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PRIMO PIANO
Venerdì 10 Febbraio 2017
Anche se il suo messaggio ai tifosi è stato diffuso solo nello stadio e non negli Usa
Super Bowl gratis per il Papa
La partecipazione è un segno di attenzione agli States
DI
ANTONINO D’ANNA
N
o, il messaggio del
Papa per il Super
Bowl vinto dai Patriots contro i Falcons per 34 a 28, non ha
dovuto pagare alcuna tariffa
per la messa in onda. Parola
di Greg Burke, portavoce
papale: anche perché in
onda non è andato come
invece ci vanno gli spot
per la finalissima di football americano: ma segna
un’attenzione diversa e
differente di Francesco
per gli States. In compenso però il messaggio è
andato in onda sui videowall dell’Nrg Stadium ed
è stato visto da circa 70
mila persone.
«I grandi eventi sportivi come il Super Bowl
di oggi sono altamente
simbolici, mostrando che
è possibile costruire una
cultura dell’incontro e un
mondo di pace». E ancora: «Partecipando allo
sport, possiamo andare oltre
i nostri stessi interessi – e in
modo salutare – impariamo
a sacrificarci, crescere nella
fedeltà e rispettare le regole». Quindi: «Possa essere il
Super Bowl di quest’anno essere segno di pace, amicizia
e solidarietà verso il mondo.
Grazie!».
Secondo Gerard O’Connell per America, il magazine
dei Gesuiti, il Papa sarebbe
stato invitato dagli organizzatori stessi del Super Bowl
a mandare il messaggio. Del
resto, nel 2014 un sondaggio dell’Huffi ngton Post ha
Papa Francesco
rivelato che il 50% dei tifosi
americani crede che Dio o comunque «una forza soprannaturale» possa influenzare
i risultati degli incontri a cui
assistono: non male come occasione di fede. Potete evitare i sorrisetti, visto che nel
1994 il responsabile della
Nazionale italiana di calcio
dei frati francescani, padre
Sebastiano Bernardini, commentò così il rigore
sbagliato dal Divin Codino
(ancorché buddista) Roberto Baggio: «Se fosse proprio
buddista, vuol dire che il suo
Buddha non lo ha aiutato
per niente in alcuni
episodi del Mondiale,
specie nei calci di rigore. Se si fosse rivolto al
Signore forse, chissà…
Avremmo pure vinto»
(fonte: La Stampa del
31 luglio ’94).
Ma se il Papa interviene al Super Bowl,
c’è chi osserva Oltretevere, è anche un segno
dell’attenzione di questo Papato per le Americhe e soprattutto per
gli States, finiti sotto la
presidenza di Donald
Trump. Una sorta di
«operazione simpatia»,
dice qualche tonaca, che
evidenzia una maggiore
attenzione di Jorge Mario
Bergoglio per il mondo di Oltreoceano, dove peraltro i vescovi americani (almeno quelli di punta) non sono proprio
in sintonia con il successore
di Barack Obama.
Di muri pare che ce ne sia uno solo
Intellettuali e politici al potere in Europa (Sud Europa
in particolare) si stracciano le vesti per il muro che il
nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, vuole
costruire (o meglio, prolungare) al confine col Messico.
I giornaloni sono zeppi delle loro denunce, dei loro distinguo e delle loro accuse di velato razzismo. Dei muri
nelle foto, invece, politici e intellettuali sui giornaloni non
parlano, non sentono, non vedono. Perché questi muri per
loro non ci sono. E se ci sono, loro dormivano.
Luigi Chiarello
© Riproduzione riservata
PROTESTA DI UN SINDACO TOSCANO, CHE POI CI RIPENSA E VIENE CONTESTATO DA CITTADINI E PD
Arrivano i profughi: il primo cittadino si dimette
Succede a Marliana (Pistoia), comune guidato dal centrodestra
DI
FILIPPO MERLI
G
li abitanti di Marliana
hanno alzato il telefono. E hanno sentito
la voce registrata del
loro sindaco. «Come avevo detto in un’assemblea pubblica di
qualche mese fa, se il prefetto
avesse imposto ulteriori arrivi,
io mi sarei dimesso dalla mia
carica, e così ho fatto». Tramite il sistema di alert system,
solitamente utilizzato per le
emergenze della Protezione
civile, Marco Traversari,
sindaco di centrodestra del paese in provincia di Pistoia, in
Toscana, ha annunciato di farsi
da parte dopo l’arrivo di nuovi
migranti.
Le dimissioni, però, sono
durate solo un paio di giorni.
Poi Traversari ci ha ripensato
e ha comunicato il dietrofront:
resterà al suo posto sino alle
elezioni della prossima primavera, in cui correrà per il secondo mandato. La mossa del
primo cittadino ha irritato sia
l’opposizione, col Pd in prima
fila, sia il comitato che ha protestato per l’arrivo dei richiedenti
asilo.
Il comune di Marliana
conta circa 3mila abitanti. I
migranti presenti sul territorio sono 23. La scorsa settimana se ne sono aggiunti altri 27,
per un totale di 50. Secondo
Traversari, troppi. «Un solo
cittadino extracomunitario
inserito nell’albergo Europa»,
aveva sottolineato il sindaco lo
scorso ottobre in riferimento al
centro che ospita i richiedenti
asilo, «comporterà l’immediata
presentazione al prefetto delle
mie dimissioni dalla carica di
sindaco».
Pochi giorni fa, quando
la notizia dell’approdo di altri
profughi è diventata ufficiale,
Traversari ha mantenuto fede
alla parola data. E s’è dimesso.
Salvo poi fare un passo indietro dopo 48 ore. «Non mi dimetto», ha confermato al Tirreno.
«Prima di tornare alle urne e
ripresentarmi come candidato sindaco dovrò approvare il
bilancio per sbloccare alcune
opere fondamentali per il territorio. Resta ciò che penso: il
sistema dell’accoglienza dei migranti non funziona, ma anche
i cittadini che ho incontrato mi
hanno convinto a rimanere in
carica».
Poco prima del dietrofront di Traversari, una
cinquantina di residenti che
fanno parte del comitato Difendi Marliana avevano protestato in piazza per ribadire la
loro contrarietà alla continua
accoglienza. «Il centro storico
ha più o meno una quarantina
di abitanti, è chiaro che protestiamo. Diamo già ospitalità
a 23 extracomunitari», hanno
attaccato i cittadini.
Nel frattempo, oltre alla
contestazione per l’arrivo dei
richiedenti asilo, è scoppiato il
caso politico. Il sindaco Traversari ha organizzato, per domani, una manifestazione davanti alla prefettura di Pistoia
per protestare contro lo sbarco
dei profughi. Il comitato, però,
ha annunciato di non aderire
all’iniziativa.
«Ci sembra assolutamente
strumentale che il sindaco, in
sole 48 ore, sia passato dal dare
le dimissioni al ritirarle, sino a
volersi spacciare per condottiero di una protesta nata proprio
dalla sua incapacità nel gestire la situazione dei migranti»,
hanno scritto i residenti in una
nota. «Quest’ultima uscita del
sindaco è solamente una manovra politica nel disperato
tentativo di recuperare qualche
consenso in vista delle elezioni,
alle quali ha già annunciato di
volersi ricandidare».
Per il segretario provinciale del Pd, Riccardo Trallori, quello del primo cittadino
«è un atteggiamento irresponsabile: a pochi mesi dalla fine
del mandato, decide di dimettersi, salvo poi fare marcia indietro». Traversari, dopo quel
messaggio telefonico, è solo
contro tutti.
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