Super-rinvio per i rimborsi Imu e Tares: il termine

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Super-rinvio per i rimborsi Imu e
Tares: il termine slitta al 30
gennaio 2017
di Giuseppe Debenedetto
Differito al 30 gennaio 2017 il termine per inserire le pratiche di rimborso dei
tributi locali nell'apposita piattaforma informatica. Lo ha deciso il dipartimento
delle Finanze con la circolare 3/2016 pubblicata ieri.
Il calendario originario
Tutto nasce dal Dm del 24 febbraio 2016, pubblicato ad aprile insieme
alla circolare 1/2016, che ha sbloccato la procedura dei rimborsi prevista dalla
legge 147/2013 e dal Dl 16/2014, delineando il proprio ambito applicativo dando
priorità all'Imu e alla maggiorazione Tares. In particolare il decreto attuativo
prevede l'inserimento delle pratiche già lavorate dai Comuni nella piattaforma
informatica entro 60 giorni dalla sua attivazione, avvenuta il 28 aprile.
L'operazione avrebbe dovuto quindi concludersi entro il prossimo 27 giugno.
Procedura complessa
La gestione dei rimborsi si è però rivelata più complessa del previsto poiché
l'operatore comunale è costretto a inserire ripetutamente i dati del soggetto
interessato, con una moltiplicazione di operazioni elementari, senza invece
consentire un invio massivo dei dati, come evidenziato dall'Ifel con nota del 12
maggio scorso.
La situazione si è peraltro complicata ulteriormente dal 27 maggio scorso,
perché da questa data il sistema non accetta più il semplice inserimento del
provvedimento in formato Pdf/A, ma lo sottopone a un preventivo controllo di
validità imponendo anche l'apposizione della firma elettronica. Con la
conseguenza che ogni provvedimento di rimborso della quota statale deve essere
salvato come Pdf/A e munito della firma elettronica in formato ".pdf" (il sistema
non accetta l'estensione ".p7m").
Queste ed altre criticità, segnalate anche dall'Anutel, hanno indotto il
dipartimento delle Finanze a prorogare dal 27 giugno 2016 al 30 gennaio 2017 il
termine per inserire le istruttorie già concluse. Il ministero conta di eliminare le
criticità emerse e di aggiornare la piattaforma informatica entro il 30 novembre
2016, facendo così ripartire il termine di 60 giorni previsto dal Dm del 24
febbraio.
I contribuenti aspettano
A questo punto non si può fare a meno di rilevare che la questione dei rimborsi
sta diventando una vera e propria farsa che, tra ritardi ed errori, va avanti da
circa tre anni e non si è ancora sbloccata. Il tutto a danno di cittadini che
aspettano i rimborsi dallo Stato, mentre la quota comunale è stata già restituita.
Senza considerare le difficoltà dei Comuni che si sono ritrovati a gestire una
procedura complessa con una piattaforma informatica inadeguata, nel tentativo
di rispettare la scadenza del 27 giugno. Una corsa contro il tempo inutile, visto
che si dovrà ripartire il prossimo 30 novembre.