«Rsa, nessun via libera a priori dal Pd»

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«Nessun via libera a priori»
Riforma delle Rsa
Zeni ostaggio del Pd
Non sarà un via libera scontato
quello del Pd alla riforma degli
enti di gestione delle case di
riposo. 11 «prendere o lasciare»
dell'assessore Luca Zeni ha
indispettito più d'uno nel
partito. Oggi la riforma sarà resa
nota, ma il segretario Gilmozzi e
l'assessore Olivi annunciano:
«Nessun via libera a priori».
L.PATRUNO
A PAGINA
«Rsa, nessun via libera a priori dal Pd»
LUISA MARIA PATRUNO
Il fatto che la riforma degli enti
di gestione delle case di riposo
(Aziende provinciali per i servizi alla persona) e dell'organizzazione del welfare per gli
anziani venga proposta da un
a s s e s s o r e del Pd, Luca Zeni,
non significa che vi sarà il via
libera automatico del Partito
d e m o c r a t i c o alla p r o p o s t a
«definitiva», che sarà presentata oggi dall'assessore. Il tono
ultimativo usato da Zeni nei
giorni scorsi, una s o r t a di
«prendere o lasciare», pare
avere avuto l'effetto di indispettire invece che aiutare il
confronto interno, già difficile
in partenza, soprattutto dopo
il voto «ribelle» di astensione
di tre consiglieri provinciali
Pd (Borgonovo Re, Violetta
Plotegher e Mattia Civico) ad
ottobre, su una mozione di minoranza, che puntava a ricominciare da zero il confronto
sulla riforma.
Morale, l'argomento è molto
delicato e alla vigilia del grande giorno si è già infiammata
la polemica tra l'ex assessora
Donata Borgonovo Re, che ha
chiesto che ci sia «spazio di discussione» sulla proposta; e
l'assessore democratico, che
ha reagito sospettoso, dicendosi «sorpreso della necessità
di mettere le mani avanti prima ancora di aver visto la proposta.
Ma il fatto è che la questione
non la si può liquidare come
solo una «bega» tra Borgonovo
Re e Zeni, perché c'è anche il
segretario provinciale del Pd,
Italo Gilmozzi, ad appoggiare le
richieste di Borgonovo Re, che
è anche presidente del partito,
facendo presente a Zeni che
non può dare nulla per scontato né deciso e che il Pd vuole
avere il tempo di valutare la
proposta prima di esprimersi.
Alle voci di Gilmozzi e di Borgonovo Re si associa poi pure
quella del vicepresidente della
Provincia, Alessandro Olivi
{vedi articolo sotto), che si dichiara favorevole a una riforma, ma non a scatola chiusa
né con ultimatum.
«Quello delle Rsa è un tema sostiene Gilmozzi - che crea fibrillazioni ed è normale. Siamo
d'accordo con l'assessore Zeni
che domani (oggi per chi legge, Ndr.) presenterà la sua proposta oltre che al gruppo e alla
maggioranza anche al partito
alla commissione salute, che
è composta da una trentina di
persone, tra cui medici e altri
esperti del settore. Si confronterà con loro e la commissione
darà la sua valutazione. Poi -
spiega il segretario - sarà l'assemblea provinciale del Pd ad
esprimersi. Io quindi non posso dire ora se la proposta di
Zeni va bene al Pd o no. È vero
che all'inizio ci siamo espressi
a favore degli obiettivi della riforma e di un percorso e non
ho dubbi che l'assessore abbia
tenuto conto e receputo le osservazioni che sono state fatte
in mesi di discussione, ma non
può non essere consentito il
confronte anche in questa fase
sulla proposta».
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