Al via la fase congressuale dell`Slp Cisl

Download Report

Transcript Al via la fase congressuale dell`Slp Cisl

Notiziario Regionale Online
Anno II edizione di Febbraio 2017
www.cislpostesicilia.it
Al via la fase congressuale dell’Slp Cisl
I
In rilievo
- Bonus 2017
- PCL e MP
- Bonus quotazione
Caio
All’interno
L’impegno Responsabile
per rilanciare la crescita
pag. 2
Le Poste sono privatizzate ma la missione sociale
resta
pag. 4
Privatizzazione: per
Poste nuova quota
in Borsa entro metà
anno
BONUS 2017
pag. 5
nizia la fase
congressuale,
come
quattro anni fa, si
comincia
dai
congressi territoriali delle provincie siciliane, il
congresso regionale l’11 aprile a
Giardini Naxos
(ME) ed infine il
VII
Congresso
Nazionale SLP
Cisl che si terrà a
maggio a Montesilvano (PE). Un
periodo ricco di
impegni non solo
congressuali, sul
tavolo
l’argomento principe
che ci sta a cuore
la privatizzazione
e il rinnovo del
CC.N.L..
Il Segr. Regionale
La Corte dei Conti bacchetta Poste e
“scopre” il bonus quotazione di Caio
SLP CISL
Continua a pag. 9
pag. 6
Comunicato unitario
nazionele su MP e Pcl
pag. 7
Bonus 2017
pag. 9
Il dipendente può rifiutarsi di eseguire un ordine ?
pag. 11
1
Giuseppe Lanzafame
– FEBBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
INFORMA
–2–
"L'impegno responsabile per rilanciare la crescita"
intervento di Annamaria Furlan "Il Sole 24 ore" del 25 gennaio 2017
C
aro
Direttore
,
“all’Italia ed al mondo serve sempre di
più un’Europa politica»: ha
ragione il Presidente della Bce,
Mario Draghi a sollecitare una
svolta nelle scelte dei Governi
Europei. Vedremo se il discorso di insediamento di Donald
Trump e le sue prime mosse
(come il ritiro degli Stati Uniti
dal Tpp, l’accordo di libero
scambio con 11 paesi affacciati sul Pacifico che Obama aveva fortemente voluto) costituiranno quel “pugno sullo stomaco”, come ha scritto sabato
sul Sole 24 ore Adriana Cerretelli, che serviva all’Europa
per uscire dal suo “autismo”
nel nuovo mondo che le sta
crollando addosso. La strategia
degli Stati Uniti basata su protezionismo, revanscismo patriottico e, soprattutto, poca
generosità con il resto del pianeta
non lascia alternative o scappatoie all’Europa. Non possiamo
attendere
come
un
fatto
“salvifico” le elezioni politiche
che si svolgeranno nei prossimi
mesi in Germania, Francia, Olanda e, forse, anche in Italia. Il
2017 non può essere un altro
anno perso per il destino del
nostro continente. Questa Europa deve cambiare strada, riscrivendo il suo “Statuto Economico” se vuole arginare il populismo e ridare fiato al processo di
integrazione oggi minato alla
fondamenta dalla Brexit e dai
rigurgiti dei nazionalismi. Fra
due mesi il nostro Governo
ospiterà un Consiglio Europeo
straordinario che avrà il compito di celebrare l’anniversario
dei Trattati di Roma, ma anche
quello di ripensare le politiche
di bilancio ed indirizzare le
scelte economiche e sociali dei
Governi. È evidente che il nostro Paese sarà tanto più credibile
ed autorevole sul piano europeo
quanto più sarà in grado di coinvolgere le parti sociali nelle sue
decisioni, dimostrando di saper
lavorare per la coesione sociale,
2
Continua
http://www.cislpostesicilia.it/
– FEBBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
un’esigenza sollecitata dal Presidente della Repubblica, Mattarella. Questa è la scommessa
cui è chiamato il Governo
Gentiloni, la cui agenda abbiamo condiviso dal giorno
del suo insediamento, senza
per questo rinunciare al nostro ruolo propositivo. Torna
con forza la necessità di un
“patto sociale” per affrontare
il tema cruciale della crescita
per contrastare il declino del
nostro paese. Il lavoro dei giovani è la principale questione
da affrontare. La Cisl metterà in
campo alcune proposte concrete: in primo luogo è indispensabile attuare la seconda
parte del Jobs Act, quella delle politiche attive del lavoro,
favorire gli investimenti in
innovazione e ricerca, creare
reti territoriali con la bilateralità per far dialogare di più
scuola e imprese. Servono risorse e servizi efficienti per
combattere le diseguaglianze e
favorire l'inclusione sociale,
soprattutto nelle periferie abbandonate delle grandi città e
nel Mezzogiorno. Apriamo subito il confronto sulle future
INFORMA
pensioni dei giovani, come previsto dall’accordo dello scorso 28
settembre tra Governo e sindacati, concordando anche le modifiche alla disciplina dei voucher e
della responsabilità solidale in
tema di appalti, Ma dobbiamo
anche rilanciare il sistema industriale italiano, governando
(e non subendo) i processi digitali di industria 4.0 nel quadro
di una migliore qualità del lavoro.
Nello stesso tempo, il sindacato
e le associazioni imprenditoriali
dovranno completare il percorso di riforma delle relazioni industriali e del sistema contrattuale, rendendoli adeguati alla
–3–
sfida della produttività e della
competitività del paese. Significa, nei fatti, riempire di contenuti
quel “patto della fabbrica” che
dovrà dare nuovo slancio al sistema produttivo ed innescare un
circolo virtuoso positivo. Tutto
questo ci darà più forza in Europa come “sistema- Paese”,
mettendo da parte le divisioni e
le polemiche strumentali. Forse
la politica dovrebbe assumere
come riferimento il lavoro silenzioso dei nostri vigili del fuoco,
degli operatori sanitari e delle
altre strutture dello Stato, dove
operano persone che si impegnano tutti i giorni con grande serietà per salvare le vite umane. Tutti
dovrebbero far proprio questo
“modello” di impegno responsabile, per rinsaldare un nuovo
sentimento di coesione sociale e
di solidarietà, come abbiamo
saputo fare nei momenti più
tragici della vita del nostro
paese.
3
http://www.cislpostesicilia.it/
– FEBBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
–4–
INFORMA
LE POSTE SONO PRIVATIZZATE
MA LA MISSIONE SOCIALE RESTA
Il numero uno Caio:
“Siamo vicini al
territorio e
accompagniamo i
clienti alla
rivoluzione digitale”
F
rancesco Caio non è pentito di non aver messo le
mani sul risparmio gestito di Pioneer che Unicredit ha
venduto alla francese Amundi.
«Abbiamo ritenuto che a quel
prezzo il progetto non avrebbe
creato valore per gli azionisti»,
assicura l’amministratore delegato
delle Poste, persuaso che «ci sono
opzioni migliori», il che «spiega il
senso dell’alleanza con Anima». Il
tono è di chi rifugge il passo più
lungo della gamba e non vuole
tradire il senso della missione della sua azienda, quotata oltretutto.
«Non è la finanziarizzazione delle
Poste - giura - ma la postalizzazione della finanza». La metamorfosi del gruppo gialloblù è
stata significativa negli ultimi anni. Si era partiti coi portalettere e
oggi si vendono servizi finanziati, sono cambiate talmente tante
cose che viene spontaneo chiedersi che tipo di impresa siano
ormai le Poste. Caio una r isposta ce l’ha. «Siamo un’azienda
che storicamente ha svolto il ruolo
di fattore di coesione sociale per il
Paese, ruolo che oggi non è cambiato. La cifra di Poste è la fiducia
sul territorio e la prossimità ai cittadini: sono gli elementi distintivi
della nostra missione». Per fare
cosa? «Da sempre abbiamo tre
mestieri “sistemici”: lettere, trasporto di oggetti, sempre più
pacchi. E poi i pagamenti, un
tempo solo bollettini oggi anche
carte, e il r ispar mio, un tempo
solo postale, oggi anche risparmio
gestito e protezione. Con il mercato a tasso zero, si pone l’esigenza
di modificare la prospettiva del
miglior ritorno. Fa parte dell’adeguamento al nuovo contesto sociale modificato anche dall’evoluzione tecnologica». È un processo
rischioso, vero? «Le rivoluzioni
tecnologiche portano sempre il
pericolo di uno strappo sociale.
La trasformazione in corso richiede l’accesso al digitale e pone
la minaccia di esclusione per chi
l’accesso non ce l’ha. E non parlo
solo di quello geografico, penso
anche a cultura e competenze.
Noi possiamo mettere il nostro
mestiere al servizio dell’inclusione, per accompagnare le comunità
dalle vecchie esigenza alle nuove». Dovete anche insegnare a vivere con il rischio? «Chi ha abbondanti mezzi a disposizione trova anche chi lo aiuta a scegliere in
un’offerta ampia di possibilità. Chi
dispone di risparmi più contenuti si trova
da solo a dover
effettuare scelte
complesse
e
dunque va accompagnato
verso strumenti
che per produrre ritorno non
hanno più la
certezza di una
volta. Abbiamo persone formate,
piattaforme informatiche e presenza territoriale per farlo». Con Irs
non è andata bene per 14 mila. «È
un collocamento avvenuto più di
14 anni fa, in un contesto economico e regolamentare diverso. Il
passato è il passato. Tuttavia abbiamo deciso, oggi, di tutelare
tutti i risparmiatori con l’obiettivo di ribadire il rapporto di fiducia. Ma deve esser e chiar o che la
garanzia per chi investe non è più
la certezza del tasso, ma quella d’aver capito il livello di rischio». Le
dispiace non avere comprato Pioneer da Unicredit? «Per un’azienda quotata i progetti sono
interessanti se valutati con disciplina finanziaria. Nel contesto di
una gara di mercato, guidati da
questa disciplina, abbiamo ritenuto che a quel prezzo il progetto
non avrebbe creato valore né per
gli azionisti, né per l’azienda, né
per i clienti». C’è chi ha visto
un’offensiva francese nell’operazione di Pioneer ad Amundi.. «Ci
muoviamo in un contesto europeo». Si parla di una ulteriore
privatizzazione delle Poste. Pro o
contro? «Siamo in questo caso
oggetto di una decisione, è l’azionista a cui deve essere posta la
domanda. Da parte mia, posso
solo dire che sinora la privatizzazione di Poste è stata un successo.
Siamo un’azienda sul mercato, con
un efficace meccanismo di
“governance” e che ha rafforzato la
propria missione sociale». Siete
sempre al centro di polemiche.
L’abbandono della Sicilia, l’assunzione del fratello di Alfano... «Con
i suoi servizi l’azienda è al centro
della vita del Paese tutti i giorni.
Capisco che le polemiche facciano
più notizia delle cose che funzionano e che si danno per scontate, ma
che sono alla base dei nostri risultati».
4
http://www.cislpostesicilia.it/
– FEBBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
–5–
INFORMA
PRIVATIZZAZIONE: PER POSTE NUOVA QUOTA
IN BORSA ENTRO METÀ ANNO
I
l governo Gentiloni rimette
sulla rampa di lancio le
privatizzazioni. Si parte
con la seconda tranche di Poste per la quale, mercati permettendo, si pensa alla fine
del primo semestre, dunque
tra giugno e luglio. Ma a sor presa potrebbe tornare d’attualità quest’anno anche la privatizzazione delle Ferrovie dello
Stato, o più probabilmente la
parte pregiata del gruppo, ovvero l’alta velocità rappresentata
dalle Frecce e i treni a lunga
percorrenza. Dopo aver quotato
in Borsa Poste Italiane nel
2015, dismettendo il 35,5%
del capitale, e dopo aver ceduto
un’altra quota pari al 30 per cento a Cassa depositi e prestito lo
scorso anno, resta l’obiettivo di
vedere sul mercato la residua
quota del 30%, con le stesse modalità dell’Ipo e cioè con la cessione a investitori istituzionali e risparmiatori. La tabella di marcia
prevede l’operazione entro quest’anno, ovviamente mercati permettendo». Il titolo Poste continua a essere scambiato a valori
sotto il prezzo di collocamento del
2015, pari a 6,75 euro; in questi
giorni quota attorno a 6 euro, con
una capitalizzazione inferiore a 8
miliardi. Secondo gli esperti il collocamento di un’ulteriore tranche
è tecnicamente sostenibile anche
se il prezzo attuale è inferiore a
quello di collocamento. Ma non è
necessariamente detto che debba
essere così e che nei prossimi mesi,
invece, il titolo non possa riprendere
valore. «La società sta perfezionando operazioni annunciate lo scorso
anno, come la creazione di un polo
del risparmio con Anima (entr o il
primo semestre di quest’anno è previsto il conferimento in Anima di
Sgr Bancoposta Fondi, che porterà
la quota di Poste fino al 24,9 per
cento del capitale trasformandola nel
primo azionista, ndr) e sta sviluppando sinergie nei sistemi di pagamento dopo l’acquisizione di Sia.
“Operazioni che generano valore”.
La finestra per la seconda tranche
potrebbe aprirsi tra giugno e luglio,
come detto. Anche perchè nel frattempo andrà a scadenza il mandato dei vertici di Poste che, alla
stregua di altre società a controllo
pubblico come Eni, Enel, LeonardoFinmeccanica, coincide con l’assemblea di approvazione del bilancio
2016. Il governo, considerato che
la gran parte delle assemblee è
concentrata tra fine aprile e inizio
maggio, dovrà dunque decidere
sui nuovi vertici entro metà-fine
marzo. La tempistica dell’operazione Ferrovie sembra invece più
aperta. «Il nostro obiettivo è di poter
realizzare anche questa privatizzazione al momento opportuno - spiega Pagani -. Molto dipenderà dalle
operazioni in cui è impegnato il
gruppo, come l’acquisizione di grande successo che è stata realizzata
all’estero nelle scorse settimane (la
società ferroviaria britannica Next,
ndr). Il management è impegnato in
un percorso industriale ambizioso e importante e va scelto
il momento migliore. È anzitutto una scelta industriale».
La fusione con Anas, alla quale si sta lavorando, non sembra comunque interferire con
la privatizzazione. Ma cosa si
pensa di cedere di Fs, la holding o l’alta velocità? «Le
opzioni sono ancora tutte sul
tavolo - risponde Pagani -.
Certamente stiamo esaminando la cessione di una quota
della parte a mercato, ovvero
l’alta velocità». Nel settembre
scorso, l’Ad di Ferrovie Renato Mazzoncini aveva annunciato la quotazione del 30 per cento della società delle Frecce e della
lunga percorrenza (i treni Intercity): il settore ha un fatturato di 2,4
miliardi e un ebitda di 700 milioni.
Il valore potrebbe oscillare tra 2-3
miliardi e l’incasso, per il 30%,
sarebbe attorno a un miliardo. In
verità l’operazione sinora era rimasta in stand-by anche in attesa di
decidere chi avrebbe beneficiato di
quei fondi: Mazzoncini avrebbe
voluto tenerli nella holding per
finanziare gli investimenti, il Tesoro vorrebbe invece i proventi, sotto
forma di dividendo straordinario
delle Ferrovie dello stato, per ridurre il debito pubblico. L’incasso
per la cessione del 30 per cento
di Poste, se si considerano gli
attuali prezzi di Borsa, doverebbe attestarsi attorno a 2,4 miliardi. Se le oper azioni sulla società
dei recapiti e sulle Ferrovie andassero a buon fine entro l’anno, i
proventi complessivi potrebbero
arrivare fino a 3,5 miliardi.
Di Laura Serafini
Tratto da
5
http://www.cislpostesicilia.it/
– FEBBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
–6–
INFORMA
LA CORTE DEI CONTI BACCHETTA POSTE E
“SCOPRE” IL BONUS QUOTAZIONE DI CAIO
La
maggior attenzione sul costo del
lavoro in Poste Italiane in realtà non è mai arrivata.
Nonostante le richieste della
Corte dei Conti di “porre attenzione all’incremento del costo del personale dirigente”,
contenute nella relazione al bilancio 2013, la stessa Corte
nell’analizzare i conti 2015
mette in evidenza come gli stessi siano cresciuti in due anni da
150 a 180 milioni (più 20%).
Sotto il faro della magistratura
contabile sono finiti anche i
compensi attribuiti al vertice del
gruppo. Dice testualmente la
Corte: “All’atto della determinazione dei compensi complessivamente corrisposti al nuovo
Amministratore delegato e Direttore generale (Francesco
Caio, ndr), si è posta la necessità di effettuare una valutazione
preliminare in merito al compenso complessivamente corrisposto al precedente Amministratore delegato e Direttore
generale della Società, al fine
di contenere la misura dei nuovi compensi entro il 75 per cento di quelli precedenti”. Indicazione che però non è stata rispettata, seppur di poco. Caio, infatti,
nel 2015 ha guadagnato 1,1 milioni come retribuzione fissa e
193 mila euro sotto forma di
compenso variabile, cioé più del
75% del compenso complessivo
ottenuto dal precedente capoazienda Massimo Sarmi nel 2013,
che era stato pari a 1,56 milioni.
Inoltre, sempre dalla relazione
della Corte dei Conti, emerge
che l’amministratore delegato di
Poste ha incassato un maxi premio per la quotazione in Borsa
della società avvenuta nell’ottobre 2015. Al manager napoletano sono stati riconosciuti 370mila euro per il completamento
dell’operazione: la prima metà a
novembre 2015, il resto scaglionato
in
36
mesi.
Un premio una tantum che porta
le retribuzione complessiva di
Caio per il 2015 a 1,48 milioni. E
tenendo presente anche questo secondo bonus il manager nominato
da Matteo Renzi al vertice della
società controllata dal Tesoro ha
6
http://www.cislpostesicilia.it/
percepito circa il 95% di ciò
che incassava il suo predecessore. Insomma, nonostante le
intenzioni
dell’esecutivo,
rafforzate dal decreto Fare,
di portare gli stipendi dei
manager pubblici al 75%
dei loro predecessori il risultato è rimasto pressoché
identico. Anche se in realtà
Poste dal momento del suo
sbarco in Borsa non è più tenuta a rispettare questo tetto.
Questo modo di procedere,
però, ha fatto storcere il naso
agli esperti di corporate governance internazionali. Secondo una società di proxy il
premio per la quotazione è
passato in assemblea “per una
svista degli advisor. Di solito
le minoranze e gli istituzionali
si oppongono a premi così
discrezionali. E gli investitori
istituzionali non apprezzano
questa prassi”. Per un altro
esperto “c’è stata scarsa trasparenza nella comunicazione dei premi, anche se tra le
società quotate è una prassi
abbastanza frequente”. Per
entrambi i due consulenti
interpellati, però, Caio è “un
ottimo manager e merita
tutto il suo stipendio anche
se forse sarebbe stato meglio
garantirgli un fisso più alto
anziché un premio per la
quotazione. D’altra parte è
stato nominato dal governo
proprio per portare Poste in
Borsa”.
Tratto da:
– FEBBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
–7–
INFORMA
COMUNICATO UNITARIO MP E PCL
Le scriventi Segreterie Nazionali
denunciano, ancora una volta, le
pesanti criticità in cui versano interi
settori della Divisione Mercato Privati.
la volontà degli stessi. Su di loro, infatti, gravano oneri e responsabilità
senza garanzie di un’adeguata copertura relativa a competenze e conoscenze.
A fronte della fase di accelerazione
sui processi di finanziarizzazione,
assistiamo, di contro, a scelte di
arretramento sulle dinamiche evolutive radicate nell'ambito degli Uffici
Postali.
Nonostante un numero consistente
di esodi incentivati, gli esiti del verbale del 21 dicembre evidenziano
l'aggravarsi di una sempre più cronica carenza di personale. In sostanza, L'Azienda ha concordato, con
una minoranza sindacale, un numero di trasformazioni PT - FT e di
sportellizzazioni (in gran parte già
realizzate nell'arco dell'anno 2016)
che non ha apportato nessun beneficio concreto alla rete di MP. A dimostrazione di ciò, è nota la grande
difficoltà che quotidianamente
emerge nelle filiali per garantire
l'apertura di tanti uffici postali. Da
denunciare, inoltre, l'inopportuna
presa di posizione aziendale nell'assicurare l'apertura di molteplici uffici mono- operatore attraverso pressioni di ogni genere e ricatti, mirati
all'individuazione di risorse da assegnare, in forma di distacco, contro
La situazione generale dei continui
distacchi, anche a causa dell'incapacità datoriale di porre in essere opportuni piani di mobilità volontaria, assume contorni sempre più preoccupanti. Rileva, altresì, l'incomprensibile scelta di assegnare personale sportellizzato su posizioni lavorative che
ledono interessi di terzi utilmente
collocati in graduatorie di mobilità,
quasi mai movimentate.
I colloqui gestionali attivati in tutti
questi mesi, in ossequio al piano di
7
http://www.cislpostesicilia.it/
attenuazione del fenomeno di assenteismo, non hanno prodotto
alcuna efficacia, in quanto, a nostro parere, si muovono su crinali
"discutibili" mediante pressioni
psicologiche di ogni genere che costringono i
lavoratori a desistere dalla fruizione di assenze
tutelate dalla legge, quali
104, maternità facoltativa, congedi parentali, etc.
Nonostante l'istituzione
dell'Osservatorio paritetico sulle proposizioni
commerciali, continuano
le più volte denunciate
pressioni, mirate ad innalzare sempre più in alto l'asticella degli obiettivi, senza tener
conto delle difficoltà oggettive
derivanti da una fase economica
recessiva, causando fenomeni di
stress da lavoro correlato sempre
più accentuati, diffusi in tutti gli
ambiti dei settori commerciali.
La recente vicenda sui Fondi Immobiliari la dice
lunga sui rischi
connessi alla dinamica di finanziarizzazione,
senza che vi sia
un'attenta riflessione in merito da
parte della Divisione MP la quale
procede imperterrita su tale opinabile direzione.
Inoltre, denunciano comportamenti aziendali tesi a
redarguire il personale che, operando in piena conformità gestionale, segnala operazioni sospette.
Ad aggravare la situazione vi è
l'assenza di allert finalizzati ad un
controllo a monte dell'operatività
– FEBBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
EXTRAGIANOS, costringendo gli
addetti ad operare nell'incertezza,
senza opportuni supporti ed assistenza.
Tale situazione risulta aggravata
dalle decisioni datoriali di alleggerire le competenze delle strutture degli staff delle Filiali, concentrando
le stesse sulle Aree Territoriali, allontanando, così, la filiera dei con-
trolli dagli uffici postali. A sostegno
della veridicità di tali affermazioni,
le 00.SS. citano le risultanze della
consultazione dell'ultimo piano assembleare, relativo ai contenuti del
processo di riorganizzazione dei
settori dello Staff, di cui all'intesa
del 21 dicembre u.s., sui cui contenuti i lavoratori hanno espresso tutto il proprio dissenso votando contro.
Il quadro delle criticità risulta completato dalla carenza di risorse strumentali e dall'assenza di una costante attività di manutenzione che alimenta l'insorgere di disservizi. A tal
riguardo, citiamo l'annosa vicenda
delle controtransazioni, spesso causate dal blocco e malfunzionamento
del sistema operativo. Inoltre, l'in-
serimento delle stesse controtransazioni negli obiettivi KPI assegnati
agli uffici postali penalizza l'operatività e si ripercuote negativamente sul
clima degli stessi ambiti lavorativi.
Per tutte queste ragioni, le scriventi
Segreterie Nazionali, preannunciando
un percorso di lotta sull'intero territorio nazionale, finalizzato a mobilitare
il contesto categoriale, nonché a sen-
anche su elementi strutturali del
nuovo modello e a sospendere le
implementazioni che intendeva
avviare dal 20 febbraio p.v..
Avremo modo di verificare in
occasione del primo incontro,
fissato per martedì prossimo, le
reali volontà aziendali rispetto
alle possibili soluzioni da perseguire, riferite al modello organiz-
sibilizzare Istituzioni e opinione pubblica sulle stranezze che si evidenziano nella più grande Azienda, ancora
pubblica, del nostro Paese, fanno presente che attiveranno, contestualmente, ogni utile azione a tutela mediante
il coinvolgimento degli organi esterni
deputati al controllo sulla regolarità e
legalità dell' intero operato.
zativo e alle criticità più volte
rappresentate.
Distinti saluti
LE SEGRETERIE NAZIONALI
Riteniamo che questo rappresenti
un primo significativo risultato
conseguente alle azioni di lotta da
noi attuate.
Roma lì, 27 gennaio 2017
Roma, 26 Gennaio 2017
COMUNICATO PCL
L’Azienda, dopo le pressioni esercitate durante il corso delle riunioni di
questi giorni su PCL oltre a confermare l’implementazione di ulteriori
263 zone, si è resa disponibile a proseguire il confronto a tutto campo senza il ricorso all’art. 2 del CCNL 8
http://www.cislpostesicilia.it/
–8–
INFORMA
SLP- CISL
FAILP-CISAL
CONFSAL COM
UGL-COM
– FEBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
–9 –
INFORMA
LEGGE DI BILANCIO 2017
“PER IL BABY”
La legge Bilancio 2017 prevede
numerosi interventi a sostegno
delle nascite o adozioni. Alcuni
sono già disponibili altri entreranno in vigore non appena saranno approvate le modalità di
funzionamento e le procedure per
beneficiare. Gli interventi riguardano sia i cittadini italiani che
comunitari come pure di Paesi
extra UE purché in possesso di
ASSEGNO NUOVI NATI) e
non concorre alla formazione del
reddito complessivo ai fini Irpef.
Va
effettuata
domanda
all’INPS che la corrisponde in
unica soluzione.
Sopra € 25mila Isee non si ha
diritto all’assegno. Domanda
all’Inps.
ASSEGNO NUOVI NATI
permesso di soggiorno.
gennaio e il 31 dicembre 2017,
viene riconosciuto un assegno
erogato dal giorno della nascita
o dell’ingresso in famiglia. L’assegno viene corrisposto fino al
terzo anno di età o il terzo anno
dall’ingresso in famiglia se adottato. L’importo dell’assegno è di
€ 960 (80 euro mensili) se il nucleo familiare ha un reddito annuo Isee che non supera i €
25mila. Raddoppia a € 1.920
(160 euro mese) se il reddito
Isee non supera € 7.000.
La legge per facilitare l’accesso al credito per tutte le
famiglie con figli nati (o
adottati) dal 1° gennaio 2017.
Presso la Presidenza del
Consiglio dei
Ministri
è
stato infatti
istituito
il
“Fondo
di
sostegno alla
natalità” finalizzato a
rilasciare garanzie dirette
a banche e
intermediari
finanziari per
quelle famiglie che vogliono aprire
un mutuo o
abbiano bisogno di un
prestito. Le
modalità di funzionamento
della misura sono demandate
ad un decreto del Ministro
dell’Economia e delle Finanze da emanare entro i primi
di marzo 2017.
BONUS MAMMA DOMANI
Dall’1 gennaio 2017 la Legge di
Bilancio 2017 ha reso disponibile
un “premio alla nascita”. La futura mamma dal settimo mese
di gravidanza (o al momento
dell’adozione) riceverà dall’Inps
una somma pari ad 800 euro.
La misura non prevede una soglia di reddito ISEE massima
per accedervi ed è compatibile
con il Bonus Bebè (vedi sotto
Per ogni bambino nato – ma anche adottato o in affidamento
preadottivo - nel periodo tra il 1°
CON IL BABY CREDITO
PIU’ FACILE
BUONO ASILO NIDO
1.000 EURO
Un buono di 1.000 dal 1°
gennaio 2017 euro per il pagamento della retta dell’asilo
nido (pubblico o privato) dei
nati dal 1.1.2016. Il sostegno
9
http://www.cislpostesicilia.it/
– FEBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
INFORMA
economico è pensato anche per
quelle famiglie con bambini
(sotto i 3 anni) portatori di handicap e che necessitano di forme
di sostegno domiciliare. Il contributo verrà corrisposto dall’Inps
in 11 mensilità (di circa 90 euro
l’una) al genitore richiedente per
un massimo di tre anni consecutivi o fino al compimento dei 3
anni. Non sono state definite soglie ISEE, ma non è fruibile contestualmente ai voucher per baby
sitting e asili nido, previsti per le
lavoratrici dipendenti alternativi
al congedo parentale. Se si beneficia dei mille euro bisogna rinunciare anche alla detrazione
fiscale già prevista per le spese
di asilo. Domanda all’Inps.
se ne può aggiungere un altro se
fruito in sostituzione della madre
e naturalmente con il suo accordo. I congedi possono essere utilizzati in via continuativa come
no.
VOUCHER PER ASILI NIDO
E BABY SITTING
ALLA NASCITA DEL BEBE’
Il “Contributo per l’acquisto di
servizi per l’infanzia” è stato rifinanziato anche per biennio 2017
– 2018. Le neo madri lavoratrici
dipendenti (settore pubblico e
privato) ma anche con lavoro
autonomo potranno richiedere i
voucher per le spese di asilo nido
o baby sitting (600 euro mensili
per un massimo di 6 mesi) in alternativa al congedo parentale
facoltativo. Le donne che vorranno usufruire di questa misura
non potranno contestualmente
godere del Buono Asilo di 1.000
euro o della detrazione fiscale
per rette relative all’asilo nido.
IL CONGEDO PATERNITÀ
RADDOPPIA
Nel 2017 il neo papà sarà tenuto
a beneficiare di due giorni di
congedo, pagato dall’Inps al
100%, entro i primi 5 mesi dalla
nascita del figlio.
Nel 2018 i giorni di congedo obbligatorio diventano quattro a cui
BABY BILANCIO
2017
Sintesi dei contributi economici, disponibili nel 2017,
per i nuovi nati o adottati
MAMME IN ATTESA
· bonus Mamma Domani
(dal 7° mese di gravidanza o
dalla data di adozione)
· assegno Nuovi Nati (con
Isee)
– 10 –
ALTRI ASSEGNI DI
MATERNITA’
· Assegno per le mamme
che non hanno nessun
trattamento di maternità
o che percepiscono una
indennità inferiore a euro
1.694,45 (importo 2016)
pari a 5 mensilità di euro
338,89. Domanda da
presentare entro 6 mesi
dal parto o dall’ingresso
in famiglia dell’adottato.
La domanda va presentata nel Comune di residenza. Con Isee.
· Assegno per le famiglie
con almeno 3 figli minori. La domanda va presentata nel Comune di
residenza. Con Isee.
· Assegno per le lavoratrici atipiche e discontinue. La domanda va fatta entro 6 mesi dalla nascita o dalla adozione.
Domanda va presentata
all’Inps.
· credito agevolato
· congedo di paternità raddoppiato
NATI DAL 1 GENNAIO
2016
· buono Asilo Nido
MAMME LAVORATRICI
DIPENDENTI O AUTONOME
· voucher per asilo nido o
baby sitting
Tutti i contributi non
vengono considerati nel
reddito per ottenere il
bonus 80 euro.
Rimangono inalterate le
detrazioni fiscali del
19% per le spese sostenute dai genitori per le
rette di frequenza di asili
nido pubblici e privati
(detrazione massima euro 120 annui per ogni figlio).
10
http://www.cislpostesicilia.it/
– FEBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
INFORMA
– 11 –
Il dipendente può rifiutarsi di eseguire un ordine
illecito?
Al dipendente spetta il diritto di dissentire da ordini illegittimi del datore di lavoro o
dal capo preposto; anzi,
eventualmente, ha anche il
dovere di denunciarlo.
È possibile rifiutarsi di agire
in un determinato modo se a
chiederlo è il nostro datore
di lavoro e tale comportamento viola la legge? Sicuramente sì: il dipendente ha
il diritto-dovere di dissentire
dagli ordini illegittimi. Anzi,
se pone in essere la condotta
illecita, pur dietro il comando del capo, è responsabile
personalmente. Non conta il
fatto che abbia agito spinto
dalla paura di perdere il posto o di subire ritorsioni in
azienda (col rischio di mobbing): egli è già tutelato dal-
lo statuto dei lavoratori e
dalle norme a tutela dei lavoratori. Quindi, il dipendente, nonostante l’ordine
impartitogli dal datore di
lavoro, se commette un’azione illecita ne risponde
personalmente (in concorso
con il capo, che è il mandante del crimine). È quanto
chiarito dalla Cassazione
con una recente sentenza [1].
te del banco frigo di falsificare le date di scadenza dei prodotti o che gli
imponga di tarare la bilancia in modo tale che
questa faccia apparire
più pesanti (e quindi più
costosi) i cibi acquistati
dalla clientela. Il lavoratore, invece di rifiutarsi
di compiere una frode,
preferisce obbedire, convinto che, in caso di controlli, lui potrà giustificarsi dicendo che è stato
costretto dal capo. Ma un
cliente si accorge dell’inganno e denuncia sia il
responsabile del banco
frigo sia il titolare del
negozio. Chi dei due risponderà
penalmente?
Secondo la Cassazione,
entrambi. Il lavoratore
può
rifiutarsi
di ottemperare all’ordine
illecito impostogli dal
superiore ed è in grado
di denunciare l’accaduto ad altri suoi superiori
o alle autorità di sicurezza.
Tratto da:
www.laleggepertutti.it
Immaginiamo che il responsabile di un negozio di alimentari chieda al dipenden11
http://www.cislpostesicilia.it/
– FEBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
INFORMA
– 12 –
12
http://www.cislpostesicilia.it/
– FEBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
INFORMA
– 13 –
Petizione contro la privatizzazione di Poste Italiane
Abbiamo ritenuto utile proporre una petizione contro la
privatizzazione
di Poste Italiane, tramite una
raccolta firme
da realizzare a
partire dai nostri iscritti dalle
assemblee precongressuali,
nei
congressi
territoriali e regionali, ma anche sui luoghi
di lavoro tra i
lavoratori .
Il SEGR. GENERALE
LUCA BURGALASSI
13
http://www.cislpostesicilia.it/
– FEBBRAIO 2017 –
CISL POSTE
– 14 –
INFORMA
Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili
(MGF) Cisl Nazionale
Il prossimo 6 febbraio si celebrerà
in tutto il mondo, come di consueto, la Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF).
scolastica sono le armi migliori contro questo drammatico fenomeno.
Dal 2008 a oggi, infatti, oltre 15.000
comunità locali in 20 Stati hanno
dichiarato pubblicamente l’abbandono delle MGF, oltre 2.000 comunità solamente nel 2015. Inoltre, 5
Stati hanno varato leggi nazionali
per la messa al bando della pratica.
Secondo i dati più recenti pubblicati dall’Unicef, sono almeno 200
milioni le donne e le bambine, in
30 Stati di Asia e Africa, che hanno subito mutilazioni genitali
femminili.
Il Parlamento europeo l’anno
scorso ha stimato in 500.000 le
donne e le bambine che vivono in
Europa e che stanno soffrendo le
conseguenze delle mutilazioni
genitali femminili. 180 mila sono,
inoltre. Quelle a rischio ogni anno. L’eliminazione delle MGF
rimane perciò un obiettivo prioritario nella strategia sullo sviluppo
sostenibile dell’Unione Europea,
obiettivo 5 dell’Agenda 2030.
In Italia, nonostante la legge del 2006
che vieta e persegue gli autori di tali
reati, sarebbero 35.000 le donne sotto-
Finora, dunque, è stato fatto tanto
ma si può e si deve fare molto di
più. Si procede ancora troppo lentamente e quindi occorre accelerare in
questa direzione per invertire una
tendenza che in termini assoluti
continua a risultare ancora in crescita.
poste a queste pratiche ed oltre mille
bambine a rischio.
Come Cisl siamo sempre più convinte
che la sensibilizzazione e l’educazione
I nostri contatti




PALERMO
Via Mariano Stabile 136/C
Tel. 091-332351/ Fax 091-324150
Segretario Territoriale
Maurizio Affatigato
[email protected]
TRAPANI
P.zza Ciaccio Montalto 27
Tel. 0923-29456 / Fax 0923-29456
Segretario Territoriale
Giuseppe Ferrante
[email protected]
CALTANISSETTA
Via Canonico Pulci 9/B
Tel. 0934-20085 / Fax 0934-20085
Segretario Territoriale
Giuseppe D’Antoni
[email protected]
AGRIGENTO
Via L. Pirandello 18
Tel. 0922-21529 / Fax 0922-556221
Segretario Territoriale
Giovanni Greco
[email protected]





Per questo la Cisl, insieme al Coordinamento nazionale donne, è intenzionata a proseguire la propria azione di informazione nei luoghi di
lavoro avviata nel 2009 con la
“Piattaforma sulla prevenzione della violenza sulle donne e i minori” e rilanciata
nel 2011 con la Campagna permanente
“MGF: Mutilazioni Giunte alla Fine”
SLP CISL SICILIA
ENNA
Via Donna Nuova 11
Tel. 0935-502387 / Fax 0935-24194
Segretario Territoriale
Salvatore Alfano
[email protected]
MESSINA
V.le Europa 58 c/o Ust-Cisl
Tel. 090-293740 / Fax 090-6507638
Segretario Territoriale
Gisella Schillaci
[email protected]
CATANIA
Via Vincenzo Giuffrida N° 160
Tel. 095-370666 / Fax 095-539877
Segretario Territoriale
Salvo Di Grazia
[email protected]
Sede Regione Sicilia
——————
Via M. Stabile 136 C
90139 Palermo
Telefono: 091-332446
http:www.cislpostesicilia.it/
Segretario Regionale
Giuseppe Lanzafame
SIRACUSA
Via Arsenale 26
Tel. 0931-65061 / Fax 0931-65061
Segretario Territoriale
Eugenio Elefante
[email protected]
RAGUSA
Piazza Ancione 2 c/o Ust-Cisl
Tel. 0932-656322 / Fax 0932-941809
Segretario Territoriale
Giorgio Giunmara
[email protected]
14
LA CISL
E’ SOCIAL