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COMUNICATO STAMPA
(7 febbraio 2017)
STATALI: NUOVE SANZIONI ANTIASSENTEISTI
Carneide: chi era costui? Ormai lo statale è ridotto a poche migliaia di unità e il
piano antiassenteismo dovrebbe riguardare invece tutti i pubblici dipendenti che
sono milioni: l’ignoranza dei giornali è macroscopica.
Ciò premesso è appena il caso di replicare che questo piano antiassenteismo, così
come predisposto dal Governo, è un’ulteriore prova del clima vessatorio verso i
pubblici dipendenti, reiterato principalmente nei periodi dei rinnovi contrattuali.
Si vuole “reintrodurre” una pagella, ma cosa era il rapporto informativo annuale
sull’attività svolta dal dipendente se non una pagella?
Perché e stato abolito?
Qualcuno ricorderà che nel rapporto informativo esisteva una “casella” che
riguardava le assenze del dipendente a causa di malattia; malattia che, se
sovrabbondanti, “costringevano” tra l’altro le Amministrazioni a rallentare o
eliminare le promozioni dei furbetti, perché ritenuti di salute cagionevole e quindi
non idonei ad affrontare i compiti d’Istituto.
Purtroppo, oggi, tale casella, sarebbe inutile perché di promozioni non se ne parla
nemmeno: l’appiattimento è di moda! E la meritocrazia…, tutte chiacchiere!
Perché i pubblici dipendenti, in questo regime, cosiddetto democratico, si assentano
così volentieri dal servizio? Sarebbe opportuna un’indagine “sociale” sul perché!
Prima che questo Governo si esponga alla triste, reiterata brutta figura di veder
riconosciute incostituzionali ulteriori “norme” pensiamo a soluzioni più “eque” e
meno vessatorie verso i malati che saranno gli unici a farne le spese.
Il Segretario generale Dirstat
Dott. Arcangelo D’Ambrosio