funzionerà - Sindacato Totoricevitori Sportivi

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Transcript funzionerà - Sindacato Totoricevitori Sportivi

PRIMO PIANO
Giacomo Scorsi
Un modello di
sole sale NON
FUNZIONERÀ
Ne è certo il presidente STS,
Giorgio Pastorino, che invita tutti, compreso il regolatore, ad una
sulla disciplina della raccolta di
gioco con le Slot. Pastorino parla
di SuperEnalotto, di Gratta e vinci e AWP da remoto in una intervista esclusiva rilascia a Jamma
Magazine
I
l Sindacato Totoricevitori Sportivi, tra le associazioni che tutelano gli interessi degli operatori del
gioco, ha avviato una serie di iniziative importanti
che lo collocano in prima linea contro i tanti nemici
dell'offerta pubblica dei giochi. In una intervista al
presidente STS, Giorgio Pastorino, abbiamo affrontato i temi caldi del momento.
Un’interrogazione presentata in Aula alla Camera rivolta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute e al Ministro
dell’economia e delle finanze pone attenzione
sulla notizia di stampa che ha visto protagonista
un uomo che abbandonava durante la notte in
auto a temperatura esterna sotto lo zero il proprio figlio di soli tre anni per recarsi in un locale
di Ostia a giocare alle slot machine. Gli operatori
del gioco sono i veri colpevoli per tali irresponsabili azioni indicate come conseguenza della dipendenza dal gioco?
L’interrogazione parlamentare è frutto del pessimo
clima che si è creato intorno al mondo del gioco; pensare che gli operatori del settore siano responsabili di
ciò che è accaduto a Ostia è quantomeno insensato.
Basta cercare notizie simili per accorgersi che i casi
di abbandono di bambini in auto al freddo o sotto il
sole cocente sono innumerevoli. Ci sono genitori che
hanno lasciato i figli chiusi in macchina, rischiando di
ucciderli, per andare a fare la spesa al supermercato,
per andare al ristorante, in discoteca. Perfino il famoso
giocatore David Beckam è stato fotografato dopo aver
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lasciato per più di un’ora il figlio più piccolo chiuso in
auto, per andare ad allenarsi in palestra. In tutti i casi
i genitori sono stati denunciati e condannati, poiché la
responsabilità di gesti inqualificabili è solo loro e non
può essere scaricata su altri.
Casi di questo genere vengono evidenziati dalla
stampa generalista e strumentalizzati dai politici
schierati contro la diffusione del gioco pubblico.
Diventano così le motivazioni che giustificano gli
amministratori locali nell'introduzione di norme
in limitazione dell'offerta fisica che inevitabilmente spostano la domanda sul gioco da remoto
o su offerte illecite o clandestine. È preoccupato
per questo fenomeno?
Sono molto preoccupato. Notizie di questo genere,
vengono riportate dai mass media con enfasi perché
fanno audience e creano sensazione sebbene, come
ho detto, si tratti di casi diffusi anche per motivi diversi. Purtroppo i nuovi proibizionisti cavalcano queste situazioni mettendo a serio rischio il gioco legale.
Contemporaneamente una parte consistente dei giocatori si sta spostando sull’online o, nei casi di divieti a
livello locale, sta tornando a rivolgersi al gioco illegale.
Purtroppo, restituire il gioco in mano alla criminalità è
molto più semplice di quanto sembri, visti gli interessi
in campo. Retrocedere anche di un millimetro significa
ridare forza all’illegalità e perdere il controllo sul settore e sui giocatori.
Nel magazine di gennaio abbiamo pubblicato le
proiezioni dei risultati della raccolta 2016: il gio-
co online è cresciuto di oltre il 20% e tra i più
giovani è l'offerta di maggior successo. Questi
giovani giocatori potranno essere intercettati
dall'offerta fisica di domani?
La tecnologia, la facilità di accesso, la disponibilità 24
ore su 24 hanno permesso al gioco online di crescere
notevolmente. Soprattutto i giovani, nati nell’era del
mondo digitale, sono particolarmente attirati dal gioco da remoto. È una tendenza che difficilmente potrà
essere invertita. Ciò nonostante, una mediazione tra
gioco fisico e gioco online si può trovare. Dovremo aumentare la professionalità dei ricevitori e incrementare l’uso della tecnologia nel mondo del gioco fisico
per continuare ad attirare i clienti, anche delle future
generazioni. In ogni caso ritengo che mentre alcuni
prodotti abbiano appeal sulle piattaforme online, altri
prodotti più tradizionali continueranno ad essere giocati in ricevitoria.
Il Sindacato Totoricevitori Sportivi è intervenuto
in diversi Tribunali contro alcuni Comuni per le
ordinanze limitative degli orari di funzionamento
degli apparecchi da intrattenimento con vincita
in denaro. L'associazione da lei presieduta sembra determinata nella rivendicazione del diritto
a offrire servizi di gioco lecito. Quali le iniziative
avviate e cosa si aspetta per i prossimi giorni?
Annullare i Regolamenti Comunali attraverso i ricorsi
in Tribunale non è mai semplice; la sensazione è che i
giudici amministrativi, che presiedono Tribunali locali,
non vogliano esporsi troppo sulla questione del gioco pubblico che sembra interessare molto alla politica locale e nazionale. Per difendere gli interessi delle
aziende che rappresentiamo siamo perfino arrivati a
denunciare alla Corte dei Conti, per danno erariale, alcuni Sindaci.
Lo scontro è molto duro, ma non possiamo stare fermi
a guardare le amministrazioni locali mentre distruggono le nostre ricevitorie. D’altra parte i tabaccai sono
concessionari dello Stato e, per suo conto, vendono
tabacchi, giochi e servizi al cittadino. Non possiamo
immaginare che il gioco esca dalle tabaccherie perché il colpo sarebbe troppo forte per essere assorbito
e metterebbe seriamente a rischio la più grande rete
che lo Stato ha a disposizione.
Una recente ordinanza del TAR Toscana, richiamando la giurisprudenza della Sezione (T.A.R.
Toscana, sez. II, 26 ottobre 2015, n. 1415), ha
ribadito “la necessità che il potere di limitazione degli orari dell’attività di gioco attribuito al
Sindaco sia assistito da precisi studi scientifici
relativi all’ambito territoriale di riferimento e
non caratterizzato da evidenti illogicità ed irragionevolezze che incidano sulla legittimità del
provvedimento”. Ci sono questi studi sulla determinazione quantitativa del fenomeno del Gioco
d'Azzardo Patologico?
Sono anni che attendiamo uno studio serio da parte
del Ministero della Sanità, che al momento non esiste;
ciò non significa che non ci siano dati a disposizione.
Secondo il Ministero i malati in cura nei Sert italiano
sono circa 13.000. Dal punto di vista statistico, rispetto
ai giocatori, questo dato è praticamente inconsistente.
Possiamo immaginare che rispetto ai malati in cura,
quelli reali siano un numero tre o quattro volte superiore, ma rimangono sempre pochi. Il problema è che
la campagna contro il gioco, così come i Regolamenti
emanati dalle amministrazioni locali, non prendono in
considerazione il problema dal punto di vista scientifico, ma solo con un approccio demagogico. Ciò che
ha detto il TAR Toscana è del tutto evidente, ma tali
decisioni dovrebbero costituire la norma e non una eccezione.
Il Sindacato Totoricevitori Sportivi e la Federazione Italiana Tabaccai sono vicini all’Osservatorio Internazionale sul Gioco all’Università di
Salerno. Studi e ricerche possono aiutare nella
redazione di regole adeguate a salvaguardare le
attività degli operatori nel pieno rispetto della
salute dei cittadini?
Tale lavoro di ricerca è fondamentale. Ogni sistema
può essere migliorato, sebbene personalmente ritenga che il sistema concessorio italiano sia già uno dei
migliori al mondo. La questione però è sempre la stessa. Con dati seri e ricerche scientifiche rigorose si possono trovare soluzioni adeguate per difendere il gioco
legale, le centinaia di aziende del settore e tutelare i
giocatori sotto tutti i punti di vista. Se ci lasciamo trascinare solo dalle sensazioni rischiamo di danneggiare
un sistema che comunque, in questi anni, ha dimostrato di funzionare. Vietare è certo più facile che regolare,
ma lo Stato ha il dovere di regolare e non può limitarsi
a nascondere i problemi.
Nelle tabaccherie la parte gioco - secondo quanto da lei dichiarato - pesa per il 40% dei fatturati. In passato la vendita dei tabacchi ha dovuto
fare i conti con limitazioni introdotte a tutela
della salute dei cittadini, avrete pertanto maturato esperienze che potrebbero essere mutuate
nel settore del gioco. Cosa si dovrebbe fare per
migliorare l'impatto sociale dell'offerta pubblica
dei giochi?
Ritengo che la professionalità nel trattare un prodotto
potenzialmente dannoso per la salute sia fondamentale. Tale condizione si raggiunge ad esempio attraverso
la formazione continua degli operatori; i tabaccai, da
tempo, devono sostenere una formazione obbligatoria
per accedere alla professione e presto dovranno confrontarsi con un modello di formazione continua per
mantenere la concessione statale.Allo stesso tempo il
rispetto di regole ferree è necessario per la credibilità del professionista. Nel caso della ludopatia però
sarà necessario un approccio maggiormente impegnativo; il ricevitore dovrà essere in grado di riconoscere e controllare i giocatori potenzialmente a rischio e
collaborare con le autorità sanitarie locali per indirizzare possibili malati verso forme di aiuto.Un ulteriore
condizione è che il gioco non potrà più essere erogato
ovunque, ma solo attraverso reti affidabili e preparate,
così come avviene per il tabacco. Nel caso delle slot
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machine, che sembrano l’obbiettivo preferito da chi
vuole vietare il gioco, la tecnologia potrebbe aiutare
a limitare i giocatori oltre a renderle assolutamente
inaccessibili ai minori. L’intermediazione fatta da veri
professionisti è la chiave per risolvere la questione.
costruita grazie anche ai suggerimenti giunti negli anni
dai tabaccai. Ci saranno anche nuovi video per permettere al giocatore di vedere e controllare in diretta
le proprie giocate e nuovi monitor dedicati alle estrazioni del 10eLotto.
I media in prima linea contro il gioco pubblico
sono particolarmente critici nei confronti delle
slot, in particolare contro le Newslot a piccola
vincita che fino a pochi mesi fa raccoglievano
il 50% del gioco pubblico e oggi sono ridotte a
poco più del 25% del mercato. Sono questi apparecchi la forma di gioco più pericolosa?
Nel 2017 c'è anche la sfida del nuovo SuperEnalotto. Nel passato la polemica dei canoni, quale
sarà la partita che giocherà STS?
Se parliamo solo di slot è evidente che ci sono macchine molto più aggressive, come le VLT, che sono
senz'altro più pericolose delle AWP. Parlare di pericolosità maggiore o minore di un gioco però è complicato e
forse anche non corretto. Ricordo che da giovane, così
come molti miei coetanei, ero appassionato di biliardo;
nella mia città esistevano alcune sale con decine di tavoli per giocare all'americana, all'italiana o a snooker
e molto frequentate soprattutto alla sera. Il problema
è che mentre noi mettevamo in palio una aranciata al
bar della sala, su alcuni tavoli c'era chi puntava montagne di soldi su ogni partita. Dovremmo quindi considerare il biliardo come un gioco altamente pericoloso
che crea dipendenze e rovina i giocatori? Credo che
nessuno lo pensi ma la questione sta tutta qui: non è
il gioco ad essere pericoloso ma i comportamenti dei
giocatori. Eventualmente un gioco più avere più appeal di altri, ma si tratta di una questione che non ha
nulla a che vedere con la pericolosità.
Quanto, in quel 40% di cui si diceva prima, incide
la raccolta dalle slot nell'attività di una tabaccheria?
La raccolta tramite AWP può raggiungere tranquillamente tra il 5% e il 10% del fatturato del gioco, ma
in ciascuna attività ci sono giochi che hanno maggior
peso rispetto ad altri a seconda delle scelte imprenditoriali della tabaccheria, di dove è ubicata, di quali
orari di apertura segue e così via.
Chi gioca alle slot è un cliente diverso dal giocatore che gratta un cartoncino o punta sui numeri
del Lotto?
L'offerta di prodotti di gioco è molto varia. Alcuni giocatori sono attratti da un solo gioco, mentre altri accedono indifferentemente a più prodotti. Esistono effettivamente clienti che giocano solo alle slot, ma è
piuttosto difficile fare una statistica precisa.
FIT è nel Raggruppamento aggiudicatario della
concessione del Lotto e i soci STS avranno un
ruolo di prim'ordine nella raccolta di questo gioco. Quali sono le novità tecnologiche che verranno proposte con la nuova concessione?
La concessione prevede un notevole investimento,
pari a 150 milioni di Euro, per l'incremento tecnologico della rete. Le principali novità saranno costituite
da nuovi terminali di gioco, più veloci e con una interfaccia per il ricevitore maggiormente “user friendly”,
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Siamo convinti che i canoni richiesti ai ricevitori siano
una forzatura, in particolare modo sul SuperEnalotto.
La storia di questi anni ha dimostrato come il Concessionario avesse quasi più interesse ad aprire nuovi
punti vendita per incassare i canoni, piuttosto che puntare sul gioco oggetto di Concessione. Tale comportamento ha portato ad un aumento esponenziale del numero dei punti vendita e ad una rapida diminuzione dei
volumi di gioco, polverizzando i guadagni dei ricevitori.
Dalla prossima gara ci aspettiamo che i canoni siano
vietati e che il gioco torni al centro dell'attenzione.
Nei mesi passati più volte si è parlato di AWP da
remoto o AWPR. Un termine con il quale dal Ministero della economia e delle finanze identificano l'apparecchio che dovrà sostituire la Newslot.
Pensa sia necessario cambiare gli apparecchi
attuali per arrivare ad una maggiore sicurezza
nella raccolta?
La nuova generazione di AWP non è importante solo
per la sicurezza nella raccolta, ma permette di introdurre novità anche per i ricevitori e i giocatori. Credo
infatti che il gioco delle slot vada intermediato, introducendo meccanismi di attivazione da parte del ricevitore che garantiscano il divieto di gioco ai minori e
il controllo di giocatori eventualmente problematici.
Inoltre, la mancanza della scheda a bordo, consentirà
modifiche più rapide sia al sistema che alle modalità
di gioco. Penso alla migliore regolazione della durata
di una singola partita, ai messaggi sui rischi derivanti
da gioco e a tutte le possibili migliorie che rendano il
prodotto più sicuro e trasparente.
Sia sulla introduzione delle AWPR che sulla annunciata riduzione delle slot mancano disposizioni chiare. Cosa si aspetta dal decreto del MEF
che dovrà esplicitare l'accordo in Conferenza
unificata?
Mi aspetto senza dubbio una riduzione delle macchine
presenti sul territorio e una loro migliore distribuzione.
Questo ultimo punto sarà fondamentale: la scelta dei
canali distributivi sarà determinante per mantenere in
vita il gioco legale e migliorarne la qualità, sottraendolo ai continui attacchi mediatici cui è sottoposto.
Ultimamente si è fatta largo l'idea che la soluzione potrebbe essere rappresentata dallo spostamento del
gioco nelle sale dedicate. Ovviamente, rappresentando le tabaccherie, non sono d'accordo con tale visione. Rimango fermamente convinto che le tabaccherie
siano il luogo più sicuro attraverso il quale veicolare
il gioco e debbano restare una rete di riferimento. Un
modello di sole sale non funzionerà. Mi auguro che su
questo punto la riflessione sia attenta e puntuale. „