Corruzione, arrestati a Savona un poliziotto e due

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Corruzione, arrestati a Savona un poliziotto e due funzionari del Viminale
Denaro e regali in cambio dellʼaccelerazione di diverse pratiche burocratiche
06.02.2017 Un poliziotto e due funzionari del ministero dell'Interno, tra cui il viceprefetto
Andrea Santonastaso, sono stati arrestati a Savona con l'accusa di corruzione. Avrebbero
accettato denaro e regali in cambio di agevolazioni per varie pratiche: rilascio di permessi di
soggiorno, cambio di cognome, riduzione dei giorni di sospensione della patente. Oltre ai tre sono
finiti in manette anche un marocchino, un albanese e un'italiana. Il poliziotto (accusato anche di
concorso in favoreggiamento della prostituzione) e il marocchino sono stati sottoposti a custodia
cautelare in carcere, mentre i due funzionari del ministero dell'Interno, l'italiana (accusata di
sfruttamento della prostituzione) e l'albanese sono agli arresti domiciliari. Andrea
Santonastaso, 64 anni, viceprefetto, ha ricoperto più volte l'incarico di commissario prefettizio
in vari Comuni del Savonese: nel 1993 a Rosta (Torino), nel 1994 a Celle Ligure, dal 1997 al 1999
ad Albenga, dal 2012 al 2013 a Carcare, nel 2016 a Spotorno. Attualmente è commissario
prefettizio presso il Comune di Borghetto Santo Spirito. L'indagine è iniziata nel dicembre
2015, quando durante un'altra inchiesta sono emersi contatti sospetti tra alcuni indagati e il
poliziotto. Secondo gli investigatori, "il poliziotto e i due funzionari del ministero avrebbero
sistematicamente abusato delle loro funzioni agevolando pratiche in cambio di denaro, ma anche
di regalie come vestiti, schede telefoniche, cene, assunzioni di amici, visite mediche, spese
gratis nei negozi".
SAVONA
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