescita annuali e cumulati del PIL in termini reali (%) (a)
20012007
20082014
2014
2015
20082015
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
4,5
9,7
8,5
-13,2
-7,8
-9,0
-1,2
-0,1
-0,3
1,0
0,7
0,8
-12,3
-7,1
-8,3
Basilicata
-0,5
-12,8
0,5
5,5
-8,0
Unione europea (28 paesi)
Area dell‘Euro (18 paesi)
Area non Euro
17,0
14,7
23,9
0,9
-0,9
6,1
1,4
0,9
2,7
2,0
1,7
2,8
2,9
0,8
9,0
Germania
Spagna
Francia
Grecia
10,2
27,7
13,8
32,0
5,3
-6,3
2,6
-26,0
1,6
1,4
0,6
0,7
1,7
3,2
1,3
-0,2
7,1
-3,3
3,9
-26,2
Paesi
(a) Calcolati su valori concatenati – anno di riferimento 2010
2001-2015: L’ITALIA È STATA L’UNICO GRANDE PAESE EUROPEO A PRESENTARE
UNA DINAMICA DELLA PRODUTTIVITÀ COMPLESSIVAMENTE NEGATIVA
Fig. 2. Totale economia - Tassi di crescita annuali e cumulati del valore
aggiunto per occupato (%) (a)
20012007
20082014
2014
2015
20082015
Mezzogiorno
Centro-Nord
-2,6
-1,3
-4,6
-4,9
-0,5
-0,3
0,0
0,1
-4,7
-4,8
Italia
-1,4
-4,6
-0,3
0,0
-4,5
Basilicata
-4,0
-1,6
-1,3
0,5
-1,0
Unione europea (28 paesi)
Area dell‘Euro (18 paesi)
Area non Euro
10,0
6,5
19,4
2,3
1,7
5,0
0,3
0,3
0,8
0,7
0,5
1,3
3,0
2,2
6,4
Germania
Spagna
Francia
Grecia
10,9
8,0
0,0
16,8
-0,9
2,1
12,3
-8,4
0,6
0,4
0,5
0,2
0,7
0,7
0,3
-1,6
-0,2
2,8
12,7
-9,9
Paesi
(a) Calcolati su valori concatenati – anno di riferimento 2010
2015: IL MEZZOGIORNO CRESCE PIÙ DEL CENTRO-NORD.
IN BASILICATA L’AUMENTO PIÙ FORTE
Fig. 3. Variazione del PIL (Tassi annui e cumulati di variazione %) (a)
20012007
20082014
2014
2015
20082015
Mezzogiorno
4,5
-13,2
-1,2
1,0
-12,3
Centro-Nord
9,7
-7,8
-0,1
0,7
-7,1
Italia
8,5
-9,0
-0,3
0,8
-8,3
-0,5
-12,8
0,5
5,5
-8,0
Potenza
-2,2
-5,3
2,2
4,9
-0,6
Matera
3,1
-24,4
-2,9
6,4
-19,6
17,0
0,9
1,4
2,0
2,9
Basilicata
Unione Europea (28 paesi)
(a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2010
Fig. 4. Andamento delle esportazioni (variazioni % medie annue*)
2011
2012
2013
2014
2015
III° trim. 2016/
III° trim. 2015
Mezzogiorno
10,57
8,08
-8,52
-4,42
4,01
0,20
Centro-Nord
11,58
3,23
1,09
3,07
3,23
0,45
Italia
11,47
3,79
-0,07
2,24
3,32
0,43
Basilicata
-3,04
-17,49 -10,64 11,34 156,10
76,64
-3,85
-35,31
106,67
- autoveicoli
*Calcolate su valori a prezzi correnti
-22,07
19,99 279,25
Fig. 5. Andamento delle esportazioni dal 2006 al 2015 (indice 2006=100)
IL DIVARIO NEL PIL PER ABITANTE TORNA A RIDURSI
Fig. 6. PIL per abitante del Mezzogiorno e della Basilicata,
(indici: Centro-Nord = 100) (a)
Anni
Prodotto per abitante del
Mezzogiorno
Prodotto per abitante della
Basilicata
euro
%
euro
%
2000
14.524
56,2
15.839
61,3
2007
18.371
56,9
19.512
60,5
2008
18.473
57,0
19.537
60,3
2009
17.944
58,0
18.524
59,9
2010
17.914
56,8
18.339
58,2
2011
18.037
56,1
18.993
59,1
2012
17.900
57,1
18.798
59,9
2013
17.652
56,8
18.717
60,3
2014
17.515
56,1
18.708
60,0
2015
17.886
56,5
19.807
62,6
(a) Calcolati su valori a prezzi correnti
Fig. 7. La ripresa dell’economia del Sud condizione
essenziale anche per lo sviluppo del Centro-Nord
E’ bene rimarcare ancora una volta, come la ripresa della
domanda interna nel Mezzogiorno, sperimentata a partire dal 2015,
abbia un effetto positivo sulle prospettive di crescita di tutto il Paese:
lo sviluppo del Centro-Nord è infatti legato in buona misura anche
all’andamento favorevole dell'economia meridionale, data la forte
integrazione tra i mercati delle due parti del Paese.
Recenti analisi della Banca d’Italia mostrano come il Sud
rappresenti un mercato di sbocco fondamentale della produzione
nazionale, pari a oltre un quarto di quella del Centro-Nord, oltre tre
volte il peso delle esportazioni negli altri paesi della UE. Inoltre, circa il
40% della spesa per investimenti al Sud attiva produzione nel CentroNord.
Ciò vuol dire che il Paese intero rischia di non seguire il ciclo
positivo internazionale se alla ripresa delle regioni del Centro-Nord
non si affianca in modo duraturo e non estemporaneo quella delle
regioni meridionali.
2015: I CONSUMI IN RIPRESA ANCHE AL SUD, PUR SE MENO
INTENSA CHE NEL RESTO DEL PAESE
Fig.8. Tassi annui e cumulati di variazione % dei consumi finali interni (a)
Categorie
20012007
20082014
2014
2015
20082015
0,7
-0,1
1,0
0,3
1,6
-0,6
0,3
-12,0
-14,8
-15,9
-1,8
-16,4
-7,6
-10,7
1,2
0,2
1,6
0,3
2,0
-0,6
0,8
-3,9
-10,0
-2,9
-2,5
-2,8
-0,7
-3,2
Mezzogiorno
Spese per consumi finali famiglie
Alimentari, bevande e tabacco
Vestiario e calzature
Abitazioni e spese connesse
Altri beni e servizi
Spese per consumi finali AAPP e ISP
Totale
3,9
1,8
-1,3
1,5
6,4
6,7
4,7
-12,6
-14,7
-16,7
-2,2
-17,7
-7,0
-11,0
-0,1
-0,1
-2,1
-0,5
0,6
-1,7
-0,6
Centro-Nord
Spese per consumi finali famiglie
Alimentari, bevande e tabacco
Vestiario e calzature
Abitazioni e spese connesse
Altri beni e servizi
Spese per consumi finali AAPP e ISP
Totale
6,2
4,3
0,5
4,7
7,5
10,1
7,1
-5,0
-10,2
-4,4
-2,8
-4,8
-0,1
-3,9
(a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2010
0,9
0,5
1,3
0,4
1,3
-0,6
0,5
2015: IN NETTA RIPRESA IN BASILICATA
I CONSUMI DELLE FAMIGLIE
Fig.8 bis. Tassi annui e cumulati di variazione % dei consumi finali interni (a)
Categorie
20012007
20082014
2014
2015
20082015
Basilicata
Spese per consumi finali famiglie
1,7
-9,8
-0,4
2,3
-7,8
Alimentari, bevande e tabacco
-2,4
-11,3
-1,0
-0,7
-12,0
Vestiario e calzature
4,8
2,1
5,0
2,8
4,9
Abitazioni e spese connesse
1,9
-8,2
-5,2
0,9
-7,4
Altri beni e servizi
1,4
-12,4
2,1
4,6
-8,4
3,2
-9,6
-3,0
-1,7
-11,1
2,2
-9,7
-1,2
1,0
-8,9
Spese per consumi finali AAPP e ISP
Totale
(a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2010
2015: DOPO SETTE ANNI DI CALO, GLI INVESTIMENTI AUMENTANO ANCHE NEL MEZZOGIORNO
Fig. 9. Gli investimenti nei settori (tassi annui e cumulati di variazione %) (a)
Branche
2001-2007
2008-2014
2014
2015
2008-2015
Mezzogiorno
Agricoltura, silv. e pesca
Industria
0,4
-2,9
-56,5
-42,7
-10,8
-11,4
9,5
-0,7
-52,3
-43,1
-4,5
-6,4
8,9
-42,6
-46,5
-43,2
-12,7
-3,6
-1,8
-1,6
..
5,4
-43,5
..
-40,1
Servizi
20,6
-39,9
-5,2
0,9
-39,4
Totale
13,3
-41,4
-6,8
0,8
-40,9
In senso stretto
di cui: Manifatturiera
Costruzioni
Centro-Nord
Agricoltura, silv. e pesca
Industria
9,1
19,7
-28,5
-27,8
-4,6
-2,4
-2,1
1,8
-30,0
-26,5
18,4
16,7
31,9
-24,5
-13,0
-55,4
-2,2
1,9
-5,3
1,7
..
2,9
-23,3
..
-54,2
Servizi
16,9
-26,1
-2,4
0,6
-25,7
Totale
17,4
-26,7
-2,5
0,8
-26,1
In senso stretto
di cui: Manifatturiera
Costruzioni
(a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2010
2015: IN BASILICATA AUMENTO DEGLI INVESTIMENTI PIÙ CHE
DOPPIO RISPETTO AL RESTO DEL PAESE
Fig. 9 bis. Gli investimenti nei settori (tassi annui e cumulati di variazione %) (a)
Branche
2001-2007 2008-2014
2014
2015
2008-2015
Basilicata
Agricoltura, silv. e pesca
16,8
-67,6
11,4
8,9
-64,7
Industria
-23,2
29,6
12,5
0,7
30,5
-23,8
29,6
12,2
…
…
-5,7
38,8
19,8
…
…
-18,6
30,5
14,8
…
…
10,4
-18,8
11,8
2,0
-17,2
-0,2
-36,5
24,8
5,5
-33,0
19,6
-9,0
10,3
1,5
-7,6
1,6
-26,3
6,2
0,4
-26,0
1,9
-16,5
12,0
2,0
-14,8
In senso stretto
di cui: Manifatturiera
Costruzioni
Servizi
Commercio, riparazioni, alberghi e
ristoranti, trasp. e comunic.
Intermediaz. monetaria e finanz.;
attività immobil.
Altre attività di servizi
Totale
(a) Calcolate su valori concatenati – Anno di riferimento 2010
BASILICATA: IL SETTORE AUTOMOTIVE TRAINA GLI INVESTIMENTI INDUSTRIALI
Fig. 10. Andamento degli investimenti nell'industria in senso stretto in Basilicata
(numeri indice: 2000=100), scala a destra per i mezzi di trasporto
140
800
manifatturiero
700
120
Totale industria
senso stretto
600
100
500
80
400
60
300
40
energia, acqua
e altre utilities
20
0
200
mezzi di trasporto
altri settori
manifatturieri
100
0
2015: CRESCITA DEL PRODOTTO PIÙ FORTE AL SUD IN TUTTI I SETTORI, TRANNE
CHE NELL’ENERGETICO.
IN BASILICATA, CRESCITA TUMULTUOSA DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA E FORTE
AUMENTO ANCHE NEI SERVIZI
Fig. 11. Tassi di variazione % cumulati del valore aggiunto per settore e ripartizione (a)
Mezzo Basili Centro
giorno cata
Nord
Mezzo Basili Centro
giorno cata
Nord
Mezzo Basili Centro
giorno cata
Nord
Variazioni %
2008-2014
Variazioni %
2014-2015
Variazioni %
2008-2015
Agricoltura
-11,7
-10,5
5,2
7,3
2,3
1,6
-5,3
-8,4
6,8
Industria
-32,0
-20,4
-17,1
-0,3
8,6
1,1
-32,2
-13,5
-16,2
In senso
stretto
-30,3
-18,5
-13,5
-0,9
11,5
1,7
-31,0
-9,2
-12,1
di cui: Ind.
manifatturiera
Ind. non
manifatturiera
-33,8
-32,0
-13,3
1,9
18,6
1,4
-32,5
-19,4
-12,0
-20,3
3,9
-15,6
-7,7
3,7
3,7
-26,4
7,7
-12,5
Costruzioni
-35,3
-26,3
-29,7
1,1
-1,8
-1,3
-34,6
-27,6
-30,6
Servizi
-6,7
-7,6
-3,0
0,8
4,1
0,3
-6,0
-3,8
-2,7
Totale
-12,3
-11,9
-6,8
0,8
5,4
0,5
-11,6
-7,2
-6,3
(a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2010
Fig. 12. Contributi dei settori alla variazione complessiva del valore aggiunto
(%) (a)
Mezzo
giorno
Basili
cata
Centro
Nord
Mezzo
giorno
2008-2014
Basili
cata
Centro
Nord
2014-2015
Agricoltura
-0,38
-0,48
0,07
0,24
0,11
0,03
Industria
-6,84
-6,75
-4,83
-0,05
2,58
0,28
-4,41
-4,80
-3,01
-0,11
2,75
0,35
Ind. Manifatturiera
-3,65
-5,18
-2,58
0,15
2,32
0,26
Ind. non manifatturiera
-0,75
0,38
-0,43
-0,26
0,42
0,09
-2,42
-1,89
-1,79
0,05
-0,11
-0,06
Servizi
-5,05
-4,73
-2,13
0,62
2,69
0,22
Totale
-12,31
-11,91
-6,84
0,83
5,37
0,54
In senso stretto
Costruzioni
(a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2010
2015: TUTTE LE REGIONI MERIDIONALI INTERROMPONO LA RECESSIONE.
BASILICATA, ABRUZZO E MOLISE GUIDANO LA RIPRESA
Fig. 13. Variazione del PIL nelle regioni meridionali. (Tassi medi annui e cumulati di
variazione %) (a)
Regioni
2001-2007
2008-2014
2014
2015
2008-2015
Abruzzo
4,2
-7,7
-2,0
2,5
-5,4
Molise
5,0
-18,7
0,7
2,9
-16,3
Campania
5,4
-16,2
-1,7
0,2
-16,0
Puglia
2,1
-11,6
-1,0
0,2
-11,4
-0,5
-12,8
0,5
5,5
-8,0
Calabria
3,6
-14,1
-0,3
1,1
-13,1
Sicilia
5,8
-13,1
-1,3
1,5
-11,8
Sardegna
6,7
-10,1
-1,0
0,2
-9,9
Mezzogiorno
4,5
-13,2
-1,2
1,0
-12,3
Centro - Nord
9,7
-7,8
-0,1
0,7
-7,1
Italia
8,5
-9,0
-0,3
0,8
-8,3
Basilicata
(a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2010
I DIVARI REGIONALI NELLA UE A 28: COLPITE DALLA CRISI LE REGIONI DELLA CONVERGENZA DELLA UE A
15; PROSEGUE, INVECE, LA CRESCITA NELLE REGIONI DELLA CONVERGENZA DEI 13 PAESI NUOVI ENTRANTI
Fig. 14. Tassi di crescita del PIL pro capite in PPA nel periodo 2001-2014 per Paese e area di
intervento comunitario (dati cumulati)
Paese
Italia
UE a 28
Area Euro
a 18
Area non
Euro
UE a 15
Area
2001-2007 2008-2014
intervento
Comp
16,4
-2,1
Conv
17,7
-4,1
Totale
16,6
Comp
Paese
Area
2001-2007 2008-2014 Paese
intervento
Comp
41,4
-15,5
Conv
35,7
-17,3
-2,4
Totale
37,9
29,0
4,5
Comp
Conv
46,3
12,5
Totale
31,8
Comp
Area
2001-2007 2008-2014
intervento
Comp
64,0
6,7
Conv
77,0
15,5
-16,6
Totale
70,2
11,1
39,3
-5,6
Comp
48,1
-1,5
Conv
49,2
-3,4
Conv
39,7
2,7
6,0
Totale
39,8
-5,5
Totale
44,6
0,2
28,3
2,0
Comp
21,6
4,5
Comp
95,7
24,6
Conv
38,8
2,3
Conv
37,0
14,6
Conv
73,8
20,5
Totale
29,8
2,0
Totale
24,2
6,4
Totale
83,9
22,5
Comp
30,4
2,7
Comp
36,6
0,4
Comp
73,2
19,2
Conv
51,1
19,4
Conv
34,2
6,2
Conv
53,5
21,2
Totale
36,0
7,7
Totale
35,2
3,8
Totale
56,6
20,9
Comp
27,6
4,1
Comp
28,2
-0,2
Comp
61,1
13,0
Conv
34,3
-1,7
Conv
38,0
20,7
Totale
28,4
-0,2
Totale
43,5
18,6
Comp
69,0
13,7
Conv
80,3
19,0
Conv
56,4
20,4
Comp
50,4
40,6
Totale
59,3
18,8
Conv
47,5
32,7
Totale
47,8
33,5
Conv
31,4
-1,3
Totale
27,9
3,7
Germania
Comp
28,9
13,8
Austria
Comp
25,0
12,1
Belgio
Comp
20,9
9,3
Danimarca
Comp
20,9
10,0
Grecia
Spagna
Francia
Portogallo
Regno
Unito
Nuovi
Paesi UE
(13)
Area Euro
Slovenia
Slovacchia
Area non
Euro
Ungheria
Bulgaria
Polonia
GRADUATORIA DI “COMPETITIVITÀ REGIONALE” DELLE AREE DELLA CONVERGENZA: QUASI TUTTE LE
PRIME POSIZIONI OCCUPATE DAI NUOVI PAESI MEMBRI; LE REGIONI DELLA CONVERGENZA DEL
MEZZOGIORNO SOLO AL 13° POSTO
Fig.15. Indice di competitività regionale (RCI) e sub-indici Basic, Efficiency e Innovation
nelle regioni della convergenza, per paese membro dell'UE (UE=0)
Basic
Efficiency
Innovation
RCI
Paesi
Regno Unito
Estonia
Slovenia
Repubblica Ceca
Portogallo
Polonia
Ungheria
Slovacchia
Croazia
Spagna
Lituania
Lettonia
Italia
Francia
Bulgaria
Grecia
Romania
Indice
Graduatoria
Indice
Graduatoria
Indice
Graduatoria
Indice
Graduatoria
0,11
0,45
-0,15
-0,25
-0,45
-0,42
-0,67
-0,54
-0,63
-0,24
-0,94
-0,68
-0,54
-0,41
-1,37
-1,32
-1,53
2
1
3
5
8
7
12
9
11
4
14
13
10
6
16
15
17
-0,06
-0,62
-0,16
-0,35
-0,63
-0,70
-0,73
-0,81
-0,94
-1,16
-0,80
-0,99
-1,11
-1,41
-1,15
-1,28
-1,12
1
4
2
3
5
6
7
9
10
15
8
11
12
17
14
16
13
-0,13
-0,07
-0,45
-0,65
-0,88
-1,00
-0,82
-0,82
-0,65
-0,86
-0,68
-0,72
-0,79
-0,52
-1,30
-1,14
-1,61
2
1
3
6
13
14
11
10
5
12
7
8
9
4
16
15
17
-0,02
-0,18
-0,21
-0,38
-0,62
-0,65
-0,72
-0,73
-0,79
-0,81
-0,82
-0,84
-0,87
-0,93
-1,25
-1,27
-1,33
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
BASSA COMPETITIVITÀ ANCHE DELLE REGIONI ITALIANE PIÙ AVANZATE: LA LOMBARDIA,
PRIMA REGIONE ITALIANA IN GRADUATORIA, SOLO AL 128° POSTO TRA LE 272 REGIONI
EUROPEE. LE REGIONI DEL SUD OCCUPANO DAL 187° POSTO IN GIÙ. CON LA
BASILICATA AL 227°
Fig.16. Le regioni italiane nella graduatoria delle 272 regioni europee, in base all’indice di
competitività regionale (RCI) (UE=0)
Basic
Efficiency
Innovation
RCI
Graduatoria
Graduatoria
Graduatoria
Graduatoria
Lombardia
Emilia Romagna
Lazio
Piemonte
Veneto
139
172
175
155
166
111
116
145
150
143
134
155
118
153
170
128
141
143
152
158
Abruzzo
Molise
Campania
Sardegna
200
215
217
220
181
193
224
227
200
225
178
194
187
201
217
222
Basilicata
218
228
226
227
Puglia
Calabria
Sicilia
219
226
224
236
235
246
207
214
202
232
233
235
Italia
10
12
9
13
Regioni
LA MANCANZA DI ARMONIZZAZIONE FISCALE NELLA UE RENDE IMPARI LA
CONCORRENZA TRA LE REGIONI DELLA CONVERGENZA DELL’EST E
QUELLE DELLA UE A 15
Fig. 17. Tassazione sul lavoro e sui redditi di impresa, aliquote implicite in % (a)
Tassazione sui redditi da
capitale delle imprese (c)
Tassazione sul lavoro (b)
Stati membri
2000
2012
Posto in graduatoria
nell'UE a 28 nel 2012
2000
2012
Germania
39,1
37,8
11
..
..
Spagna
30,5
33,5
16
28,8
17,8
Francia
39,4
39,5
6
29,8
28,1
Italia
42,1
42,8
2
18,3
25,9
Bulgaria
38,1
24,5
27
..
..
Repubblica Ceca
41,2
38,8
7
24,5
21,4
Croazia
..
29,2
22
..
..
Lituania
41,2
31,9
20
4,0
4,1
Ungheria
41,4
39,8
5
34,0
10,6
Polonia
33,6
33,9
15
37,1
13,0
Romania
33,6
30,4
21
..
..
Media Area Euro
38,3
38,5
..
..
..
Media UE
36,3
36,1
..
..
..
(a) rapporto percentuale tra gettito e base imponibile calcolati su dati di contabilità nazionale. – (b) Nella definizione adottata in ambito UE, le imposte sul lavoro
comprendono le imposte sul lavoro dipendente, i contributi sociali, la quota di imposte e contributi pagati dai lavoratori autonomi e la componente Irap del costo del
lavoro. La base imponibile è data dai salari e dalla parte dei redditi misti imputabile al lavoro. - (c) L’imposizione sul capitale a carico delle imprese comprende le tasse
sui redditi e i profitti delle imprese inclusi i guadagni in conto capitale. La base imponibile è data dalla somma di risultato netto di gestione delle imprese, interessi,
rendite, dividendi e redditi da assicurazione ricevuti dalle imprese.
LE PREVISIONI PER IL 2016 E IL 2017 CONFERMANO LA (LENTA)
RIPRESA IN ENTRAMBE LE MACROAREE
Fig.18. Previsioni per alcune variabili macroeconomiche, circoscrizioni e Italia,
variazioni %, s.d.i.
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
2015
2016
2017
2015
2016
2017
PIL
1,0
0,3
0,9
0,7
0,9
1,1
0,8
0,8
1,0
Consumi totali
0,3
0,3
0,6
0,8
0,6
0,5
0,6
0,5
0,5
Consumi delle famiglie sul territorio
0,7
0,7
1,1
1,2
0,6
0,7
1,1
0,6
0,8
Esportazione di beni (a)
9,8
1,7
3,6
3,8
3,6
3,8
4,3
3,4
3,8
Investimenti totali
0,8
0,6
1,8
0,8
2,0
2,1
0,8
1,7
2,0
- Investimenti in macchine,
attrezzature, mezzi di trasporto
3,2
1,6
1,8
2,0
2,4
2,5
2,2
2,1
2,2
- Investimenti in costruzioni
-0,4
0,0
1,7
-0,5
1,5
1,6
-0,5
0,9
1,6
Reddito disponibile delle famiglie
(nominale)
0,9
0,9
0,8
1,0
1,1
0,8
0,9
0,9
0,8
Occupazione totale (unità di lavoro)
0,8
0,2
0,3
0,4
0,3
0,4
0,6
0,3
0,4
Tasso di disoccupazione
19,4
20,1
20,4
8,8
8,7
8,6
11,9
12,2
12,4
(a) Al netto dei prodotti petroliferi, a prezzi correnti.
2015 (a) 2016 2017
MAGGIORE
LA CRESCITA DELL’ECONOMIA MERIDIONALE PREVISTA PER IL
2016 IN
BASE ALLE NUOVE STIME
Fig.19. Aggiornamento previsioni per alcune variabili macroeconomiche (variazioni %)
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
Luglio 2016
PIL
Consumi finali interni
0,3
0,3
0,9
0,6
0,8
0,5
Novembre 2016
PIL
Consumi finali interni
0,5
0,4
0,9
0,6
0,8
0,5
2017
PIL
0,9
1,1
1,0
Consumi finali interni
0,6
0,5
0,5
2015: IL LAVORO AL CENTRO DELLA RIPARTENZA DEL SUD: PIÙ FORTE
RECUPERO, ANCHE PER I GIOVANI.
IN BASILICATA UN AUMENTO DELL’OCCUPAZIONE QUATTRO VOLTE
MAGGIORE RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE
Fig. 20. Occupati per sesso e classe d'età (anno 2015 e primi 3 trim 2016)
Circoscrizioni
Totale
Maschi
Femmine
15-34
35-49
50 ed oltre
Media 2014 - 2015. Variazioni ass. in migliaia
Basilicata
6,4
4,8
1,6
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
94,1
91,7
185,8
62,4
76,9
139,3
Basilicata
3,4
4,0
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
1,6
0,6
0,8
Basilicata
2,2
-1,1
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
109,0
197,7
306,7
72,3
90,9
163,2
Basilicata
1,2
-0,9
4,7
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
1,8
1,2
1,4
1,9
1,0
1,2
1,7
1,5
1,5
3,0
31,7
23,7
14,8
-51,1
46,5
-27,4
Variazioni %
2,3
7,6
-0,3
3,7
-18,1
-89,4
-107,5
88,5
232,2
320,7
-0,3
5,7
1,7
1,5
1,8
-0,7
4,5
0,8
0,2
-1,4
-1,2
4,5
1,1
0,5
-0,5
-1,1
4,5
Media 2015 - 2016 (primi 3 trimestri). Variazioni ass. in migliaia
3,3
..
..
..
-32,1
-70,8
-102,9
101,1
227,1
328,2
..
..
..
3,0
1,1
1,6
-1,3
-0,9
-1,0
5,0
4,2
4,4
36,7
39,9
106,8
41,5
143,5
81,4
Variazioni %
IL MEZZOGIORNO ANCORA DISTANTE
DAI LIVELLI PRE CRISI
Nel 2015 occupati al Sud
ancora sotto la soglia
“psicologica” dei sei milioni
Fig. 21. Andamento dell’occupazione (dati trim destagionalizzati, T4 2008=100)
LA BASILICATA È UNA DELLE POCHE REGIONI DEL SUD A
MOSTRARE UNA TENDENZA PIÙ RAPIDA AL RITORNO
DELL’OCCUPAZIONE AI LIVELLI PRE-CRISI
Fig. 22. Andamento degli occupati tra il 2008 e 2015 per settore di attività e area geografica
Industria
Regioni e
circoscrizioni
Agricoltura
In senso
stretto
Costruzioni
Totale
Servizi
Commercio
Altre
, alberghi e attività dei
ristoranti
servizi
Totale
Totale
Variazioni assolute in migliaia
Basilicata
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
0,0
2,1
-5,8
-3,7
0,6
-2,0
-1,5
-5,2
-15,3
4,0
-11,3
-121,9
-299,3
-421,2
-210,5
-273,8
-484,2
-332,4
-573,0
-905,4
-57,9
-26,0
-83,9
-76,1
451,1
375,0
-134,0
425,1
291,1
-481,7
-143,9
-625,6
Variazioni %
Basilicata
-0,2
6,2
-27,9
-6,9
1,7
-2,2
-1,2
-2,7
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
-3,6
0,9
-1,3
-13,6
-7,4
-8,5
-33,2
-20,8
-24,8
-21,7
-10,7
-13,2
-4,2
-0,8
-1,8
-2,5
5,9
3,5
-3,0
3,9
1,9
-7,5
-0,9
-2,7
Fig. 23. Andamento degli occupati per settore di attività (anno 2015 e primi 3 trimestri 2016)
Industria
Regioni e
circoscrizioni
Agricoltura
In senso
stretto
Costruzioni
Totale
Servizi
Commercio Altre
, alberghi e attività dei
ristoranti
servizi
Totale
Totale
Media 2014-2015 Variaz. assolute in migliaia
Basilicata
-0,3
2,6
-0,6
2,1
-1,1
5,7
4,6
6,4
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
21,0
10,1
31,1
-12,6
10,6
-2,0
7,1
-22,9
-15,8
-5,6
-12,2
-17,8
34,3
-2,1
32,2
44,3
95,9
140,3
78,7
93,8
172,5
94,1
91,7
185,8
6,9
3,9
3,4
-1,6
1,7
-0,5
2,7
1,5
1,8
0,3
-2,1
-0,3
-0,1
1,2
0,8
0,0
-1,1
-0,3
0,7
1,3
1,1
Media 2015-2016 (primi 3 trimestri) Variaz. assolute in migliaia
1,6
0,6
0,8
Media 2014-2015 Variazioni %
Basilicata
-2,1
8,1
-3,6
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
5,5
2,4
3,8
Basilicata
2,2
0,9
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
20,1
21,5
41,6
33,1
13,3
46,4
Basilicata
15,9
2,6
-0,6
1,6
1,0
Mezzogiorno
Centro-Nord
Italia
5,2
4,9
5,0
4,3
0,4
1,0
-5,3
-4,8
-4,9
0,8
-0,8
-0,5
2,7
1,8
2,1
-0,1
4,3
0,8
-3,1
0,4
-1,2
-0,8
2,2
78,9
213,4
292,3
109,0
197,7
306,7
-1,3
-0,7
1,2
1,4
1,9
1,8
1,8
1,9
1,9
1,8
1,2
1,4
-23,2
9,9
35,6
43,3
-50,4
-37,1
59,1
154,3
-73,6
-27,2
94,6
197,6
Media 2015-2016 (primi 3 trimestri) Variazioni %
2011-2014: VIA DAL SUD 160 MILA GIOVANI
E 77 MILA LAUREATI
Fig. 24. I flussi migratori calcolati in base ai cambi di residenza nel
periodo 2011-2014
Voci
Unità
(%)
Unità
(%)
Emigrati
- di cui laureati
- di cui giovani (15-34 anni)
- di cui laureati
Mezzogiorno
503.678
114.593
22,8
249.165
49,5
71.963
28,9
Basilicata
19.381
4.719
24,3
9.012
46,5
2.772
30,8
Rientrati
- di cui laureati
- di cui giovani (15-34 anni)
- di cui laureati
270.872
37.968
88.966
16.534
14,0
32,8
18,6
12.666
2.119
4.428
978
16,7
35,0
22,1
Saldo migratorio netto
- di cui laureati
- di cui giovani (15-34 anni)
- di cui laureati
-232.806
-76.625
-160.199
-55.429
32,9
68,8
34,6
-6.715
-2.600
-4.584
-1.794
38,7
68,3
39,1
Fig. 25. I flussi migratori calcolati in base ai cambi di residenza nel
periodo 2002-2014
Voci
Unità
(%)
Mezzogiorno
Emigrati
- di cui laureati
- di cui giovani (15-34 anni)
- di cui laureati
1.627.188
281.256
843.367
181.653
Rientrati
- di cui laureati
- di cui giovani (15-34 anni)
- di cui laureati
973.601
102.428
365.188
48.253
Saldo migratorio netto
- di cui laureati
- di cui giovani (15-34 anni)
- di cui laureati
- 653.587
- 178.828
- 478.179
- 133.400
Unità
(%)
Basilicata
17,3
51,8
21,5
64.601
12.696
31.385
7.727
19,7
48,6
24,6
10,5
37,5
13,2
40.265
5.786
15.439
2.799
14,4
38,3
18,1
27,4
73,2
27,9
-24.336
-6.910
-15.946
-4.928
28,4
65,5
30,9
Fig. 26. Matera 2019 e il Patto per la Basilicata (milioni di euro)
SETTORE PRIORITARIO (assi interventi)
INTERVENTO STRATEGICO (titolo del progetto)
RISORSE
IMPORTO
ASSEGNA
TOTALE
TE (a)
ULTERIORI RISORSE
(b)
Totale
INFRASTRUTTURE
IMPATTO
FINANZIARIO
(2016 - 2017)
FSC
PON
FSC
FSC
2014-2020 2014-2020
e altre Fonti (ASSEGNA 2007-2013 2014-2020
Nazionali
TE)
1.861,19
321,10
1.540,09
1.331,49
208,60
131,28
14,00
7,00
53,50
60,00
1,03
5,35
0,00
5,97
48,15
60,00
5,97
48,15
60,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5,35
0,00
0,00
0,00
0,00
337,24
2,50
334,74
334,74
0,00
2,50
0,00
130,00
170,00
1,00
140,70
129,00
29,30
129,00
10,70
0,00
18,60
1,00
1,97
0,00
6,00
308,25
232,61
75,64
27,19
48,45
17,21
25,90
106,40
101,40
5,00
0,00
5,00
15,00
5,00
10,00
4,85
2,00
0,00
0,00
0,00
10,00
4,85
2,00
0,00
3,40
0,00
10,00
1,45
2,00
0,00
0,00
0,00
2,90
1,00
1,00
AMBIENTE
973,62
590,80
382,81
203,49
179,33
127,50
31,00
SVILUPPO PRODUTTIVO - ATTRAZIONE
INVESTIMENTI
408,22
268,00
140,22
31,40
108,82
18,00
28,00
WELFARE E LEGALITA'
278,00
179,50
98,50
78,50
20,00
0,00
5,00
3.829,28
1.592,02
2.237,26
1.672,06
565,20
293,99
103,90
Centro intermodale di Ferrandina
Colleg. Murgia Pollino: Pisticci - Tursi - Valsinni 1° stralcio
Velocizzazione Potenza - Bari - Matera
Colleg. Murgia Pollino: Matera - Ferrandina - Pisticci e
interventi raccordo Lauria-Sinnica-A3
Colleg. Murgia Pollino: Gioia del Colle, Matera
Agenda digitale (Totale)
TURISMO E CULTURA
Sostegno all’attuazione e realizzazione interventi previsti
per Matera Capitale della Cultura 2019
Interventi di potenziamento degli attrattori turistici
Matera valorizzazione asse Via Ridola/ Piazza del Sedile
Appia regina viarum
TOTALE
(a) Con precedenti programmazioni; oggetto di AdP, APQ, CIS; assegnate con provvedimenti di legge; ecc.
(b) Risorse FSC 2014-2020, POR, Programmi operativi nazionali, altre Fonti Nazionali.
Fig. 27. Risorse destinate a Matera 2019 con la Legge di Stabilità
2016 (milioni di euro)
Piano finanziario per annualità
Interventi
2016
2017
2018
2019
Totale
Programma opere pubbliche
(Comune di Matera) (a)
1,5
5,0
8,5
2,0
17,0
Dossier Matera 2019 (Fondazione
Matera-Basilicata 2019) (a)
0,5
1,0
2,5
7,0
11,0
Restauro rione Sassi e altopiano
murgico di Matera (b)
5,0
5,0
5,0
5,0
20,0
Totale
7,0
11,0
16,0
14,0
48,0
(a) Comma 345. Interventi autorizzati al Ministero delle Attività Culturali e del Turismo.
(b) Comma 347. Spesa autorizzata in esecuzione degli articoli 5 e 13 della legge 11 novembre 1986, n. 771.