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Camera dei Deputati – 5-10500 Interrogazione a risposta immediata in commissione presentata dall’On. Bossi (LNA) ed altri il 7 Febbraio 2017.

(Risposta dell’8 Febbraio 2017).

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Camera dei Deputati – 5-10500 Interrogazione a risposta immediata in commissione presentata dall’On. Bossi (LNA) ed altri il 7 Febbraio 2017. (Risposta dell’8 Febbraio 2017).

BOSSI e GIANLUCA PINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che: il sistema «EU Pilot» è un meccanismo istituito tra Commissione europea e Stati membri per lo scambio di informazioni e la risoluzione di problemi in tema di applicazione del diritto dell'Unione europea o di conformità della legislazione nazionale alla normativa dell'Unione europea concepito per la fase antecedente all'apertura formale della procedura di infrazione; la legge n. 234 del 2012, che è la legge che regola i rapporti tra l'Italia e l'Unione europea, prevede all'articolo 4 che «Il Governo può raccomandare l'uso riservato delle informazioni e dei documenti trasmessi»; ciò ha comportato di fatto effetti particolarmente restrittivi in ordine alla possibilità dei parlamentari di essere adeguatamente informati circa i casi «EU Pilot»; quindi, a parere degli interroganti, la disposizione di legge citata è suscettibile di dare luogo a una violazione dei diritti e dei doveri di un parlamentare, in quanto egli, come rappresentante del popolo, deve potere svolgere al meglio il proprio mandato ed effettuare le scelte più idonee alle necessità dei propri cittadini e aziende, soprattutto quando si tratta di decisioni che provengono dall'Unione europea, e per questo deve essere messo in condizione di poter studiare e portare a conoscenza della collettività i documenti che hanno portato la Commissione europea a contestare le norme interne; la ratio che ha spinto a questa scelta di «segretezza» sembra essere stata quella per la quale trattandosi, appunto, di casi EU Pilot si è di fronte al fatto che il Governo tratta direttamente con la Commissione europea e nella fase della trattativa qualsiasi informazione che «esce» potrebbe determinarne l'esito negativo: inoltre, questi documenti contengono molto spesso informazioni e dati sensibili che sono riservati e che riguardano aziende, persone giuridiche e anche persone fisiche che non possono diventare pubblici –: se non ravvisi la necessità di adottare iniziative normative per procedere ad una modifica della legge n. 234 del 2012, al fine di favorire la massima trasparenza, in particolare nei confronti del parlamentari, con riguardo alle procedure «EU Pilot» e di poter tutelare adeguatamente i cittadini e le aziende italiani. (5-10500)

CAMERA DEI DEPUTATI Mercoledì 8 febbraio 2017 Politiche dell'Unione europea (XIV) INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 8 febbraio 2017. — Presidenza del presidente Michele BORDO . – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Sandro Gozi.

La seduta comincia alle 15.35.

5-10500 Bossi e Pini: Regime di riservatezza dei documenti trasmessi dal Governo su casi «EU Pilot» aperti dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia.

Gianluca PINI (LNA) illustra l'interrogazione in titolo.

Sandro GOZI , sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Gianluca PINI (LNA), replicando, si dichiara soddisfatto per la disponibilità manifestata dal Governo ad avviare un percorso di riflessione – che, lo ricorda, riguarda regole comuni di accesso agli atti – al fine di garantire, fatte salve le necessarie esigenze di riservatezza, un maggior grado di accessibilità ai documenti riguardanti i casi Eu Pilot. Si riserva di avviare, in sede parlamentare,

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Camera dei Deputati – 5-10500 Interrogazione a risposta immediata in commissione presentata dall’On. Bossi (LNA) ed altri il 7 Febbraio 2017.

(Risposta dell’8 Febbraio 2017).

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Camera dei Deputati – 5-10500 Interrogazione a risposta immediata in commissione presentata dall’On. Bossi (LNA) ed altri il 7 Febbraio 2017.

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Pagina | 2 apposite iniziative in tal senso.

Manifesta quindi preoccupazione per quanto accennato dal sottosegretario circa l'intenzione della Commissione europea di limitare il ricorso alle procedure EU Pilot, e ritiene opportuno che sul punto il Parlamento faccia sentire la propria voce, in difesa di una modalità di lavoro che, per il suo carattere di informalità, consente di intervenire con maggiore flessibilità e celerità.

Michele BORDO , presidente, constata l'assenza del presentatore dell'interrogazione n. 5-10501, che si intende vi abbia rinunciato.

Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.50.

Interrogazione n. 5-10500 Bossi e Pini: Regime di riservatezza dei documenti trasmessi dal Governo su casi «EU Pilot» aperti dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia.

TESTO DELLA RISPOSTA

La legge 234/2012 ha introdotto importanti caratteri di innovazione e semplificazione entro l'ordinamento nazionale. In particolare, lo strumento è volto a potenziare efficacemente la partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea.

Uno dei criteri ispiratori è proprio assicurare il coinvolgimento diretto dei Parlamenti nazionali in alcuni aspetti del funzionamento dell'Unione. In questo quadro, si inserisce l'articolo 4 della Legge n. 234 del 2012, ove vengono esplicitati gli obblighi di informazione e consultazione del Governo nei confronti del Parlamento, con le modalità previste da rispettivi Regolamenti (c. 4). Parimenti, il Governo può raccomandare l'uso riservato delle informazioni e dei documenti trasmessi (c. 6), per quanto gli obblighi di segreto professionale, i vincoli di inviolabilità degli archivi e i regimi di immunità delle persone non possono in ogni caso pregiudicare le prerogative di informazione e partecipazione del Parlamento (c. 7).

Posso dire con un certo orgoglio che questa Legge non solo costituisce un sostanziale rafforzamento al sistema democratico, che acquisisce così una autentica dimensione multilivello, ma pone anche l'Italia all'avanguardia rispetto ai partner europei.

Il sistema EU Pilot, lanciato nel 2008 dalla Comunicazione della Commissione «Un'Europa dei risultati – Applicazione del diritto comunitario» (COM(2007)502), è un meccanismo istituito tra Commissione europea e Stati membri per lo scambio di informazioni e la risoluzione di problematiche in tema di applicazione del diritto dell'Unione europea o di conformità della legislazione nazionale alla normativa UE. È importante notare che questo sistema è stato concepito per la fase antecedente all'apertura formale della procedura di infrazione ex articolo 258 TFUE.

Si tratta quindi, di una procedura informale atta a garantire un dialogo fluido tra le istituzioni europee e nazionali e attraverso cui è possibile mettere a fuoco le tematiche ed eventuali criticità connesse.

Esprime quindi preoccupazione per un orientamento che starebbe emergendo in seno alla Commissione europea di ridurre il ricorso alle procedure Eu Pilot, avviando invece direttamente, in tempi assai più brevi, le procedure di infrazione vere e proprie. Ritiene che si determinerebbe in tal modo un notevole aumento del contenzioso, e un allungamento dei tempi, poiché l'apertura dei casi Eu Pilot serve proprio per evitare di cristallizzare nella formalità le contestazioni della Commissione europea.

La natura informale di questa procedura impone un certo riserbo nella trattazione delle comunicazioni, al fine di evitare che la pubblicità degli stessi possa in alcun modo influire negativamente sulla trattativa in corso, contravvenendo allo scopo fondativo dello stesso sistema EU Pilot. L'efficacia di quest'ultimo, al fine di scongiurare l'apertura di nuove e gravose procedure di infrazione a carico dell'Italia, è conseguentemente da considerarsi di primaria importanza e giustifica ipso facto l'applicazione di ogni strumento cautelativo volto in tal senso.

Appare opportuno sottolineare che i sopra richiamati obblighi di consultazione e informazione, posti in capo al Governo ed introdotti con la L. 234/2012, sono tesi proprio a consentire al Parlamento di poter adeguatamente assolvere ai propri doveri, consentendo ai suoi membri di effettuare consapevolmente le scelte che essi ritengono essere più idonee alle necessità dei cittadini.

Ben diversa è la questione della pubblicità degli atti relativi alle procedure di pre-infrazione il cui pubblico dominio pregiudicherebbe il perseguimento dell'obiettivo ultimo del sistema EU Pilot, di primario interesse per la collettività nella sua interezza.

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Pagina | 3 L'equilibrio raggiunto, d'intesa con il Parlamento, mi sembra tale da soddisfare opportunamente le giuste esigenze conoscitive dei parlamentari nonché la necessità di evitare che la pubblicità della documentazione relativa a questa peculiare procedura, che ricordo – ha natura informale – pregiudichi gli esiti auspicati e gli obiettivi del sistema EU-Pilot.

Tuttavia, il Governo riconosce la rilevanza della questione sollevata che, come tale, meriterebbe una appropriata riflessione presso le sedi parlamentari competenti. A tale riflessione il Governo si dichiara disponibile e ad essa darà volentieri il proprio contributo.

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Camera dei Deputati – 5-10500 Interrogazione a risposta immediata in commissione presentata dall’On. Bossi (LNA) ed altri il 7 Febbraio 2017.

(Risposta dell’8 Febbraio 2017).

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