5ª Domenica Tempo Ordinario - Parrocchia di San Pietro Orseolo

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Transcript 5ª Domenica Tempo Ordinario - Parrocchia di San Pietro Orseolo

AVVISI DELLA SETTIMANA
Domenica 5 febbraio
V DEL TEMPO ORDINARIO (1set) 39^ GIORNATA PER LA VITA
Oggi è sospesa la s. Messa delle 7.30
Dopo la messa delle 9.30: Assemblea
dell’associazione NOI
Lunedì 6 febbraio
Memoria Ss. Paolo Miki e compagni, martiri
17.15 (biblioteca): catechesi del parroco /5
20.45 (biblioteca): catechesi del parroco /5
Martedì 7 febbraio
Mercoledì 8 febbraio
Memoria di san Girolamo Emiliani, reigioso
9.30 (Carpenedo): Incontro preti del Vica‐
riato
PARROCCHIA SAN PIETRO ORSEOLO
viale don Luigi Sturzo, 21 ‐ 30174 Mestre VE
www.sanpietroorseolo.it
tel. 041 8011245 — [email protected]
Venerdì 10 febbraio
Memoria di santa Scolastica, vergine
10.30 (patronato): Corso di massaggio in‐
fantile
19.00‐22.30: 3° incontro vicariale di forma‐
zione dei catechisti
V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Sabato 11 febbraio
Memoria ella Madonna di Lourdes
25^ GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
10.30: S. Messa per gli Ammalti e Unzione
degli Infermi
20.45 (parr. S. Paolo): Per‐corso fidanzati /4
Domenica 12 febbraio
VI DEL TEMPO ORDINARIO
Oggi riprende la s. Messa delle 7.30
Giovedì 9 febbraio
18.00: Adorazione eucaristica
19.00: S. Messa per i catechisti e gli opera‐
tori pastorali
Associazione NOI
Domenica 5 febbraio
sala S. Francesco
10.30-11.30: raccolta iscrizioni
Segue: momento conviviale e pranzo
14.00: Assemblea dei soci
“Le Catechesi del Parroco”
QUESTA È LA NOSTRA FEDE
Lunedì 6 febbraio
quinto incontro, in biblioteca:
“Fu crocifisso, morì e fu sepolto”
17.15–18.30
oppure
20.45–22.00
5 febbraio
2017
39^ Giornata per la Vita
C
O Dio, che nella follia della croce manifesti quanto è distante la tua sapienza dalla
logica del mondo, donaci il vero spirito del Vangelo, perché ardenti nella fede e instancabili nella carità diventiamo luce e sale della terra. Per il nostro Signore Gesù
Cristo... Amen.
P
Dal libro del profeta Isaia
(Is 58,7-10)
Così dice il Signore: «Non consiste forse [il digiuno che voglio] nel dividere il pane
con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi
nudo, senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
S
Il giusto risplende come luce.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria.
(Sal 111)
S
Messaggio del CONSIGLIO PERMANENTE della CEI per la 39^ Giornata per la Vita
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
(1Cor 2,1-5)
Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio
con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in
mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola
e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla
manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
C
V
Alleluia, alleluia. Io sono la luce del mondo, dice il Signor e;
chi segue me, avrà la luce della vita. Alleluia.
V
Dal Vangelo secondo Matteo. Gloria a te, o Signore.
(Mt 5,13-16)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere
gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un
monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e
così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti
agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro
che è nei cieli».
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
P
Illuminati dalla sapienza del Vangelo, affidiamo alla misericordia di Dio la nostra
vita, la missione della Chiesa e le sorti del mondo. Diciamo: Ascoltaci, Signore.
1. Per tutti i cristiani, perché sempre e in ogni luogo siano luce per quanti sono nelle tenebre e motivo di speranza per quanti cercano Dio e la sua salvezza, preghiamo.
2. Per tutte le famiglie, perché con l’aiuto di Dio e nostro, possano accogliere il dono della vita, con amore e responsabilità, e custodirla nel suo germogliare e nel
suo spegnersi, preghiamo.
3. Per i missionari del Vangelo e per coloro che, nella nostra comunità, sono al servizio della catechesi e della carità, perché nessuna delusione e nessuna fatica affievolisca il loro impegno, preghiamo.
4. Per ciascuno di noi, perché possiamo essere gli uni per gli altri sale che dà gusto
alla vita quotidiana e presenza che illumina anche la notte del dolore, preghiamo.
Padre buono, che nella fraterna carità hai posto la misura della nostra fede, concedi
a noi di essere nel mondo riflesso della tua luce e strumenti del tuo amore misericordioso. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Donne e uomini per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta
Il coraggio di sognare con Dio. Alla scuola di Papa Francesco s’impara a sognare.
Spesso nelle udienze fa riferimento ai sogni dei bambini e dei giovani, dei malati e
degli anziani, delle famiglie e delle comunità cristiane, delle donne e degli uomini di
fronte alle scelte importanti della vita. Sognare con Dio e con Lui osare e agire!
Quando il Papa commenta la Parola di Dio al mattino o quando tiene discorsi nei
vari viaggi apostolici, non manca di incoraggiare a sognare in grande. È nota la sua
devozione a san Giuseppe, che considera uomo del “sogno” (Cf. Mt 1,20.24). Quando si rivolge alle famiglie, ricorda loro che il sogno di Dio “continua a realizzarsi nei
sogni di molte coppie che hanno il coraggio di fare della loro vita una famiglia; il coraggio di sognare con Lui, il coraggio di costruire con Lui, il coraggio di giocarci con
Lui questa storia, di costruire un mondo dove nessuno si senta solo, nessuno si senta superfluo o senza un posto”.
I bambini e i nonni, il futuro e la memoria. Per Papa Francesco il sogno di Dio si realizza nella storia con la cura dei bambini e dei nonni. I bambini “sono il futuro, sono
la forza, quelli che portano avanti. Sono quelli in cui riponiamo la speranza”; i nonni
“sono la memoria della famiglia. Sono quelli che ci hanno trasmesso la fede. Avere
cura dei nonni e avere cura dei bambini è la prova di amore più promettente della
famiglia, perché promette il futuro. Un popolo che non sa prendersi cura dei bambini e dei nonni è un popolo senza futuro, perché non ha la forza e non ha la memoria
per andare avanti”.
Una tale cura esige lo sforzo di resistere alle sirene di un’economia irresponsabile,
che genera guerra e morte. Educare alla vita significa entrare in una rivoluzione civile che guarisce dalla cultura dello scarto, dalla logica della denatalità, dal crollo demografico, favorendo la difesa di ogni persona umana dallo sbocciare della vita fino
al suo termine naturale. È ciò che ripete ancora oggi Santa Teresa di Calcutta con il
famoso discorso pronunciato in occasione del premio Nobel 1979: “Facciamo che
ogni singolo bambino sia desiderato”; è ciò che continua a cantare con l’inno alla
vita: “La vita è bellezza, ammirala. La vita è un’opportunità, coglila. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà. … La vita è la vita, difendila”.
Con Madre Teresa. La Santa degli ultimi di Calcutta ci insegna ad accogliere il grido
di Gesù in croce: “Nel suo ‘Ho sete’ (Gv 19,28) possiamo sentire la voce dei sofferenti, il grido nascosto dei piccoli innocenti cui è preclusa la luce di questo mondo,
l’accorata supplica dei poveri e dei più bisognosi di pace”. Gesù è l’Agnello immolato e vittorioso: da Lui sgorga un “fiume di vita” (Ap 22,1.2), cui attingono le storie di
donne e uomini per la vita nel matrimonio, nel sacerdozio o nella vita consacrata
religiosa e secolare. Com’è bello sognare con le nuove generazioni una Chiesa e un
Paese capaci di apprezzare e sostenere storie di amore esemplari e umanissime,
aperte a ogni vita, accolta come dono sacro di Dio anche quando al suo tramonto va
incontro ad atroci sofferenze; solchi fecondi e accoglienti verso tutti, residenti e immigrati. Un tale stile di vita ha un sapore mariano, vissuto come “partecipazione alla
feconda opera di Dio, e ciascuno è per l’altro una permanente provocazione dello
Spirito. I due sono tra loro riflessi dell’amore divino che conforta con la parola, lo
sguardo, l’aiuto, la carezza, l’abbraccio”.