Azienda e Sindacati nella Stagione di Risparmi e Tagli

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Azienda e Sindacati nella Stagione di Risparmi e Tagli
A fronte della richiesta da parte aziendale di risparmi e tagli salariali si rende necessario produrre
uno storico delle perdite economiche e contributive che azienda e sindacati hanno avallato nei
contratti dal 2004 in poi, nascondendone gli effetti dietro la cortina fumogena di un piccolo
incremento del netto retributivo in busta paga.
Tutto inizia con il contratto del 2004 ove, per occultare la perdita retributiva, viene cambiato il
sistema di erogazione delle diarie applicando un’unica aliquota oraria. L’importo scaturito diviene
praticamente esentasse in quanto la soglia giornaliera viene fissata a 42 euro, non rientrando tale
importo né nel montante della tassazione per la pensione (fondo volo) né in quello per la tassazione
Irpef.
Al fine di limitare le penalizzazioni determinate dal nuovo contratto si sceglie la strada della
riduzione della contribuzione pensionistica e del livello di tassazione per non intaccare il salario. Lo
stesso sensibile ridimensionamento della diaria giornaliera si decide di compensarlo tramite
l’erogazione di un IVG (Indennità di Volo Giornaliera).
Il meccanismo innescato da questo rinnovo contrattuale, assieme al passaggio dal sistema
previdenziale retributivo al contributivo, comporta un enorme ridimensionamento della pensione
maturanda della popolazione navigante.
Tale tracollo si evince facilmente consultando e confrontando i CUD antecedenti ai suddetti
mutamenti con quelli successivi: meno imponibile, meno contribuzione e pensioni sensibilmente
ridotte.
Il contratto che accompagna il passaggio da Alitalia a Caì determina un’ulteriore riduzione delle voci
fisse della busta paga (vedi stipendio base e indennità di volo) aumentando il peso delle voci variabili
legate alla produttività (ore di volo).
Ancora diminuisce pertanto la quota che alimenta la contribuzione pensionistica e la relativa
tassazione Irpef. Per l’Azienda il risultato è un risparmio sulle somme dovute a pagamento di ferie e
riposi non goduti, ma più in generale alla riduzione della contribuzione previdenziale in quota al
lavoratore ne consegue una proporzionale riduzione della quota datoriale.
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Tali consistenti risparmi concessi all’Azienda hanno continuato ad erodere i nostri futuri assegni
pensionistici.
Ulteriori risparmi garantiti all’Azienda vengono di seguito garantiti dallo Stato tramite la concessione
di aiuti quali la SOE, la CIGS e la SOD. Le giornate interessate dai suddetti istituti vengono difatti
pagate da enti statali e al contempo inserite nello stipendio erogato da CAI/SAI ridimensionando la
quota “EX RISTRUTTURAZIONE”, importo da erogare ai naviganti ex Alitalia al fine di maturare il
livello retributivo del 93% previsto dagli accordi di passaggio da Alitalia a CAI.
L’ultimo rinnovo contrattuale a corollario della firma del CCNL produce un lieve aumento delle voci
fisse ma al contempo riduce la quota Indennità Ex Ristrutturazione: ne consegue che, a meno di un
monte ore lavorate molto elevato, la retribuzione non sia affatto aumentata.
Il progressivo deterioramento della retribuzione dei naviganti e la relativa perdita del potere di
acquisto dei salari vengono avallati dagli stessi sindacati che d’altra parte blindano la retribuzione
dei propri giorni di permesso sindacale.
In tutte queste fasi che hanno portato a un decremento della retribuzione e relativo potere di
acquisto, questi accordi vengono puntualmente sottoscritti dai sindacati. OOSS che invece nel corso
degli anni hanno visto un cambiamento nel sistema di retribuzione del giorno di permesso sindacale:
ciascun giorno di permesso viene accreditato di 3,5 ore di volo con diaria piena di 42 euro.
Vediamo di fare un esempio:
Foglio turni di sindacalista con 10 gg permesso sindacale, una TYO, una BUE, una AUH.
Ore di volo reali 25+27+13 = 65
Aggiungiamo 3,5 x 10 = 35
TOTALE ore di volo pagate in busta paga 100 con un impegno di giorni di reale volato pari a 10…
LORO non hanno perso retribuzione.
Per correttezza e trasparenza sarebbe auspicabile che gli iscritti ai sindacati avessero la possibilità
di visionare mensilmente le buste paga e specchio attività dei propri rappresentanti.
Nel frattempo il navigante medio potrà ambire dopo 37 anni di contribuzione ed un’età di 62 anni e
mezzo, se full time e se libero da importanti problemi di salute pregressi, di una pensione
ridottissima rispetto ai propri predecessori. Per gli AA/VV parliamo di cifre attorno ai 1400-1500
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euro netti…. Nella situazione odierna ulteriori penalizzazioni economiche eventualmente
concordate tra sindacati ed Azienda comporterebbero una ulteriore sforbiciata al nostro assegno
pensionistico già pesantemente ridotto.
Non accettate passivamente questa sentenza, e per voi che siete ancora iscritti alle OO/SS che
stanno decidendo del vostro futuro abbiate la determinazione di incalzare i vostri rappresentanti
nel respingere ulteriori aggressioni alla vostra dignità, retribuzione e futura pensione.
Roma, 5 febbraio 2017
ACC
AirCrewCommittee
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