Pellegrinaggi di gratitudine

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Transcript Pellegrinaggi di gratitudine

San Bonaventura 
gio rni
Cadoneghe
29 gennaio 2017
Parrocchia 049 700663 - Suore del Sacro Cuore 049 700766
don Egidio 348 3939532 - don Silvano 329 2192837
sito www.sanbonaventura.it - mail [email protected]
Pellegrinaggi
di gratitudine
“Non so esprimere adeguatamente quanto il travaglio di mia
madre nel partorirmi in spirito fosse maggiore di quello con cui
mi aveva partorito nella carne”: così scrive sant’Agostino nelle
“Confessioni”. Così è successo anche per la nostra parrocchia:
non è nata solo da “pezzi di terra” staccati da altre parrocchie,
ma grazie alla loro fede, al loro percorso di vita, di speranza, di
fatiche e di gioie in Cristo. Ed è per questo che nel 50° anno di vita
desideriamo RINGRAZIARE chi ci ha generati alla fede.
Siamo stati visitati, ora andiamo a visitare. Lo faremo celebrando
l’eucaristia nelle parrocchie “madri”: a Mejaniga il 12 febbraio
alle 9.30, a Vigodarzere il 7 maggio alle 9.30, a Pontevigodarzere
il 19 novembre alle 11.30. A questi si aggiungerà il pellegrinaggio a
Polverara, parrocchia del nostro parroco don Gino Zambonin, il 24
settembre alle 10, nel 25° della sua morte.
Siamo tutti invitati a Mejaniga domenica 12
febbraio alle 9.30. Con chi desidera andare a piedi, partiremo
dal piazzale alle 8.50. I canti saranno animati anche dal Coro dei
piccoli delle due parrocchie. Al termine verrà offerto un rinfresco.
APOLOGIA DEL ROTOLINO
Sono sempre un po’ sorpresa dai “comportamenti”
del rotolino… e il rotolino in questione è proprio
quello della carta igienica. Sembra che questo rotolino
sia oltremodo scomodo, sembra che sostituirlo con
uno nuovo quando è finito e mettere il supporto nella
spazzatura, sia uno dei lavori più pesanti e faticosi.
Credo che dai movimenti del suddetto rotolino si
possa analizzare l’andamento di una famiglia, di una
comunità, di un ambiente di lavoro e anche della vita
di una persona sola. Non è raro vedere una distesa
di rotolini nei bagni pubblici o in quelli degli uffici: il
portarotolo con famoso rotolino vuoto e una serie di
rotoli nuovi cominciati. Sembra che ognuno pensi che quello non è affare
suo, che non tocca a lui, che ci sarà chi ci pensa, ecc. Ma anche nelle
famiglie può succedere una cosa del genere, fino a quando qualcuno
non capitola e riordina la serie di rotolini che si sono ammucchiati.
Dovremmo stilare un’apologia del rotolino, sottolineando il fatto che
proprio la sua piccolezza, la sua insignificanza, la sua assoluta mancanza
di peso sociale, lo rende adatto a compiere un gesto gratuito e invisibile.
Un atto di pochi secondi diventa un segno di attenzione e di delicatezza,
di ordine e di pulizia.
Mi viene in mente quello che raccontava santa Teresa di Gesù Bambino
sulle piccole cose, quando narrava di fermarsi ad appendere meglio le
cappe bianche delle sorelle dentro l’armadio. Nessuno vedeva quella
delicatezza, nessuno poteva ringraziarla, ma lei gioiva del fatto che un
gesto di bene era stato posto. Santa Teresa arrivava a dire che non era
nemmeno necessario fare questo sapendo che Dio lo avrebbe visto. La
cosa importante non era farsi vedere da qualcuno, fosse anche Dio solo,
ma compiere atti di amore, seppur piccoli.
Credo che l’argomento in questione possa aprire varchi incredibili alla
comprensione di quello che è essenziale nella vita.
Infatti, spesso c’è il rischio di aspettare grandi occasioni per compiere
gesti eroici e nell’attesa di questi momenti solenni, che forse potranno
non arrivare mai, si trascura il semplice quotidiano che reca con sé delle
possibilità inesauribili di servizio.
Il famoso rotolino è solo una delle piccole cose di casa che richiedono il
minimo dell’attenzione per dare un grande risultato… che forse gli altri
non noteranno, ma che ci sarà. Ognuno potrebbe elencare le azioni e
i gesti che possono rivelare tenerezza e vigilanza. Le piccole cose non
vanno d’accordo con la disattenzione, la negligenza, la sbadataggine, e
nemmeno con la svalutazione di ciò che non si vede subito.
Le piccole cose sono veramente come quei rotolini che girellano per il
bagno in attesa di essere riposti: un nonnulla che può creare disordine
oppure che può scomparire nella gratuità di un gesto di buona
educazione. Ecco: a volte non ci sarà dato altro che porre atti di cortesia
nella nostra semplice vita, ma Gesù ci racconta che “Chi avrà dato da
bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli, in
verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa” (Mt 10, 42).
Elide Siviero
INIZIAZIONE CRISTIANA
Domenica 5 febbraio alle ore 15 verrà consegnato il “Padre nostro” ai ragazzi
di terza elementare, dopo aver ascoltato una testimonianza sulla preghiera,
in centro parrocchiale e in chiesa. Sentiamoci coinvolti nell’appassionare alla
preghiera, e preghiamo per questi piccoli amici di Gesù, perché attraverso le
sue parole filiali crescano nella fede e nella fraternità.
GIOVANI SUL VAJONT 25 e 26 FEBBRAIO
Info e iscrizioni: entro domenica 5 febbraio, da Giacomo (368 444395)
o Antonio (349 3989209); vedere il programma nel sito della parrocchia.
PELLEGRINAGGIO 23/25 APRILE
AI LUOGHI DI SAN BONAVENTURA
Raccoglieremo le iscrizioni al termine delle celebrazioni delle domeniche
5 e 12 febbraio. Informazioni: Nicoletta (333 8399869) o Derina (049
700197). Nel sito troviamo il programma completo.
INCONTRI DELLA SETTIMANA
Vangelo di Luca: martedì ore 21 (10,25-11,13).
Genitori 4a: mercoledì ore 21.
Percorso fidanzati: giovedì ore 21 a Mejaniga.
Genitori e ragazzi 1a media: venerdì ore 20.45 al “Sacro Cuore”.
Cena volontari sagra: sabato ore 20.
S ET TIM AN A L IT U RG I CA
LUNEDI 30 GENNAIO beato Antonio Manzoni, religioso
8.30; 19: Angelo, Raffaele, Paolo, def.i Caliendo e Miotti
MARTEDI 31 GENNAIO san Giovanni Bosco, presbitero
non ci sarà l’eucaristia delle 8.30; 19:
MERCOLEDI 1 FEBBRAIO
8.30: Libero, Adele, Virgilio, Mariangela, Elena; 19: Grazian Emilio; Zena
GIOVEDI 2 FEBBRAIO PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
8.30; 19 in chiesa:
VENERDI 3 FEBBRAIO
8.30 con la scuola “Sacro Cuore”; 19; 21: incontro di preghiera
SABATO 4 FEBBRAIO
8.30; 18.30 festiva (Brunati Arcangelo, Gisella, Nello, Ofelia, Odilla;
Maretto Domenico, Antonio, Ines, Mariuccia; Coletto Cesare, Adelia,
Dino, Nide; Elvira, Elisa, Romano)
DOMENICA 5 FEBBRAIO V del TEMPO ORDINARIO
Is 58,7-10; Sal 111 (112); 1Cor 2, 1-5; Mt 5, 13-16
Il giusto risplende come luce!
8 - 10 - 18
“CHI CANTA PREGA DUE VOLTE”:
NOVITA’ NEL SITO DELLA PARROCCHIA
Aveva ragione sant’Agostino ad affermare questo…
La musica è una strada privilegiata per incontrare il
Signore, per parlargli e per ascoltarlo. Abbiamo pensato
che ci possa aiutare anche a nutrirci meglio della Parola
che il Signore ci dona ogni settimana. Ecco perché alcuni
giovani, che ringraziamo, ci aiuteranno suggerendo
ogni settimana nel sito della parrocchia una canzone
in sintonia con le Letture della Domenica.
Parrocchia San Bonaventura
Passaggi familiari
Penso che tutti voi avrete in casa qualche oggetto, anche piccolo e
spesso “inutile”, che custodite con gelosia, perchè vi è stato dato da
una certa persona, vi ricorda una certa situazione o una data, e ogni
volta che lo guardate fate memoria non tanto dell’oggetto in sè, ma
della storia che racchiude. E chi non sa questa storia, anche se vede
l’oggetto non lo può capire nel suo significato profondo...
Partendo da qui, con il consiglio pastorale,
proponiamo per questo anno 50° di “far girare”,
in un pellegrinaggio di famiglia in famiglia,
due “segni” che ci sono cari e che raccontano
la storia di fede e di comunione della nostra
parrocchia: il cero pasquale in Quaresima
e la statua di Gesù bambino in Avvento.
Il segno verrà consegnato da una famiglia all’altra prima di cena,
con due chiacchiere semplici davanti ad una tazza di tè o ad una
fetta di dolce. Poi la famiglia che lo porta a casa lo colloca in un
posto particolare e, se lo desidera, farà la preghiera prima di cena
o prima di andare a letto attorno al segno, con una traccia che
verrà preparata. Nel pomeriggio del giorno successivo lo consegna
ad un’altra famiglia. Nell’andare a prenderlo, nel portarlo a casa,
nella preghiera, nel passaggio c’è una ricchezza di gesti semplici ma
densamente educativi per grandi e piccoli, oltre a tessere una “rete”
di amicizia e di comunione parrocchiale.
Vi invito ad approfittare di questa possibilità semplice e concreta,
senza paura di buttarvi, di incontrare, di rompere qualche schema
che potrebbe farci arretrare davanti alle novità. Nelle pagine che
seguono troverete tutte le indicazioni per iscrivervi
e per sapere cosa succederà attorno al segno.
Vi auguro un buon “passaggio familiare”!
Nei 40 giorni della Quaresima:
il passaggio del
CERO PASQUALE
Così in ognuno dei 40 giorni
faremo memoria del motivo per cui esiste
la nostra comunità cristiana:
per aiutarci insieme
a tenere accesa la fede in Gesù Risorto.
A questo ci prepara la Quaresima:
rendere nuova, forte e gioiosa la nostra speranza,
fondata sulla Pasqua del Signore.
◊ Si inizia il Mercoledì delle Ceneri 1 marzo,
con l’invito alle famiglie iscritte
alla celebrazione delle 19: verrà consegnato il cero
alla prima e chiederemo a tutte di fermarsi dieci minuti
alla fine, per un saluto e la consegna del libretto.
◊ Si concluderà la Domenica delle Palme,
con l’ultima famiglia che riporterà il cero
all’eucaristia delle 10.
◊ Dopo l’arrivo del nuovo cero, nella Veglia pasquale,
il vecchio cero verrà tagliato e diventerà
candele dell’altare nel tempo pasquale.
Così si consumerà completamente,
richiamando l’amore che ci ha insegnato Gesù:
“Fino alla fine” (Gv 13,1).
COME AVVERRANNO
I PASSAGGI?
◊ Da domenica prossima 5 febbraio le famiglie potranno
iscriversi mettendo nome e cognome sul cartellone che
troveranno in chiesa e che resterà esposto per tutto il
periodo, così da poter seguire l’itinerario del cero; i dati
riservati (indirizzo, telefono e mail) verranno scritti in una
scheda che si imbucherà in un’urna.
◊ Ogni famiglia andrà a prendere il cero nel tardo pomeriggio
dalla famiglia che la precede e lo terrà fino al tardo
pomeriggio successivo.
◊ Chi non ha l’auto o non riesce a muoversi da casa si iscriva
ugualmente, senza problemi: ci sarà un incaricato del consiglio
pastorale che farà il servizio di ritiro e consegna del cero.
E’ importante in questo caso indicarlo nella scheda dei dati
o attraverso qualche persona amica.
◊ Ogni famiglia ospitante riceverà un libretto con:
- la spiegazione del significato del cero,
- un momento di preghiera serale,
- la proposta libera di un altro momento di preghiera,
nel caso la famiglia desideri invitare qualcun’altro
per pregare insieme.
◊ Con il cero viaggerà anche il “Libro dei pellegrini”, inaugurato
con un viaggio a Santiago di Compostela, che potrà essere
liberamente riempito con disegni o scritti di chi ospita.
◊ Chi ha il cero accenderà un lume alla finestra, per dare un
segnale anche esterno di questi “passaggi” nella luce della
fede di famiglia in famiglia.
Nei giorni di Avvento:
il passaggio
della statua di
Gesù bambino
Così le nostre famiglie diventeranno un
“calendario dell’Avvento vivente”,
dove più che le finestrelle spalancheremo i cuori,
perché il Signore possa sentirsi di casa nella nostra casa,
vivente della nostra vita, uomo nella nostra umanità.
Le nostre relazioni buone e sananti saranno il “luogo”
che gli permettera ancora di venirci incontro ed amarci...
◊ Le famiglie che aderiranno sono invitate
a partecipare all’eucaristia delle 10
della prima domenica di Avvento, il 3 dicembre,
nella quale la statua verrà affidata alla prima famiglia.
Al termine ci fermeremo dieci minuti per salutarci
e consegnare il libretto.
◊ L’ultima famiglia riporterà la statua all’eucaristia
della notte di Natale, il 24 dicembre a mezzanotte.
◊ Possiamo privilegiare le famiglie con bimbi piccoli,
che possono poi allargare il momento di preghiera
ad altre famiglie amiche con bambini.