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Marfin a Modena e Bologna
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
A dipendenti e pensionati,
tasso fisso, esiti immediati
ed erogazioni in tempi brevi
mercoledì 8 febbraio 2017
PER INFO O APPUNTAMENTO
051–60 13 660
392-5609074
www.temponews.it
@Tempo_di_Carpi
anno XVIII - n. 05
tempo.carpi
Marfin Agenzia Finanziaria OAM A733
viale Lenin 53 Bologna, messaggio promozionale,
presso gli uffici i SECCI e fogli informativi
• Edizione di Carpi •
n
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1
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Margherita Salami col cavallo Quore
Alessandro
Iacovelli
c
Controllo del territorio,
l’Arma dei carabinieri c’è!
Gianluca
Bergianti
Cavalli che
guariscono l’anima
Maestosi e imponenti, i cavalli, con la loro intelligenza e straordinaria sensibilità, sono capaci di
compiere piccoli miracoli quotidiani. Alleati preziosi nel contribuire a curare o ad alleviare numerose
patologie come ci spiega Margherita Salami, presidente del Circolo Ippico Tre Cerchi di Carpi.
“La terra è un patrimonio non
una risorsa da sfruttare”.
Barbara
Truzzi
barbara truzzi: “La musica è
parte di me da sempre”.
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Da martedìa giovedì e domenica
NUOVA SEDE DI BASTIGLIA (MO) IN VIA 1° MAGGIO, 42 - TEL. 059.318212
Parcheggi: una questione aperta
il pagamento a favore del Comune di un canone annuale.
Resta da trovare un candidato e non si prevede la fila alla
gara d’appalto.
E se andasse deserta? Lo sguardo smarrito si rivolge poco
distante all’area dell’ex cantina sociale in stato di abbandono da dieci anni: si tratta di un’area di diecimila metri quadrati di proprietà di Unieco, le cui difficoltà sono ben note.
L’idea di realizzarvi un parcheggio coperto da alberature
REDAZIONE
Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello
Marchesini, Clarissa Martinelli, Pierluigi Senatore, Chiara Sorrentino
attualità , cultura , spettacolo , musica , sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
IMPAGINAZIONE e GRAFICA
Liliana Corradini
PUBBLICITA’
Multiradio - 059.698555
STAMPA
CAPOREDATTORE
Sara Gelli
Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE
Via Nuova Ponente, 28 CARPI - Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 - [email protected]
RADIO BRUNO Soc. Coop. - Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 - Chiuso in redazione il 7 febbraio 2017
LAVANDERIA
DI QUALITÀ
IENZA
CON ESPER
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VENTENNAL
2
mercoledì 8 febbraio 2017
Ex Cantina Sociale
Il titolo è il medesimo del 2014 quando agli inizi del
mese di aprile sulle pagine di questo giornale si affrontò
negli stessi spazi lo stesso tema, oggi tornato alla ribalta in
occasione della discussione sul Bilancio di previsione 2017,
durante la seduta del Consiglio Comunale del 31 gennaio
scorso, su proposta di Forza Italia.
La costruzione del parcheggio interrato nel Piazzale della
Meridiana (ex piazzale delle Poste) doveva iniziare nel 2012
ma, a causa del terremoto, l’opera, la cui realizzazione resta
prevista in project financing, ha subito uno slittamento e
ora è disponibile il nuovo progetto preliminare rivisto e riformulato alla luce dei mutamenti, principalmente di natura
economica, intervenuti negli anni. Così la durata massima
della concessione di costruzione e gestione è stata ridotta
da 30 a 25 anni e l’importo totale dei lavori è aumentato
a 3 milioni e 500mila euro (300mila euro in più rispetto al
progetto preliminare approvato nel 2012). L’intervento
comprende anche il recupero della porzione di isolato tra le
vie S. Rocco, G. Bruno e C. Battisti (ex Bocciofila Malatesta)
a verde pubblico.
286 i posti auto complessivi che saranno disponibili: 146
in superficie, 140 nell’interrato. Per solleticare l’appetito di
possibili candidati, il Comune ha disposto che chi si aggiudicherà la realizzazione del parcheggio in Piazzale della
Meridiana, avrà la possibilità di rifarsi potendo gestire dal
1° gennaio 2018 anche tutte le aree di sosta a pagamento.
Il parcheggio multipiano di Piazzale Maestri del Lavoro in
via dei Cipressi resterà gratuito. La concessione prevede
accarezza la mente: dal 2005 è prevista qui la realizzazione,
secondo il Piano particolareggiato, di 7 palazzine, dai 4 ai 7
piani d’altezza per un totale di 130-135 alloggi e 270 posti
auto interrati. Di quel progetto si sono perse le tracce e
anche Unieco pare non essere più interessata a edificare
l’area. La questione parcheggi resta più che mai aperta.
Anche il testo è rimasto lo stesso del 2014.
Sara Gelli
Grazie al Quadrifoglio
“La Famiglia Bartoli ringrazia con tutto il cuore il personale della struttura comunale il Quadrifoglio, per l’amore e la dedizione dimostrata
nei confronti del proprio caro Wilder: in oltre 30 anni di permanenza,
lo hanno fatto sempre sentire una persona speciale! Un grazie sentito
anche a tutti i volontari dell’Unitalsi per la gioia che gli hanno saputo
regalare con i loro memorabili viaggi! Grazie davvero a tutti”.
La nipote Natascia
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2017
anno XVIII - n. 05
• Edizione di Carpi •
Per certi viaggi non si
parte mai quando si parte. Si
parte prima. A volte molto
prima. Quindici anni fa stavo
tranquillo sul treno della vita,
comodo, con i miei cari, le cose
che conoscevo. All’improvviso
Andrea mi scuote, mi rovescia
le tasche, cambia le serrature
delle porte. Tutto si confonde.
Sono bastate poche parole:
“Suo figlio probabilmente è
autistico”. E’ l’incipit di Se ti
abbraccio non aver paura, la
storia vera di Franco e
Andrea Antonello raccontata
dallo scrittore Fulvio Ervas.
Poche parole, potentissime,
per descrivere lo spaesamento di un uomo, di un padre, di
fronte alla malattia. Una
disabilità complessa, poco
conosciuta, che nulla ha a che
fare col genio. Dimenticate
Rain Man o John Nash… la
sindrome di Asperger, ad alta
funzionalità, infatti, è un’altra
cosa. I bambini autistici,
seppure a livelli diversi, sono
chiusi in loro stessi, hanno
un’interazione sociale scarsa;
alcuni non dicono nulla, altri
ripetono a pappagallo tutto
ciò che sentono…
“Un bimbo ogni cinquanta nel
mondo è autistico. Nonostante questi numeri impressionanti, però, l’autismo resta
una malattia pressochè sconosciuta e molte famiglie non
hanno il coraggio di uscire
allo scoperto. Tanti genitori
temono le critiche e il giudizio
degli altri, si vergognano e si
ripiegano su se stessi. I bimbi
autistici, infatti, spesso vengono tacciati come maleducati,
capricciosi, aggressivi… in realtà soffrono di una disabilità
estremamente complessa di
cui si sa ancora troppo poco”.
A parlare sono Paola Rossi e
Laura Fantini, rispettivamente presidente e socio fondatore dell’associazione Sopra
le righe - Associazione
Autismo di Carpi, entrambe
mamme di due bambini autistici di sette anni, Alessandro
Il mate è un infuso
molto popolare in
Argentina, Cile, Brasile e
soprattutto in Uruguay,
dove è bevuto quotidianamente da gran parte
della popolazione. Bere
yerba mate o erva mate è
un rito quotidiano in quasi
tutte le famiglie e anche
sui luoghi di lavoro, come
per noi bere il caffè e per
gli inglesi il the. La Yerba
Mate possiede, grazie ai
propri principi attivi,
notevoli proprietà
curative. Contiene infatti
caffeina, vitamina C ed è
ricca in polifenoli, alla
base del sistema immunitario. Questa pianta è
lievemente eccitante,
stimola il metabolismo ed
è diuretica. Inoltre è
tonificante e riequilibrante. Nella medicina
popolare, in Sudamerica,
• Edizione di Carpi •
“A Carpi non esistono centri ad hoc per accogliere e prendersi cura dei bambini affetti da autismo,
né servizi tesi a supportare le famiglie. Per questo motivo noi genitori abbiamo capito ben presto
quanto fosse urgente organizzarci autonomamente e, per colmare il vuoto, abbiamo fondato
l’associazione Sopra le righe - Associazione Autismo di Carpi”.
Oltre il muro dell’autismo
Paola Rossi
e Marco. “Avere un figlio
autistico significa organizzare
ogni momento della giornata
sulla base delle sue esigenze.
Tutta la famiglia, fratelli e sorelle compresi, ruota intorno a
lui e ai suoi bisogni. Nessuna
mossa può essere improvvisata, tutto è scandito come
un orologio svizzero. Questo,
naturalmente, soprattutto per
gli altri figli può essere fonte
di frustrazione o di rabbia ma
noi - spiegano le due mamme
- siamo fortunate: le nostre
due figlie, Viola e Nice, pur
con qualche difficoltà, hanno
compreso la diversità dei loro
fratellini e l’hanno accettata,
sviluppando un profondo
senso di protezione nei loro
confronti”. Sopra le Righe,
pur muovendo ancora i primi
passi, è già estremamente
attiva: “nella nostra città non
esistono centri ad hoc per accogliere e prendersi cura dei
bambini affetti da autismo,
né servizi tesi a supportare le
famiglie. L’unico punto di riferimento è la Neuropsichiatria
infantile ma, purtroppo, pur
essendo prezioso non è certo
sufficiente per rispondere ai
bisogni specifici delle famiglie
con figli autistici. Per questo
motivo noi genitori, alle prese
con terapie domiciliari anche
molto onerose o in centri
lontani da casa, abbiamo
capito ben presto quanto
fosse urgente organizzarci autonomamente”. L’associazione
è nata quindi da una necessità, nel luglio 2016, “a Carpi
c’era un vuoto e noi abbiamo
deciso di fare i pionieri per
tentare di colmarlo, dando
risposte concrete ai bisogni
di vicinanza e ascolto delle
famiglie”. La sfida più grande
con la quale devono fare i
conti i genitori è certamente
quella della scuola: “quasi
tutti noi assistiamo inermi a
un continuo turn over degli
insegnanti di sostegno dei
nostri figli. Un problema
enorme dal momento che
questi bambini, proprio per
la tipologia di disabilità di
cui soffrono, necessitano di
figure di riferimento costanti
nel tempo. Il rischio infatti,
in caso contrario, è quello di
generare in loro un profondo
stress e, di conseguenza, di
non riuscire a costruire nulla
di produttivo”.
Il neonato sodalizio riunisce perlopiù famigliari che
convivono quotidianamente
con questa patologia ma,
prosegue Paola, “tra noi vi
sono anche alcuni amici desiderosi di conoscere meglio
questa realtà composita e di
sostenere le nostre attività”.
Gli obiettivi perseguiti dall’associazione sono ambiziosi:
“il nostro, è un lavoro a 360
gradi. Vogliamo promuovere
i diritti e le qualità della vita
delle persone autistiche e
rafforzare i legami tra le famiglie, favorire l’integrazione e
La natura che cura
le pari opportunità di questi
bambini e ragazzi, sviluppare
attività educative e percorsi
di autonomia e, allo stesso
tempo, sensibilizzare i cittadini, avvicinanandoli al mondo
dell’autismo”, spiegano Paola
e Laura. Per far ciò i volontari,
nella loro sede in via Milano,
in un appartamento messo
loro a disposizione gratuitamente da La Casa dell’Albero di Fossoli, hanno attivato
uno sportello di ascolto
rivolto alle famiglie, momenti
di parent training, interventi
psicoeducativi individuali (terapia ABA), laboratori creativi
e artistici sotto la supervisione di personale specializzato.
“A novembre, grazie alla collaborazione della Polisportiva
Nazareno che ci ha accolti
con grande entusiasmo,
abbiamo dato vita a un’attività di multisport in palestra,
alla quale partecipano sei
bambini autistici: inseriti in un
gruppo di coetanei a sviluppo
tipico, in una dimensione
all’insegna del gioco e dello
scambio, i nostri bimbi si
stanno lentamente integrando”, sorride Paola. “Per
cinque volte Marco puntava
i piedi e non voleva entrare
in palestra; alla settima, l’ho
visto dare il cinque ai suoi
compagni. Lo so, sembrano
piccole cose - spiega Laura ma per questi bambini sono
conquiste enormi”.
Il futuro per gli autistici è una
grande incognita e rappresenta certamente il punto interrogativo più doloroso per
i genitori: “il tema del dopo
di noi è quello che spaventa
di più. Terminato il periodo
degli studi, questi ragazzi non
hanno che pochi centri diurni
come punti di riferimento.
Spesso veri e propri parcheggi
dove ragazzi affetti da disabilità differenti sono costretti
a convivere fianco a fianco.
Questo pensiero mi rammarica profondamente - commenta Paola - loro crescono e noi
invecchiamo. Le energie dei
nostri figli aumentano mentre
noi ci indeboliamo… la nostra
energia non va di pari passo
con lo sviluppo e la crescita
dei nostri figli. Cosa faranno
dopo di noi è un’incognita
che fa paura. L’unica cosa di
cui sono certa è che vorrei che
mio figlio, sin da oggi, avesse
di fronte persone preparate,
con una formazione specifica
sull’autismo”. “Io non amo fare
programmi sul lungo termine
- le fa eco Laura - preferisco
vivere giorno per giorno. Oggi
sono fiduciosa e guardo con
speranza alla terapia Aba: in
più Paesi questo approccio,
utilizzato in età precoce, sta
dando frutti, rivelandosi efficace. Anche i nostri ragazzi,
pur non guarendo, possono
migliorare e raggiungere livelli di autonomia importanti se
stimolati nel giusto modo”.
Dal 21 febbraio poi, alla Casa
del volontariato, per sei martedì, alle 20,30, si terranno dei
workshop informativi gratuiti
sul tema, Autismo: istruzioni
per l’uso, tenuti dalle psicologhe Cristina Cavazzoli e
Sara Costi e rivolti a operatori
e cittadini. Momenti preziosi
per comprendere meglio
quell’universo sconosciuto ai
più, chiamato autismo e per
tentare di infrangerne o perlomeno scalfirne, il muro.
Jessica Bianchi
persone con BMI (indice
di massa corporea) superiore a 25 e inferiore a 35:
per 12 settimane queste
persone hanno assunto
yerba mate e alla fine i
parametri di massa grassa
e la percentuale di grasso
corporeo risultavano
diminuiti significativamente. Questo studio
conferma che la yerba
mate può agire come
coadiuvante anti-obesità
senza particolari effetti
negativi.
La yerba mate si può
trovare in capsule o,
ancor meglio, in tisane,
per sfruttarne appieno le
proprietà. Si prepara in
infusione (mate cocido)
per 1-2 minuti in una
tazza di acqua bollente
oppure nel modo tradizionale, ma in questo caso
bisognerà avere il matero,
lo speciale recipiente e la
bombilla, la cannuccia di
metallo per prepararlo nel
giusto modo.
Per capire la popolarità
e la diffusione di questa
pianta basti sapere che
persone come Papa Francesco, Higuain, Maradona, Messi, Cecilia Rodriguez e Gisele Bunchen
utilizzano quotidianamente yerba mate, insomma
dal sacro al profano senza
mai dimenticarci la nostra
tazza fumante!
a cura di Vitor Chiessi, farmacista
Yerba mate: un
antico brucia grassi
viene utilizzato nella cura
dei problemi digestivi e
dei reumatismi, mentre gli
sportivi lo usano come
energizzante naturale e
brucia grassi.
Un recente studio scientifico ne conferma in modo
sorprendente l’utilità
nel ridurre il grasso e
peso corporeo. Lo studio
clinico ha coinvolto delle
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
3
Presidiare il territorio è una priorità per il comandante della Compagnia Carabinieri di Carpi Alessandro Iacovelli
che ha adottato un piano consorziato di controllo per garantire la presenza di almeno cinque pattuglie per tutte
le 24 ore sul territorio di competenza della Compagnia, che ricomprende 12 stazioni da Campogalliano a Finale Emilia
Controllo del territorio, l’Arma c’è!
Posti di blocco sulle
arterie principali, sequestro
di ingenti quantità di droga e
di armi, indagini serrate per
sgominare le organizzazioni
che stanno dietro ai furti e ai
cyber-crimes, controlli in
discoteca, prevenzione delle
truffe: negli ultimi mesi i
Carabinieri sono dappertutto,
anche nelle parrocchie e nei
circoli della città per spiegare
agli anziani come difendersi
dai malintenzionati.
Uno sforzo notevole in
termini di uomini e di risorse,
ma fortemente voluto dal capitano Alessandro Iacovelli,
comandante della Compagnia Carabinieri di Carpi dal
settembre scorso.
“Vedere i Carabinieri sul
territorio e sapere che si può
contare su di loro è importante per i cittadini ai quali
occorre restituire fiducia:
questo dev’essere il compito
di tutte le istituzioni. I militari
dell’Arma devono essere vicini alla gente, la cui collaborazione è estremamente
preziosa per ricostruire uno
spaccato della realtà”. In un
anno sono 11mila le persone
che varcano l’ingresso della
Caserma per rivolgersi ai
Carabinieri di Carpi.
Sono bastati pochi mesi al
comandante per capire che
questo è un territorio “poco
chiassoso, dormiente, ma che
proprio per queste caratteristiche diventa appetibile
e può rappresentare una
tentazione”.
I carpigiani non sono allenati
a riconoscere i segnali di
infiltrazioni della criminalità
ma la guardia deve restare
sempre alta. Ai Carabinieri
compete di “trovare il filo
conduttore tra i vari episodi
perché c’è sempre qualcosa
che collega tra loro i fatti
criminosi compiuti sul mede-
Sono bastati
pochi mesi al
comandante per
capire che questo è un territorio
“poco chiassoso,
dormiente, ma
che proprio per
queste caratteristiche diventa
appetibile e può
rappresentare
una tentazione”.
I carpigiani non
sono allenati
a riconoscere i
segnali di infiltrazioni della criminalità ma la guardia deve restare
sempre alta.
Ai Carabinieri
compete di
“trovare il filo
conduttore tra
i vari episodi
perché c’è sempre qualcosa che
collega tra loro
i fatti criminosi
compiuti sul medesimo
territorio”.
Alessandro
Iacovelli
simo territorio”.
Presidiarlo è una priorità
per il comandante Iacovelli;
la Compagnia di Carpi ha
adottato un piano consorziato di controllo per garantire
la presenza di almeno cinque
pattuglie (ma si arriva anche
a esprimerne il triplo) per
tutte le 24 ore sul territorio di
competenza della Compa-
gnia, che ricomprende 12
stazioni da Campogalliano a
Finale Emilia.
Questa organizzazione
garantisce una tempestività
d’intervento determinante
per ottenere risultati, sia dal
punto di vista repressivo che
investigativo: “ci consente
di catturare i responsabili di
reato e, spesso, di recuperare
la refurtiva”.
Nulla è scontato per il capitano Iacovelli, intenzionato a
battere a tappeto il territorio,
concentrandosi anche sulle
problematiche che riguardano le comunità straniere, in
particolare quelle più numerose: la comunità pakistana e
quella cinese.
Un’attenzione particolare
è riservata alle generazioni
più giovani, in favore delle
quali sono state programmate decine di conferenze sul
tema della legalità presso gli
istituti scolastici della città.
“Passare al setaccio la città
attraverso controlli e posti di
blocco ci consente di acquisire una mole di informazioni
e aggiornare continuamente
la banca dati che è alla base
della nostra attività” ribadisce. Dopo gli ultimi sei anni
trascorsi a Castel Gandolfo
al comando del Nucleo
operativo e radiomobile della
Compagnia, alle prese con gli
esponenti del Clan Casamonica concentrati in quella
zona di Roma e impegnato
in importanti operazioni, il
Comandante Iacovelli non si
concede tregua.
Oggi mette a disposizione
del nostro territorio la capacità investigativa e l’esperienza
professionale maturate in
questi anni, perché il Carabiniere “rappresenti sempre un
punto di riferimento qualificato per ogni cittadino”.
Sara Gelli
Calano gli incidenti stradali e diminuisce il numero di ciclisti e pedoni coinvolti nei sinistri, rispettivamente
113 contro i 148 del 2015 e 37 contro i 49 del 2015
Autisti più rispettosi delle regole? Così pare
I carpigiani alla guida
paiono essere diventati più
rispettosi delle regole o
almeno così pare esaminando
i dati dell’attività della Polizia
Municipale delle Terre
d’Argine relativi al 2016. Le
violazioni accertate alle
norme del Codice della Strada
sono state circa 14.000, in calo
rispetto alle 16.700 dello
scorso anno. Tra le irregolarità
in aumento vi sono quelle
derivanti dalla guida senza
4
patente (17 contro le 14 del
2015) e dalla guida sotto
l’effetto di sostanze stupefacenti (6 contro 1 dell’anno
precedente). In netto calo,
invece, nonostante il potenziamento dei controlli eseguiti
(1.300 in più rispetto al 2015),
le multe elevate a causa della
guida in stato d’ebbrezza
(passate da 77 a 51). A calare
sono anche i passaggi con il
semaforo rosso e i divieti di
sosta. Durante l’anno appena
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
trascorso sono stati rilevati
sull’intero territorio dell’Unione (Carpi, Novi, Soliera e
Campogalliano) 830 sinistri
stradali, quasi una cinquantina in meno rispetto al dato
dello scorso anno (876 sinistri,
di cui 433 con feriti): fatta
eccezione per il 2010, quello
del 2016 è il numero più
basso di incidenti rilevati dal
2007. Quattro i sinistri mortali
di cui 1 dovuto a malore del
conducente avvenuto prima
dell’impatto; un
dato che, se anche
in leggero aumento
rispetto a quello
dello scorso anno (+
1) è notevolmente
in calo rispetto a
quelli (+ 7) del 2013
e del 2014. Tre le
cause principali alla
base dei sinistri: la
perdita di controllo
del veicolo a causa
di distrazione e il
mancato rispetto della
distanza di sicurezza; la
mancata segnalazione del
cambio di direzione o corsia
da parte dei veicoli coinvolti e
la mancata precedenza nelle
intersezioni.
A diminuire, rispetto al 2015,
è anche il numero di ciclisti
e pedoni coinvolti nei sinistri
stradali, rispettivamente 113
contro i 148 del 2015 e 37
contro i 49 del 2015.
Jessica Bianchi
• Edizione di Carpi •
“La proposta avanzata dal comune è quella di una diversa allocazione dei
lavoratori amministrativi nel complesso di San Rocco e di rivedere il progetto di
manutenzione, sul quale si era trovato un accordo a luglio scorso - spiega Anna
Paragliola della Funzione Pubblica Cgil - ma questi nuovi impegni resteranno
enunciazioni se non si darà loro sostanza”.
Sede dei servizi sociali:
passi avanti nella trattativa
tenutosi in Prefettura
mercoledì 1° febbraio
quando, davanti al vice
prefetto dottor Ventura,
si erano presentati i
rappresentanti sindacali
da una parte e dall’altra il
sindaco di Carpi Alberto
Bellelli, che ricopre anche
il ruolo di assessore dei
servizi sociali dell’Unione
Terre d’Argine. Si è arrivati
ai ferri corti “a causa del
non rispettano le norme
di salute e sicurezza sul
lavoro. “La proposta
avanzata dall’Amministrazione Comunale è quella
di una diversa allocazione
dei lavoratori amministrativi nel complesso di San
Rocco e di rivedere il
progetto di manutenzione, sul quale si era trovato
un accordo a luglio
scorso, anche attraverso
nuove risorse economiche - spiega Anna
Paragliola della Funzione
Pubblica Cgil - ma questi
nuovi
impegni
resteranno
enunciazioni se non si
darà loro
sostanza”.
I lavoratori
amministrativi dei Servizi Sociali
potranno occupare gli
spazi lasciati liberi dopo il
trasferimento degli uffici
del Settore Cultura nell’ex
Pretura oppure è previsto
che vadano ad affollare gli
Anna Paragliola
Hanno sospeso lo
stato di agitazione dopo
l’incontro in Prefettura ma
aspettano impegni
concreti da parte del
Comune per ritirarlo. I
lavoratori dei Servizi
Sociali dell’Unione Terre
d’Argine si sono riuniti in
assemblea sindacale
lunedì 6 febbraio per
esprimersi sull’esito del
tentativo di conciliazione
mancato impegno
dell’Amministrazione
Comunale a eliminare il
disagio della struttura
presso la quale gli
operatori lavorano in
Borgofortino (viale
Carducci), un grande
open space dove
operano assistenti sociali,
educatori, psicologi,
amministrativi senza la
garanzia di un minimo di
privacy per i casi delicati
di cui si occupano
quando ricevono i
cittadini e in locali che
uffici che già
hanno sede
in San Rocco?
Se si tratta di
una soluzione
provvisoria,
in attesa
della realizzazione della
sede unica
comunale, che
durata avrà? Che tipo
di intervento di manutenzione è previsto in
Borgofortino? “L’obiettivo
rimane il miglioramento
delle condizioni di tutti i
lavoratori ma non a discapito di qualcuno di loro”
conclude Paragliola. Non
si tratta solo di mantenere
la qualità del lavoro dei
dipendenti comunali ma
di garantire quella dei
servizi erogati ai tanti
cittadini che si rivolgono
ai Servizi Sociali. Stanchi
delle promesse, hanno
inoltrato una richiesta di
incontro al sindaco per
capire come si concretizzeranno gli impegni
annunciati.
Sara Gelli
Un sottopassaggio più funzionale e ascensori di ultima generazione per il collegamento con i binari di partenza e arrivo
dei treni. Sono questi i primi lavori che Rete Ferroviaria Italiana realizzerà nella stazione di Carpi
Al via il restyling della stazione ferroviaria di Carpi
Un sottopassaggio
più luminoso, funzionale
ed esteticamente
gradevole e ascensori di
ultima generazione per il
collegamento con i
binari di partenza e
arrivo dei treni. Sono
questi i primi lavori che
Rete Ferroviaria Italiana
realizzerà nella stazione
di Carpi, dove sono in
corso le attività
• Edizione di Carpi •
propedeutiche
all’apertura del cantiere
vero e proprio. Saranno
completamente
rinnovati la pavimentazione, i rivestimenti e
l’illuminazione e anche
l’informazione ai
viaggiatori migliorerà
grazie a nuovi monitor e
diffusori sonori. Nuovi
ascensori e percorsi
tattili renderanno più
Il nuovo sottopasso della stazione
ferroviaria di Modena è un esempio
di come verrà quello di Carpi dopo
l’intervento di RFI
agevole l’utilizzo della
stazione anche da parte
dei viaggiatori a mobilità
ridotta. Il cantiere
opererà prima su un lato
del sottopasso e a
seguire su quello
opposto, in modo da
garantirne sempre la
fruibilità. L’intervento si
estenderà poi alla
pensilina del secondo
marciapiede: sarà ristrutturata e meglio
illuminata con un
impianto a led. Si tratta
di una prima fase di
interventi - il cui
completamento è
previsto all’inizio della
primavera - cui farà
seguito una seconda
fase dedicata alla
ristrutturazione
completa - strutturale e
impiantistica - del
fabbricato viaggiatori,
compresa la pensilina del
primo marciapiede. La
conclusione di questa
mercoledì 8 febbraio 2017
seconda tranche di
interventi è pianificata
per la fine del 2017. Già
programmati lavori
anche per il 2018,
quando sarà innalzato il
secondo marciapiede
per agevolare la salita e
la discesa dei passeggeri
dai treni. L’investimento
di RFI per le attività del
2017 è di 2 milioni di
euro.
anno XVIII - n. 05
5
“A Carpi non ci sono sezioni di scuola materna composte interamente da stranieri, ma non basta. Bisogna lavorare per
evitare la concentrazione in alcune scuole coinvolgendo anche i genitori stranieri affinché si rendano conto della
questione”, sottolinea l’assessore all’Istruzione Stefania Gasparini.
La scuola è al fronte ma da sola non ce la fa
La scuola multietnica a
maggioranza straniera è una
realtà nelle grandi città. A
Bologna, in certi quartieri
hanno debuttato a settembre
prime classi che tengono
dentro il mondo: venti alunni
figli di stranieri su 23. E non si
tratta di un’ eccezione perché
in altre classi di scuole
bolognesi le percentuali
sfiorano l’80% tanto che
l’ufficio scolastico regionale
ha dato il via libera a formare
50 classi in più, dalla materna
statale alle superiori, che
sforano il tetto fissato dal
Ministero dell’Istruzione del
30% di stranieri in classe. Si
chiamano “classi in deroga”.
Anche a Carpi la crescita in
termini percentuali è a piccoli
passi, non ancora visibile nella
scuola primaria e concentrata
in alcune scuole dell’infanzia.
E’ il caso dell’Arca di Noè di
via Bezzecca, scuola dell’infanzia statale, dove i bambini
hanno in maggioranza genitori che vengono da altri Paesi:
44 su 70 (63%). La proporzione cambia di poco alla statale
I Girasoli dove su 96 iscritti,
55 sono di cittadinanza non
italiana (57%) e alla Meloni:
40 su 75 (53%). Fra le scuole
d’infanzia comunali, l’unica
E’ di questi giorni la
notizia che il Consiglio dei
Ministri ha respinto la
richiesta del divieto di
bocciatura degli alunni alle
elementari proposto dal
ministro della giustizia
Orlando. Contraria la collega
dell’istruzione Valeria Fedeli:
ha eliminato il divieto inserito
originariamente nella prima
stesura della bozza di legge
delega della Buona Scuola,
sottolineando che l’alunno
può “non essere ammesso
solo in casi eccezionali e
comprovati”. A Claudio
Cavazzuti, preside dell’Istituto Sacro Cuore chiediamo:
Pensa sia giusto mantenere il diritto alla bocciatura
alle elementari?
“Credo che la scuola debba
essere al servizio dello studente, con le sue potenzialità
e difficoltà, rispettandone
i momenti di crescita e di
crisi. Per questo ritengo che,
a meno di abdicare a ogni
missione educativa, la scuola
debba tendere, fino alla fine,
al successo formativo dello
studente e mettere in campo
la “personalizzazione dell’intervento” per il bambino in
difficoltà. In alternativa, ogni
bocciatura rappresenta anche
una bocciatura del sistema
scolastico e della comunità
6
ese rappresentavano il 54,3%,
secondo i dati dell’Ufficio scolastico regionale. Quando la
scuola accoglie alunni con genitori cinesi, che provengono
dall’India e dal Pakistan, dal
Maghreb e dai Paesi dell’Est,
la sfida si fa complicata. Ci
sono genitori che mandano i
figli alla scuola privata perché
Stefania
Gasparini
a maggioranza straniera è
quella di via Adamello, Le
Chiocciole dove ci sono 31
italiani su 70 iscritti.
In generale, sono le dieci
scuole dell’infanzia statali a
farsi carico dell’accoglienza
in misura ‘doppia’ rispetto alle
otto comunali: nelle prime i
bambini di cittadinanza non
italiana sono il 37% degli
iscritti, nelle comunali il 15,8%
e in una di queste non ci sono
bambini stranieri.
In passato, la preferenza delle
famiglie straniere per la scuola
statale era stata motivata con
la possibilità offerta dalle stesse di frequentare al mattino
senza rimanere a pranzo ma
oggi questa opportunità è
garantita anche dalle scuole
comunali.
Quelli riportati sono per ora i
pochi casi a Carpi di sezioni a
maggioranza straniera, anche
se chiamarli stranieri è improprio. Molti infatti sono nati e
cresciuti nella città dei Pio, ma
sulla carta non sono italiani.
In questo anno scolastico gli
alunni con cittadinanza non
italiana, ma nati nel nostro Pa-
in quella di stradario “ci sono
troppi stranieri”.
E famiglie che sono favorevoli
all’inclusione degli alunni con
cittadinanza non italiana, ma
non alle scuole ghetto.
“A Carpi – chiarisce l’assessore
all’Istruzione Stefania Gasparini - non ci sono sezioni
di scuola materna composte
interamente da stranieri, ma
non basta. Bisogna lavorare
per evitare la concentrazione
in alcune scuole coinvolgendo anche i genitori stranieri
affinché si rendano conto
della questione. Ci stiamo provando. Il Comune è presente
con mediatori linguistici ma
servono insegnanti formati,
risorse dallo Stato e progetti
perché troppo spesso anche
a scuola veniamo schiacciati
dalla logica dell’emergenza con l’arrivo degli alunni
durante tutto l’anno. Quante
volte mi sono sentita dire
dalle mamme: troppi stranieri,
i nostri rimangono indietro.
C’è da lavorare sulle paure comprensibili - dei genitori e
far entrare a scuola anche le
famiglie che vengono da altri
Paesi”. La scuola è al fronte e
da sola non ce la può fare. Il
problema è cosa ci sta intorno.
Sara Gelli
DOPO CHE IL GOVERNO SI È ESPRESSO SUL MANTENIMENTO DEL DIRITTO ALLA BOCCIATURA ANCHE ALLA SCUOLA
PRIMARIA, ABBIAMO CHIESTO un parere A CLAUDIO CAVAZZUTI, PRESIDE DELL’ISTITUTO SACRO CUORE
“Ogni bocciatura è un fallimento
del sistema scolastico”
Claudio Cavazzuti
educante. Credo, tuttavia,
che esistano casi rari in cui,
proprio in un’ottica di difesa
del diritto del bambino ad
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
apprendere, e avendo la certezza che si sta agendo per il
meglio dello studente, la ripetizione dell’anno possa essere
una soluzione da esperire”.
In quanti e quali casi avete
bocciato un alunno l’anno
scorso?
“Per fortuna, lo scorso anno le
maestre non hanno ritenuto
di dover bocciare nessuno.
Del resto, alla Primaria,
possiamo usufruire del
servizio di personale che, in
collaborazione con tutte le
maestre, aiuta gli studenti
più in difficoltà nel percorso
di recupero. Talvolta giova
molto la possibilità di lavorare
in piccoli gruppi, così come la
preparazione delle insegnanti relativamente ad alcune
innovazioni didattiche che
mirano alla semplificazione
degli apprendimenti”.
E’ giusto insegnare a
essere responsabili e a fare
del proprio meglio sin da
piccoli?
“Mi pare un imprescindibile
obiettivo educativo. D’altro
canto, occorre anche essere
giusti nel riconoscere che
“Credo che la scuola debba essere al
servizio dello studente, con le sue potenzialità e difficoltà, rispettandone i
momenti di crescita e di crisi. Per questo ritengo che, a meno di abdicare
a ogni missione educativa, la scuola
debba tendere, fino alla fine, al successo formativo dello studente e mettere
in campo la“personalizzazione dell’intervento”per il bambino in difficoltà.
ogni persona ha un suo
percorso di maturazione, il
quale prevede step differenziati. Per questo, bisognerebbe non drammatizzare
eccessivamente il voto delle
singole prove e delle schede
di valutazione. Forse la cosa
più importante è riuscire a
trasmettere la bellezza e la
soddisfazione legate all’apprendimento”.
Qual è la funzione principale della scuola elementare?
“La missione della scuola
non si esaurisce solo nel
trasmettere un’istruzione. Il
suo compito è anche quello
di contribuire e collaborare
all’educazione e alla formazione delle giovani vite che le
sono state affidate, attraverso
il valore imprescindibile della
relazione umana.
Anche per questo, noi insegnanti possiamo ritenere che
non saremo mai rottamati
dalle nuove tecnologie”.
Chiara Sorrentino
• Edizione di Carpi •
L’animatrice digitale dell’Istituto Comprensivo Carpi zona centro, Marcella Torro, ha partecipato al Bando Ministeriale
per l’assegnazione degli Atelier Creativi per la Scuola Primaria Manfredo Fanti - unico istituto carpigiano in lizza - e si
è classificata al 25° posto su 120 in Emilia Romagna
Atelier creativi alle Manfredo Fanti
si può proporre una didattica
basata sullo storytelling o metodologie di didattica attiva.
I laboratori possono rappresentare uno stimolo all’innovazione della didattica delle
discipline standardizzate e,
L’animatrice digitale
dell’Istituto Comprensivo
Carpi zona centro, Marcella
Torro, ha partecipato al
Bando Ministeriale per
l’assegnazione degli Atelier
Creativi per la Scuola
Primaria Manfredo Fanti
- unico istituto carpigiano in
lizza - e si è classificata al 25°
posto su 120 in Emilia
Romagna.
Il piano laboratori del Piano
nazionale per la scuola digitale prevede per la scuola del
primo ciclo la realizzazione
degli atelier creativi: l’obiettivo è quello di riportare tra
i banchi di scuola il fascino
dell’artigiano, del “maker” e
dello sperimentatore, attraverso lo sviluppo negli alunni
della consapevolezza che gli
oggetti si possano progettare e creare. L’obiettivo è,
inoltre, alla luce dei progressi
delle tecnologie digitali e del
loro impatto su società ed
economia, creare laboratori
che consentano la produzione
di video, apps e giochi, di arte
e musica digitale, e che costituiscano un accesso alla realtà
immersiva dove, ad esempio,
Sabato 11 febbraio, sarà allestito un
banchetto dell’Associazione Amici del Perù
all’ospedale di Carpi
Una primula per il Perù
Sabato 11 febbraio, per tutto il giorno, presso l’ospedale Ramazzini di Carpi
(ingresso via Molinari), l’Associazione Amici del Perù sarà presente con un
banchetto con la vendita di primule in occasione della Festa del Malato. Il ricavato
verrà interamente donato a Madre Agnese Lovera a sostegno della mensa dei
poveri e per l’acquisto di farmaci a Huaraz in Perù.
L ’avvocato risponde...
a cura di Laura Vincenzi
[email protected]
Beni impignorabili
La crisi economica, che si
sta protraendo da parecchi
anni, ha causato un forte
aumento delle procedure
esecutive. Società commerciali e persone fisiche stanno
subendo pignoramenti, volti
al recupero delle somme non
pagate. La legge prevede
tuttavia che ci siano dei beni
che non possono essere
pignorati. Innanzitutto non
possono essere pignorati i
beni strettamente personali
quali i vestiti, l’anello nuziale e
la biancheria. Sono altresì
impignorabili i mobili della
cucina (il tavolo per la
consumazione dei pasti, le
relative sedie, i cassettoni ivi
compresi gli elettrodomestici), i letti e gli armadi
guardaroba. Sono comunque
esclusi i mobili, meno i letti, di
rilevante valore economico,
anche per accertato pregio
artistico o di antiquariato. Le
cose sacre e quelle che servono all’esercizio del culto non
possono essere oggetto di
procedure esecutive, così
pure gli scritti di famiglia e i
manoscritti, a meno che non
formino parte di una
• Edizione di Carpi •
gradualmente, di tutta la
dinamica scolastica, nell’ottica
di un più profondo cambiamento educativo e culturale.
La Scuola Primaria Manfredo
Fanti si inserisce pienamente
in quest’ottica, proprio per la
sua organizzazione sperimentale che permette di lavorare
a classi aperte, potenziando,
in modo trasversale, competenze disciplinari e non.
Già da quest’anno scolastico
le docenti hanno avviato un
approccio al Coding (Pensiero
Computazionale Programmatico), infatti il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale
è attraverso la programmazione (coding) in un contesto di
gioco, ma il pensiero computazionale altro non è che
il pensiero progettuale già
presente nell’approccio a una
“didattica del fare”.
“E’ vero che siamo fuori dal suo territorio, ma, evidentemente, questa
volta San Geminiano non è riuscito del tutto nel miracolo: la nebbia ha
avvolto solo la consigliera Monica Medici che ha confuso il Consiglio
Comunale con il bar sotto casa”.
Dalla nota del Partito democratico di Carpi sugli attacchi del Movimento 5 stelle.
Piove spazzatura dal cielo...
collezione. Parimenti non
possono essere pignorate le
decorazioni al valore, le armi e
gli oggetti che il debitore ha
l’onere di conservare per
l’adempimento di un pubblico
servizio, anche i beni che
garantiscono il sostentamento del debitore e della sua
famiglia almeno per un mese
(beni commestibili e
combustibili). La Legge n.
221/2015 in vigore dal 2
febbraio 2016 ha poi esteso
l’impignorabilità agli animali
domestici o quelli impiegati a
fini terapeutici o di assistenza. Per quanto riguarda i
crediti non possono essere
pignorati i sussidi di grazia o
di sostentamento a persone
comprese nell’elenco dei
poveri, nonché i sussidi per
maternità, malattia o funerali
dovuti dalle assicurazioni, da
enti di assistenza o di
beneficenza e i crediti
alimentari (quali quelli dovuti
in regime di separazione o
divorzio) tranne che per causa
di alimenti. Anche le pensioni
minime sono impignorabili,
mentre quelle più elevate non
potranno essere pignorate
per un ammontare corrispondente alla misura massima
mensile dell’assegno sociale,
aumentato della metà e la
parte eccedente è pignorabile
nei limiti previsti dalla legge,
ovvero generalmente nel
limite di un quinto.
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
7
Il progetto di microcredito della Fondazione Casa del Volontariato spegne dieci candeline e diventa meno rigido
“Confidiamo in numeri più consistenti”
102 prestiti erogati su
364 domande pervenute (68
quelli già estinti), di cui quella
abitativa è la finalità più
frequente, per un ammontare
di 307.620 euro. Tra i richiedenti prevale nettamente –
290 domande su 364 - la fascia
in età lavorativa, tra i 30 e i 60
anni, e la nazionalità italiana,
con 250 richieste sul totale:
sono questi i numeri di dieci
anni di Avere Credito, il
progetto di accesso agevolato
al credito nato nel 2007 per
volontà della Fondazione CR
Carpi, attraverso la costituzione di un Fondo di Garanzia di
100mila euro, e gestito dalla
Fondazione Casa del
Volontariato in collaborazione con BPER Banca. Numeri
piccoli. Troppo piccoli,
sintomo di una rigidità che,
evidentemente, ha fatto
desistere molti dall’intraprendere l’iter necessario e ha al
contempo segnato la
bocciatura di numerose
richieste. Ed è proprio per
favorire un netto incremento
delle erogazioni che lo
strumento si rinnova e cambia
veste “per poter così rispondere ai bisogni esplosi dopo la
crisi economica. L’importo
massimo erogato - spiega il
presidente della Fondazione
Casa del Volontariato, Nicola
Marino - aumenta da 4 a
5mila euro, prestati al tasso di
Elena
Po
Giorgio
Magnani
Nicola
Marino
Fulvio Ferrarini
interesse fisso che, dal
precedente 4%, è stato
rinegoziato a 2,5%. Allungati i
termini per la restituzione del
prestito: da 12 a 60 rate,
rispetto alle 48 iniziali, per
garantire così un piano di
rientro ad hoc per ciascuno”.
Possono richiedere il prestito i
cittadini, italiani e stranieri,
residenti o domiciliati (altra
novità) nei Comuni di Carpi,
Novi o Soliera, il cui reddito
annuo ISEE sia pari o inferiore
a 30mila euro: “persone
considerate non bancabili, alle
quali viene negato l’accesso al
credito attraverso i canali
tradizionali”, prosegue Marino.
Un’altra importante novità
introdotta è la figura del tutor:
“una persona che si prende
l’impegno morale di accompagnare e sostenere i richiedenti
nel percorso di restituzione
della somma concessa. Una
figura capace di elargire
consigli inerenti la gestione
del prestito e le problematiche
connesse al sovraindebitamento. L’obiettivo dunque conclude il presidente - non è
solo quello di rispondere al
bisogno immediato bensì
trasmettere quelle capacità in
grado di gestire e far fronte
alle proprie necessità, per
quanto possibile, in autonomia”. Fondamentale la
convenzione con l’associazione Dedalo onlus, realtà nata
allo scopo di diffondere la
conoscenza dei principi di una
corretta amministrazione delle
risorse economiche delle
famiglie e i cui volontari
possono fare da tutor, come
sottolinea Fulvio Ferrarini:
“Dedalo si pone l’obiettivo di
creare percorsi di inclusione
sociale per persone in
difficoltà economica. Dopo un
fase di ascolto e condivisione,
cerchiamo di stimolare risorse
personali e progettuali tese a
rafforzare l’autostima e
offriamo una formazione
finanziaria di base per
imparare a gestire il budget
famigliare, far fronte all’emergenza del sovraindebitamento
e magari accompagnare
l’avvio di piccole attività
imprenditoriali. Aiutiamo poi
l’istruttoria delle richieste di
prestito e facciamo tutoraggio
per sostenere le famiglie
soprattutto nel loro rapporto
con le banche”. Accedere al
prestito è possibile anche
tramite il Centro di Salute
Mentale e i Servizi sociali,
attraverso lo strumento del
microcredito di gruppo, in cui
il richiedente formula la
propria richiesta solo dopo un
percorso collettivo di confronto con altri soggetti. Delle 6
domande accolte secondo tale
modalità, 3 sono state
completamente estinte, 2
sono in corso di regolare
restituzione mentre una è in
sofferenza. “Il progetto - spiega
il dottor Giorgio Magnani,
psichiatra del Csm - si fonda su
due cardini fondamentali: la
fiducia concessa a persone in
grave svantaggio sociale e
psichico e la partecipazione a
un gruppo. Il numero di
prestiti è bassissimo ma il
miglioramento in termini di
autostima, capacità relazionale
e qualità di vita è incommensurabile. E’ uno strumento
prezioso a prescindere
dall’ottenimento di una
somma oppure no. Dare
fiducia a chi solitamente non
ne gode innesca un circuito
virtuoso straordinario e dal vil
denaro si intrecciano relazioni
vitali indispensabili per la
costruzione della propria
identità”. “La maggior parte
delle domande arrivate negli
anni è legata al soddisfacimento dei bisogni abitativi: canoni,
bollette e spese condominiali.
I richiedenti sono in età attiva:
persone che hanno perso
l’impiego e usano questo
strumento per tamponare le
emergenze legate alla loro
critica condizione economica.
La nostra speranza è che,
grazie alle modifiche introdotte, il progetto sia diventato più
elastico e possa quindi tradursi
in numeri maggiori in termini
di erogazioni”, conclude Elena
Po, consulente della Casa del
Volontariato di Carpi.
Jessica Bianchi
Dove trovare Tempo gratis ogni mercoledì
Tempo da oggi uscirà il
MERCOLEDI’ e sarà distribuito in 100 griglie. Ecco i
punti dove potrete trovare
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settimanale in città e in tutto
il territorio dell’Unione delle
Terre d’Argine (Novi, Soliera
e Campogalliano).
CARPI
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Tassoni, 6
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Marx, 99
Bar Firenze - Via Leopardi, 19
Conad Colombo - Via Colombo, 27
Bar David - Via Ugo da
Carpi, 48
Tabaccheria 2 Ponti - Via
Due Ponti, 35/A
Bar Manzoni - Viale Manzoni, 119
Cavallieri Scarpe - Corso
Cabassi, 30
Carpi Car - Via Biondo, 116
Target - Viale Carducci, 95
Mercato Fassi - Via Fassi, 4
Petit Cafè - Via Berengario, 64
8
mercoledì 8 febbraio 2017
Glamour - Via Berengario,
124/1
Bar Cartizze - Via Meucci, 1
Wash Dog - Via Donati,
57/59
Target - Via Roosevelt, 53
Conad Pezzana - Via Pezzana, 22
Target - Via Remesina, 36
Pelo Magia - Via Papa Giovanni XXIII
Vent’anni - Via Don Sturzo,19/A
Tecnocarpi - Via Ramazzini,
37/B
Idea Pesca - Via Remesina,
244/4
Studio Fisio K - Via Giovanni
XXIII, 181
Euro Surgelati - Via Guastalla, 2
Piscina Cabassi - Piazzale
delle Piscine, 3
Tabaccheria 51 - Via Nuova
Ponente, 5/A
Pol. La Patria - Via Nuova
Ponente, 24
Risto Bar Express - Via
Dell’Industria, 4/C
Borgogioioso - Via Nuova
Ponente, 31
anno XVIII - n. 05
Fast Food Scazza - Piazzale
delle Piscine,12
Mercato SC - Via Marx,
146/148
Tigotà - Arca Planet - Viale
Cavallotti, 27 - 29
Bar Stadio - Via Marx, 17
Forno Sacchi - Corso Pio, 94
Immobiliare Rossini - Via
Nova, 17
Conad 3 Ponti - Via Roosevelt angolo via Ramazzini
Edicola Massari Federico Piazza Martiri
Edicola Edicola Righi - Via
A.Volta, 30/A
Edicola Di Petocchi - Via
Magazzino, 23
Edicola Dondi Luciana - Via
Pezzana, 82/H
Edicola Bertani Luciana Piazza Martiri
Edicola Artioli Katia - Via
Ugo Da Carpi, 35
Edicola Rota Claudio - Piazzale Ramazzini
Edicola Dell’Ospedale Il
Roseto - Via G. Molinari, 2
Edicola Carezza - Stradello
Meloni, 5
Edicola Athena - Piazza
Garibaldi, 11
Edicola Giovanardi Mila
& C. Snc - Piazzale Gorizia,
9-11
Edicola Dei Laghi - Via Lago
D’Idro, 7
FRAZIONI DI CARPI
Forno Fratelli Benassi - Via
Verona, Cortile
Edicola Bergamini Moreno
- Via Chiesa , 57 - Cortile
Polisportiva Arcobaleno Via Gilberti, Santa Croce
Edicola Boni Daniele - Via
Camellini, 3/A - Santa Croce
Progeo emporio verde Strada statale 77/N - San
Marino
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Provinciale Motta - San
Marino
Conad - Strada Romana
Nord, 100 - Fossoli
Casa del Pane - Via Martinelli, 37 - Fossoli
Edicola Mickey Mouse
S.N.C. - Via Martinelli, 70/C
- Fossoli
Tabaccheria Predieri - Via
Budrione, 75/C - Migliarina
Polisportiva Budrione - Via
Marte, 1 - Budrione
Tabaccheria Zanotti - Via
Chiesa Gargallo - Gargallo
NOVI DI MODENA
Polisportiva Taverna - Via
Veles, 4 - Novi
Bar Commercio - Via 1°
Maggio - Novi
Edicola Secchi Antonella Piazza 1° Maggio, 51 - Novi
Di Modena
Edicola Tris S.R.L. - Via
Provinciale Per Novi - Novi
Di Modena
Palestra Wellness - Via
Chiesa di Rovereto - Rovereto sul Secchia
Edicola Pantano Michele
- Via Chiesa Nord, 5 - Rovereto sul Secchia
SOLIERA
Famila - Via 1° Maggio Soliera
Polisportiva Centro
Arci - Piazzale Loschi, 190 Soliera
DB Company - Via Marconi,
260 - Soliera
IMM.2G - Italiana Case - Via
Roma, 245 - Soliera
Bar Caffè Ristretto - Via
Carpi Ravarino, 651 - Limidi
Edicola Meschiari Catia
- Via Carpi Ravarino - Limidi
Di Soliera
Stazione Q8 - Via Nazionale
per Carpi, 343 - Appalto
Edicola Morselli Alessandra - Piazza Sassi, 28
- Soliera
Edicola Giulietta - Via
Caduti, 193 - Soliera
Edicola Maggi Paolo - Via
Carpi-Ravarino - Sozzigalli
CAMPOGALLIANO
Tabaccheria Dogana - Via
del Passatore - Campogalliano
Bar Commercio - Via di Vittorio, 14 - Campogalliano
Gelateria Mattioli - Piazza
della Bilancia, 9 - Campogalliano
Rosticceria Marco
e Lella - Via Garibaldi, 34 Campogalliano
Stazione Agip - Via di
Vittorio, 19 - Campogalliano.
• Edizione di Carpi •
A causa delle ingombranti transenne che circondano Palazzo Caleffi l’incolumità dei residenti di via Matteotti
è a rischio: “capita spesso di uscire dal portone di casa, magari col cane al guinzaglio o col passeggino, e di doversi
ritrarre in tutta fretta perché un veicolo sta transitando, a velocità sostenuta, proprio in quel momento”.
I residenti insorgono:
“chiediamo maggiore sicurezza”
“Non se ne può più. Via
Matteotti è diventata
pericolosa: l’Amministrazione
Comunale deve fare qualcosa
e alla svelta”. E’ questo il coro
unanime levatosi tra i
residenti della centralissima
via cittadina. Sotto accusa le
ingombranti transenne che
circondano Palazzo Caleffi
reso pericolante e malfermo
dal sisma del 2012. “Molte
auto in transito, a causa dello
spazio ridotto, sono obbligate
a invadere il marciapiede
opposto e, oltre a creare
cedimenti e rotture della
palladiana, compromettono la
sicurezza dei pedoni”,
denunciano i residenti. La via
è stretta e i portoni di
numerose abitazioni si
affacciano direttamente sulla
strada: “capita spesso di uscire
dalla porta,
magari col cane
al guinzaglio o
col passeggino,
e di doversi
ritrarre in tutta
fretta perché un
veicolo sta
transitando, a
velocità
sostenuta,
proprio in quel
momento sul
marciapiede.
Occorre avere
nervi saldi e
riflessi pronti ma
una disgrazia è
potenzialmente
dietro l’angolo. Il
Comune ha
intenzione di
aspettare la
tragedia prima
di intervenire?”, domanda
provocatoriamente un
residente. In via Matteotti
vivono anziani e giovani
coppie con bambini: “occorre
adottare una soluzione al più
presto per evitare incidenti
peraltro annunciati. Garantire
la salute e l’incolumità dei
carpigiani è un dovere del
sindaco e della sua amministrazione”. Via Matteotti, tra le
strade più antiche del cuore
cittadino, merita di più e di
meglio. In attesa che la
Regione dia il via libera al
progetto di rifacimento delle
parti comuni e strutturali di
Palazzo Caleffi, stabile di
proprietà privata, “i nostri
amministratori potrebbero
valutare l’ipotesi di chiudere la
strada, ai non residenti”,
rilancia uno degli abitanti
della via. Un appello che
“difficilmente potrà essere
accolto, dal momento che i tre
metri necessari alle auto per
passare ci sono. Purtroppo
molti automobilisti sono
indisciplinati e, soprattutto,
non rispettano i limiti di
velocità” è la pronta risposta
dell’assessore al Centro
Storico di Carpi, Simone
Morelli. Anche di ridurre lo
spazio occupato dalle
transenne è fuori discussione:
“le dimensioni della fascia di
rispetto sono state stabilite
dai Vigili del Fuoco per
scongiurare il rischio che
eventuali distaccamenti o
crolli colpiscano i passanti”,
conclude Morelli.
Jessica Bianchi
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• Edizione di Carpi •
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
9
In sella a un cavallo
l’uomo può riuscire a placare il
suo slancio verso l’infinito. A
sentirsi, anche solo per un
istante, più vicino al cielo. Così
scriveva il giornalista e
scrittore statunitense Hunter
Thomson, interpretando con
poetica delicatezza il senso di
meraviglia e incanto che
questi splendidi animali sono
in grado di donare a chi si
accosta con amore e rispetto.
Maestosi e imponenti, i cavalli,
con la loro intelligenza e
straordinaria sensibilità, sono
lo specchio della nostra anima.
Capaci, attraverso lo strumento cardine della relazione, di
compiere piccoli miracoli
quotidiani, i cavalli diventano
un potente alleato nel
contribuire a curare - o ad
alleviare - numerose patologie.
Mediatori tra il mondo del
linguaggio verbale e di quello
non verbale, i cavalli riescono
a toccare corde inaspettate, a
penetrare silenzi. Scalfire
sofferenze. Abbattere muri.
“Il Circolo Ippico Tre Cerchi di
Carpi è un’associazione sportiva dilettantistica nata diversi
anni fa e di cui faccio parte
da circa 12 anni. Sin dalla sua
nascita - spiega la presidente
Margherita Salami - il nostro
circolo si è posto l’obiettivo di
salvare e recuperare cavalli che
hanno subito maltrattamenti o
che rischiavano il macello. I nostri animali
sono stati
riscattati e,
con tempo
e pazienza,
abbiamo
dato loro
una nuova
speranza,
ricreando la
fiducia che
avevano
perso
nell’uomo:
oggi sono
loro a ritrasmettere ai
nostri allievi,
normodotati e disabili, fiducia
e autostima. Il circolo si sostiene grazie al lavoro e all’impegno di tutti coloro che, giorno
dopo giorno, cercano di fare
del proprio meglio affinché
questo sia un luogo dove i soci
possano prima di tutto sentirsi
a casa, in un ambiente sereno,
privo di negatività e stress,
dove poter trascorrere un po’
di tempo insieme”.
Cos’è l’ippoterapia?
“L’ippoterapia consiste in
una vera e propria terapia
con il mezzo del cavallo ed è
l’insieme di tecniche mediche
che utilizzano il cavallo per
migliorare lo stato di salute di
una persona. Le nostre attività
non coinvolgono personale
medico specificamente preparato, quindi non possiamo
parlare di ippoterapia, bensì di
equitazione ricreativa per diversamente abili. L’aspetto ludico
10
Maestosi e imponenti, i cavalli, con la
loro intelligenza e straordinaria
sensibilità, sono capaci di compiere
piccoli miracoli quotidiani. preziosi
Alleati nel contribuire a curare
o ad alleviare numerose patologie
come ci spiega Margherita Salami,
presidente del Circolo Ippico
Tre Cerchi di Carpi
Cavalli che
guariscono
l’anima
Margherita
Salami e
Quore
è fondamentale in quanto
riveste un ruolo di rilievo
nell’interazione tra persone, o
tra persone e animali. Il gioco
contribuisce a condizionare lo
sviluppo emozionale, caratteriale, sociale e lo fa attraverso
il piacere e la risata, che hanno
già in sé proprietà terapeutiche riscontrate”.
Quali caratteristiche rendono il cavallo uno degli
animali più indicati a scopo
terapeutico?
“Molte persone si sentono più
al sicuro vicino agli animali che
agli esseri umani. I cavalli non
nutrono pregiudizi nei nostri
confronti e non hanno alcuna
aspettativa verso di noi; sono
sinceri nei loro comportamenti e non sono interessati a
darci torto o ragione. Possono
diventare inoltre uno specchio
di noi stessi, permettendo
un’esplorazione di sé confor-
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
tante e rassicurante e,
soprattutto nel caso di
persone affette da disabilità, consentono di spostare
l’attenzione dell’allievo
dalle proprie problematiche alle esigenze dell’animale, consentendogli così
una tregua piacevole e
benefica. Il cavallo mette a
proprio agio anche perché
possiede delle qualità
fortemente materne e
rassicuranti: il calore, la
morbidezza, l’odore particolare, gli occhi grandi.
Il cavallo è un animale
molto grande e ovviamente ci sono anche persone
che inizialmente ne hanno
paura. Per questo la conoscenza reciproca avviene
sempre con calma, senza
forzature, lasciando a
ciascuno i propri tempi”.
Quali sono i benefici
derivanti dall’interazione col cavallo?
“Le attività manuali e
pratiche svolte da terra e
Il consiglio direttivo del circolo
correlate all’equitazione
(spazzolare, pulire e preparare
di autocontrollo, impazienza o
il cavallo, ma anche solo accadifficoltà relazionale. Prenrezzarlo o dargli una carota a
dersene cura è gratificante e
fine lezione), aiutano a gestire
genera un senso di reciproca
lo stress, accrescono la connecessità. In generale, stare a
sapevolezza di sé, migliorano
contatto con un cavallo prol’autostima e l’indipendenza
voca emozioni intense e un
e risultano utilissime anche in
forte coinvolgimento emotivo.
persone che hanno problemi
Dal punto di vista fisico e
tattile, il cavallo consente
una grande stimolazione. Se
montato, ha andature ritmiche
e rassicuranti che richiamano
la sensazione dell’essere cullati
o accarezzati. Inoltre vengono
allenati e potenziati vari muscoli, non solo delle gambe,
ma anche della schiena e
dell’addome. Montare a cavallo poi, accresce la coscienza
del proprio corpo, la concentrazione, la memoria, i riflessi,
l’agilità e l’equilibrio”.
I corsi come si svolgono?
“Quando incontriamo un allievo per la prima volta non abbiamo mai uno schema predefinito. Negli anni ho imparato
che soprattutto nel lavoro coi
disabili bisogna essere molto
flessibili. Dapprima occorre
investire sulla conoscenza, per
permettere all’allievo di prendere confidenza con un posto
nuovo. Ci prendiamo il tempo
di poter svolgere la prima
lezione in tranquillità, senza
fretta, per dargli la possibilità
di ambientarsi. Fondamentale
è poi l’incontro col cavallo.
Ormai, dopo anni di esperienza e ovviamente un’ottima
conoscenza dei nostri animali,
riusciamo a capire dopo poco
tempo quale potrebbe essere
il cavallo più adatto all’allievo, quello più rassicurante,
o più stimolante, a seconda
della persona e degli obiettivi
da perseguire. Il legame col
proprio cavallo diventa fondamentale per l’attività, anche
se facciamo in modo di avere
almeno due cavalli di riferimento per l’allievo, in modo
che se il “cavallo del cuore” non
potesse essere cavalcato, ve ne
sia un altro altrettanto amato
con cui fare l’attività. Questo è
molto importante soprattutto
per i soggetti che faticano a
rompere gli schemi e a uscire
dalla routine. Pian piano, senza
traumi, si cerca poi di abituare
gli allievi anche a piccole cose
impreviste. Abilità preziose
anche nella vita di tutti i giorni.
I ragazzi disabili non vengono
mai “isolati”, anzi, l’inserimento
in un gruppo di altri allievi e
il coinvolgimento nel gioco e
nell’attività sportiva favoriscono la socialità necessaria per
lo sviluppo della personalità e
l’integrazione. Sentirsi coinvolti e fare amicizia sono aspetti
importanti sia per il ragazzo
disabile che per i normodotati, i quali imparano a loro
volta a relazionarsi in maniera
positiva, empatica e senza
pregiudizi”.
Ci sono stati casi che ti
hanno particolarmente
toccata?
“Come non farsi coinvolgere,
ad esempio, dalla gioia nel
viso di chi, costretto su una
sedia a rotelle, riesce pian
piano a diventare un tutt’uno
col proprio cavallo, che è caldo
e ha un cuore, al contrario
del freddo metallo, potendo guidarlo in autonomia e
spostandosi dove vuole, in una
simbiosi in cui l’animale diventa un prolungamento vivo dei
propri arti?
Ma le emozioni ci sono state
anche con ragazzi non vedenti
che hanno imparato a gestire
e a condurre il cavallo o, ancora, con quelli con tendenza
all’isolamento o con difficoltà
a rispondere agli stimoli che
pian piano si aprono, interagiscono col cavallo, lo toccano,
lo baciano. Ognuno dei ragazzi
passati da qui, ci ha lasciato
qualcosa di bello ed emozionante, uno stimolo a continuare e a migliorare”.
Jessica Bianchi
• Edizione di Carpi •
Il dj e produttore Cristian Marchi è tornato e lo fa alla grande con una versione top della hit
Your Loving Arms insieme alla carpigiana Barbara Truzzi
E’ la bellissima e
variegata voce della carpigiana Barbara Truzzi, in arte
Barbara O’Neil, a essere
protagonista della versione
top della hit Your Loving Arms,
successo dell’artista tedesca
Billy Ray Martin negli Anni
Novanta, firmata dal dj e
produttore Cristian Marchi e
uscita lo scorso 3 febbraio per
Time Records.
Barbara cosa rappresenta
per te la musica?
“La musica è parte di me da
sempre, sin da quando ero
una bambina. Una pulsione
che deriva dal profondo. Qualcosa di indescrivibile, come la
sorgente stessa della vita”.
Suoni, canti, scrivi… cosa
preferisci fare?
“Ho collaborato per oltre dieci
anni con l’etichetta discografica Radio-Line in forme diverse
a seconda del progetto: cantante, arrangiatrice, compositrice di musiche o testi.
Tuttora non mi pongo limiti.
Se un progetto mi emoziona,
lo accolgo come un dono
prezioso, onorata di potervi
prender parte. La passione è
la medesima, che si tratti di un
mio brano o quello di un altro
artista”.
Ci sono artisti a cui ti ispiri?
“In realtà no: avendo studiato
“La musica è parte di me da sempre”
Barbara Truzzi
composizione e musica a utilizzo multimediale, sono più
affascinata dai dettagli insiti
nella creazione e nell’arrangiamento di un brano musicale. Vivo la musica da una
prospettiva diversa, interna,
soprattutto da quando è nato
il mio amore per la batteria”.
Come è nata la collaborazione con Cristian Marchi?
“Ho conosciuto Cristian
nel 2008. Ha realizzato uno
splendido remix di Let me
Love you (Saifam Music), un
brano creato dal team Club
Squisito (Mirco B e Valerio
Semplici dei Black Box) con
cui ho avuto il privilegio di
collaborare per molti anni. Nel
2016 Cristian mi ha contattata perché stava lavorando
al rifacimento di Your Loving
Arms, successo pop/dance
dell’artista tedesca Billy Ray
Martin che raggiunse la vetta
delle principali classifiche del
mondo come la Billboard’s
Hot Dance Club Songs negli
USA e la UK Singles Chart. Gli
serviva una vocalità particolare e si è ricordato di me. E’
stata una vera gioia collaborare con lui e Paolo Sandrini
in studio”.
Progetti per il futuro?
“Sicuramente pubblicare
Cosmos, un album elettro-pop
terminato lo scorso anno in
completa autonomia e del
quale What I Am è il primo
singolo estratto, reperibile in
tutte le piattaforme digitali.
Ci sono molte altre collaborazioni nascenti, alcune delle
quali Oltreoceano. Ciò che so
per certo è che continuerò a
navigare a vista, perché la musica, così come ogni grande
passione, può portarti a vivere
sempre nuove e incredibili
avventure. L’importante è
non smettere mai di crederci
e coltivare il proprio sogno,
qualunque esso sia”.
Jessica Bianchi
sabato 11 febbraio, alle 21, a Quartirolo
Exultate in Laetitia
On line banking ed
e-commerce: istruzioni per l'uso.
Lunedì 13 febbraio
dalle ore 18.00 alle ore 20.00
Sala riunioni Confcommercio Carpi - via Mazzini, 5 - Carpi
Il Coro Giovanile
Juvenilia e il Coro Adulti Regina Nivis, diretti da Tiziana
Santini e accompagnati
all’organo da Elena Cattini,
con il contributo del Quartetto d’archi dell’Improvise
Ensemble e la voce del tenore
Diego Riccò dell’Accademia
Claudio Abbado di Milano,
presentano la seconda serata
della Rassegna di Musica Sacra
nella terra dei Pio. L’appuntamento, Exultate in Laetitia, si
terrà sabato 11 febbraio, alle
21, presso l’Aula Liturgica di
Quartirolo. Verranno eseguiti
brani di musica sacra di
molteplici compositori,
(Scarlatti, Haendel, Bach,
Schubert, Mascagni, Saint
Saens), sino ai contemporanei
(Kedroff, Biebl, Rutter,
Durighello e Frisina). La serata
è resa possibile grazie al
contributo della Fondazione
Cassa di Risparmio di Carpi.
l’8 febbraio, a partire dalle 17, presso la Sala Congressi
Epilessia e sport
è la loro integrazione, tanto maggiore è il potenziale da sfruttare per aumentare i ricavi. Presupposto
imprescindibile è però conoscerne le principali caratteristiche. In tale ottica Confcommercio Modena,
con la collaborazione di Unicredit e di specialisti, promuove il workshop gratuito.
Saluti introduttivi
Tommaso Leone
Presidente Confcommercio Carpi
Interventi
Ermanno Tommasini
Unicredit Group
"On line banking per le imprese"
Andrea Alberghini
Avvocato esperto di diritto bancario e commerciale
"Il contratto di vendita on line"
Fabio Frignani
Digital Marketing Specialist
"Strategie di vendita on line"
Apericena
al termine
del workshop
INFO e ISCRIZIONI:
[email protected] - 059 7364511 – clicca qui
confcommerciomodena.it
• Edizione di Carpi •
In occasione della Giornata Mondiale dell’epilessia, la carpigiana
Silvia Davolio, mamma di Federico affetto dalla Sindrome di Lennox
Gastaut, una encefalopatia epilettica farmaco resistente, nonché
responsabile della sezione cittadina dell’Associazione Epilessia
Emilia Romagna, organizza mercoledì 8 febbraio, a partire dalle 17,
presso la Sala Congressi, il convegno dal tema: Sport ed Epilessia Per ogni persona c’è una soluzione. Al convegno parteciperanno il
dottor Mario Santangelo, primario del Reparto di Neurologia
dell’Ospedale di Carpi, Giuseppe Gobbi, neuropscichiatra bolognese nonché membro del comitato scientifico dell’associazione LGS,
Giuseppe Capovilla direttore della neuropschiatria infantile al Carlo
Poma di Mantova e presidente della Lega italiana contro l’epilessia, il
medico sportivo carpigiano Emanuele Guerra, Lisa Bertacchini
proprietaria di un maneggio a Nonantola dove segue anche bimbi
con disabilità e Nadia Bala atleta della Nazionale italiana Sitting
Volley. La scelta di parlare di sport nasce dal desiderio di “diffondere
un messaggio positivo e mostrare come gli epilettici possano
dedicarsi, con i dovuti accorgimenti, alla pratica sportiva, godendo
così dei numerosi benefici che ne derivano”, spiega Davolio.
mercoledì 8 febbraio 2017
Silvia Davolio
anno XVIII - n. 05
11
Fonte di vita e
nutrimento per antonomasia,
la terra è un bene inestimabile. Una risorsa preziosa che
esige d’essere tutelata.
Salvaguardata. Ma come si
possono coniugare l’amore e
il rispetto per l’ambiente e
l’agricoltura? Come si può
vivere dei prodotti della terra
senza intaccarne il delicato
equilibrio, senza depauperare
i terreni e avvelenarli?
L’agricoltura sostenibile è
davvero possibile? Una
risposta è certamente quella
offerta dalla biodinamica, vera
e propria chiave di volta per
salvaguardare ambiente e
paesaggio. Un approccio e
una cultura basati non sul
degrado e sullo spreco delle
risorse bensì sulla protezione
di suolo, acqua e aria. A
raccogliere quella che può
essere considerata la sfida del
nuovo millennio, ovvero
conservare e curare il suolo, è
anche il giovane ed entusiasta
imprenditore agricolo
Gianluca Bergianti, creatore,
insieme alla sua famiglia, di
TerreVive: unico esempio nel
nostro territorio di azienda
biodinamica.
Gianluca quando hai deciso di investire sulla terra
e dar vita a un’azienda
agricola?
“Mi sono laureato in Enologia
all’Ateneo di Pisa e dopo aver
lavorato in Toscana e Piemonte ho deciso, insieme alla mia
famiglia, di cercare un terreno
vocato alla coltivazione di un
vitigno che amo molto: il Lam-
A raccogliere la sfida del nuovo millennio, ovvero proteggere, conservare e curare il suolo,
è il giovane ed entusiasta imprenditore agricolo Gianluca Bergianti, creatore, insieme alla
sua famiglia, di TerreVive: unico esempio nel nostro territorio di azienda biodinamica
“La terra è un patrimonio da tutelare
non una risorsa da sfruttare”
Gianluca Bergianti
Ph Cristina Panicali
brusco di Sorbara. Dopo oltre
cinque anni di ricerca, nel
2009, abbiamo trovato quello
ideale qui a Gargallo, in via Paganelle Guerri: un terreno di
medio impasto con la giusta
percentuale di sabbia e limo.
Pur essendo al di fuori della
doc del Sorbara, questi 16
ettari hanno proprio la conformazione che cercavamo e
quindi li abbiamo acquistati
e nel 2010 abbiamo dedicato
quattro ettari al vigneto e,
contestualmente, abbiamo
creato un orto per la produzione di ortaggi, adottando
la tecnica della biodinamica.
Gli ortaggi, infatti, rappresentano il modo migliore
per arrivare sulle tavole delle
famiglie, ancor più del vino; di
quest’ultimo infatti, nonostante il fascino e la gioia che
lo avvolge, si può fare a meno,
della verdura no. Abbiamo
deciso di creare un’azienda
sociale, aperta alle famiglie:
ogni venerdì e sabato si può
venire qui, intrattenersi per
fare due chiacchiere, far vivere
ai più piccoli la bellezza della
campagna e accedere al nostro spaccio, nel quale vendiamo ortaggi, conserve, miele,
farine, grissini e schiacciatine
prodotti con Grani Virgo,
ovvero un mix di grani antichi
selezionati dall’Università di
Bologna”.
Quale è il principio su cui si
fonda l’Agricoltura Biodinamica?
“La Biodinamica considera
il terreno come un prezioso
patrimonio da salvaguardare
e non come una risorsa da
HIGHLANDER
welcome to the tea room & public house
BIRRE INTERNAZIONALI, SCOZZESI E INGLESI,
DEGUSTAZIONE DI WHISKY
DALLE 10 DEL MATTINO FINO ALLE 2 DI NOTTE...
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Sabato 11 febbraio -TALISKER FAMILY
Un viaggio dai CREEDENCE a Clapton, da Mayall a B.B. King
Martedì 14 febbraio - SAN VALENTINO
live con acoustic road...
coccolati da noi con la birra del cuore e il panino SAN VALENTINO
Sabato 18 febbraio - Il ritorno di
TATANKA LIVE
ALL’HIGHLANDER PUB SI MANGIA AD OGNI ORA!
Piazzale B. Ramazzini 17 - Carpi (MO) - Tel. 059.696353 - E-mail: [email protected]
12
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
• Edizione di Carpi •
sfruttare. E’ una tecnica agronomica basata sul processo e
non sulla sostanza. L’obiettivo
è quindi quello di preservare
la fertilità del proprio terreno,
di mantenerlo vivo. Potente.
Da qui il nome della nostra
azienda agricola: TerreVive.
Fare biodinamica significa in
qualche modo tornare alle
radici, a un’agricoltura delle
origini. E’ un patrimonio ancestrale che fa parte di ciascuno
di noi e appartiene alla tradizione della nostra terra”.
Come si differenzia dall’agricoltura biologica?
“La nostra azienda gode
anche della certificazione
biologica per gli ortaggi e il
vino prodotti e anche se oggi
le maglie per fare biologico si
sono notevolmente allargate,
credo che questa debba esse-
re la base dalla quale partire.
Da lì non si può che migliorare. Dal punto di vista ambientale, non c’è più spazio per
un’agricoltura non sostenibile.
E’ una strada che dev’essere
abbandonata e in fretta”.
Il km0 va molto di moda…
“E’ una definizione che può
creare confusione e non
è sinonimo di salubrità. E’
certamente più sostenibile
acquistare prodotti biologici o
biodinamici pugliesi anziché
ortaggi raccolti a pochi chilometri da casa ma frutto di
un’agricoltura convenzionale
e quindi fortemente impattante sull’ambiente. Deve finire l’epoca in cui il contadino
dice: non ho la certificazione
biologica ma ai miei prodotti
non do niente…”.
Fare biodinamica, oggi,
per un’azienda, significa
mettere a bilancio dei costi
più elevati rispetto a una
conduzione di tipo convenzionale?
“I costi maggiori sono quelli fisiologici di transizione, ovvero
quelli legati alla conversione
di un’azienda convenzionale
in biodinamica. Io ho un 30%
in meno di produzione e ho
bisogno di più manodopera
ma i miei prodotti hanno un
valore aggiunto del 25-30% in
più e posso accedere a finanziamenti preclusi all’agricoltura convenzionale. Un’altra
voce di spesa è quella legata
alla concimazione: io utilizzo
solo il letame e avendo scelto
di non ricorrere alla chimica
ho costi inferiori rispetto agli
altri. Il mio patrimonio più
grande, ovvero il mio terreno,
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N.b. per la rubrica ‘Incontri’ è necessario presentare un documento di riconoscimento.
Testo dell’annuncio (MAX 25 parole) scritto in stampatello.
Nome:
Indirizzo:
è vivo. Non sono schiavo dei
concimi. Peccato che nella
nostra zona non ci siano altri
agricoltori biodinamici, in
quel caso potremmo creare
sinergie, condividere attrezzature e spalmare ulteriormente
i costi. Il meccanismo virtuoso
della biodinamica però è
comunque contagioso: molti,
ad esempio, pensano che
piantare delle siepi intorno ai
propri campi sia anacronistico
poiché fa perdere terreno coltivabile. In realtà le siepi sono
così belle, potenti e vitali per il
terreno stesso che altri contadini convenzionali qui intorno
le stanno piantumando”.
Quali caratteristiche hanno
i tuoi prodotti?
“E’ un grande orgoglio per me
rifornire circa 60 - 70 famiglie
ogni settimana. Persone che
ammettono di non voler più
acquistare ortaggi altrove…
I prodotti biodinamici hanno
delle caratteristiche nutrizionali superiori e offrono alle
famiglie la possibilità di riappropriarsi di un cibo legato
alla terra e alla stagionalità,
dal momento che in biodinamica non sono ammesse
le serre riscaldate. La nostra
poi è una fattoria sociale che
dà spazio anche a ragazzi che
vivono situazioni di svantaggio. Qui possono trovare una
strada, imparando un lavoro
utile e non costruito ad hoc
per loro”.
Credi che l’agricoltura
possa ridisegnare il paesaggio?
“Assolutamente sì: anche
in agricoltura dev’esserci
un criterio estetico. Il bello
dovrebbe pervadere le nostre
campagne. Ridisegnare il
paesaggio però è purtroppo
un tema molto trascurato: amministratori e privati, insieme,
dovrebbero avere più a cuore
la campagna, prendendo ad
esempio regioni che fanno
del paesaggio e delle aziende
agricole un punto di forza
nonché un volano economico
e turistico”.
Parliamo di vino: da dove
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Per presa visione e accettazione. Data _________________________ Firma ___________________________________ Non si evadono ordini non firmati
• Edizione di Carpi •
Sorbara?
“Io sono un sorbarista (ndr
sorride Gianluca): mi piacciono la sua acidità e le bolle
fini. Cugino stretto del Pinot
nero, il Sorbara è un vitigno
perfetto per essere vinificato
con metodo classico. Il Sorbara è un vino elegante che ha
l’ambizione di imporsi come
una bollicina importante”.
Qual è il segreto di un vino
buono?
“Il vino buono viene da viti
vecchie, quindi il migliore lo
faranno i miei figli. Io faccio
del mio meglio e sinora il 2015
è la nostra annata migliore,
fresca e vivace. Il vino è bello
ed è avvolto da una fortissima
carica emotiva: la vendemmia,
che noi facciamo completamente a mano, è l’espressione
di un rito antico, affascinante.
Raccogliamo circa 400 quintali
di uva e ne vinifichiamo 100
-150, dopo aver selezionato
i grappoli migliori, il resto lo
conferiamo in cantina. Portare
a tavola una bottiglia e stapparla è sempre sinonimo di festa. Il lambrusco è un puledro
esuberante e freschissimo che
sta conoscendo una grande
rinascita. Il nostro Sorbara
vinificato con il metodo champenoise sta riscuotendo un
grande successo a Milano e
persino a Parigi, la patria delle
bollicine. Ne sono davvero
orgoglioso. Riteniamo che il
Sorbara sia il re indiscusso tra
le uve lambrusche. Per questo
motivo il Bergianti Fine rappresenta l’eccellenza della nostra
produzione”.
Jessica Bianchi
Via Guido Mazzali, 35
Carpi (MO) di Elizabeth
Tel. 059 693565 Cell. 329 3562237 (su prenotazione)
mercoledì 8 febbraio 2017
martedì/venerdì
9,00/18,00
orario continuato
sabato 8,00/18,00
orario continuato
lunedì chiuso
anno XVIII - n. 05
13
Protagonista al Club Giardino
il Van Gogh padano
L’ostinazione dell’arte
Favole al contrario!
Questa volta a
Rocambolika, la rassegna di
teatro per giovani e giovanissimi, ideata dalla Fondazione CR Carpi e offerta al
territorio, si ribalta un grande
classico delle fiabe: la
celeberrima storia dei tre
porcellini. Il Teatricolo
Matthias Träger, sabato 11
febbraio, alle 21, porta la
storia dei Tre piccoli lupi e il
grande maiale cattivo,
liberamente tratta dal libro
The Three Little Wolves and
the Big Bad Pig di Eugene
Trivizas. C’erano una volta
tre piccoli lupi dalla pelliccia
morbida e dalle code soffici.
Vivevano felici e contenti,
insieme alla mamma, in una
piccola casa in montagna e
passavano il tempo giocando
a Capuccetto Rosso. Quando
giunse l’ora di diventare
grandi, la mamma disse loro:
“Andate e costruitevi una
casa, ma state attenti al
Grande Maiale Cattivo”. I tre
piccoli lupi si misero in
viaggio, ma che materiale
usare per costruire una casa
davvero solida? I mattoni? E
se il Grande Maiale Cattivo
venisse con una grossa
mazza di ferro? Allora il
cemento armato? Ma se il
Grande Maiale Cattivo
portasse un martello
pneumatico?
La nota fiaba viene riproposta al giovane pubblico
di Rocambolika da un altro
punto di vista e con un finale del tutto inaspettato,
per stupire, far divertire e,
insieme ai bambini, riflettere
con leggerezza su diversità
e conflitti. Uno spettacolo di
teatro di figura, presentato
con marionette, burattini da
dita e un enorme pupazzone
rosa, che stravolgerà equilibri
e farà divertire a più non
posso grandi e piccini. Ma
con l’intento di lasciare ben
impresso un messaggio: nella
vita non esiste solo il bianco
o il nero, bisogna sempre
guardare in po’ più a fondo.
Tutti gli appuntamenti di
Rocambolika si svolgono
presso l’Auditorium San
Rocco. Sono gratuiti, offerti
dalla Fondazione CR Carpi, e
su prenotazione, che va fatta
sul sito www.fondazionecrcarpi.it, nei cinque giorni
che precedono la data degli
spettacoli.
www.apvd.it
“Con questa serata, aperta al
territorio, abbiamo inteso proporre
un’iniziativa all’insegna dell’eccellenza,
perché anche la cultura, l’arte e la
bellezza siano caratteristiche che
connotino sempre più il Club.
Migliorare ancora lo standard
qualitativo, peraltro già assai alto, che
contraddistingue questa importante
realtà è quanto ci siamo prefissi e
continueremo a perseguire con
determinazione”: sono queste le parole
con le quali Carlo Camocardi, presidente del Club Giardino, ha
introdotto, venerdì 3 febbraio, la serata dedicata al pittore, scultore e
incisore Antonio Ligabue, uno dei più celebri rappresentanti italiani
dell’espressionismo. A narrare magistralmente la tormentata vicenda
esistenziale e la grande parabola artistica di Ligabue, il direttore del
Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue, Mario Alessandro Fiori (in
foto). Davanti a una platea composta da un centinaio di persone, Fiori
ha ripercorso l’infanzia di contrasti con il padre e il complesso
rapporto con le istituzioni scolastiche, la morte della madre e dei
fratelli, l’espulsione dalla Svizzera e la conseguente, progressiva spirale
di solitudine in Italia, Paese del quale non conosceva neppure la
lingua, ma che ne ha poi scoperto, e riconosciuto, l’immensa forza
espressiva, l’innato talento del tratto, la straordinaria pervicacia per
mezzo della quale ha saputo perseguire, da assoluto autodidatta, la
propria volontà di creare bellezza, di veder riconosciuto il proprio
valore, di saper interpretare i propri sentimenti attraverso la creazione
artistica, al punto da venir definito ‘il Van Gogh padano’. A dar corpo al
racconto di Fiori, tre mirabili opere del Ligabue, tra cui una statua in
bronzo e il celebre Autoritratto con mosca.
Nuovo appuntamento con Rocambolika: sabato 11 febbraio, alle 21,
all’Auditorium San Rocco
ASPETTANDO LA LUNA
Sabato 11 febbraio la Cantina di Santa Croce Vi invita tutti
dalle 9.00 alle 13.00 alla degustazione dei vini nuovi in damigiana.
Per l’occasione saranno offerti gnocco e prodotti tipici e a tutti i clienti in omaggio
una bottiglia di “Lambrusco Salamino di Santa Croce doc” , Oscar per l’ottimo
rapporto qualità/prezzo nell’edizione 2017 del Berebene Gambero Rosso.
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14
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
• Edizione di Carpi •
Il gruppo di animatori novesi
intenzionato a presentare una Lista
Civica alle elezioni amministrative
del Comune della prossima
primavera, ha fatto il suo debutto di
fronte ai cittadini di Rovereto.
Durante l’incontro - alla presenza
dei consiglieri comunali Mattia
Fiorentini e Mauro Fabbri, degli ex
amministratori comunali Riccardo
Bassi e Gianpaolo Travasoni e, ancora, di Carlo Berto, Marzia Diacci,
Davide Boldrin e Giorgia Grossi
- è stato sottolineato come l’intenzione sia quella di presentare una
Lista civica strettamente legata ai
problemi del territorio novese, svincolata dai partiti tradizionali e con
dei candidati che abbiano a cuore
le sorti del paese e il suo sviluppo
economico e sociale. “Siamo qui per
ascoltare i cittadini, per conoscere
le vostre idee e richieste e la vostra
disponibilità a impegnarvi per il
bene comune. L’obiettivo è quello
di costruire una lista di candidati
nuovi, non legati ai partiti, capaci
di elaborare un programma per lo
sviluppo e il rilancio del Comune
di Novi e delle sue frazioni dopo gli
anni di paralisi amministrativa delle
giunte del sindaco Luisa Turci e
MALTEMPO
Scaffali vuoti, verdure razionate
e prezzi alle stelle. E’ l’effetto del
maltempo in Italia e Spagna ma
anche in Grecia e Francia, dove
i prezzi delle verdure sono saliti
e la produzione è drammaticamente calata. Con il risultato,
sottolinea Coldiretti, che non si
riesce più a coprire il fabbisogno
di Paesi forti importatori come la
Gran Bretagna e l’Irlanda ma anche di quelli scandinavi del Nord
Europa. Anche in Italia i prezzi
sono in deciso aumento.
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
Pronto il ‘decalogo’ che dovrebbe
mettere in fila, uno per uno, i 10
casi in cui per un dipendente
pubblico scatta l’espulsione: dalla
falsa attestazione della presenza
allo scarso rendimento. La Riforma Madia del pubblico impiego
è in arrivo e tra una decina di
giorni dovrebbe approdare in
Consiglio dei ministri: rimetterà
mano anche al capitolo che tocca
i licenziamenti.
ANALFABETISMO
DI RITORNO
Gli studenti scrivono male in
italiano, non c’è più tempo da
perdere, bisogna intervenire.
Sono oltre seicento i docenti universitari che lanciano l’allarme a
L ’angolo
di Cesare Pradella
Una lista civica per il Comune di Novi
per far diventare protagonisti della
propria comunità i cittadini di Novi,
Rovereto e Sant’Antonio in Merca-
dello”. Il gruppo promotore dell’iniziativa sta distribuendo in questi
giorni un questionario nel quale si
chiede agli elettori di scegliere il
nome della lista civica e di delineare
una sorta di identikit del candidato
Uno sguardooltre l ’argine
di Pierluigi
Senatore
Governo e Parlamento. “E’ chiaro
da anni che alla fine del percorso
scolastico troppi ragazzi scrivono
male, leggono poco e faticano a
esprimersi oralmente”. L’iniziativa è del Gruppo di Firenze per la
scuola del merito e della responsabilità. Nella lettera viene
indicata una serie di dettagliate
linee d’intervento per arrivare, al
termine del primo ciclo di studi, a
un ‘sufficiente’.
INFLAZIONE
Balzo dell’inflazione a inizio
anno. Nel mese di gennaio 2017,
secondo le stime preliminari
dell’Istat, l’indice nazionale dei
prezzi al consumo per l’intera
collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello
0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,9% nei confronti
di gennaio 2016. A dicembre
il tasso di inflazione era stato
dello 0,5%. Lo 0,9% è il tasso di
inflazione più alto da oltre tre
anni, cioè da settembre del 2013,
quando si registrò un dato analogo. Cambia intanto il paniere
Istat per il calcolo dell’inflazione.
Entrano 12 nuovi beni e servizi
tra cui i preparati vegetariani e/o
vegani, escono le videocamere.
NOMADINCONTRO
Andrà a Enzo Iacchetti il XXV tributo Augusto Daolio, in occasione
del tradizionale appuntamento
Nomadincontro, in programma
a Novellara il 18 e 19 febbraio.
L’evento, organizzato da Beppe
Carletti con i Nomadi in memoria
del primo vocalist del gruppo,
prevede due giorni di musica e
parole, mostre e iniziative sociali
con il coinvolgimento di alcuni
artisti emergenti che avranno
la possibilità di esibirsi dal vivo
sullo stesso palco dei Nomadi.
LE 100 FACCE DELLA
MUSICA ITALIANA
Dalla A di Alessandra Amoroso
alla Z di Zucchero, passando per
Vasco e Paolo Conte, Ligabue e
Francesco De Gregori. Fino al 19
marzo al Palazzo del Governato-
Enzo Iacchetti
sindaco ideale. “Vogliamo conoscere le proposte della gente comune.
Ci interessa sapere cosa pensano su
alcuni temi scottanti: dalla viabilità
del centro e delle frazioni alla crisi
economica che continua a impoverire la nostra realtà, dalle politiche
sociali insufficienti all’escalation di
furti e rapine, alla lenta e farraginosa ricostruzione post sisma”. In
programma anche l’incontro dei
promotori dell’iniziativa elettorale
con le associazioni economiche di
categoria e professionali per ascoltarne le istanze. “Vogliamo stringere
un rapporto completamente nuovo
con tutti i soggetti della nostra comunità, coinvolgendoli davvero - e
non solo a parole - nell’amministrazione della città”.
re la musica italiana si racconta
a Parma in 100 ritratti d’autore
firmati Giovanni Gastel, uno
dei più celebri fotografi italiani
al mondo, con la mostra Le 100
facce della musica italiana.
LA RITMO DEL BLASCO
Abbandonata da 20 anni, è
rispuntata a Sassuolo la Ritmo 65
cl grigio jet, l’auto leggenda di Vasco Rossi, la prima che comprò,
pagandola 5 milioni e 320mila
lire con i guadagni dell’album
Albachiara. Si trova nell’officina
sassolese di Massimo Turrini, il
meccanico che l’ha salvata dalla
rottamazione. L’auto, venduta
da Vasco nel 1981, venne poi
lasciata in un bosco di Montefiorino, nell’Appennino modenese,
dal nuovo proprietario che a
un certo punto aveva deciso di
disfarsene. Fino a quando il figlio,
per non incorrere in guai, decise
di rottamarla. Ma nessuno voleva
occuparsene, tranne Massimo.
Il meccanico ha intuito subito il
valore dell’auto e una visura al
Pra ha confermato: la macchina
era stata comprata da Vasco il
3 ottobre del 1979. Turrini l’ha
fatta a pezzi ma solo per rimetterla a nuovo.
“Non la farò vedere a nessuno - ha detto - finché non sarà
ultimata. La metterò a posto per
soddisfazione personale.
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• Edizione di Carpi •
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
15
“Non posso far altro
che ringraziare tutti coloro che
continuano a sostenere la
nostra attività e, in modo
particolare il Progetto Rugiada,
attraverso il quale, anno dopo
anno, tanti piccoli bielorussi
possono godere di un periodo
di cura e risanamento in un
luogo non contaminato dalle
radiazioni dopo la tragedia di
Chernobyl”. A parlare è il
carpigiano Luciano Barbieri,
presidente del Comitato
Progetto Chernobyl di Carpi,
Novi e Soliera, associazione
che, insieme a Legambiente
Solidarietà, prosegue, con
caparbietà, a sostenere la
popolazione bielorussa,
lasciata spesso sola nell’affrontare le conseguenze della
tragedia nucleare di trent’anni
fa (dal 26 aprile 1986, cinque
milioni di persone continuano
a vivere in aree contaminate
tra Ucraina, Bielorussia e
Russia. Pripyat, nell’estremo
nord dell’Ucraina è il cuore
della “zona morta”, il cimitero
radioattivo di 30 km tutto
intorno a Chernobyl dove è
proibito vivere). “Nel 2016
siamo riusciti, attraverso varie
iniziative di raccolta fondi, a
sostenere l’ospitalità presso il
Centro Nadijeda di 25 bambini
e bambine con situazioni
famigliari ed economiche
particolarmente problematiche (ndr - il risanamento ha un
costo di 420 euro a bambino,
per un totale di oltre 10mila
euro, una cifra importante per
una piccola realtà come quella
del Progetto Chernobyl di casa
nostra). L’importanza di un
Grazie all’aiuto di tutti, nel 2016, il Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera ha finanziato
un periodo di risanamento e cura per 25 bambini e bambine bielorussi
La tragedia dimenticata
centro di eccellenza
come Nadijeda sta
nel fatto che i
ragazzi e le loro
famiglie possono
trovare risposta ai
loro bisogni nel
proprio Paese, tra la
propria gente, il che
si traduce anche in
una speranza per il
futuro. Inoltre, in
questo modo si
chiede un impegno
preciso alle autorità
nazionali che
hanno il dovere di
salvaguardare il
diritto alla salute
dei propri cittadini”, prosegue
Barbieri. I 30 anni che ci
separano da Chernobyl
potrebbero farci incorrere nel
rischio di archiviare quella
tragedia. Potrebbe essere
facile per noi, lontani da quei
luoghi, dimenticare che le
conseguenze di quel disastro
sono vive. Presenti. Ogni
giorno si traducono in
malattie, malformazioni,
inquinamento delle acque, del
cibo, della terra e in impoverimento economico, sociale...
Ricordare è un obbligo morale
e civile e un nostro piccolo gesto può fare la differenza. Dal
17 al 19 febbraio, i volontari di
Il Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera per la prima volta
crea uno spettacolo ad hoc dedicato all’incidente nucleare del 1986
rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado
“E se invece…? Trent’anni dopo Chernobyl”
Il Comitato Progetto
Chernobyl di Carpi, Novi e
Soliera per la prima volta crea
uno spettacolo ad hoc
dedicato all’incidente nucleare
del 1986 e lo fa coinvolgendo
numerosi protagonisti del
nostro territorio e affidandosi
alla scrittura e alla regia di Elisa
Lolli (in foto). Lo spettacolo,
patrocinato dall’Unione delle
Terre d’Argine, dal titolo E se
invece…? Trent’anni dopo
Chernobyl, è stato pensato per
le scuole medie inferiori: andrà
in scena sabato 18 febbraio
all’Auditorium San Rocco di
Carpi e sabato 25 febbraio al
Cinema Teatro Italia di Soliera
di fronte a una platea di quasi
cinquecento ragazzi delle
scuole di Carpi, Novi, Rovereto,
Soliera e Campogalliano.
L’obiettivo? Fare memoria e,
allo stesso tempo, sensibilizzare i più giovani ai temi
fondamentali della sostenibilità
ambientale e della tutela del
territorio. “L’arte nelle sue
molteplici declinazioni, in
particolare quelle più vicine
alle modalità di comunicazione
dei ragazzi,
consente di
semplificare
contenuti
complessi, di
renderli
accessibili e
incisivi,
perché
emozionalmente
pregnanti”,
spiega Elisa Lolli. Per questo lo
spettacolo sarà interattivo, un
vero e proprio caleidoscopio di
suggestioni visive, musicali,
narrative e coreografiche per catturare
l’attenzione dei ragazzi.
“La scena - prosegue la
regista e attrice Elisa
Lolli - vedrà una
continua alternanza tra
due livelli: quello della
Storia e quello della
possibilità. Il primo
livello sarà affidato alle
proiezioni e alla lettura
delle storie, delle testimonianze e delle cronache dell’incidente nucleare; il secondo
invece racconterà la storia di
Progetto Chernobyl di Carpi,
Novi e Soliera rinnoveranno
l’appuntamento con Una
primula per Chernobyl: “sappiamo benissimo - conclude il
presidente - che la situazione
in cui viviamo rende sempre
più difficile e problematica la
quotidianità di tante famiglie
ma sappiamo anche che la nostra comunità è ancora capace
di ascolto verso i tanti bisogni
e diritti negati, anche se
lontano da qui. La solidarietà
non si misura in chilometri ma
in valori, amicizia e volontà di
giustizia sociale. Vi aspettiamo
ai banchetti delle primule”.
Jessica Bianchi
alcuni personaggi di fantasia e
le loro vite, di come erano
prima e dopo il disastro e di
come sarebbero potute essere
se nulla fosse accaduto”. I ruoli
principali saranno interpretati
da giovani attori formatisi nei
vari laboratori e corsi di teatro
attivi tra Carpi e Soliera,
mentre le letture saranno
affidate ai lettori volontari del
gruppo Donare Voci. La parte
musicale sarà composta ed
eseguita dal complesso La
Foto di Zeno, le coreografie e
le pantomime saranno dirette
dalla coreografa carpigiana
Irene Bucci e le installazioni
video verranno realizzate dal
videomaker Andrea Mainardi,
il tutto in collaborazione con
l’Associazione Culturale
Aporie.
di Chiara Sorrentino
ATMOSFERE VELLUTATE
Il re indiscusso di questo inverno 2017 è il
velluto. È tornato in passerella sui completi di
Giorgio Armani, che ha proposto eleganti
pantaloni a sigaretta nel tono del nero spezzati
da avvolgenti mantelle, o pantaloni più casual
con elastico in fondo abbinati a giacche minimal
a tinta unita. Linea essenziale per l'abito velvet
rosso firmato Philosophy con gonna a trapezio
a lunghezza ginocchio, e profonda scollatura a V
smorzata dalla camicetta bianca con cravattino
nero. Bottega Veneta sceglie la nuance blu
indaco per il suo completo composto da giacca e
pantaloni dal taglio maschile e rigoroso, alleggerito da un lungo foulard al collo. Fendi coniuga
frappe e velvet nel suo mini-dress con spalline
sottili e occhielli effetto corsetto, che viene
indossato con stivali alti e colorati, per un outfit
16
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
trendy e rock da giorno. Romantico e sexy al
tempo stesso, l'abito corto di Alberta Ferretti è
in velluto color caramello, con gonna a portafoglio e ricami di pizzo e trasparenze. Perfetto per
la sera indossato con stivaletti appena sopra la
caviglia, e un cappotto color bianco o cammello.
Anche H&M punta sull'abbinamento velluto e
pizzo per il suo total-look velvet con casacca e
pantaloni morbidi color cipria, indossati sopra un
top in pizzo nero: sofisticato per la mise da sera.
Stessa idea di base per il grazioso abitino nero di
Motivi con delicati inserti in pizzo sul fondo e sui
polsini, e scollo a barchetta: l'ideale per un look
sbarazzino da sera. Infine, sensuale e di tendenza
per un'occasione speciale, la jumpsuit rossa di
Bershka ha una maxi scollatura sulla schiena, e i
pantaloni leggermente a campana.
• Edizione di Carpi •
Al mè dialètt...
a cura di
Massimo Loschi
Quante illusioni per un viso ringiovanito,
una piega scomparsa...
In realtà tutto rimane, non si cancellano gli
anni e ciò che è scritto,
anche se scritto a matita…
Un Têrn’al Lôt
Un terno al lotto
Al dè d’incóo, più d’tùtt, a côunta èsèr
bée,
counta scànšlêr al pighi su la facia
cal griš dal pêl ch’a n’srèv mia vèdèr
e quel ch’a casca tgirèl su cun di
puntée.
Oggi, più di tutto, è necessario, essere
belli
conta cancellare le rughe del viso
quel grigio del pelo che non vorremmo vedere e ciò che cade, portarlo in
alto con puntelli.
A gh’è di dutùrôun chi s’in spèciàlišè
cun un tirôt, un tai e ‘nà cušdura,
un pô ed silicôun per fêr figura
dal pighi in fan un ricôrd di têimp
pasè.
Ci sono dottori che si sono specializzati con una sospensione, un taglio e
una cucitura, un poco di silicone per la
figura delle pieghe ne fanno una cosa
di tempi trascorsi.
A sé dvêinta càplavór chè la natura
la n’prèv fêr ed mìi anch cun tùtt la
vôlontè
che dal gras, s’a gh’né in più, al vin
sfètlè
e i cavì piantè d’nóv cume verdura.
Si diventa capolavori, che la natura
non potrebbe fare meglio anche
volendo, che del grasso, se ve n’é in
più… viene affettato
ed i capelli…
trapiantati come verdura.
Mò atêint pò, s’a v’scapa sól ed rider,
ch’al pighi
ch’vin tirèdi ed drée a gl’iu-rèç
prèvèn lasêr la bòcà avêrta an pèsc
e i ôç strìcch da sèmbrèr cinéš.
Ma attenti poi, se vi sfugge una risata;
quella pelle trascinata oltre l’orecchio
potrebbe lasciarvi a bocca aperta
come un pesce
e gli occhi stretti da sembrare cinesi.
A vrèv dir ch’in risc da pôch, sêinsa
dan,
mò ‘nà vušlêina insìst: «E i machinari?
La milsa, al cór, tutt quant i so lunari
che ogni tant šgnôlèn e i fan gnir
l’afan?»
Vorrei dire che sono rischi da poco,
senza danni
ma una vocina insiste:«E i macchinari?
La milza, il cuore e tutti i suoi affini
Che ogni tanto cigolano e fanno
venire l’affanno?»
Mò alóra, st’inlušiôun d’èsèr šuvnôt
quand gnint stà su, mò gnanch drùvènd l’ingan,
mè a dìgh che la salùt la vêl, d’sicur
più d’tùtt
che sôl stêr bêin… lé più che un têrn’al
lôt.
Ma allora, l’illusione di essere giovanotti, quando nulla si regge, pure
usando vari trucchi,
io dico che la salute vale, certamente
più di tutto
solo a stare bene… è meglio che un
terno al lotto.
Il Polo Artistico di Novi per i bambini
Sul tappeto narrante
Tornano gli
appuntamenti dell’iniziativa Il Tappeto
Narrante, letture e
laboratori per bambini
da 0 a 6 anni accompagnati da un adulto,
promossi dal Coordinamento Pedagogico
dell’Unione delle Terre
d’Argine e inseriti nella
più ampia iniziativa
dell’Amministrazione
Comunale di Novi
denominata PAC per l’infanzia. Si
tratta di un’occasione importante per
i bambini e i loro genitori di vedere e
conoscere testi pensati per le piccole
mani di coloro che iniziano ad
avvicinarsi ai libri. Un’educatrice
esperta racconterà storie e accompagnerà tutti i partecipanti in avventure
in cui la magia dell’ascolto, il coinvolgimento nel gioco con il corpo, i colori
e i materiali a disposizione offriranno
ai bambini una nuova esperienza
creativa. Gli incontri, programmati nei
mesi di febbraio e marzo, continueranno fino a giugno e si terranno
presso il Polo Artistico Culturale di via
Di Vittorio, a Novi. Gli incontri sono
• Edizione di Carpi •
LUCA BIZZARRI, 41 ANNI DI CORREGGIO, SOCIO DI UNA NOTA MACELLERIA,
HA IMPRESSO LA SUA PASSIONE PER LE BATTAGLIE STORICHE IN UN FANTASY
ALL’INSEGNA DELLA LOTTA PER IL POTERE
Esordio letterario
nel segno del fantasy
Luca Bizzarri
Durante la settimana veste il
grembiule da macellaio nel negozio
in cui lavora da oltre 10 anni, ma nei
weekend indossa elmo e armatura e
si cala nei panni di un antico
soldato. Luca Bizzarri, 41 anni, nato
e cresciuto a Correggio, ha appena
pubblicato il suo primo romanzo
fantasy intitolato L’eredità del
sovrano (pubblicato da Book Sprint).
“E’ stata la passione per le rievocazioni storiche - ha raccontato Luca
- a darmi l’idea per le vicende che
narro. Il fulcro della storia è rappresentato dalla lotta di potere che si
innesca tra i protagonisti per la
conquista di un medaglione magico
e pericoloso.
Ammetto che l’aver combattuto
tanto, sia a mani nude che in arma-
tura, provocandomi anche diversi
traumi e ferite di vario genere, mi ha
agevolato nel descrivere con dovizia
di dettagli le scene delle battaglie,
dei duelli e delle armi antiche”.
Chi sono i protagonisti del tuo
romanzo?
“Sono i classici personaggi del genere: orchi, elfi, nani e mezzi umani, e
anche le dinamiche sono quelle tipiche del genere. Tuttavia, come spesso accade, queste figure immaginarie si contraddistinguono per virtù
e debolezze che le rendono molto
vicine a noi uomini, e nel corso della
trama, si sviluppano tematiche forti
come l’amore, l’amicizia tra i nani,
la forza fisica degli elfi, la solidarietà
tra i compagni di viaggio, la determinazione nel portare a termine la
missione e la sete di potere.
E’ scritto in maniera semplice per
renderlo accessibile a lettori di diverse fasce d’età, anche a coloro che
non hanno tanta dimestichezza con
questa tipologia di racconti”.
C’è uno scrittore o un’opera a cui
ti sei ispirato?
“In effetti, pur senza volerlo, il risultato finale ha molti punti in comune
con Il Signore degli Anelli.
In entrambi i casi, c’è un oggetto del
desiderio dai risvolti minacciosi che
viene conteso da fazioni buone e da
altre malvagie, ma lungi da me voler
fare paragoni”.
Hai in programma di scrivere un
secondo romanzo?
“Inizialmente, il racconto era stato
concepito come una storia auto
conclusiva, ma più scrivevo, più
nascevano idee nuove. Pertanto,
anche se il finale è lasciato alla libera
interpretazione dei lettori, ho già
iniziato a tramare per il seguito”.
Chiara Sorrentino
I libri da non perdere
Il giro del miele
Di Sandro Campani
gratuiti ma a iscrizione obbligatoria e i
bambini partecipanti devono essere
accompagnati da un adulto.
Programma
Mercoledì 22 febbraio
Lettura: Orso, Buco!
Laboratorio: Giochiamo con la luce
Bambini 2-6 anni
Mercoledì 8 marzo
Lettura: Ughi e la maglietta nuova
Laboratorio: Colora la tua t-shirt!
Bambini 2-6 anni
Mercoledì 22 marzo
Lettura: 10 dita alle mani, 10 dita ai
piedini
Laboratorio: Lasciamo l’impronta
Davide è un uomo semplice che
ha un lavoro semplice: consegna il
miele a domicilio nel paese dell’Appennino dove è nato e cresciuto. La
faccia pulita, le spalle e le mascelle
larghe: ha l’aspetto di quello che le
signore anziane chiamano “figliolo” o
“giovanotto”. Le ragazze l’hanno
sempre snobbato, «ma tanto, lui, era
innamorato della Silvia fin da quando
erano piccoli». Perso il lavoro, perso il
grande amore, spinto dalle circostanze della vita ha iniziato a bere,
lasciando entrare in sé una violenza
che non è in grado di gestire. Il
vecchio Giampiero invece è stato
l’aiutante del padre di Davide. Ha
una mano bruciata in seguito
all’incendio della falegnameria in cui
lavorava, ma soprattutto ha una
moglie amata, l’Ida. Non sono riusciti
ad avere figli. Ha visto crescere
Davide, e lo accoglie ora, a tarda
notte, quando viene a bussare alla
sua porta. Il giro del miele, di Sandro
Campani, è un romanzo appassionante e caldo, ricco di personaggi
indimenticabili, gestito con la
maestria dei grandi narratori. Un
duello notturno in cui si alternano
amore e vendetta, errori, perdono e
compassione.
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
17
Al cinema
SPACE CITY - CARPI
“L’amare il proprio lavoro costituisce la migliore
approssimazione concreta della felicità sulla terra”.
Primo Levi
Proprio Lui?
Regia: John Hamburg
Cast: Bryan Cranston, James Franco, Megan Mullally
Durante le vacanze, Ned, un iperprotettivo ma amorevole padre,
va a visitare insieme alla famiglia sua figlia a Stanford, dove incontra il suo più grande incubo: il suo benintenzionato ma socialmente imbarazzante ragazzo miliardario della Silicon Valley, Laird.
Orari proiezioni: Feriali: 22.30 - Sabato e festivi: 18 - 22.30
Arrival
Regia: Denis Villeneuve
Cast: Amy Adams, jeremy renner, Forest Whitaker
Quando un misterioso oggetto proveniente dallo spazio atterra
sul nostro pianeta, per le susseguenti investigazioni viene formata
una squadra di élite, capitanata dall’esperta linguista Louise Banks
che affronta una corsa contro il tempo in cerca di risposte.
Orari proiezioni: Feriali e Festivi: 20,15
La Battaglia di Hacksaw Ridge
Regia: Mel Gibson
Cast: Andrew Garfield, Teresa Palmer
1942, il giovane Desmond Doss, obiettore di coscienza per motivi religiosi e figlio di
un veterano della Prima Guerra Mondiale, decide di arruolarsi per servire il proprio
Paese. Senza mai imbracciare un arma, Doss dimostrerà a tutti di essere un grandissimo eroe salvando la vita a 75 uomini e diventando il primo obiettore insignito della
Medaglia d’Onore del Congresso, la più alta onorificenza militare Americana.
Orari proiezioni: Feriali: 20 - 22.40 - Festivi: 17 - 20 - 22.40
A United Kingdom
Regia: Amma Asante
Cast: Rosamund Pike e David Oyelowo
Se c’è una forza che muove il mondo e può superare qualsiasi
ostacolo, quella forza è l’amore. Tratto da un’incredibile storia vera,
A United Kingdom, ne è la potente prova. Nel 1947, il principe
del Botswana Seretse Khama, si innnamora e sposa l’impiegata
britannica, Ruth Williams. Questa relazione interraziale, ai tempi
dell’Apartheid, desta forte scandalo, al punto da diventare un caso
politico internazionale e obbligare Seretse e sua moglie all’esilio forzato.
Orari proiezioni: Feriali: 20,15 - 22.30 - Festivi: 18 - 20,15 - 22.30
CINEMA EDEN - CARPI
Smetto quando voglio - Masterclass
Regia: Sydney Sibilia
Cast: Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi
La banda dei ricercatori di Smetto quando voglio è tornata. Anzi,
non è mai andata via. Se per sopravvivere Pietro Zinni e i suoi
colleghi avevano lavorato alla creazione di una straordinaria droga
legale diventando poi dei criminali, adesso in Smetto quando
voglio 2 Masterclass è proprio la legge ad aver bisogno di loro.
Orari proiezioni: Feriali: 21 - Sabato: 20.10 - 22.30 - Domenica:
15.45 - 18 - 20.15 - 22.30
CINEMA CORSO - CARPI
Cinquanta sfumature di nero
Regia: James Foley
Cast: Dakota Johnson e Jamie Dornan
Jamie Dornan e Dakota Johnson tornano nei ruoli di Christian
Grey e Anastasia Steele in 50 sfumature di nero, il secondo capitolo tratto dalla serie di successo e fenomeno mondiale Cinquanta
sfumature. Quando un addolorato Christian cerca di persuadere
una cauta Ana Steele a tornare nella sua vita, lei esige un nuovo
accordo in cambio di un’altra possibilità. I due iniziano così a ricostruire un rapporto
basato sulla fiducia e a trovare un equilibrio, ma alcune figure provenienti dal passato di Christian accerchiano la coppia, decise ad annientarne le speranze.
Orari proiezioni: Da giovedì 9 febbraio. Feriali: ore 20,15 e 22,30 - Festivi: 15,45 18 - 20,15 - 22,30
CINEMA ARISTON - SAN MARINO
Captain Fantastic
Regia: Matt Ross
Cast: Viggo Mortensen, Frank Langella
Ben, un uomo dal libero pensiero e padre di sei figli ha deciso di
vivere nel cuore delle foreste del Nord America, nello stato di
Washington. Quando una tragedia costringe la bizzarra famiglia a
lasciare il loro paradiso e a imbarcarsi in un viaggio attraverso il Paese, Ben dovrà confrontarsi con la critica del mondo reale alle sue
idee anticonformiste. Superlativa la prova di un Viggo Mortensen sufficientemente
vulnerabile da diventare un eroe saggio e credibile. Un gioiello.
Orari proiezioni: Domenica: ore 20.30 - Lunedì: ore 21.
18
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
Fondazione Palazzo Magnani e Coop Alleanza 3.0 presentano la mostra
Licalbe Steiner. Alle origini della grafica italiana dall’11 febbraio al 16
aprile, presso la Sinagoga di via dell’Aquila a Reggio Emilia
Un’unione feconda
Fondazione Palazzo Magnani
e Coop Alleanza 3.0 presentano la
mostra Licalbe Steiner. Alle origini della
grafica italiana dall’11 febbraio al 16
aprile, presso la Sinagoga di via
dell’Aquila a Reggio Emilia.
Ad Albe Steiner si deve la progettazione del marchio originale Coop
del 1963, la sua applicazione sugli
imballaggi coordinati e l’allestimento del primo magazzino a libero
servizio Coop, che fu proprio quello
di Reggio in Corso Garibaldi, studiato
in funzione dell’individuazione dei
reparti e dei prodotti. Lo stesso
marchio Coop venne poi ridisegnato
da Bob Noorda d’accordo con Lica
Steiner. A rendere “speciale” e ancora
più “appropriata” per Reggio Emilia
questa mostra, è la scelta del luogo
dove allestirla: l’antica Sinagoga della
città di Reggio Emilia, recentemente
restaurata dal Comune. Nel 1938 Albe
Steiner sposa Lica diminutivo di Masal (nome ebraico corrispondente a
Matilde) e insieme si distinguono per
l’impegno professionale e civile che
ha contrassegnato la loro vita, iniziato
durante gli anni bui del fascismo,
cementato nella lotta di Resistenza
e proseguito poi con la didattica e la
comunicazione sociale.
L’edificio ottocentesco di via dell’Aquila – di straordinaria bellezza, dall’interno luminoso e monumentale,
decorato con colonne e affreschi
– ha riacquistato, con il restauro,
l’antico splendore e le forme
pesantemente compromesse da
un bombardamento nel corso
del secondo conflitto.
E’ questa grande, silenziosa aula,
nella sua austera eleganza, ad
accogliere in modo naturale, le
creazioni della coppia di grafici.
La mostra, curata da Anna Steiner e progettata dallo studio
Origoni-Steiner, propone una
panoramica sul lavoro di quello
che è riconosciuto come uno dei
sodalizi professionali e personali
più fecondi della grafica italiana.
Viene presentata la produzione
del loro Studio L.A.S. dai primi
lavori del 1939 fino alla Liberazione e al viaggio in Messico
(1946-1948), in una narrazione
scandita dalle diverse sezioni – ricerca grafica e foto-grafica, editoria,
pubblicità e allestimenti, marchi,
presentazione di prodotto, manifesti
e grafica di impegno civile, formazione professionale – per arrivare infine
a toccare anche l’attività di Lica, dal
1974, anno in cui muore Albe, alla sua
scomparsa, nel 2008.
La loro storia personale, la loro unione
“intellettuale” li ha visti così inseparabili da essere chiamati da loro
stessi e dagli amici i ‘Licalbe’, un’unica
appuntamenti
Teatro
CARPI
10 febbraio - ore 20.30
Madama Butterfly
Opera lirica in tre atti
Musica di Giacomo Puccini
Libretto di L. Illica e G. Giacosa
Teatro Comunale
12 febbraio - ore 16
La vita è sogno
Gabriele Cirilli
Teatro Comunale
Mostre
CARPI
Fino al 12 febbraio
Noi contemporanei
Manifesto
realizzato
da Steiner
per Carpi
identità. Il loro lavoro fu caratterizzato
da quella che spesso è stata definita
una poetica dell’ottimismo, da una
fiducia dichiarata nel presente e nel
futuro, credendo che l’impegno in prima persona, professionale, didattico
potesse segnare la differenza e una
distanza abissale dal buio della guerra
e del fascismo. La mostra conduce lo
spettatore in un viaggio nel passato
recente e nel luogo straordinario in
cui l’unione tra due persone diventa
motore di mondi nuovi.
Doppia esposizione di Franco
Bulfarini e Mauro Filippini
Saletta della Fondazione
Eventi
Fino al 25 febbraio
Sublimi e soprumani ingegni,
il Pico e il Pio
I 500 anni del Furioso di Ariosto
Musei di Palazzo Pio
8 febbraio - ore 21
La Biblioteca dei miei sogni
Dal Libro al Film
Gruppo di lettura 2017
A cura di Alessandra Burzacchini
e Anna Prandi
Proiezione del film Il fascino
indiscreto dell’amore
Regia di Stefan Liberski
Biblioteca Loria
Fino al 12 marzo
Perchè non accada più
Ricordiamo
Mostra documentaria a cura
dell’Associazione Regionale
ANFFAS
Campo di Fossoli
Fino al 17 aprile
100 anni di questi Dahl!
Castello dei Ragazzi
CARPI
8 febbraio
Convegno Sport ed Epilessia
In occasione della Giornata
internazionale dell’Epilessia
Ore 17
Apertura lavori
Presentazione del convegno a
• Edizione di Carpi •
Poter ammirare una simile
raccolta di “cartoni” dei grandi
maestri del Novecento italiano è
occasione davvero rara, se non unica.
Per questo la mostra che Marco
Fabio Apolloni e Monica Cardarelli
propongono a Bologna, allo Spazio
Sympò, nell’ex Chiesa di Santa Maria
di Buon Pastore (in via delle Lame,
83), si configura come uno degli
eventi di punta di questa stagione
culturale.
Cartoni. Disegni smisurati del ‘900
italiano inanella ben 20 cartoni di
maestri come Adolfo De Carolis,
Mario Sironi, Duilio Cambellotti,
Giulio Bargellini, Achille Funi, Gino
Severini, Galileo Chini, Publio
Morbiducci, Achille Capizzano e
Ottone Rosai.
La scelta di questo spazio espositivo bolognese è legata proprio alla
dimensione della mostra. Il cartone,
com’è noto, è un disegno grande
quanto l’opera o la parte di opera che
l’artista intende realizzare. Debba
essere questa un quadro, un affresco,
una vetrata, un mosaico o un arazzo,
il cartone è una realizzazione necessaria affinché l’opera sia portata
a termine dall’artista stesso o dalle
maestranze specializzate che devono
materialmente compierla. E poiché
questi cartoni spesso si riferiscono a
realizzazioni di grandi e grandissime
dimensioni, richiedono uno spazio
espositivo altrettanto ragguardevole.
A essere qui svelata è la preziosissima
Raccolta – vera e propria collezione
da grande museo - che la Galleria
del Laocoonte di Roma ha riunito,
ricercando queste opere o sul mercato dell’arte o dagli eredi degli artisti.
Per costituire una sorta di pinacoteca
di “disegni smisurati” che evidenzi
l’alto livello dell’esercizio del disegnare nella prima metà del secolo scorso.
Si va dal dannunziano Adolfo De Carolis di cui si espone il grande foglio
preparatorio del dipinto Primavera
(1903) a una monumentale figura di
Mario Sironi che pare scolpita nella
roccia a colpi di grafite. Del poliedrico
Duilio Cambellotti è esposto il cartone per il rosone realizzato in vetri
colorati per la Cattedrale di Teramo,
oltre a due disegni preparatori per i
manifesti del film Fabiola, peplum cristiano che fu uno dei primi kolossal
italiani del immediato dopoguerra.
Due maestosi cartoni per gli affreschi
cura di Tarcisio Levorato,
presidente AEER
Ore 17.15
Epilessia e Sport
Cos’è l’Epilessia di Giuseppe
Gobbi
Epilessia e Sport di Giuseppe
Capovilla
Il punto di vista del medico sportivo
di Emanuele Guerra
Testimonianze di vita di Lisa
Bertacchini (ADS Equilandia
Club) e di Nadia Bala (Atleta della
Nazionale Italiana Sitting Volley)
Moderatore: Mario Santangelo
Al termine seguirà un’apericena
Sala Congressi
10 febbraio - ore 21
Gruppo di lettura 2017
A cura di Alessandra Burzacchini
e Anna Prandi
• Edizione di Carpi •
Cartoni. Disegni smisurati del ‘900 italiano è il titolo della mostra
allestita nell’ex Chiesa di Santa Maria di Buon Pastore a Bologna
Cartoni d’autore
dello scalone del palazzo dell’INA a
Roma – ora proprietà dell’Ambasciata
Americana – sono opera del quasi
dimenticato Giulio Bargellini (Firenze
1875- Roma 1936), frescante instan-
cabile di terme, banche e ministeri
dove andò traducendo in italiano le
archeologie viventi di Alma Tadema
e le bellezze femminili che Klimt
aveva trasformato in sontuose carte
da parati. Di questo artista la Galleria
del Laocoonte sta preparando una
grande mostra e il catalogo generale
delle opere. Achille Funi (Ferrara 1890
– Appiano Gentile, Como 1972) non
50 opere dell’artista contemporaneo giapponese Murakami Takashi
saranno esposte fino al 25 febbraio a Bologna, in galleria Cavour
Lo scintillante mondo di Murakami Takashi
Cinquanta opere dell’artista contemporaneo giapponese Murakami Takashi
saranno esposte fino al 25 febbraio a Bologna, in Galleria Cavour, in una mostra che
rientra nel programma del 150/o anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.
Nella boutique Louis Vuitton saranno esposti i pezzi unici del Patrimonio LV, creati
dall’artista nel 2003, quando realizzò per la maison francese Superflat Monogram, e
nel 2009 il sequel Superflat First Love. La mostra Kirakirà: lo scintillante mondo di
Murakami Takashi, curata da Alessio Marchi, è realizzata nell’ambito di Art City
Bologna. L’artista ha creato attraverso la Hiropon Factory, oggi Kaikai Kiki Co, un
mondo intriso di tradizione giapponese e cultura pop, dove ha sublimato le paure
più forti della società nipponica, come la bomba atomica e lo tsunami, raccontato ed
esorcizzato nel ciclo di Arhat. Murakami è legato, oltre che al mondo della moda, a
quello della musica, con William Pharrell e Kanye West.
Leggiamo insieme il romanzo
Né di Eva né
Di Adamo di Amélie Nothomb
Biblioteca Loria
10 febbraio - ore 22.15
Pop X
Mattatoio
11 febbraio - ore 21
La Musica Sacra nella Terra dei Pio
10ª edizione
Exultate in laetitia
Corale Regina Nivis
Direttore Tiziana Santini
Aula Liturgica di Quartirolo
11 febbraio - dalle 10
Giorno del Ricordo
In memoria di tutti i Martiri delle
Foibe e degli Istriani, Fiumani,
Dalmati, costretti ad
abbandonare la loro terra per
rimanere liberi e italiani
Ore 10
Chiesa di S. Chiara
Santa Messa celebrata da
Monsignor Rino Bottecchi
Ore 11
Benedizione del monumento nel
Parco Martiri delle Foibe
Deposizione di una corona
Lettura della preghiera
dell’Infoibato a cura di
Giampaolo Pani, presidente del
Comitato Provinciale di Modena
dell’A.N.V.G.D.
Saluto delle Autorità
Col Corpo Bandistico Città di
Carpi
11 febbraio - ore 16.30
Nel mondo di Dahl
Laboratorio di travestimenti
Con Chiara Marinoni, atelierista
Biblioteca Il falco magico
11 febbraio - ore 21
Rocambolika presenta:
Tre piccoli lupi e il grande
maiale cattivo
Col Teatricolo Matthias Träger
Auditorium San Rocco
12 febbraio - ore 15.30
I fasò cun al codghi
Spettacolo della Compagnia
dialettale Qui di laghett... e d’la
seda di Cadelbosco
Tre atti di Gian Paolo Gattei
Cinema Ariston di San Marino
12 febbraio - ore 16
Gran Galà d’Operetta
Saranno eseguite arie e duetti di
celebri Operette attraverso un
è stato solo un formidabile frescante
ma un restauratore in chiave moderna dell’arte di Giotto e Piero della
Francesca con l’intento di ridar vita
nell’Italia contemporanea alla storia
antica, al Medioevo e al Rinascimento, raccontandola ai contemporanei
come una favola mitologica. Naturale
che egli qui abbia la parte del leone,
con due schiere di soldati romani
disegnati per il Martirio di S.Giorgio
per la chiesa omonima a Milano in
via Torino, le figure di Didone e della
sorella Anna per la sala dell’Eneide,
affresco effimero eseguito per la
Triennale di Monza del 1930, una
Zuffa di Cavalieri nella Battaglia di
Legnano per la Sala Consiliare del
Municipio di Bergamo e infine la
Vergine annunciata, cartone colorato
a pastello per la pittura della chiesa
di San Francesco a Tripoli, in cui ha
raffigurato la propria allieva e amante
Felicita Frai.
Di Gino Severini è una Madonna con
Bambino per la Cattedrale di Losanna. Di Galileo Chini una delle virtù,
che ornavano il Padiglione delle
Esposizioni della Biennale di Venezia.
Il cartone di carta lucida, perforato
per il trasferimento a spolvero, ha
assunto con il tempo l’aspetto di
un’antica pergamena, mentre la
figura, i cui contorni sono definiti
dalla polvere di carboncino rimasta
nei fori, ha l’aspetto di un’apparizione irreale.
Publio Morbiducci (1889-1963), l’autore del Monumento al Bersagliere
a Porta Pia, è l’autore di una serie di
disegni con trionfi di spoglie militari
in cui le armi dell’antichità classica
sono commiste con quelle moderne
dell’ultima guerra. Erano per grandi
pannelli in vetro smerigliato, ma la
sconfitta di quelle armi stesse venne
prima della realizzazione finale. Del
calabrese Achille Capizzano, autore
tra l’altro di alcuni mosaici del Foro
Italico, sono presentate due scene
dalla Divina Commedia ispirate ad
antiche xilografie.
Infine di Ottone Rosai è un Giovinetto
Crocifisso sospeso quasi a grandezza
naturale su un vasto foglio, in cui
il rovello del disegno per rendere
l’anatomia del corpo si traduce in
un’apparenza espressionista di grande pathos, in cui l’immagine sacra è
anche sacra rappresentazione della
propria tormentata omosessualità.
percorso fra le più belle pagine
musicali proposte affermati artisti
Silvia Felisetti, soprano
Alessandro Brachetti, brillante
Domingo Stasi, tenore
Al pianoforte il Maestro Stefano
Giaroli
Centro sociale Cibeno Pile
12 febbraio - ore 17.30
Sans Souci - Il fascino
discreto della leggerezza
Maestri: Omar Zoboli
e Antonio Ballista
Il ricavato sarà devoluto ad ANT
Auditorium San Rocco
10 febbraio - ore 21
Proiezione gratuita del film:
Si alza il vento
Di Hayao Miyazaki
Biblioteca Loria
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
19
CARPI FC 1909
Dopo l’indigesto lunch match perso al Cabassi contro il Cesena, capitan raffaele bianco
invoca una urgente “revisione del gioco”.
Carpi fuori dalla zona play off
Serie A non erano né il
modulo a una punta né,
tantomeno, il rendimento di
qualche singolo in particolare. Erano spensieratezza e
coesione a rendere il Carpi
un’invincibile armata fatta di
cyber-uomini costantemente
più brillanti, in forma e
fantasiosi degli avversari.
Giocatori entusiasti, col
sorriso stampato in viso, mai
alla ricerca di scuse ma
sempre positivi, quasi ignari
del miracolo del quale erano,
probabilmente inconsapevolmente, sia architetti che
manovali.
Enrico Bonzanini
Un brivido di freddo
sta percorrendo le schiene dei
tifosi biancorossi: dopo
l’indigesto lunch match perso
al Cabassi contro il Cesena
infatti, torna, tra lo sgomento
generale, il pericolo retrocessione. Una caduta, quella
biancorossa, che aggrava un
bilancio che ha visto vincere il
Carpi una sola volta, in
esterna, nelle ultime sette
gare disputate. Per ritrovare
gli ultimi tre punti conquistati
al Cabassi invece, è necessario
tornare allo scorso 26
novembre in occasione dello
scontro col Cittadella, vinto
grazie alle reti di Andrea
Catellani e Kevin Lasagna. A
lasciare di stucco è la
completa mancanza di
aggressività nella metà
campo avversaria: una
pochezza disarmante
riassumibile nel solo tiro in
porta scoccato nelle due
ultime uscite, condite da
sconfitta, rispettivamente
contro Benevento e Cesena.
“Urge un esame di coscienza
che parta dall’alto e una
revisione del nostro gioco,
evidentemente, non più
pericoloso per i nostri
avversari. Dobbiamo farlo in
fretta per sovvertire una
situazione grave che
potrebbe diventare drammatica”. Parole pesanti, che
sottendono una mancanza di
armonia nello spogliatoio,
quelle pronunciate da capitan
Raffaele Bianco in sala
stampa dopo l’ultimo ko, il
quale ha decretato lo
scivolamento del Carpi fuori
dalla zona play off. A
contraddistinguere la
cavalcata del Carpi sino alla
“Con questo modulo
di gioco non si va da nessuna
parte. Con otto difensori e un
solo attaccante e mezzo, il
Carpi è destinato a vivacchiare a metà classifica e a non
rientrare nemmeno nella
zona playoff. E così addio ai
sogni di gloria, quelli che
avevano fatto pensare a un
immediato ritorno in Serie A.
Forse ci riuscirà il Frosinone,
l’altra retrocessa, ma non
certamente il Carpi di oggi”.
Questo l’umore dei tifosi
biancorossi dopo il ko subito
in casa contro il Cesena (che
fino a domenica mattina
era terzultimo in classifica),
giunto dopo la debacle della
scorsa settimana col Benevento. Sette sconfitte su 24
partite disputate sono davvero troppe per continuare a
sognare, soprattutto di fronte
a una squadra spenta, senza
stimoli e incapace di produrre
gioco.
Ed è proprio quest’ultimo
l’appunto più severo che,
dopo mesi di paziente attesa,
viene rivolto a chiare lettere
La delusione dei tifosi
20
C’era una volta uno stadio nel quale le maglie biancorosse diventavano
pressoché imbattibili. Quel luogo magico pare non esserci più
Il Cabassi non è più un alleato
C’era una volta uno stadio, il Cabassi, nel quale le
maglie biancorosse diventavano pressoché imbattibili. Quel
luogo magico pare non esserci più. Nell’anno della promozione
(2014/15), il cammino interno dei biancorossi da agosto a
febbraio fu una vera e propria cavalcata trionfale contraddistinta da nove vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, con ben
26 reti segnate e solo 11 incassate. In questa stagione invece,
iniziata con quattro gare disputate al Braglia, che hanno
portato in cascina cinque punti, frutto di una vittoria e tre
pareggi con quattro gol segnati e tre subiti, il rendimento
appare drasticamente calato. Cinque punti che, uniti ai sette
racimolati in esterna prima del ritorno al Cabassi, valevano una
posizione altolocata nella graduatoria della serie cadetta.
Poi, dal tanto sospirato ritorno a casa, il 15 ottobre scorso,
data della vittoria col Latina, qualcosa nel rendimento interno
biancorosso si è incomprensibilmente inceppato. Otto gare alle
quali, oltre alle due brillanti vittorie contro i pontini nerazzurri
e il Cittadella, si aggiungono quattro pareggi contro Avel-
lino, Ternana, Verona e Vicenza e due rovinose sconfitte
contro Ascoli e Cesena con poca mole di gioco e numerosi
errori difensivi pagati a carissimo prezzo. Un bilancio di 10
punti con sole otto reti segnate (una di media a partita) e ben
sette incassate. A colpire in questa prima parte di stagione è
l’assoluta incapacità di ribaltare il risultato, una volta passati in
svantaggio. Sono state nove, dall’inizio di campionato, le gare
iniziate in salita e solamente in tre occasioni i biancorossi sono
riusciti ad acciuffare il pareggio, senza mai vincere e cedendo
il passo ben sei volte. Fragilità mentale, mancanza di mordente
o semplice incapacità, data l’attuale matrice tattica, di essere
pericolosi con compagini che, una volta passate in vantaggio,
serrano i ranghi riducendo gli spazi? La risposta probabilmente
è da ricercarsi in una sintesi perfetta di tutte queste componenti. Uno scoglio da superare a ogni costo per tornare a rendere il Cabassi un bastione, prezioso alleato, nel quale centrare
l’obiettivo stagionale: la salvezza.
Enrico Bonzanini
Sogni di gloria, addio...
Stefano Bonacini
a mister Castori, intestarditosi nel mettere in campo un
infruttuoso 4-4-1-1.
“Se poi consideriamo –
mercoledì 8 febbraio 2017
anno XVIII - n. 05
aggiungono i più delusi tra i
tifosi carpigiani - che con la
vendita di Lasagna all’Udinese il suo furore agonistico in
campo sarà senz’altro - comprensibilmente - ridotto per
non incorrere in guai fisici,
abbiamo completato il qua-
dro”. Nonostante la società
avesse messo a disposizione
fior di calciatori, al tecnico, la
tifoseria critica il fatto di non
essere riuscito a ‘trattenere’ a
Carpi, inserendoli nel gioco,
giocatori di Serie A dall’indubbio valore. Calciatori che
hanno chiesto di andarsene
dal momento che, anziché
giocare, facevano panchina o
tribuna.
Da Borriello che ora furoreggia nel Cagliari a Catellani
che con l’Entella ha subito
segnato, da Molina che
quando era nel Modena venne convocato nella nazionale
italiana Under 21 insieme al
portiere Colombi, anche lui
spesso messo in discussione,
a Blanchard, Comi e Crimi…
Senza dimenticare poi il caso
Ardemagni: dopo aver vinto
la classifica dei cannonieri di
Serie B nel Modena, nel Carpi
venne addirittura allontanato
prima della fine del campionato. Casi clamorosi che
sembrerebbero acquisti sbagliati (dal momento che sono
stati subito ceduti) ma di cui
si parlò in maniera entusiasta
al momento dell’ingaggio.
Se la società biancorossa nel
mercato di riparazione di
gennaio ne ha cambiati nove,
vorrà pur dire qualcosa…
E ora patron Stefano Bonacini che farà? Conoscendone lo
spirito battagliero e la facilità
con cui cambia gli allenatori
(un anno ne cambiò addirittura due), se fossimo in
Castori nutriremmo qualche
preoccupazione. Anche
perché la società biancorossa
quest’anno ha beneficiato
del cosiddetto ‘paracadute’
economico garantito dalla
Lega per le squadre che retrocedono dalla Serie A ma
il prossimo anno i milioni
di euro di ‘ricompensa’ non
ci saranno più, con tutte le
conseguenze e gli interrogativi del caso.
Cesare Pradella
• Edizione di Carpi •
Basket - La Carpine lascia altri due punti per la strada cedendo 61 a 70
sotto i colpi del Mirandola
Continua la maledizione di casa
Carpi non riesce a sfatare la maledizione
delle partite in casa e lascia altri due punti per
la strada. Dopo una bella partenza nel primo
quarto dei padroni di casa, grazie a un bel
gioco corale, nella seconda frazione si fa
rimontare da uno scatenato Truzzi. Dopo la
pausa regna l’equilibrio, ma è Mirandola a
essere avanti. Mirandola riesce a respingere
sempre il contrattacco carpigiano che non
trova continuità a canestro e gli ospiti portano
a casa il match.
La Gsm continua a
soffrire di mal di trasferta,
uscendo sconfitta, anche se
solo al tie break, dalla gara col
Verona. La partita è stata una
vera e propria battaglia,
giocata punto a punto per
almeno quattro set ma le
ragazze di Davide Furgeri
sono arrivate alla fine sempre
all’inseguimento. In partenza il
coach schiera Galli al
palleggio, Pini opposto,
Bulgarelli e Natali di banda,
Faietti e Campana al centro,
libero Dallari. L’inizio gara
denota subito un grande
equilibrio in campo: le squadre
non prendono mai vantaggi
superiori ai 3 punti anche se è
sempre la VTV Verona a essere
avanti. Sul finale però
Bulgarelli e compagne trovano
il guizzo per chiudere il
parziale 25-23. Nel secondo set
la musica non cambia, ma la
Pallavolo femminile Serie C - VTV Verona batte le carpigiane 3 a 2 in una partita al cardiopalma.
Sono tre le sconfitte consecutive in trasferta per la Gsm che mantiene comunque la seconda
posizione in classifica
Mal di trasferta per la Gsm
squadra di casa è molto
motivata nel cercare di
recuperare, le carpigiane sono
un po’ in affanno, così le
veronesi si portano in pari
conquistando il parziale 25-22.
Anche nel parziale successivo
la squadra di casa sa quanto è
importante guadagnare punti
per la classifica, la Gsm parte
bene, si porta sul 7-5, Furgeri
prova a dare nuovo smalto
inserendo Trevisani (classe
2000 all’esordio) e Bellentani,
per dare respiro a Galli e Pini,
ma la scelta non paga, la VTV
torna avanti e dopo aver
inseguito, Gsm cede sul 25-23.
Il clima al Palazzetto è caldo,
tanta la gente presente
considerata l’importanza della
gara. Nel quarto parziale,
l’inizio è in equilibrio, ma la
squadra veronese spinge
perchè vede le avversarie in
difficoltà: grazie agli attacchi di
Pini e Faietti (19 punti a testa)
la Gsm regge bene ma si trova
sotto 22-24 e deve affrontare 2
match point. Da grande
Torna il 6 nazioni
Una delegazione del Rugby Carpi all’Olimpico
Torna il 6 nazioni, con tutte le sue emozioni e le sue declinazioni
(in campo la squadra femminile a Jesi e l’Under 20 maschile a
Legnano). A Roma domenica 5 febbraio, per la prima volta davanti
agli occhi del Presidente della Repubblica Mattarella, l’ambiziosa
Italia di O’Shea ha sfidato il fortissimo Galles (7 a 33 il verdetto
finale). Una delegazioni di Falchi e Falchetti (circa 15) è stata
presente per dare sostanza al 4° caps ufficiale al seguito della
nazionale. L’unica compagine in campo nel weekend è stata la
squadra Seven Seniores che ha esordito il 5 febbraio a Bologna nel
torneo tosco-emiliano organizzato dal Coordinamento Rugby Uisp.
Nella giornata in cui
Nicolas Polito è tornato
ufficialmente in campo con la
maglia di Carpi, non c’è storia
al Pala Vallauri dove la
Terraquilia batte senza
problemi il fanalino di coda
Rapid Nonantola col netto
punteggio di 38-24. Primo
tempo in totale controllo da
parte dei padroni di casa:
dopo soli 6’ la Terraquilia
guida sul 7-1 con una rete di
Bosnjak, Gianetta, Venturi e
ben due per Castillo e
Pivetta. L’urto biancorosso è
troppo forte per la malcapitata Nonantola che scivola
prima a -7, sul 9-2, poi
addirittura a -11 sul 16-5 al 20’.
Il Vallauri ammira la festa del
gol biancorosso con il primo
tempo che va in archivio sul
20-9 con Bosnjak già a 5 reti,
Castillo, acclamato dai tifosi, a
quota 4 così come Riccardo
Pivetta, apparso in grande
• Edizione di Carpi •
squadra però non sbaglia più
nulla e con 4 punti consecutivi,
di cui l’ultimo con un attacco
vincente di Zini, porta a casa il
parziale e si guadagna il diritto
di giocare il tie break. Lo sforzo
è tanto e nel set finale Gsm
parte male, si trova sotto di 2/3
punti e anche l’inserimento di
Gennari (forse tardivo), non
Pallavolo femminile Serie D - La
formazione di Cà del bosco è fuori
portata per le giovani carpigiane
vinte 3 a 0
Texcart: nulla di fatto
Altra gara
difficile per la
Texcart: la
formazione di
Cà del Bosco
è fuori portata
per le giovani
carpigiane. Le
biancorosse
nei primi due
set hanno
subito la forza
d’attacco avversarie. Un po’ di rammarico per l’ultimo parziale perso
ai vantaggi con varie set ball sprecate. Prossima sfida, il derby in
casa del Soliera.
Pallamano Serie A - L’urto biancorosso è troppo forte per la malcapitata Rapid
Nonantola che nel derby perde 24 a 38
Terraquilia in vetta
forma. Nemmeno la ripresa
cambia il proprio canovaccio:
Carpi riparte a caricare a testa
bassa e al 40’ guida col
punteggio di 25-11. Il
punteggio continua a dilatarsi
e Carpi, viene punita dal
portiere amaranto Bernardi,
cinico nel punire la voracità di
Carpi nel voler giocare in
attacco senza portiere,
approfittando dell’uomo in
più, con due reti direttamente
dalla propria porta. La gara va
in archivio con il punteggio di
38-24 nel quale trova spazio
anche il giovanissimo Cuzzi
autore di due reti.
Tre punti importanti per
Terraquilia che respinge
così l’attacco del Romagna
riesce a ribaltare la situazione e
così la VTV si aggiudica il
parziale 15-9. Sono quindi tre
le sconfitte consecutive in
trasferta per la Gsm che
mantiene comunque la
seconda posizione. Sabato, al
Palazzetto Hack, alle 18, è in
programma il derby contro
Nolo 2000 San Michelese.
vittorioso, nel derby, in casa
del Bologna. Felsinei che, con
la suddetta sconfitta, perdono
il terzo posto a beneficio del
Città Sant’Angelo che supera
in casa Ancona col punteggio
di 26-21. In coda infine, vittomercoledì 8 febbraio 2017
ria al cardiopalmo per Cingoli
che supera di misura in casa
Cologne.
Al termine della vittoria sul
Nonantola, il pivot italo argentino Nicolas Polito commenta
non solo il suo ritorno ma anche le sensazioni in vista della
decisiva sfida del Pala Cavina
contro il Romagna.
“Abbiamo vinto giocando
un’ottima pallamano. Questa
è una squadra che mette in
pratica un gioco fresco e piacevole con moltissime bocche
da fuoco capaci di far male in
qualsiasi momento e circostanza. Sono veramente felice
di essere tornato. L’approccio
con lo spogliatoio è stato
fantastico e non vedo l’ora
di giocare partite importanti
come quella di sabato contro
il Romagna. Nel gruppo c’è
grande fiducia e vogliamo
regalare una bella gioia ai
nostri tifosi”.
anno XVIII - n. 05
21
La Rinascita soccombe alla capolista che fa bottino pieno
espugnando i terreni di gioco di Budrione. Nel prossimo
turno il 18 febbraio sarà opposta all’Alto Verbano
Niente da fare contro Milano
Partita di nervi e
tensione quella giocata
sabato 4 febbraio, 12esima
giornata del Campionato di
Serie A Raffa, prima del
girone di ritorno: in campo a
Budrione la capolista
Caccialanza Milano che
continua la sua marcia
inesorabile dopo aver
espugnato il terreno di gioco
della Rinascita che si
presentava come diretta
concorrente in classifica. 1-2
il risultato finale. Nella terna
gli atleti di casa Paleari
– Bartoli – Provenzano si
sono ritrovati di fronte gli ex
Luraghi M. – Luraghi P.
– Viscusi vincitori col
punteggio di 3-8, 4-8.
Nell’individuale Savoretti
riesce nel capolavoro di
superare l’avversario
vincendo 8-6, 8-3,
portando a casa un punto
importante.
Nelle coppie
Bartoli e Provenzano
soccombono per 2-8, 5-8
Cabassi Carpi U13C - President Bologna: 2-4
Prima partita di campionato della seconda fase per gli Under 13C
biancorossi che giocano in casa presso l’impianto Campedelli di
Carpi contro gli amici di President Bologna. Primo parziale chiuso
sull’uno a zero per gli ospiti, stesso risultato per il secondo e terzo
tempo. Nel quarto tempo, la Cabassi riesce ad andare a segno con
due goal, subendone solo uno, ma non sono sufficienti per ribaltare
il risultato che vede vincenti gli ospiti per 2-4. “Queste partite - spiega Mister Cortelloni - ci servono per crescere, migliorare e trovare la
tenacia e la grinta necessarie per arrivare fino alla fine. Ho visto una
squadra coesa con la voglia di far bene”.
mentre Savoretti e Paleari
finiscono in parità 5-8, 8-4.
Classifica
MP Filtri 31, Fashion Cattel
28,Rinascita 21, Boville 20,
Alto Verbano 19, L’Aquila 16,
Utensiltecnica 15, Millo e
Montegranaro 14, Aper 13,
Ancona 6, Montecatini 5.
Alto Verbano e
L’Aquila una partita in meno.
Nel prossimo turno sabato
18 febbraio la Rinascita
sarà impegnata in trasferta a
Varese contro l’Alto Verbano.
crescere partita dopo partita. Nota positiva: i due goal dei giovani
Sacchetti e Franchini” ha commentato Mister Restivo.
Pallanuoto Cabassi
I risultati
Cabassi Carpi - Sea Sub Modena: 7-6
Sesta partita di campionato disputata in casa, presso l’impianto
Campedelli di Carpi, contro Sea Sub Modena. Un grande plauso ai
ragazzi dell’Under 17 della Cabassi che sono riusciti a imporsi sul
fortissimo Modena, squadra favorita per la vittoria del campionato.
La gara è stata a dir poco esaltante: i biancorossi partono benissimo
portandosi a più due dagli avversari. Il Modena riesce ad arrivare al
pareggio nella seconda frazione di gioco. Nel terzo tempo il Carpi ha
una flessione e il Modena allunga portandosi a più tre gol. Nel quarto tempo il Carpi non si è disunito ma ha tirato fuori tutta la propria
grinta e tenacia riuscendo a raggiungere il pareggio e, a 52 secondi
dalla fine, a trovare il gol della vittoria.
Serie C
Cabassi Carpi R - Pol. Olimpia Vignola: 9-4
Prima partita di campionato della seconda fase per gli Under 13R
biancorossi che giocano in casa presso l’impianto Campedelli di
Carpi contro gli amici di Pol. Olimpia Vignola. Bella partita quella
giocata dai piccoli cabassini che producono gioco e si divertono.
Da sistemare la parte offensiva dove permangono ancora numerosi
errori sottoporta.
RN Verona - Cabassi Carpi: 3-4
Seconda partita di Campionato per la Serie C della Cabassi che
gioca fuori casa presso l’impianto Monte Bianco di Verona, contro
i padroni di casa di RN Verona. Partita importante per i biancorossi
che guadagnano tre punti importanti. La formazione carpigiana
ha dimostrato di avere qualcosa in più e si è aggiudicata la vittoria,
contro un RN Verona che ha venduto cara la pelle. Squadra di casa
fisicamente più esperta e pesante che con buone giocate ha segnato
tre goal al Carpi. “Torniamo a casa da Verona con tre punti importanti per la classifica, consapevoli che un ottimo gruppo è pronto a
Under 13C
Sea Sub Modena - Cabassi Carpi: 9-3
Seconda partita di campionato disputata fuori casa, presso l’impianto Dogali di Modena, per l’Under 14 della Cabassi contro i padroni
di casa di Sea Sub Modena. Partita di alti e bassi per entrambe le
formazioni che sbagliano tanto, ma alla fine ha la meglio Sea Sub per
la maggiore età per prestanza fisica dei giocatori della rosa.
“Sono soddisfatto, nonostante il risultato, perché durante l’incontro si sono mostrati tutti i pregi e i difetti nelle varie fasi di gioco, in
attacco e in difesa. Sono contento per la crescita e l’impegno dei
ragazzi che si sono uniti quest’anno alla squadra e che quindi stanno
affrontando le prime partite della propria carriera. Da questa sconfitta si può ripartire per crescere uniti come squadra”, ha commentato
il tecnico Matteo Gavioli.
Basket integrato
Stage di danza contemporanea con l’Aneser di Novi
Uniti oltre ogni disabilità
Percorsi di danza
Squadra
Ushac
Pomeriggio di festa
domenica scorsa alla Palestra
Pongiluppi-Magazzeno con la
manifestazione di basket
integrato del Csi, nell’ambito
del Campionato Regionale
riservato ai disabili intellettivo-relazionali che giocano
con l’aiuto di un normodotato
il cui compito è quello di
regolare le azioni e dare
suggerimenti. Con la
partecipazione di Arbor
Reggio E., Agape Braida
Sassuolo, Acquarello
Piacenza, ANFFAS Sassuolo,
22
mercoledì 8 febbraio 2017
Quinto Alto S. Secondo
Parmense e Ushac Carpi, il
Comitato Csi di Carpi ha
organizzato una tappa
dell’attività che si disputa a
concentramenti sul territorio
emiliano. La rappresentante
di casa, l’Ushac, non ha
ottenuto sul campo i risultati
sperati, ma il presidente
Carlo Alberto Fontanesi si è
comunque dichiarato più che
soddisfatto per l’impegno
profuso da tutti i suoi atleti.
“L’aspetto più importante per
noi – ha dichiarato Fontanesi
anno XVIII - n. 05
– è quello di ritrovarci per
passare un pomeriggio
insieme all’insegna dell’allegria, aldilà dell’aspetto
puramente tecnico; poi,
come sempre, il ben
partecipato e gradito terzo
tempo con l’immancabile
rinfresco rende tutti uniti
annullando le differenze
tecniche”. Ora per l’Ushac il
prossimo appuntamento sarà
con un torneo regionale di
pallavolo integrata che
dovrebbe tenersi a breve a
Carpi.
Per la prima volta
l’associazione Aneser di Novi
ha organizzato un percorso di
studio e avvicinamento alla
danza contemporanea,
strutturato in tre incontri
domenicali e diretti dal
maestro Angelo Parisi. Il
primo stage è iniziato
domenica 5 febbraio:
all’evento hanno partecipato
le allieve dell’Associazione
Aneser e della palestra
Pantheon Village di Carpi
seguite dalla loro insegnante
Sara Bencivenni. Questi
incontri rappresentano
un’opportunità per tante
giovani appassionate di danza
per affinare la propria tecnica
e migliorare le proprie
capacità sotto la direzione di
un maestro di fama internazionale. Il maestro Parisi
danzatore classico e contemporaneo, coreografo, forma
ballerini professionisti nella
sua Accademia di Somma
Vesuviana, Percorsi di danza.
Ha inseguito la sua passione
sin da adolescente. La sua
storia ricorda a tratti quella
del ballerino Philip Mosley
dalla quale è stato tratto il film
Billy Elliot diretto da Stephen Daldry. Si è diplomato
al Lyceum di Mara Fusco,
accademia nazionale di danza,
vero faro napoletano e scuola
di prestigio nel panorama artistico italiano. La sua tecnica
è stata affinata e perfezionata da maestri di fama: il
cubano Ricardo Nunez, Majja
Pliseckajia leggendaria étoile
del Bolshoi, il coreografo
Renato Greco tra i fondatori
della Federazione di Danza
Italiana, Dino Verga punto di
riferimento della tecnica di
Merce Cunningham in Italia,
Matt Mattox, ballerino di Broadway e star di molti musical
di Hollywood. La sua coreo-
grafia Passione di Cristo e la
sua performance in Piazza di
Spagna in occasione del Giubileo dei Giovani, gli valsero
il primo premio dell’annesso
concorso internazionale. Con
lo spettacolo Pierino e il Lupo
Ciak ha toccato le maggiori
capitali del Mediterraneo. Nel
2010, l’approdo in Rai con gli
spettacoli – sue le coreografie – Una voce per Padre Pio,
Le Note degli Angeli e Il Parco
delle Meraviglie. I prossimi
incontri si terranno domenica
5 marzo e 2 aprile, dalle 9 alle
11, presso la palestra Monia
Franciosi a Novi di Modena.
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