Ma quale Ragioniere……

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Ma quale Ragioniere……
Qualche anno fa col nostro periodico “Il Lavoratore Elettrico” abbiamo dedicato una recensione al
nostro caro Ezio, che ne tracciava i tratti dell’esperienza FLAEI e del suo carattere mite e riservato.
Ne riporterò alcuni passaggi, aggiungendone altri che meglio identificano la personalità di Ezio,
l’impegno al servizio della Federazione e la sua lunga militanza tra le mura di Via Salaria 83.
Per tutti noi non è mai stato il Ragionier Staroccia, ma solo e semplicemente Ezio; sin dai tempi di
Sironi, allorquando giovanissimo assunse la delicata responsabilità di uomo dei conti della
Federazione.
Ve lo immaginate se davvero lo avessimo chiamato Ragioniere?
Forse si sarebbe offeso, e a ragione.
In amministrazione Flaei, Ezio ci finì per le vicende complesse di questa straordinaria Federazione, che
in oltre 40 anni, da quando il “ragazzino Staroccia” fu assunto, ha attraversato la sua storia senza mai
perdere di vista una delle raccomandazioni di Libero Colombi, padre fondatore della FLAEI, il quale
ripeteva che i conti di un Organizzazione sindacale, seria e trasparente, devono sempre essere tenuti
nel massimo ordine.
Fu così che il Signor Ezio Staroccia si trovò con il cappello di ragioniere calato in testa, continuando,
però, ad essere per la FLAEI molto di più: organizzatore di eventi, gestore dei momenti riservati e
delicati di confronto fra la Segreteria Nazionale e le Strutture, amico al quale confidare e sfogare
momenti di preoccupazione, di delusione, di apprensione nelle fasi difficili di una Federazione abituata
alle sfide.
E fino a poco tempo fa, Egli è stato la memoria della lunga storia che, ahi noi, continuerà senza di lui,
ma è stato anche e soprattutto prezioso e riservato custode di tanti fatti delicati.
Posso affermare, per averlo conosciuto da lungo tempo e per aver condiviso gran parte della mia
massima responsabilità con lui a fianco, che Ezio ne sapeva una più di tutti.
Quando si parlerà della meravigliosa e, a volte, controversa storia della Flaei si parlerà anche di Ezio,
della sua sagacia, del suo equilibrio, della sua responsabilità, della sua discrezione.
Caro Ezio,
per te la Flaei è stata la tua seconda famiglia che, purtroppo, per via di un male che non perdona, hai dovuto
abbandonare per sempre, dopo esserti allontanato per qualche tempo, date le tue precarie condizioni di salute.
Per tutti noi sei stato, a seconda delle fasi della vita, figlio, fratello minore, fratello maggiore, padre.
Ad ognuno di noi hai dispensato consigli preziosi e disinteressati.
Ricordo, quando siamo venuti a trovarti l’ultima volta a Vermicino con tutta la Segreteria Nazionale, trascorrendo
una bellissima giornata assieme che, nonostante la prostrazione dovuta alla terribile malattia, il tuo pensiero è
andato alla salute della Federazione e allo stato dei conti. Non vedevi l’ora di stare meglio, non solo per tornare
con noi, ma perché bisognava preparare il bilancio in scadenza.
Per me, personalmente, e per la Flaei che ho rappresentato in questi circa 12 anni da massimo Responsabile sei
stato un Amico fidato di una compagnia affidabile.
Interpretando in questo momento la volontà di tutti i Segretari Flaei, passati e presenti, ti dico che sei stato una
Persona, non solo capace nel tuo lavoro ma, a volte, più politico di tutti noi. Altro che tecnico, altro che ragioniere!
Questo mio commiato, che ho voluto dedicarti nella celebrazione del trigesimo, non rende comunque piena
giustizia a quello che tu hai dato alla Federazione nel corso degli anni del tuo impegno in Via Salaria 83, ma è ciò
che volevo trasmetterti a nome di tutti i Responsabili Flaei d’Italia.
Che tu possa riposare in pace, a fianco della tua amata moglie, e che Iddio ti abbia in gloria.
Grazie Ezio.