Parlamentari, basta rinvii sui diritti

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Transcript Parlamentari, basta rinvii sui diritti

Gran poeta, ma come conferenziere era
un disastro irrecuperabile. Come potete
leggere in questo intervento che la
scrittrice tiene domani al Vieusseux di
Firenze davanti agli studenti. P. 15
Pascoli oratore?
Autentico flop
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
l
€1,40
Anno 94 n. 37
Venerdì, 17 Febbraio 2017
unita.tv
Melania Mazzucco
Q
uesta non è una premessa. Ma
prima di addentrarmi nella
narrazione del “doppio matrimonio”
dei Pascoli e degli Orvieto sento il
bisogno di dirvi qualche parola sul rapporto
di Giovanni Pascoli con Firenze. Che fu
difficile, irto di spine.
P. 15
Parlamentari, basta rinvii sui diritti
l Se questa legislatura vuole ancora avere un senso non può non decidere sulle leggi che
riguardano minori stranieri non accompagnati, cittadinanza per i nuovi italiani e fine vita P. 6
La forma
e la sostanza
Tutti fermi, la protesta dei taxi blocca le città
Di Giovanni P. 7
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V
La libertà
delle bambine
Vladimiro Frulletti
Silvia Dai Pra’
orrei tanto sbagliarmi
ma ho la netta
sensazione che la
scissione nel Pd sia una
decisione già presa. Al di
là delle parole, dei
messaggi, degli appelli infatti è il clima
che si respira che spinge a un’inevitabile
pessimismo. Sembra di essere di fronte a
una di quelle scene in cui ci si è spinti
tanto avanti (nelle accuse, nei veleni,
nelle recriminazioni) da non poter più
fare retromarcia.
Forse ha ragione Paolo Mieli che ieri
(durante un bel convegno su un bel
libro dedicato alla storia di Marco
Pannella), spiegava come le divisioni,
oramai, ancor prima che funeste
appaiano ridicole. Eppure la tristezza è
davvero profonda. Perché davvero
sembra che manchi la materia prima
del contendere. A meno che non sia la
natura stessa del Partito democratico, il
suo gene costitutivo e quindi il suo
futuro. Non è pensabile che davvero lo
scontro sia (possa essere) sulle date del
congresso. Perché allora, pur
riconoscendo che le regole in una vita
democratica sono essenziali,
significherebbe che la politica abbia
davvero abdicato alla tecnica, che la
forma conti più della sostanza. In un
partito democratico infatti dovrebbe
essere normale che la minoranza che
ritiene sbagliata la linea politica della
maggioranza chieda (anzi pretenda) un
congresso per diventare nuova
maggioranza e quindi cambiare la linea
politica e la leadership. E in effetti fino
a qualche settimana fa questa era la
richiesta (già erano iniziate le raccolte
di firme) di vari esponenti della
minoranza Pd. Oggi invece sembra che
non sia più necessario fare il congresso,
tornare fra gli iscritti nei circoli e fra gli
elettori. Onestamente si fa fatica a
capire.
Allora forse lo scontro sulla data del
congresso va visto per quel che è
davvero. E cioè un modo per evitare di
considerare davvero il Pd come il luogo
in cui vale (ancora) la pena fare la
propria battaglia politica e ideale. Un
posto aperto, libero e anche
democraticamente contendibile dove
tutti quanti sono a casa propria, proprio
perché laicamente si può essere di volta
in volta in maggioranza o no senza per
questo sentire il bisogno di andarsene
se il congresso l’ha vinto qualcun altro.
Nella promessa dei suoi fondatori il
Pd doveva essere un partito nuovo e
non un nuovo partito. Non sempre c’è
riuscito. Tuttavia guardandoci in giro è
l’unico luogo democratico in cui
ancora si discute, ci si scontra e si
decide facendo contare e decidere
iscritti e elettori e non un server
controllato da chissà chi. Per questo se
davvero il Pd verrà indebolito a
guadagnarne non sarà certo la
democrazia e tanto meno la sinistra di
questo Paese.
ualche giorno fa, nel
cortile dell’elementare
davanti a casa mia, ho
visto delle bambine che
indossavano un grembiulino
bianco. È stato un tuffo nel
passato. Pensavo che il grembiule
bianco fosse un ricordo lontano,
come il pennino, i calzoni alla
zuava.
Nella mia scuola elementare ci
vestivano tutti con un grembiule
unisex, rigorosamente nero, «perché
in bianco sareste sporche dopo
cinque minuti!».
All’epoca non potevo sapere che,
con quel colore scuro, la mia scuola
mi regalava un barlume di libertà.
Segue a pag. 11
Q
Clima, all’Italia
serve un piano
Silvio Greco
P. 11
Gli ebrei Usa
contro Trump
La protesta dei taxi ieri ha bloccato il traffico in numerose città. I tassisti protestano contro la decisione di rinviare la regolamentazione dei servizi di
trasporto come Uber accusati di concorrenza sleale. Nella foto i taxi fermi davanti al municipèio di Torino. FOTO: ANSA
Pd, sempre meno le speranze di
evitare la scissione della minoranza P. 2-5
MACALUSO
CUPERLO
SALVADORI
Serve una
conferenza
programmatica
Scongiurare
la rottura con
ogni mezzo
Un danno
l’eterna
guerriglia
«La minoranza si sta
comportando in modo
irresponsabile». Cundari P. 3
«Sarebbe una sconfitta sia
per chi se ne va sia per chi
resta».
Lombardo P. 4
Umberto De Giovannangeli P. 9
Staino
«Renzi da segretario
è stato vissuto come un
intruso».
U. D. G. P. 3
Radar È morto Jannis Kounellis, esponente dell’Arte povera che portò dei cavalli in una galleria Miliani P. 13