Ho conosciuto Marco . . .,Consolare,Meeting e Primo

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Transcript Ho conosciuto Marco . . .,Consolare,Meeting e Primo

La pace conta su di te
Per venire incontro a insegnanti e animatori di gruppi
giovanili che richiedono una proroga nei tempi di consegna dei
lavori per partecipare al concorso “La pace conta su di te” –
promosso dal Gruppo editoriale Città Nuova, in collaborazione
con la redazione della testata Teens e il Centro
internazionale Ragazzi per l’Unità, la scadenza dei termini di
partecipazione viene rinviata dal 31 marzo al 31 maggio
prossimo.
Se fossi un giornalista come racconteresti la pace?
VIDEO, ARTICOLI E FOTO SULLA PACE PER IL PRIMO CONTEST DELLA
RIVISTA TEENS
DEDICATO AGLI STUDENTI.
PARTECIPA, I TUOI CONTRIBUTI POTRANNO ESSERE PUBBLICATI E
SARAI PREMIATO INSIEME ALLA TUA CLASSE.
Rivolto agli studenti tra i 12 e i 18 anni che dal 1 dicembre
2016 fino al 31 marzo 2017, possono raccontare la loro visione
della pace e della convivenza pacifica fra i popoli, a partire
dal proprio vissuto quotidiano, con video, interviste e
articoli. I contributi dei vincitori saranno pubblicati sul
bimestrale Teens e potranno partecipare alle ‘lezioni di
giornalismo’ che si terranno presso Città Nuova Gruppo
Editoriale.
LEGGI IL REGOLAMENTO
Per maggiori informazioni, scrivere a [email protected]
Teens è stata appena premiata per le migliori interviste in
occasione della XII edizione del Premio Nazionale “Città di
Chiavari” al miglior giornalino per ragazzi dove ha inoltre
ricevuto una menzione speciale per lo spazio destinato alla
scrittura dei giovani.
Ho conosciuto Marco . . .
Ho conosciuto Marco a una festa tra amici. Era seduto a un
tavolo, con gli occhi fissi. All’inizio avevo pensato che
avesse un po’ bevuto, ma un suo sorriso mi ha incoraggiata a
conoscerlo meglio.
Mi sono accorta che tremava un po’ come se avesse di coltà di
movimenti. Aveva anche qualche difficoltà nel comporre le
parole. Prima di separarci ci siamo scambiati i numeri di
cellulare e mentre andava via, notando sulla sua nuca segni
evidenti di un intervento chirurgico, mi sono resa conto dello
sforzo che gli aveva richiesto quella breve comunicazione e la
mia stima per lui si è accresciuta.
Ci siamo rivisti. In breve, mi sono innamorata di lui. Le mie
amiche dicevano che il mio non era amore ma compassione per
uno che aveva i giorni contati, anche se l’asportazione del
tumore aveva avuto successo.
La nostra storia si è fatta seria quando abbiamo deciso di
sposarci. Due anni dopo, il male si è ripresentato,
inesorabile. Marco mi ha dato un figlio che ci ha resi felici.
È morto sereno.
C. L. – Italia
Fonte: Il Vangelo del giorno, Città Nuova, Febbraio 2017, p.68
Consolare
Mentre sono in attesa dell’imbarco sull’aereo, scambio qualche
parola con un’anziana signora. Piange mentre mi racconta che
va a trovare la figlia in un centro di riabilitazione in
seguito a un grave ictus: «Si è spesa sempre per gli altri e
ora, dopo la disgrazia, le è crollata pure quella fede che
aveva così forte!…».
Le assicuro che avrò cura di pregare per la figlia. Quando è
il momento di salutarci, lei mi abbraccia: «La ringrazio, mi
sento consolata!». Mi avvio all’aereo con una forte sensazione
di sacralità, grazie a quell’incontro.
M. T. – Italia
Fonte: Il Vangelo del giorno, Città Nuova, Febbraio 2017, p.62
Meeting e Primo maggio per i
giovani a Loppiano
PULSE. CHANGE YOUR HEART. CHANGE THE WORLD.
Un ritmo. Un battito. Un richiamo. Un solo mondo.
29 aprile – 1 maggio 2017
Parte da Loppiano (FI) la Settimana Mondo Unito 2017 con il
Meeting internazionale dei Giovani per un Mondo Unito e
l’evento del Primo Maggio.
PULSE. THE MEETING – 29-30 aprile 2017
Musica,
dibattiti,
spazi
di
riflessione e laboratori per iniziare
a percorrere nuove strade di pace.
2 giorni per incontrarsi, riflettere, imparare,
contaminarsi, progettare un mondo nuovo in cui la Pace
sia legge universale;
800 giovani di tutto il mondo, sono i Giovani per un
Mondo Unito;
3 Workshop su accoglienza e integrazione; impegno
sociale; la pace nell’arte;
4 Forum su: Pace e tradizioni religiose; Economia e
Politica; Educazione alla pace; Pace e Natura.
Un viaggio per conoscere e scegliere cosa fare per cambiare il
corso della storia, diventando un nodo della rete mondiale che
vede i GMU impegnati accanto ad altre associazioni e gruppi.
Le nostre azioni, i “frammenti di fraternità”, sono raccolte
nello United World Project, che dal 2012 mette in rete gente
di tutte le latitudini che ha scelto la fraternità universale
come stile di vita.
Volantino: Volantino Meet1°maggio
PROGRAMMA
29 aprile
15.00 – Accoglienza: Pace nel mondo
17.00 – Pace nei nostri Paesi e città
18.45 – Incontri di gruppo
21.15 – Serata
30 aprile
9.15 – Pace interiore
10.45 – Dialogo
12.30 – Preghiera
15.00 – Workshop & forum
18.45 – Incontri di gruppo
21.15 – Serata
Organizzazioni partner: Istituto Universitario Sophia, Non
Dalla Guerra, Nuovi Orizzonti, Rondine, A.M.U., Italia che
cambia, EdC, Living Peace, Eco One, DanceLab, Centro La Pira
(Firenze), Giovani Musulmani, Gruppo Assisi, Barbiana.
Info
e
prenotazioni:
www.primomaggioloppiano.it
primomaggioloppiano
—————————————————————————————————
PULSE. THE EVENT – 1° maggio 2017
–
FB
La pace che cerchiamo e che non
c’è. La pace per cui lottiamo e
che vorremmo. La pace che
costruiamo ogni giorno. Quella
pace parte da noi.
È l’appuntamento mondiale che inaugura l’edizione 2017 della
Settimana Mondo Unito, una giornata che vedrà giovani di oltre
40 Paesi uniti per mostrare a tutti il vero “battito”
dell’umanità: le infinite azioni di pace e fraternità che
popolano la vita di singoli, gruppi e popoli. Idee in musica,
coreografie, parole, testimonianze e spazi di dialogo su
politica, economia, arte, religione, cultura, impegno sociale
dalla parte della pace.
Volantino: Volantino 1°maggio
PROGRAMMA
1 maggio
10.00-15.15 – Start: accoglienza & animazione
Workshop: Pace &…
Religioni
Economia
Politica
Arte
Educazione
Natura
15.30-16.30
16.45
Molti battiti un solo mondo: storie di pace
Esplode la pace: music4peace
Info e prenotazioni:
primomaggioloppiano
www.primomaggioloppiano.it
–
FB
SETTIMANA MONDO UNITO – 1-10 maggio 2017
Da vent’anni è l’appuntamento che raccoglie giovani di tutto
il mondo che s’impegnano, attraverso azioni, manifestazioni,
convegni e dibattiti culturali, ad incidere sull’opinione
pubblica dei Paesi ospitanti, e testimoniare insieme che un
mondo unito è possibile, lasciando un segno tangibile nelle
città e istituzioni coinvolte.
Info: http://www.y4uw.org/it/
“Chiara Lubich e la famiglia”
Loppiano
e
tutte
le
manifestazioni in Italia
Chiara Lubich e la famiglia
50° di Famiglie Nuove del Movimento dei Focolari
http://www.focolaritalia.it/wp-content/uploads/2017/02/Fami
ly-Highlights-Loppiano_-11-12-Marzo-2017.mp4
Per rivedere la diretta streaming da Loppiano sabato 11 marzo
2017
vai
al
seguente
http://live.focolare.org/FamilyHighlights
link
Leggi
il
testo
dell’intervento: Chiara e la
Famiglia-Emmaus Maria Voce
Comunicato stampa finale
Per
maggiori
informazioni:
www.famiglienuove.org
[email protected]
Comunicato stampa_Chiara Lubich e la famiglia
50AnniFamiglieFocolari_Scheda
ChiaraLubichFamiglia_Scheda_discorsi
Pieghevole
In occasione del 50° di Famiglie Nuove, l’anniversario di
Chiara Lubich sarà dedicato al contributo
dell’Unità per il mondo della famiglia.
del
Carisma
A 50 anni dalla fondazione, durante tutto il 2017, si
realizzeranno vari eventi e iniziative locali in diversi Paesi
del mondo. Un percorso di vita e pensiero in più tappe per
mettere in luce il valore antropologico e universale della
famiglia nella prospettiva della “fratellanza universale”,
testimoniare la ricchezza delle diversità culturali e sociali
insieme all’ideale dell’unità incarnato nella vita di
famiglia.
L’evento principale si svolgerà nella cittadella di Loppiano
(FI) dal 10 al 12 marzo.
ALTRE MANIFESTAZIONI IN ITALIA
Piemonte
12 marzo – Ivrea (TO) – pranzo condiviso + pomeriggio
“aperto”: “Chiara e la famiglia”
1 aprile – Torino c/o Sermig – Arsenale della Pace –
pomeriggio “aperto”: “Siate una famiglia” + cena
solidale
2 aprile – Fossano (CN) – pomeriggio “aperto”: “Siate
una famiglia”
Liguria
4 marzo – S. Bartolomeo al mare (IM) – pomeriggio con
gli altri movimenti ecclesiali e il Vescovo per
ricordare Chiara con tema “siate una famiglia”;
18 marzo – Genova – pomeriggio aperto a tutti:
“Famiglia, seme di comunione per la società” + apericena
Lombardia Ovest – Milano
24-25 febbraio – Lecco – mostra fotografica su Timor Est
4 marzo – Borgomanero (NO) – pomeriggio aperto: “Essere
sempre famiglia”
Lombardia Est – Brescia
12 marzo – Frontignano (BS) c/o centro Mariapoli –
giornata aperta a tutti: “Family Highlights – da Chiara
Lubich una luce per la famiglia”
Veneto
5 marzo – Vicenza – presso la sala della Fiera domenica
pomeriggio
11 marzo – Verona – sabato pomeriggio
12 marzo – Conegliano V.to per Treviso e Belluno –
domenica pomeriggio
19 marzo – Padova – domenica pomeriggio
Trentino Alto Adige
14 maggio – Trento – auditorium s. Chiara – “L’amore
costruisce pace”
Friuli Venezia Giulia
12 marzo – Pordenone – pomeriggio aperto: “Una luce per
la famiglia”
12 marzo – Lucinico (GO) – giornata aperta: “Famiglia,
fonte di speranza e di gioia”
12 marzo – Udine – mariapoli: “La città fa famiglia.
Semi di condivisione nella vita di ogni giorno”;
14 marzo – Trieste ore 19.00 chiesa SS Pietro e Paolo
Santa Messa in ricordo di Chiara con la partecipazione
di rappresentanti di vari Movimenti/Associazioni
appartenenti al gruppo di Insieme per l’Europa e di una
rappresentanza della Comunità Mussulmana. Preparata
dalle famiglie, sarà una preghiera a Chiara per la
Famiglia.
Emilia Romagna
11 marzo – Reggio Emilia – pomeriggio “aperto”: “Chiara
Lubich e la famiglia”
12 marzo – Bologna – pomeriggio “aperto”: “La famiglia:
trama di rapporti, risorsa sociale di ogni popolo”
12 marzo – Rimini – pomeriggio “aperto”: ”Come la
famiglia, così la società”
Marche
12 marzo – Macerata – pomeriggio “aperto”
Abruzzo – Molise
19 Marzo – Montesilvano (PE) – giornata aperta a tutti
Umbria
18 Marzo – Assisi (PG) – pomeriggio aperto a tutti con
convegno: “famiglia 2.0…. ricominciamo” (partecipano
anche gli interni di Napoli presenti per il loro ritiro
insieme all’Umbria)
Toscana
26 marzo – Loppiano (FI) – Festa della famiglia aperta a
tutti: “Essere sempre famiglia”
Lazio
10-12 marzo – servizio logistico per evento a Loppiano e
scuola famiglie a Castelgandolfo
12 marzo – Frosinone – giornata alla Cittadella Cielo
della Comunità “Nuovi orizzonti” di Chiara Amirante: “La
gioia dell’amore” (Le sfide della famiglia).
Roma
11 marzo – Roma – punto di ascolto in collegamento con
Loppiano;
Campania
11 marzo – Tito (PZ) – pomeriggio aperto a tutti;
22 marzo – Ischia (NA) – pomeriggio aperto a tutti
11 – 14 marzo – Napoli – serie di appuntamenti vari
Puglia – Basilicata
Eventi con comunità locali
Calabria
12 marzo – eventi nelle varie comunità locali a Reggio
Calabria a Vibo Valentia, Locri e Cosenza
Sicilia – Palermo. Punti di ascolto 11 marzo in diverse
sale della zonetta:
Palermo località Baida
Salemi (TP)
Sciacca (AG)
San Cataldo (CL)
Messina
Sicilia – Catania: 5 momenti divisi per territorio:
12 marzo – Vittoria (RG) – per la diocesi di Ragusa
12 marzo – Modica (RG) – per tutta la diocesi di Noto
13 marzo – Piazza Armerina (EN) per tutta la diocesi
Armerina
18 marzo – Catania – per tutta la provincia di Catania
18 marzo – per tutta la provincia di Siracusa
Sardegna: nel contesto delle mariapoli
24-26 Marzo – mariapoli per Sassari e tutto il nord
Sardegna;
31 marzo- 2 aprile – mariapoli per Cagliari con Sud
Sardegna e Centro Sardegna in contemporanea
Albania
14 marzo – Tirana – in coincidenza della festa nazionale
della primavera (festa civile) – giornata aperta a tutti
LOCANDINE
Fare
sistema
oltre
l’accoglienza: due storie
In questo video trovate due racconti di inserimenti lavorativi
realizzati nell’ambito del progetto Fare sistema oltre
l’accoglienza: si tratta delle storie di Nicholas e Abdoulay
che lavorano presso un ristorante e un panificio a Vittoria
(RG)
https://youtu.be/j9X5avwm_fU
http://www.amu-it.eu/2017/02/01/tutti-i-numeri-e-non-solo-delprogetto-fare-sistema-oltre-laccoglienza-parte-prima/?lang=it
Appello
del
Movimento
Politico per l’unità
Appello del Movimento Politico per l’unità per una legge
elettorale condivisa ed una legge sui partiti
Il Movimento politico per l’unità, nella convinzione di
interpretare le attese dei cittadini italiani, chiede al
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente
del Senato Pietro Grasso, alla Presidente della Camera dei
deputati Laura Boldrini, ai segretari dei partiti e movimenti
politici, l’impegno massimo per superare questa difficile
crisi politica nella lunga transizione italiana verso una
forma di governo stabile e rappresentativa. Questa riteniamo
sia la migliore risposta alla grandissima voglia di
partecipare espressa dalle decine di milioni di cittadini che
si sono recati alle urne nell’ultima consultazione
referendaria e che hanno sentito di impegnarsi in prima
persona, in tutto il Paese, nell’organizzare dei momenti di
confronto sulle posizioni in campo o semplicemente prenderne
parte.
La crisi della politica e della “democrazia del pubblico” ha
generato sfiducia, rabbia e diffidenza. Occorre, pertanto,
ricostruire unità nel corpo sociale e politico con misure
urgenti per ridurre le disuguaglianze e contrastare la povertà
dilagante, attraverso la formazione, il lavoro, l’inclusione
sociale attiva. Particolare attenzione deve essere rivolta ai
giovani e al loro futuro.
Il Movimento Politico per l’unità, in quanto spazio di dialogo
trasversale agli schieramenti, intende promuovere a gennaio, a
Montecitorio, insieme ai diversi gruppi parlamentari ed
esperti, un laboratorio di ascolto reciproco e condivisione
sulla legge elettorale e sulla legge che attua l’art. 49 della
Costituzione sui partiti. L’unità sulle regole del gioco è,
infatti, il presupposto migliore per tornare al voto,
affidando ai cittadini la responsabilità della scelta della
maggioranza politica che dovrà sostenere il Governo nella
prossima legislatura.
E’ compito poi della politica ritrovare i suoi contenuti e
ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadini ed
istituzioni e rianimare la partecipazione alla vita pubblica.
Sono necessarie idee e persone credibili, ora prevalentemente
impegnate nel volontariato e nelle professioni, per una nuova
stagione di impegno, per una legislatura costituente, anche su
pochi singoli punti fondamentali di revisione della forma di
governo definita nel 1948, come il superamento del
bicameralismo paritario e la ridefinizione del rapporto StatoRegioni.
I partiti vanno ripensati. La loro trasformazione, dopo la
crisi delle ideologie del Novecento, contribuisce ad una
spinta disgregatrice del tessuto sociale e politico. Il
rischio di trasformarsi in puri comitati elettorali o cartel
party favorisce la delegittimazione della politica e delle
istituzioni. I partiti sono invece necessari in quanto
concorrono con metodo democratico a determinare la politica
nazionale.
Occorre pertanto riprendere subito al Senato la proposta di
legge sui partiti approvata alla Camera. Democrazia interna,
trasparenza dei finanziamenti, certificazione dei bilanci,
verifica della candidadibilità, selezione della classe
dirigente con metodo partecipativo, regolamentazione delle
primarie, sono argomenti ai quali dare massima attenzione per
uscire dalla crisi in maniera duratura.
Vanno trovati infine, luoghi dove far crescere, con un’opera
che coinvolga le diverse sensibilità, una elaborazione
collettiva di contenuti politici e programmatici da
condividere con i cittadini attivi attraverso forme di
democrazia deliberativa. Le riforme condivise ed efficaci
necessitano, infatti, di studio, approfondimento, ascolto
reciproco, chinando la testa per lavorare su numeri e fatti
con rigore contrastando i gruppi di pressione per lo status
quo.
La soluzione della crisi della democrazia rappresentativa in
Italia, deve interessare tutti, in particolare chi ha a cuore
l’intero Paese e le sue periferie.
Roma, dicembre 2016
Info:
[email protected]
www.italia.mppu.org
tel. 3395942149
“Abbiamo sete di pace”: a
Catania le religioni insieme
Trent’anni dopo Assisi: il messaggio di pace di Giovanni Paolo
II e dei leader delle varie religioni arriva anche a Catania.
Il 27 ottobre del 1986 Papa Giovanni Paolo II riunì ad Assisi
i principali esponenti religiosi per pregare insieme per la
pace. Fu un evento storico: i media mondiali veicolarono in
tutto il mondo le immagini dei leader delle grandi religioni,
nella piazza davanti alla Basilica inferiore. L’adesione è
massiccia: vi parteciparono cinquanta rappresentanti delle
chiese cristiane e sessanta delle grandi religioni mondiali.
In occasione della ricorrenza del 30° anno di Assisi, il 27
novembre 2016, a Catania, nel salone della parrocchia San
Luigi, l‘Ordine Francescano Secolare di Catania, in
collaborazione con la Consulta delle Aggregazioni Laicali
della Diocesi, hanno programmato e realizzato un evento
unitario di testimonianza e preghiera interreligiosa.
Hanno aderito: l’ Istituto Buddhista Soka Gakkai, la Comunità
Indù di Catania, la Comunità Islamica di Sicilia, ECON
(comunità dialogo), la Comunità Baha’i di Catania, la Comunità
di Sant’Egidio e il Movimento dei Focolari. Circa trecento i
partecipanti all’evento. Il titolo, non certo a caso, era:
“Abbiamo sete di Pace”. “È stato un momento di Dialogo –
afferma Maria Grazia Spatola – dove ciascuno secondo il
proprio credo e la propria cultura ha manifestato il proprio
impegno ad essere strumento di Pace per la realizzazione della
pace universale. Quest’occasione ha permesso di condividere
spazi di fraternità concreta, di ascolto e conoscenza
reciproci per essere, in questo particolare momento storico,
segno tangibile della cultura dell’incontro , dell’accoglienza
e dell’inclusione nel nostro territorio”. Pippo Amore
aggiunge: “E’ stata la testimonianza visibile del cammino di
dialogo tra fratelli e sorelle delle grandi Religioni e delle
comunità cattoliche presenti nella nostra città. Questo
evidenzia che il pluralismo religioso non è fonte di divisioni
e di guerre, bensì arricchimento e strumento prezioso per
ricomporre l’unità della famiglia umana”.
Un’esperienza che ha una parola chiave: ”Insieme”. Lo
sottolinea Alfio Pagliaresi, ministro della Fraternità dell’
Ordine Francescano Secolare. “Questo momento -spiega – lo
abbiamo voluto e costruito insieme: un momento di preghiera e
di condivisione a cui ciascuno ha contribuito secondo il
proprio credo e le proprie tradizioni. Il titolo “Abbiamo sete
di pace” non è stato scelto a caso: è l’espressione di
un’esigenza comune, che tutti noi sentiamo e che abbiamo
voluto tradurre in questo momento vissuto insieme”. Ed è
questo “insieme” che fa la differenza e diventa esempio
concreto per manifestare che l’apparente diversità è una
ricchezza e può essere un punto d’incontro più che di scontro.
Il tessuto di queste relazioni umane che quest’esperienza ha
fatto nascere è stato principalmente creato dal dialogo. Maty
Venuti, buddhista della Soka Gakkai, sostiene che “il dialogo
è uno strumento importante per esprimere rapporti tra le
diversità e per far vedere che si possono trovare dei punti in
comune. Il dialogo è la base per raggiungere la Pace”. Sulla
stessa lunghezza d’onda anche l’Imam di Catania, Abdelhafid
Keit, che è anche presidente della Comunità Islamica di
Sicilia. “Tutte le confessioni religiose – spiega Keit – hanno
qualcosa che li unisce e qualcosa che li divide, ma è più
quello che li unisce ed è da qui che nasce la Pace”.
Dialogo e pace: sono questi i punti di forza della vita delle
grandi religioni.
La sfida da accogliere oggi, se pur andando contro tendenza, è
il mostrare l’apparente diversità come una fonte di ricchezza
e non di conflitto.
Il dialogo porta alla conoscenza, la conoscenza genera
consapevolezza, la consapevolezza porta a superare i confini
della paura e ad aprire le menti e i cuori all’ accoglienza.
Questo momento è stato inserito nel cammino che le confessioni
religiose stanno facendo insieme verso la Pace, un cammino di
scoperta, condivisione e fraternità.
L’infinito
In quanto astronomo, collaboro ad alcuni progetti della Nasa e
dell’Agenzia spaziale europea (Esa) riguardanti la
strumentazione: si tratta di progettare strumenti per studiare
sorgenti di raggi X molto lontane, ai confini dell’universo
osservabile.
Sempre ho provato un senso di vertigine, un’attrazione per ciò
che è infinito, per me coincidente col bello. Sentirmi portato
fuori dal mio io angusto è stato il motivo per cui mi sono
innamorato dei luoghi deserti (gli osservatori, in genere,
sono situati in cima a una montagna e possibilmente in posti
dove non piove mai, come può essere un deserto), luoghi dove,
trovandoti con poche persone attorno, sei essenzialmente solo
con te stesso e puoi più facilmente approfondire il tuo
rapporto con l’Assoluto, che per me credente significa con
Dio.
Comunque, se dovessi scegliere tra vivere nel deserto o in
mezzo alla gente, non avrei dubbi: sceglierei la seconda
opzione. Infatti mi porta fuori di me molto più il rapporto
con il prossimo che non l’intero universo.
Paolo – Italia
Fonte: Il Vangelo del giorno, Città Nuova, Febbraio 2017, p.13
Coinvolgimento
Lo avevo incontrato per caso. Da giorni non mangiava. Dopo il
fallimento del suo matrimonio, aveva consumato tutti i soldi
ed era entrato nel giro della droga. Lottando contro la
tentazione di non lasciarmi coinvolgere da una vita così
oscura, mi son messo nella disposizione di fare qualcosa per
lui.
Seguendo i miei consigli, è tornato nella sua patria e ha
cercato di ripartire da zero con una vita più ordinata. Un
giorno mi telefona: «Mi hai insegnato ciò che vale nella vita:
amare senza attendere nulla in cambio».
T. M. – Italia
Fonte: Il Vangelo del giorno, Città Nuova, Gennaio 2017, p.108
1.100 attori dell’Economia di
Comunione hanno incontrato
Papa Francesco
Condividete i profitti per combattere l’idolatria del denaro,
cambiate “le strutture per prevenire la creazione delle
vittime e degli scarti” e donate “di più il vostro lievito per
lievitare il pane di molti”. E’ l’invito che Papa Francesco ha
rivolto ai 1100 attori dell’Economia di Comunione.
Intervista a Maria Voce dopo l’intervento del Papa
Testo del discorso del Papa
Articolo su Città Nuova
Album immagini CSC
Sabato 4 febbraio 2017 papa Francesco, nell’Aula Paolo VI, ha
incontrato 1100 attori dell’Economia di Comunione (EdC), in
maggioranza imprenditrici e imprenditori, che hanno scelto la
comunione come stile di vita personale e aziendale. Con loro
molti giovani, studenti, studiosi e professori, che attraverso
la ricerca e l’attività accademica vogliono dare fondamento
teoretico al binomio economia-comunione. La diversità delle
provenienze dice che l’EdC trova spazio in qualunque area
geografica e culturale, povera e ricca. All’udienza ha preso
parte anche Maria Voce, presidente dei Focolari, con il
Consiglio generale del Movimento.
Un’assemblea eterogenea che ha voluto anzitutto ringraziare
papa Francesco per aver messo in luce nel suo magistero e nel
suo agire la dignità dei poveri e degli esclusi. Al contempo
ha presentato alcuni frutti della storia EdC che, cominciando
dai pionieri, ha affrontato le sfide e le crisi che
attanagliano il mondo. Oggi l’EdC anima poli produttivi in
Europa e America Latina, genera vita di comunione in oltre
ottocento aziende, solleva diverse migliaia di poveri,
assicura la scuola per i loro figli, sviluppa una riflessione
culturale che contribuisce al ripensamento di categorie
economiche come reciprocità, dono, gratuità e l’idea stessa di
mercato.
Sito ufficiale EdC
Febbraio 2017
ESPERIENZE PAROLA DI VITA
“Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito
nuovo” (Ez 36,26)
Il cuore fa pensare agli affetti, ai sentimenti, alle
passioni. Per l’autore biblico però è molto di più: assieme
allo spirito è il centro della vita e della persona, il luogo
delle decisioni, dell’interiorità, della vita spirituale. Il
cuore di carne è docile alla parola di Dio, si lascia guidare
da essa e formula “pensieri di pace” verso i fratelli. Il
cuore di pietra è chiuso in se stesso, incapace di ascolto e
di misericordia.
Abbiamo bisogno di un cuore nuovo e di uno spirito nuovo?
Basta guardarci attorno. Le violenze, le corruzioni, le guerre
nascono da cuori di pietra che si sono chiusi al progetto di
Dio sulla sua creazione. Anche se ci guardiamo dentro con
sincerità, non ci sentiamo mossi tante volte da desideri
egoistici? È proprio l’amore a guidare le nostre decisioni, è
il bene dell’altro?
Osservando questa nostra povera umanità Dio si muove a
compassione. Egli che ci conosce meglio di noi stessi, sa che
abbiamo bisogno di un cuore nuovo. Lo promette al profeta
Ezechiele, pensando non soltanto a singole persone, ma a tutto
il suo popolo. Il sogno di Dio è ricreare una grande famiglia
di popoli, come l’ha pensata dalle origini, informata dalla
legge dell’amore reciproco. La nostra storia ha più volte
mostrato che da un lato, da soli, siamo incapaci di adempiere
il suo progetto, dall’altro Dio non si è mai stancato di
rimettersi in gioco, fino a prometterci di darci egli stesso
un cuore e uno spirito nuovi.
Adempie in pienezza la sua promessa quando manda il suo Figlio
sulla terra e infonde il suo Spirito nel giorno di Pentecoste.
Ne nasce una comunità – quella dei primi cristiani di
Gerusalemme – icona di un’umanità caratterizzata da “un cuore
solo e un’anima sola”(1).
Anch’io che scrivo questo breve commento, anche tu che lo
leggi o lo ascolti, siamo chiamati a far parte di questa nuova
umanità. Più ancora, siamo chiamati a costruirla attorno a
noi, a renderla presente nel nostro ambiente di vita e di
lavoro. Pensa quale missione grande ci viene affidata e quanta
fiducia Dio ripone in noi. Invece di deprimerci davanti a una
società che tante volte ci appare corrotta, invece di
rassegnarci davanti a mali più grandi di noi e chiuderci
nell’indifferenza, dilatiamo il cuore «sulla misura del Cuore
di Gesù. Quanto lavoro! Ma è l’unico necessario. Fatto questo,
tutto è fatto». Era un invito di Chiara Lubich, che
continuava: «Si tratta di amare ognuno che ci viene accanto
come Dio lo ama. E dato che siamo nel tempo, amiamo il
prossimo uno alla volta, senza tener nel cuore rimasugli
d’affetto per il fratello incontrato un minuto prima» (2).
Non confidiamo nelle nostre forze e capacità, inadeguate, ma
nel dono che Dio ci fa: “Vi darò un cuore nuovo, metterò
dentro di voi uno spirito nuovo”.
Se rimaniamo docili all’invito ad amare ognuno, se ci lasciamo
guidare dalla voce dello Spirito in noi, diventiamo cellule di
una umanità nuova, artigiani di un mondo nuovo, nella grande
varietà di popoli e culture.
Fabio Ciardi
1 – Cf. Atti 4,
2 – C. Lubich, La dottrina spirituale, Città nuova 2002, 135.
Vivremo questa parola – scelta da un gruppo ecumenico in
Germania – assieme a tanti fratelli e sorelle di varie Chiese,
per lasciarci accompagnare da questa promessa di Dio, lungo
tutto l’anno in cui si ricordano i 500 anni della Riforma.
Parola di Vita Febbraio 2017 272.21 KB
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Audio Parola di vita febbraio 2017 con esperienza
http://www.focolaritalia.it/wp-content/uploads/2017/01/PAROLADI-VITA-febbraio-2017.mp3
Tutte le trasmissioni radio con esperienze
Parola di vita in diverse lingue
Video in diverse lingue
Parola di vita per bambini
Parola di vita ragazzi
Concretezza evangelica:
sacerdote racconta
un
Una cosa in me è chiara: non mi sono fatto prete solo per
risolvere semplicemente tutti i problemi economici e sociali
dei poveri, ma per riconoscere Gesù sofferente in ogni persona
che incontro lungo la giornata e vivere in modo tale che possa
farsi strada lo Spirito del Risorto, capace di offrire luce e
concretezza evangelica anche di fronte alle problematiche
sociali e culturali.
È stato, infatti, l’amore a Gesù sfgurato dalla povertà e dal
bisogno a darmi la forza di gettarmi a capofitto ad aiutare
chiunque me lo chiedesse.
Con questo atteggiamento in cuore, sono diventato anche amico
dei frequentatori di un bar nei pressi della parrocchia. In
tanti momenti mi fermo a prendere con loro un caffè o mi
presento con pacchi di viveri avuti in dono dalla Caritas o
procuro qualche giornata lavorativa a chi ha maggiormente
bisogno.
Alcuni di loro, appassionati di musica e dotati di “talento”,
si sono offerti a collaborare per la festa patronale. Ne è
nata una serata organizzata da loro, dalla gente del
quartiere, in un clima di famiglia. I musicisti sono stati i
veri protagonisti, tutti ne hanno approvate le qualità e loro
si sono sentiti orgogliosi di poter servire il quartiere.
Non di rado il bene fatto viene ripagato con l’indifferenza e
la povertà porta qualcuno a sfruttare la parrocchia, come è
successo con un uomo caduto in chiesa che mi ha chiesto una
forte somma quale risarcimento per un braccio rotto e, visto
che l’assicurazione non voleva pagare, mi ha citato in
tribunale.
Per tutta risposta io continuo a ospitarlo in parrocchia . . .
Le persone della parrocchia hanno saputo di questa mia
reazione ed hanno commentato: «Noi avremmo reagito in modo
diverso, ma tu sei cristiano e questo ci piace». Penso che
questa esperienza sul perdono valga più di molte prediche.
Gerardo Ippolito
Leggi l’esperienza completa sulla rivista Gen’s – 4/2016
pp.170-172
Io accolgo te: i segreti del
“per sempre”
Una “confusione creativa” ha invaso domenica 15 gennaio il
centro Mariapoli Raggio di Luce di Bra per un’iniziativa
promossa da Famiglie Nuove del Piemonte e rivolta a tutte le
famiglie che avevano voglia di “rinfrescare” un po’ il loro
matrimonio.
Hanno risposto in circa 350 persone,
insieme ai propri bambini e ragazzi,
provenienti da tutto il Piemonte, per
venire ad ascoltare Padre Graziano
Malgeri, frate minore della Provincia
Serafica di Assisi, da oltre dieci
anni impegnato nell’accompagnamento
di giovani e famiglie. Il titolo del
suo intervento, cuore della giornata, è stato “Io accolgo te.
I segreti del «per sempre»”. Si è trattato di un
approfondimento sulla teologia del Rito del Matrimonio con una
lettura attualizzata dello stesso, facendo una sorta di
“visita guidata” al santuario rappresentato dal matrimonio di
ciascuna coppia.
Accanto alle citazioni di vari documenti della Chiesa e ai
collegamenti con l’Amoris Letitia l’intervento è stato
intramezzato con squarci su esperienze delle coppie in
contatto con lui e da momenti scherzosi che hanno reso
interessante e “leggera” l’ora e mezza passata ad ascoltarlo.
Nella mattinata c’è stato anche un breve momento per una
condivisione in ciascuna coppia delle prime impressioni
suscitate dal frate e lo spazio per ascoltare due esperienze
di famiglia sull’attualizzazione del tema.
Nel pomeriggio un’oretta di domande e risposta con padre
Graziano, riprendendo i temi trattati nella mattinata, e poi
la S. Messa con il rinnovo delle promesse matrimoniali.
Era presente anche un gruppo di fidanzati che nel pomeriggio
hanno approfondito e condiviso a parte quanto suscitato dai
tanti stimoli ricevuti sulla vita di coppia secondo il disegno
di Dio.
Padre Graziano è stato anche ospite di un gruppetto di persone
che vivono la separazione e che si trovano periodicamente per
condividere il proprio cammino..
Accanto al programma in sala sono stati offerti momenti di
animazione per bambini (erano circa 45 dai 4 agli 8 anni), per
ragazzi (erano in 25) e un servizio di babysitting per i più
piccoli.(circa una ventina) In questo modo si può proprio dire
che la giornata ha visto protagonista la famiglia a 360 gradi.
Abbiamo raccolto alcune impressioni sulla giornata da famiglie
di tutte le età, dalle coppie appena sposate a nonni con più
nipotini, e da molti emergeva una grande gioia per avere avuto
l’occasione di fermarsi un attimo con il proprio partner per
riflettere a che punto erano rispetto al disegno di Dio su
ciascuna coppia.
La grande affluenza di persone ci ha fatto riflettere
sull’esigenza che c’è in tante famiglie di trovare alcuni
momenti per andare in profondità nel rapporto con Dio e con la
propria moglie o marito e ci sprona come realtà di Famiglie
Nuove a trovare modi e strade per essere sempre più e meglio
al servizio di questo pezzetto di umanità.
Il freno e l’acceleratore
Punti di vista n. 14
Eravamo a pranzo con una personalità del mondo ecclesiale, un
momento di grande cordialità e semplicità. Non era un
appuntamento “istituzionale”, gli argomenti erano i più vari e
non necessariamente impegnativi.
Naturalmente ci siamo scambiati qualche riflessione sul nostro
Paese, sull’impegno ecclesiale e civile che ci caratterizza,
sulle sfide che ci attendono come persone chiamate a
concretizzare il messaggio dell’unità dei Focolari.
Argomenti importanti quelli trattati e riflessioni
significative quelle emerse dal dialogo con la nostra “ospite”
di cui far tesoro nel nostro agire quotidiano e a più lunga
scadenza, cioè non aver timore di osare, pigiare
l’acceleratore e al tempo stesso avere pazienza. Saper
aspettare quando occorre e innovare quando si avverte una
spinta interiore a farlo.
In un’epoca di cambiamenti quale la nostra, fra queste due
tensioni si gioca il presente così come il futuro. Bisogna
saper alternare freno e acceleratore per arrivare a risultati
concreti nel campo delle migrazioni, del disarmo, della lotta
all’azzardo…
Rosalba Poli e Andrea Goller
Fonte: Rivista Città Nuova n. 1/Gennaio 2017 pag. 43
Corso di Counselling
Le fragilità
famiglia
nella
nostra
Da un po’ di tempo mio marito ed io ci prendiamo cura, quasi a
tempo pieno, dei nostri due nipoti di 10 e 8 anni, che abitano
al piano di sopra. Questo perché la mamma li ha lasciati al
babbo, nostro figlio, per andare a stare da sola. “Troppa
responsabilità” ha detto e la separazione è stata consensuale.
Già da qualche tempo avevo notato l’insofferenza di mia nuora
per gli impegni che una famiglia richiede. Mio figlio ha
vissuto mesi molto dolorosi nel sentirsi rifiutato e nel dover
accudire ai figli ancora abbastanza piccoli. Noi gli siamo
stati sempre vicino, abbiamo condiviso tutto.
Ogni volta per noi nonni era vivere nell’attimo presente e
certe volte ci chiedevamo “Perché?”. La risposta ci è venuta
meditando sugli scritti di Chiara Lubich, soprattutto quando
parla del dolore ed elenca i volti di Gesù Abbandonato. Lì vi
abbiamo riconosciuto l’”Assurdo”. Era Lui da amare!
Come fare però ad andare oltre quel dolore? La preghiera
quotidiana, il cercare di vivere la Parola di Vita che ogni
mese ci nutriva, sono state un aiuto essenziale per dire di sì
e ricominciare sempre ad amare. Per me è stato fondamentale
sostenere mia nuora, farla parlare e non giudicarla. In fondo
era stata accolta come una figlia, poiché aveva rotto i
rapporti con la sua famiglia d’origine. Mi sentivo di poter
volerle bene!
Talvolta ho sentito un senso di fallimento: forse non era
stata amata abbastanza, visto che tutto vince l’amore? L’idea
di chiudere ogni rapporto con lei ci ha sfiorato più volte, ma
è stato più forte il pensiero che Chiara ci aveva, negli anni,
formato ad amare sempre.
Per il momento non c’è stato un miracolo nella mia nuora ma
c’è stato in me.
Tutte le volte che viene a prendere i bambini l’accolgo con un
sorriso, le chiedo se desidera un caffè e la saluto con
affetto. Dentro di me sento che questo modo d’essere aiuta i
bambini a sentirsi meno soli, ad essere abbastanza sereni.
Questa accoglienza, che anche mio figlio condivide, penso che
permetterà loro di passare un’infanzia abbastanza gioiosa. Con
loro spesso si gioca a nascondino, si dipinge, si fanno i
compiti….
In fondo al cuore c’è sempre il desiderio che si ricomponga la
famiglia. In caso avvenisse questo miracolo vorrei che mia
nuora trovasse qui quel clima che le permettesse di fare la
sua parte. So che è un pio desiderio, ma non voglio porre
limiti al Gesù che è in lei.
G. e F.
Dopo le ultime scosse,
progetti continuano . . .
i
19 gennaio 2017 – Ultimi sviluppi del Progetto RImPRESA.
L’intenzione del progetto è quella di sostenere allevatori,
agricoltori e apicoltori nella produzione e di sostenere
invece i commercianti nella vendita dei prodotti con i gruppi
di acquisto.
Le scosse di oggi ci hanno ancora di più reso consapevoli di
non poter intervenire con la tempestività che vorremo e di non
poterci sostituire alle istituzioni che hanno un iter
burocratico abbastanza lungo.
Il principale problema ad oggi sembra non essere il terremoto
quanto la neve e le basse temperature. I tubi si congelano,
gli agnellini nati muoiono, il bestiame non ha riparo perché
in alcune zone le tensostrutture per le stalle non sono ancora
arrivate, i locali non ci sono, il fieno sotto la neve
marcisce.. e le persone stanno perdendo fiducia.
Abbiamo stipulato un accordo con il COI di Amatrice e Accumuli
(Centro Operativo Intercomunale) che è una struttura
temporanea della Protezione Civile, con l’obiettivo di
muoverci sui territori in modo legittimo e avere conferma dei
reali bisogni delle aziende della zona.
Il primo evento di
lancio dei GAS del 18
dicembre
scorso
a
Grottaferrata è stato
come un momento di
famiglia fra chi sta
aderendo al Gruppo di Acquisto Solidale e alcuni produttori e
commercianti delle zone terremotate.
Fra le persone che abbiamo incontrato e con le quali stiamo
valutando i primi interventi ci sono, ad esempio, alcuni
ragazzi giovani di Arquata che vorrebbero costituirsi in
associazione di produttori con l’obiettivo di preservare il
territorio dall’abbandono ma le continue scosse e la
situazione che non migliora porta molti a perdere la speranza.
Questi ragazzi vorrebbero ricreare ad Arquata le condizioni
favorevoli per un ambiente capace di ospitare una comunità,
che susciti il desiderio di tornare a vivere ad Arquata a
quanti stanno scegliendo di rimanere a vivere sulla costa.
Quattro sono allevatori professionisti che lavorano le carni e
coltivano patate e lenticchie. Altri due sono artigiani del
legno e due sono apicoltori hobbisti. In questo momento li
stiamo supportando nel percorso di costituirsi in
associazione, ed elaborando un piano di intervento specifico
da mettere a loro disposizione.
Siamo rimasti colpiti da un fornaio che con suo fratello ha
perso il forno di famiglia. Uno dei più antichi forni di
Arquata. Il lavoro di una vita. Ma nonostante questo emanava
una luce così forte da non riuscire a spiegare. Ci ha detto
con franchezza che se sopravvivi a 3 terremoti ci deve essere
un motivo. Dopo le scosse è riuscito a tirare fuori dalle
macerie 7 persone, 3 erano morte ma 4 erano vive. A distanza
di due mesi non si spiega come davanti agli occhi ha le
persone vive e su questa immagine sente che deve darsi da
fare. Ci ha raccontato che, nonostante la tragedia che sta
vivendo, vede intorno a sé anche tanto bene: da quando è sulla
costa ha conosciuto tante persone, tanta solidarietà e
associazioni disposte ad aiutare e sta imparando così tanto
che gli sembra di aver vissuto 20 anni di esperienza di vita,
in soli 2 mesi. Era contento perché era riuscito da poco a
trovare lavoro presso un forno a San Benedetto del Tronto ma
ha il desiderio di realizzare un bellissimo progetto vicino
Arquata, forse un po’ ambizioso ma ci ha detto chiaramente che
a lui non importa la riuscita perché sta avendo tanto ora
dalla vita e gli basta anche così.
La prossima settimana torniamo ad Amatrice per conoscere altri
agricoltori/allevatori e cercare di rispondere alle necessità
minori, in collaborazione con la protezione civile.
I primi di febbraio saremo a Macerata e siamo inoltre in
contatto con qualche azienda della zona di Norcia.
Si stanno inoltre delineando i prossimi due appuntamenti per i
gruppi di acquisto, l’11 febbraio in via Spinola, Roma, e il
25 febbraio in zona Montesacro, Roma.
Una caratteristica bella che sta assumendo il progetto
RImPRESA è quella di fare da connettore di aiuti provenienti
da diverse fonti. Siamo contenti che il progetto non stia
vivendo questa esperienza in solitaria perché stiamo
sperimentando che trae forza nella misura in cui riesce a fare
da perno anche per altre associazioni che hanno chiesto di
partecipare agli aiuti con i loro contributi e le loro
professionalità.
Stefania Nardelli
Info e adesioni
[email protected]
[email protected]
Abbiamo
incominciato
a
pensare a chi era nel bisogno
Penne (PE) 19 gennaio 2017
Sembra di essere in guerra: ci sono VVFF, Carabinieri, GGFF,
Carabinieri, Croce Rossa, protezione civile etc..
Ieri sera a cena abbiano avuto una famiglia di 6 persone i cui
figli sono scout con D.: hanno la casa lesionata e dormono
nella tensiostruttura allestita a Penne. La nostra famiglia si
è allargata ed il nostro cuore anche.. Tra una tanica di
benzina donata a chi era a corto col gruppo elettrogeno ed una
spalata di neve in aiuto ai vicini di casa si sperimenta la
FRATELLANZA. Siamo tutti sulla stessa barca.
Fino a ieri sera alle 18.00 eravamo tra quelli che stavano per
chiedere aiuto.. Poi è tornata la luce ed abbiamo cominciato a
pensare a chi era nel bisogno..
Verso le 24 ho riaccompagnato con mio figlio gli amici alla
tensostruttura, visibilmente grati per qualche ora più
spensierata. I ragazzi dai 3 ai 15 anni erano contenti e per
mio figlio D. questa esperienza e’ stata meglio di 1000
prediche …
Alla fine della nostra vita non ci sarà chiesto se saremo
stati credenti, ma credibili!
R. L.
Emergenza terremoto: notizie
di giornata
Riportiamo alcune notizie arrivateci dalle zone del terremoto,
dopo le ultime forti scosse di ieri 18 gennaio, ed una
richiesta da parte della bottega solidale “Passamano”,
allestita per le più urgenti necessità di abbigliamento.
“Anche io vi do alcune informazioni dal “fronte”. Le scosse di
ieri, più che danni veri e propri,
hanno ravvivato nelle
persone quell’ansia e quella paura che a quasi tre mesi
dall’ultima grande scossa, si stavano attenuando. E in più in
un contesto apocalittico di neve, come non se ne vedeva da
anni, che ha reso tutto più complesso, anche l’istintivo
scendere nelle piazze. Insomma è tornata “la grande paura” e i
più vulnerabili sono i giovani e gli anziani.
Si sta lavorando insieme, in accordo con tante realtà
associative e di volontariato, soprattutto nell’aiuto alle
persone del territorio di Arquata (circa 1.500) che hanno
dovuto in qualche modo traslocare temporaneamente in alloggi
nel capoluogo o presso strutture ricettive della riviera.
Recentemente è stata
allestita,
per
iniziativa
della
Caritas e del Movimento
Diocesano del Movimento
dei Focolari,
una
bottega solidale presso
la Chiesetta di S.Croce
chiamata “Passamano”.
La bottega, aperta tre
pomeriggi a settimana,
è operativa dal 6 gennaio e almeno fino a tutto marzo sarà a
servizio esclusivo dei terremotati di Arquata. L’iniziativa ha
avuto grande successo: dal 6 gennaio sono stati distribuiti
circa 1.500 articoli di abbigliamento a circa un centinaio di
famiglie. Si tratta di capi nuovi che alcune aziende avevano
donato per i terremotati a partire dal 24 agosto scorso.
La
forte
richiesta,
dovuta anche alle avverse
condizioni atmosferiche,
sta esaurendo le scorte
di
abbigliamento,
soprattutto scarponcini,
giacconi e giacche a
vento, per cui siamo
proprio in queste ore
impegnati a mandare richieste di aiuto ad aziende di
produzione e commerciali. Se conoscete aziende di questo tipo
disponibili
a
donare
contattateci a [email protected] e vi faremo avere
la richiesta ufficiale dove sono riportati in modo dettagliato
i bisogni e le modalità.
Come associazione B&F Foundation, oltre a collaborare
attivamente al gruppo d’acquisto Rimpresa, siamo in rapporto
con diversi piccoli produttori e allevatori della zona che
cerchiamo di sostenere sia con aiuti economici diretti sia
acquistando prodotti, sia cercando di capire le effettive
esigenze di ciascuno. A questo proposito è ora possibile fare
ciò che all’inizio non si riusciva a fare e cioè mettere
insieme le offerte che arrivano con i bisogni delle persone.
Per esempio proprio ieri, è stato possibile trovare per un
piccolo allevatore che ha bisogno di un fuoristrada in quanto
il suo è rimasto sotto le macerie, un azienda di Lugo di
Ravenna disponibile a donarne uno usato ma in buono stato: il
fuoristrada arriverà presto”.
Presentazione
Evangelii Gaudium
Centro
https://youtu.be/5o_tIlsw91w
Mi sento libero e in pace
La Parola di Vita di novembre mi è stata di grande aiuto:
«Tutto posso in colui che mi dà la forza» (Fil 4, 13). Nel
commento fra l’altro è scritto: «Tutto posso quando vivo in
comunione d’amore con altri, perché allora Egli viene in mezzo
a noi, come ha promesso (cf. Mt 18,20), e sono sostenuto dalla
forza dell’unità».
Sono molto contento che posso far vita comune con don A., così
ho un fratello con il quale posso condividere tutto.
Una mattina ho ricevuto una e-mail che mi ha causato un grande
dolore. È stato importante avere una persona con la quale
parlare. Insieme abbiamo visto come rispondere e poi è stato
anche possibile incontrare questa persona per poter parlare
direttamente.
Sento in me di aver superato un certo rancore, mi sento libero
e in pace.
Don J.
Un vero Natale
Venerdì sera, antivigilia della Festa di Natale, mi telefona
una donna dicendomi che non si trova nessun sacerdote per
benedire la salma di una giovane, mamma di quattro figli,
prima che fosse trasportata in Irlanda.
Penso subito che il mio posto deve essere proprio lì, col
dolore di quei bambini e del marito!
Mi affido al Signore, so che io sono solo un suo strumento.
Al cimitero trovo i quattro figli, dagli 8 ai 16 anni in un
gran pianto, circondati dai compagni di classe e tanti loro
genitori.
La bara è aperta, la mamma è proprio bella. Secondo la loro
tradizione i figli vi avevano deposto i loro doni. Il papà
sovrasta tutti con la sua corporatura e cerca di non piangere.
Passo a salutarli ad uno ad uno, li chiamo per nome, poi piano
piano invito tutti a stringersi in cerchio attorno alla mamma
e racconto come mai sono presente io, assieme anche ad un
fraticello (di lingua tedesca) che qualche giorno prima era
stato chiamato per portarle Gesù Eucarestia.
Dico che non siamo lì solo per dare un saluto alla mamma, ma
per incominciare un nuovo modo di rapportarci con lei. Ricordo
loro le parole che Gesù ha detto agli apostoli quando ancora
giovane conclude la sua vita: “Non sia turbato il vostro
cuore… vado a preparavi un posto… voglio che siate anche voi
dove sono io”.
Continuo a dire: “Se Gesù è con la mamma ed è anche con noi –
come ora che ci amiamo a vicenda – allora noi siamo in
comunione anche con la mamma”.
Intanto è sceso il silenzio, c’è una grande attenzione,
nessuno più piange: ci diamo la mano fra di noi ed insieme
preghiamo il Padre nostro.
Don PG
Conferenze e simposio
Piero Pasolini
su
Loppiano – Sophia
13 gennaio 2017 – 21 maggio 2017
Ciclo di incontri e simposio “Dal Big Bang al Big Mystery” 8
incontri dalle 20.00 alle 21.30, a partire dal 13 gennaio fino
21 maggio 2017.
Obiettivo degli
incontri
è
esplorare
il
mistero
dell’esistenza
umana nel quadro del paradigma dell’evoluzione moderna, dalla
prospettiva del rapporto tra scienza e fede. Ci chiederemo da
dove viene l’essere umano, dove va, chi siamo. Il percorso
prenderà avvio con uno sguardo generale sui grandi
interrogativi che l’umanità si pone alla ricerca del
significato dell’esistenza, fin dal Paleolitico, per mettere a
fuoco il contributo specifico della cultura greca classica,
della civiltà ebraica e dell’esperienza cristiana. Di seguito,
cercheremo di comprendere lo sviluppo di tale ricerca nel
quadro delle teorie dell’evoluzione, offrendo alcune chiavi
interpretative delle principali narrazioni sulla creazione del
cosmo, dal Big Bang a quello che possiamo definire il “Big
Mystery”. Il percorso si concluderà con una riflessione sulla
vita della chiesa e sul suo significato, fino a presentare il
suo “profilo mariano” nel contesto dell’evoluzione umana,
mentre la chiesa stessa viaggia verso “cieli nuovi e terre
nuove”.
Vedi volantino: Conferenze e simposio Piero Pasolini