Il NotiziAlsippe del 9 febbraio 2017

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NUMERO 1793
GIOVEDI
9 FEBBRAIO
2017
La priorità per le carceri
resta
la
carenza
di
personale"
"Spiace osservare che ancora una volta sia
stata trascurata nel question time la
specificità sarda relativamente alle carceri.
La Sardegna è l'unica regione italiana dove i
Direttori effettivi sono 5 per 10 Istituti, non
ci sono Vice Direttori, sono carenti gli
Ispettori e gli Agenti della Polizia
Penitenziaria nonché gli Educatori e gli
amministrativi. Si tratta di inadeguatezze
che incidono pesantemente sull'efficienza
del sistema penitenziario isolano e che
prescindono dalle "strutture altamente
moderne". Risultano gravemente deficitarie
cioè
tutte
quelle
prerogative
che
garantirebbero il pieno rispetto del dettato
costituzionale anche con riferimento ai
diritti di chi lavora". Lo afferma Maria
Grazia
Caligaris,
presidente
dell'associazione
"Socialismo
Diritti
Riforme", commentando le risposte del
Ministro della Giustizia Andrea Orlando
all'interrogazione del Deputato del Centro
Democratico Roberto Capelli.
"Anche la questione delle Case di
Reclusione all'aperto di Mamone, Isili e Is
Arenas - aggiunge Caligaris - deve essere
esaminata in un'ottica di efficienza.
Nessuna delle Colonie Penali ha un
Direttore
esclusivamente
assegnato.
Mamone in particolare si trova in un'area
dove quando piove e/o nevica resta isolata.
Da anni si parla di un rilancio ma finora è
rimasto sulla carta. Occorre chiarezza o si
creano condizioni di lavoro autentiche con
investimenti consistenti e operatività
manageriali altrimenti è preferibile attivare
cooperative sociali. Il Ministero della
Giustizia deve riconsiderare il proprio
ruolo".
A
CURA
DELLA
SEGRETERIA GENERALE
AD USO INTERNO
Delega al Governo per
l'unificazione delle Forze
di
polizia
e
per
la
riorganizzazione
delle
funzioni di protezione
civile
APERTO AL CONTRIBUTO
DÌ
TUTTI_
Carceri di Matera e Potenza, Ferri
(sottosegretario
Ministro
Giustizia)
risponde a interrogazione Burtone (PD)
.Nella casa circondariale di Potenza, a
fronte di un organico di 147 unità, ne
sono presenti 121, nella casa circondariale
di Melfi, a fronte di un organico di 176
unità, ne sono presenti 145, nella casa
circondariale di Matera, a fronte di un
organico di 120 unità, ne sono presenti
101”.
L’altro pomeriggio al Senato voto finale
con la presenza del numero legale Relatori COLLINA e CALEO (Relazione
orale MARAN. - Delega al Governo per
l'unificazione delle Forze di polizia e per
la riorganizzazione delle funzioni di
protezione civile DDL 2095
Clicca il link sotto per scaricare il
documento
46087
Segreteria Generale
Carenze di organico della
Polizia penitenziaria nelle
Carceri
di
Matera
e
Potenza,
il
Sottosegretario
alla
Giustizia, Cosimo Ferri,
rispondendo alla Camera
dei
Deputati
ad
un’interrogazione
Lo ha detto il Sottosegretario alla
Giustizia, Cosimo Ferri, rispondendo alla
Camera
dei
Deputati
ad
un’interrogazione, che ha come prima
firma quella dell’on. Giovanni Burtone
(Pd), sulle carenze di organico della
Polizia penitenziaria nelle carceri della
Basilicata. Ferri ha sottolineato che “la
carenza di personale, soprattutto nei ruoli
degli
ispettori
dei
sovrintendenti,
rappresenta una criticità che si ripropone
in maniera analoga in tutti gli altri istituti
penitenziari”.
Polfer e unità cinofile
della polizia penitenziaria
effettuano controlli nella
stazione di Verona Porta
Nuova
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I controlli Polfer danno i loro frutti: 37enne
fermata con 12 chili di hashish. La donna è
stata fermata dagli agenti nella stazione di
Verona Porta Nuova e all'interno del suo
bagaglio sono state trovati due pacchi
contenenti 20 tavolette di "fumo"
Non si può certo dire che sia stato un
weekend tranquillo per gli agenti della
Polizia Ferroviaria di Verona, che
dopo l'arresto del 29enne belga che ha
aggredito due controlli e l'uomo investito da
un treno nella notte tra il 4 e il 5 febbraio,
hanno messo le manette ai polsi di Soraya
Farah, 37enne algerina trovata in possesso
di 12 chili di hashish.
L'arresto è stato compiuto durante i
controlli volti alla prevenzione e repressione
dei reati in ambito ferroviario, che la polizia
effettua con particolare attenzione nelle
principali stazioni per garantire la sicurezza
dei viaggiatori e del personale FS.
Non è la prima volta che nella stazione di
Porta Nuova finiscono in manette dei
corrieri della droga. La polfer perciò ha
acquisito la consapevolezza che questo
scalo, negli ultimi anni, è diventato un
importante punto di transito, in particolare
per coloro che dalla Lombardia puntano
all'Austria o alla Germania. I controlli
quindi sono numerosi e, quando possibile,
vedono anche la partecipazione delle unità
cinofile chieste in ausilio alla polizia
penitenziaria o alla guardia di finanza. Così,
intorno alle 20 di domenica 5 febbraio, gli
agenti hanno notato la donna straniera,
decidendo di eseguire un controllo che ha
subito dato i suoi frutti: all'interno del suo
baglio infatti sono stato trovati due pacchi
contenenti 20 tavolette di hashish, per un
peso complessivo di circa 12 chili.
La 37enne, su disposizione del pm di turno,
è stata quindi condotta nella casa
circondariale di Montorio. Nella mattinata
di martedì si è tenuta l'udienza di convalida,
alla quale ha fatto seguito il differimento del
processo per la richiesta dei termini a
difesa, con l'algerina che nel frattempo
resterà in carcere. (Verona Today)
Nicola Ventura hanno scritto una lettera
al presidente dell’Ente intermedio per
sottoporre
alla
sua
attenzione
l’importante
questione
della
localizzazione
della
struttura
che
potrebbe essere realizzata a Catanzaro.
Per raggiungere l’obiettivo – hanno
rimarcato
i
consiglieri
comunali
rappresentati da Lorenzo Costa – è
necessario ed urgente comunicare al
Ministero della Giustizia la disponibilità
di idonei locali. Sullo stesso argomento, il
presidente Bruno ha avuto un cordiale
confronto con il consigliere comunale di
Catanzaro Sergio Costanzo che ha
sollecitato un intervento risolutivo anche
come strumento concreto di sostegno alle
politiche di rivitalizzazione del centro
storico.Il presidente Bruno ha assicurato
tanto al gruppo comunale del Pd quanto
al consigliere Costanzo la massima
attenzione
dell’Amministrazione
provinciale, che risulta avere nella
immediata disponibilità un immobile in
linea di massima adeguato alle esigenze
funzionali alla ubicazione della Scuola di
Polizia penitenziaria. Tanto che nelle
scorse settimane sono stati effettuati una
serie di sopralluoghi finalizzati alla
definizione della disponibilità dell’Ente e
dell’eventuale
accordo
con
il
Dipartimento
dell’Amministrazione
penitenziaria. Il presidente Bruno, infine,
ha ribadito che seguirà la vicenda con
particolare attenzione e che farà quanto
possibile per arrivare ad una risoluzione
positiva della trattativa aperta con
l’assegnazione dei locali in questione al
Dipartimento
dell’Amministrazione
penitenziaria.(Strill.it)
In sensibile aumento i
detenuti nelle carceri italiane
a gennaio 2017
Individuati locali per la sede
del
Provveditorato
dell’Amministrazione
Penitenziaria di Catanzaro
Catanzaro – Individuati locali provinciali
per
provveditorato
amministrazione
penitenziaria.L’individuazione di locali
idonei all’ubicazione della sede del
Provveditorato
regionale
dell’Amministrazione
penitenziaria
all’ordine del giorno dell’incontro tra il
presidente della Provincia di Catanzaro,
Enzo Bruno, e il capogruppo del Partito
democratico al Comune, Lorenzo Costa. Nei
giorni scorsi, infatti, i consiglieri comunali
democratici Lorenzo Costa, Francesco
Passafaro, Vincenzo Capellupo e Sabatino
Come ogni mese
dell’amministrazione
il
Dipartimento
penitenziaria
Ufficio per lo sviluppo e la gestione del
sistema informativo automatizzato ,
Sezione Statistica emana e pubblica sul
sito www.giustizia.it la consueta tabella
mensile dei detenuti presenti e la relativa
capienza regolamentare degli istituti
penitenziari per regione di detenzione
relative al mese di dicembre 2016 , dalle
tabelle si evince un sensibile aumento
della popolazione detenuta a cospetto del
mese precedente cioe’ dicembre 2016, in
cui i presenti sono 54653 , mentre i
presenti a gennaio 2017 sono 55.381, di
seguito alleghiamo la relativa tabella per
regione di detenzione
Segreteria Generale
Intervista a Cosimo Ferri:
"Radicalismo in cella? La
repressione
non
può
bastare"
"La battaglia contro il jihadismo non può
risolversi solo nella pur necessaria
attività di intelligence e di polizia.
Dobbiamo partire dalle scuole". A
distanza di un mese dall'uccisione del
terrorista Anis Amri facciamo il punto
con il sottosegretario alla Giustizia
Cosimo Ferri sul fenomeno della
radicalizzazione nelle carceri.
Signor sottosegretario, Amri dopo era
stato nei Cie e in carcere girava libero in
Europa. Che provvedimenti aveva preso
all'epoca
l'Italia?
Sbarcato a Lampedusa Amri ha scontato
quattro anni in carcere - prima a Catania
e poi a Palermo - per avere partecipato ad
una violenta rivolta nel centro di
accoglienza migranti. Quando è uscito, il
decreto di espulsione non è stato eseguito
a causa di ritardi procedurali delle
Autorità tunisine. L'Italia è stata
obbligata a lasciarlo andare, non prima
però di avere inserito i suoi dati nel
database europeo. Questo è un aspetto
molto attuale, ossia quello di comporre il
controllo della situazione degli irregolari
con l'accoglienza dei rifugiati mediante
accordi con i paesi di provenienza. Quali
sono le politiche del Governo per arginare
il fenomeno della radicalizzazione nelle
carceri?
La radicalizzazione è un fenomeno
complesso. La battaglia contro il
jihadismo non può risolversi solo nella
pur necessaria attività di intelligence e di
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polizia. Senza una adeguata prevenzione gli
sforzi del nostro, come degli altri Governi,
può essere vano. L'obiettivo è quello di
contrastare la radicalizzazione, islamista e
non solo, nelle scuole, nei luoghi di lavoro e
nelle carceri. Le misure sono volte a
prevenire i fenomeni di radicalizzazione e di
diffusione dell'estremismo religioso, oltre a
provvedere al recupero umano, sociale,
culturale e professionale di soggetti già
coinvolti in fenomeni di radicalizzazione.
Tale azione culturale e sociale di
prevenzione si associa con quella di tipo
repressivo, già intrapresa dal Governo e dal
Parlamento con la legge 153 del 2016 (che
ha
ratificato
cinque
strumenti
internazionali in materia di contrasto al
terrorismo), e con il decreto legge 7/ 2015,
che ha previsto nuove figure criminose, ha
aumentato le condotte incriminabili ed ha
anticipato la soglia di punibilità: una fra
tutte, quella di propaganda di viaggi in
territorio estero con scopi di terrorismo.
Come si concilia il tema del rispetto dei
diritti
con
la
radicalizzazione?
Il diritto alla professione della propria fede
religiosa anche all'interno del carcere non
solo va rispettato, ma è uno strumento
"preventivo" proprio dei fenomeni di
radicalizzazione: garantire la libertà di culto
è un passaggio chiave per spuntare le ali
alla propaganda radicale.
In molte carceri, ad esempio in Sardegna,
mancano interpreti e mediatori. Non è
grave?
Favorire i colloqui dei detenuti con gli
educatori e gli assistenti sociali, incentivare
i corsi di alfabetizzazione, scolastici e
professionali, favorire opportunità di
fruizione di permessi premio e di misure
alternative, oltre facilitare i rapporti con le
Autorità consolari, è senza dubbio la strada
maestra per prevenire la fabbricazione di
nuovi terroristi in casa. Su questo solco il
Ministero si è mosso con gli Stati Generali
sulla esecuzione penale che hanno dedicato
più tavoli di lavoro su questi temi. Stiamo
lavorando per risolvere anche il tema,
fondamentale, del personale specializzato.
Esistono studi su quanto la difficoltà
comunicativa incida sulla radicalizzazione?
Consiglio la lettura dell'ottimo saggio di
Lorenzo Vidino "Il jihadismo autoctono in
Italia. Nascita, sviluppo e dinamiche di
radicalizzazione". Questo lavoro fornisce
una panoramica completa sulla questione,
miscelando questioni sociali e teorie
sociologiche con le esperienze vissute da
giovani immigrati in Italia di seconda o
terza generazione convertiti all'islam
radicale.
protocolli sul punto fra gli Stati europei e
l'Italia?
La Conferenza dei Direttori delle
Amministrazioni penitenziarie dei 47
Stati membri del Consiglio d'Europa nel
novembre del 2012 ha sollecitato i
responsabili
politici
delle
Amministrazioni della Giustizia sulla
necessità di sforzi specifici per il
trattamento dei detenuti stranieri che
includano anche risorse umane e
materiali e una adeguata formazione
professionale del personale. È stata
sottolineata la necessità di facilitare le
relazioni dei detenuti stranieri con i loro
congiunti e con l'ambiente esterno e, in
particolare, la necessità di un impegno a
migliorare il loro reinserimento sociale
attraverso
contatti
con
organismi
appropriati. Non da ultimo, la necessità
di garantire ai detenuti stranieri una
adeguata informazione, nella loro lingua,
sui loro diritti e doveri in ambito
carcerario e sulla possibilità di ottenere il
trasferimento verso altro Stato. È in atto
un monitoraggio ad opera del Dap
all'interno delle carceri, che suddivide gli
individui "sospetti" in tre gruppi:
monitorati, attenzionati e segnalati.
I magistrati di sorveglianza come
interagiscono con questo tipo di
detenuti?
I magistrati di sorveglianza prestano
particolare attenzione a questa tipologia
di detenuti, ad esempio, evitando di
mettere insieme reclusi con storie
criminali troppo omogenee. Lo sforzo è
rompere la barriera che divide i ristretti a
rischio radicalizzazione da quelli ' comunì
e tentare, quindi, di offrire anche ai primi
attività di trattamento significative.
Ovviamente, per i più pericolosi resta
applicabile il regime carcerario previsto
dall'art. 41 bis, pensato per i capi mafia
ed
esteso
anche
al
terrorismo
internazionale
Armate, non
destinatario
di
un
trattamento retributivo dirigenziale,
sospeso a decorrere dalla mensilità di
Gennaio
2017,
in
attesa
delle
determinazioni di cui all¿art. 1, comma
365, della Legge 11 dicembre 2016, n. 232
(Legge
di
Stabilità
2017).
sara’
ripristinato dalla mensilita’ di marzo 2017
e sara’ elargito con decorrenza giuridico
ed economica a partire dal mese di
gennaio 2017
Nella mensilita’ di marzo
2017 sara’ corrisposto il
contributo straordinario
delle 80 euro
Leggi la ministeriale
www.alsippe.it
Segreteria Generale
Circolari ministeriali e
note D.A.P. febbraio 2017
Ministeriale n.0045698 datata
8.2.2017
Art. 8 legge 7 agosto 2015 n. 124 –
Forze di Polizia. Revisione degli
ordinamenti e dei ruoli –
Convocazione 13.2.2017 ore 15.00
sul
sito
Segreteria Generale
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Alsippe
Le risultano casi di detenuti italiani che si
sono
converti
all'Islam
radicale?
Nel 2016 si è stimato che sui 18.091
stranieri detenuti 11.029 provengono da
Paesi
tradizionalmente
di
religione
musulmana, di cui 7.646 sono praticanti e
20 i convertiti all'Islam durante la
detenzione; 34 sono i soggetti che sono stati
poi espulsi per acclarata adesione alle
ideologie estremiste.
Si
comunica
che
il
contributo
straordinario di 80 euro mensili, pari a
960 euro su base annua, riconosciuto ai
sensi dell¿art. 1, comma 972, della Legge
28 dicembre 2015, n. 208, al personale
Il
fenomeno
della
radicalizzazione,
appartenente ai Corpi di Polizia, al Corpo
all'estero, è diffuso da anni. Esistono dei
Nazionale dei Vigili del fuoco e alle Forze
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l’ufficio ai numeri indicati sopra
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La Segreteria Generale in collaborazione con
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maggiore di 2 anni)Non è possibile
usufruire dell’offerta se l’accompagnatore
è un figlio minore di anni due
(neonato)L’offerta non è cumulabile con
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minimo di soggiorno di 3 notti o la
permanenza della notte tra il sabato e la
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indicata sul sito Il prezzo include tasse e
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voli operati da Alitalia, con esclusione dei
voli con codice da AZ7000 a AZ7999 e da
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Linate, Alghero-Roma, Cagliari-Milano
Linate,
Cagliari-Roma,
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e viceversa) e anche tutte le tratte operate
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Compagnia si riserva di verificare al
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presenza dei requisiti tariffari. Il mancato
imbarco dovuto all’assenza dei requisiti
di ammissione alla tariffa non dà diritto
al rimborso del biglietto
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