2017 al Mart: quindici nuove mostre e una serie di arrivi, e

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09 febbraio 2017 delle ore 22:01
2017 al Mart: quindici nuove mostre e una serie
di arrivi, e ritorni, illustri. Ecco le novità
annunciate oggi a Rovereto
Presentato stamane dal direttore Gianfranco
Maraniello e dalla Presidente Ilaria Vescovi il
nuovo corso del MART, che entra nel suo
14esimo anno di vita e ripensa alle sue funzioni
museali, ovvero alla qualità della fruizione per
lo spettatore, e anche ad un riallestimento della
collezione permanente che quest'anno si
arricchirà - anche - di alcune nuove opere
appartenenti ad alcune tra le maggiori raccolte
italiane: Alessandra Allaria, Panza di Biumo e
Gemma De Angelis Testa. Oltre a questo,
inoltre, si inizia con il riallestimento della
mostra "L’irruzione del contemporaneo", al
secondo piano, che vedrà anche l'ingresso di
pezzi di Joseph Kosuth, Hanne Darboven, Sol
LeWitt e Hamish Fulton, di proprietà Panza di
Biumo, mentre Agi Verona (ovvero Giorgio
Fasol) e De Iorio, metteranno al museo Fischli
& Weiss, Adrian Paci, Mark Leckey,
insieme alla grande installazone prettymucheverywordwritten, spoken, heard, overheard
from 1989 di Douglas Gordon, di proprietà del
Mart, che tornerà in scena. Ma andiamo al sodo:
cosa si preannuncia nelle tre sedi trentine
(ovvero Mart, Galleria Civica e Casa Depero)?
Qualcosa come 15 mostre. Si parte con "Mario
Sironi nella collezione Allaria", dal 5 marzo,
mentre Grazia Toderi e Orhan Pamuk, con
"Words and stars", a cura del direttore, saranno
protagonisti a partire da aprile. Armando Testa
e tutti i suoi "Ismi" arriveranno in estate, mentre
- da non perdere - ci saranno anche le mostre
dedicate a Carlo Alfano, "Soggetto spazio
soggetto", e la retrospettiva del grande
Francesco Lo Savio, a cura di Alberto
Salvadori, che apriranno nel prossimo autunno,
il 5 novembre, per arrivare al febbraio 2018.
Alla Civica, invece, da segnalare c'è
"Almanacco 70. Architettura e astrazione", con
opening il prossimo 11 febbraio, mentre la
personale di Jacopo Mazzonelli, "Il suono
dell’arte", coprirà l'autunno 2017 (dal 7 ottobre
al prossimo 7 gennaio). Cambia, nelle sede di
Rovereto, anche l'area Moderna: "Oltre al
costante aggiornamento delle Collezioni e del
percorso di visita permanente "L’invenzione del
moderno", particolare attenzione sarà posta su
quello straordinario e fertile momento storico
che fu il Primo Novecento in Italia", si
annuncia. E allora via, con La carrozzella di
Carlo Carrà (1916), che rientra dopo le mostre
di Parigi e Firenze, e le restaurate tele Le
ereditiere (Le sorelle) (1910) di Casorati e la
Signora in rosso (1931) di Manlio Rho. E
ovviamente non c'è Rovereto senza Fortunato
Depero: "Così come il Mart, anche Casa Depero
sarà oggetto di interventi tecnici volti ad
aumentare gli standard museali in vista di
progetti sempre più rilevanti", è lo statement,
mentre il futurista quest'anno prenderà il largo
anche per la monografica alla Fondazione
Magnani Rocca di Parma, e per i Musei di San
Domenico a Forlì. Un Trentino, insomma, che
si esporta, e che si presta: sono state infatti oltre
300 le opere delle Collezioni del Mart prestate
ad altre istituzioni, e circa 200 le nuove
acquisizioni nel 2016, tra acquisti, donazioni e
depositi. Aggiornamenti a presto!
Sopra: Carlo Alfano con "Frammenti di un
autoritratto anonimo n.31", 1972. Photo: L.
D’Alessandro
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