Stipcevic: Ormai mi sento un sardo

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BASKET
Stipcevic: Ormai
mi sento un sardo
Il croato: «Orgoglioso come i sassaresi»
di Giampiero Marras
SASSARI
Il leader della rigenerata Sassari è orgoglioso, coraggioso e
di poche parole. Come i sardi.
Adora persino la zuppa gallurese e le lumache. «Mi sento
come a casa qui: l'agnello e i
formaggi, e l'anima della gente che ha passione per quello che fa, ed è orgogliosa della
propria terra e dei suoi prodotti» dice Rok Stipcevic.
Forse non è un caso se nel
calendario 2017 il trentenne
croato è ritratto con l'abito in
velluto di un pastore che mette in fila il gregge. Non è quasi
mai nello starting five, ma è in
campo nei momenti importanti, finali compresi. Rok sta
producendo a Sassari la sua
migliore stagione italiana ( 11.4
punti in 26' ) da quando è approdato a Varese nel campionato 2010/11. Ha poi giocato a
Milano, Pesaro e Roma. «Gioco play e il play deve essere la
mano destra dell'allenatore. La
responsabilità fa parte del mio
ruolo, vengo da una scuola che
vuole il play leader, nel bene e
nel male, anche quando sbagliano gli altri».
Nelle ultime partite ha
avuto momenti di superiorità clamorosi: 22 punti contro
Ludwigsburge23 contro ilPartizan per strappare il biglietto
per i playoff della Champions,
ma anche i 21 punti realizzati nelle vittorie contro Torino
e Varese. Non solo da tre, ma
un buon basket anche prima,
solo che dopo avere perso due
gare difilacon una tripla allo
scadere abbiamo perso fiducia. Con le vittorie è tornata la
convinzione e adesso ci stiamo divertendo anche nel lavoro settimanale».
Stipcevic, 3 0 anni CIAMILLO
«Mangio agnello
formaggi. E adoro
la zuppa gallurese
Tornata la fiducia
ora ci divertiamo»
anche in entrata. «Lo stavo facendo poco qui a Sassari ma vi
assicuro che anche le entrate
fanno parte del mio bagaglio.
Piuttosto sono migliorato nella gestione del ritmo, mi sento
più tranquillo».
E pensare che ai primi di dicembre erano in pericolo sia
l'ingresso nella Final 8 di Coppa Italia, sia quello ai playoff di
Champions. Poi però Sassari
ha ingaggiato il play-guardia
Bell e il centro Lawal, ha dato
più spazio nei quintetti agli italiani e trascinata da Stipcevic è
esplosa con 8 vittorie nelle ultime 10 partite tra Italia ed Eu ropa. «Non c'è stata una rivoluzione tecnica: giocavamo
SERIE A
CARICA. Stasera c'è la sfida contro Reggio Emilia che mette in
palio il 4° posto. Sassari viene
da 4 vittorie difila,Reggio da 3
ko tre sconfitte ma fa esordire
il centro americano Reynolds,
18 p. e 12 r. a Recanati (A2).
Stipcevic si carica ricordando
la sconfitta dell'anno scorso
con l'eliminazione dai quarti:
«Il sapore amaro di quella partita lo sento ancora in bocca.
Loro hanno fatto benisismo
in questi anni, ma noi vogliamo continuare a crescere». C'è
da credergli. Bastiricordareun
aneddoto: dopo la gara persa
per il secondo scudetto di fila
con lo Zadar, Stipcevic non riuscì a dormile la notte e alle 7.45
del mattino si presentò in palestra per allenarsi. Oggi sarà la
sua gara n. 50 in campionato
con la maglia biancobìù, con
la possibilità di superare quota
500 punti. «Non mi piace mettermi obiettivi a lunga scadenza. Lio sempre vissuto con l'idea che devo puntare a fare in
modo di essere domani una
persona e un giocatore migliore di oggi. Quindi, avanti passo dopo passo, e con questo
gruppo possiamo divertirci».
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