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Topic: Peculato, guardia giurata patteggia
Subject: Peculato, guardia giurata patteggia
Inviato da : ADMIN
Data invio: 2/2/2017 18:31:07
Peculato, guardia giurata patteggia
Due anni per un 45enne accusato di aver intascato somme destinate agli sportelli bancari
SACILE. Ha patteggiato due anni davanti al gup di Pordenone Roberta Bolzoni. Secondo la
ricostruzione accusatoria, lavorando come guardia giurata, si sarebbe appropriato di alcune somme
di denaro destinate agli sportelli bancari automatici, i bancomat insomma, in un periodo compreso tra
il 2013 e il 2014.
Antonello Pollicino, 45 anni, risiede a Belluno. Ieri mattina la sua vicenda giudiziaria è approdata
dinanzi al gup Bolzoni. Era difeso dagli avvocati Martino Fogliato e Francesca Tonin, del Foro di
Belluno.
Secondo quanto si è potuto apprendere, i fatti oggetto del procedimento giudiziario andavano
dall’agosto del 2013 al marzo del 2014. Nella fase delle indagini preliminari l’inchiesta era
stata portata avanti dal sostituto procuratore Pier Umberto Vallerin.
A fronte delle risultanze del lavoro investigativo ieri mattina la vicenda è approdata davanti al gup
Roberta Bolzoni. I legali hanno dunque optato per la linea di un’applicazione concordata della
pena, che è stata quantificata in due anni. La pena patteggiata è sospesa con la condizionale.
Tornando alla ricostruzione accusatoria, è stato ritenuto che in qualità di guardia giurata Pollicino
fosse inquadrabile come incaricato di pubblico servizio. Da qui l’ipotesi d’accusa di peculato,
ovvero i casi in cui – come specifica il relativo articolo del codice penale – il pubblico ufficiale o
l’incaricato di un pubblico servizio, che ha per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o
comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria,
Nel caso in questione, in qualità di guardia particolare giurata della Mondial Pol Triveneto, dunque
incaricato di pubblico servizio, si era appropriato più volte, secondo l’accusa, di alcune somme
di denaro di cui aveva la disponibilità proprio le per ragioni del suo servizio, denaro destinato al
caricamento di sportelli automatici bancari Atm (bancomat) o direttamente a istituti bancari.
Somme il più delle volte non consistenti, oscillanti tra i 50 e i 250 euro, ma in un caso sarebbero
spariti fino a 900 euro. Nella ricostruzione accusatoria si fa riferimento a episodi collocabili a
Cimolais, agosto 2013
e settembre 2013, cassa di risparmio del Friuli di Sacile, settembre, ottobre e novembre 2013, cassa
di risparmio del Friuli a Vajont, settembre, novembre e dicembre 2013, Friuladria a Barcis nel
settembre 2013, Unicredit di Polcenigo nel marzo 2014.
http://messaggeroveneto.gelocal.it/po ... rata-patteggia-1.14808162
http://www.guardieinformate.net
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