Conferenza del Prof. RIGHETTI , Pr…

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SETTIMANA DELL’ARTE
6-10 FEBBRAIO 2017
CICLO DI CONFERENZE
GIOVEDI’ 9 FEBBRAIO
11.00/13.00 – SPAZIO HAJECH
PROF. PIER GIORGIO RIGHETTI, PROFESSORE
EMERITO AL POLITECNICO DI MILANO
“LO SGUARDO DEGLI INDUNO SULLE
GUERRE D’INDIPENDENZA ITALIANE”
La Seconda Guerra d’Indipendenza (Campagna d’Italia del 1859) viene qui raccontata dagli inviati speciali al seguito delle
truppe. Poiché i giornali scarseggiavano all’epoca e i mezzi di comunicazione elettronici erano ben lontani dalla
realizzazione, questi reporters erano in realtà i pittori assoldati dagli eserciti per immortalarne gli episodi sulle tele.
Primeggiano qui i fratelli Induno (Girolamo e Domenico) senza dimenticare Fattori e pittori francesi al seguito di Napoleone
III. Questa è pertanto una conferenza per immagini, come catturate dalle tele di questi pittori. Con più di un antefatto. Si
parte dal 1848 (le Cinque Giornate di Milano) focalizzando lo sguardo sul capolavoro di Grandi, l’obelisco di P. Cinque
Giornate. Si prosegue poi con lo sfortunato tentativo della Repubblica romana del 1849 (dove compaiono le prime, ingenue
tele di Girolamo) che si concluse con la fuga di Garibaldi e la morte di Anita a Comacchio. C’è un ulteriore tappa intermedia:
la guerra di Crimea e la battaglia della Cernaia (1855), dove il nostro esercito combatté valorosamente e si assicurò
l’intervento delle truppe francesi nel 1859, il tema centrale di questo racconto. Calano in scena i tre “assi”: Francesco
Giuseppe I, imperatore d’Austria, Napoleone III, imperatore di Francia, e Vittorio Emanuele II, re di Sardegna.
Centoventimila sono le forze austriache e sessantamila quelle piemontesi. Per fortuna Napoleone calò in Italia con una
forza di centomila uomini, ampiamente riequilibrando le forze in campo. Dopo le prime scaramucce a sud di Milano, nella
Lomellina, dove con abile manovra i piemontesi costringono a bagnomaria gli austriaci, allagando la pianura, gli splendidi
quadri di Girolamo ci portano a Palestro e alla cruenta e tremenda battaglia di Marengo, che aprì la strada alla liberazione
di Milano. Le truppe austriache in fuga e gli alleati all’inseguimento si urtarono con ferocia inaudita a San Martino e Solferino.
La Lombardia fu liberata ma si arrivò rapidamente alla pace di Villafranca, questa volta narrata con mano felice da
Domenico Induno. Alla fine, il “Pio Bove” di Fattori ebbe la meglio sui belligeranti. It was a long, long way to Tipperary!
Liceo Artistico StatalediBrera - Milano
via Hajech, 27 - 20129 MILANO
Tel. 02.71.34.43